Autore Topic: Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti  (Letto 23370 volte)

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TD

Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #120 : Domenica 14 Novembre 2010, 00:10:51 »
(il corollario del pappone di cui sopra è che ogni partita è aperta, finché hai l'opportunità di portare a termine un'azione, e che tutto può sempre cambiare in un soffio di vento)

Offline Fraplaya

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #121 : Domenica 14 Novembre 2010, 03:07:00 »
 Ti invito invece a riflettere sulla vera costruzione della manovra avanzata. Non si può definire gioco quello nostro, innanzitutto perché non c’è fonte o meglio fonte autentica (Hernanes arretrato o almeno l'ottimo Matuzalem privo di interferenze nocive). Costruire è la cosa più difficile in ogni campo non solo su quello verde, ed è quindi la direzione spesso e volentieri da imboccare. potenzialmente (e fortunatamente) la capacità di imporre giocate repentine ed individuali a priori.         

Siamo meno distanti su questi punti:
- concordo che la vocazione principale sia la distruzione del gioco avversario (e tutto sommato approvo, visto che statisticamente sono piu' vincenti in Italia le realta' piu' "solide", ossia quelle che si fanno aggredire meno)
- e' sempre possibile migliorare, continuando giustamente a studiare il materiale a disposizione.

Mi soffermo invece sulle parole quotate cercando di spiegare dove io vedo il "progetto tattico di gioco": la Lazio di Reja parte dal presupposto che tutti possano impostare l'azione, e che lo svolgimento sta nella velocita' e nella ricerca degli spazi.

Puo' essere Brocchi a far partire l'azione, ma devono esserci Licht, Ledesma e Radu che si offrono in orizzontale, Hernanes e Zarate in verticale sul breve, Floccari e Mauri in profondita'. I nomi, a parte lich e radu, sono intercambiabili.

Il progetto tattico di costruzione che io vedo e' quello che se i giocatori si muovono negli spazi, cercando la verticalita' o al massimo il movimento in orizzontale, si riesce a costruire, se lo si fa con velocita' e precisione nei passaggi, specie nello stretto, si innalza il grado di pericolosita'.

Forse non ci sono degli schemi tipo A la da a B, mentre C taglia sul primo palo e D accorcia verso il centro, perche' tutti questi movimenti devono essere eseguiti con naturalezza in ogni circostanza di costruzione.

Dov'e' la differenza tra la Lazio del chievo e quella del Milan? 2 principalmente:

- la testa; per costruire cosi' devi essere convinto, sempre.
- Ledesma; la sua conversione in centrocampista dinamico non e' completata, spesso si offre solo orizzontalemnte non dando verticalita' alla manovra.

Ci tornero'...
Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #122 : Domenica 14 Novembre 2010, 04:27:33 »
Siamo meno distanti su questi punti:
- concordo che la vocazione principale sia la distruzione del gioco avversario (e tutto sommato approvo, visto che statisticamente sono piu' vincenti in Italia le realta' piu' "solide", ossia quelle che si fanno aggredire meno)
- e' sempre possibile migliorare, continuando giustamente a studiare il materiale a disposizione.


Ci tornero'...

Perfetto torniamoci alla fine del girone d'andata, in occasione di una seconda retrospettiva del nostro campionato. Così potremo essere tutti in possesso di dati nuovi e completi. Una buona idea, diamoci questo appuntamento sul tema specifico.
Per ora rilascio solo una mia breve risposta: come sai saper costruire è più difficile che distruggere e le cose più difficili producono di più. Bisogna quindi dire che non tutti i modi di incarnare una propensione distruttiva di gioco sono uguali tra loro. E chiedersi se non continuano invece a conservare certe caratteristiche di gioco attraverso il rispetto di giocatori chiave. A tal proposito gli esempi storici sono infiniti, proprio quelli vincenti in Italia. Infine ritengo proprio opinabile considerare tutti in grado di impostare l'azione. Dipende da chi è il soggetto tecnico in questione. Su Chievo mi pare che siamo quasi d'accordo: che la testa ci deve essere sempre è piuttosto lampante.   

Su alcune altre cose che hai scritto durante il post ti confermo grossomodo che pare anche a me siamo meno distanti.
Ciao FP  ;)
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #123 : Domenica 14 Novembre 2010, 04:53:25 »
LJ la tua disamina è la mia, però ti chiedo: siamo sicuri che sia solo "colpa" degli allenatori?

Negli ultimi due anni di rossi, in quelli di ballardini e di  reja la squadra sembra avere sempre lo stesso gioco lento e macchinoso.
Senza grinta, senza voglia di andare a far male ma anzi con la stessa paura addosso.

Non sarà anche "colpa" dei giocatori a cui non puoi infondere la voglia di vincere, la cattiveria agonista e la fame di vittoria?

Fammi sapere come la pensi in merito.

Ciao Dukenduke, esordisco subito dicendo che su certe cose sono d’accordo con te e allo stesso tempo ti anticipo che il mio pensiero sull’attualità laziale corrisponde in pieno all’intervento fatto da Syrinx. Quindi in parte ti ho già risposto così.

Ora approfitto per confermare che il quesito comunque non è semplice. Diciamo intanto che il fatto che condividi le mie considerazioni già significa che tra me e te una chiara comunicazione ha funzionato. Quindi di ritorno mi comunichi e mi attesti di aver accolto secondo sensibilità di lettura il cuore della mia opinione, localizzando a cosa mi riferisco con “mentalità” di costruzione. Questo mi fa piacere.
Faccio l’esempio di ciò che ho postato ieri per collegarmi alla risposta che mi hai posto subito dopo. Mentalità di costruzione è la volontà espressa in relazione all’obiettivo da raggiungere: il risultato positivo. E questo si esprime attraverso una qualità comportamentale. La migliore, indipendentemente dall’orientamento tattico, deve sempre contenere un equilibrio e non sfociare in un eccesso sia in un senso che in un altro. A sostegno di ciò ho raccontato, come già sai, che gli arrembaggi ciechi non c’entrano niente. Il disegno Zemaniano è per esempio secondo me privo di un equilibrio. Può esprimersi bene in certe occasioni e in altre molto male. Soprattutto poi non dà valore a certe diversità tra giocatori.
Dai miei precedenti interventi, in questo senso mentalità di costruzione non è quindi nemmeno tattica. La tattica se non si sposa col senso resta vuota o carente a seconda delle circostanze. In questo senso la mano di una guida tecnica è fondamentale sia dal punto di vista psicologico che tecnico. Dovrebbe saper interpretare la psiche dei vari interpeti a disposizione così come le loro effettive inclinazioni tecniche (e per me nella Lazio qui finora nota dolens e mi fermo).
I giocatori non dovrebbero mai essere uniformati sul piano espressivo e comportamentale ma messi al contrario nelle condizione di esprimere al meglio se stessi in campo. Il concetto di gruppo non deve essere, come purtroppo spesso e volentieri accade nel calcio moderno, con quello di gregge. L’abilità umana di un allenatore dovrebbe essere invece quella secondo me di saper far coesistere elementi eterogenei. La vera forza è fatta dall’unione di elementi diversi, non uguali. Anche per questo oggi in Italia si assiste invece ad uno spettacolo piatto e senza personalità di gioco particolari.                               
Per rispondere alla tua precisa domanda posso solo dire che la mentalità può appunto avere un significato ampio, multi-dimensionale, generico, indipendente dai paradigmi tattici adottati. E come avevo evidenziato ieri questi aggettivi si riferiscono ad una copiosità di fattori: in questo senso la mia semplice analisi si relazionava appunto ad allenatori, giocatori nonché aspetti sociali, in generale. Di conseguenza da questa angolazione globale sul punto che mi hai posto sono d’accordo con te: ci sono casi in cui può capitare di trovare anche giocatori aridi, soprattutto al giorno d’oggi. Ma come ti ha risposto Syrinx, non quest’anno perché rispetto ad un anno fa ci sono tanti nuovi giocatori che hanno entusiasmo così come alcuni dei vecchi hanno dimostrato nelle prime 10 giornate di averlo davvero ritrovato o rinnovato.
Su la Lazio delle annate di D. Rossi o Ballardini, evito invece di scrivere, perché si potrebbero fare tante considerazioni, piccole e grandi, da riempire troppe pagine.

Comunque ora ricominciamo a pensare alle partite da cercare di vincere: oggi c’è il Napoli! 
Alla prox. Dukenduke
       
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Offline dukenduke

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #124 : Domenica 14 Novembre 2010, 12:00:35 »
LJ, ma a che ora ti alzi?  :D

Tornando in argomento.

E' lampante come il sole che tra l'allenatore dogmatico e quello "pratico" il migliore sia il "pratico", cioè l'allenatore che riesce a costruire una squadra col materiale a disposizione dandole un gioco è per me sicuramente il migliore tra i due.

Devo dire però che la nostra Lazio sino ad oggi, anche quando ha vinto, non mi ha convinto per niente su questo punto.
E' chiaro che non si può andare sempre e comunque all'arrembaggio, ed è altrettanto chiaro che in alcuni momenti della partita e in alcune partite particolari si deve pensare più a difendere che ad attaccare però sino ad oggi la Lazio mi è sembrata un pò troppo in balia dell'avversario.
Magari ha rischiato molto poco o anche niente in alcune partite, però abbiamo concesso un pò troppo.

Tanto per dirne una, contro il bari abbiamo lasciato il pallino del gioco un pò troppo nelle mani del bari, anche se di concreto no hanno creato quasi nulla ribadisco. Però resta il fatto che ti sei rintanato e hai aspettato e questo alla lunga non paga.

Per fare un altro esempio, col cagliari dopo il 2 a 1 la squadra mi ha stupito. Abbiamo fatto un possesso palle grandioso a dir poco, non abbiamo concesso più nulla di nulla, quindi questo vuol dire che la squadra qulache potenzialità la possiede, e allora perché non farlo sempre?

Perché contro il cesena (il cesena per la miseria, mi si torcono le budella) si è preferito avere la stessa linea bassa, avere lo stesso approccio moscio e lascire l'iniziativa all'avversario?

Questa domanda mi manda la manicomio, è l'allenatore incapace di metterli in campo e dargli un gioco oppure sono i giocatori aridi e senza fame?

Se mi date una risposta su questo vi offrovolentieri la cena, promesso.


p.s. però mi dovete convincere ;)

Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #125 : Domenica 14 Novembre 2010, 23:52:21 »
Votazioni riferite a Lazio-Napoli, stadio Olimpico di Roma, 14 novembre 2010.
12° giornata di serie A, stagione 2010/2011.


Titolari

Muslera – Non ha proiettato un’immagine sicura.
Voto: 5.5

Liechtsteiner – Uno dei migliori terzini destri del campionato, probabilmente  in questo momento il migliore. Si sposta in entrambi i sensi di marcia con energia e rapidità. Interviene alla grande in copertura sugli esterni del Napoli. In nobile vetrina il tacco con il quale si libera della marcatura degli avversari per andare a centrare un pallone deviato invece nelle braccia di De Sanctis.
Voto: 7+

Biava – Nonostante soffra un pò il dinamismo di Cavani e Lavezzi, la sua gara è pulita.
Voto: 6

A. Dias – Commette alcuni falli che dimostrano qualche nervosismo pregresso. Tiene tutto sotto controllo.
Voto: 6.5

Radu – Si occupa senza problemi della zona arretrata. In avanti vecchia storia.
Voto: 6+

Brocchi – Esce dopo aver cercato di recuperare un pallone a centrocampo. E’ recordman degli sforzi e va ricordato che va per i 35.
Voto: 6

Ledesma – Veglia davanti alla difesa. Abbonato ad errori d’impostazione, con poche eccezioni. Nel primo tempo accusa anche un grave passaggio a vuoto all’interno dell’area di rigore che poteva costare caro. Inoltre spara malissimo da destra su pregevole invito di Hernanes, in un inserimento offensivo del secondo tempo.
Voto: 5.5

Mauri – Ennesimo assist stagionale che risulta vincente. La sua fatica è visibile oggi per diversi tratti.
Voto: 6

Hernanes – Dopo aver saltato molto discutibilmente la trasferta di Cesena, ripropone un mix altalenante di contenuti. Qualche apprezzabile verticalizzazione, un paio di importanti aperture + un contributo decisivo in occasione del raddoppio laziale.
Voto: 6+

Floccari – Quattro gemme di campionato nonostante una tattica, di squadra, non esaltante per un attaccante (durante la maggior parte delle partite). Di base oggi gira intorno a Zarate, con il quale scambia di tanto in tanto la posizione. Mette in buca una sfera che ha viaggiato prima tra le sponde vellutate di un biliardo. Illumina sempre la scena.
Voto: 7+

Zarate – Come raccontato in più di una lingua durante questo stesso campionato, il mitico 10 argentino era ed è in netta ripresa psico-fisica. Oggi è tornato Zorro. Un goal da grande stoccatore.
Giocate superbe in ordine sparso: una “rabona” funzionale non si vedeva alla Lazio forse da un Lazio-Ancona 1992/1993 (Gascoigne da centrocampo); assist raffinato quanto intelligente per Floccari; diagonale in corsa fulmineo e potente neutralizzato in angolo da De Sanctis; granata da fuori indirizzato all’incrocio dei pali e deviata invece sulla traversa soltanto dalla testa di Paolo Cannavaro. Ma soprattutto una scheggia letale dall’inizio alla fine e in qualsiasi zona lungo la linea d’attacco. La condizione ammirata oggi non è certo una fiamma improvvisa. Dopo Genova, Verona e derby, per la quarta volta in stagione risulta il migliore in campo. Si fanno sempre più costanti dunque le sue prestazioni e si sta preparando una nuova eruzione del vulcano. Un otto pieno!
Voto: 8+     

 Dalla panchina:

Matuzalem – Chiamato a prendere il posto di Brocchi sin dal primo tempo partecipa da veterano, garantendo ordine.
Voto: 6+

M. Bresciano – Poco tempo ma di sostanza. 
Voto: 6

Garrido – All’esordio, suggerisce condizione e diviene attivo con un’importante diagonale su Lavezzi che impedisce in chiusura la rete partenopea. Si merita quindi un voto per il battesimo.
Voto: 6

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Offline jegue98

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #126 : Lunedì 15 Novembre 2010, 09:13:56 »
Zarate – Come raccontato in più di una lingua durante questo stesso campionato, il mitico 10 argentino era ed è in netta ripresa psico-fisica. Oggi è tornato Zorro. Un goal da grande stoccatore.
Giocate superbe in ordine sparso: una “rabona” funzionale non si vedeva alla Lazio forse da un Lazio-Ancona 1992/1993 (Gascoigne da centrocampo); assist raffinato quanto intelligente per Floccari; diagonale in corsa fulmineo e potente neutralizzato in angolo da De Sanctis; granata da fuori indirizzato all’incrocio dei pali e deviata invece sulla traversa soltanto dalla testa di Paolo Cannavaro. Ma soprattutto una scheggia letale dall’inizio alla fine e in qualsiasi zona lungo la linea d’attacco. La condizione ammirata oggi non è certo una fiamma improvvisa. Dopo Genova, Verona e derby, per la quarta volta in stagione risulta il migliore in campo. Si fanno sempre più costanti dunque le sue prestazioni e si sta preparando una nuova eruzione del vulcano. Un otto pieno!
Voto: 8+     




Carissimo, questo è il commento più bello in assoluto fino ad ora!
Mi hai fatto venire i brividi, la cigliegina sulla torta.
S P E T T A C O L O!!!!

Grande LJ ma soprattutto grande Maurito!
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #127 : Domenica 21 Novembre 2010, 22:17:13 »
Votazioni riferite a Parma-Lazio, stadio Tardini di Parma, 21 novembre 2010.
13°giornata di Serie A, stagione 2010/2011-


Titolari

Muslera – Senza voto.

Liechtsteiner – Sebbene durante la clamorosa ripartenza condotta nel secondo tempo si trovasse su un versante anomalo, non vedere e servire il solitario Mauri è davvero motivo di feroce biasimo. Per il resto scodella qualche cross invitante, ma è oggi chiaramente insufficiente.
Voto: 5.5

Biava – Nel panorama complessivo risulta meno affidabile del solito. Omette di marcare stretto Crespo in occasione della rete emiliana. Fallisce alcuni interventi in tentativo d'anticipo sugli avversari. Chiude con un acciacco dopo aver messo una pezza su un’incursione parmense dentro l’area. Poco efficace durante i suoi 75 minuti. 
Voto: 5.5

A. Dias –  Senza macchia.
Voto: 6

Radu – Disorientato da Angelo (un esterno di ruolo). In occasione del traversone vincente, il rumeno indietreggia anziché aggredire il dirimpettaio brasiliano. Ottiene l’angolo che porterà al pareggio ma anche in questa occasione, come in tante altre, dimostra tutta la sua inadeguatezza nell’interpretazione del fluidificante. Rispetto alle recenti esibizioni torna a patire anche in fase di contenimento: a ricordare dunque che, fuori dai propri ruoli, non possono resistere al tempo garanzie di alcun genere. 
Voto: 5.5

Brocchi – Meno limpido rispetto alle sue vette di rendimento. Comunque ci mette tutto il vigore possibile.
Voto: 6

Matuzalem – Grazie a lui il centrocampo smarrisce meno palloni rispetto agli standard abitudinari. In quanto a direzione è costretto a girare quasi sempre a vuoto per evidenti motivi strutturali. Non ha la possibilità di verticalizzare la manovra per assenza di movimenti adeguati dalla trequarti in avanti e, più in generale, perché deprivato di varianti e sbocchi di gioco validi (vedi schieramento dei compagni).
Voto: 6

Hernanes – E’ usato come tappabuchi: è il momento dell’ala destra!
Voto: 5.5

Mauri – Acciaccato, spompato e ai limiti dell’esaurimento. Tutti aspetti già evidenti da altre partite e quindi oggi incomprensibilmente proposto titolare: dov’era M. Bresciano?
Voto: 5

Floccari – Continua a dover sgobbare. Da ammirare le sue giocate nello stretto. Autore della deviazione del pareggio.
Voto: 6+

Zarate – Commette qualche imprecisione ma determina anche gli spunti migliori della squadra. Due giocatori del Parma rischiano l’incolumità per negargli un sigillo che sarebbe stato felpato nonché importante. Sostituito anche lui incomprensibilmente.
Voto: 6



Dalla panchina

Ledesma – Sbaglia quasi tutto. A cosa serve inserire un centrocampista difensivo? Al pareggio.
Voto: 5-

Diakitè – Buon controllo difensivo.
Voto: 6

Rocchi – Vaga negli spazi e sposta solo l'aria intorno agli avversari. Tossico quando gli capita il pallone. Santa Cruz sta ancora a Manchester, ma dov’è Kozak?
Voto: 4.5

   
 
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Offline jegue98

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #128 : Lunedì 22 Novembre 2010, 15:20:35 »
In linea generale sono d'accordo con te (come sempre del resto) ma se devo essere onesto ieri la squadra non mi è sembrata così malvagia e per lunghi tratti specie nel secondo tempo, i ragazzi hanno provato a vincere la partita. Per questo aumenterei di mezzo punto tutte le tue votazioni. Su Hernanes ho l'impressione che Reja non sa cosa farcene... mi sa che comincia ad essere un problema serio.
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POMATA

Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #129 : Lunedì 22 Novembre 2010, 22:10:26 »
Hernanes lo mettesse al posto suo, ossia al centro.

Poi magari dopo la sosta e un pó ricaricato...

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #130 : Giovedì 25 Novembre 2010, 16:05:17 »
In linea generale sono d'accordo con te (come sempre del resto) ma se devo essere onesto ieri la squadra non mi è sembrata così malvagia e per lunghi tratti specie nel secondo tempo, i ragazzi hanno provato a vincere la partita. Per questo aumenterei di mezzo punto tutte le tue votazioni. Su Hernanes ho l'impressione che Reja non sa cosa farcene... mi sa che comincia ad essere un problema serio.

Meu amigo do samba,
vado subito al nocciolo: secondo me il Parma è una squadra fin qui poco consistente. Oltre al fatto che ha cambiato diversi aspetti rispetto alla stagione precedente e quindi deve ancora rodarsi, è in assoluto una delle compagini meno virtuose del torneo, soprattutto allorquando priva di Giovinco. Questo al di là dei risultati che ha ottenuto in casa (infatti bisognerebbe tra l’altro approfondire in quale momento ha ospitato i vari avversari, ossia se quest’ultimi erano in forma oppure no). Più avanti, anche col rientro di qualche infortunato (Giovinco a tempo pieno e Paloschi), se la potrà forse cavare meglio, qualche risorsa interessante da coltivare ce l’ha; ma per adesso ne ho tale concezione. Inoltre tra le due il divario tecnico a favore della Lazio è molto largo; quest’anno vantiamo un organico tecnicamente davvero importante e vario (con solo un paio di evidenti lacune: tra cui un’alternativa d’attacco degna dei due fantastici titolari).
Assolutamente concordo con te sulla certezza che i nostri ragazzi si sono impegnati a fondo (come del resto sempre dall’inizio del campionato: è uno dei punti che ho avuto modo di ripetere frequentemente in questo thread). A tal proposito, come strumento rappresentativo del mio pensiero, punto la lente sul commento dedicato a Matuzalem:

Matuzalem – Grazie a lui il centrocampo smarrisce meno palloni rispetto agli standard abitudinari. In quanto a direzione è costretto a girare quasi sempre a vuoto per evidenti motivi strutturali. Non ha la possibilità di verticalizzare (a dovere) la manovra per assenza di movimenti adeguati dalla trequarti in avanti e, più in generale, perché deprivato di varianti e sbocchi di gioco validi (vedi schieramento dei compagni).
Voto: 6

Ecco cosa c’è più dettagliatamente dentro questo giudizio: il brasiliano ha ben giocato la sua partita, ha consentito (come sempre quando lui in campo) alla squadra di perdere pochi palloni a centrocampo (a differenza di quando c’è Ledesma a ricevere quell’incarico…) ma non c’è mai stata reale manovra di costruzione sia perché intorno a lui c’erano compagni esausti (vedi Mauri) sia soprattutto perché vari elementi erano schierati (come purtroppo da prassi) senza considerazione per le loro principali o specifiche caratteristiche di gioco (vedi Radu, Hernanes, Floccari). Motivi strutturali dipendenti dalla mano tecnica che hanno privato l’orizzonte del nostro timoniere di movimenti adeguati: carenze in fatto di fluidità e di frequenza. Se ne ricava un match lezioso e soprattutto mai corale ma trascinato in avanti dagli sprazzi individuali.
La partita, pur non essendo la peggiore dell’anno, non mi è quindi piaciuta; ma tutti i ragazzi hanno fatto del loro meglio, perciò nella mia semplice scheda di valutazione non ho attribuito nessun insufficienza grave ai titolari. Riguardo poi le sostituzioni decise preferisco glissare...
In proporzione rivolgo sempre poca attenzione ai voti e molta di più ai giudizi, ma ti confesso che quelli scelti mi sembrano rispecchiare, anche a distanza di tempo, l’opinione personale di questo Parma-Lazio. Se con il cuore darei sempre qualche punto in più ai nostri giocatori, con la testa cerco di considerare una pluralità di fattori. Ma ovviamente posso sbagliare.     
 
In conclusione, incornicio mestamente la tua riflessione su come viene usato il Profeta: come sai io sull’ argomento ho speso parole in gran quantità… Finora ha fatto tutti i ruoli della linea avanzata (trequartista, ala, centravanti, seconda punta), mai vicino alla sua zona naturale.
Potrei inserire l'ennesima faccina di choc in relazione a quest'ultimo tema di pesante spreco tecnico, ma preferisco invece concludere con una di quelle scanzonate che rivolgo come al solito a te ;)         
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #131 : Lunedì 29 Novembre 2010, 00:32:49 »
Votazioni riferite esclusivamente a Lazio-Catania, stadio Olimpico di Roma, 28 novembre 2010.
14° giornata di serie A, stagione 2010/2011.


Titolari

Muslera – Su un tiro non irresistibile quanto a precisione, non riesce ad evitare il calcio d’angolo che porterà alla rete siciliana: intervento difettoso forse anche a causa del pallone bagnato. Per il resto senza infamia e senza lode.
N. g .

Liechtsteiner – Prova ad affondare individualmente e guadagna alcuni corner. Sbaglia ogni tanto qualche appoggio a centrocampo ma non è certo responsabile né della manovra apatica né del misero risultato conseguito dalla squadra.
Voto: 6

Biava – Da qualche gara non trasmette più la stessa sicurezza esibita nei primi due mesi di campionato. Si contano almeno due evidenti svarioni, uno per tempo. Anche a posteriori, l’assenza di Maxi Lopez si rivela probabilmente una fortuna.
Voto: 5.5

A. Dias – Capo reparto di polso e abile nella lettura anticipata dei movimenti avversari.
Voto: 6+

Radu – Gioca in cattive condizioni e fuori ruolo. L’impegno c’è ma non può bastare: complessivamente precario. Garrido oggi era a riposo.
Voto: 5.5

Brocchi – Non fornirà mai un rendimento sotto la sufficienza.
Voto: 6+

Ledesma – Oggi è paradossalmente una delle sue prove meno negative. Sbaglia per la prima volta da inizio torneo pochissimi passaggi (circa un paio), alcuni addirittura discreti. Argine robusto dovunque e su tutti. Quanto a reale capacità creativa inutile ripetersi. 
Voto: 6+

Hernanes – Chi lo conosce lo sa: non ama la girandola di ruoli che gli sono stati cervelloticamente assegnati, ma da parte sua l’impegno professionale c’è sempre. Se questa demenziale ricetta non può che far prevalere spesso danni e riduzioni, in altre può far emergere reazioni più determinate: oggi tocca il livello stagionale più alto dopo la partita disputata contro il Milan. Un gran goal partendo in assolo dal cerchio di centrocampo, fotogramma che rivendica come sarebbe (e sia) centrocampista dinamico. Più campo può vedere, da un nevralgico punto d’osservazione, e più sa essere devastante. Oltre al terzo goal dell’anno prova a far circolare la sfera dalle posizioni per lui più stravaganti. In alcuni frangenti ci riesce e in altri no. Se non gioca dove preferisce le sue gare faticheranno sempre a trovare reale continuità. Anche oggi difatti, nonostante gli sforzi e le fiammate individuali, va a corrente alternata e deve procedere sempre a braccio. 
Voto: 7-

Mauri – Da trasportare d’urgenza in sala rianimazione.
Voto: 5


Floccari – Un pochino opaco. Normale: non fa quasi mai il centravanti e chissà quanta fatica avrà accumulato sin qui a svolgere un ruolo prevalentemente oscuro che non si addice alla sua qualità.
Voto: 6- 
                 
Zarate – Nonostante una prima frazione in ombra, risulta il migliore in campo per la quinta volta (oggi ex aequo con Hernanes). Il colpo di reni di Andujar gli nega la celebrazione di un gioiello da cineteca epocale. Indipendentemente da dove gioca il pallone, si trova sprovvisto di canali con i quali dialogare perché non esiste un disegno finalizzato ad accompagnare le azioni di chiunque. Come per tutti, le sue azioni possono essere realizzate solo su iniziativa individuale. Nel suo caso, senza un'orchestra in grado di creare vere palle goal, può segnare esclusivamente su invenzioni personali: sotto tale specifico profilo, oltre ai due decisivi goal stagionali, il bollettino della sventura conta sinora 2 legni (Chievo e Napoli), miracoli di portieri avversari (Andujar e Sereni) nonché rocambolesco salvataggio di difensori sulla linea di porta (vedi Parma). In altre gare è stato adoperato da esterno di contenimento. Un bilancio privato dunque più che positivo, per un attaccante in chiara via di rilancio dopo la regressione della scorsa annata.   
Voto: 7-   


Dalla panchina

Matuzalem – Meno incisivo del solito e un po’ confusionario; ma non è certo il massimo entrare sempre a gara in corso.
Voto: 6-

Foggia – Aggiunge vapore al vapore preesistente.
Voto: 4.5
   


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Breve opinione sulla gara a supporto della presente pagella personale
Mediamente tutti gli elementi pagano l’assenza di una volontà e di una capacità a costruire gioco, e molti l’impiego arbitrario delle relative attitudini. Ce ne sono poi altri, di esperienza internazionale o di promettente valore, che non vengono mai utilizzati nonostante le esigenze funzionali della squadra. Una squadra mai distribuita sul campo secondo schemi di distensione, bensì facendole assumere, di base, sempre una forma contratta.       
 
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline benvolio

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #132 : Lunedì 29 Novembre 2010, 08:21:31 »
Chiederei a Long Jhon ed agli altri tecnici del forum una valutazione su due episodi.
1) la posizione di Muslera sul corner del gol catanese: e' corretta?
2) il recupero di Biava sul contropiede del Catania last minute: non vale un gol?

Offline dukenduke

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #133 : Lunedì 29 Novembre 2010, 08:59:38 »
Avrei una domanda per voi tutti.

La nostra linea difensiva non vi sembra un pò troppo bassa? 
Perché sta cosa mi sembra evidenta dall'inizio del  campionato, come detto in altri post una linea difensiva eccessivamente bassa porta la squadra ad allungarsi troppo quindi mi sembra che i centrocampisti soffrano un pò troppo per questo.

LJ che mi dici?
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #134 : Lunedì 29 Novembre 2010, 22:34:27 »
Per Benvolio –   

Su Biava: assolutamente sì. Il suo eccellente recupero vale un goal ed è favorito anche dal passaggio di Potenza che, solo davanti a Muslera da posizione molto invitante, decide di graziarci e di passare all'indietro.
Biava non sta trasmettendo più la stessa sicurezza sciorinata ad inizio stagione e questa è un’impressione generale, non legata strettamente ai singoli episodi. Per questo ad esempio ho intenzionalmente omesso di parlare nei giudizi della sua marcatura sul goal di Silvestre (accenno ora che, nonostante la pressione dell’argentino, il nostro baluardo non spicca comunque per energia, risultando nell’occasione un po’ floscio). 
Ma è stato in generale uno dei più utili alla causa biancoceleste. E in parte, anche se visibilmente un pò appannato, continua ad esserlo. Come mediamente tutti gli elementi. 
In più, nel suo caso, non era al massimo della forma fisica per una botta a Parma e sarebbe forse il momento di uno scambio o con Radu (sul quale però pendono incertezze cliniche) o con  Diakitè. In ognuno dei tre casi urge, a priori, un vero terzino sinistro (ce ne sono due: Garrido, puro di ruolo; Del Nero, giocatore eclettico, trasformato tale in relazione armonica con le sue caratteristiche). 

Su Muslera: Non sono un tecnico di portieri. Diciamo che considerato che si tratta di un corner battuto da un piede mancino (Llama), quindi a curvare in direzione contraria alla porta, secondo me è in partenza un po’ avanti; ma nell’economia dell’azione risulta del tutto ininfluente poiché, sebbene con nervosismo, recupera poi la posizione corretta prima del colpo di testa, difficilmente neutralizzabile in assoluto, di Silvestre.
Più significativo invece l’intervento che origina lo stesso calcio d’angolo: come detto in pagella un contatto saponoso, determinato forse anche dalla sfera bagnata, su un tiro sì forte e che sbuca da una situazione anomala di gioco ma allo stesso tempo scoccato dalla lunga distanza e senza precisione. Secondo me un portiere più maturo avrebbe bloccato o parato almeno in due tempi, in ognuno dei casi evitato il calcio d’angolo.
Su Muslera credo di aver già detto tutto sul suo conto. In occasione di Palermo (dove è stato in positivo protagonista assoluto) ho spiegato che i suoi difetti precipui sono mentali. Grandi riflessi animali e buon fisico da una parte, scarsa capacità di concentrazione e assenza di maturità dall’altra. Anche la corretta applicazione della tecnica dipende dal cervello.
Ho anche spiegato che questo è il quadro sinora: “sinora” perché non mi sento di assumere atteggiamenti categorici sul futuro di nessuno (o quasi di nessuno) ed escludere del tutto la possibilità che gli capiti di maturare da questo punto di vista. Senza questa ipotesi, alternerà sempre grandiose acrobazie ad orrori assoluti o ad incertezze evidenti (nella migliore delle ipotesi).
Va detto anche che al giorno d’oggi mediamente non ci sono più moltissimi portieri affidabili in giro per l’Italia sia per fattori generazionali (a differenza di altri Paesi) sia per via di palloni da spiaggia (comuni a tutti i Paesi).   


Per Dukenduke –

Intanto ti faccio sapere che al tuo penultimo post avevo già risposto. La mia opinione in chiave Lazio era presente sia nelle prime che nelle ultime righe, con la parte centrale dedicata invece ad un’analisi complessiva sul calcio attuale.

Sulla squadra allungata: a volte la squadra si spezza proprio perché, come ho già suggerito più volte (anche nell’ultima pagella), manca criterio di accompagnare tramite movimenti corali l’azione di chiunque. E questo aspetto riguarda tutti i reparti. Uno dei tanti effetti a catena è, come hai giustamente sottolineato, anche quello di sfiancare certi giocatori (vedi Mauri). I motivi tecnici sono tanti e li ho già descritti diffusamente nel thread, ma riassumibili tutti sotto un unico e malinconico slogan: non c’è capacità e volontà di costruire gioco. La contrazione di base può quindi sfociare anche in sintomatici e collassanti "scollegamenti", in momenti specifici di gara.
Anche su alcuni avvicendamenti di ieri preferisco invece glissare… 

Sulla difesa bassa: siamo ancora d’accordo. Devo aggiungere, non si cada nell’errore di pensare che la difesa alta da sola serva a favorire il gioco (vedi i miei interventi a cavallo di Lazio-Milan e Chievo-Lazio). In teoria si può avere un tipo di gioco anche con una difesa tendenzialmente bassa. La presenza di gioco nel calcio può dipendere da tante cose (per questi motivi esistono diversi tipi di gioco).


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Concluse le risposte lascio qui solo una breve comunicazione di servizio al thread
In generale evito in pagella di commentare i casi meno significativi, perché non amo mai le persecuzioni. Cerco sempre di non accanirmi con nessun giocatore, anche se non posso fare a meno invece di descrivere con giudizi particolarmente negativi l’apporto di chi a carenze tecniche aggiunge immotivata presunzione o atteggiamenti apatici di natura. Fortunatamente nell'attuale rosa laziale giocatori così ce ne sono rimasti pochi.   

             
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #135 : Sabato 4 Dicembre 2010, 17:59:04 »
Votazioni riferite a Lazio-Inter, stadio Olimpico di Roma, 3 dicembre 2010.
15° giornata di serie A, stagione 2010/2011.


Titolari

Muslera – Sotto l’abbondante pioggia romana è possibile per un portiere avere qualche passaggio a vuoto. Fernando non rappresenta un’eccezione a tale prospettiva e almeno in un occasione, appartenente alla prima frazione, dimostra timore e difficoltà di presa. Durante il match da segnalare buone uscite aeree e una bella chiusura sul tiro ravvicinato di Cordoba.
Voto: 6

Liechtsteiner – Agonisticamente esemplare. Prende subito una mazzata sui denti da Muntari. Si muove con destrezza lungo il rispettivo corridoio. Interviene efficacemente in marcatura. Davvero pochissime imprecisioni. Fermato per un fuorigioco molto dubbio nel secondo tempo.
Voto: 6.5

Biava – Per lunghi tratti sembra ritrovare, contro un avversario drasticamente amputato di armi d’attacco, la forma dei primi due mesi, anche grazie ad alcuni ottimi recuperi. Puntuale nel presentarsi in area sul calcio d’angolo flipper di Zarate, quando viene premiato dalla carambola finale. Conferma complessivamente un calo di lucidità, al di là dell’intervento strampalato sul goal di Pandev. Ad ogni modo uno dei più importanti responsabili, dall’inizio dell’anno, nel rendere la difesa la migliore del campionato.
Voto: 6+

A. Dias - Nonostante anche lui si giovi dell’assenza dei centravanti nerazzurri, è perfetto: anticipi di lusso, vincitore su ogni tackle ed eccellente manovratore dalle retrovie. Sfortunatissima la sua barriera sulla penetrazione di Pandev. 
Voto: 7+

Radu – Abnegazione totale. Non soffre mai le accelerazioni di Biabiany. Difensivamente torna ad essere impeccabile. Anche un paio di uscite sulla fascia non sono male, ma senza affondare. Squalificato alla prossima, potrà rifiatare e la squadra giovarsi forse di un terzino fluidificante.
Voto: 6+

Brocchi – Come un toro si infervora quando vede rosso, altrettanto fa il mediano laziale quando ha davanti tinte nerazzurre: se mai possibile, si eccita infatti ancor di più del solito. Un toro eccezionale che vince sempre la sua corrida.
Voto: 7+

Matuzalem – Che spettacolo assistere in questa stagione al suo graduale risorgimento fisico. Oggi in tandem con Hernanes è il migliore in assoluto: tampona su tutti arrivando a recuperare persino dentro la propria area di rigore. Non sbaglia praticamente mai un passaggio e rispetto ad altre occasioni ha modo di provare con maggior frequenza (soprattutto con gli spazi del secondo tempo) anche qualche verticalizzazione (sua virtù innata). Guadagna il calcio piazzato poi trasformato dal connazionale Hernanes. Insieme a Dias e Hernanes rende la Lazio una tambureggiante colonia do Brazil.
Voto: 8

Mauri – Qualche riserva di ossigeno in più rispetto alle ultime fatiche. A destra, ruolo che mal sopporta, accusa spesso in fluidità: sbaglia una serie di appoggi e non è lesto ad insaccare, dopo l’incornata di Floccari, la ghiotta palla goal del possibile vantaggio. Comunque un pochino su di tono: ispira almeno un paio di volte in modo brillante i compagni (su tutti l’appetitoso servizio a Floccari che fallisce il 3-0).
Voto: 6

Hernanes – Meraviglioso. Nato per essere il faro di una squadra. Inventore di tutte e tre le reti laziali: carismatico colpo di testa (addirittura) che innesca il flipper dell’1-0; lancio da trenta metri per il raddoppio firmato Zarate; punizione da prima pagina che chiude i conti. Elastici d’autore a tutto campo che confermano la sua esaltazione caratteriale contro le grandi. L’acuto più alto finora lungo la tabella di marcia personale. Se si potesse cimentare nel suo vero ruolo giocherebbe sempre a questi livelli di rendimento (ma anche ben oltre), non a caso ieri arretra periodicamente il suo raggio d’azione. La sua parabola preferita è funzionalità + splendore. In questo modo invece i singoli frutti sono condizionati dal tipo di incontro o dal relativo umore. Come anticipato in tempi non sospetti l'eccesso di stanchezza era solo uno stucchevole clichè per ignorare le sue prerogative tecnico/tattiche.         
Voto: 8+

Zarate – Inizia con l’argento vivo addosso che porterà a sbloccare l’incontro. Successivamente al goal di Biava, sbatte invece per un certo periodo contro il giovane Natalino e contro qualche altro marcatore. Dopo la cesura calante, riapre le danze dopo 7 minuti della ripresa con una scaltra progressione, da grande scattista, coronata da un soffice tocco in anticipo su Castellazzi. Di lì in poi di nuovo scintillante. Protagonista, qualche istante dopo il suo marchio, di una folata da Oscar con la quale va ad allargare intelligentemente su Floccari. Sostituito a dieci minuti dalla fine molto discutibilmente.
Voto: 7+

Floccari – Peccato sia troppo stanco dagli impegni precedenti. Anche stasera non può fare il centravanti fisso. Due sono i pericoli che reca alla porta avversaria, uno per tempo. Partecipa al flipper rompighiaccio. Risorsa aristocratica anche quando è in debito di energie.
Voto: 6     


Dalla panchina

Ledesma – Entra nel momento della sofferenza collettiva, sul 2-1, per coprire maggiormente e in quei minuti, non per colpa sua, la squadra rischia di subire il più beffardo dei pareggi.
Voto: 6

Rocchi – Pochissimo tempo sul suolo verde. Ma sufficiente per divorarsi una ripartenza da solo contro nessuno.
Voto: 5

M. Bresciano – n. g.

------
Se il match è stato tatticamente agevolato dalla contestuale tipologia del confronto, molte delle impareggiabili individualità biancocelesti erano distintamente in rapporto d'amore con le rispettive Muse.
Peccato aver sofferto piuttosto seriamente per circa un quarto d'ora, quando invece la strada verso un risultato da cornucopia del goal era ormai spianata.
La Lazio e i suoi tesori umani in primo piano ancora una volta. Insieme alla trasferta di Verona e a pezzi di Lazio-Napoli, la più positiva imposizione del tragitto sin qui compiuto.                         
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Offline Fraplaya

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #136 : Lunedì 6 Dicembre 2010, 17:48:10 »
Dov'e' la differenza tra la Lazio del chievo e quella del Milan? 2 principalmente:

- la testa; per costruire cosi' devi essere convinto, sempre.
- Ledesma; la sua conversione in centrocampista dinamico non e' completata, spesso si offre solo orizzontalemnte non dando verticalita' alla manovra.

Ci tornero'...

Ci torno prima LJ per sfruttare un caso emblematico occorso nella giornata di sabato e che spiega il mio punto di vista su quanto detto sopra, specie su Ledesma.

Nell'azione che porta al gol di boateng in milan-brescia 3-0, la costruzione della manovra e' assolutamente primordiale: lancione per Zambrotta e appoggio a Ibra. Punto.

Pero' il supporto allo svedese e' quello che fa la differenza: zambrotta in posizione di terzino attacca la fascia, robinho e ambrosini vanno a presidiare l'area, boateng taglia verso il centro, dietro di lui gattuso si piazza sul palo lungo. Sono 6 giocatori ad attaccare l'area bresciana, tutti piazzati in maniera indiscutibile per uno svolgersi dell'azione che sia pericoloso. La classe dei giocatori coinvolti fa si che arrivi il gol, ma seppur il "gioco" era primordiale, "il concetto di gioco" (ossia l'attacco dell' area avversaria) e' la parte che a noi manca.

Ci manca a mio avviso per le qualita' dei giocatori a disposizione: Ledesma e Brocchi non si spingono quasi mai insieme al limite dell'area avversaria, entrambi per caratteristiche, Brocchi probabilmente anche per "risparmio"

Allora la manovra d'attacco figlia di un "concetto di gioco" piu' che di un gioco, viene prevalentemente affidata a 4 uomini, con le conseguenza che non riusciamo ad occupare tutta l'avanguardia, ma possiamo semmai "trovare" la giocata (cosa per altro successa contro lo stesso brescia)

Tale difetto e' provocato dal concetto di gioco impartito da Reja? Io credo che sia piuttosto legato alle caratteristiche degli uomini a supporto degli avanti, Ledesma e Brocchi. Ovvio, e' Reja a sceglierli, ma non credo ci sia un'istruzione a restare bloccati (istruzione invece data secondo me ai terzini), piuttosto una caratteristica dei giocatori che Reja asseconda finche' davanti creano anche in 4. La scelta di Matuzalem a sfavore di Ledesma con l'Inter per esempio e' per me una dimostrazione di quanto detto, la volonta' di Reja a cercare un appoggio maggiore agli avanti.

Mi verrebbe quasi da sospettare che il mister stia "preparando" Gonzales: avendolo visto bravo ad "andare", credo/spero stia cercando di plasmarlo ad "andare con giudizio" per garantire equilibrio ma allo stesso tempo non rinunciare al suo appoggio offensivo, tant'e' vero che lo abbiamo visto finora centrale in coppa italia (dove non aveva gran senso coprire e si poteva andare di piu'), esterno ad alto a destra nelle apparizioni di campionato e in situazioni dove era necessaria maggior copertura al centro, ossia a Firenze e a Palermo in situazione di vantaggio minimo (toppa clamorosa del coach invece la quindicina di minuti di Cesena, dove e' stato schierato nel ruolo sbagliato per il motivo sbagliato)

Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #137 : Giovedì 9 Dicembre 2010, 12:33:41 »
Rettifica su un dato tecnico in relazione al giudizio su Muslera nella pagella di Lazio-Inter:

venerdì sera non ero allo stadio e ho contemplato anche l’effetto "bagnato" sulla respinta negligente del nostro portiere nel primo tempo (forte punizione di Snejder). Nel senso anche di un parziale condizionamento psicologico circa il conseguente errore di scelta (secondo me scriteriata a priori).
Dal momento che durante la prima frazione sembra non piovigginasse nemmeno, diciamo allora che: ipotesi A, non esistono motivi addizionali alla timorosa respinta, quindi scelta di esclusiva inadeguatezza tecnica; ipotesi B il campo era comunque bagnato per qualche precipitazione pregressa e quindi la sfera spaventevole a Muslera (visto il modus declinandi dello stesso nella circostanza…). Magari qualcuno presente alla partita (per esempio l’amico Jegue?) saprà illuminarmi meglio su questo dettaglio meteorologico in zona stadio, sia durante il primo tempo sia nel pre-partita. Io sono stato influenzato dall’acquazzone che scendeva contemporaneamente dalle mie parti (sempre a Roma).       
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Offline jegue98

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #138 : Giovedì 9 Dicembre 2010, 18:26:53 »
Eccomi!!!!
Purtroppo non vi posso aiutare in quel senso poichè quel giorno sono uscito troppo tardi dal lavoro e a metà strada verso l'olimpico ho deciso, ahimè, di tornare indietro. La partita l'ho vista a casa. Il campo anche se non ne sono certo, era bagnato per via della pioggia che c'era stata prima. Cosi mi è stato riferito da alcuni amici che ci sono andati. Questo non giustifica però, sempre secondo la mia modestissima opinione, la parata goffa del nostro Fernandinho! Oddio la botta dell'olandesino era davvero potente per carità, però a quel punto usa i pugni almeno la palla (in teoria) arriva più lontana e non in bocca al primo attaccante sotto porta che in quel frangente, con più serenità, poteva metterla dentro. Che dite?
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Offline aquilafelyx

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #139 : Giovedì 9 Dicembre 2010, 18:40:29 »
quella di sneijder era una palla avvelenata piena di effetto sbucata all'improvviso dalla sx della barriera dopo che due interisti hanno liberato la traiettoria ,

qualsiasi cosa avesse fatto Muslera oltre bloccarla poteva essere fatale ,

è andata bene per fortuna :)
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere