Autore Topic: tavecchio  (Letto 16014 volte)

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Offline fish_mark

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Re:tavecchio
« Risposta #60 : Venerdì 1 Agosto 2014, 15:56:42 »

Dal programma di ALBERTINI che vola alto, anche troppo, i punti salienti sono quelli del  ripartire da:
1. Cultura sportiva: dobbiamo essere una comunità di valori ed emozioni per i tifosi, gli appassionati, i praticanti;
2. Governance: competenze, conoscenze e trasferimento delle conoscenze al servizio del gioco di squadra
3. Progetto sportivo: formazione, confronto e competitività sul campo e fuori. Il calcio giocato deve ritornare al centro del sistema.

Il dato più significativo, in un mare di retorica lunga più di 24 pagine dove non manca la citazione ganza di Steve Jobs (oggi, se vuoi fare un discorso accattivante non puoi non citare Steve Jobs) è l sottolineatura che la fascia del calcio professionistico italiano è troppo grande e che occorra una riduzione.

Il programma di Tavecchio va molto più sul concreto e di questo vi sono passi significativi ma anche curiosi.

Si parla di stadi, ovviamente ma anche del dialogo con i tifosi per cui, in ottemperanza alle spinte UEFA va istituito il delgato ai rapporti con i tifosi, che “attraverso propri accreditati rappresentanti devono poter partecipare alle riunioni preparatorie dei principali eventi o manifestazioni, portando istanze e contributi fattivi e propositivi”.
L’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, nell’attuale scenario deve caratterizzarsi per essere un tavolo permanente di proposte e progettualità e non – come viene percepito dall’esterno – di semplici divieti imposi dall’alto. Però! Sembra scritta dagli ultras della curva, quelli delle aaradio

Curiosa anche i punti sulle nuove risorse economiche e sulla comunicazione di cui prenderei una frase emblematica “Basta confrontare il sito web della FIGC con quello delle maggiori consorelle europee per rendersi conto del cammino da fare” o ancora “il sito web federale dovrà parlare innanzitutto di calcio e rivolgersi alla community di tifosi con immagini accattivanti e il linguaggio del magazine virtuale. Dobbiamo prendere esempio da chi all’estero sinora ha fatto meglio di noi, comprese FIFA e UEFA”. Se cambiamo i termini FIGC e “federale” con i termini “Lazio” e “laziali” avremmo finalmente un po’ di sana autocritica …

Anche nel documento di Tavecchio si parla di riduzione dell’area professionistica e di normativa in tema di stranieri e di nazionali.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline BobLovati

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Re:tavecchio
« Risposta #61 : Venerdì 1 Agosto 2014, 16:04:49 »
sembra che Albertini continui a far finta di non ricordare " quando ", "da chi", "perché" e " come " è stato messo nel posto che occupa da 8 anni; sembra    ::)

Solo aria fritta, per non perdere i vantaggi ed amicizie maturati nel periodo; scommetto che se Megalò decidesse di commissariare il prescelto sarebbe lui   8)
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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Offline giamma

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Re:tavecchio
« Risposta #62 : Domenica 3 Agosto 2014, 20:49:42 »
Albertini è politichese allo stato puro, stante l'ineleggibilità di Tavecchio eleggeranno lui. :blank:
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline aaronwinter

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Re:tavecchio
« Risposta #63 : Martedì 5 Agosto 2014, 08:58:58 »
Alé.
Perfetta intervista in stile coprofilo tra due fognatari.
Uno, peraltro, che sugli argomenti evocati dovrebbe solo andarsi a nascondere, visti i trattati di entomologia balcanica che ha riempito di frescacce.

 >:(

----

Malagò prepara il finale: "Tavecchio, troppe cambiali. Ma in questa corsa l'epilogo sarà a sorpresa"

Intervista al presidente del Coni. A sei giorni dall'elezione si infiamma la sfida per la guida della Figc. "Il commissariamento sarebbe un'ipotesi positiva"
di MARCO SMERDURATI
   
ROMA - "Da questa storia, che ormai è diventata un thriller, mi aspetto un finale a sorpresa. Magari entro l'11 agosto, magari subito dopo. Di certo il calcio italiano va resettato". L'inno di Mameli, la suoneria dell'iphone di Giovanni Malagò, riempie i saloni del palazzo H del Foro Italico a intervalli regolari. Più o meno ogni cinque minuti. Del resto, il numero uno del Coni, in un momento come questo, con la poltrona di presidente della Figc in bilico tra "Carlo Tavecchio l'impresentabile" e "Demetrio Albertini l'outsider dei poteri forti", deve essere sempre sul pezzo. C'è di mezzo l'immagine internazionale del calcio italiano, uno degli ultimi prodotti d'esportazione del paese... "Non posso dire altro. Solo che mercoledì stacco tutto e vado in ferie, ma ho pronto un piano b: se serve rientro subito a Roma. Il senso di responsabilità prima di tutto".

Ecco, presidente Malagò. La responsabilità. Dopo i mondiali, il calcio è un'azienda tecnicamente fallita. Sparatorie davanti agli stadi, curve in mano agli ultrà, procuratori padroni, pagamenti in nero, dichiarazioni farneticanti. Quest'anno tra Serie A e Serie B ci saranno tre squadre con i capitani coinvolti nel calcioscommesse. E l'unica risposta che il movimento ha saputo dare è "Tavecchio". Lei, da presidente del Coni, non prova un po' di vergogna?
"Tutto quello che sta succedendo mi imbarazza moltissimo".

E quindi?
"Resettiamo tutto".

Con Tavecchio 71 anni passati nel sottobosco del calcio o Albertini, già vice presidente di Abete?
"Il programma di Tavecchio è coraggioso e innovativo. Io però gli ho detto che non riuscirà ad attuarlo. Gli ho detto che ha troppe cambiali da pagare".

Si riferisce ai rapporti con i suoi sponsor? Galliani e Lotito?
"Gli ho detto che le sue idee non sono conciliabili con queste cambiali. Lui mi ha giurato che non ha vincoli con nessuno, stiamo a vedere. Per ciò che riguarda Albertini, la sua candidatura e la sua vittoria sarebbero di per sé una grande novità. Ma ritengo difficile il suo successo"...
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Offline Andre

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R: tavecchio
« Risposta #64 : Martedì 5 Agosto 2014, 09:13:59 »
Equlibrato come il protagonista di Shining ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline BobLovati

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Re:tavecchio
« Risposta #65 : Martedì 5 Agosto 2014, 09:17:06 »
caro aronne, ma anche caro winter


è alibbertàaaaaaaaaadestaaampaaaaa a protezione di incapacità, coinvolgimenti e complottismo
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Offline benvolio

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Re:tavecchio
« Risposta #66 : Martedì 5 Agosto 2014, 12:05:15 »
Questa intervista fa il paio con l'editoriale di Scalfari di domenica, in cui Lotito veniva dipinto come una para mafioso e sintomo, nonche' causa dei mali del calcio. La lobby e' al lavoro insomma...

Offline Frank 73

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Re:tavecchio
« Risposta #67 : Mercoledì 6 Agosto 2014, 00:03:31 »

(ANSA) - ROMA, 5 AGO - "Noto che Lotito è onnipresente alle assemblee, più dei due candidati". Lo scrive su Twitter Demetrio Albertini, candidato alla presidenza della Figc assieme al n.1 della Lega nazionale dilettanti, Carlo Tavecchio. Il messaggio dell'ex centrocampista del Milan arriva all'indomani dell'assemblea della Lega Pro a Firenze, dove il presidente della Lazio Claudio Lotito era presente come patron della Salernitana.

Di solito i potenti, o presunti tali, erano accusati di tramare dietro le quinte, violando la democraticità delle istituzioni.
Adesso, la partecipazione alle assemblee, peraltro pienamente giustificata (la Salernitana non aveva diritto a partecipare perché Lotito è brutto?), diventa sinonimo di scorrettezza.
Se questo che twitta (ma non c'ha un cacchio da fa'?!?) è un aspirante presidente federale, fa bene Lotito a lottare con il coltello tra i denti per sostenere l'altro candidato, chiunque esso sia.
Pure un cavallo sarebbe meglio dell'ultima comparsa del Piano Baraldi.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Online Er Matador

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Re:tavecchio
« Risposta #68 : Mercoledì 6 Agosto 2014, 05:09:22 »
Se ripenso a come Albertini sia stato oggetto di una chirurgica rimozione dal Milan, la sua carriera dirigenziale prende la forma di una riproposizione del modello Sacchi.
Che prevede i vertici federali, sia amministrativi sia tecnici, come refugium peccatorum per chi a Milanello - e ad Arcore - vanta un passato importante ma un presente da terra bruciata.
Mi auguro che il parallelo prosegua con un richiamo in rossonero nella notte: l'insulso labbrone riesce nell'impresa di trasformare nel male minore persino una controfigura calcistica di Giovanardi.
Se poi si scorre l'elenco dei suoi sostenitori, questa

Se questo che twitta (ma non c'ha un cacchio da fa'?!?) è un aspirante presidente federale, fa bene Lotito a lottare con il coltello tra i denti per sostenere l'altro candidato, chiunque esso sia.
Pure un cavallo sarebbe meglio dell'ultima comparsa del Piano Baraldi.

diventa l'unica strada percorribile.
Fermo restando che nessuno, neppure Albertini, mi inquieta quanto l'ultrà infiltrato al CONI.

Offline zorba

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Re:tavecchio
« Risposta #69 : Lunedì 11 Agosto 2014, 16:09:29 »
In attesa di conoscere l'esito della votazione (o meglio delle votazioni) odierne, piccola pausa lettura...

 ;D ;D ;D

(Il Fatto Quotidiano 10.08.2014)

Lotito, la pecora nera in cerca d'un latifondo

Decisivo negli equilibri FIGC dove vuole Tavecchio, regna sulla sua Lazio (ma contro i tifosi). L'ambizione? Divorare supplì sulle sedie del Coni e di Palazzo Chigi. Forse anche al Quirinale.

(di Malcom Pagani)

Come da perfetto anagramma del cognome, adesso Lotito aspetta un titolo. Una conferma definitiva, un trono solido, un comodo latifondo da cui dettare legge osservando da pastore l'impaurito gregge del calcio italiano. Fino a dieci anni fa, nell'indistinto belare dei colleghi, Claudio era la pecora nera. L'elemento spurio. L'agente esterno. L'ultimo arrivato in un consesso gestito secondo regole immutabili. Il pingue Lotito allitterava verbose immagini in bilico tra il romanesco e il latino, disturbava Seneca divorando supplì nel bel mezzo della citazione colta, discettava di sinestetiche moralizzazioni, cazziava i conduttori televisivi in diretta e con la pala, a tempo perso - pecunia non olet - raccoglieva denaro trasformando i rifiuti in profitti e le sue imprese di pulizia e manutenzione in volani per le sue imprese. A un paio di lustri dal suo ingresso nel circo, dimagrito di venti chili, Claudio si muove da domatore ubiquo sostenendo insieme al suo sponsor Adriano Galliani, la corsa del gaffeur Tavecchio alla testa della Federazione. E' presente a ogni assemblea, l'instancabile Lotito. Ed è solo osservandolo, tra un abbraccio e un proclama, che si capisce in che misura e per quanto tempo tra un soprannome (Lotirchio) e una snobbissima alzata di spalle di quello che il filosofo Ricucci, senza torto, chiamava il "salotto fracico", il presidente della Lazio sia stato colpevolmente sottovalutato. Gli altri ridevano. E Claudio fondava la Snam, l'Aurora e la Bonadea. Gli imprenditori romani ironizzavano. E Claudio, tra i mattoni, sposva Cristina Mezzaroma. Durante i brunch ampezzani, i cristallizzati protagonisti degli universi vanziniani si davano di gomito davanti alle improbabili tenute tirolesi di "Lotutto" e il sor Claudio, circrondato da 1.600 metri quadri di silenziosa reggia, stringeva accordi e otteneva commesse con regioni, province, ospedali, banche, Asl e persino con la Guardia di Finanza. I suoi limpiavano i cessi con la divisa di ordinanza, gli altri arricciavano il naso e Lotito in doppiopetto agitava il pallottoliere. Abile interprete della sottile distinzione tra la gloria e la merda figlia del genio dello sceneggiatore Luciano Vincenzoni,, senza paura di sporcarsi, Claudio ha messo le mani nella seconda per ottenere schegge della prima. Quando salvò la Lazio da sicuro decesso staccando prima un assegno da quasi venti milioni di euro e rateizzando poi il debito con l'erario fino al 2028 si disse (e nessuno fece nulla per smentire) che la politica, con un prestanome malleabile, avesse messo le mani sulla Lazio. Erano i tempi dell'amicizia con Francesco Storace e del volo non ancora in caduta di Alleanza Nazionale e Lotito, illuse i corazzieri di essersi comodamente seduto su un taxi di palazzo per poi scendere, salutare in un amen e lasciare gli sponsor di un lontano giorno senza lieto fine. Ogni tanto, tra una soluzione per la compagnia di bandiera ormai superata dagli eventi ("Datemela, la risano in cinque anni", diceva di Alitalia) e un passaggio a Montecitorio: "Perché, nun posso andà? Ho tanti amici, mi vogliono bene" risorge il sogno antico dell'autocandidatura alla guida della Nazione. Ieri "Al di là dell'ideologia e dell'appartenenza, solo ed esclusivamente a tempo determinato". Domani chissà. Sintonizzandosi con pazienza sulle onde dell'eloquio elettrico di questo agosto anomalo, si scopre che al vecchio Lotito si è sostituito il suo gemello ambizioso. Quello che complice l'anagrafe (per la leva calcistica della classe '57, non gettare definitivamente la maschera può confinare con l'eterna attesa) ora punta in alto e non si accontenta più solo di esistere.
Lo stesso che a un passo dagli istanti decisivi per l'elezione in Figc concede al Lotito di ieri il folklore delle risse sfiorate con gli avversari ideologici (ultime segnalazioni in tema, Damiano Tommasi e Renzo Ulivieri), ma in realtà vorrebbe essere già altrove. Lontano dagli impedimenti inattesi e anche dai tifosi (la vasta parte di popolo laziale che lo avversa da sempre e che da gennaio diserta lo stadio) e i pochi che in passato, con poco tatto,  tra una testa d'agnello sulla macchina e una telefonata minatoria, costrinsero il nostro sotto scorta. Con Tavecchio (dopo aver lottato e vinto in prima persona per confermare Maurizio Beretta alla presidenza della Lega Calcio) Lotito aveva compiuto il suo capolavoro. Far eleggere in pieno apogeo neorampantista un settantunenne con più di qualche guaio in tribunale. Per piegare le resistenza ideologiche e i distinguo di giovani e vecchi, i cinque telefonini di Lotito avevano lavorato a ritmi fordisti. Dopo incessanti conciliaboli, patti inconfessabili e promesse pari a cambiali da scontare, l'asse Galliani-Lotito aveva messo in netta minoranza la strana coppia formata da Juventus e Roma e si preparava a festeggiare in balera.
L'ultimo microfono, proprio a un passo dalla fine del concerto, ha emesso la nota sbagliata. E anche se a detta di Tavecchio "Optì Pobà" giocava nella Lazio, non è sicuro che della sua partita si udirà il fischio di inizio. La spaventosa scivolata dialettica di Tavecchio e l'ancor più straziante curriculum da frate comboniano che i suoi sostenitori, a iniziare da Lotito, si sono affrettati a edificare con notevole approssimazione a indignazione collettiva ancora viva: "Tavecchio è un perseguitato, mi sono informato, ha aperto degli ospedali in Togo, ha adottato due o tre bambini", ha fatto precipitare i nostri eroi del calcio del calcio nazionale in una regione al confine con le fantasie di Ettore Scola. Farsa, tragedia e soprattutto commedia. Tra ventiquattr'ore, abbigliati di scomodi panni simili a quelli indossati da Bernard Blier e Alberto Sordi alle prese con il mito del buon selvaggio, Claudio Lotito e Carlo Tavecchio (che aggredito dall'ansia, ha trovato qualche minuto per paragonarsi a Kennedy) entreranno nella fossa dei leoni. Se riusciranno a ritrovare nessi  e ragioni dell'azzardo iniziale non è dato sapere. La fronda soffia, Tavecchio è in confusione, Lotito rimane solido sul ponte con la scialuppa di salvataggio a portata di mano. Dovesse mettersi male, assecondando la generosa applicazione del primo comma di ogni originale editto lotitiano: la negazione della realtà e il suo necessario ribaltamento per i correnti bisogni, lo vedremo scomparire al largo. Se la presa della Bastiglia dovesse invece riuscire, ci vorrà proprio una statua e all'ingresso di Via Allegri, vedremo operai sudare a pieno regime. "Quando ce vò, ce vò".
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline zorba

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Re:tavecchio
« Risposta #70 : Lunedì 11 Agosto 2014, 16:15:30 »


Si va alla seconda votazione...

Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Pomata

Re:tavecchio
« Risposta #71 : Lunedì 11 Agosto 2014, 16:32:55 »


Si va alla seconda votazione...

Tavecchio ha preso più del 60% dei voti nella prima votazione, perchè ne fanno una seconda?

Offline zorba

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Re:tavecchio
« Risposta #72 : Lunedì 11 Agosto 2014, 16:37:03 »
Penultima riga della slide, Pomà.

Alla prima votazione avrebbe dovuto raggiungere i 380 voti validi...

 ;D ;D ;D

Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Andre

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Re:tavecchio
« Risposta #73 : Lunedì 11 Agosto 2014, 16:37:19 »
prevedibile ... ora si va alla conta degli eventuali falchi ...

Pomata, prima sessione venivi eletto con almeno il 75% dei voti, nella seconda con il 66%, nella terza basta il 50% + 1 voto
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Andre

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Re:tavecchio
« Risposta #74 : Lunedì 11 Agosto 2014, 17:25:08 »
eletto con il 73% dei voti. Contrari calciatori, arbitri e tecnici
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline disabitato

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R: tavecchio
« Risposta #75 : Lunedì 11 Agosto 2014, 17:33:58 »
Evviva Lotito Presidente Federale!!!
;D;D;D
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Offline Eagles71

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Re:tavecchio
« Risposta #76 : Lunedì 11 Agosto 2014, 17:34:58 »
Ottimo.
ora cancellare la c responsabilità oggettiva e ridistribuire i soldi tv per colmare il Gap con le merde,  unica cosa che mi interessa dalla elezione di tavecchio.
per quanto riguarda la questione razzismo mai vista tanta ipocrisia in questa vicenda.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline aaronwinter

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Re:tavecchio
« Risposta #77 : Lunedì 11 Agosto 2014, 18:19:26 »
Di sicuro non la scelta migliore.
Glie ne ho anche dette tante quando inopinatamente tirò in mezzo la Lazio nella famosa uscita su Opti Poba.

Ma sono certo che Lotito, visto che i numeri già dicevano, con le prime dichiarazioni di voto delle leghe minori, che sarebbe stato eletto, abbia applicato  i principi di un sano pragmatismo. E abbia fatto valere - e questo è giusto - i principi della democrazia su chi voleva applicare invece la forza delle campagne di stampa.

Appena ho visto quel fogliaccio (af)fondato da Scalfari schierarsi con tutta la sua potenza di fuoco (ed un discreto armamentario di argomentazioni farlocche e capziose) contro Tavecchio, è scattato il riflesso condizionato e non ho potuto fare a meno di tifare per la sua elezione.

Ora ci sarebbe da perculeggiare il bocca sul suo bloooog, lui aveva parlato di "consenso a Tavecchio che frana" e aveva scommesso che non sarebbe stato eletto. Peccato che la posta della scommessa non sia mai il suo insulsissimo posto da scribacchino bulimico. Ma abusando della sperequazione di strumenti che il suo ruolo gli concede, saprà trovare una giustificazione anche a questo.

Qualche tweet, un paio di post neanche riletti e pieni di refusi sul bloooog, i mai indimenticati elogi ai picchiatori della polizia polacca: questo basta a certa gente per passare la vita in giro per il mondo a impregnare i baffoni degli odori delle diverse gastronomie.

Vattelapijà, insulso.

 
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Offline Andre

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Re:tavecchio
« Risposta #78 : Lunedì 11 Agosto 2014, 18:27:08 »
Di sicuro non la scelta migliore.

in termini assoluti può darsi, ma la scelta era tra lui, il binomio juve/rioma e il commissariamento deciso dal rioma ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline BobLovati

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Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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