Autore Topic: Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti  (Letto 23345 volte)

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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #60 : Domenica 19 Settembre 2010, 03:04:28 »
Votazioni riferite esclusivamente a Fiorentina–Lazio, stadio Artemio Franchi di Firenze, 18 settembre 2010.
3° giornata di serie A, stagione 2010/11.


Muslera: In affanno su Ljajic. Risponde alle due telefonate di Cerci e di Babacar, una per tempo – n.g.

Liechtsteiner: Sul piano del gioco, piuttosto in ombra. In fase difensiva patisce più del solito. Se l’esterno peruviano della Fiorentina non punge, il merito non sembra stranamente appartenere alla lucidità del terzino elvetico, bensì ad una forma scadente dello stesso sudamericano. Il biancoceleste non riesce a sbrogliare le modeste insidie viola senza suggerire allo spettatore uno stato di confusione e tentennamento, calamità ridimensionabili solo grazie alla sua tempra agonistica extra ordinaria. Tra le sortite in avanti, da segnalare un paio di interessanti traversoni (non sfruttati) oltre ad un servizio retrospettivo per M. Bresciano, la cui coordinazione in corsa non riesce ad inquadrare la porta. Voto: 6-

Biava: esce dallo stadio toscano mettendo nel suo archivio una prestazione vigile nonché positiva. Voto: 6.5

A. Dias: Grazie a lui è ormai arcinoto che il pacchetto arretrato ha compiuto un incisivo salto di qualità. Nonostante una Fiorentina comatosa, al difensore paulista si addice sempre lo stesso aggettivo: sontuoso. Voto: 7+

Radu: Per lunghissimi tratti di gioco la sua valutazione non differisce di una virgola rispetto a quella delle prime due giornate di campionato. Si riscatta in parte nel rush finale. Voto: 5

Mauri: L’inspiegabile sorpresa di vederlo conciato da ala destra, durante i primi dieci minuti del match circa, non fa a tempo fortunatamente a trasformarsi in incubo, poiché ben presto tale collocazione viene cancellata. Di lì in poi la partita finisce per essere ancora una volta la sua. Generosità a volte commovente. E’ autore o co-autore di ogni graffio biancoceleste, tanto da potersi senza dubbio permettere il lusso di un condono per qualche erroneo disimpegno. Voto: 7+   

Ledesma: La differenza con le ultime prestazioni? Davvero poca. Al di là del consueto giudizio sul Ledesma regista, partecipa direttamente al tabellino di gara: pareggia i conti con il nefasto controllo all’interno della propria area di rigore, che scopre il fianco all’avversario, inserendosi da centrocampista nel primo goal biancoceleste. Successione di eventi che conferma quantomeno le sue apprezzabili doti caratteriali. I palloni recuperati creano un circolo vizioso con quelli persi. Ad ogni modo, giocatore dall’agonismo sempre solido.Voto: 5.5

Matuzalem: Tocca molti palloni in meno rispetto al figlio di Patagonia, ma quasi sempre in modo illuminante. Voto: 6.5

M. Bresciano: Sempre energico ed opportuno sia nel recupero della palla che nell’inserimento sotto porta. Esibisce una condizione già rodata. Eliminato all’intervallo per motivi ignoti. Voto: 6.5

Hernanes: Alterna giocate brillanti (da firma prestigiosa quale è) a errori non ascrivibili al suo patrimonio. Nonostante l’itinerario altalenante, anche grazie all’ispirazione del vantaggio timbrato da Kozak, registra un progresso di rendimento nella scala dei valori stagionali. Voto: 6.5

Rocchi: Non salta mai l’uomo. La sorte desidera che non riesca a deviare il pallone che da Mauri raggiunge il destro di Ledesma, nonostante ci abbia provato (la divaricazione delle gambe è tale che l’intenzione di un velo è a dir poco insostenibile). Sbaglia la routinaria quantità di appoggi e quando fa sponda per un compagno, come una palla indirizzata a Mauri nel primo tempo, sembra più la materializzazione di una variabile cabalistica. Sostituito tardivamente. Voto: 5




Brocchi: Sempre utile. Voto: 6+
Kozak: A distanza di sei giorni ricalca la performance mostrata contro il Bologna, integrata quest’oggi da un goal semplice quanto di inestimabile valore economico. Fin qui l’impatto con la massima serie è unicamente positivo. Mezzo voto in più di incoraggiamento alla gioventù. Voto: 7
A. Gonzalez: esordio senza voto ma non anonimo – n.g.

                           

La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline Dija

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #61 : Domenica 19 Settembre 2010, 05:13:54 »
Votazioni riferite esclusivamente a Fiorentina–Lazio, stadio Artemio Franchi di Firenze, 18 settembre 2010.
3° giornata di serie A, stagione 2010/11.


Muslera: In affanno su Ljajic. Risponde alle due telefonate di Cerci e di Babacar, una per tempo – n.g.

Liechtsteiner: Sul piano del gioco, piuttosto in ombra. In fase difensiva patisce più del solito. Se l’esterno peruviano della Fiorentina non punge, il merito non sembra stranamente appartenere alla lucidità del terzino elvetico, bensì ad una forma scadente dello stesso sudamericano. Il biancoceleste non riesce a sbrogliare le modeste insidie viola senza suggerire allo spettatore uno stato di confusione e tentennamento, calamità ridimensionabili solo grazie alla sua tempra agonistica extra ordinaria. Tra le sortite in avanti, da segnalare un paio di interessanti traversoni (non sfruttati) oltre ad un servizio retrospettivo per M. Bresciano, la cui coordinazione in corsa non riesce ad inquadrare la porta. Voto: 6-

Biava: esce dallo stadio toscano mettendo nel suo archivio una prestazione vigile nonché positiva. Voto: 6.5

A. Dias: Grazie a lui è ormai arcinoto che il pacchetto arretrato ha compiuto un incisivo salto di qualità. Nonostante una Fiorentina comatosa, al difensore paulista si addice sempre lo stesso aggettivo: sontuoso. Voto: 7+

Radu: Per lunghissimi tratti di gioco la sua valutazione non differisce di una virgola rispetto a quella delle prime due giornate di campionato. Si riscatta in parte nel rush finale. Voto: 5

Mauri: L’inspiegabile sorpresa di vederlo conciato da ala destra, durante i primi dieci minuti del match circa, non fa a tempo fortunatamente a trasformarsi in incubo, poiché ben presto tale collocazione viene cancellata. Di lì in poi la partita finisce per essere ancora una volta la sua. Generosità a volte commovente. E’ autore o co-autore di ogni graffio biancoceleste, tanto da potersi senza dubbio permettere il lusso di un condono per qualche erroneo disimpegno. Voto: 7+   

Ledesma: La differenza con le ultime prestazioni? Davvero poca. Al di là del consueto giudizio sul Ledesma regista, partecipa direttamente al tabellino di gara: pareggia i conti con il nefasto controllo all’interno della propria area di rigore, che scopre il fianco all’avversario, inserendosi da centrocampista nel primo goal biancoceleste. Successione di eventi che conferma quantomeno le sue apprezzabili doti caratteriali. I palloni recuperati creano un circolo vizioso con quelli persi. Ad ogni modo, giocatore dall’agonismo sempre solido.Voto: 5.5

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M. Bresciano: Sempre energico ed opportuno sia nel recupero della palla che nell’inserimento sotto porta. Esibisce una condizione già rodata. Eliminato all’intervallo per motivi ignoti. Voto: 6.5

Hernanes: Alterna giocate brillanti (da firma prestigiosa quale è) a errori non ascrivibili al suo patrimonio. Nonostante l’itinerario altalenante, anche grazie all’ispirazione del vantaggio timbrato da Kozak, registra un progresso di rendimento nella scala dei valori stagionali. Voto: 6.5

Rocchi: Non salta mai l’uomo. La sorte desidera che non riesca a deviare il pallone che da Mauri raggiunge il destro di Ledesma, nonostante ci abbia provato (la divaricazione delle gambe è tale che l’intenzione di un velo è a dir poco insostenibile). Sbaglia la routinaria quantità di appoggi e quando fa sponda per un compagno, come una palla indirizzata a Mauri nel primo tempo, sembra più la materializzazione di una variabile cabalistica. Sostituito tardivamente. Voto: 5




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Kozak: A distanza di sei giorni ricalca la performance mostrata contro il Bologna, integrata quest’oggi da un goal semplice quanto di inestimabile valore economico. Fin qui l’impatto con la massima serie è unicamente positivo. Mezzo voto in più di incoraggiamento alla gioventù. Voto: 7
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Uguale tranne il fatto che a Lich e Ledesma gli darei un pochino' in piu'....
Sono i sogni a fare la realtà

Offline robylele

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #62 : Domenica 19 Settembre 2010, 06:51:42 »
Uguale tranne il fatto che a Lich e Ledesma gli darei un pochino' in piu'....

volevo scrivere la stessa cosa, a me sono piaciuti molto.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline surg

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #63 : Domenica 19 Settembre 2010, 07:16:45 »
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Biava: esce dallo stadio toscano mettendo nel suo archivio una prestazione vigile nonché positiva. Voto: 6.5

A. Dias: Grazie a lui è ormai arcinoto che il pacchetto arretrato ha compiuto un incisivo salto di qualità. Nonostante una Fiorentina comatosa, al difensore paulista si addice sempre lo stesso aggettivo: sontuoso. Voto: 7+

Radu: Per lunghissimi tratti di gioco la sua valutazione non differisce di una virgola rispetto a quella delle prime due giornate di campionato. Si riscatta in parte nel rush finale. Voto: 5

Mauri: L’inspiegabile sorpresa di vederlo conciato da ala destra, durante i primi dieci minuti del match circa, non fa a tempo fortunatamente a trasformarsi in incubo, poiché ben presto tale collocazione viene cancellata. Di lì in poi la partita finisce per essere ancora una volta la sua. Generosità a volte commovente. E’ autore o co-autore di ogni graffio biancoceleste, tanto da potersi senza dubbio permettere il lusso di un condono per qualche erroneo disimpegno. Voto: 7+   

Ledesma: La differenza con le ultime prestazioni? Davvero poca. Al di là del consueto giudizio sul Ledesma regista, partecipa direttamente al tabellino di gara: pareggia i conti con il nefasto controllo all’interno della propria area di rigore, che scopre il fianco all’avversario, inserendosi da centrocampista nel primo goal biancoceleste. Successione di eventi che conferma quantomeno le sue apprezzabili doti caratteriali. I palloni recuperati creano un circolo vizioso con quelli persi. Ad ogni modo, giocatore dall’agonismo sempre solido.Voto: 5.5

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M. Bresciano: Sempre energico ed opportuno sia nel recupero della palla che nell’inserimento sotto porta. Esibisce una condizione già rodata. Eliminato all’intervallo per motivi ignoti. Voto: 6.5

Hernanes: Alterna giocate brillanti (da firma prestigiosa quale è) a errori non ascrivibili al suo patrimonio. Nonostante l’itinerario altalenante, anche grazie all’ispirazione del vantaggio timbrato da Kozak, registra un progresso di rendimento nella scala dei valori stagionali. Voto: 6.5

Rocchi: Non salta mai l’uomo. La sorte desidera che non riesca a deviare il pallone che da Mauri raggiunge il destro di Ledesma, nonostante ci abbia provato (la divaricazione delle gambe è tale che l’intenzione di un velo è a dir poco insostenibile). Sbaglia la routinaria quantità di appoggi e quando fa sponda per un compagno, come una palla indirizzata a Mauri nel primo tempo, sembra più la materializzazione di una variabile cabalistica. Sostituito tardivamente. Voto: 5




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Kozak: A distanza di sei giorni ricalca la performance mostrata contro il Bologna, integrata quest’oggi da un goal semplice quanto di inestimabile valore economico. Fin qui l’impatto con la massima serie è unicamente positivo. Mezzo voto in più di incoraggiamento alla gioventù. Voto: 7
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Non so il risultato.
Abbiamo perso?

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #64 : Domenica 19 Settembre 2010, 18:08:10 »
Non so il risultato.
Abbiamo perso?

Sì, la testa.



P.S. : ma non quella della squadra, solo quella di qualche tifoso. 
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #65 : Giovedì 23 Settembre 2010, 04:44:19 »
Pagella riferita a Lazio-Milan, stadio Olimpico di Roma, 22 settembre2010
4° giornata di Serie A, stagione 2010/11


Muslera: non semplice e piuttosto controverso assegnare un voto stasera al portiere uruguagio. Nel primo tempo nega il vantaggio rossonero, opponendosi al pericolosissimo sparo di Ibrahimovic (senz’altro non di chirurgica precisione, ma comunque scoccato da distanza talmente ravvicinata che i meriti dell’estremo difensore biancoceleste sono davvero innegabili). Durante la medesima frazione di gioco e sempre in duello personale con la punta svedese, da segnalare un’altra parata meno impegnativa su un tracciante centrale e deviato da un difensore laziale, che rende involontario l’intervento del portiere. Fin qui gira oltre la sufficienza. A macchiarne la prestazione però incombe la sventurata scelta adottata in occasione della rete milanista al ventesimo della ripresa. E’ pur vero che si trova ormai di fronte uno scenario compromesso dalla leggerezza dei due difensori, ma esce senza tempo e armonia. A quel punto meglio restare tra i pali. Voto: 6-

Cavanda: i primi vagiti da titolare sarebbero agonisticamente da dimenticare. Ma questo impressionate atleta di colore è capace di auto-immunizzarsi in soli dieci minuti. Di lì in poi inverte il flusso della corrente e annulla quanto più possibile Ronaldinho. L’angolano sfoggia un senso dell’anticipo, sia di piede sia di testa, che rievoca grandi e storici esponenti del ruolo. In linea con l’atteggiamento abbottonato della squadra, la sua prova può fornire quasi solo meriti di entità difensiva. Voto: 6.5 

Biava: forse il migliore del settore arretrato. Soltanto complice della fuga di Ibrahimovic. Voto: 7

A.Dias: Sotto gli occhi di tutti che se non fosse per il rilevante errore in occasione del goal degli avversari, la sua sarebbe stata la gara perfetta. Ma anche un muro, se schiacciato troppo a lungo, può mostrare una crepa. Voto: 7

Radu: Boateng non è un attaccante di fascia. L’improvvisazione di Allegri, dettata soprattutto dalla defezione di Pato e dalla condizione precaria di Robinho, consente al valente rumeno di giocare la miglior partita stagionale, ma "indietro tutta". Voto: 6+

Foggia: facilmente individuabile come peggiore in campo dell’undici biancoceleste. Evanescente ogni volta che tocca il pallone. Voto: 4

Brocchi: 34 anni e mezzo. Uno dei più degni delle parole di un celebre brano di Liguabue. Voto: 7.5

Ledesma: Dietro la sedia del regista c’è scritto “ritorno più tardi”: ma le riprese devono andare avanti quindi nel frattempo vi siede un supplente (non reclutato nemmeno tra gli assistenti alla regia, bensì tra gli attrezzisti). Indovina un paio di passaggi in più del solito. Voto: 5.5

Mauri: Non sale alla ribalta come invece nelle precedenti esibizioni. Voto:5.5

Hernanes: E’ un calciatore leggendario, all'esordio in un campionato europeo e in un ruolo mai ricoperto in carriera. Esecutore del primo tiro in porta della Lazio (su ottima punizione, al ventisettesimo minuto di gioco), entra gradualmente in partita. La manovra di squadra non gli consente di dialogare bene con i compagni nel primo tempo, a parte uno scambio sopra le righe con Mauri, messo nelle condizioni di calciare nitidamente in porta. Durante tale frazione esibisce in Italia la prima doppia roleta, uno dei suoi svariati pezzi antologici, a scapito di Clarence Seedorf. Complessivamente la sua partita è di lussuosa fattura. Nel finale, dopo l’ingresso delle due punte, ha sporadicamente modo di partire dalla metà campo. In una di queste chance sfiora in azione personale il goal della vittoria. Voto: 7.5

Floccari: Alla seconda apparizione in campionato, dopo quella inaugurale in trasferta a Genova. Come ampiamente previsto e indicato nella pagella relativa alla partita contro i doriani (controllare all'interno del topic), non fallisce mai due volte di seguito; anzi dopo un passaggio a vuoto si riscatta sempre da campione. Benché privo di partner puri di reparto, nonché di un gioco in grado di esaltarlo, è il migliore in campo. Il goal di gran classe è solo la firma d’autore su una tela dipinta in modo impeccabile sin dal principio. Voto: 8



Rocchi: Sull’1-1 svirgola e inciampa su un pallone dorato proveniente da un movimento di Floccari sulla sinistra. Non incide. Voto: 5.5
Zarate: undici minuti più recupero, a volte non bastano per un voto, ma il comportamento dell’argentino basta a far intravedere animosità. Inoltre è da esortare. Voto: 6
Liechtstiner: Entra al culmine della battaglia in luogo di Cavanda. Resiste e sforna un bellissimo cross nell’unica spinta offensiva – n.g                         
                 
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Offline LongJohn

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« Risposta #66 : Giovedì 23 Settembre 2010, 06:22:35 »
Breve commento alla partita di stasera nonché integrazione alla pagella appena postata.

Il comportamento estremamente misero con il quale la squadra ha affrontato il match è un oltraggioso schiaffo alle ambizioni di classifica della Lazio nonché al blasone di una piazza come quella della prima squadra della capitale. E' difficile immaginare un'altra squadra di Serie A giocare nel proprio stadio in siffatta maniera, contro un avversario privo finora di qualsiasi solidità, con un centrocampo di burro e, questa sera, addirittura con gli esterni di difesa rimaneggiati, che non sono mai stati attaccati sul serio. La morale appresa è che una neopromssa può essere messa nelle condizioni di vincere 2-0 contro il Milan e di giocare a costante viso aperto, la Lazio no.   
Oltre all'impoverimento di base, destano preoccupazione anche le tardive sostituzioni e soprattutto la cura di un estroso come Zarate, punito finora solo per un primo tempo contro il Bologna.

Floccari è stato per me il migliore in campo poichè "di suo" è stato perfetto nonostante, come accennato in pagella, l'assenza assoluta di un gioco in grado di esaltarlo.     



P.S.  Errata corrige: c'è un refuso in pagella. In linea con il giudizio che ho dato a Ledesma, il suo voto è 5, non 5.5 
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Offline Fraplaya

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #67 : Giovedì 23 Settembre 2010, 06:39:33 »
In disaccordo con l'analisi del match di Long John: il Cesena non ha giocato a viso aperto, ha difeso con 11 uomini ed e' ripartito con 6, per farlo ci vuole potenza e freschezza atletica che in questa Lazio, nelle prime 3 partite, non ho visto.

Sono pertanto d'accordo con lo schieramento iniziale di Reja, i cui compiti assegnati ai singoli erano chiarissimi e votati piu' che altro alla fase difensiva: dopo quasi un decennio ho potuto rivedere la linea di difesa schierarsi a 15 metri fuori dall'area di rigore, il centrocampo creare quella densita' che ci ha permesso di non far giocare i rossoneri in campo aperto: quelli del milan correranno poco, ma "sanno" correre bene.

E' mancata l'interpretazione del gioco offensivo: Foggia e' ripartito poco e sempre accentrandosi, Hernanes non ha molti compagni con cui dialogare e Mauri e' stato piuttosto sottotono, presumibilemente stanco dopo due partite giocate a tutta. Non riesco a dare colpe a Reja se l'approccio offensivo non e' stato dei migliori.

Piuttosto si puo' discutere se ad un certo punto non ofsse il caso di cambaire qualcosa, intorno al60', prima del loro gol: magari si poteva inserire Zarate e passare ad un 4-3-1-2, o forse Bresciano per avere quella profondita' che Foggia suo malgrado non ha dato, ma secondo me, se Reja si e' preso 5 minti per pensarci e nel frattempo e' arrivato il gol di Ibra, non ci trovo grandi colpe.

Oggi la Lazio ha giocato la partita che doveva giocare per portare a casa dei punti, invece che dei complimenti.
Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

Offline LongJohn

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« Risposta #68 : Giovedì 23 Settembre 2010, 07:27:31 »
In disaccordo con l'analisi del match di Long John: il Cesena non ha giocato a viso aperto, ha difeso con 11 uomini ed e' ripartito con 6, per farlo ci vuole potenza e freschezza atletica che in questa Lazio, nelle prime 3 partite, non ho visto.

Sono pertanto d'accordo con lo schieramento iniziale di Reja, i cui compiti assegnati ai singoli erano chiarissimi e votati piu' che altro alla fase difensiva: dopo quasi un decennio ho potuto rivedere la linea di difesa schierarsi a 15 metri fuori dall'area di rigore, il centrocampo creare quella densita' che ci ha permesso di non far giocare i rossoneri in campo aperto: quelli del milan correranno poco, ma "sanno" correre bene.

E' mancata l'interpretazione del gioco offensivo: Foggia e' ripartito poco e sempre accentrandosi, Hernanes non ha molti compagni con cui dialogare e Mauri e' stato piuttosto sottotono, presumibilemente stanco dopo due partite giocate a tutta. Non riesco a dare colpe a Reja se l'approccio offensivo non e' stato dei migliori.

Piuttosto si puo' discutere se ad un certo punto non ofsse il caso di cambaire qualcosa, intorno al60', prima del loro gol: magari si poteva inserire Zarate e passare ad un 4-3-1-2, o forse Bresciano per avere quella profondita' che Foggia suo malgrado non ha dato, ma secondo me, se Reja si e' preso 5 minti per pensarci e nel frattempo e' arrivato il gol di Ibra, non ci trovo grandi colpe.

Oggi la Lazio ha giocato la partita che doveva giocare per portare a casa dei punti, invece che dei complimenti.


Con le risorse tecniche, esponenzialmente inferiori rispetto alla Lazio, il Cesena ha giocato a viso aperto. In 11 non si è mai difesa. In svariate fasi di gioco si è invece affacciata di personalità nell’area avversaria, senza contare che in quella partita il Milan era schierato con tre punte reali di ruolo. In tal caso puntare anche sulle ripartenze è oltremodo comprensibile, visto poi il divario di esperienza nella massima serie che intercorreva tra le due squadre. Considerato poi il divario di rango che dovrebbe esserci tra lo stesso Cesena e la Lazio, la squadra di Ficcadenti è stata infinitamente più audace di quella di Reja.  Nel primo tempo del Cesena, la suqadra ha saputo fare gioco d'attacco con una certa precocità, noi abbaimo fatto il primo tiro verso la porta su punizione dopo ventisette minuti di gioco.
Di potenza e freschezza atletica l'organico della Lazio quest'anno ne è stracolmo, ma finora ottenebrato. M.Bresciano ha dimostrato estrema condizione contro la Fiorentina e non credo minimamente ad una sostituzione per problemi fisici, un alibi sempre valido per potersi abbottonare in modo sbrigativo. Altri giocatori nel pieno di freschezza e potenza non sono stati finora capitalizzati.
Sulla tua analisi della partita Lazio-Milan non condivido niente. Più tardi vado avanti volentieri con le motivazioni e in dettaglio, perché ora sto chiudendo.
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #69 : Sabato 25 Settembre 2010, 18:49:06 »

Concludo a Fraplaya -

Completo e confermo che non posso condividere; è normale questione di opinioni d'altronde.
Sostenere che il Cesena nell’incontro casalingo con il Milan abbia fornito una prova audace ed in scioltezza è (secondo me) di puntuale pertinenza. “Affrontare a viso aperto” è una lettura che va sempre rapportata ai soggetti in questione. Il “viso aperto” del Cesena non può riflettere letteralmente il “viso aperto” del Milan. Il rango tecnico proporziona automaticamente ogni valutazione.
Secondo me convincersi che il Cesena si sia difeso in undici è davvero un’esacerbazione che collide con l’organizzazione reale delle squadre di Ficcadenti e, nella fattispecie, della partita realmente svolta contro i rossoneri. Gli schieramenti dinamici organizzati da Ficcadenti impediscono quasi sempre una difesa estrema da parte della squadra. Nel confronto contro gli undici di Allegri, il suo Cesena ha casomai ricordato certe forme sperimentate in passato con successo da allenatori audaci e soprattutto elastici. Compagini come quelle di Ficcadenti sono cosiddette squadre “a fisarmonica”, che si distendono e si accorciano a seconda del momento della gara. Già questo allontana la possibilità di una difesa preordinata e compiuta in undici. Inoltre quasi tutte le sue azioni sul fronte offensivo sono state ad impostazione (come il goal che ha sbloccato la partita), praticamente mai di contropiede o di controreazione al Milan (solo il raddoppio di Giaccherini).
Anche i numeri poi se presi come fini a se stessi rischiano di essere inattendibili. Le cosiddette “statistiche di gioco” vanno associate sempre al contesto fenomenico. Faccio un esempio: contro lo stesso avversario, tra il possesso di palla del Cesena e quello della Lazio c’è uno scarto di circa il 10% in favore nostro. Ma tali dati se non letti insieme ad una visione neutra delle partite non sono rappresentativi. Innanzitutto, come nell’incipit dell'altro post, non si può ignorare l’enorme divario tecnico tra noi e una squadra come il Cesena. Ma soprattutto va analizzato come viene impiegato quel possesso di palla, di quale qualità comportamentale è fatto. In considerazione del contesto generale, un minore possesso di palla di un Cesena può risultare molto più determinato ed espositivo del possesso di un’altra squadra. 
Anche affidandosi poi ad una condensazione della partita in segni simbolici, è davvero strano secondo me non accorgersi che se il Cesena, dopo aver già insidiato ripetutamente la porta di Abbiati, sblocca in suo favore il risultato della partita più o meno allo stesso minuto in cui la Lazio fa il primo tiro in porta della sua intera gara (su punizione), già questo farebbe pendere un fantomatico indicatore di gioco aggressivo e ambizioso dalla loro parte.
Insomma ridimensionare l’assetto eufemisticamente difensivo della Lazio contro i rossoneri (per circa 75 minuti) e asserire che il Cesena ha fatto più o meno la stessa cosa è un ipotesi che mi sento davvero di confutare.
Se per Fraplaya la Lazio si è difesa bene e in modo opportuno al tipo di prova, per me si è difesa “troppo bene”, situazione che non solo non assicura mai l’invulnerabilità, ma addirittura spesso è proprio la causa principale quando si prendono goal alla distanza come quello preso purtroppo dalla Lazio. Il giocare dietro la linea della palla con pertinacia, (in casa poi), contribuisce ineluttabilmente ad un surplus di tensione per gli stessi reparti difensivi; proprio sotto tale tensione il muro difensivo prima o poi rischia di mostrare alla lunga qualche crepa, anche addirittura allorquando gli interpreti del reparto sono forti e in serata di grazia come l’altra sera.
Per concludere, la Lazio contro il Milan secondo me doveva e poteva puntare all’ottenimento dei tre punti. A quel punto i complimenti (sempre secondari rispetto ai punti, quindi mi sfugge il senso di averli evocati. Tra l’altro i complimenti non sarebbero in questo caso antitetici ai punti, anzi sarebbero complementari).
Anche un pareggio sarebbe da accogliere bene; magari fosse stato meno stentato e frutto di una maggiore esposizione dei propri mezzi sarebbe stato anche segnale di un “punto” di forza.

Il commento è da relazionare a perplessità riscontrate in alcune partite disputate fin qui. Che la Lazio cresca ancora di più nel modo di comportarsi in campo è assolutamente nelle sue corde.   
                         
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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #70 : Sabato 25 Settembre 2010, 19:33:49 »
Ciao Long, e' ovviamente un fatto di opinioni e desiderio chiarire anch'io il mio concetto, cercando di interpretare il volere di Reja, rispetto a quello successo effettivamente in campo.

La Lazio, come il cesena, doveva puntare ad un gioco organico (o a fisarmonica) in cui i reparti fossero elastici e il possesso palla puntato a pungere piuttosto che ad una supremazia territoriale.

Per questo in campo lo schieramento era 4-2-3-1 e c'era Foggia, per questo la linea della difesa e' stata piu' alta (almeno per lunghi tratti) rispetto ad altre circostanze. Lo scopo era chiudersi e fare densita' in mezzo, per recuperare palla e ripartire velocemente con almeno 4 uomini: Floocari da perno centrale, Hernenes a suggerire il passaggio tra le linee, Foggia e Mauri a cercare di accorciare/andare in profondita' larghi a seconda dello svolgersi dell'azione, con palla tra i piedi di Ledesma per cominciare l'ipotetica azione offensiva.

La Lazio non ha trovato questo tipo di situazione rispetto al Cesena, per due motivi: il milan si e' presentato con atteggiamento piu' accorto, quando noi recuperavamo palla, avevamo di fronte almeno 7 uomini, i 4 di difesa (terzini piuttosto bloccati) piu' i 3 di centrocampo, con boateng prontissimo a recuperare. L'altro motivo e' (ahime) una mncanza di precisione e rapidita' nei passaggi, roba basilare ma accertata: la palla non viaggia rapidamente, e quando raggiunge il compagno smarcato spesso lo fa sui piedi piuttosto che sulla corsa, rallentando tutta l'azione, e senza velocita', addio ripartenza.

Ne e' venuta fuori una partita come molte in italia: bloccata, senza grosse occasioni da una parte e dall'altra con due sole, eccezioni: Ibra lanciato a rete (tenere la difesa giustamente alta prende in considerazione un simile rischio) e Mauri su suggerimento (sulla corsa) di hernanes (vivaddio!!)

Secondo tempo identico, fino al gol di ibra, favorito da un mal posizionamento della nostra difesa, sempre (giustamente) alta. Da li' i piani tecnici sono cambiati e ne e' venuta fuori un'altra mini partita, che abbaimo avuto merito e fortuna di vincere (quindi pareggiare il totale).

Si muove a Reja l'appunto di potersi presentare piu' spregiudicato, tipo cesena, ma credo lo schieramento fosse votato proprio a quel tipo di partita, anche se il comportamento dei singoli in campo non ne ha permesso l'attuazione.

Il rapporto punti/complimenti e' invece tutto mio: se Reja si fosse presentato, per dire, con zarate al posto di foggia, saremo stati magari piu' profondi, piu' incisivi, ma avremmo perso in copertura: la sensazione, specie contro una squadra come il milan, e' che magari avremo preso piu' campo scoprendoci, ed e' successo tante volte, spesso ripontando a casa complimenti e zero punti.
Imho
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Offline Fraplaya

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #71 : Sabato 25 Settembre 2010, 19:47:40 »
Sull'atteggiamento inziale in una partita poi conta anche il "momentum" che vivi

Milan: dopo l'abbuffata con lecce, sono arrivati gli schiaffi di cesena e i quasi schiaffi di catania. Allegri si e' resettato sull'equilibrio, la formazione schierata e l'atteggiamento (terzini bloccati, Pirlo sempre basso fiancheggiato da Gattuso, Boateng sempre pronto a ripiegare) erano di certo meno indicativi che anche lui voleva punti, contando su cotanta grazia l'ha davanti per fare bottino pieno.

Lazio: tanti complimenti per l'atteggiamento da padroni a Genova, zero punti. La vittoria di bologna e' arrivata in un secondo tempo di una partita che sembrava la copia di quel cozzare senza idee contro un muro visto tante volte l'anno scorso, quella di firenze invece e' stata piu' convinta nel ribaltamento del risultato, seppur con una "paura di vincere" dimostrata nella gestione del vantaggio. Reja avra' pensato di far bene a proseguire la striscia positiva, magari facendo bottino pieno con l'invenzione di qualcuno.

Risultato pareggio.
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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #72 : Sabato 25 Settembre 2010, 21:43:40 »
Ciao Fraplaya - Secondo me il tuo penultimo post possiede motivazioni che rendono necessariamente più completo il tuo punto di vista. Mi pare che almeno l'interpretazione della partita di Cesena allora ci avvicina maggiormente rispetto a prima e il nostro essere un confronto sano. Bene.

Nonostante i dati tecnici piuttosto precisi che fornisci della nostra partita contro i rossoneri invece, anche passando qui tu da un discorso forse più implicito ad uno più esplicito, la mia convinzione di come è stata interpretata Lazio-Milan diverge ancora parecchio, per una serie di fattori (alcuni prendono vita sempre da quelli che ti avevo già comunicato): proprio certi uomini selezionati dal nostro allenatore non sono stati azzeccati per il tipo di gara; la mia opinione è che sopravvalutare il coefficente di difficoltà nel cimentarsi (in questo momento) con i rossoneri sia un alibi per non rischiare uomini e schieramenti di base coraggiosi; la freschezza e la potenza che tu non riscontravi hic et nunc nella Lazio di oggi è invece presente ma tenuta sin qui ai margini, forse proprio per motivi che tendono esageratamente ad evitare rischi. Secondo me "saper" affrontare i rischi, soprattutto se presunti, vede spesso premiare con i punti la conduzione della gara (ne è arrivato uno nel finale, ma non si può certo escludere una Lazio capace di prenderne tre, con sistemi di altra natura). Infine ritengo che probabilmente divergiamo anche sull'accezione dell'organico attuale della Lazio, analizzato nella sua complessività. In questo momento secondo me non c'è grande divario tra il bagaglio tecnico delle due squadre (noi e il Milan), pertanto eravamo teoricamente in partenza addirittura avvantaggiati rispetto ad un Cesena, perchè più liberi di scegliere come giocare, esistendone nel calcio una pluralità di modi. Si poteva giocare come il Cesena, e non è stato fatto, ma si poteva soprattutto giocare in altri modi, ancora più “prepotenti”.   

Aggiungo che Boateng, costretto per defezioni tecniche ad essere impiegato troppo profondo e largo sovente durante il match,  è stato a mio avviso proprio uno degli anelli deboli del Milan, avendo consentito ad un altro fuori ruolo come Radu di puntare facilmente sugli argomenti però a lui più congeniali, quelli difensivi, e sarebbe stato invece proprio un ulteriore motivo per permettersi una maggiore distensione di squadra. Ma per conseguire ciò sarebbero stati indicati altri elementi come ho già asserito, anche e soprattutto non potendo ignorare che le mura erano amiche. 

Sulla difesa alta che condividiamo essere “potenzialmente” un merito, diviene una sorta di paradosso se non accompagnata da un consequenziale gioco in avanti, rimane così solo potenziale. Adottare una cosa senza garantirne una naturale e completa espressione, appare a me un paradossale annullamento dell'idea stessa. Poi siccome il calcio è rotondo e le combinazioni possono essere infinite può anche emergere un pareggio (come per fortuna è stato). Addirittura, se nella lotteria finale delle occasioni Hernanes avesse colpito da fuori area, venirne fuori una vittoria ma non avrebbe rispecchiato la reale intenzione dell'atteggiamento messo in atto sin dall’inizio e per la stragrande maggioranza dell’incontro.

Dalle note divergenze si schiude di nuovo un pizzico di orizzonte comune (direi significativo): se lamenti provvidenzialmente carenza di precisione e rapidità, nonché aggiungo io di imprevedibilità e materia grigia nei passaggi, collimi con me sull’arbitrario utilizzo di certi elementi nella zona più nevralgica del campo, laddove si dovrebbe saper pilotare il maggior numero di palloni. E quindi su importanti responsabilità di chi ha compiuto finora, e sottolineo l’avverbio, tali assestamenti. Secondo me, ma potrei sbagliare, al di là della tua esposizione riveli nei contenuti ulteriori disappunti verso certi criteri adottati, questo sarebbe un altro punto di raccordo tra noi.   

Ti saluto con simpatia e lieto di continuare a scambiarci opinioni.       


P.S. Leggo solo ora la frapposizione di un tuo ultimo post: Boateng non è stato messo per l’intenzione di rendere più accorta la squadra (anche se indirettamente ha così potuto senz'altro esserlo un po’ di più), bensì dai problemi fisici di Robinho (invece oggi è ripartito titolare) nonché dall’infortunio di Pato, assenza eloquente che la Lazio non pare aver sfruttato. Aver dovuto fronteggiare anche la pressione di un giocatore veloce e spesso letale sul filo del fuorigioco come Pato, conferisce ancora più lustro alla prova del Cesena.
Il “momentum” è difficile riuscire ad influire e a compiere rivoluzioni di prestazione all’inizio del campionato; anche oggi il Milan ha dimostrato di essere ancora poco organizzato, rischiando più volte di andare sotto nel primo tempo contro un Genoa altrettanto da cantiere in corso. 
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #73 : Sabato 25 Settembre 2010, 23:25:43 »
Nel post scriptum, qui sopra, è chiaro che la descrizione tecnica di Pato è riferita al casuale mancato impiego con noi, mentre per il Cesena al "loro" modo complessivo di averlo saputo limitare (nonostante una rete erroneamente annullata sul filo del fuorigioco).     
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Offline Dija

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #74 : Domenica 26 Settembre 2010, 05:44:45 »
Se consideri il momento(momentum :D) che passa il milan,ti da' l'idea di una squadra che se gli
dai campo ti fa male.
Reja sta tentando di variare assetto e uomini seconda l'avversario,trovare le giuste contromosse  secondo le abilita' altrui.
E' azzardata come mossa,ma non e' male.
E' un concetto che puo' funzionare,soprattutto se hai piena dedizione da parte dei giocatori.
Devi avere dei giocatori inteliggenti,non si devono legare a dei compiti precisi,possono variare di volta in volta.
Ma credo che Reja abbia fiducia,considera': Hernanes,Matuzalem,Mauri,Bresciano,Ledesma,Brocchi ect..... Giocatori inteliggenti.
E lo sono,parliamoci chiaro.

Il concetto e' questo,senno' non avrebbe fatto il 4312 oggi.
Ma avrebbe fatto il 4231,che e' stato sicuramente il modulo dove ci siamo espressi meglio.
Sono i sogni a fare la realtà

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #75 : Domenica 26 Settembre 2010, 12:38:41 »
La mia semplice valutazione di Lazio milan sta negli ultimi post: non ho condiviso l'atteggiamento proprio perchè in questo momento, e risottolineo per l'ennesima volta "questo momento", per me affrontare il Milan è molto meno ostico rispetto ad altri test, me lo ha riconfermato anche il loro primo tempo di ieri. Insomma la Lazio con la sua rosa (in senso ampio e completo), sia in quanto il Milan ancora da organizzare, sia perchè privo di Pato, Robinho e Flamini (fino alla partita con noi) sono convinto che non sia molto distante tecnicamente da loro. Ovviamente è una fotografia di questo mese di campionato, perchè sono dell'avviso il Milan essere in grado, strada facendo, di consolidarsi e divenire addirittura tra le più pericolose in lizza per il campionato.
Questo il commento post-gara di Lazio-Milan; come ho già esternato, di gara in gara sono sempre speranzoso che le cose possano andare sempre meglio, fa parte delle risorse che abbiamo quest'anno. Su Chievo-Lazio per esempio ci sono "sulla carta" novità che, per la prima volta in queste prime giornate, sembrano più interessanti di altre.     

Pur non sembrandomi di attinenza specifica all'argomento intrapreso sin qui, la valutazione mentale che fai dei nostri centrocampisti e una loro potenziale "dedizione" mi trova invece d'accordo, sempre a patto di anteporre l'importanza di rispettarne le relative inclinazioni e caratteristiche individuali.     
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Offline Fraplaya

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #76 : Domenica 26 Settembre 2010, 18:00:13 »
Valutazione a caldo di Chievo-Lazio:

Magari con la mezza scusa di farlo riposare, Reja fa una scelta decisiva per la vittoria di oggi: da le chiavi del gioco a Matuzalem, relegando Ledesma in panchina.

Mette Brocchi al suo fianco e infatti il brasiliano e' libero d'impostare senza nessuno che gli pesti i piedi, con Kevin che lo appoggia, nella ricerca di aprire il gioco sulle fascie dando ogni tanto profondita'.

Ne viene fuori un gran primo tempo, dove la manovra non scorre fluidissima, ma dove gli uomini sono ben messi in campo per attaccare la porta in 5, dettando il passaggio nello spazio. Stavolta c'e' pure un po' piu' di precisione nel fraseggio, e infatti le occasioni fioccano, e la Lazio dovrebbe chiudere il match gia' nella prima frazione.

Fortuanatamente invece Zarate sblocca solo 69', perche' dopo (non posso credere che l'uscita di Brocchi al 75' abbia forzato la situazione..) siamo costretti a subire l'assedio (sterilissimo) del chievo: perche'? A mio modo di vedere il doppio cambio del 75' e' il colpevole: Bresciano e Ledesma vagheranno in campo fino alla fine, non trovando la posizione di uno scacchiere rivoluzionato, ma perche' non troveranno nella profondita fin li' avuta l'alleata del disimpegno. Infatti davanti e' rimasto l'esausto Floccari, che tende ad allargarsi per prendere qualche punizione difendendo palla, ed Hernanes, che senza compagni per il dialogo e col fiato un po' corto sparisce un po' pure lui.

Mettere Stendardo mi sa di arroccarsi per arrivare alla fine, e mettere riparo a quella confusione in campo che s'e' vista dal 76' in poi. Non e' stato un bel messaggio alla squadra, ma i 3 punti sono arrivati e anche il primo posto, e la personalita' si costruisce anche coi risultati. Per cui bene cosi' (in attesa che sia meglio...)
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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #77 : Domenica 26 Settembre 2010, 18:07:52 »
Una partita va valutata anche in base alle circostanze. La Lazio fino al gol ha fatto quello che voleva, ma era alla terza partita in sette giorni dopo aver affrontato due avversarie molto forti, in situazione di grande pressione psicologica. Un calo nel finale ci sta tutto, calcolando la reazione molto fisica del Chievo e l'importanza del risultato, che a quel punto andava difeso. Se devo muovere appunti li muovo ai troppi errori in zona gol del prima.

Offline benvolio

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #78 : Domenica 26 Settembre 2010, 18:23:28 »
Sicuramente Bresciano ha dato l'impressione di essere anima in pena in mezzo al campo, non così Ledesma che certo non aveva più riferimenta a monte ma ha contribuito a guadagnare tempo con due o tre attraversamenti di campo ed ha, tra l'altro, dato ad Hernanes una palla gol. Credo anche io che la squadra abbia un po' tirato i remi in barca, vuoi per la stanchezza, vuoi per una certa sterilità del Chievo che a livello di manovra negli spazi stretti era veramente poca roba...Sarebbe preferibile chiudere le partite quando si può (primo tempo) ma in fondo se lo facessimo saremmo squadra di assoluto vertice...

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #79 : Domenica 26 Settembre 2010, 18:27:19 »
quante partite ho visto rimontate alla Lazio, qualche volta prendendo gol in contropiede
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»