Autore Topic: Preparazione fisica  (Letto 2178 volte)

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Offline Reflexblue

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Preparazione fisica
« : Martedì 15 Luglio 2014, 10:53:56 »
Ho letto, ma gradirei conferme dirette, che Pioli preferisce un approccio morbido. Si lavora di meno sul fondo; niente corse intorno al lago all'alba; il pallone non si fa attendere.
Cosa ne pensate?
Considerando che non avremo impegni infrasettimanali potrebbe essere una strategia efficace per dosare e diluire i carichi durante tutta la stagione, però io sono un po' all'antica: nella prima settimana i giocatori devono piagne.  :D

Offline Sca

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #1 : Martedì 15 Luglio 2014, 12:17:23 »
Bravo, bel topic, volevo chiedere le stesse cose...
Ho sentito Pioli e ha fatto chiaramente riferimento a una preparazione fisica ormai cambiata.

Negli ultimi anni non si lavora più coi sacchi de sabbia sulle spalle alle 4,45 del mattino, inanellando giri intorno al lago, o con i palloni medici legati alle caviglie in mezzo ai boschi...
E' cambiato l'approccio alla preparazione e il concetto stesso di "fondo" non è più quello di una volta. Anzi il fondo stesso viene ritenuto superfluo per una preparazione che abbia come obiettivo la forma fisica di un calciatore.
Le gambe non si appesantiscono più e fin dal primo giorno l'obiettivo è quello di fornire una resistenza "mirata":
- alla brillantezza negli scatti brevi e medi;
- all'uso dello strumento principale, cioè il pallone.
Le gambe devono rimanere "leggere" nell'arco di tutta la preparazione.

Queste cose non le ha dette Pioli (che ha fatto un generico riferimento a metodologie differenti rispetto al passato), le ho dedotte io negli ultimi anni, leggendo qua e là.
Mi aveva incuriosito la preparazione di Spalletti (all'epoca coi difettosi) e soprattutto quella che stava dietro al triplete di Mou con l'Inter. Una preparazione che il "fondo da boscaioli" non sapeva neanche cosa fosse.
D'altronde è la stessa preparazione che viene adottata in Europa dai principali club, tedeschi, inglesi, spagnoli... Tutti lavorano immediatamente con il pallone, gambe leggere, 60 partite l'anno e gambe che girano da agosto a maggio...
Insomma, la classica preparazione "da ritiro" è un retaggio preistorico, tipicamente italiano, col presidente-patron che sprona col cronometro lungo il sentiero montano...
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Offline WombyZoof

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #2 : Martedì 15 Luglio 2014, 12:31:46 »
anche io la logica del "fondo" non l'ho mai capita bene, però mi dicevo, se la fanno ci sarà un perché.

una cosa me la ricordo però. quando la squadra a gennaio camminava, c'era chi  diceva che in primavera quando c'erano le coppe la squadra avrebbe volato. sto cavolo, regolarmente.

quando dopo una sosta c'erano i "richiami", sa settimana dopo e  quell'altra dopo pure, erano sveglie. "eh ma hanno fatto il richiamo sul fondo" poi voleremo..
boh.

avevo letto qualcosa di vittori in merito tempo fa, come sempre molto interessante. se qualcuno la ritrova..

«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Eagles71

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #3 : Martedì 15 Luglio 2014, 12:34:51 »
bisogna copiare quello che fanno in Europa, EL compresa, tutte le straniere volano.
Bravo Pioli.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Reflexblue

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #4 : Martedì 15 Luglio 2014, 13:09:07 »
...
Mi aveva incuriosito la preparazione di Spalletti (all'epoca coi difettosi) e soprattutto quella che stava dietro al triplete di Mou con l'Inter. Una preparazione che il "fondo da boscaioli" non sapeva neanche cosa fosse.
...

Pure quella di Reja.  ;D

Offline Jim Bowie

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #5 : Martedì 15 Luglio 2014, 13:18:17 »
Pure quella di Reja.  ;D
Con Reja la squadra non ha mai avuto cali di forma, infortuni si, ma cali di forma mai.
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Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline Sca

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #6 : Martedì 15 Luglio 2014, 16:22:37 »
Pure quella di Reja.  ;D

E infatti a modo suo e coi suoi tempi anche il buon Reja ha ottenuto tre risultati importanti: ha sfiorato due volte la qualificazione alla CL e un volta quella all'EL.
El triplete no es una meta es una actitud  :D
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ThomasDoll

Re:Preparazione fisica
« Risposta #7 : Martedì 15 Luglio 2014, 17:21:22 »
La preparazione la fanno i preparatori, d'accordo con l'allenatore. I preparatori atletici della Lazio sono sempre gli stessi? Se sì, sarà interessante vedere se hanno apportato cambiamenti. Mi pare che la Lazio negli ultimi anni abbia avuto qualche problema, ma non so se si sia trattato di gambe o di esagerata tendenza all'acciacco. Tra l'altro con Reja si è sempre giocato molto sottoritmo, bisognerebbe capirci qualcosa per rendersi conto di quali richieste questo comporta. Certo, dati dei mondiali alla mano, un calciatore tipo Candreva fa 10 km e 50 scatti a partita. Ci vuole un fisico adeguato.

ThomasDoll

Re:Preparazione fisica
« Risposta #8 : Martedì 15 Luglio 2014, 17:23:58 »
(in ogni caso un sano fartlekkone male nun te fa)

Offline Fabio70rm

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #9 : Mercoledì 16 Luglio 2014, 07:09:56 »
Io ho sempre sentito dire dai neo arrivati nel campionato italiano che in Italia si fatica la metà, come preparazione, rispetto agli altri paesi.

Non ho mai capito in che senso: maggiore preparazione atletica? Allenamenti più duri? Di maggior durata? Con maggior frequenza?

Boh...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline MCM

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #10 : Mercoledì 16 Luglio 2014, 10:29:59 »
Io ho sentito il contrario. Tutti dicono che qui si ammazzano di lavoro.
Il fondo comunque serve per la resistenza. Ma va beh...vedremo Pioli.
Io sono fiducioso ma mi aspetto anche molto.

Offline Sca

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #11 : Mercoledì 16 Luglio 2014, 12:22:42 »
Anche io ho sempre sentito il contrario.
Cioè, i giocatori provenienti da altri campionati si meravigliano della durezza della preparazione in Italia.

Tornando al discorso più generale, la tendenza, da quello che ho capito, è seguire il resto dell'Europa verso un tipo di preparazione che sia sempre più autonoma rispetto ai modelli di riferimento dell'atletica leggera; modelli per i quali il fondo era importante, e negli anni '80 e '90 si è seguita quella strada soprattutto in Italia.
Questo era quanto avevo appunto capito qualche anno fa, parlando con un po' di persone catalane, "malate" di calcio in tutti i suoi aspetti, quando frequentavo più assiduamente Barcellona.
Qui sotto un'intervista in cui Bertelli dice esattamente le stesse cose (non le mie, per carità  :)).
http://www.ilcatenaccio.es/it/2013/07/24/paolo-bertelli-preparatore-atletico-juventus-non-esiste-piu-la-preparazione-di-una-volta/
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Offline lollapalooza

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #12 : Mercoledì 16 Luglio 2014, 12:47:25 »
Anche io ho sempre sentito il contrario.
Cioè, i giocatori provenienti da altri campionati si meravigliano della durezza della preparazione in Italia.

Tornando al discorso più generale, la tendenza, da quello che ho capito, è seguire il resto dell'Europa verso un tipo di preparazione che sia sempre più autonoma rispetto ai modelli di riferimento dell'atletica leggera; modelli per i quali il fondo era importante, e negli anni '80 e '90 si è seguita quella strada soprattutto in Italia.
Questo era quanto avevo appunto capito qualche anno fa, parlando con un po' di persone catalane, "malate" di calcio in tutti i suoi aspetti, quando frequentavo più assiduamente Barcellona.
Qui sotto un'intervista in cui Bertelli dice esattamente le stesse cose (non le mie, per carità  :)).
http://www.ilcatenaccio.es/it/2013/07/24/paolo-bertelli-preparatore-atletico-juventus-non-esiste-piu-la-preparazione-di-una-volta/

Quindi, sintetizzando, i nostri si fanno il mazzo inutilmente seguendo un modello di preparazione obsoleto?



Offline Sca

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #13 : Mercoledì 16 Luglio 2014, 12:58:23 »
Quindi, sintetizzando, i nostri si fanno il mazzo inutilmente seguendo un modello di preparazione obsoleto?

No, il contrario, i nostri si stanno adeguando ai nuovi modelli di preparazione e stanno abbandonando quelle sedute in cui ti facevi il mazzo.
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Offline lollapalooza

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #14 : Mercoledì 16 Luglio 2014, 13:06:33 »
No, il contrario, i nostri si stanno adeguando ai nuovi modelli di preparazione e stanno abbandonando quelle sedute in cui ti facevi il mazzo.

Sì, errore mio, intendevo che fino agli ultimi anni è stato così.

:occhiolino:



Offline WombyZoof

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #15 : Mercoledì 16 Luglio 2014, 16:23:32 »
ricordavo questa cosa di vittori. te credo avevo aperto un topic me medesimo. che rinco.

http://www.biancocelesti.org/solo-calcio/carlo-vittori-e-l'allenamento-di-calciatori/msg91990/#msg91990


leggete è interessantissimo.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline zorba

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #16 : Giovedì 7 Agosto 2014, 16:55:51 »
Lavoro a Marienfeld visto da occhi neutrali...

[ Link a YouTube non valido ]
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline BobLovati

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #17 : Giovedì 7 Agosto 2014, 20:11:08 »
Keita e Tounkara hanno detto, già decine di volte, che al Barça si lavora e si impara solo col pallone
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Wasicu

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #18 : Giovedì 7 Agosto 2014, 20:47:34 »
Secondo me si deve giudicare la resa :  cioe' quello che farà dopo la squadra
sul campo; dal momento che nessuno qui e' allenatore (o sicuramente non a
livelllo di Pioli), e comunque ogni trainer usa una metodologia personale senza
dover chiedere permessi.           Come visita un dottore non e' importante, e'
importante il fatto che capisca bene e che usi una cura efficace  !! 

Offline WombyZoof

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Re:Preparazione fisica
« Risposta #19 : Giovedì 7 Agosto 2014, 21:46:46 »
L'Italia è all'anno zero nella preparazione atletica nel calcio, l'unico che ha capito come ci si allena è Josè Mourinho e Pippo Inzaghi continua a stupire a 37 anni a causa della sua «biologia giovanile».

Questa l'analisi di Carlo Vittori, storico preparatore di Pietro Mennea e Roberto Baggio, sui tanti infortunati del campionato di calcio. «Purtroppo - spiega intervenendo a 'A Tempo di Sport' su Radio 24 - si sono seguite delle vie sbagliate, e in Italia hanno fatto diventare l'allenamento una attività routinaria, ripetitiva, da impiegati del catasto o da funzionari di un ministero, con tutto il rispetto per le categorie». Secondo Vittori è questo il «peccato originale alla base dei numerosi infortuni» in Italia. «Quando un'atleta ha la mente offuscata dal tedio di un allenamento sistematicizzato, pieno di schemi e ripetizioni, succede che quando va a giocare con il sistema nervoso frastornato si fa male perchè non ha più il controllo sulla sua muscolatura. Le attività fisiche non sono più sostenute da un'attività ormonale che li rende naturali. Perciò uno che fa le cose per forza alla fine si fa male».

La base di tutto starebbe «nell'aver travisato il concetto di allenamento. Il calcio è una disciplina basata sull'abilità che ha bisogno di mettere la parte fisica a servizio della creatività, della particolare destrezza tipica del calciatore». «In Italia siamo all'anno zero - accusa - Da noi c'è l'idea che il calciatore deve allenarsi perchè è un professionista come se l'allenamento fosse quella specie di paravento per tutte le boiate che si fanno durante la preparazione atletica. In Italia si lavora secondo un concetto contrario alla biofiosiologia umana: se due atleti stanno calando di condizione gli si fa riprendere subito la preparazione, ma questa è follia pura. Così succede che riprendono la preparazione e alla prima partita si rifanno male. Qui il gioco del calcio è talmente distorto che a volte il miglior allenamento diventa quello che non si fa».

«È possibile impostare una preparazione di 60 giorni - il suo consiglio -, rispettando anche tutti i sabati e le domeniche, ma una volta riempito il serbatoio, durante il periodo agonistico, non bisogna più aggredire l'atleta con una preparazione fisica, ma farlo giocare con il pallone. Beato Mourinho, è l'unico che ha capito che questa è la strada giusta. L'efficienza di un calciatore non viene meno perchè è allenato poco, ma perchè il sistema nervoso centrale è stanco e deve riposare».

«I nostri preparatori - insiste - non sanno cosa sia il sistema nervoso scarico. Noi alleniamo gli ormoni, ma gli ormoni vengono mossi da motivazioni psichiche forti che sono all'interno del sistema nervoso centrale. Sono le emozioni che danno la lucidità, la freschezza mentale e le motivazioni per scattare dietro al pallone come una vipera. Pensiamo ai panchinari - conclude Vittori - che hanno il fuoco dentro e bruciano il legno della panchina da tante motivazioni hanno in corpo. Un esempio? Pippo Inzaghi: a 37 anni, ha una biologia giovanile che gli permette di fare due gol in 25 minuti come con il Real Madrid».
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»