Autore Topic: Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti  (Letto 23337 volte)

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Offline benvolio

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #140 : Giovedì 9 Dicembre 2010, 19:45:16 »
Il campo era bagnato sin dall'inizio, magari non tantissimo ma era bagnato. La palla ha fatto zig-zag ed era veloce pero' Muslera ha deciso all'ultimo di provare a girarla verso lateralmente e l'ha presa con i polsi anziche' con i palmi delle mani. Insomma secondo me qualcosa in piu' poteva fare, se non altro come impostazione della parata. Buon pero' il piazzamento.

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #141 : Lunedì 13 Dicembre 2010, 01:54:19 »
Come quasi tutte le partite del nostro campionato, quella di oggi è davvero un'immagine tecnico/tattica da mortificazione assoluta. Quella di oggi, insieme a diverse altre, addirittura si inserisce d'ufficio in fondo ad una galleria degli orrori: l'antitesi del gioco del calcio. Una tortura per l’appassionato. Con le sostituzioni finali (chi per chi, ossia le complessive combinazioni) come spietato colpo di grazia! 
Non c'è sorpresa. Le eccezioni (e parzialmente di per se stesse) a tale tendenza auto-inflittiva sono state due ed una di queste, quella scorsa contro l'Inter (con assurda sofferenza finale) ampiamente agevolata tatticamente e tecnicamente da una serie di circostanze.
Già dopo il derby invitavo idealmente (e consapevolmente invano) ad una sana autocritica la guida tecnica. Che almeno il periodo natalizio possa portare consiglio (perché riguardo qualche altra soluzione più beata sono privo di speranza nonché bloccato secondo fede sin da quest'estate). 

Il goal di Krasic non sposta il profondo contenuto dell'amara realtà.
Le sconfitte bruciano di più solo perché sono sconfitte e in quanto tali sul piano effettivo non sostituibili da nessun altro risultato. Di conseguenza le sconfitte, sul piano delle analisi, sono in grado di aggiungere sempre qualcosa (perché un qualcosa che rappresentano soltanto loro) a qualcosa che però c’è a priori (ossia il comportamento, il modo di giocare).   



P.S.  Per la cronaca oggi (non certo una novità) la direzione arbitrale è stata insopportabilmente avversa per il comportamento a senso unico su quasi ogni minima decisione.       
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #142 : Lunedì 13 Dicembre 2010, 14:37:02 »
Votazioni riferite a Juventus-Lazio, stadio Olimpico di Torino, 11 dicembre 2010.
16° giornata di serie A, stagione 2010/2011.

Titolari

Muslera – Grandissima parata sulla punizione di Del Piero, al quale nega il vantaggio andandosi a schiantare sul palo con entrambe le braccia. Il quadro complessivo: da interventi corretti passa vertiginosamente a gravi disattenzioni come quando non trattiene un debole tiro da fuori di Aquilani.
Non è semplicissimo fare meglio sulla pericolosa penetrazione finale di Krasic ma il portiere sudamericano, come molto spesso capita, sbaglia qualcosa anche in tale circostanza.
Voto: 6-

Liechtsteiner – Lottatore classico. La scelta tattica, circa la disposizione della squadra, non favorisce quasi mai la ricerca della profondità, anche dalla sua parte. Le rare volte che vi riesce non è a suo agio nei cross e a volte anche sfortunato.
Voto: 6

Biava – Davvero ai confini dell’esaurimento. Come evidenziato da qualche partita si sta consumando in modo esagerato a causa della mentalità iper-difensiva della squadra. Si immola generosamente per impedire la realizzazione di Quagliarella. Esce ancora una volta fisicamente a pezzi.
Voto: 6

A. Dias – Sorpreso dalla furia di Chiellini sul primo goal. Reagisce molto bene con le solite peculiarità delle quali è riccamente munito. Sfortunato in un controllo orizzontale durante il primo tempo, che libera la conclusione di Krasic.
Voto: 6+

Cavanda – In assenza di Garrido, la logica direbbe Del Nero. Invece l’opzione ricade sul ragazzo di origine angolana, fuori posizione e contro la migliore ala destra del momento (a modesto avviso neanche in serata di grazia...). I risultati della sua enorme sofferenza, nonostante faccia il suo massimo, possono essergli imputabili in modo rigoroso soltanto da chi non conosce il contesto.
Voto: 5+

Brocchi – Grande faticatore che avrebbe meritato più pause durante il campionato. Accadrà la prossima volta perché in odor di squalifica. Con la squadra sempre schiacciata o sfilacciata può commettere anche lui approssimazioni.
Voto: 6

Matuzalem – Esperienza e qualità messe purtroppo al servizio del nulla, a livello di gioco di squadra.
Voto: 6.5

Mauri – Parte in modo delittuoso. Ha il merito di rimettersi in sesto a gara in corso con alcuni buoni suggerimenti. Da cambiare con M. Bresciano già da molte partite.
Voto: 6

Hernanes – Dopo la grande gara contro l’Inter, che ha confermato di nuovo la sua estraneità all’eccesso di stress, torna a dover singhiozzare per arcinoti motivi. Impazzisce da una parte all’altra, senza mai essere messo nelle condizioni di far ragionare la squadra. Ma l'impegno non manca mai.
Voto: 6-


Zarate – Il migliore in campo sostituito…. da un terzino (Del Nero secondo versatilità) che avrebbe potuto e dovuto sostituire un altro terzino fuori ruolo. 
Voto: 7-

Floccari – A ripetersi ossessivamente: talmente stanco dalle imposizioni tattiche precedenti che non può ritrovare la sua proverbiale lucidità di attaccante.
Voto: 5+


Dalla panchina

Diakitè – Una forza della natura. Un cannibale volante.
Voto: 6.5

Ledesma – N.g.

Del Nero - entrato al posto di Zarate e non di Cavanda? Ma il quesito retorico ancora più corretto è: non ha giocato titolare con le assenze contemporanee di Garrido e Radu?
N.g   



   
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #143 : Domenica 19 Dicembre 2010, 22:05:28 »
Votazioni riferite a Lazio-Udinese, stadio Olimpico di Roma, 19 dicembre 2010.
17° giornata di serie A, stagione 2010/2011.


Titolari

Muslera – Se non fosse stato per il vistoso scivolone sull’innocuo stacco di Denis, sarebbe stata una buona gara. 
Voto: 5.5

Liechtsteiner – Oculatissima la sua guardia. Dopo la pausa di Torino riprende subito a calibrare i suoi cross, ben eseguiti con entrambi i piedi. Si sgancia a sinistra sul contropiede “4 contro 2” del primo tempo e non riesce a rimanere freddo davanti ad Handanovic: spreco monumentale.
Voto: 6+

Biava – Prosegue il periodo delle imprecisioni e dell’annebbiamento, come quando consegna il pallone agli avversari impacchettando un autentico regalo a Di Natale libero a tu per tu con Muslera, che per fortuna riesce a sventare perfettamente con la mano destra. Si fa rubare il tempo da Denis in occasione del 2-2 ma qualche minuto prima può festeggiare una volèe vincente, da incorniciare per grinta e abilità.
Voto: 6.5

A. Dias – Il ministro della difesa viene da Sao Bernardo do Campo. Incolpevole su entrambi i goal friulani e della vulnerabilità sul versante sinistro. 
Voto: 8

Diakitè – Le pecche della sua prestazione sono estranee alla sua volontà. Nonostante non possa salire alla ribalta a causa del compito specifico e debba più volte smarrire gli esterni friulani (quando Isla, quando Sanchez), la condotta del roccioso transalpino rivendica determinazione e muscoli fuori dall’ordinario. Invalicabile quando per alcuni tratti della ripresa la difesa passa a tre. Ulteriore carica esplosiva durante i calci d’angolo.
Voto: 6

Ledesma – Finalmente gioca soltanto da Brocchi. Finalmente, per la prima volta, riceve un incarico per il quale è tagliato, da incontrista di rottura. Nelle uniche altre occasioni (Genova, Firenze, Cesena) in cui è partito dall’inizio in coppia con Matuzalem era infatti stato sempre lui ad essere  principalmente delegato alla costruzione. Oggi, complice la squalifica di Brocchi, è lui (vera novità) a decentrarsi e a girare per il campo in cerca di palloni. In tal modo riesce anche a sbagliare quel poco che è giusto possa sbagliare (come per Brocchi, rispetto al quale ha un tocco un pò meno aspro). Chi ha seguito l’evoluzione del thread, pagella dopo pagella, commento dopo commento, avrà saputo appurare sin dall’inizio la tesi relativa al figlio di Patagonia e forse apprezzare l’analisi di gioco sul suo conto. La giornata di oggi appalesa come possa prendere corpo quello che si era potuto intravedere solamente durante gli ultimi minuti di Chievo. E’ così che il peso del suo apporto può trasformarsi e riempirsi solo di spirito benefico e ubertoso.   
Voto: 7

Matuzalem – Dopo un breve periodo di riscaldamento che tradisce qualche tentennamento, soprattutto a causa del comportamento collettivo, la sua pellicola inizia a scorrere solo secondo qualità. Verticalizza e tampona, contrasta e rilancia. Regista da Festival Internazionale.
Voto: 7+

Mauri – Non è raro vederlo peccare di egoismo: quando non serve Zarate solo sulla sinistra e preferisce calciare addosso ai difensori dell’Udinese, in una limpidissima occasione da goal del primo tempo, meriterebbe di accomodarsi subito dietro la lavagna. Possiede la capacità di eseguire torsioni particolari e non semplici, alle quali però spesso non fa seguito un rapporto confidenziale con la porta. Nel lavoro di centrocampo conferma il lieve rifornimento d’ossigeno delle ultime due gare così come la penuria di lucidità di quelle precedenti. Balbettante.
Voto: 6-

Hernanes – Profeta del calcio. L’unica cosa di cui si è stancato è la posizione, al punto che la natura prende il sopravvento e nel secondo tempo, d’istinto personale, viene calamitato costantemente ad un punto d’origine arretrato e quindi più congeniale. Se nel primo tempo eccelle con goal, traversa e quant’altro, nella ripresa non soltanto tiene botta ma torna o melhor jogador do Brazil, perché vive più a centrocampo. O profeta = O melhor volante do Mundo.
Voto: 8

Rocchi – Primo tempo da 6.5 grazie ad un’assistenza puntuale e continua. Secondo tempo da 5.5.
Voto: 6

Zarate – Sotto porta non pare in giornata perché sfrutta male due ghiotte occasioni: sulla prima (passaggio di Rocchi) non è incisivo nel calciare verso Handanovic, sulla seconda (sempre 1° tempo) anziché orientarsi verso la porta si porta erroneamente verso l’esterno dissolvendo così una facile chance. Ma sono i suoi piedi sensibili ad impostare l’assalto in contropiede “4 contro 2” che verrà fagocitato da Liechtsteiner. Inoltre è vittima, come pochi, di falli in qualsiasi zona del campo ed artefice di minacce repentine. Che sia lui a dover uscire è davvero inconcepibile (l’ingresso di Kozak giustissimo). Un dolce inventore di goal e di assist non va ostacolato con sistemi incuranti del talento: come cercare di mettere un coperchio sopra ad un vulcano… E l’argentino è un vulcano delle meraviglie.       
Voto: 6


Dalla panchina

Kozak – Il ragazzo si farà. Con l’assenza di Floccari per caratteristiche avrebbe meritato oggi la titolarità.
Voto: 6.5

M. Bresciano – Bravo a tener palla e nel farla girare. 
n.g.

A. Gonzalez – Entra a trenta secondi dal fischio finale e sul suo volto è dipinta l’espressione della rabbia. Una reazione normale per un nazionale uruguayano che non gioca mai e mai è chiamato ad entrare in corso di gara.               
     
     
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Offline jegue98

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #144 : Lunedì 20 Dicembre 2010, 10:23:30 »
Caro LongJohn è sempre un piacere leggere le tue pagelle, come al solito quello che scrivi rispecchia quasi fedelmente il mio pensiero.
Vorrei farti una domanda.
Possibile che "El Tata" non riesca a trovare una collocazione in questa squadra?
Perchè secondo te non vengono sfruttate le sue caratteristiche anche per metà tempo? Io sono convinto che il ragazzo potrebbe dare un gran contributo alla causa. Ovviamente i risultati danno ragione al mister, per carità, ma perchè non dare qualche chance all'uruguajo?
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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #145 : Martedì 28 Dicembre 2010, 21:07:30 »
Stesse impressioni su El Tata, amigu Jegue.

Sui reali motivi del comportamento assunto sin qui nei confronti del centrocampista uruguayano posso soltanto avanzare delle ipotesi che nascono da considerazioni personali.
Innanzitutto la maggior parte degli allenatori di oggi in Italia accusa una specifica tendenza: quella dell'incapacità e della mancanza di coraggio in rapporto all'inserimento di nuovi elementi. A mio parere tale comportamento evidenzia ancora una volta la fragilità ideativa di certi tecnici rispetto ad altri. Ovviamente poi sussistono sempre eccezioni, ma sto qui abbozzando una linea generale: misurarsi con ciò che è nuovo, a seconda dell'identità del soggetto incaricato a scegliere, può rivelare difficoltà di vario genere, in certi casi anche paura. In poche parole si tende a preferire il "vecchio" (soprattutto quando non si conosce il rendimento del "nuovo", ma questo è anche un paradosso se il giocatore non lo si vede all'opera con una certa continuità). Un'eccezione (a questo punto è proprio il caso di definirla tale) è l'arrivo di giocatori letteralmente fuori dall'ordinario come Hernanes: troppo grande la caratura tecnica, troppo significativo l'esborso economico in rapporto alle possibilità medie della società, troppo commerciale il curriculum (età, prospettive di mercato, nazionale brasiliana, etc... ) per non farlo giocare o eccedere con i tentennamenti (in quel caso è sufficiente limitarsi a cambiargli ruolo...). Ma per poter vedere un poco il campo in tempi abbastanza immediati, i nuovi acquisti non devono per forza chiamarsi Hernanes, Platini o Mandrake, e nemmeno essere esponenti iperdifensivi come Gattuso, Brocchi o Sissoko (intendo quello juventino).       
Da uno sguardo generale passo a quello specifico: A. Gonzalez è un giocatore (polivalente) di valore e da parte sua ha sfruttato tutto ciò che era umanamente possibile sfruttare (vedi il rendimento nelle due partite in Coppa e le micro unità temporali in campionato).             
Inoltre un altro fattore a penalizzare A. Gonzalez potrebbe essere stato quello di possedere distinto tocco sudamericano, in relazione al ruolo da rivestire: nell'immaginario dell'allenatore questo potrebbe venire a configurarsi come "rischio". Il rischio magari di slanciare troppo la squadra. A parte che tra slanciare e sbilanciare c'è una bella differenza, secondo me una squadra con certi giocatori e con un certo tasso tecnico avrebbe il diritto di essere messa nelle condizioni di muoversi assecondando una convinta ricerca di slancio.         


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Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #146 : Venerdì 7 Gennaio 2011, 21:19:53 »
Votazioni riferite a Genoa-Lazio, stadio Marassi di Genova, 6 gennaio 2011
18° giornata di serie A, stagione 2010/2011


Titolari

Muslera – Dopo una respinta insensata che favorisce una raffica di assalti genoani, il giovane uruguagio azzecca ogni singola scelta. Fortunatamente l’indicatore della sua instabilità, ieri pomeriggio, pende tutto verso valore positivo. Praticamente sulla stessa lunghezza d’onda delle imprese di Palermo, dove aveva forse fatto soltanto una parata in più.   
Voto: 8-     

Liechtsteiner – Medaglia d’oro al valore. Diagonali puntuali come un orologio (di fabbricazione in terra natia); costellazione di anticipi che sbrogliano gli affondi pericolosi del Genoa; mantenimento del self control anche con la testa fasciata. Si affaccia in avanti solo di rado e, quando i dettami tattici lo consentono, si fa valere ispirando un’accelerazione laterale di Zarate nel primo tempo e guadagnando un corner grazie ad una percussione personale nel secondo, quando era già avvolto dalle bende. Svirgola un pallone in tutto l’incontro.
Voto: 7.5

Biava – La pausa ha forse giovato alla vecchia sentinella del fortino laziale. In particolare, da apprezzare un paio di belle entrate su Destro e Toni. Nella ripresa, durante la tormenta ligure, tiene ma i capogiri non lo risparmiano.
Voto: 6.5

A. Dias – Come al solito di un’altra categoria. Uno dei migliori al mondo ad abbinare padronanza di marcatura e tocco d’elite palla al piede. Una sola defaillance in 95 minuti. 
Voto: 7.5

Radu – Torna dopo l’operazione e rinnova il suo impegno in un ruolo che non può esaltarne le caratteristiche. Responsabile di una pluralità di macchie difensive ma soprattutto un pesce fuor d’acqua se chiamato a salire lungo la riva di sinistra.
Voto: 6-

Brocchi – Un altro anziano al quale le pause (tra l’altro lui ha saltato anche l’ultima del 2010 contro l’Udinese) non possono che fare bene. Esce dopo aver dato oltre l’immaginabile. Ieri si ripresenta infatti sulle cime (a lui care) di rendimento. Scalatore di montagne.
Voto: 7.5

Ledesma – La contemporaneità Ledesma/Brocchi, indipendentemente dalle loro virtù, è sempre un grosso handicap (quando più appariscente, quando meno) per la squadra, se l’obiettivo è la vittoria; oltre ad essere tra i tanti segni rappresentativi della latitanza di una mentalità vincente. Dopo la sua bella prova contro l’Udinese, torna oggi ad occupare un ruolo improprio. Comunque primo tempo sufficiente.     
Voto: 5.5     

Zarate – Meglio nel primo tempo quando salta sempre l’uomo e produce validi assist per i compagni. Ancora una volta gli viene imposto un lavoro di sacrificio su e giù per la fascia che ne può incrinare la lucidità balistica.
Voto: 6

Hernanes – Ennesima puntata di uno sceneggiato ormai noioso: convive con l’amarezza di non giocare dove preferisce. Per tali motivi verrebbe voglia di non giudicarlo o di non assegnargli un voto. A parte il gran palo, non entra purtroppo mai in partita. Sempre osceno comunque veder lasciare il palcoscenico al brasiliano col risultato ancora aperto.
Voto: 5
 
Mauri – Cadaverico. Nel corso della partita (che gioca inspiegabilmente addirittura per intero) solo due cose utili: un passaggio di tacco per Floccari e un intervento corretto in fase di ripiegamento all’interno dell’area di rigore.
Voto: 4-

Floccari – Le scelte tattiche stanno ammuffendo un signor centravanti.
Voto: 5


Dalla panchina

Matuzalem  - Comprendere le ragioni del suo mancato impiego sin dall’inizio è un rebus al quale è consigliabile non cercare una soluzione. La forma fisica degli ultimi due mesi viene interrotta bruscamente da una botta alla caviglia: chissà quando tornerà. 
Voto: 6

M. Bresciano – Idem. E poi: perché al posto di Hernanes? Perché così in ritardo il suo ingresso? Perché non al posto di Mauri? Perché non gioca mai? Pensare sia scarso vorrebbe dire non seguire il campionato italiano da anni oltre che essere vittime di fanatismo verso le proprie opinioni. Nei suoi 5 minuti, a differenza delle precedenti briciole di tempo, oggi va male.   
n.g.

Kozak
n.g.
 
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Offline dukenduke

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« Risposta #147 : Martedì 11 Gennaio 2011, 22:32:08 »
LJ e sull'ultima immonda partita che dici? 
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline LongJohn

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« Risposta #148 : Martedì 11 Gennaio 2011, 23:04:01 »
LJ e sull'ultima immonda partita che dici?

caro amico laziale,

posso solo dire di essere a dir poco dispiaciuto di aver constatato che il mio costante malcontento sia stato foriero di ciò che oggi risulta soltanto più apparente...
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline dukenduke

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« Risposta #149 : Mercoledì 12 Gennaio 2011, 12:31:19 »
Il modo di giocare della Lazio mi sembra quello praticato negli anni 70, non scherzo.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline LongJohn

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« Risposta #150 : Lunedì 17 Gennaio 2011, 01:37:51 »
Votazioni riferite a Lazio-Sampdoria, stadio Olimpico di Roma, 16 gennaio 2011
20° giornata di serie A, stagione 2010/2011


Titolari

Muslera - Vigile
Voto: 6

Liechtsteiner - A duello fino all'ultimo sangue. Prova un paio di spioventi interessanti, purtroppo prima dell'ingresso di Kozak e controlla efficacemente Guberti. Poco reattivo su un invito allo scatto da parte di Zarate nel secondo tempo e quando, subito dopo la sua grandiosa penetrazione (tra l'altro il suo avversario tocca il cuoio con il pugno), deve centrare il pallone nel primo. Salterà la trasferta emiliana di domenica prossima.
Voto: 6+

Diakitè - Il drago nero. Scoppiettante sia in marcatura che in progressione: quando va in elevazione sembra mosso dalla spinta di una liana. Come sempre indicato, più avrà la possibilità di misurarsi col campo (nel suo ruolo: quanto tempo serve per capirlo?) e più sgrasserà, normalmente, anche le pochissime sbavature: oggi una (insignificante) in tutta la partita (durante il primo tempo). A fine gara di Pazzini e Pozzi non rimane altro che un mucchietto di cenere.
Voto: 7.5

A. Dias - Meriterebbe la fascia di capitano e moralmente lo è. Esente da errori ed artefice palla al piede di esplorazioni in zona avanzata nel tentativo estremo di esortare la squadra.
Voto: 7

Scaloni - Rispolverato per l'occasione riesce a cavarsela dignitosamente in una posizione opposta alla sua identità, anche perchè il suo avversario diretto (Koman) è ancora acerbo e l'argentino può contare invece su una certa esperienza. Nonostante le migliori opzioni per la sinistra (arruolabili) restino in panchina oppure altrove, l'ex Deportivo merita il giusto riconoscimento per l'impegno e l'adattamento.
Voto: 6+

Brocchi - Spreca alcuni palloni che potrebbe appoggiare in modo più riflessivo ma è solo pieno di buone intenzioni.
Voto: 6

Ledesma - Il carattere non difetta mai al patagonico ma è completamente incapace di far circolare la sfera in modo costruttivo. Non va lontano dal goal personale nel primo tempo quando conclude su appoggio di Zarate; calcia inoltre la punizione da tre punti. 
Voto: 6-

Hernanes - E' annunciato sulla linea dei centrocampisti come interno. In realtà ci trascorre brevissime frazioni di gioco alternandosi ala sinistra e punto avanzato. Meglio nel primo tempo.
Voto: 5

Mauri - Il più intoccabile di tutti per l'allenatore: il tacco in cerca di Kozak nel secondo tempo è praticamente l'unica cosa decente durante 93 minuti. Finchè non entra il gigante ceko, il brianzolo indossa scabrosamente gli abiti del centravanti più a lungo di tutti. 
Voto: 4

Floccari - Ormai factotum da un pezzo. 
Voto: 5

Zarate - Sfiora il goal da fuori e guadagna la punizione dalla quale fiocca il goal della vittoria. Tartassato dai falli, come pochi altri in campionato. Agli inviti importanti per i compagni alterna oggi scelte infelici.
Voto: 6-


Dalla panchina:

Kozak - Grande goal e fisico imponente. Dopo aver sbloccato il risultato, va ad aiutare in modo prezioso la difesa.
Voto: 7+

A. Gonzalez - Sbaglia il primo pallone giocato a centrocampo ma dimostra gran carattere e veemenza esemplare.
Voto: 6
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« Risposta #151 : Venerdì 21 Gennaio 2011, 23:00:18 »
Spendo qualche riga al fine di completare il riferimento di alcuni giudizi nell'ultima pagella di Lazio-Sampdoria 1-0

Su Hernanes: solo per brevi momenti da centrocampista, in realtà nel primo tempo occupa spesso la posizione esterna di sinistra e nel secondo tempo, finchè non entra Kozak, vaga più tempo sulla trequarti che a centrocampo.
Su Mauri: La Lazio ha scelto sin dall'inizio di giocare senza un centravanti di riferimento; nell'alienante giostra delle stentate capatine in area di rigore il brianzolo vi appare più volte di tutti (finchè non entra Kozak).



Ecco invece ora intraprendere la seconda retrospettiva del campionato biancoceleste 2010/2011: come già annunciato qualche mese fa quando era stata stesa la prima delle 4 fasi di specifica riflessione (in occasione dell'infausto derby, decima di andata) allorquando, a stretto giro, seguiva la trasferta di Cesena.
E' da lì che vado a muovere quindi per continuare ad accorpare il senso complessivo espresso dal comportamento tecnico della Lazio. E' sintomatico poi come tale seconda retrospettiva, rispetto a quella iniziale, si possa avvalere anche di una realtà maggiormente indicativa poichè prevista appunto in concomitanza con la fine di un intero girone d'andata. Da qui si deduce facilmente che le retrospettive nient'antro sono che semplici momenti per un discorso, più approfondito del solito, sulla squadra in campo.
Lungi da me qualsiasi tipo di approccio statistico, fedelmente alla natura del thread.
Gli spunti che interessano qui appartengono invece alla comprensione di come questi risultati sono stati incamerati, o meglio del tipo di determinazione espressa col gioco.
Da questa angolazione la condotta risulta praticamente invariata rispetto alle prime dieci giornate (dalla trasferta di Genova al derby). Come nell'arco di quelle 10 partite (vedi Chievo-Lazio e relativo commento), anche nelle successive 9 un'unica (parziale) eccezione: il match contro l'Inter. Ma se la trasferta clivense rappresentava essenzialmente un auspicio, anche perchè contrassegnata da cause incidentali oltre che giunta troppo presto per essere un'indicazione verosimile, quello contro i nerazzurri (come raccontato illo tempore) è stato un impegno, complessivamente superato con proprietà estranee agli altri esami, ma innegabilmente fitto di agevolazioni nonchè macchiato dal grottesco autolesionismo dell'ultimo quarto d'ora. 
La partita contro il Napoli (altra immagine apparentemente collocabile fuori dal coro) in realtà è stata vinta letteralmente grazie alla prestazione irresistibile di un giocatore ma una partecipazione collettiva alla manovra (se intesa come degna di essere definita tale) solo a fiammate.
Quest'ultima componente del resto è stata il filo conduttore onnipresente quasi di ogni punto ottenuto: dalle invenzioni estemporanee di una firma alle risoluzioni dell'inerzia tramite azioni innescate da dinamiche su calcio da fermo. 
Oltre alla generale nonchè sgradita mentalità tecnico tattica trasmessa alla squadra, faccio cenno ad alcune tra le iniziative prive di validità tecnica, in relazione alle partite del periodo trattato: 

- su Cesena, prova infrasettimanale sulla quale già mi è capitato di scrivere a causa della distanza ravvicinata al derby: davvero un supplemento delittuoso privarsi di Hernanes, usando tra l'altro l'alibi della stanchezza; 
- su Parma, anche qui ho già anticipato rispondendo ad amici netters;     
- sull'incontro casalingo contro il Catania: un Lazio-Lecce ante litteram, rispetto al quale si differenzia soltanto per sopravvivenza lievemente maggiore di energie e minor appassimento mentale;
anche sulla trasferta di Torino ho già argomentato: danno ulteriore lo schieramento di un giovane terzino destro a sinistra per marcare Krasic, quando a disposizione erano presenti ed arruolabili una serie di alternative palesemente più indicate; 
- in relazione a Lazio-Udinese metto in luce l'atteggiamento diffusamente passivo della squadra, la relativa sofferenza, le azioni isolate, i goal sul medesimo copione inanimato: vittoria resa possibile dal contemporaneo grande apporto dei tre brasiliani, nonostante lo spessore dei quali l'opportunità stava letteralmente volando via.     
- recente trasferta ligure: sconfitta evitata da Muslera ed ennesima assenza di un lavoro rivolto alla vittoria; 
- parole laconiche su Lazio-Lecce: gioco e in fondo anche il risultato privi di sorpresa.


Evito di commentare più di tanto Lazio-Samp perchè è iniziato il girone di ritorno. 
 
W la LAZIO

La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #152 : Lunedì 24 Gennaio 2011, 19:07:01 »
[/youtube]

24/1/1947: auguri Epico Eroe del Firmamento Biancoceleste   

La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #153 : Domenica 30 Gennaio 2011, 17:38:29 »
Votazioni riferite a Lazio-Fiorentina, stadio Olimpico di Roma, 29 gennaio 2010
22° giornata di serie A, stagione 2010/2011


Titolari

Muslera - Volo plastico ed efficace nel primo tempo su bordata viola. Per il resto senza grattacapi.
Voto: 6.5

Lichtsteiner - Intelligente e altamente industrioso nella guardia, sia su Ljajic che su Santana.   
Voto: 6.5

Diakitè - Esce dopo 10 minuti per stiramento dopo aver sputato dalle fauci le solite fiamme mortali.             
s.v.

Biava - In costante concentrazione benchè l'attacco degli ospiti fosse davvero incapace di impensierire.
Voto: 6

Radu - Ottima prestazione, probabilmente la sua migliore della stagione, a spese dell'incocludente Cerci. Le spinte sulla fascia sono invece sempre schiave dell'impaccio, ma il rumeno corona il suo dovere orchestrando di persona il pezzo più determinante del match, ossia la lunga cavalcata dalla quale prende corpo il secondo rigore (!!!) del campionato laziale, che sveglia tutti quanti da un profondo e malinconico torpore. Un'iniziativa, la sua, non a caso eseguita lungo la traiettoria centrale del campo, fedelmente alle sue caratteristiche di difensore: "Carpe diem".     
Voto: 7

A. Gonzalez - Come già recentemente messo in luce nel derby di Coppa Italia e nel secondo tempo di Bologna, alla stregua di ogni sua comparsa stagionale, archivia un'altra performance di sostanza personale. Nei primi 45 minuti impegna con convinzione Boruc con un destro dal vertice dell'area, quanto mai scevra di compagni. Ancora una volta (insieme quindi a tutte le poche occasioni fin qui accumulate) attesta la sua sanguigna polivalenza ed acuisce il rammarico per lo scarso impiego negli scorsi periodi di necessità.     
Voto: 6.5

Brocchi - Il primo punto di forza di questo vecchio centrocampista italiano è la grandiosità della sua anima. Suggeritore del cross di Sculli.
Voto: 6+

Ledesma - Il suo modo di giocare la palla ha il potere di far emettere nitriti in chi lo guarda. Nel finale con ardore.
Voto: 5-

Mauri - Dal pessimo primo tempo (speculare agli ultimi mesi) all'imponderabile risveglio della ripresa.   
Voto: 6

Kozak - Un giovanissimo centravanti che continua a promettere bene nonchè a ricordare di aver fisiologicamente diritto a crescere giocando. Sebbene sia sintomatico debba ancora sgrezzarsi parecchio (anche, in parte, a causa della razza tecnica alla quale appartiene) possiede una personalità autentica e precoce (riscontrabile anche nella decisiva trasformazione dagli 11 metri). Dopo i giri a vuoto accusati per circa tre quarti di gara, il ragazzo ceko la spunta alla distanza grazie ad una resistenza atletica tale da ispirare una similitudine con il comportamento animale tipico di un marlin hemingwayano. Nuovo incubo dei gigliati, nella porta dei quali ha già depositato tre ovetti.                   
Voto: 7+

Floccari - Deve abbandonare il rettangolo di gioco dopo circa 40 minuti di positivo valore individuale.
Voto: 6+


Dalla panchina:

Stendardo - Bene, ma non deve prodigarsi in sforzi particolari.
Voto: 6

Sculli - Sfoga dosi di utile rabbia agonistica e sa crossare.
Voto: 6+

Hernanes - Se privo di contrattempi fisici, deve stare in campo sempre dall'inizio: viceversa non solo si priva immotivatamente la squadra di un'assoluta risorsa pratica ma non si nutre amore per il calcio.   
n.g.

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Offline jegue98

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #154 : Domenica 30 Gennaio 2011, 17:49:14 »
 :D

Ave LongJohn!
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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #155 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 01:55:25 »
Votazioni riferite a Milan-Lazio, stadio Giuseppe Meazza di Milano, 1 febbraio 2011
23° giornata di serie A, stagione 2010/2011


Titolari

Muslera - Di recente sta concedendo frutti in sequenza: a parte l'indecisione del primo tempo, il resto scorre liscio. Nella nebbiosa serata milanese spicca la sua bella uscita in anticipo su Cassano.
Voto: 6+

Liechtsteiner - Perfetto in copertura, oramai da terzino di spessore internazionale. In avanti spreca nel primo tempo un controllo su passaggio di A.Gonzalez e, poichè la squadra non può giocare a calcio, lo svizzero non ha altre occasioni per tentare di accendere luci dalla fascia.
Voto: 7

Biava - Non sempre saldo ma apporto decisivo, come quando spedisce lontano un diagonale di Robinho. Gli interventi lungo l'ultimo confine fanno parte oramai delle sue specialità. 
Voto: 6+

A. Dias - Si contende la palma di miglior difensore brasiliano al mondo spalla a spalla proprio con Thiago Silva.
Voto: 7.5

Radu - Riesce a neutralizzare Pato ed a limitare Robinho.
Voto: 6.5

Brocchi - Mestiere a palate.
Voto: 7

Ledesma - Ci mette spirito pugnace. Circa tutto il resto è come sparare sulla croce rossa.
Voto: 5.5

A. Gonzalez - Si alterna tra il centro destra e la zona esterna, incrociando dalle sue parti Emanuelsson e Antonini. L'approccio di oggi pare indice di risvolti nefasti, non soltanto per i due passaggi orizzontali consegnati nei piedi degli avversari, ma anche perchè i suoi primi movimenti sembrano deprivati di bussola. Di converso sa riemergere già nel corso della stessa frazione andandosi a giocare un difficile lungo linea per lo scatto di Hernnes, che verrà falciato prima di puntare l'area avversaria. Così come è doveroso dare peso specifico ai molteplici palloni di lì in poi recuperati dall'uruguajo nella zona mediana del campo. Ha voglia e necessità di giocare per sincronizzare i ritmi agonistici.
Voto: 6

Hernanes - Prova ad investire sul possesso palla: a volte salta l'uomo o ottiene falli, altre volte si smarrisce. Una lampante altalenanza che, in poche parole, continua a comunicare la sua estrema familiarità verso altri orizzonti: ossia lavori di alta maestria e d'ingegno intellettuale.
Voto: 5.5

Kozak - Come specificato dopo la doppietta contro la Fiorentina, il promettente ariete biancoceleste deve ancora sgrezzarsi parecchio e lavorare sui campi di calcio per divenire realmente affidabile. In positivo si conquista di fisico più di una volta il fischio del fallo ma forse è ancora troppo presto per vederlo pericoloso se in assenza di un partner puro d'attacco. 
Voto: 5.5

Sculli - Non in condizione.
Voto: 5


Dalla panchina:

M. Bresciano - Uno degli esempi più rappresentativi della inquietante gestione circa i giocatori in dotazione. Un centrocampista solido ed esperto che riappare in campionato per venti minuti scarsi dando un contributo, nel mezzo di un'impostazione tattica pienamente abulica.   
Voto: 6     

       
       
 
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Offline jegue98

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #156 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 07:17:39 »
Un tiro in porta nei primi minuti di gioco e poi il nulla.
Fisicamente sembravamo molto più stanchi di loro.
Non mi è piaciuto l'approccio mentale, la squadra secondo me, poteva osare di più visto che siamo al terzo posto in classifica o no?
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Offline dukenduke

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #157 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 10:22:30 »
Assenza totale di schimi d'attacco, movimenti senza palla prossimi allo zero, da qui la difficoltà dei portatori di palla che sono costretti o a saltare l'uomo oppure a darla indietro.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

bak

Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #158 : Mercoledì 2 Febbraio 2011, 12:23:02 »
LJ, approvo tutto , ma è una mia impressione che Mark Bresciano veniva sistematicamente ignorato in fase avanzata, tant'è che alla fine s'è messo davanti alla difesa ?

Offline LongJohn

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Re:Per chi è interessato al gioco dei biancocelesti
« Risposta #159 : Domenica 6 Febbraio 2011, 13:47:51 »
In evidente sintonia con gli ultimi post degli amici Jegue e Dukenduke, con i quali di solito le acque della condivisione non fanno fatica a scorrere. 

Per Rocco Tanica che saluto: Come sintetizzato nel giudizio in pagella, M. Bresciano è entrato in campo mettendo a servizio la sua solidità ed esperienza, nel mezzo della totale abulia di una squadra incatenata a livello tecnico/tattico e mentale. Nello specifico il nazionale australiano ha corso in modo determinato, in tempo per dettare individualmente e vanamente anche due tagli per i compagni dentro l'area di rigore avversaria: uno per Hernanes (al quale viene fischiato un fallo), uno per Mauri (quel pallone che poi il brianzolo soffierà verso le gambe di un difensore del Milan negli ultimi secondi di gara). Nell'arco dei suoi venti minuti M.B. ha fornito ripetuta assistenza fisica davanti al reparto difensivo (come non poteva essere altrimenti).
Tutte le altre considerazioni permangono ineluttabilmente invariate rispetto al contesto generale.               

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