Autore Topic: Il grido di allarme  (Letto 9278 volte)

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Offline BobLovati

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #40 : Venerdì 5 Settembre 2014, 17:49:17 »
Grazie baol per l'intervista (a quanto pare) integrale.
Ecco:

"La Lazio ha un sito imbarazzante, fatto da Infront per garantire il minimo degli sponsor istituzionali [...]. Siamo nel mondo dei social network e di internet, oggi è lì che si promuove un'azienda, ed è lì che si commercializza.".

A me questa parte sembra ineccepibile.


in caso qualcuno non avesse letto quanto da me scritto in merito, la Infront, il cui presidente  ( o AD o CEO, se preferite ) è il nipote di Joseph Blatter, con un contratto esclusivo fino al 2016; per cui, fino al 31-12-2015 biasimare ( giustamente, certo ! ) la qualità, puntualità e completezza dello stesso è come disegnare sull´acqua. Al massimo cavalcare la tigre dello scontento del verotifosodaaaalazzzziiiooo   
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

baol

Re:Il grido di allarme
« Risposta #41 : Venerdì 5 Settembre 2014, 17:51:20 »
Se questo serve sturmentalmente a dire che la politica della Roma è fallimentare fate pure, la cosa mi diverte, ma il Papersera è soltanto uno degli elementi di quella politica dove gli americani proprio non gliela puoi insegnare e i risultati cominciano a vedersi.
Cosa vinceranno sul campo è altra questione. ALTRA.

Vorrei su questo punto chiedere cosa fa la Lazio al posto dell'amichevole a Philadelphia. Perché è questo che a me da laziale interessa.

Questa estate la squadra, oltre al torneo in germania, ha giocato con lo Sporting Lisbona, e poi con Perugia, Bari, Latina, Sporting Fiumicino Al Nasr, Nazionale Indonesiana, Top 11 Radio Club e Auronzo.

Mi deludi caro Fish, e lo sai che quanto ti dico è vero. Se debbo prenderti di petto non lo faccio tramite domande retoriche.
La domanda non ha retropensieri da interpretare.
La domanda serve solo a verificare la fondatezza o meno di quanto riportato in apertura del topic.
La ciccia si misura in euro, non nelle nostre aspirazioni.
E BTW in Indonesia ci sono forum al cui confronto le direzioni proposte (Albania) sembrano un mercato rionale al Tuscolano...

Zapruder

Re:Il grido di allarme
« Risposta #42 : Venerdì 5 Settembre 2014, 17:58:13 »
Ma la domanda principe è in che modo risponde la lazio a questo sforzo di internazionalizzazione?

Ed eccoci con la reconductio ad Lotitum. Ma, incredibilmente, a forza di calci d'angolo hai finito per tornare in argomento...  :o

Spicciariello critica la comunicazione della Lazio? Niente da dire, è il suo lavoro, anche se da un po' di tempo è evidente da parte sua un filo di prevenzione negativa. Non si capisce infatti come faccia questo cialtrone della comunicazione che è Lotito a pilotare l'elezione del presidente FIGC e a presenziare a un allenamento della Nazionale a Coverciano con tanto di tuta "Italia" addosso, checché se ne pensi. Ma tutti possono migliorare, se hai il sito in turco, occitano, aramaico antico e swahili, ci sarà sempre chi riterrà fondamentale tradurlo pure in malgascio. Aggiungo anche che il buon Spicciariello, non certo l'ultimo degli sprovveduti, ha ben chiara la differenza, per esperienze recenti, tra gestire effettivamente alcuni aspetti della comunicazione di un club, e parlarne dall'esterno. Poi c'è un altra cosa che mi incuriosisce: nessuno prende di petto, MAI, quello che è effettivamente il responsabile della comunicazione... E mi chiedo sempre perché. Ecco, in questo senso un parere di Spicciariello mi interesserebbe tantissimo. E' De Martino il problema della comunicazione della Lazio? O Lotito? O entrambi?

Offline fish_mark

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #43 : Venerdì 5 Settembre 2014, 17:59:04 »
Baol
a me del Totti Day a Disneyland non me ne frega niente e non lo ritengo neanche necessario e indispensabile per la Lazio.
E' che vuoi (nella Lazio) vedo il deserto più completo su questo terreno. L'internazionalizzazione si può fare in mille modi e non per questo devi pretendre il radoppio del fatturato o la moltiplicazione delle coppe. Ma oggi nel 2014 la Lazio, secondo me, deve fare questo sforzo.

E non è che non hai materiale a disposzione. Hai Klose e Biglia, per dire, protagonisti del recente mondiale. Perfetti sconosciuti come laziali, perché si parla sempre e solo di Lui, che non è un oggetto di marketing e non si vende neanceh tanto bene. Anche questo è solo un esempio, ma se lo fai presente mostri una "Ossessione" sul tema.

Poi so bene ciò che pensano sull'argomento gli insigni difensori e cultori della più pura lazialità.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline fish_mark

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #44 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:01:59 »
Ed eccoci con la reconductio ad Lotitum. Ma, incredibilmente, a forza di calci d'angolo hai finito per tornare in argomento...  :o

Spicciariello critica la comunicazione della Lazio? Niente da dire, è il suo lavoro, anche se da un po' di tempo è evidente da parte sua un filo di prevenzione negativa. Non si capisce infatti come faccia questo cialtrone della comunicazione che è Lotito a pilotare l'elezione del presidente FIGC e a presenziare a un allenamento della Nazionale a Coverciano con tanto di tuta "Italia" addosso, checché se ne pensi. Ma tutti possono migliorare, se hai il sito in turco, occitano, aramaico antico e swahili, ci sarà sempre chi riterrà fondamentale tradurlo pure in malgascio. Aggiungo anche che il buon Spicciariello, non certo l'ultimo degli sprovveduti, ha ben chiara la differenza, per esperienze recenti, tra gestire effettivamente alcuni aspetti della comunicazione di un club, e parlarne dall'esterno. Poi c'è un altra cosa che mi incuriosisce: nessuno prende di petto, MAI, quello che è effettivamente il responsabile della comunicazione... E mi chiedo sempre perché. Ecco, in questo senso un parere di Spicciariello mi interesserebbe tantissimo. E' De Martino il problema della comunicazione della Lazio? O Lotito? O entrambi?

Facci sapere. Perché se parli di mercato a Tare non gli puoi dire niente. Se parli de comunicazione, dopo un paio di pagine in cui bisogna replicare ai tuoi insulti, ci poni questi interrogativi angosciosi.
Ripeto: facci sapere quale sarebbe il problema, ma abbiamo già capito che per te il problema non sussiste. Quindi perchè intervenire su un tema che non avverti?

PS Ti chiedo scusa se abbiamo parlato di Lotito, togliendo spazio a interessanti ricostruzioni sulla Lazio di Clagluna, capace del record delle sette vittorie.
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Alex_K

Re:Il grido di allarme
« Risposta #45 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:07:01 »

in caso qualcuno non avesse letto quanto da me scritto in merito, la Infront, il cui presidente  ( o AD o CEO, se preferite ) è il nipote di Joseph Blatter, con un contratto esclusivo fino al 2016; per cui, fino al 31-12-2015 biasimare ( giustamente, certo ! ) la qualità, puntualità e completezza dello stesso è come disegnare sull´acqua. Al massimo cavalcare la tigre dello scontento del verotifosodaaaalazzzziiiooo   

Bob, per quanto ne so io, il sito della Lazio è gestito al minimo indispensabile, in attesa che termini il contratto. Forse si sta sprecando del tempo prezioso. Ma la parte più importante del messaggio che volevo evidenziare, non è che il sito fa schifo (e questo lo sappiamo tutti), bensì il fatto che il peso dei social network è decisamente sottovalutato dalla Società. E aggiungo che questa carenza è evidentemente causata da un budget non adeguato.
Secondo me.

CP 4.0

Re:Il grido di allarme
« Risposta #46 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:10:40 »
Fish, ti sei dimenticato di imputare alla societa pure il 'De Vrij è costato troppo' o 'ma chi l'ha detto che è stato il miglior difensore agli ultimi mondiali' da parte di vari tifosi Laziali.

Zapruder

Re:Il grido di allarme
« Risposta #47 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:12:28 »
L'internazionalizzazione si può fare in mille modi e non per questo devi pretendre il radoppio del fatturato o la moltiplicazione delle coppe. Ma oggi nel 2014 la Lazio, secondo me, deve fare questo sforzo.

Ma rispondi seriamente, per un caxxo di volta, cavolo: ma tu rimarresti colpito da una campagna di internazionalizzazione del Deportivo la Coruña o del West Ham? Ci affascina il West Ham perché c'è stato Di Canio e per la divisa, ma quanti tifosi ha il West Ham nel mondo? Cafu ha giocato, unico nella storia, TRE finali di Campionato del Mondo, due delle quali mentre era alla sroma: qualcuno sa dire in quale club militava nel 1994? Ecco, appunto: non gliene frega nulla a nessuno. Quale può essere l'impatto mediatico di Klose-Lazio? Vale, invece, quello Cruijff-Olanda-Ajax, ma perché quello calciatore-club è già consolidato da anni nell'immaginario, in questo caso. E poi io non credo, non voglio credere che chi fa comunicazione queste cose non le sappia e non esistano studi in merito. Quando uno tira fuori gli spettatori di roma-Inter in USA e li confronta con quelli di ManU-Real, ma che conclusioni vuoi che tragga? Ci sono aspetti da curare, certo, non va tralasciato nulla perché anche una sola lira può fare la differenza tra vincere e perdere: ma, insomma, Salas funziona in sinergia con una Lazio che vince: Klose nella Lazio nona lo associ alla Germania, e basta.

Offline johanncruyff

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #48 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:20:10 »
Ed eccoci con la reconductio ad Lotitum. Ma, incredibilmente, a forza di calci d'angolo hai finito per tornare in argomento...  :o

Spicciariello critica la comunicazione della Lazio? Niente da dire, è il suo lavoro, anche se da un po' di tempo è evidente da parte sua un filo di prevenzione negativa. Non si capisce infatti come faccia questo cialtrone della comunicazione che è Lotito a pilotare l'elezione del presidente FIGC e a presenziare a un allenamento della Nazionale a Coverciano con tanto di tuta "Italia" addosso, checché se ne pensi. Ma tutti possono migliorare, se hai il sito in turco, occitano, aramaico antico e swahili, ci sarà sempre chi riterrà fondamentale tradurlo pure in malgascio. Aggiungo anche che il buon Spicciariello, non certo l'ultimo degli sprovveduti, ha ben chiara la differenza, per esperienze recenti, tra gestire effettivamente alcuni aspetti della comunicazione di un club, e parlarne dall'esterno. Poi c'è un altra cosa che mi incuriosisce: nessuno prende di petto, MAI, quello che è effettivamente il responsabile della comunicazione... E mi chiedo sempre perché. Ecco, in questo senso un parere di Spicciariello mi interesserebbe tantissimo. E' De Martino il problema della comunicazione della Lazio? O Lotito? O entrambi?

Ciao Zap. Perché nessuno prende di petto De Martino? Perché la comunicazione della Lazio E' (non "la fa") Lotito, su ogni minima cosa. Un direttore della comunicazione di una grande struttura ben organizzata è in gardo di dire al presidente cosa fare e cosa, quando mettere la faccia e quando no. Ma nella Lazio (e non solo) non funziona così.

Come fa Lotito a ottenere certe cose? Semplice: pessimo, anzi drammatico, comunicatore. Ma lobbista fenomenale di sé stesso e dei suoi interessi. E per quanto riguarda lui su questa parte mi tolgo il cappello e mi alzo in piedi. Riuscisse a mettere lo stesso impegno nel far ottenere alla Lazio gli stessi successi allora... solo che per riuscirci dovrebbe fare cose diverse, delegare. Ma non è nel suo carattere.

Non sono prevenuto negativamente con Lotito, non per niente ho anche cercato di aiutare lui e la Lazio in alcune cose in maniera totalmente gratuita e per spirito di lazialità. Le mia è una semplice analisi. E onestamente trovo che le mie parole abbiano avuto un risalto fin troppo eccessivo. Non sono mica Mark Penn! (per chi nopn lo conosce: http://www.microsoft.com/en-us/news/exec/penn/)

Offline johanncruyff

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #49 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:21:30 »
Pure a Cragnotti qualcuno suggeriva come espandere il merchandising (il tutto mentre le quinte colonne in società glielo boicottavano, ma lasciamo perdere): lui rispose che la presenza del solo Salas gli aveva consentito di vendere 30.000 magliette in tutto il mondo, e che non c'era bisogno di altro. Certo, magari con un sito ben fatto (faceva schifo pure all'epoca) ne vendeva 30.500, niente da dire: ma la ciccia te la dà la fascinazione che promana dal campo e dai protagonisti, soprattutto.

Era un'altra epoca.

baol

Re:Il grido di allarme
« Risposta #50 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:27:30 »
Baol
a me del Totti Day a Disneyland non me ne frega niente e non lo ritengo neanche necessario e indispensabile per la Lazio.
...

Ma allora sei d'accordo con me (due volte, alla terza è rigore contro, se ben ricordo.... ;) ).
Quello che importa a baol ed al pescetto è indifferente al resto del mondo.
Qundi tocca ritornare al rapporto tra costi e benefici, non credi ?
E qui si torna alla domanda che hai giudicato strumentale.
Decidi tu.

Zapruder

Re:Il grido di allarme
« Risposta #51 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:31:42 »
Franco, io penso che, lasciasse Lotito all'attuale responsabile della comunicazione ogni margine operativo che si possa desiderare, avremmo comunque un prodotto scadente. Ma è una mia impressione.

Quanto al resto, continuo a pensare che a volte si semplificano troppo problemi ed effetti delle ipotetiche soluzioni. Oltre a dipingere il giardino altrui molto, molto più verde di quanto sia in effetti.

Offline franz_kappa

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #52 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:37:48 »
L'aumento dei ricavi della SS Lazio Spa per il tramite di un potenziamento/ridefinizione delle strategie di comunicazione.

Caspita... c'è un argomento maggiormente accattivante, tra i mille di cui possiamo dibattere? Direi di no, perché sul tema - in via teorica - nessuno può essere in disaccordo: "Una miglior comunicazione del brand non potrà che riverberarsi in maniera positiva sul giro d'affari del Club", conciona tanto l'analista finanziario che il pizzicagnolo interessato a queste questioni.
L'argomento, non sfugga ai più, piace in quanto trasversale e interclassista.

Eppure, la determinazione del fatidico quantum ovvero di quale sarebbe il concreto impatto di una miglior comunicazione sui conti del club è quanto di più inafferrabile si possa immaginare. Tanto da rendere ben più agevole produrre una polaroid raffigurante un ircocervo...

Eppure, la questione è naturalmente in grado di conquistare un generalizzato consenso sul forum: la comunicazione della Lazio (a partire dal sito web ufficiale per proseguire con le frequenti partecipazione del Presidente a trasmissioni radio-televisive e finire, ma molto altro ci sarebbe da enumerare, con i comunicati concepiti con l'ausilio di Monica Macchioni. Ma ci sarebbe molto altro da enumerare: il mio è solo un elenco ristretto e parziale) presenta delle oggettive carenze e la reputazione della Nostra, per una serie di motivi, sicuramente richiede strategie e interventi tesi a migliorare la diffusa percezione che della Lazio si ha.

Ma, in ossequio alle richieste di più d'uno, anziché parlare di fuffa dovremmo/potremmo parlare di dati oggettivi.
E allora prendiamo l'ultimo bilancio annuale, al 30 giugno 2013, per capire quale è la base di ricavi della SS Lazio Spa e quali distinte voci concorrono a formarla. In primis per appurare su quali capitoli di spesa una miglior strategia di comunicazione potrebbe, in via teorica, impattare positivamente.

Totale ricavi consolidati al 30 giugno 2013: 109,79 milioni

COMPOSIZIONE DEI RICAVI:
- Ricavi da gare: 10,78 milioni
- Diritti radio-tv e proventi media:  70,74 milioni
- Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità: 12,18 milioni
- Proventi da gestione diritti calciatori: 3,12 milioni
- Ricavi da merchandising: 1,39 milioni
- Altri ricavi*: 10,94 milioni
- Variazione delle rimanenze: 0,63 milioni

Ecco, direi che a breve termine una più efficiente strategia di comunicazione potrebbe impattare positivamente sulle solo voci "ricavi da sponsorizzazione e pubblicità" e "ricavi da merchandising", che assieme rappresentano il 12,36% dei ricavi consolidati della SS Lazio Spa.
Si tratta, in ogni caso, di voci di entrata cospicue ma sensibilmente minoritarie nell'ambito del totale dei nostri ricavi consolidati.

Sono infatti i diritti tv e le presenze da stadio (voce fortemente depotenziata per quel che ci riguarda. Ma i motivi non sono di facile e rapida soluzione) che rappresentano il cuore del fatturato complessivo della SS Lazio Spa: assieme ne rappresentano infatti il 74,25%.

* Costituiti da transazioni con creditori, non ricorrenti; contributi in conto esercizio; proventi vari.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #53 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:41:18 »
Bob, per quanto ne so io, il sito della Lazio è gestito al minimo indispensabile, in attesa che termini il contratto. Forse si sta sprecando del tempo prezioso. Ma la parte più importante del messaggio che volevo evidenziare, non è che il sito fa schifo (e questo lo sappiamo tutti), bensì il fatto che il peso dei social network è decisamente sottovalutato dalla Società. E aggiungo che questa carenza è evidentemente causata da un budget non adeguato.
Secondo me.

allora, se a gestirlo è Infront ( ed È così ) la Lazio può solo denunciare il contratto, pagare una penale e. SOPRATTUTTO, inimicarsi ( ´n´antro po´?? ) lo zio dell´AD o CEO che dir si voglia.
Oppure può sapere di aver sbagliato scelta ( sempre che la stessa non sia stata consigliata   8) da cotanto zietto ) ed aspettare cristianamente il 31-XII-2015 per farne uno nuovo, sperando ( da parte nostra ) che la scelta, stavolta, si più  fortunata

Io non credo che nel nostro paese, terra d´origine di "organizzazioni ed associazioni a delinquere " a iosa, si debba spiegare altro, no ? 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

baol

Re:Il grido di allarme
« Risposta #54 : Venerdì 5 Settembre 2014, 18:58:49 »
...
. Ma la parte più importante del messaggio che volevo evidenziare, non è che il sito fa schifo (e questo lo sappiamo tutti), bensì il fatto che il peso dei social network è decisamente sottovalutato dalla Società. E aggiungo che questa carenza è evidentemente causata da un budget non adeguato.
Secondo me.

Intevengo solo sulla parte riportata Alex_K, perchè per il resto hai capito come stanno le cose  ;)

A me sembra che sui social network ci sia un intervento importante da parte della società.
Canali youtube, pagina FB, cinguettìi aggiornati con una buona frequenza.
Magari è che in questo periodo, tra contestazioni e disamoramenti (non voglio dicuterne la ragione qui), manca la componente fondamentale...
Tanto da indurci ad abbracciare entusiastici un fantomatico progetto di internazionalizzazione.

Padroni di Roma ?
No, ma sapessi in Albania...
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Alex_K

Re:Il grido di allarme
« Risposta #55 : Venerdì 5 Settembre 2014, 19:00:05 »
Bob, infront fa esattamente quello per cui è pagata dalla Lazio, non credo ci sia nessuna inadempienza. Ma ripeto, non è il sito il problema.

CP 4.0

Re:Il grido di allarme
« Risposta #56 : Venerdì 5 Settembre 2014, 19:01:42 »
sono d'accordo con te.
credo che la nostra divergenza verta sulla responsabilità della situazione.
io penso seriamente che la società possa porvi rimedio spendendo x ed ottenendo in cambio x2

quest'anno la spesa c'e' stata, ma non mi pare che l'accoglienza sia stata ampiamente positiva da x2.

CP 4.0

Re:Il grido di allarme
« Risposta #57 : Venerdì 5 Settembre 2014, 19:08:05 »

ultimi tre anni (disponibili)

                LAZIO                 SHITS
                wages                                    %     differences
2010-11   39.300.496    106.814.000    37%  67.513.504
2011-12    54.471.308    102.818.000    53%     48.346.692
2012-13   64.428.813    94.231.000    68%    29.802.187


                LAZIO                 SHITS
                revenue                                    %     differences
2010-11   93.670.371    143.878.000    65%   50.207.629
2011-12   95.509.291    115.973.000    82%   20.463.709
2012-13   109.794.312    124.659.000    88%   14.864.688


Ho letto che fanno la Champions league quest'anno.

L'estensore del pezzo citato in premessa (non io, lo Spicciarello di cui si parla) è un professionista del ramo, uno che sa e conosce le cose, le persone, le cifre.

pensa te, con ricavi superiori a quelle dell'Atletico Madrid alla CL ci partecipano solo ed in campionato se so attacati ar caxo.

Offline johanncruyff

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #58 : Venerdì 5 Settembre 2014, 19:09:17 »
Intevengo solo sulla parte riportata Alex_K, perchè per il resto hai capito come stanno le cose  ;)

A me sembra che sui social network ci sia un intervento importante da parte della società.
Canali youtube, pagina FB, cinguettìi aggiornati con una buona frequenza.
Magari è che in questo periodo, tra contestazioni e disamoramenti (non voglio dicuterne la ragione qui), manca la componente fondamentale...
Tanto da indurci ad abbracciare entusiastici un fantomatico progetto di internazionalizzazione.

Padroni di Roma ?
No, ma sapessi in Albania...
I18N a go-go...

Ah sì? Andiamo sul pratico, lontani da fantomatici progetti.
Ti refirisci al profilo Instagram fermo ad aprile? http://instagram.com/official_sslazio
Oppure al profilo twitter che ad agosto è stato fermo per giorni per riprendere solo con la conferenza stampa di Klose?
O anche al profilo Facebook che in pratica rimanda quasi solo LSR e che ieri - tanto per dire - ha "bucato" Candreva e Parolo in campo nella vittoria contro l'Olanda (ma Crecco c'era...). Il tutto poi sempre rigorosamente in italiano e basta no?

E basta con questa storia dell'Albania. Ho precisato come fosse solo un'espempio dell'assenza generale di strategia.

Offline Il lodolaio

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #59 : Venerdì 5 Settembre 2014, 19:15:26 »
Zap, gli esempi che hai fatto (Cafu, Salas, Cragnotti) risalgono a tempi in cui non c'era il villaggio globale o era in embrione.
Oggi ci sono gli smartphone, Internet è in ogni dove.
Dal punto di vista mediatico è come fare riferimento ad un'era geologica diversa.
Il mondo è cambiato e la Lazio non sa o non riesce a stare al passo.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"