Autore Topic: Il grido di allarme  (Letto 9243 volte)

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Offline fish_mark

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Il grido di allarme
« : Venerdì 5 Settembre 2014, 14:59:14 »
Spicciariello, il grido d'allarme: "Il divario tra Lazio e Roma sta aumentando a dismisura, bisogna aumentare i ricavi!"

05.09.2014 13:15 di Stefano Fiori   
Fonte: Lalaziosiamonoi.it


Occhio esperto di dinamiche della comunicazione, Franco Spicciariello segue con sguardo interessato le vicende - non solo di campo - di casa Lazio. Sia per la sua esperienza ultradecennale nel campo della comunicazione - è socio fondatore di Open Gate Italia - sia perché non ha mai nascosto la sua profonda passione per i colori biancocelesti. Ai microfoni di Radio IES, lancia un allarme sulle prospettive di crescita - soprattutto a livello di immagine - del club laziale: "La Roma, nel primo accordo stipulato, paga la Disney per esser presente nei loro store e vicini al loro marchio, questa è la strategia di chi ha capito che i tifosi, oggi, si devono conquistare all'estero. La Lazio, fuori dai confini nazionali, è assente o, ancor peggio, presente in modo drammatico. Cragnotti è arrivato troppo presto, con quella mentalità oggi la Lazio sarebbe il nuovo Chelsea". In questi giorni sta poi tenendo banco la questione stadi, con la Roma che ha ricevuto l'ok dal Comune per la costruzione del nuovo impianto: "Per la Lazio il beneficio potrebbe essere indiretto. Se si dimostra che a Roma si può fare una cosa del genere, la speranza è di attrarre investitori esteri. La maglia della Lazio è vuota da anni, c'è scarsa capacità di comunicare il marchio, con l'aggravante di un ambiente ridotto in macerie. Ero presente alla splendida manifestazione "Di Padre in Figlio" - prosegue Spicciariello -,i l pubblico sta protestando nella maniera più civile, inconcepibile come siano accusati di ricattare la società. Lo sforzo più duro, per un tifoso è non andare allo stadio. È una pressione morale che il tifoso ha diritto di portare avanti. In questi mesi si è tirata molto la corda. Inevitabilmente il ritorno della Curva allo stadio porterà con se inevitabili polemiche".

"OCCORRE AUMENTARE I RICAVI, ALTRIMENTI..." - Spicciariello ragiona sulla figura del presidente Lotito e sulle lacune che la società sta dimostrando in vari campi: "Lotito dovrebbe delegare molto, ma non fa parte del personaggio che è un one man show. Non avere dirigenti sta però portando risultati deludenti sul campo. Una sola apparizione in Champions e sfruttata anche nel modo peggiore. Il divario tra Lazio e Roma sta aumentando a dismisura. O si trova un modo per far esplodere i ricavi o si è destinati al ridimensionamento. Bisogna investire per aumentare i ricavi, non si può soltanto tagliare i costi". "Ho fatto una lunga chiacchierata con il presidente Lotito - continua Spicciariello -, lui si fa forte di aver creato una comunicazione composta da un giornale una radio e una tv della società. Ma purtroppo non ha patrimonializzato nulla perché sono realizzate da outsourcer esterni. E soprattutto non soddisfano il vero obiettivo. Quanto pesano a livello di introiti? Io spero che non sia vero il dato secondo il quale la rivista ufficiale abbia appena 87 abbonati. Senza beneficio economico, l'unico effetto, per di più dannoso, è stato quello di far sparire ogni tesserato da radio e tv locali e nazionali". Da Lotito a Tare, Spicciariello offre un consiglio alla società biancoceleste: "Tare è l'unica figura importante nell'organigramma laziale, nel tempo si è creata una piccola colonia albanese. Senza entrare nel merito tecnico, voglio sottolineare come non si sia minimamente sfruttata l'occasione strettamente commerciale. Il brand biancoceleste è molto popolare in Albania, Cana è il leader della loro Nazionale, così come Berisha è il giovane portiere su cui tutti puntano molto. Perché non si sviluppa la comunicazione in quel Paese? Perché non si aggredisce quel mercato? Perché le telecamere di Lazio Style Channel non sono mai arrivate in Albania? Anche il sito della società potrebbe avere una versione in quella lingua per farsi spazio in quel mercato". "Nessuno può chiedere a Lotito di cedere la Lazio - conclude Spicciariello - solo perché ha la speranza di veder arrivare un arabo facoltoso, anche perché ci sono altre soluzioni. Basterebbe alzare i ricavi della società. Un piccolo investimento iniziale, per crescere in pochi anni notevolmente nel marketing. Una comunicazione vincente per far crescere in modo esponenziale gli introiti. Non critico Lotito come persona, lo critico come imprenditore, nella mancata volontà di circondarsi ed affidarsi a professionisti del settore".

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Alex_K

Re:Il grido di allarme
« Risposta #1 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:04:53 »
Sostanzialmente d'accordo con il buon Spicciarello.

Edit: il titolo invece mi pare esagerato rispetto al testo

ThomasDoll

Re:Il grido di allarme
« Risposta #2 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:09:03 »
Non condivido.
La squadra si deve comunicare meglio, ma a partire dai risultati.
Vincere è l'unica strategia di comunicazione che porta soldi davvero.

baol

Re:Il grido di allarme
« Risposta #3 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:22:20 »
Non condivido.
La squadra si deve comunicare meglio, ma a partire dai risultati.
Vincere è l'unica strategia di comunicazione che porta soldi davvero.

Peraltro, non sono mai riuscito a capire, a parte quanlche foto e partita con topolino & c., la faccenda di quersta onnipresente partnership con Disney.
In cosa si concretizzerebbe ?


Offline fish_mark

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #4 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:27:09 »
Peraltro, non sono mai riuscito a capire, a parte quanlche foto e partita con topolino & c., la faccenda di quersta onnipresente partnership con Disney.
In cosa si concretizzerebbe ?

Tipo, se ti presenti in edicola con la maglia del Pupone ti danno Paperino con lo sconto.
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ThomasDoll

Re:Il grido di allarme
« Risposta #5 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:28:32 »
Cragnotti seguiva un'altra logica: comprava calciatori importanti.
Prendi James Rodriguez e ci sarà qualcuno che ti promuove gratis in Colombia.
Berisha (sempre a lui tocca) mi pare abbia poco appeal, un canale di comunicazione in albanese lo vedo poco utile, visto che i ragazzi albanesi spesso parlano italiano e visto che si potrebbe fare prima in altre lingue.
Ma comunque sono investimenti che devono portare un ritorno e secondo me, che non sono nessuno, sarebbero a rimessa quasi totale. meglio prendere campioni e vincere trofei.
Ho sentito che la Juve in Indonesia ha portato a casa 5 milioni, tolte le spese è un bel gruzzoletto. Chissà quanta gente lavora al marketing...

il divario con la roma si allargherà se la roma si confermerà ad alti livelli, altrimenti rimarrà lo stesso, anzi, col ritiro di tozzy si ridurrà.

Alex_K

Re:Il grido di allarme
« Risposta #6 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:33:57 »
Va bene, dai, il discorso non è solo sulla Disney, il discorso è che servirebbe una maggiore penetrazione nei mercati esteri per aumentare i ricavi. E non è che, purtroppo, possiamo attendere di diventare come il Milan per vincere in Europa. Adesso forse l'esempio che fa Spicciarello dell'Albania non è dei pù felici, però magari pensiamo alla Thailandia, per esempio.
Si ok, c'è Lazio World su LSC, ma è ancora troppo poco.
Diciamo che questa mi sembra proprio una critica costruttiva tanto invocata da Lotito. Non cadiamo nella trappola di chi magari riporta la cosa un pochino strumentalmente (a partire dal titolo, per esempio, come dicevo prima).

Offline franz_kappa

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #7 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:36:42 »
I disneyani italiani hanno anche l'aquila nel cuore, altro che la riomma.

Sul portale papersera.net, uno dei migliori luoghi virtuali nei quali viene coltivata la passione per i personaggi disneyani (con un occhio privilegiato a paperi e topi made in Italy: la nostra scuola di disegnatori e sceneggiatori rivaleggia e forse supera [non è indebito citare Quintiliano per un ardito parallelo: "Elegia quoque graecos provocamus..."] la tradizione statunitense), la Lazio è da sempre di casa.
Almeno uno dei fondatori e gestori del sito è un grande laziale e nel 2009 sul forum del papersera comparve una coccarda celebrativa dopo la vittoria in Coppa Italia.

Ah, per inciso: Archimede, il più geniale dei personaggi che animano la "spoon river duckburghiana" (Duckburg è Paperopoli in inglese), è - non a caso - un'aquila. L'ottuso Ezechiele lupo, beh... è quello che è.  ;)
Buon viaggio, caro Piero.

geddy

Re:Il grido di allarme
« Risposta #8 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:38:03 »
Tipo, se ti presenti in edicola con la maglia del Pupone ti danno Paperino con lo sconto.
O magari ti dicono che è finito, più facile-

ThomasDoll

Re:Il grido di allarme
« Risposta #9 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:39:13 »
Certo che è costruttiva, e molto.
E' che mi pare difficile e faticoso, con i calciatori che abbiamo in rosa. Solo Klose ha un'immagine sfruttabile, gli stessi De Vrij, Biglia, Anderson, Candreva, Djordjevic non sono giocatori-simbolo o di grande visibilità, al momento. Si può puntare su Keita, mentre i Cana e gli Onazi vengono da Paesi non molto rilevanti, da un punto di vista commerciale. 

ThomasDoll

Re:Il grido di allarme
« Risposta #10 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:42:00 »
Detto sottovoce e in altre parole: grazie ar cà che il divario si allarga, loro hanno totti e lottano per lo scudetto.
E mica dipende dalla comunicazione...

Alex_K

Re:Il grido di allarme
« Risposta #11 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:42:41 »
meglio prendere campioni e vincere trofei.

Sì, ok, su questo siamo tutti d'accordo. Il problema però è che per poter comprare campioni servono più soldi di quelli che hai attualmente. Se aumenti i ricavi, hai maggiori possibilità di ingaggiare calciatori più quotati.

Alex_K

Re:Il grido di allarme
« Risposta #12 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:46:14 »
Solo Klose ha un'immagine sfruttabile...

E ti pare poco? Invece in questo momento non mi sembra che la Lazio ne stia sfruttando l'immagine.
Poi, come dicevo prima, lasciamo stare Albania, Nigeria, ecc. ma vediamo la Cina (dopo la vittoria di Pechino avremo magari potuto sfruttare meglio l'occasione) o la Thailandia dove la Lazio ha molto seguito.
 

ThomasDoll

Re:Il grido di allarme
« Risposta #13 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:47:58 »
Aumentare i ricavi soltanto attraverso la comunicazione è arduo.
Occorre investire e avere un programma ambizioso dal punto di vista sportivo, non è che fai una squadra forte facendo comunicazione bene. E' questo che voglio dire, non confonderei piani che vanno messi in una sequenza diversa: faccio un programma ambizioso e in quell'ambito attuo una strategia di comunicazione. Se il mio programma è la strategia di comunicazione e basta, non sarà certo quella, per quanto possa spendere, che mi schioderà dal nono posto.
E bada bene, i soldi spesi per la comunicazione sono benedetti e non hanno mai fatto fallire nessuno.
Trovo ben più pericoloso fare lo stadio senza una precisa strategia per sfruttarlo. e confido sul fatto che il progetto dello stadio sia per la roma l'inizio di tempi cupissimi...

ThomasDoll

Re:Il grido di allarme
« Risposta #14 : Venerdì 5 Settembre 2014, 15:50:49 »
Io comunque comincerei da passi semplici e concreti: via dal video il presidente, spazio infinito ai calciatori.

Offline fish_mark

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #15 : Venerdì 5 Settembre 2014, 16:17:54 »
Niente da aggiungere e da commentare sull'articolo di Spicciarello.
Se è possibile dirlo, si può considerare la summa di anni di discussioni anche forumistiche.

Un saluto e un abbraccio a Franco ci si becca allo stadio
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Alex_K

Re:Il grido di allarme
« Risposta #16 : Venerdì 5 Settembre 2014, 16:47:35 »
Oddio TD, io l'ho letta in modo diverso, ma potrei sbagliarmi.
Cioé, io leggo un discorso di promozione del marchio, più che di mera comunicazione, almeno per quello che riguarda il tema "estero".

Il tema comunicazione mi sembra invece solo locale/nazionale.

Offline disabitato

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Re:Il grido di allarme
« Risposta #17 : Venerdì 5 Settembre 2014, 16:51:24 »
Sul tema promozione del marchio e comunicazione extra GRA, Lotito è de coccio e refrattario al web ad alle nuove tecnologie. La salma che abbiamo come sito internet ne è la prova.
Nel brand positioning i topi, dall'avvento di polpetta lo stupratore di città, sono anni luce avanti a noi.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

CP 4.0

Re:Il grido di allarme
« Risposta #18 : Venerdì 5 Settembre 2014, 16:57:30 »
ma du' conti su quanto pesa il pessimismo Laziale in termini di comunicazione, ricavi, entusiasmo ogni tanto se ponno fa'? o giramo intorno al solito 'aaa societa' deve fa' de piu''?

ThomasDoll

Re:Il grido di allarme
« Risposta #19 : Venerdì 5 Settembre 2014, 17:04:11 »
(per me) il posizionamento migliore dei giallorossi, al netto di strategie più efficaci della nostra, dipende esclusivamente dal personaggio totti, che è il cardine della rappresentazione del calcio che si fa in Italia e in quanto tale è percepito, più o meno dal 2000 in poi, cioè dall'Europeo perso con il pupone protagonista, come elemento vincente e massima espressione del calcio italiano contemporaneo e non solo. Ben più popolare di un Pirlo o di un Cannavaro, artefici assoluti della vittoria mondiale del 2006. Il pupone gli ha portato molta più visibilità che trofei, in Italia. Probabilmente il discorso è diverso, se si guarda al calcio italiano dall'estero. La mancanza di risultati della roma in CL fa la differenza, ma se tozzy avesse fatto la madonna pellegrina nell'Inter, nel Milan o nella Juve il discorso cambierebbe.
Su totty, fatte salve tutte le nostre personali considerazioni, è stato fatto un lavoro importante che ha creato il personaggio, al di là del pur grande valore del calciatore. C'è molta differenza, a noi è sempre saltata all'occhio, tra la considerazione di cui gode il giovanotto e il suo reale valore tecnico. Questo è l'effetto dell'azione di comunicazione: dammi un campione e ne farò un personaggio. Non gli sarebbe mai riuscita la stessa cosa con un Cassano, forte quanto totti ma molto meno spendibile a certi livelli. Per questo dico che tutto il discorso di Spicciarello è importante e validissimo, ma solo in presenza di investimenti sulla squadra: un campione, almeno uno. Ma vero. Non è Klose, quello te lo spendi in Germania, crucco, posato, serioso. Qua serve un Cristiano Ronaldo, non un vecchio milord.