Autore Topic: Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti  (Letto 24130 volte)

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Offline fiDelio

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #240 : Venerdì 22 Aprile 2011, 23:46:22 »
dove si collocherebbe nel nostro 4 - 2 - 3 - 1?
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Offline Matita

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #241 : Venerdì 22 Aprile 2011, 23:49:50 »
dove si collocherebbe nel nostro 4 - 2 - 3 - 1?

Nei "3" a sinistra. O a destra.

Ma anche nel 442,433,3421, forse solo nel 252 non va bene.
Ma come detto tempo fa, è piu' forte di Krasic.

Un mix tra il Signori di Foggia e il Nedved della Lazio.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Drenai

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #242 : Venerdì 22 Aprile 2011, 23:51:31 »
se il modulo resta quello, solo nei 3.
ma io spero che l'anno prossimo si prenda una prima punta come si deve, e si giochi con DUE punte vere (la seconda è zarate).
e in quel caso avrei piu difficoltà vista la presenza di hernanes a inserire anche l'ungherese (supponendo di giocare a rombo), di sicuro escluderebbe mauri, non si puo giocare con mauri, hernanes, dzsudzsak e due punte.
è un buon giocatore ma imporrebbe una rivisitazione di come si mette la squadra in campo.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #243 : Lunedì 25 Aprile 2011, 00:30:55 »
Votazioni riferite a Inter-Lazio, stadio Meazza di Milano, 23 aprile 2011
34° giornata di serie A, stagione 2010/2011

Titolari

Muslera - Due eccellenti parate (su Sneijder e Maicon) ed uscite puntuali da una parte, un incisivo difetto di concentrazione sulla punizione di Snejder dall'altra (palla veloce sbucata all'improvviso dalla barriera ma diretta quasi centralmente). Sufficiente la gara, ma un'altra stagione sulle montagne russe.     
Voto: 6

Lichtsteiner - Un unico neo a dir poco ininfluente: il pallone che svirgola nella propria area durante il primo tempo. Il terzino svizzero schizza come un fulmine dall'inizio alla fine: chiude a ripetizione su Nagatomo e mette in mezzo un gran quantità di palloni: con un'incredibile allungo in spaccata, Lucio impedisce ad un suo acutissimo lancio di raggiungere il compagno libero davanti a Julio Cesar, in seguito ad una radiosa incursione del primo tempo. Ennesima prestazione ineccepibile.     
Voto: 7+

Biava - Anche se il campo bagnato può aver giocato un brutto scherzo a lui come a tutti gli altri compagni, è pur vero che l'episodio del goal è comunque un atto drammatico. Nel primo tempo si comporta decisamente bene ma nella ripresa, già prima dell'incidente, si fa bruciare più di una volta da Eto'o nonostante sia in vantaggio sul pallone. Ha due meriti: non cade nell'ammonizione e sa riprendersi alla grande dopo il capitombolo, anche se ormai serve solo a limitare il passivo.   
Voto: 5

A. Dias - Sfiora il goal del pareggio peccando un poco in lucidità. Anche lui slitta bruscamente dentro l'area di rigore, verso la fine, ma sa rimediare. Imperiale quando va in anticipo su Eto'o e nel secondo tempo si lancia in avanti alla ricerca dell' ipotetico pareggio.         
Voto: 7

Garrido - Le uniche note stonate di una gara ben spesa: l'ingenuo smarrimento di un pallone poco prima di essere sostituito e il giallo che non è facile da evitare perchè Zanetti si crea lo spazio di mestiere spingendo e ricorrendo alla scorretta trattenuta della maglia, dopo che il basco lo aveva arginato. E' un terzino che cerca la profondità e sa difendere: la distinta impressione è che in mano a differenti ordini tecnico/tattici viaggerebbe su alti standard, viceversa frenati dalla mentalità e dal ricorrente immobilismo a livello di squadra. Nel primo tempo suggerisce bene per Zarate e Hernanes (dopo dieci minuti un suo passaggio perfetto trova il brasiliano, che danzando dentro l'area di rigore si va a prendere l'angolo) e stoppa più volte Maicon. Nel secondo tempo, dopo un rasoterra orizzantale che viene ribattuto, duetta con Zarate in un pericoloso affondo manovrato dalla sinistra ed inoltre controlla ancora tutta la fascia, arrestando di colpo Eto'o quando il camerunense si sposta dal quel lato.                   
Voto: 6.5

M. Bresciano - Nel primo tempo regge alla perfezione ed è un valido scudo, pronto a far ripartire la squadra: avvia l'azione che porta al rigore e subito dopo conduce un'abile ripartenza fermata dal fischio dell'offside. Dopo l'intervallo l'australiano appare più stanco anche se prima di uscire recupera bene a centrocampo. Sempre nel secondo tempo subisce un fallo al limite dell'area nerazzura che non viene segnalato da Morganti.         
Voto: 6

Ledesma - Fatica ad entrare in partita, anche quando la squadra si affaccia nell'area avversaria, ma chiude molto bene i primi 45 minuti confermando una bella condizione psicofisica, come quando intuitivamente apre a destra  per Zarate e Lichtsteiner. E difatti è il preludio ad una crescita individuale che lo porta nel secondo tempo ad altri passaggi a terra interessanti, mentre invece quando alza il pallone non coglie mai l'obiettivo (a parte lo spiovente per A. Dias che va ad un passo dal goal). Soprattutto il patagonico è uno di quelli che lotta, seppure con ritmi piuttosto tiepidi poichè influenzato anche dall'affidamento ad un regia che non gli compete. 
Voto: 6+

Mauri - Dovrebbe essere l'elemento in grado di scompaginare tatticamente gli assetti difensivi dei nerazzurri e non ci riesce nemmeno in superiorità numerica. Non parte malissimo ma molto presto diviene la zavorra più pesante della struttura fino all'assenza totale di sangue freddo che porta all'espulsione, dopo un fallo ai suoi danni da parte di Nagatomo. Oltre alla leggerezza in questione, il centrocampista della Nazionale gioca un secondo tempo ectoplasmatico sia sul piano tecnico che su quello agonistico. Da segnalare in tutta la gara solo un bel tiro al volo nel primo tempo, su corner di M. Bresciano, che impatta le gambe della difesa interista ed il triangolo sporco con Zarate nel secondo.   
Voto: 4

Hernanes - E' suo il filtrante che mette Zarate in condizione di prendersi il rigore e questo non va dimenticato poichè è il gesto che avrebbe fratturato gli equilibri in favore dei biancocelesti. La sua gara è positiva per circa 80 minuti: nel primo tempo ricopre quasi tutti i ruoli come se fosse un jolly (si alterna a centravanti con Zarate e Mauri; giostra sulla trequarti nell'intenzione di realizzare la giocata; rincula sino in difesa dove è bravo a raddoppiare le marcature per poi recuperare subito la posizione in attacco), e sul possesso si fa fregare solo da Cambiasso poco prima della pausa. Al ritorno in campo il brasiliano riveste il ruolo di esterno sinistro, posizione che tiene a lungo (fino all'espulsione di Mauri) accentrandosi di tanto in tanto come trequartista. Con un suo tiro di collo scoccato dal limite dell'area la Lazio conquista subito il primo corner della ripresa. Anche nella seconda frazione di gioco l'ex paulista si distingue in chiave difensiva recuperando in modo prezioso su Zanetti e Sneijder. Sempre sontuoso in palleggio come quando allarga di prima su Zarate o quando costringe all'ammonizione Mariga. Un pò come a Bologna, a partita largamente compromessa, gli ultimi 10/15 minuti sono da regista: un paio di volte il brasiliano cerca Rocchi e con un taglio preciso, dopo aver eluso la marcatura stretta di due interisti, lo pesca in grande stile ma il veneziano si fa sottrarre la sfera (immediatamente dopo però il rimbalzo veloce del pallone determina un nuovo tentativo di sfondamento per la squadra). Gli unici palloni persi dal profeta sono i tre degli ultimi dieci minuti quando la collaborazione di molti compagni è pressocchè inesistente sia quanto a movimento incontro la pallone sia quanto a tentativo di smarcamento.         
Voto: 6+

Floccari - Trattare da faticatore un centravanti di tale classe è uno dei peccati che più simboleggiano la Lazio 2010/2011. Per questa ragione il calabrese non sarebbe giudicabile: nel primo tempo costantemente esterno destro ed a centrocampo come ruba palloni; nel secondo tempo si sparpaglia qua e là facendo tutto tranne il centravanti e conseguendo all'attivo un buon cross dalla sinistra, un corner dopo aver evitato Castellazzi e quel fraseggio con Zarate che l'argentino conclude con tiro di poco fuori.           
Voto: 5.5

Zarate - Inizialmente sgomma tra i giocatori dell'Inter come una vettura di formula uno. Conquista e trasforma il rigore: dinamica nella quale dimostra carattere. Sempre nel primo tempo fa ammattire Lucio e Ranocchia in più di una circostanza. Saggia con un bolide la resistenza di Julio Cesar che non non riesce a trattenere la sfera. A parte un virtuoso assolo in dribbling nel primo tempo, quando Ranocchia allontana in extremis il pallone con la punta del piede ma allo stesso tempo spinge ai fianchi, l'argentino non fa altro che giocare per i compagni: visioni e statistiche di gioco garantiscono un match fatto di cross decisamente brillanti (molti dei quali vengono salvati in corner e su uno di questi, nel primo tempo, Lucio si deve superare in anticipo su Floccari, già pronto a ribadire in rete), dialoghi con i terzini e con i centrocampisti (da un triangolo con Brocchi nasce l'assist di petto per la traversa piena di Kozak ed un rapido scambio con Floccari propizia il tiro di poco al lato, sempre nella ripresa). Subisce un fallo al limite dell'area su plateale trattenuta di Lucio con Morganti che sorvola nuovamente.                 
Voto: 7


Dalla panchina -

Kozak - Gran tiro che si stampa sulla traversa.
Voto: 6


Brocchi - Non era in condizione ma subentra lui a M. Bresciano, anzichè il più penetrante A. Gonzalez, con la Lazio in svantaggio. L'ex rossonero si divide tra la fascia sinistra ed una posizione sulla trequarti.
Voto: 5

Rocchi - A vuoto.
Voto: 4


---------------------
Ennesima prestazione determinata dall'estrema vulnerabilità mentale nonchè da disposizioni tattiche rinunciatarie ed autodistruttive.
---------------------


Buona Pasqua a tutti i laziali
         
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline disabitato

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #244 : Lunedì 25 Aprile 2011, 00:43:32 »
concordo con te.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #245 : Martedì 3 Maggio 2011, 15:15:34 »
Votazioni riferite a Lazio-Juventus, stadio Olimpico di Roma, 2 maggio 2011
35° giornata di serie A, stagione 2010/2011


Titolari

Muslera -  Intervento pieno di coraggio su Matri. Incolpevole sul goal.
Voto: 6.5

Lichtsteiner- E' padrone della fascia destra: il viscido Pepe andrebbe ammonito molto prima ed espulso almeno un paio di volte. Unici errori, il colpo di testa all'indietro con il quale mette Matri da solo davanti a Muslera ed un passaggio impreciso ad inizio gara.
Voto: 7

Biava – Bravo nel complesso ma le goffaggini riaffiorano di nuovo come quando si fa superare da Del Piero nel primo tempo per un'azione che libera Felipe Melo al tiro o quando serve lo stesso brasiliano pronto a calciare dal limite dell'area durante l'ultima frazione. Comunque stagione ad alto livello per lui e chiusa con normali acciacchi d'età.
Voto: 6
 
Andrè Dias – Perfetto e stracolmo di fascino.
Voto: 7

Garrido – Di Krasic non resta nulla. Ogni suo passaggio, a terra o in volo, è elegante e preciso. Per lui vedi anche il commento a parte.
Voto: 7+

Hernanes – In castigo all'angolino. Come utilizzare Falcao o Platini da esterni. Il brasiliano si inventa la verticalizzazione più volte per lo scatto di Lichtsteiner che va al cross. Le pochissime apparizioni al centro del campo (2 o 3) gli consentono di creare sempre trame alternative per la squadra. Non può trovare l'acuto ma incute paura a Buffon con una sassata improvvisa scagliata dai trenta metri. Grandi attenuanti per lui e fa sentire lo stesso la sua presenza.   
Voto: 6+

Ledesma – Al solito ogni volta che alza il pallone, e si verifica molto spesso, interrompe il possesso palla. Ma è una scelta obbligata in quanto la squadra quanto a movimenti corali è sotto zero. L'ammonizione del primo tempo è telecomandata direttamente dalla stanza dei bottoni.
Voto: 5

Matuzalem – Sciatto nel primo tempo, cresce nel secondo quando non sbaglia mai il passaggio in verticale e prova a spingere ottenendo più di una punizione sulla trequarti. Suo il lancio di grande qualità che offrirebbe a Zarate la possibilità di calciare a tu per tu con Buffon. 
Voto: 6


Brocchi – Presente spesso in prima linea. Sbaglia tutti gli appuntamenti che capitano sui suoi piedi. Non ha responsabilità giocando in un ruolo assurdo. L'assist per il rigore non concesso a Floccari porta la firma dell'ex rossonero. Attenuanti anche per lui.
Voto: 6+   

Floccari – Bravo a cercare la conclusione nel primo tempo spalle alle porta su assist di Zarate ma Buffon non ha problemi. Cerca di far ripartire l'azione più volte prendendosi il pallone a centrocampo. Forse la partita in cui gli capita un pò più spesso di occupare la posizione di centravanti, nel deserto di gioco. Subisce il rigore da centravanti vero.
Voto: 6   


Zarate – Migliore in campo nel primo tempo quando serve di continuo i compagni e salta regolarmente i molteplici marcatori. Una sua conclusione dal limite dell'area finisce di poco sopra la traversa ed è suo l'assist di prima a Floccari nell'unico tiro effettuato nello specchio della porta. La sua vena si dissolve nella ripresa secondo un copione già visto quando la squadra, oltre alla benchè minima idea a monte, esaurisce via via anche la forza della volontà. Lo spreco su assist di Matuzalem è determinato sia da mancanza di lucidità sia dal rimbalzo del pallone.
Voto: 6 


Scaloni – Da centrale per emergenza si impegna ma non ha il piglio dello stopper e finisce per deviare in porta la palla che trafigge Muslera.
Voto: 5.5

----------------------------------------

La stagione in corso è un altro capitolo arbitrale contrassegnato da squallori generalmente distribuiti.     
Dopo il derby d'andata, la partita di Torino, quella di Napoli, la Lazio subisce la somministrazione di un'altra overdose in fatto di scompigli arbitrali.
Ma quel che più pesa nell'animo di chi è interessato alla “normale” competizione calcistica è in parallelo la dimensione della prepotenza con la quale la tragicomica concorrenza saccheggia la posta in palio di giornata in giornata.
Se la storia è vecchia, le falde della “organizzazione” raggiungono addirittura un livello record d'emersione.
Il singolo tifoso non può che avere grandi difficoltà di digestione, tra l'impotenza.



Tra le poche note tecniche che segnalo: la grande prova di Garrido sia in marcatura che in fase di lancio. Sinceramente scriteriato, a mio avviso, non rendersi conto del valore del giocatore, all'esordio tra l'altro nel campionato italiano e con poche partite alle spalle sia a causa dell'infortunio sia a causa della scelta tecnica di ritardarne l'ingresso in squadra o meglio avvenuto solo per emergenza.
Contro la Juventus la sua prestazione segna soltanto aspetti positivi e se il basco non va a spingere fino in fondo è dovuto soltanto per la cronica incapacità tecnico/tattica a lavorare sulla costruzione offensiva da parte della squadra.
Lichtsteiner è tra i migliori 5 terzini europei (dopo Lahm e Sergio Ramos c'è lui), bizzarro non abbia troppi estimatori tanto da metterne in discussione lo spessore.
Pur non avendo chiaramente il tocco morbido dei brasiliani Dani Alves e Maicon, la palla la alza e la sa indirizzare con buona abilità come dimostrano non solo gli assist che ha fatto in stagione (uno che fa il lancio per Floccari contro il Parma da 40 metri) ma anche quei tanti cross che non potevano trovare nessuno all'appuntamento già prima di partire: molti i cross di ottima fattura in stagione infatti, ma gettati al vento poiché la Lazio ha due punte con le quali bisognerebbe lavorare palla a terra, sistema completamente ignorato in fase di preparazione o rimasto incolto per mancanza di conoscenza e di convinzione.     
Anche durante il match di ieri lo svizzero è impreciso probabilmente in un solo servizio palla a terra (primo tempo: quando dopo una grande azione in affondo non riesce a centrare con precisione il pallone che va a finire sulle gambe degli juventini comunque numerose in traiettoria). Sono suoi invece entrambi i cross serviti intelligentemente all'indietro per l'accorrente Brocchi purtroppo alla conclusione. Intelligenti perché la Lazio non aveva attaccanti votati di base al gioco aereo né occupa in massa l'area avversaria.       
Non ci sono terzini, né in serie A (a parte Maicon) né in diversi campionati stranieri, che possono fare meglio di Stephan Lichtsteiner, a meno di non voler rendere interamente sudamericana tutta la rosa.           

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Offline chemist

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #246 : Martedì 3 Maggio 2011, 15:38:31 »
Grazie per il tuo esauriente contributo, come al solito, LJ.

Cosa ne pensi invece di Matuzalem? Si puo' ancora puntare su di lui? Come puo' essere utilizzato al meglio? Con quali compagni e in che funzione? Hernanes, mi sembra, ci disse che Dias e Matuzalem erano i piu' forti della Lazio, ma ancora devo vedere il suo vero valore. Sara' forse perche' non riesce ad avere una continuita' di gioco visto che e' sempre infortunato?

Offline gentlemen

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #247 : Martedì 3 Maggio 2011, 15:47:26 »
Purtroppo gli "orrori" arbitrali ed i logici sospetti fanno passare in secondo piano gli errori tattici e di getione della partita da parte di Reja:
-Hernanes rende al meglio al centro e lui nella partita da vincere lo sposta sulla fascia;
-Floccari non sa fare il ce ntravanti, è lento e di testa non la piglia, non ha il senso della posizione in area, non capisco perchè non si fa giocare Kozak;
-togliere Zarate è stato un errore, si è tolto l'unico che poteva ripartire, e da lì la juve è salita in massa.
Purtroppo di ciò se ne parlerà poco grazie agli orrori arbitrali a senso unico.

Offline dukenduke

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #248 : Martedì 3 Maggio 2011, 16:24:44 »
Purtroppo gli "orrori" arbitrali ed i logici sospetti fanno passare in secondo piano gli errori tattici e di getione della partita da parte di Reja:
-Hernanes rende al meglio al centro e lui nella partita da vincere lo sposta sulla fascia;
-Floccari non sa fare il ce ntravanti, è lento e di testa non la piglia, non ha il senso della posizione in area, non capisco perchè non si fa giocare Kozak;
-togliere Zarate è stato un errore, si è tolto l'unico che poteva ripartire, e da lì la juve è salita in massa.
Purtroppo di ciò se ne parlerà poco grazie agli orrori arbitrali a senso unico.

Si ieri sera ho provato a ragionare ma  tutti erano solo ed esclusivamente concentrati sull'arbitro, quindi non si sono accorti di quello che era successo in campo, con le dovute eccezioni.

La squadra ha avuto un possesso palla pauroso, abbiamo chiuso la juve e non la facevamo ripartire però come recuperavamo palla si rallentava l'azione.
Mi spiegate come fare a bucare una squadra che si difende in 11 se hai un gioco molto lento e non hai un ariete o comunque un attaccante che ti da profondità?

Come fai a segnare?

Infatti non hai segnato perché il grandissimo possesso palla era fine a se stesso, non creava superiorità e non metteva l'uomo davanti la porta per segnare.

E allora ecco i tiri da fuori, i cross per nessuno in area, i tantissimi retropassaggi, la quantità industriale di passaggi laterali.

Comunque nonostante tutto qualche occasioncina l'abbiamo avuto però è niente rispetto a quello che potevamo fare visto che la palla era quasi sempre nostra.

LJ dimmi la tua su questa domanda: "secondo te reja sta utilizzando al meglio la rosa e da questa Lazio non si può pretendere di più, oppure il contrario?

Perché francamente a questo punto non so più cosa credere  :'(

Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #249 : Martedì 3 Maggio 2011, 20:07:35 »
Carissimo Chemist,
Matuzalem nel quadro generale paga sicuramente lo scotto fisico di questi anni. E anzi durante questo campionato un poco di salute in più l'ha avuta. Lui rende bene da regista e comunque sulla linea mediana: avrebbe bisogno accanto di un solo faticatore e in questo senso o gioca Brocchi oppure Ledesma. Ma quando si opta per l'argentino i compiti, ancor prima delle posizioni, dovrebbero essere limpidi: Matuzalem deve occuparsi di una costruzione fatta di lanci e verticalizzazioni, Ledesma della marcatura e della pratica più agonistica. Linee generali ma chiare.
Io sono una fautore dell'esistenza di una pluralità di soluzioni, non esiste un'unica via, dipende da come le cose sono studiate e realizzate. Ieri invece di togliere presto Brocchi o Ledesma e mettere una punta in più siamo rimasti così.   
Questo poi è un argomento che si scontra trasversalmente col vecchio tormentone Hernanes: il regista sarebbe dovuto essere naturalmente lui, in questo il gioco all'italiana significa tutt'altro: proprio il vero gioco all'italiana ha quasi sempre puntato sulla presenza di un regista autentico, quando più dinamico quando più statico (dalla Juventus di Trapattoni dove il regista era Platini, che costruiva il gioco da dietro non in posizione avanzata come qualcuno millanta, al Brescia di Mazzone dove il ruolo è stato svolto da Guardiola e Pirlo).
Il sistema di questa squadra non è gioco all'italiana, magari lo fosse stato. A me possono piacere sia aspetti del gioco all'italiana che di quello a zona, ma soprattutto ciò che ha un senso.   



Un saluto a Gentlemen con il quale sono d'accordo quasi per intero, tranne che per Floccari: non esiste un tipo di centravanti, bensì diversi tipi sia in antichità che in epoca moderna.
Floccari è assolutamente un tipico centravanti di classe, simile a quelli brasiliani della miglior specie. La squadra allora andava costruita sul centravanti tecnico e freddo, sono certo che il calabrese avrebbe raddoppiato le marcature attuali. Ma il fatto che Floccari abbia gran classe, e che quindi come tutti gli attaccanti di classe prediliga giocare palla a terra anzichè dedicarsi al gioco aereo, non signifca che non sia dotato anche di un bel colpo di testa, anzi ce l'avrebbe più che buono: il problema è che da centravanti quest'anno non ha mai giocato (ieri ha tenuto quella posizione soltanto un pochino più del solito, laddove solito = mai...).
Insomma tra Zarate che non ha certo nel colpo di testa la sua prima arma e Floccari che non ha mai giocato da centravanti, e con i cross che sono stati pochi in generale (ma tanti in relazione al rinvenimento di Licht come abile crossatore) perché la Lazio non cerca la profondità, il colpo di testa non andrebbe considerato secondo me come elemento d'analisi, cosa che invece avrebbe più senso con un Floccari centravanti e senso totale con un ariete titolare.   
In fatto di velocità poi Kozak, che ieri sarebbe dovuto entrare al posto di Brocchi o Ledesma secondo me già all'intervallo, lo è ancora di meno. Il ceko ha grande colpo di testa ma quanto a tecnica ed esperienza deve percorrere ancora tantissima strada. 

In questa Lazio il miglior Inzaghi o il miglior Gilardino avrebbero segnato quanto Floccari, al massimo quello che farebbero in più con lo scatto si rimangerebbero per inferiore freddezza sotto porta rispetto a quella del calabrese. Pietro Paolo Virdis vince la classifica marcatori "improvvisamente" all'età di Floccari ed in precedenza non è che avesse segnato moltissimo.



Ah Duke, la mia risposta alla tua domanda tu già la conosci …..
Ripeto il medesimo concetto: con il possesso palla (automatico quasi sempre nella Lazio proprio per tasso tecnico) ci fai il sonnifero senza lavoro sulla collaborazione dalla cintola in su. E' come parlare sempre senza fare i fatti, è come osservare uno splendido "cavallo" che se ne resta confinato nelle scuderie senza vederlo mai correre.   
L'ariete non è una condicio sine qua non, c'è chi ce l'ha e chi no (dal Barcellona all'Udinese, dal Porto al Villareal, ce ne sono molte che giocano senza ariete, e Floccari comunque un certo fisico ce l'ha a differenza delle punte di queste squadre). Come sai poi per me dovrebbero giocare sempre il veloce A. Gonzalez o il dinamico M. Bresciano.                     

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Vi faccio rivedere infine Floccari quanto sarebbe centravanti (di classe): non c'è un goal che realizzava diversamente da chi incarna quel ruolo. 

 

           
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline dukenduke

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« Risposta #250 : Martedì 3 Maggio 2011, 21:01:27 »
           

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Vi faccio rivedere infine Floccari quanto sarebbe centravanti (di classe): non c'è un goal che realizzava diversamente da chi incarna quel ruolo. 

 

           

Porca eva ladra, E' NA PUNTAAAAAAAAAAAAAAAAAA MISTER non un trequartista/ala/centrocampista

è questo solo uno dei problemi, fosse solo questo non sarebbe neanche niente.

Presidente togliamo il freno a mano l'anno prossimo.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

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« Risposta #251 : Giovedì 5 Maggio 2011, 22:02:01 »
Porca eva ladra, E' NA PUNTAAAAAAAAAAAAAAAAAA MISTER non un trequartista/ala/centrocampista

è questo solo uno dei problemi, fosse solo questo non sarebbe neanche niente.

Presidente togliamo il freno a mano l'anno prossimo.

Su Floccari evidenzio anche che ha 29 anni, per un centravanti età di piena maturità, e che le immagini da me linkate appartengono al campionato scorso e a quello immediatamente precedente. Quest'anno ha fatto finora 8 reti senza rigori e costretto ad occuparsi di altro... 
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Lichtsteiner è tra i migliori 5 terzini europei (dopo Lahm e Sergio Ramos c'è lui), bizzarro non abbia troppi estimatori tanto da metterne in discussione lo spessore.
Pur non avendo chiaramente il tocco morbido dei brasiliani Dani Alves e Maicon, la palla la alza e la sa indirizzare con buona abilità come dimostrano non solo gli assist che ha fatto in stagione (uno che fa il lancio per Floccari contro il Parma da 40 metri) ma anche quei tanti cross che non potevano trovare nessuno all'appuntamento già prima di partire: molti i cross di ottima fattura in stagione infatti, ma gettati al vento poiché la Lazio ha due punte con le quali bisognerebbe lavorare palla a terra, sistema completamente ignorato in fase di preparazione o rimasto incolto per mancanza di conoscenza e di convinzione, e soprattutto in quanto Floccari, valido colpitore di testa, non ha mai potuto fare il centravanti.    
Nel commento post pagella c'era un'omissione, colmata invece qui in grassetto.
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #252 : Martedì 10 Maggio 2011, 14:53:29 »
Votazioni riferite a Udinese-Lazio, stadio Friuli di Udine, 8 maggio 2011
36° giornata di serie A, stagione 2010/2011

Muslera – Non riesce ad opporsi al potentissimo tiro di Di Natale. In pratica incolpevole su entrambi i goal, positivo nel resto. 
Voto: 6.5

Lichtsteiner – Abbonato al massimo sforzo atletico. Molti suoi cross sono deviati in angolo, anche perchè con Armero ingaggia un duello rovente. Come in un'altra occasione inceppa meccanismi di fuorigioco.
Voto: 6

Biava – Segnato dai sintomi dell'impasse da almeno un mese e mezzo, sta chiudendo il girone di ritorno con una difficoltà chiaramente superiore alla chiusura di quello d'andata (quando era già in riserva).
Voto: 5

A. Dias – Qualche tentennamento è costretto ad mostrarlo anche lui con gli assalti friuliani del primo tempo, ma il leader brasiliano non ne viene travolto. Il voto è strameritato anche stavolta perché è un leone che di fronte alla disperazione collettiva e alla sterilità assoluta non smette di ruggire fino ad abbandonare  la guardia, ormai priva di valore, per lanciarsi all'assalto del nemico.
Voto: 6.5

Garrido – Anche prima dei due goal friulani denota lieve imbarazzo in marcatura, un accenno già percepito in altre gare ma superato brillantemente. La sua prima gara insufficiente. A Udine è lui a pagare dazio sul piano conformistico, ma è solita proiezione di ombre fuorvianti in quanto invece è l'intero assetto difensivo ad essere deprivato di una guida in grado di provvedere alla mobilità tattica organizzata dall'attacco "bianconero": vittoria dentro la vittoria per Guidolin in una sfida a scacchi durante la quale il tecnico veneto sembra impersonare, con esito canzonatorio, sia il Bianco che il Nero.           
Voto: 5

Brocchi – In assenza anche di una condizione fisica adeguata, prende il pallone a rastrellate. 
Voto: 5.5

Matuzalem – Cresce alla distanza e nel secondo tempo prova a fare un po' di luce. Ispira d'autore il penalty conquistato da Rocchi.
Voto: 6

A. Gonzalez – Si distingue per corsa e forza fisica. I suoi contrasti vinti passano forse inosservati dalla maggior parte degli interessati. Una delle vittime del tifoso isterico.
Voto: 6

Hernanes – Lo scrivente gli ha dedicato un topic ad agosto elencandone i requisiti tecnici e decantandone l'immensità nei ruoli dai quali nasce storicamente il gioco del calcio. Se o profeta sta portando a termine una stagione altalenante per continuità di rendimento, assolutamente straordinario è l'apporto individuale dato alla squadra, tenendo conto addirittura delle zavorre con le quali è stato costretto a convivere tutto l'anno. Per chi lo sostituisce, dopo averlo confuso per un kleenex, servirebbe l'Esorciccio (e scelgo un termine parodistico).     
Voto: 6

Floccari - Non andrebbe giudicato come al solito. E' una prima punta che non ha praticamente mai giocato in questo ruolo perché di proprietà fisica apparentemente manipolabile al fine di scopi patologici. Per un giocatore usato da centrocampista/ala realizzare "8 goal senza rigori" configura in qualsiasi campionato grande rendimento personale.
Voto: 5

Zarate – Sul rigore ha abortito. Dopo l'episodio disdicevole (nel quale l'argentino si inibisce per fattori emotivi) dimostra di nuovo carattere: sa riprendersi come moltissimi colleghi non avrebbero saputo fare, anziché sparire dal campo o incappare in debolezze sul piano disciplinare. Ma per quanto riguarda la partita, il passaggio a Handanovic è delittuoso.     
Voto: 4


Dalla panchina: 

Scaloni- Garrido è frastornato, la squadra perde 2-0 una gara assimilabile ad una finale e l'allenatore sostituisce il terzino spagnolo con un altro terzino ... Le ho viste davvero tutte. Anziché mettere Kozak che, con Floccari tenuto in ostaggio dal capo tribù in caverne sotterranee, sarebbe stato meglio avesse giocato dall'inizio dal momento che con l'ariete ceko invece non è tecnicamente possibile osare il medesimo imprigionamento). Ah dimenticavo, il terzino argentino è eufemisticamente impreciso in ogni passaggio rigenerando il possesso friulano. 
Voto: 5   


Kozak – Di nuovo marlin d'acciaio. Nelle situazioni caotiche le sue poderose doti caratteriali sono da ammirare e riammirare. 
7+

Rocchi – Bravo nel crearsi spazio nell'azione del rigore, fallisce poi vistosamente il goal del 2-2.
Voto: 6
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Offline 1. Peruzzi

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #253 : Martedì 10 Maggio 2011, 20:21:50 »
Perfetto, valutazione molto profonda.

Su Floccari mi associo alle tue riflessioni, il fatto che Kozac si stia meritando grande considerazione non toglie che l'attaccante ex-Genoa, proprio per i motivi che tu hai indicato, ha giocato un campionato surreale tanto che più nessuno gli presta considerazione. Cosa avrebbe potuto fare in più con questa razza di utilizzo?

Mi dai un'ulteriore tua precisazione sulla difesa durante gli attacchi friulani del primo tempo?
Grazie.

Offline Matita

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #254 : Martedì 10 Maggio 2011, 21:16:35 »
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline dukenduke

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #255 : Martedì 10 Maggio 2011, 21:31:02 »
Ma reja questi video li ha visti ?

Lo vede tutti i giorni in allenamento, per lui è un centrocampista offensivo, che genio che abbiamo in panchina.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #256 : Giovedì 12 Maggio 2011, 20:14:29 »
Ma reja questi video li ha visti ?
Lo vede tutti i giorni in allenamento, per lui è un centrocampista offensivo, che genio che abbiamo in panchina.

Un caro saluto agli amici Zara&Duke
Reazione ;) al quesito spontaneo del primo: mah...       

Floccari quest'anno era in ottima forma. 8 centri galleggiando tra centrocampo e la trequarti, vagabondando sulle fasce, senza il bonus dei rigori, significa almeno il doppio (e mi tengo moderato) giocando da centravanti puro come a Bergamo in stagioni recentissime e più o meno come lo scorso anno da noi.
Con lo stesso allenatore attuale sarebbe da osservare (prendiatene puramente lo spirito goliardico) cosa farebbe un nuovo centravanti, ma deve essere schierato nella stessa maniera “ideata” per Floccari però...: prego, per il bene della Lazio, affinché la ripetizione di un simile abuso tecnico non abbia mai compimento... (sia per Floccari sia per eventuali innesti).
Kozak, una confortante promessa che potrebbe prima o poi esplodere, non può per ragioni fisiche e di stadio tecnico, essere sabotato tatticamente come Floccari.
La presenza di Kozak è stata ed è molto importante nelle condizioni di gioco caotiche e sulle palle inattive, grazie anche ad una personalità massiccia e precoce: i suoi ingressi in campo dovevano essere costanti e avvenire molto prima (qualche volta addirittura titolare visto l'estremo trattamento riservato Floccari). Ma in squadre dal gioco fluido, Kozak secondo me mostrerebbe per ora grossi limiti tecnici.
Ma ripeto un problema tra lui e Floccari non esiste e non è mai esistito da nessun punto di vista: il calabrese è stato direttamente esiliato dalla possibilità di raggiungere certe cifre quest'anno. Se Kozak, quando in campo, avesse dovuto per assurdo vivere la stessa coercizione tattica, delle sue 6 reti (di enorme merito perché realizzate anche con un minutaggio peccaminosamente ridotto) credo sarebbero sopravvissute grossomodo solo quelle incornate su calcio da fermo. 

Che poi Floccari non abbia una carica agonistica da esagitato (vedi Inzaghi o certi “giocatori” romanisti) è palesemente vero, non mi pare però sia una “lacuna” che ha impedito ad altre punte, caratterialmente moderate e signorili come lui, di mettere a segno tante reti in carriera.
Il fatto è che facevano i centravanti o comunque le punte: Virdis, Pulici, Riva ma anche Paolo Rossi e Boninsegna. Tanto per tirare fuori qualche esempio.
Floccari e Zarate + nuova punta di pari livello, esperienza consolidata e versatilità (acquisto che invoco da Agosto) + Kozak (che ho sempre considerato un valore sul quale puntare e coltivare al meglio nel tempo), sono un parco attaccanti perfetti per l'anno prossimo se nella mani di un nuovo (valido) allenatore. Con la variabile Kozak da affrontare proprio in quanto avrebbe diritto, per la normale evoluzione dei suoi limiti, a giocare di continuo.   
 


Perfetto, valutazione molto profonda.

Su Floccari mi associo alle tue riflessioni, il fatto che Kozac si stia meritando grande considerazione non toglie che l'attaccante ex-Genoa, proprio per i motivi che tu hai indicato, ha giocato un campionato surreale tanto che più nessuno gli presta considerazione. Cosa avrebbe potuto fare in più con questa razza di utilizzo?

Mi dai un'ulteriore tua precisazione sulla difesa durante gli attacchi friulani del primo tempo?
Grazie.

La difesa a confronto dal punto di vista tattico con l'attacco dell'Udinese, peraltro ci sono precedenti (vedi Napoli), ha vissuto sull'improvvisazione: fuorigioco eseguiti in completa disarmonia e confusione dalla linea generale (in pagella ho sottolineato l'aspetto su Licht solo perché lo aveva sbagliato anche a Napoli). Il senso della mia opinione è focalizzabile dal commento su Garrido, che per l'appunto merita delle attenuanti in quanto lui lo fa ma è la linea in chiave tattico/collettiva che non lo ha saputo fare. Con l'andamento del campionato laziale, si poteva optare per altri “arrangiamenti”, ma sono questioni concatenate ad uno studio più ampio della gara svolta.                             
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #257 : Lunedì 16 Maggio 2011, 14:13:44 »
Votazioni riferite a Lazio-Genoa, stadio Olimpico di Roma, 14 maggio 2011
37° giornata di serie A, stagione 2010/2011


Muslera – A Boselli risponde con valido tuffo istintivo; tecnicamente non perfetta invece la respinta (sebbene le palle sparate dagli attaccanti a dieci metri dal portiere non siano coriandoli ma pallottole). In gamba sulla potente mina di Kucka indirizzata sotto la traversa. Condisce la sua giornata con qualche buona uscita.
Voto: 6+

Lichtsteiner – Un'onesta osservazione non può non conferire profonda importanza etica alla generosità e all'attaccamento alla maglia da parte della freccia elvetica che non esita a scendere in campo per i propri colori con un tutore alla mano, immagine e comportamento d'altri tempi. Ogni altra considerazione in relazione alla gara sarebbe vana e quindi sospetta. Esce a mezz'ora dal fischio finale lasciando il posto a Scaloni.
Voto: 6

Stendardo – Quanto mai legnoso nel primo tempo: si fa saltare netto da Floro Flores nella contesa a due dalla quale schizza fuori il pareggio dei liguri. Lo stopper napoletano si riscatta in parte nella ripresa: provvede ad allontanare ipotetici pericoli, tenendo sgombra la propria area. Nella stessa frazione, il campano si avventura all'altezza della propria trequarti in un doppio (tortuoso) dribbling, fortunatamente ammortizzato da un fallo commesso ai suoi danni. I due tempi sono grossomodo bilanciati. 
Voto: 6-

Biava – In condizioni di logorio fisico, il numero 20 biancoceleste è il migliore del reparto difensivo, ribadendo che con il valore dell'esperienza si è in grado di sbrogliare anche antipatiche emergenze: non molla nel primo tempo, quando è appunto saggio di fronte al dominio genoano, ed è confortante nel secondo, facilitato anche dalla trasformazione agonistica degli altri reparti. Con la classica rete dell'ex ottiene la terza soddisfazione stagionale: curiosamente quando ha segnato lui la Lazio ha sempre vinto. I suoi goal vanno forse presi come amuleti.
Voto: 7

Garrido – Perde per imprecisione due soli palloni in 93 minuti di gioco, uno per tempo. Il goal dei grifoni è da annullare anzitempo per fuorigioco, ma nell'occasione il basco ha l'effettivo torto di non scattare come una molla su Palacio. Nel secondo tempo è del tutto soddisfacente sia in marcatura che a rimorchio di Zarate. Sono almeno quattro gli offside ai quali il basco partecipa con sincronia durante il match.     
Voto: 6

Matuzalem – Come spesso gli capita, parte in sordina per crescere alla distanza: pronti via alla ripresa Rocchi gli sottrae in movimento la conclusione personale su assist di Zarate. Dà forfait con la Lazio già in vantaggio per 3-1.
Voto: 6-

Ledesma – Grande Cristian, giocatore dal carattere degno di un prode del popolo Inca. Tre assist in una sola partita. Come con il Palermo: il patagonico dal cuore d'oro e dai piedi più ruvidi che sudamericani, se messo accanto ad un regista di professione e con compiti chiari, indossa le vesti ideali del centrocampista prodigo e roccioso. Come accaduto quasi sempre in coppia con Matuzalem, è l'argentino a girare intorno al brasiliano ed a lasciargli maggiore iniziativa. Una piccola ricetta vincente che, sollevandolo tatticamente da responsabilità penalizzanti, ne alleggerisce l'animo fino ad aggiungere, alla capacità di fare diga, quella di trovare da mediano anche quegli assist che non produce quasi mai da regista (contrariamente alle ultime prestazioni alza il pallone in modo fruttuoso per ben due volte). La stessa via che consente persino a Gattuso di provare l'ebrezza del goal e dell'assist. Il sipario degli effetti speciali si richiude difatti quando Matuzalem esce dai giochi e l'incarico del giro palla ripiomba sulle spalle dell'argentino: la partita si cristallizza e le occasioni latitano improvvisamente, sebbene il risultato sia ormai già saldo.   
In un primo tempo di inibizione collettiva anche il figlio di Patagonia arranca per cadenza di passo, sebbene le sue note più stonate si limitino al farsi imbottigliare dalla batteria mobile rossoblù al 18simo di gioco, quando butta via un importante possesso, ed alla stolta esecuzione di un calcio piazzato, poco dopo. Chiude con stanchezza ma il suo campionato degli ultimi due mesi è stato di forma smagliante.
Voto: 7+ 

Mauri – Ancora una volta pessima la scelta di posizionare esterno destro un mancino che in carriera, da Modena a Brescia, aveva naturalmente giostrato sempre dalla parte opposta. Anche durante i battiti più pimpanti del secondo tempo, il nazionale azzurro rimane corpo estraneo alla creazione dei tre goal. Nel suo caso addirittura meglio nel primo tempo. In parte coinvolto nel goal di Criscito.
Voto: 5

Hernanes – Partita del brasiliano numero 8 della Lazio, nonché centrocampista della Nazionale verdeoro, vista e rivista al microscopio: l'unico che nei primi 45 minuti, rusticamente costretto a “svariare” da centravanti, effettua il pressing sugli avversari dalla metà campo (quando capita) in avanti e a provare a lasciare il segno; tra il primo e il secondo tempo sono almeno due i recuperi sui portatori di palla genoani (uno in particolare da maiuscolo interditore: dopo aver perso palla rincorre l'avversario per circa venti metri e va a riprendersi l'oggetto prezioso arpionandolo con intervento da dietro in modo netto e composto). Se già la sua gara si limitasse a tali aspetti, sarebbe di positiva sostanza. Ma il brasiliano suggella la prestazione con due pepite d'oro da manuale del calcio: il colpo di testa alla Pelè che non dà scampo ad Eduardo e il colpo di prima con grilletto fiabesco, a compimento di un'invenzione di Zarate. Egoista nel finale (a ridosso dell'area non cerca i compagni), all'interno di un'altra prestazione decisiva. W o profeta.       
Voto: 8

Zarate – Durante il primo tempo, come quasi tutta la squadra, resta in folle anche se è lui a conquistare il corner che porta al goal di Biava, così come meriterebbe l'ammonizione quando trattiene per la maglia un avversario. A suo discapito ovviamente la famigerata impronta tattica di squadra, dalla quale conseguono posizioni e moduli. Nel secondo tempo l'argentino diventa una chiave di Sol: la squadra muta comportamento e l'argentino può fare spesso anche la seconda punta. Il tanghero inizia a correre e a recuperare palla sugli avversari finendo per creare due lussuosi assist: il primo è intercettato da Rocchi che non lascia a Matuzalem la possibilità di calciare a rete, impedendo all'azione uno svolgimento più naturale; il secondo trova il profeta a centro area per il suo undicesimo goal stagionale. Dopo una serpentina in area, el volcàn prova anche un destro a giro dal vertice sinistro che finisce poco lontano dall'incrocio dei pali.     
Voto: 6.5

Rocchi – Un bel goal su gran lancio di Ledesma, occasione che il veneziano sfrutta stoppando e toccando correttamente il pallone; non sono pochi invece quelli smarriti o giocati male in zone diverse del campo (vedi primo tempo).   
Voto: 6+

Dalla panchina:

Scaloni – Se la cava.
Voto: 6

A. Gonzalez – L'uruguagio si fa quasi mezzo campo prima di recapitare, con abile tocco, il pallone a Zarate nell'azione che mette in ghiaccio il risultato. Ancora meriti. 
Voto: 6+

Floccari – n.g.                             

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Offline jegue98

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« Risposta #258 : Lunedì 16 Maggio 2011, 23:11:58 »
Caro LongJohn come al solito grazie per il tuo prezioso contributo.
La prossima settimana oltre alle pagelle di Lecce - Lazio mi aspetto le pagelle di tutta la stagione! Se po' fa?  :D

Domandine (forse te le avranno già fatte e tu avrai già risposto in qualche altro topic):
Reja, ha margini di miglioramento?
Se non fosse confermato o meglio se lui decidesse di non restare a chi affideresti la panchina dell'amata?

Um abraço!
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Offline LongJohn

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« Risposta #259 : Giovedì 19 Maggio 2011, 22:18:54 »
Caro LongJohn come al solito grazie per il tuo prezioso contributo.
La prossima settimana oltre alle pagelle di Lecce - Lazio mi aspetto le pagelle di tutta la stagione! Se po' fa?  :D

Domandine (forse te le avranno già fatte e tu avrai già risposto in qualche altro topic):
Reja, ha margini di miglioramento?
Se non fosse confermato o meglio se lui decidesse di non restare a chi affideresti la panchina dell'amata?

Um abraço!


Ok Jegue, proverò a concludere con un giudizio personale sulla stagione dei singoli.     


Reja non penso proprio possa cambiare: indipendentemente dai suoi anni (che non c'entrano niente), oltre che un allenatore inadeguato, diciamo che lo trovo rigido nel suo tipo di mondo mentale. Considero davvero dannosa la sua riconferma come allenatore per l'anno venturo.   

La domanda che mi poni su un allenatore adatto secondo me, mi obbliga innanzitutto a ricordare che il calcio in Italia vive un'epoca di varia crisi del settore. Ma certamente esistono delle eccezioni.
Detto questo se fosse possibile darei senza esitazione la guida tecnica della nostra Lazio a Simeone, appunto una delle eccezioni. L'idea di maggior senso per una saporita combinazione di fattori: sia per motivi caratteriali sia quanto a filosofia di gioco. E ti “confido” (già avevo fatto sapere il mio pensiero ad altri del forum che qualche mese fa mi avevano posto la stessa domanda) che l'allenatore argentino è una figura che seguo da molto tempo. In Italia mi piace anche qualche altro allenatore: ma al momento non serve forse approfondire oltre (vedi le notizie che attualmente circolano sulla panchina).
Non faccio poi nomi dall'estero perché appartengono per lo più ad un altro mercato.


Queste considerazioni, ovviamente indipendenti da qualsiasi risultato di stagione, si basano come sai sugli aspetti calcistici e sulla mentalità in prospettiva tecnica. 

 
 ;) ciao caro amigo biancoceleste
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