www.lalaziosiamonoi.itTrentaquattro giocatori sotto contratto, trenta le pedine sullo scacchiere di Pioli: numeri per una rosa appesantita più che mai. Se l'anno scorso il mercato registrava un numero di partenze in grado di scremare l'organico a disposizione del mister, l'alba di questo campionato si rivela più affollata del previsto. In uscita solo i giovani: Gonzalez, Ciani e Cavanda, inaspettatamente, non lasciano la Capitale. Volano a farsi le ossa altrove Perea, Vinicius, Filippini, Minala e Rozzi, mentre Ceccarelli è stato ceduto a titolo definitivo per 150mila euro; ma c'è anche chi non è riuscito a fare propria questa occasione: Milos Antic, Alessandro Di Mario, Gianmarco Falasca e Aurimas Vilkaitis, tutti ex Primavera, rimangono a Formello. Non manca nemmeno il ritorno di Giuseppe Sculli, ad alimentare la lista degli elementi in esubero per i biancocelesti. Non riscattato da Preziosi, il centrocampista lascia il Genoa, a giungo scadrà l'accordo che lega i due club. Una situazione spigolosa: già domenica Lotito dichiarava alla stampa la necessità di alleggerire la rosa, di mandare a giocare altrove chi su altri campi avrebbe reso da titolare. La Lazio si troverà impegnata solo in campionato e Coppa Italia, senza coppe europee sarà difficile gestire questo affollamento evitando contrasti e dissapori. Tra i trenta giocatori a disposizione del tecnico emiliano, i numeri esagerati si trovano in difesa: De Vrij e Gentiletti titolari, dietro di loro Cana, Novaretti e Ciani. Anche la fascia destra è affollata: il posto è di Basta, ma Konko, Cavanda e Pereirinha figurano tra le alternative. A centrocampo, cessione fallita anche per Ederson, oltre che per il Tata. Una circostanza a cui si potrà porre rimedio, come sottolinea il Corriere dello Sport, non prima di gennaio, durante la prossima sessione di mercato. E la Lazio dovrà studiare una strategia.
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