Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti

[LongJohn]

Votazioni riferite a Lazio-Chievo, stadio Olimpico di Roma, 6 febbraio 2011
24° giornata di serie A, stagione 2010/2011

Titolari

Muslera - Presente.
Voto: 6

Lichtsteiner - Si riscatta col suo secondo tempo.
Voto: 6-

Biava - Impegno costante.
Voto: 6-

A. Dias -  Autentica stella internazionale.   
Voto: 8.5

Radu - Non giudicabile.
s.v.

Brocchi - Perpetuo ed ubiquo.
Voto: 7

Mautuzalem - Calcistico.
Voto: 8

M. Bresciano - Solidissimo in ogni zona.
Voto: 7

Hernanes - Iperuranio calcistico, anche senza il conforto del morale. 
Voto: 7

Kozak - Bisognoso quanto mai di crescere e di giocare.
Voto: 5.5

Zarate - Artista del tutto invidiabile ed in profondo conflitto interiore.   
Voto: 5.5



Dalla panchina:

Scaloni - Volenteroso ma impacciato.
Voto: 5

Sculli -
Voto: 3

Mauri -
Voto: 3


Accompagno queste semplici valutazioni, dopo una partita interamente uguale a quasi tutte le altre, con due considerazioni separate:

1) l'anticalcio è un demone che da tempo tiene in scacco la Lazio, a vari e fondamentali livelli;         

2) gran parte dei giocatori attuali merita sinora di essere elogiata a spron battuto.   

[LongJohn]

Dedico qualche riga a Mark Bresciano, anche ispirato dal suo compleanno: compie oggi 31 anni.

Centrocampista di sostanza e affidabilità, altro elemento impiegato tardivamente e con bassissima frequenza. La positività delle sue recenti apparizioni (dai minuti nel derby di Coppa e nella trasferta milanese, alla sua buona gara da titolare domenica scorsa contro il Chievo) stanno confortando tale valutazione.

L'australiano è atleta dai muscoli resistenti e dal passaggio intelligente. Anche per tali motivi un suo tramonto è distante,  almeno un paio di stagioni. 

Lo saluto idealmente sperando di rivedere presto la rappresentazione della statua, dopo un colpo sferrato agli avversari.     

 

[LongJohn]

Votazioni riferite a Brescia-Lazio, stadio Rigamonti di Brescia, 13 febbraio 2011
25° giornata di serie A, stagione 2010/2011


Titolari

Muslera - Bravo in uscita e ad opporsi alle minacce da fuori delle rondinelle.
Voto: 7

Lichtsteiner - Terzini migliori del titolare della nazionale elvetica non ce ne sono nel campionato italiano: se Maicon gli è chiaramente superiore in tecnica e capacità d'attacco, allo stesso tempo gli è senza dubbio inferiore in solidità difensiva e spirito agonistico. Nella trasferta bresciana la guardia svizzera giganteggia nell'intercettazione aerea di palloni che viaggiano verso l'area di rigore (vedi e rivedi una serie di corner e punizioni) e nobilita l'intera fascia. Anche oggi dimostra di essere abile crossatore: durante il campionato molte volte i suoi traversoni non hanno trovato il tempismo dei compagni o non hanno avuto buona sorte, per tacere dei dettami tattici avversi ad una minima ricerca del fondo. Chiude stoicamente in difficili condizioni fisiche. Il migliore insieme a Kozak
Voto: 8

Biava - Complessivamente in palla.
Voto: 6.5

A. Dias - Ha tutte le qualità che può umanamente avere un difensore di calcio. Il Cerezo delle difese.
Voto: 7.5

Scaloni - Di nuovo in un ruolo non suo per emergenza, ne esce con profitto.
Voto: 6+

Ledesma - Soprattutto da mediano, anche se rispetto alla partita con l'Udinese si muove più centralmente e quindi finisce per interferire a volte con il gioco di Matuzalem. Combattività esemplare.
Voto: 6.5

Matuzalem - Alterna momenti di consueta sapienza a smarrimenti dovuti a consegne tattiche non lucide nei confronti suoi e del compagno di reparto.
Voto: 6.5

A. Gonzalez - Anche su di lui da vedere i commenti precedenti, sin qui accumulati. Sostituzione inverosimile.
Voto: 7.5

Hernanes - In crisi d'identità. Buoni gli ultimi dieci minuti in campo, deve subire l'ennesima sostituzione stagionale.
Voto: 5.5

Sculli - Dai recuperi palla, giocati quasi sempre in modo sciatto, ai troppi falli scomposti nei confronti dell'avversario. La sua presenza in campo toglie tragicamente dai giochi un attaccante vero che si chiama Zarate.   
Voto: 5

Kozak: Un marlin d'acciaio che lotta, resiste e alla lunga squarcia. Sulle palle inattive si conferma straripante. Impressionante la quantità e l'importanza dei falli che ottiene. Si conquista anche un rigore non concesso nel primo tempo da un pessimo arbitraggio e sfianca i suoi mille marcatori. Deve giocare con continuità estrema per migliorarsi.
Voto: 8     


Dalla panchina:

Brocchi - Ha finalmente, in parte, potuto rifiatare. Quando chiamato in causa non può tradire mai.
Voto: 6+

Zarate - Demoralizzato dalla panchina, gli viene negato un goal dal clamoroso intevento in spaccata di Bega sulla linea della porta. In un'altra occasione servita da Hernanes fallisce la scelta, condizionato dall'umore e dalla sfortuna di poco prima.   
Voto: 6

M. Bresciano - Pochi minuti da giocatore navigato.
Voto: n.g.

 

[1. Peruzzi]

A cosa credi sia dovuta questa crisi d'identità del brasiliano?

[LongJohn]

A cosa credi sia dovuta questa crisi d'identità del brasiliano?

La sua grande intermittenza di rendimento dipende dall'assoluta mancanza di "cura" tattica per il suo modo di giocare originario.   

Hernanes è sempre stato un organizzatore tra difesa e attacco, tipico giocatore nel cuore del campo, e partendo da lì capace di spostarsi senza nessun limite di profondità (ossia fino alla porta avversaria). In Brasile è stato più volte eletto miglior volante del paese. Pensa che persino da interno puro (che certamente sarebbe un ruolo per lui infinitamente migliore e ovviamente più adatto delle posizioni attuali) non ha giocato molte partite nel Sao Paulo. E' un giocatore di grandissima intelligenza calcistica e con certe caratteristiche, di conseguenza da trequartista o attaccante è semplicemente sprecato. Dal momento che è un calciatore straordinario può, quando ispirato, fare comunque male agli avversari in qualsiasi modo. Ma lo spreco è pesante...

La storia dell'eccesso di stanchezza è solo un falso spunto, forse di chi deve giustificare le scelte dell'allenatore. In realtà un giocatore giovane, giunto con entusiasmo in Europa, che ha anche usufruito di una discreta pausa durante i mondiali (aspetto comunemente ignorato) non può certo avere significativi problemi di stanchezza. Senza contare poi che proviene da un campionato dai ritmi meno dispendiosi. Tra l'altro a mio avviso creano anche una certa ilarità le considerazioni di chi ritiene sensato vederlo rifiatare pure dopo l'ultima pausa natalizia di 18 giorni... 
E' semplicemente un regista dinamico che non può giocare dove ama e dà il meglio di sè.
Quando a tratti si è accostato a quel ruolo (arretrando per indole personale) ha fatto intravedere le cose migliori della stagione (vedi ad esempio pezzi del secondo tempo con l'Udinese e con l'Inter, a dicembre il mese in cui un giocatore proveniente dal Brasileirao avrebbe potuto casomai accusare maggior fatica). 

Ad ogni modo è un problema inguaribile durante questa stagione, nel senso che innanzi a queste disposizioni dovrà andare avanti con una marcia divisa tra alti e bassi.             

Non so come la pensi ma puoi ricavarne un senso dal contesto complessivo     

[LongJohn]

Titolare

Berni - Titolare a bruciapelo si dimostra ancora affidabile. Solo un'incertezza alla quale sa rimediare personalmente.
Voto: 6.5

Lichtsteiner - Recupera dopo il guaio fisico rimediato a Brescia e la Lazio può disporre della sua guardia eccellente. Nella ripresa il suo interno destro calibra un paio di cross importanti: sul primo esce ben Gillet in anticipo su Kozak, sul secondo lo stesso portiere belga respinge di piede la girata al volo di Sculli.     
Voto: 6.5

Biava - Porta via il pallone agli avversari come fosse una calamita.
Voto: 6.5

A. Dias - Uno svarione improvviso, per il resto sulle solite ali della dominanza. 
Voto: 6.5

Radu - Grandissima prova di tenuta e di abnegazione.
Voto: 7

Ledesma - Ripete praticamente la stessa gara posivita da lui fornita contro l'Udinese perchè lascia a Matuzalem la zona più centrale del campo e può giocare meno palloni in avanti. Un mediano incontrista abile nel fare diga e nel procacciarsi il pallone.
Voto: 6.5

Matuzalem - Artefice della possibilità del mantenimento palla per la Lazio durante il primo tempo ed all'inizio della ripresa. Non sbaglia mai le aperture e quando opta per la verticalizzazione.
Voto: 7

A. Gonzalez - Come detto e ridetto sin dalla stagione estiva, el Tata meritava ricchissima considerazione. Continua a dover essere sostituito senza motivazione alcuna, ma il tema è solo uno dei capitoli appartenenti ad un testo ormai infinitamente retorico. Uomo di corsa pugnace e con grandi tempi di inserimento. I suoi piedi sono semplicemente sudamericani: a tal proposito da riammirare ad esempio un lancio al bacio eseguito da circa 50 metri per Kozak, durante la prima frazione.
Voto: 7

Hernanes - Senza parole, quindi meglio affidarsi al solito aggettivo: iperuranico. Ammazza il match con un passo di grand jetè!. Distribuisce calcio finchè non viene richiamto in panchina.
Voto: 8+

Sculli - Positivo a tratti. Trova l'assist per Hernanes e pedala bene nei primi 45 minuti. Nel secondo tempo cala di ritmo e resta quasi ai margini. Anche sfortunato a tu per tu con Gillet: ma nell'occasione si poteva fare un pò meglio.     
Voto: 6

Kozak - Il marlin d'acciaio si prodiga in ogni mischia, in ogni contrasto, in ogni anfratto. Ha tanta fame che gli servirà per crescere, come è naturale che sia, soprattutto nel controllo della sfera.
Voto: 6+


Dalla panchina:

Brocchi - Lui c'è sempre ma a cosa serviva?!! Ennesima scelta tecnica che fa venire la pelle di cappone.
Voto: 6

Stendardo - Presente ma esistevano altre vie per sopperire all'uscita di Biava.
Voto: 6

Zarate - Mortificato anche da un'altra panchina e costretto quindi a calcare il campo solo con i piedi. Secondo questo trattamento, la testa è purtroppo altrove.
N.g.

[WombyZoof]

Dalla panchina:
Brocchi - Lui c'è sempre ma a cosa serviva?!! Ennesima scelta tecnica che fa venire la pelle di cappone.
Voto: 6

scusa eh, ma che  stai a dì. gonzalez era cotto, brocchi è entrato e ha spezzato alla grande le avanzate crescenti dei baresi.
devi per forza parlare male di reja, ma la fai di fuori e di brutto. soprattutto, quale autorità tecnica e tattica  ti consente di usare espressioni come "a pelle di cappone"?

[1. Peruzzi]

Votazioni riferite a Lazio-Udinese, stadio Olimpico di Roma, 19 dicembre 2010.
17° giornata di serie A, stagione 2010/2011.

A. Gonzalez – Entra a trenta secondi dal fischio finale e sul suo volto è dipinta l’espressione della rabbia. Una reazione normale per un nazionale uruguayano che non gioca mai e mai è chiamato ad entrare in corso di gara.


Da uno sguardo generale passo a quello specifico: A. Gonzalez è un giocatore (polivalente) di valore e da parte sua ha sfruttato tutto ciò che era umanamente possibile sfruttare (vedi il rendimento nelle due partite in Coppa e le micro unità temporali in campionato).             
Inoltre un altro fattore a penalizzare A. Gonzalez potrebbe essere stato quello di possedere distinto tocco sudamericano, in relazione al ruolo da rivestire: nell'immaginario dell'allenatore questo potrebbe venire a configurarsi come "rischio". Il rischio magari di slanciare troppo la squadra. A parte che tra slanciare e sbilanciare c'è una bella differenza, secondo me una squadra con certi giocatori e con un certo tasso tecnico avrebbe il diritto di essere messa nelle condizioni di muoversi assecondando una convinta ricerca di slancio.       


Votazioni riferite a Lazio-Sampdoria, stadio Olimpico di Roma, 16 gennaio 2011
20° giornata di serie A, stagione 2010/2011

A. Gonzalez - Sbaglia il primo pallone giocato a centrocampo ma dimostra gran carattere e veemenza esemplare.
Voto: 6


Votazioni riferite a Lazio-Fiorentina, stadio Olimpico di Roma, 29 gennaio 2010
22° giornata di serie A, stagione 2010/2011

A. Gonzalez - Come già recentemente messo in luce nel derby di Coppa Italia e nel secondo tempo di Bologna, alla stregua di ogni sua comparsa stagionale, archivia un'altra performance di sostanza personale. Nei primi 45 minuti impegna con convinzione Boruc con un destro dal vertice dell'area, quanto mai scevra di compagni. Ancora una volta (insieme quindi a tutte le poche occasioni fin qui accumulate) attesta la sua sanguigna polivalenza ed acuisce il rammarico per lo scarso impiego negli scorsi periodi di necessità.     
Voto: 6.5


Votazioni riferite a Milan-Lazio, stadio Giuseppe Meazza di Milano, 1 febbraio 2011
23° giornata di serie A, stagione 2010/2011

A. Gonzalez - Si alterna tra il centro destra e la zona esterna, incrociando dalle sue parti Emanuelsson e Antonini. L'approccio di oggi pare indice di risvolti nefasti, non soltanto per i due passaggi orizzontali consegnati nei piedi degli avversari, ma anche perchè i suoi primi movimenti sembrano deprivati di bussola. Di converso sa riemergere già nel corso della stessa frazione andandosi a giocare un difficile lungo linea per lo scatto di Hernnes, che verrà falciato prima di puntare l'area avversaria. Così come è doveroso dare peso specifico ai molteplici palloni di lì in poi recuperati dall'uruguajo nella zona mediana del campo. Ha voglia e necessità di giocare per sincronizzare i ritmi agonistici.
Voto: 6


Votazioni riferite a Brescia-Lazio, stadio Rigamonti di Brescia, 13 febbraio 2011
25° giornata di serie A, stagione 2010/2011

A. Gonzalez - Anche su di lui da vedere i commenti precedenti, sin qui accumulati. Sostituzione inverosimile.
Voto: 7.5


A. Gonzalez - Come detto e ridetto sin dalla stagione estiva, el Tata meritava ricchissima considerazione. Continua a dover essere sostituito senza motivazione alcuna, ma il tema è solo uno dei capitoli appartenenti ad un testo ormai infinitamente retorico. Uomo di corsa pugnace e con grandi tempi di inserimento. I suoi piedi sono semplicemente sudamericani: a tal proposito da riammirare ad esempio un lancio al bacio eseguito da circa 50 metri per Kozak, durante la prima frazione.
Voto: 7

Stimolato dal tuo giudizio di Brescia-Lazio, che ho messo in grassetto, ho dato un'occhiata alle altre pagelle: non posso fare a meno di evidenziare che le tue valutazioni tecniche sono state davvero inappuntabili.
Aggiungo io, come si fa poi a considerare stanco Gonzalez che è uno di quelli che ha giocato meno di tutti fin qui! L'inserimento di Brocchi desta non poche perplessità nel corso di una partita del genere. Con la base già difensiva della Lazio (tipo di retroguardia + Ledesma e Matuzalem ma anche gente che ha risorse difensive, vedi Sculli e lo stesso A.Gonzalez), è a dir poco un surplus di copertura contro l'utlima in classifica affrontata in casa nostra e lasciando invece Floccari e Zarate in panchina...

[LongJohn]

Unità di vedute sul tema con 1.Peruzzi, allora. Inserire il valoroso Brocchi in quei frangenti è scelta raggelante. Il carico A. Gonzalez al limite poteva pure uscire, non certo per motivi fisici..., ma casomai proprio in base a chi entrava: una punta vera è invece rimasta in panchina fino al triplice fischio e all'altra sono stati "concessi" 5 minuti. Con il magro uno a zero, in casa contro l'ultima in classifica, dovresti cercare di chiudere chiaramente il risultato anche attraverso i cambi, e questo trascende l'ideale tattico prescelto bensì ha a che fare con il tipo di mentalità.     

Un breve accenno su quanto si possa essere estranei rispetto alla verità: è lampante la mia totale astensione non solo da commenti, ma anche da pagelle per esempio dopo partite come Lazio-Lecce e Bologna-Lazio... Lapalissiani segni di una completa assenza di preconcetti e di intenzioni inflittive. D'altronde un conto sarebbe l'accanimento verso qualcuno e un conto è scrivere di quello che accade, anche attraverso civili commenti personali. Ma è da sempre prevedibile che chi è fanatico per un allenatore e morboso per le zuffe virtuali si esprima senza presupposti di attendibilità.     

Nello specifico su A. Gonzalez -
In effetti in presenza di "trovate" che pretendono di definire cotto uno dei giocatori giovani meno impiegati in assoluto, al di là dell'involontario effetto esilarante che ne emerge, non c'è certo bisogno di saggiare con domande l' "autorità tecnica" del netter in questione, in quanto riconoscibili d'acchitto come tipiche conclusioni da dilettanti allo sbaraglio. 

[1. Peruzzi]

Parecchio logico.

Al contrario devo riconoscere che l'accanimento ossessivo di chi ha bisogno di giustificare ciecamente l'allenatore è movimento anche un pò piagnucoloso.

In effetti in presenza di "trovate" che pretendono di definire cotto uno dei giocatori giovani meno impiegati in assoluto

Ad esempio questa tesi per me va invece contro ogni logica. Ma poi che alcuni possiedono il faticometro in mano? Personalmente ho visto A. Gonzalez uscire anche abbastanza rabbuiato in volto. Come fa ad essere stanco un giocatore giovane che finora ha trascorso più tempo in panchina e in tribuna che in campo... Sul suo presunto calo della ripresa possono esistere varie interpretazioni, per esempio che un pò tutta la squadra ha avuto un comportamento diverso ed è calata, certamente quella di una carenza fisica non è convincente: non solo ha giocato poco durante la stagione, ma allo stesso tempo ultimamente sta giocando da quel tanto che basta per entrare anche in forma.
Qui si parla proprio del primo cambio, non del secondo o del terzo (che poi le sostituzioni a disposizione sono tre ed anche il terzo in un contesto come quello di Lazio-Bari si può fare molto prima).
Faccio su due piedi solo un esempio parallelo e recente: sempre domenica scorsa Napoli-Catania, sul vantagggio di 1-0, a mezz'ora dalla fine, come primo cambio entra Mascara, un attaccante per una mezzapunta. Stesso risultato di partenza e stesso risultato finale di Lazio-Bari appunto, tipologia di cambio diametralmente opposta. Ma gli esempi sono davvero svariati e provengono da scelte di gioco diversissime tra loro. Per esempio proprio Brescia-Bari di 15 giorni fa: sull'1-0 per le rondinelle (la partita poi finirà 2-0), Iachini fa entrare Caracciolo più o meno allo stesso minuto in cui Reja ha fatto entrare Brocchi... Ma ripeto i casi da citare sono tanti e variegati. Tanto per ribadire che tra le mura amiche contro chi occupa l'ultima posizione di classifica le punte sono importanti eccome a chiudere il risultato...



A me pare che nessuno di noi si sia eletto a fonte assoluta di verità. Non vedo pulpiti ne tanto meno risposte smodate, almeno da parte mia e di LongJohn...

[LongJohn]

Per 1. Peruzzi -

Sia sulla forma fresca di A. Gonzalez sia sulla questione dei cambi (giusto sottolineare che si è parlato in primis del primo cambio e che il terzo, specialmente in certi contesti, si può fare molto prima) hai speso parole molto equilibrate e pertinenti a mio modo di vedere.
 
Ad ogni modo torno alle opinioni tecniche parlando un pò di Lazio-Bari: come ho raccontato già nei giudizi della mia semplice pagella e come credo possa risultare a tutti, la Lazio per quasi tre quarti di gara ha avuto costantemente in mano le redini dell'iniziativa: lo esplicito quando parlo ad esempio di Matuzalem in merito al conseguente "mantenimento" durante l'intero primo tempo ed inizio della ripresa. La Lazio, soprattutto quando presente gente come Matuzalem ed Hernanes, il possesso lo fa per vocazione tecnica.
Passo in breve ad uno specifico punto: sono da sempre uno dei fautori di Ledesma come un certo tipo di valente incontrista (finora in concreto ci ha giocato solo tre partite: Lazio-Udinese, Brescia-Lazio, Lazio-Bari.... Più gli sgoccioli di Chievo-Lazio. Tutte vittorie.) e dell'importante contemporaneità Matuzalem-Ledesma, che considero un abbinamento potenzialmente importante, armonioso e funzionale. Contro l'Udinese era stata uno dei punti di forza appunto perchè Ledesma ha agito principalmente da interditore e Matuzalem da costruttore; 10 giorni fa a Brescia c'era stata invece una leggera confusione di posizioni e compiti al riguardo, ma le cose avevano funzionato comunque decorosamente bene al riguardo. L'importante secondo me è che "di base" sia appunto resa chiara la distribuzione dei compiti tra i due. Contro il Bari questo è stato un fattore positivo, da questo punto di vista ci sta un parallelismo con il match contro i friulani.   


p.s. Intervengo una tantum e ho scritto sia nel topic presente sia negli altri ai quali ho partecipato definendo testualmente le mie come semplici opinioni, ma c'è qualcuno (pochi) che quando legge cose diverse dalle proprie si consuma forse dai bruciori.   

Al contrario devo riconoscere che l'accanimento ossessivo di chi ha bisogno di giustificare ciecamente l'allenatore è movimento anche un pò piagnucoloso.

Appunto. Fanatismo e cecità vanno di pari passo.

[1. Peruzzi]

Per 1. Peruzzi -

Sia sulla forma fresca di A. Gonzalez sia sulla questione dei cambi (giusto sottolineare che si è parlato in primis del primo cambio e che il terzo, specialmente in certi contesti, si può fare molto prima) hai speso parole molto equilibrate e pertinenti a mio modo di vedere.
 
Ad ogni modo torno alle opinioni tecniche parlando un pò di Lazio-Bari: come ho raccontato già nei giudizi della mia semplice pagella e come credo possa risultare a tutti, la Lazio per quasi tre quarti di gara ha avuto costantemente in mano le redini dell'iniziativa: lo esplicito quando parlo ad esempio di Matuzalem in merito al conseguente "mantenimento" durante l'intero primo tempo ed inizio della ripresa. La Lazio, soprattutto quando presente gente come Matuzalem ed Hernanes, il possesso lo fa per vocazione tecnica.
Passo in breve ad uno specifico punto: sono da sempre uno dei fautori di Ledesma come un certo tipo di valente incontrista (finora in concreto ci ha giocato solo tre partite: Lazio-Udinese, Brescia-Lazio, Lazio-Bari.... Più gli sgoccioli di Chievo-Lazio. Tutte vittorie.) e dell'importante contemporaneità Matuzalem-Ledesma, che considero un abbinamento potenzialmente importante, armonioso e funzionale. Contro l'Udinese era stata uno dei punti di forza appunto perchè Ledesma ha agito principalmente da interditore e Matuzalem da costruttore; 10 giorni fa a Brescia c'era stata invece una leggera confusione di posizioni e compiti al riguardo, ma le cose avevano funzionato comunque decorosamente bene al riguardo. L'importante secondo me è che "di base" sia appunto resa chiara la distribuzione dei compiti tra i due. Contro il Bari questo è stato un fattore positivo, da questo punto di vista ci sta un parallelismo con il match contro i friulani.   


p.s. Intervengo una tantum e ho scritto sia nel topic presente sia negli altri ai quali ho partecipato definendo testualmente le mie come semplici opinioni, ma c'è qualcuno (pochi) che quando legge cose diverse dalle proprie si consuma forse dai bruciori.   


Appunto. Fanatismo e cecità vanno di pari passo.

Sinceramente interessante, davvero. Anche io ho simile concezione tecnica dei due centrocampisti insieme.   

Approfitto per scambiare una parola anche su Kozak (a proposito, una banalità di cronaca: se non erro nell'ultima partita il lungo lancio di Gonzalez ha trovato Sculli, non il ceko): deduco che lo consideri un ariete di ottima prospettiva ma che (ovviamente) deve ancora crescere un bel pò. Secondo te chi dovrebbe giocare di più in quest'ultima parte di stagione tra lui e Floccari?

[jegue98]

Carissimo LongJohn possiamo dire che piano piano il buon Reja sta migliorando l'assetto di questa squadra?
Manca all'appello il nostro Maurito ma temo che dovrà soffrire un altro po..

[LongJohn]

Rispondo

Alla domanda di 1.Peruzzi -

1) Senza alcun dubbio Floccari (centravanti) e Zarate (attaccante libero) titolari sempre.
2) Kozak si trova a vivere quasi un paradosso perchè contemporaneamente ha bisogno estremo di giocare proprio per la razza alla quale appartiene ma nella Lazio il tipo di apporto che può dare alla squadra nel presente sarà molto limitato: funziona benissimo sulle palle inattive ed è talmente dotato fisicamente che avrebbe capacità di aiutare attirando su di sè più uomini avversari liberando varchi ai compagni, ma sul piano tecnico è sintomatico sia ancora profondamente grezzo e il suo repertorio ancora troppo povero... E' sin dall'estate che lo isolo nelle analisi: la Lazio aveva bisogno di un attaccante già pronto, sotto tutti i profili, in grado di sostituire all'occorrenza tecnico/tattica sia Floccari sia Zarate, cosa che poteva tranquillamente non escludere la presenza di Kozak in rosa. Un discorso invece che indirizzavo apertamente alla casella occupata da Rocchi e alla sua inadeguatezza (stendendo un velo pietoso poi su chi erroneamente annoverava anche Foggia tra gli uomini d'attacco a disposizione...).
Appunto però Kozak non è pronto per essere titolare nella Lazio, ossia in una squadra con parco giocatori di ottimo rango in relazione alla mediocrità di questa serie A, e di conseguenza per l'evoluzione ottimale del ragazzo era fondamentale trascorrere una stagione intera da titolare in realtà diverse come Brescia o Atalanta, per capirci. Siccome è rimasto e, indipendentemente dalla sua permanenza o partenza, non è stato preso nessuno, la presenza di Kozak andava a quel punto valorizzata molto prima (iniziando a dare continuità alle sue panchine ed ai suoi ingressi già da ottobre, non da dicembre/gennaio). Il giovane centravanti comunque va incoraggiato e ha fatto anche qualcosa di estremamente valido ed ammirabile negli utlimi tempi.

Sono due concetti a me solari e che ripeto apertamente da quest'estate.
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Alla domanda di Jegue -

So che è retorica e amara, ma la mia convinzione è restata sempre invariata. Possono mutare le ispirazioni dei nostri giocatori, il tipo di partita degli avversari, i risvolti episodici e i risultati, ma la Lazio è in balia di una mentalità stagnante e raccogliticcia. I punti (0, 1 o 3) associati all'esito delle partite, costantemente appeso ad un filo, non incidono minimamente in questa lettura.
--------

[Matita]

La sua grande intermittenza di rendimento dipende dall'assoluta mancanza di "cura" tattica per il suo modo di giocare originario.   

Hernanes è sempre stato un organizzatore tra difesa e attacco, tipico giocatore nel cuore del campo, e partendo da lì capace di spostarsi senza nessun limite di profondità (ossia fino alla porta avversaria). In Brasile è stato più volte eletto miglior volante del paese. Pensa che persino da interno puro (che certamente sarebbe un ruolo per lui infinitamente migliore e ovviamente più adatto delle posizioni attuali) non ha giocato molte partite nel Sao Paulo. E' un giocatore di grandissima intelligenza calcistica e con certe caratteristiche, di conseguenza da trequartista o attaccante è semplicemente sprecato. Dal momento che è un calciatore straordinario può, quando ispirato, fare comunque male agli avversari in qualsiasi modo. Ma lo spreco è pesante...

La storia dell'eccesso di stanchezza è solo un falso spunto, forse di chi deve giustificare le scelte dell'allenatore.

In realtà un giocatore giovane, giunto con entusiasmo in Europa, che ha anche usufruito di una discreta pausa durante i mondiali (aspetto comunemente ignorato) non può certo avere significativi problemi di stanchezza. Senza contare poi che proviene da un campionato dai ritmi meno dispendiosi. Tra l'altro a mio avviso creano anche una certa ilarità le considerazioni di chi ritiene sensato vederlo rifiatare pure dopo l'ultima pausa natalizia di 18 giorni... 
E' semplicemente un regista dinamico che non può giocare dove ama e dà il meglio di sè.
Quando a tratti si è accostato a quel ruolo (arretrando per indole personale) ha fatto intravedere le cose migliori della stagione (vedi ad esempio pezzi del secondo tempo con l'Udinese e con l'Inter, a dicembre il mese in cui un giocatore proveniente dal Brasileirao avrebbe potuto casomai accusare maggior fatica). 

Questo è imho il nocciolo dei problemi della squadra.
Credo che Reja , giocando col 4231 , debba convincersi che Hernanes possa giocare nei 2,al posto di Matuzalem.
Cosi oltre a mantenere un assetto che offre gia' ottime garanzie in fase difensiva , puoi anche recuperare un attaccante come Zarate, che altrimenti , avendo lui come Hernanes un amore poco velato per il possesso di palla dalla trequarti in su , manderebbe sicuramente fuorigiri tutta la fase offensiva.
A me sembra evidente che il profeta , cosi' avanzato , cerchi solo la conclusione a rete (vedi Lazio Bari con 10 tiri nello specchio).
Spesso infatti quando l'avversario riparte dal proprio portiere , il profeta è il piu' avanzato , tolto quindi dal centro delle ostilita' dove sarebbe sicuramente piu' efficace.
Se invece ritiene importante Matuzalem , sempre a fianco di Ledesma , Hernanes puo' comunque essere arretrato sulla stessa linea ,lasciandolo libero di "andare" durante l'attacco per poi recuperare posizione. Avrebbe sempre e comunque 3 giocatori avanti a lui piu' il terzino che scende ed eventualmente anche l'altro mediano che lo accompagna.
Potremo anche rischiare un centrocampo in linea a 4 col profeta accanto a Ledesma e Mauri a sinistra che gioca come il Fiore di Mancini. A destra di Ledesma Gonzales o Sculli.
Aumentando cosi' il livello dei ricambi con Matuzalem e Brocchi e la fase offensiva in termini di numero di partecipanti.
Ora che poi sembra che abbiamo recuperato un po' di dinamicita' , a maggior ragione si dovrebbe rischiare.
Di sicuro saremmo noi a imporre e dettare i ritmi del gioco. Senza adattarci all'avversario.E cio' non vuol dire rinunciare alla prudenza...

[WombyZoof]

Questo è imho il nocciolo dei problemi della squadra.
Credo che Reja , giocando col 4231 , debba convincersi che Hernanes possa giocare nei 2,al posto di Matuzalem.
Cosi oltre a mantenere un assetto che offre gia' ottime garanzie in fase difensiva , puoi anche recuperare un attaccante come Zarate, che altrimenti , avendo lui come Hernanes un amore poco velato per il possesso di palla dalla trequarti in su , manderebbe sicuramente fuorigiri tutta la fase offensiva.
A me sembra evidente che il profeta , cosi' avanzato , cerchi solo la conclusione a rete (vedi Lazio Bari con 10 tiri nello specchio).
Spesso infatti quando l'avversario riparte dal proprio portiere , il profeta è il piu' avanzato , tolto quindi dal centro delle ostilita' dove sarebbe sicuramente piu' efficace.
Se invece ritiene importante Matuzalem , sempre a fianco di Ledesma , Hernanes puo' comunque essere arretrato sulla stessa linea ,lasciandolo libero di "andare" durante l'attacco per poi recuperare posizione. Avrebbe sempre e comunque 3 giocatori avanti a lui piu' il terzino che scende ed eventualmente anche l'altro mediano che lo accompagna.
Potremo anche rischiare un centrocampo in linea a 4 col profeta accanto a Ledesma e Mauri a sinistra che gioca come il Fiore di Mancini. A destra di Ledesma Gonzales o Sculli.
Aumentando cosi' il livello dei ricambi con Matuzalem e Brocchi e la fase offensiva in termini di numero di partecipanti.
Ora che poi sembra che abbiamo recuperato un po' di dinamicita' , a maggior ragione si dovrebbe rischiare.
Di sicuro saremmo noi a imporre e dettare i ritmi del gioco. Senza adattarci all'avversario.E cio' non vuol dire rinunciare alla prudenza...

teoricaomente tutto giusto, in pratica fai la fine del palermo.

[syrinx]

Io continuo a credere che il giorno in cui Hernanes verrà schierato nel suo ruolo sarà un grande passo avanti per la Lazio tutta.

[Matita]

teoricaomente tutto giusto, in pratica fai la fine del palermo.

Le mie certezze , al contrario delle tue , invece ,mi portano a pensare piu' a Milan e Inter che al Palermo.

La nostra difesa , o fase difensiva , rispetto ai siciliani , da molte piu' certezze , ma non devo ricordartelo.

 

[borges]

Io continuo a credere che il giorno in cui Hernanes verrà schierato nel suo ruolo sarà un grande passo avanti per la Lazio tutta.

con mauri e ledesma stabilmente in panchina.....

[borges]

                            Muslera

             Lich Dias Radu Ziegler


          Biondini Hernanes Pazienza

               Sculli Floccari Zarate

potrebbe andare?