Autore Topic: Rimettere in piedi il calcio italiano  (Letto 3525 volte)

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ThomasDoll

Rimettere in piedi il calcio italiano
« : Lunedì 8 Settembre 2014, 12:25:05 »
Sento dire di obbligo di schierare 4 italiani in campo e 6 a referto, una regola che somiglierebbe alle "quote" della LND, che obbligano a utilizzare ragazzi under 21, che devono sempre essere 4 in campo, con regole "particolari".

Dite che basta? E' probabilmente un "apporto" di Tavecchio. Per averne 6 fissi a referto penso in rosa ce ne vogliano almeno 8, che per 20 squadre fa 160. Per me è ancora poco, io farei almeno 5 in campo e 8 a referto.

Altra cosa sentita (che mi pare una scemenza) sarebbe una commissione che avrebbe il compito di approvare l'importazione di extracomunitari. Quindi l'Alfaro o il Mea Vitali te lo boccio. Però quando trovi il Felipe che palleggia a bordo piscina mentre la mamma ti ancheggia davanti non puoi portarlo in Italia e tesserarlo? E' successo davvero, era un ottimo giocatore, a parte gli scherzi lo tesserò l'Udinese che non era calciatore. Per me sì alla regola del numero minimo di italiani e no a qualunque tipo di commissione tecnica.

Ma qualche proposta da fare ce l'avete? Magari l'Ubiquo la legge e la propone al suo scudiero...

ThomasDoll

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #1 : Lunedì 8 Settembre 2014, 12:28:04 »
Aggiungo che è ripartita la gara a chi lecca più il deretano alla nazionale, davvero insopportabile, soprattutto da parte della Rai.
Una cosa che ha fatto grandi danni e continua. Oggi riabbiamo Marco Van Basten Zaza e Giaccherini, l'erede di Garrincha, insieme a Paul Breitner De Sciglio. Il ricordo del Brasile è leggiadramente svanito sulle note di una bossanova...

CP 4.0

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #2 : Lunedì 8 Settembre 2014, 12:38:30 »
c'e' un elemento che manca, anzi due :), nella mentalita' italiana che posso riscontrare qui in UK.

uno e' la sana competitivita', che in Italia e' impossibile in quanto si preferisce avere i due-tre soliti poteri forti, leccargli il culo e smuovere l'onda il meno possibile. una sana competitivita' che permette un regolare, naturale e salutare cambio di vertice, oltre ad un reale impegno delle piu' piccole visto che c'e' semrpe la possibilita' di entrare trai grandi.

e' il vero motivo per cui qui gli arabi ed i russi ci vengono mentre in Italia fanno solo finta.

l'altro e' collegato ed e' il tirare a campare, negli anni 80 e 90 quando il calcio italiano era all'apice si e' pensato piu' a 'magna', finche' dura fa verdura', invece di porre basi per un futuro (allora, presente oggi) piu' roseo. e' il motivo per cui ad oggi dopo Tonti al massimo si e' arrivati a Balotelli e De Zozzi.

ed anche laddove la scuola italiana faceva davvero scuola, tra i pali, oltre a Buffon c'e' quasi il nulla, mentre ai mondiali i portieri facevo la parte del leone.

a mio avviso, nessuna formula sara' vincente finche' non si cambieranno prima queste due 'deficienze'.

Offline fish_mark

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #3 : Lunedì 8 Settembre 2014, 12:38:59 »
Aggiungo che è ripartita la gara a chi lecca più il deretano alla nazionale, davvero insopportabile, soprattutto da parte della Rai.
Una cosa che ha fatto grandi danni e continua. Oggi riabbiamo Marco Van Basten Zaza e Giaccherini, l'erede di Garrincha, insieme a Paul Breitner De Sciglio. Il ricordo del Brasile è leggiadramente svanito sulle note di una bossanova...

Ci sono le norme europee (UE) da rispettare per cui vincoli stringenti non potrebbero essere introdotti, pena infrazioni normative e contenziosi presso la Corte giustizia UE.
Purtuttavia, qualcosa va fatto in questa direzione, dapprima con una moral suasion verso le squadre professionistiche nell'impiego degli italiani (che rappresentano una parte del movimento, quella che produce gran parte del finanziamento e quella che attinge energie e uomini dal resto del movimento) e poi verso l'impiego di calcaitori provenienti dalle giovanili come anche da settori semi pro. Putroppo, si continua a cercare un terzino uruguaiano piuttosto che toscano.

Sulla nazionale di cosa ti scandalizzi? Siamo un popolo di tifosi e la nazionale rappresenta una istituzione su cui non è molto lecito stare a discutere, un po' come la Chiesa e l'Arma dei carabinieri.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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ThomasDoll

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #4 : Lunedì 8 Settembre 2014, 12:54:23 »
mark, fino al 2000 si sono lessati vivi tutti i ct della nazionale, dal Trap in poi, salvo parentesi di Donadoni, i pigiami di saliva si sprecano, a Prandelli sono arrivate le rose e le richieste d'autografi dopo pareggi col Lussemburgo e con l'Armenia... Bearzot l'avrebbero squartato davanti a Coverciano per molto meno

Offline fish_mark

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #5 : Lunedì 8 Settembre 2014, 13:05:08 »
mark, fino al 2000 si sono lessati vivi tutti i ct della nazionale, dal Trap in poi, salvo parentesi di Donadoni, i pigiami di saliva si sprecano, a Prandelli sono arrivate le rose e le richieste d'autografi dopo pareggi col Lussemburgo e con l'Armenia... Bearzot l'avrebbero squartato davanti a Coverciano per molto meno

La RAI e la Nazionale è un conto. La Nazionale e il resto della carta stampata è un altro.
La RAI poi deve vendere un prodotto e il prodotto si vende senza stare a criticare troppo.
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ThomasDoll

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #6 : Lunedì 8 Settembre 2014, 13:41:33 »
con buona pace del servizio pubblico

Offline WombyZoof

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #7 : Lunedì 8 Settembre 2014, 14:08:06 »
in inghilterra c'è una commissione della FA che valuta i requisiti di giocatori extra cee. uno dei criteri è aver giocato una certa quota di partite della propria nazionale.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

ThomasDoll

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #8 : Lunedì 8 Settembre 2014, 14:10:22 »
azz!
Quindi Felipe Anderson, Gentiletti e Novaretti non sarebbero tesserabili?

CP 4.0

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #9 : Lunedì 8 Settembre 2014, 14:19:11 »
in inghilterra c'è una commissione della FA che valuta i requisiti di giocatori extra cee. uno dei criteri è aver giocato una certa quota di partite della propria nazionale.

sei sicuro?

non mi pare di averene mai sentito parlare e non credo che qualsiesi giocatore extracomunitario in nel calcio Inglese abbia giocato nella propria nazionale.

ne mi pare ci sia qualcosa del genere tra le proposte di revisione del calcio inglese.

anche perche' un idea del genere sarebbe sicuramente boicottata da qualsiesi club, specialmente i minori, di poter prendere chi vogliono, che non puo' essere vietato da una commissione.

Offline fish_mark

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #10 : Lunedì 8 Settembre 2014, 14:33:16 »
in inghilterra c'è una commissione della FA che valuta i requisiti di giocatori extra cee. uno dei criteri è aver giocato una certa quota di partite della propria nazionale.

E' un principio ripreso dal programma di Tavecchio (di cui a pag. 15-16*) e, giustamente, condivisibile. In altre parole, prendere extracomunitari di qualità che innalzino il livello tecnico del campionato e non soltanto ingolfino inutilmente le rose.

* "Condivisibile è il modello previsto dalla legislazione britannica, che prevede il rilascio del visto di ingresso a calciatori extra europei che vogliano tesserarsi con club nazionali, soltanto ove si tratti di calciatori di livello internazionale che abbiano ad esempio partecipato a competizioni internazionali e siano stabilmente titolari di riconosciute rappresentative nazionali".
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Pomata

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #11 : Lunedì 8 Settembre 2014, 14:41:25 »
Magari si prendono molti stranieri perche il giovane italiano è troppo caro, molte volte a causa del procuratore?

Offline franz_kappa

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #12 : Lunedì 8 Settembre 2014, 14:50:09 »
Io troverei molto più ragionevole l'introduzione di un vincolo che non minimizzi la libertà dei club di ingaggiare chiunque vogliano, fatto salvo il rispetto di alcuni equilibri (numero degli italiani, dei comunitari e degli extracomunitari in rosa).

Troverei in tal senso assai ragionevole l'obbligo, per i club professionistici, di presentare all'indomani della chiusura di ciascuna sessione di mercato una Lista Figc (per Campionato e Coppa Italia) composta da 25 calciatori, con 2 portieri e 23 giocatori di movimento.
Contestualmente a essa andrebbe presentata una Lista Figc riserve composta da 5 unità, di cui 1 massimo 2 portieri e 3/4 calciatori under 23 con meno di 15 presenze in A (condizione non richiesta ai portieri).
Vi sarebbe infine una Lista Figc B sul modello delle Liste B presentate nell'ambito delle competizioni Uefa: max 10 calciatori (obbligatoriamente minimo 2 portieri) della primavera o di altre formazioni giovanili, rigorosamente under 19 o under 20 (criterio da stabilire), con meno di 5 presenze in A.

Dei 25 della cosiddetta Lista Figc almeno 13 su 25 dovrebbero essere italiani, come almeno 3 su 5 della cosiddetta Lista Figc riserve. Quindi ogni Club dovrebbe indicare 16 italiani su 30 (25+5).
Gli altri 14 calciatori (12 in Lista Figc e 2 in Lista Figc riserve) potrebbero essere stranieri: o tutti comunitari oppure comunitari ed extra-comunitari, questi ultimi in numero massimo da stabilire.

Poi, chiaramente, ogni club potrebbe avere sotto contratto financo 50 fra comunitari ed extracomunitari. Ma sempre 13 italiani dovrebbe inserire nella lista principale degli atleti ammessi a giocare in Campionato e Coppa Italia.

Questo mi sembrerebbe un buon inizio. Cui far seguire l'introduzione di regole stringenti circa il numero di italiani da schierare in campo o mettere a referto.
Buon viaggio, caro Piero.

ThomasDoll

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #13 : Lunedì 8 Settembre 2014, 14:51:00 »
anche lo straniero ha il procuratore caro...

ThomasDoll

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #14 : Lunedì 8 Settembre 2014, 14:52:26 »
Costerebbe molto, ma si potrebbe anche pensare a un campionato riserve... magari darebbe anche una calmieratina agli ingaggi

Online disabitato

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #15 : Lunedì 8 Settembre 2014, 19:59:05 »
devono essere regole comuni uefa, altrimenti il divario con le altre federazioni europee lo colmiamo corca..
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Zapruder

Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #16 : Lunedì 8 Settembre 2014, 20:17:13 »
Tempo fa parlavo con un importante dirigente dell'atletica italiana, che mi portava ad esempio le gare di maratona: nelle quali, fino a un paio di decenni fa, oltre ai mostri da 2:08'-2:10', esisteva una massa corposa di atleti che andava da 2:20' a 2:45': gente fortissima, anche se non abbastanza da essere etichettata come "campioni": oggi invece, dopo gli atleti di punta, la massa di atleti di ottimo livello tecnico è ridotta a poche unità.

Credo che lo stesso stia accadendo anche nel calcio. Uno dei motivi è certamente il dimezzamento delle nascite avvenuto in Italia negli ultimi 40 anni: la "base" è ridotta del 50%. Oltre a questo, il "lavoro" di calciatore è molto meno attraente di quando lo fosse trent'anni fa: ricordo bene che un calciatore di C2 guadagnasse, a quell'epoca, certamente molto di più di un lavoratore dipendente: una carriera da semiprofessionista o da dilettante (comunque retribuito) era ancora un'elevazione, rispetto alla media.

Oggi, le società semiprofessioniste sono dimezzate, girano molti meno soldi e ho idea che ci siano pochi calciatori, anche in serie B, che guadagnino molto di più di un buon impiegato. A vent'anni, dopo aver fatto tutto il percorso delle giovanili, quanto è conveniente, se non sei tra i pochi fortunati che rimedia un contratto professionistico, spostarsi in qualche parte d'Italia a prendere 1.500 al mese, col rischio di rimanere disoccupati a 25 anni? L'alternativa, un tempo, era spesso quella di finire a sgobbare in qualche fabbrica o in un cantiere: oggi, nonostante la crisi, la qualità media dei posti di lavoro accessibili agli italiani è assai migliore,  e spesso si sceglie tra un impiego nel terziario e tra continuare un'attività, quella di calciatore, che è comunque faticosa e che comprime parecchio il tempo libero.

Offline BobLovati

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #17 : Lunedì 8 Settembre 2014, 20:25:55 »
sei sicuro?

non mi pare di averene mai sentito parlare e non credo che qualsiesi giocatore extracomunitario in nel calcio Inglese abbia giocato nella propria nazionale.

ne mi pare ci sia qualcosa del genere tra le proposte di revisione del calcio inglese.


anche perche' un idea del genere sarebbe sicuramente boicottata da qualsiesi club, specialmente i minori, di poter prendere chi vogliono, che non puo' essere vietato da una commissione.

potresti informarti sulla veridicita` della questione ? Qui ci hanno sfondato i cabasisi co´ ´ste storie; grazie  ;)
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Offline WombyZoof

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #18 : Lunedì 8 Settembre 2014, 21:46:57 »
sei sicuro?


sì, è uno dei criteri di valutazione per ottenere il transfer. 
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Offline aquilafelyx

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Re:Rimettere in piedi il calcio italiano
« Risposta #19 : Lunedì 8 Settembre 2014, 23:56:27 »
Il protezionismo forse porterà qualche beneficio alla nazionale ma alla lunga ridurrà il campionato di Serie A ancora più marginale di quanto non lo sia adesso.
L'unica riforma seria sarebbe quella di limitare i poteri dei procuratori, il calcio lo produce chi gioca ma le società a meno che non rischino la bancarotta si trovano impotenti davanti richieste di adeguamenti di contratto repentini.
Oggi ai migliori giovani della primavera puoi al massimo imporre un triennale e così non è più una questione di scouting e di crescita di qualche ragazzo ma un terno al lotto da cercare tutti gli anni.
Ancora peggio è la situazione nelle serie minori, vedremo a fine anno se la nuova regola sulla composizione delle rose in Serie B porterà qualche raggio di luce a rischiarare la povertà tecnica complessiva.
Strano ma vero siamo diventati anche esportatori di talenti, questo fattore ancora non si riesce a capire come inciderà sulla nazionale, finché erano solo un paio di convocabili la cosa passava quasi inosservata ma con l'ultimo mercato la "legione straniera" sta diventando consistente.

Una via che ancora non viene battuta è quella dell'assimilazione degli stranieri, qui però c'è la necessità di un cambio di norme generali, concedere la cittadinanza per meriti sportivi potrebbe essere una scorciatoia da considerare.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere