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Pioli: «La squadra ha capito il gioco»
di Daniele Magliocchetti
Si fa sul serio. E partire con il piede giusto è fondamentale. Pioli scopre la sua Lazio con il Bassano Virtus, formazione di Lega Pro. È il terzo turno della Coppa Italia, la prima gara ufficiale per i laziali, si gioca alle 20,30. Una presentazione vera e propria, visto che è l’esordio stagionale all’Olimpico, anche se si giocherà davanti ad appena cinquemila tifosi. Non erano mai stati così pochi al battesimo. «Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto fino ad ora. Qui ho tutto per fare bene, ce la possiamo giocare con tutti in ogni partita», la sicurezza mostrata di Pioli, anche in vista del Milan.
OCCHIO AGLI SCIVOLONI
Una partita facile sulla carta, ma che nasconde tante insidie, considerato che i biancocelesti hanno l’obbligo di vincere e passare il turno contro la sorpresa della prima fase della manifestazione, visto che il Bassano Virtus ha prima eliminato il Vicenza e poi il Livorno. Pioli vuole delle conferme dalla squadra, soprattutto dal punto di vista mentale e tattico. In partite di questo genere è facile sottovalutare l’avversario e l’allenatore pretende la massima attenzione. In questi ultimi giorni il tecnico non ha fatto altro che lavorare sull’aspetto caratteriale. «A che punto siamo? È difficile dare delle percentuali – spiega Pioli -, il mese di agosto è servito per conoscerci. La squadra ha capito le regole e i principi di gioco. Penso che abbiamo raggiunto una buona condizione, ma ora la parola spetta solo al campo».
METODO BOLT
Bassano Virtus a parte, il tecnico fa una panoramica generale a sette giorni dall’avvio del campionato e si mostra molto ottimista: «E’ arrivato Gentiletti ed era quello che ci serviva, ora bisogna snellire la rosa. L’organico è completo e la nostra mentalità deve essere come quella dei centometristi, ovvero non possiamo permetterci di rallentare dopo ottanta metri ma andare avanti anche oltre i centometri. Questa è mentalità vincente, questo è quello che voglio e se riusciremo a farlo, centreremo l’Europa, poi quale sarà dipenderà da noi».
La prima formazione della stagione assomiglia molto a quella tipo. Marchetti verrà preferito a Berisha, mentre in difesa, in assenza di Gentiletti in attesa del transfer, con de Vrij giocherà Cana. In mezzo Biglia ha avuto la meglio su Ledesma, mentre gli interni saranno Parolo a sinistra e il giovane Cataldi a destra. Per lui un banco di prova davvero importante. In attacco Djordjevic centravanti, con al suo fianco uno tra Felipe Anderson e Candreva, con il brasiliano favorito perché l’esterno non è ancora al massimo. Dall’altra parte Mauri sembra abbia vinto il ballottaggio con Keita. Se verranno confermate, le prime due esclusioni eccellenti.
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