Autore Topic: Io sono un infame  (Letto 45344 volte)

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Offline gazzaladra

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Re:Io sono un infame
« Risposta #260 : Martedì 10 Agosto 2010, 11:45:20 »
Ti faccio notare una cosa. Sono le persone come te che gioiscono dell'assenza degli irriducibili allo stadio, perchè la pensano in modo diverso da te e altri che la pensano come te.
Agli irriducibili o agli ultras in generale, che vada o meno allo stadio gente come te non interessa assolutamente nulla.

L'intolleranza è la vostra, non la loro.

tu proprio non ci arrivi.
peccato.
inutile starne pure a parlare o scrivere.
esco da sto topic pure io perchè tanto è monopolizzato da questa utente che ragiona con i paraocchi e le fette de prosciutto.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Offline Kim Gordon

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Re:Io sono un infame
« Risposta #261 : Martedì 10 Agosto 2010, 11:46:31 »
Ti faccio notare una cosa. Sono le persone come te che gioiscono dell'assenza degli irriducibili allo stadio, perchè la pensano in modo diverso da te e altri che la pensano come te.
Agli irriducibili o agli ultras in generale, che vada o meno allo stadio gente come te non interessa assolutamente nulla.

L'intolleranza è la vostra, non la loro.

no sfumatura purtoppo agli Irriducibili la palma di Tolleranti non la puoi affibiare. Se la sfibbierebbero loro per primi da soli.
La destra quartierata romana sa a volte esprimere concetti simpatici, guasconi, ma si inalbera nei suoi stessi discorsi fatti veramente di ben pochi contenuti.
Questo è un problema, la tolleranza per me non per forza è un valore, fuor d'ipocrisia, il conflitto è cosa buona (se non violento) i contenuti si però. Sono un valore. Gli Irriducibili si ammantano di essere dei ribelli per il solo fatto di avere tatuaggi e ripetere a filastrocca le 4 stronzate local del fascismo el nuovo millennio...un pò pochino per avere il mio rispetto. detto francamente.
Questo, oltre le note vicende della querelle camorrista, sono i motivi per cui a mio parere sono stati un danno grandissimo.
Ma la colpa non è manco loro. MA di chi ha costruito una vsione snob del fare politica, una visione che a escluso dal possibile zone come lo stadio definendolo becero.

Una sorta di profezia che poi si autoavverata.

leo

Re:Io sono un infame
« Risposta #262 : Martedì 10 Agosto 2010, 11:51:50 »
L'intolleranza è la vostra, non la loro.

Dopo questa perla si può pure chiudere il topic.

neweagle

Re:Io sono un infame
« Risposta #263 : Martedì 10 Agosto 2010, 11:52:42 »
Ma la colpa non è manco loro. MA di chi ha costruito una vsione snob del fare politica, una visione che a escluso dal possibile zone come lo stadio definendolo becero.

Una sorta di profezia che poi si autoavverata.
Quindi Kim la resonsabilità sarebbe di chi ha escluso lo Stadio dalle zone dove fare politica?

Credo di aver capito quindi che la responsabilità sarebbe della sinistra (chiamiamola in queto modo per semplificare) che avrebbe lasciato campo aperto alla destra (altra semplificazione)?

Siamo in pieno TogliattiSmargiasseLiguori pensiero.

Offline gazzaladra

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Re:Io sono un infame
« Risposta #264 : Martedì 10 Agosto 2010, 11:53:36 »
Dopo questa perla si può pure chiudere il topic.


ve prego.
Non chi comincia...ma colui che persevera.

RobCouto

Re:Io sono un infame
« Risposta #265 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:01:00 »
Ti faccio notare una cosa. Sono le persone come te che gioiscono dell'assenza degli irriducibili allo stadio, perchè la pensano in modo diverso da te e altri che la pensano come te.
Agli irriducibili o agli ultras in generale, che vada o meno allo stadio gente come te non interessa assolutamente nulla.

L'intolleranza è la vostra, non la loro.

Curioso che tu sia una lettrice così attenta di Lazionet da andare a pescare alcuni post su decine di migliaia, mentre ti sia del tutto sfuggito il modo di pensare di chi, se non altro per antica e assidua frequentazione, lo ha espresso chiaramente in lungo e in largo.

E non giochiamo: gli intolleranti sono quelli che si richiamano "goliardiacamente" a orrori del passato, quelli che danno fuoco alle porte dei conduttori che non gli vanno bene, che aggrediscono altri conduttori per strada o direttamente in radio, che strappano gli striscioni dei club anche se un 70enne (vergogna!) si ostina a difendere il proprio, col Cochi che copre le spalle, quelli che prendono "a calci in culo" Guido Paglia e se ne vantano pure, che gonfiano un poveraccio perché s'è messo la maglietta della Ternana, che hanno pistato (alle spalle) i leader degli ES, lasciandoli con lesioni PERMANENTI per togliere lo striscione e mettere il proprio, che hanno aggredito Pinelli e un altro cronista della Gazzetta (quest'ultimo costretto a trasferirsi per continuare a lavorare), e si potrebbe continuare per ore.

Viva la libertà d'espressione, ma non prendiamoci per i fondelli per favore.

Offline Kim Gordon

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Re:Io sono un infame
« Risposta #266 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:03:04 »
Quindi Kim la resonsabilità sarebbe di chi ha escluso lo Stadio dalle zone dove fare politica?

Credo di aver capito quindi che la responsabilità sarebbe della sinistra (chiamiamola in queto modo per semplificare) che avrebbe lasciato campo aperto alla destra (altra semplificazione)?

Siamo in pieno TogliattiSmargiasseLiguori pensiero.

che significa TogliattiSmargiasseLiguori pensiero. Vorrei capirlo prima di prednerti sul serio e magari sprecare quel minimo di concentrazione che mi serve per scrivere.

cosi a okkio sembrerebbe un offesa. e sinceramente ho di meglio da fare che cercare di difendermi da te.
attendo.

neweagle

Re:Io sono un infame
« Risposta #267 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:08:22 »
che significa TogliattiSmargiasseLiguori pensiero. Vorrei capirlo prima di prednerti sul serio e magari sprecare quel minimo di concentrazione che mi serve per scrivere.

cosi a okkio sembrerebbe un offesa. e sinceramente ho di meglio da fare che cercare di difendermi da te.
attendo.
asolutamente nessuna offesa, sono tre personaggi ai quali riconosco assoluto rispetto.

Facevo riferimento ad un articolo del duo Liguori Smargiasse (due scrittori bravissimi  che scrivono anche sul Manifesto), in cui esponevano più o meno il tuo stesso concetto, Rimpiangendo il fatto che la sinistra non seguì l'esortazione di Togliatti a fare politica anche negli stadi.

Niente di offensivo, ti assicuro, e comunque è un'idea che non condivido.




sfumatura

Re:Io sono un infame
« Risposta #268 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:09:14 »
no sfumatura purtoppo agli Irriducibili la palma di Tolleranti non la puoi affibiare. Se la sfibbierebbero loro per primi da soli.
La destra quartierata romana sa a volte esprimere concetti simpatici, guasconi, ma si inalbera nei suoi stessi discorsi fatti veramente di ben pochi contenuti.
Questo è un problema, la tolleranza per me non per forza è un valore, fuor d'ipocrisia, il conflitto è cosa buona (se non violento) i contenuti si però. Sono un valore. Gli Irriducibili si ammantano di essere dei ribelli per il solo fatto di avere tatuaggi e ripetere a filastrocca le 4 stronzate local del fascismo el nuovo millennio...un pò pochino per avere il mio rispetto. detto francamente.
Questo, oltre le note vicende della querelle camorrista, sono i motivi per cui a mio parere sono stati un danno grandissimo.
Ma la colpa non è manco loro. MA di chi ha costruito una vsione snob del fare politica, una visione che a escluso dal possibile zone come lo stadio definendolo becero.

Una sorta di profezia che poi si autoavverata.

Kim, permettimi di dirti che hai dato una definizione un po' superficiale della questione ultras.
Intanto, dovresti sapere che gli Irriducibili non esistono più. La Curva oggi è gestita da altre persone.

Parlavo di tolleranza per rispondere a RobCouto.
Mi aveva dato l'impressione che si immaginasse un ultras infastidito dalla presenza o meno allo stadio di un'altra componente del tifo definiamola "moderata", della quale facciamo parte io, te e tanti altri.
Loro hanno una visione diversa del vivere lo stadio, la Lazio e non gli tange assolutamente la nostra presenza. Allo stesso modo non si accorgerebbero della nostra assenza.
Quello che noto invece, leggendo gli interventi  dei sopraddetti "moderati" :) è la totale intolleranza alla loro presenza allo stadio, la felicità nel non trovarli a loro posti.

La ribellione invece è sicuramente un loro principio di base, del quale vanno fieri (più o meno criticabile per carità), che però non confonderei con la tolleranza.

Per quanto riguarda l'aspetto politico, che non volevo aprire perchè nei forum della Lazio sarebbe bene lasciare fuori, volevo ricordare solo che sono annni che no si vedono più in curva celtiche, nè si sentono cori razzisti.

Un ultima cosa. l tifo...quello vero, quello assordante...che a volte sposta la palla insieme alle gambe del giocatore....quello lo fanno loro...non noi dalla tribuna e non possiamo dimenticarci partite dove è servito quanto i piedi buoni di qualcuno.

Offline ammiraglio

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Re:Io sono un infame
« Risposta #269 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:14:32 »

Facevo riferimento ad un articolo del duo Liguori Smargiasse (due scrittori bravissimi  che scrivono anche sul Manifesto), in cui esponevano più o meno il tuo stesso concetto, Rimpiangendo il fatto che la sinistra non seguì l'esortazione di Togliatti a fare politica anche negli stadi.


che povertà intellettuale.
non c'è niente da fare, il calcio viene visto come situazione da aggredire con un substrato di militanza politica.
allucinante.

yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline Kim Gordon

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Re:Io sono un infame
« Risposta #270 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:17:51 »
siccome sei "bianco" ti dico solatanto una cosa prima che parti in tromba(eventualemnte lo facessi)

fare politica non intendo fare l assemblee, i collettivi, l'attacchinaggio, e volantinaggio.

sdobbiamo almeno essere d'accordo su ciò che intendiamo per fare politica.

almeno.

fare politica è esserci, innanzitutto, ma non biasimo che cosi non sia andata. lo sottolineo però.
sò che la violenza ha giocato un ruolo molto importante e che nella sinistra extraparlamentare che una volta attraverso la presenza nelle borgate per esempio, occupava anche nolente o volente le gradinate degli stadi, non c'è più perchè a nessuno pian piano e giustamente è andato di dover stare su un livello costante di guerriglia.
cosa che invece è l'unico modo da sempre dei fascisti romani di stare nel conflitto politico.

ora, il problema è che, per "togliersi" dalle palle certe persone che non sanno dare spessore a loro potere, stiamo pericolosamente gettandoci in pasto a qulla prospettiva perbenisto-borghese che vede i luoghi svuotati dalle contraddizioni (anche violente, mica me fà paura stà parola) che la stessa società contribuisce a creare.

A me questo modo di procedere mi sembra ipocrita. e non solo, non credo che porterà alla anestesia del calcio che chè ne dicano i media.


Offline Kim Gordon

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Re:Io sono un infame
« Risposta #271 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:19:01 »
asolutamente nessuna offesa, sono tre personaggi ai quali riconosco assoluto rispetto.

Facevo riferimento ad un articolo del duo Liguori Smargiasse (due scrittori bravissimi  che scrivono anche sul Manifesto), in cui esponevano più o meno il tuo stesso concetto, Rimpiangendo il fatto che la sinistra non seguì l'esortazione di Togliatti a fare politica anche negli stadi.

Niente di offensivo, ti assicuro, e comunque è un'idea che non condivido.

a scusa avevo frainteso. addiruttura un complimento mi volevi fare. scusami davvero.

Offline gazzaladra

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Re:Io sono un infame
« Risposta #272 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:21:07 »
Kim, permettimi di dirti che hai dato una definizione un po' superficiale della questione ultras.
Intanto, dovresti sapere che gli Irriducibili non esistono più. La Curva oggi è gestita da altre persone.

Parlavo di tolleranza per rispondere a RobCouto.
Mi aveva dato l'impressione che si immaginasse un ultras infastidito dalla presenza o meno allo stadio di un'altra componente del tifo definiamola "moderata", della quale facciamo parte io, te e tanti altri.
Loro hanno una visione diversa del vivere lo stadio, la Lazio e non gli tange assolutamente la nostra presenza. Allo stesso modo non si accorgerebbero della nostra assenza.
Quello che noto invece, leggendo gli interventi  dei sopraddetti "moderati" :) è la totale intolleranza alla loro presenza allo stadio, la felicità nel non trovarli a loro posti.

La ribellione invece è sicuramente un loro principio di base, del quale vanno fieri (più o meno criticabile per carità), che però non confonderei con la tolleranza.

Per quanto riguarda l'aspetto politico, che non volevo aprire perchè nei forum della Lazio sarebbe bene lasciare fuori, volevo ricordare solo che sono annni che no si vedono più in curva celtiche, nè si sentono cori razzisti.

Un ultima cosa. l tifo...quello vero, quello assordante...che a volte sposta la palla insieme alle gambe del giocatore....quello lo fanno loro...non noi dalla tribuna e non possiamo dimenticarci partite dove è servito quanto i piedi buoni di qualcuno.


Mi ero ripromesso di non scrivere più. A questo punto chiedo l'intervento della moderazione.
Scrivere che sono anni che non si sentono cori razzisti come se "romanista ebreo", "as roma juden club" e i bu razzisti non lo fossero è una cosa che offende la comunità intera.
Dire che non si sentano cori razzisti vuol dire difendere l'indifendibile.
Tra un coro razzista ed una mano a paletta non c'e' differenza alcuna
Dire che non si sentono più cori razzisti è una provocazione bella e buona
Non chi comincia...ma colui che persevera.

neweagle

Re:Io sono un infame
« Risposta #273 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:21:28 »
che povertà intellettuale.
non c'è niente da fare, il calcio viene visto come situazione da aggredire con un substrato di militanza politica.
allucinante.
non so ammiragglio, pur non condividendo la visione dei due giornalisti e di Togliatti non penso sia sintomo di povertà intellettuale. E' forse una diversa valutazione del calcio a suggerire certe considerazioni.

Intanto ho trovato l'articolo, "Curve Pericolose" dal Manifesto del 6 Maggio del 2001, la frase che ricordavo io è questa, simile al concetto esposto da Kim.

"Anche grazie - è bene sottolinearlo - alla cecità snobistica, astratta, "illuministica", di tanta parte della sinistra, incapace di mettere a fuoco la realtà popolare e di massa del tifo sportivo. Molta acqua è passata sotto i ponti da quando Togliatti, nelle sue Lezioni sul fascismo, spiegava il ruolo strategico delle strutture del "tempo libero", o invitava i dirigenti del Pci ad andare allo stadio la domenica, per stare tra il popolo. Negli ultimi dieci-venti anni è stata una nuova destra, aggressiva e non sciocca, a scegliere nuovi strumenti di iniziativa politico-culturale. "

geddy

Re:Io sono un infame
« Risposta #274 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:24:29 »
che povertà intellettuale.
non c'è niente da fare, il calcio viene visto come situazione da aggredire con un substrato di militanza politica.
allucinante.
Beh Togliatti ha partorito l'idea in un determinato periodo storico. In cui lo stadio era uno dei posti dove la gente si aggregava ed era facilmente raggiungibile. Non credo intendesse che andavano formati dei gruppi di tifosi ultras di sinistra.

neweagle

Re:Io sono un infame
« Risposta #275 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:25:46 »
Beh Togliatti ha partorito l'idea in un determinato periodo storico. In cui lo stadio era uno dei posti dove la gente si aggregava ed era facilmente raggiungibile. Non credo intendesse che andavano formati dei gruppi di tifosi ultras di sinistra.
Bè, era comunque una  cazzata dai, con tutto il rispetto.

schwitters

Re:Io sono un infame
« Risposta #276 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:26:01 »
Ancora bugie e mistificazioni: le celtiche c'erano a Fiuggi, i cori razziti ci sono stati tutto il campionato scorso ed in ogni trasferta i "ragazzi" hanno sfilato per le città cantando canzoni fasciste. La foto con il braccio teso in cui  c'è quel fesso di Zarate sta a dimostrarlo.

Offline Kim Gordon

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Re:Io sono un infame
« Risposta #277 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:26:45 »
Kim, permettimi di dirti che hai dato una definizione un po' superficiale della questione ultras.
Intanto, dovresti sapere che gli Irriducibili non esistono più. La Curva oggi è gestita da altre persone.

Parlavo di tolleranza per rispondere a RobCouto.
Mi aveva dato l'impressione che si immaginasse un ultras infastidito dalla presenza o meno allo stadio di un'altra componente del tifo definiamola "moderata", della quale facciamo parte io, te e tanti altri.
Loro hanno una visione diversa del vivere lo stadio, la Lazio e non gli tange assolutamente la nostra presenza. Allo stesso modo non si accorgerebbero della nostra assenza.
Quello che noto invece, leggendo gli interventi  dei sopraddetti "moderati" :) è la totale intolleranza alla loro presenza allo stadio, la felicità nel non trovarli a loro posti.

La ribellione invece è sicuramente un loro principio di base, del quale vanno fieri (più o meno criticabile per carità), che però non confonderei con la tolleranza.

Per quanto riguarda l'aspetto politico, che non volevo aprire perchè nei forum della Lazio sarebbe bene lasciare fuori, volevo ricordare solo che sono annni che no si vedono più in curva celtiche, nè si sentono cori razzisti.

Un ultima cosa. l tifo...quello vero, quello assordante...che a volte sposta la palla insieme alle gambe del giocatore....quello lo fanno loro...non noi dalla tribuna e non possiamo dimenticarci partite dove è servito quanto i piedi buoni di qualcuno.

La Curva non è gestita da altre persone. Sempre quello è il giro, e la fuoriuscita di scena degli Irr è una farsa "politica".
Diciamolo chiaro sennò nun se capimo.

Tema Ribellione.

Ribellione da che?? misà che non lo sanno manco loro. Ma mica perchè cattivi, perchè ignoranti. Non interessa capirlo. Ineterssa sfruttare il tema Ribellistico insito nello spirito ultras al solo scopo di costruire un Identità chiara, statica, inequivocabile, semplice, sul quale costruire un brand.

Saimo nel pieno di ciò che si configura come classica sussunzione-svuotamento-sfruttamento.

Una spirale che non ha nulla di ribelle, anzi, si configura come la prassi consolidata della società capitalista.

Daltronde sfumatura, credo che per ribellarsi a qualcosa, bisogna studiarla bene quella cosa.
Il sottoproletariato non ha mai avuto strumenti, il passaggio è stato quello di aver costruito l'ideologia di quesat ignoranza, la ricetta è stata facile, estetica ribelle, cocaina, e comodi alibi a giustificare qualsiasi scelta.

L'assenza di domande da sempre ha connotato le scelte più stupide che l'uomo/edonna abbiano fatto.

Offline Bus 142

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Re:Io sono un infame
« Risposta #278 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:27:27 »
è l'ora della colazione..ti ripeto è troppo complesso per te....

 ;D ;D ;D

quanto ti pagano?  ^-^

Il bello è tutta la preparazione che ti sei data/o ... ma ti rendi conto che sei una fallita??!

Guarda che se Lotito non se ne va, quei soldi non te li daranno mai...


Offline Skorpius

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Re:Io sono un infame
« Risposta #279 : Martedì 10 Agosto 2010, 12:27:49 »
Ti faccio notare una cosa. Sono le persone come te che gioiscono dell'assenza degli irriducibili allo stadio, perchè la pensano in modo diverso da te e altri che la pensano come te.
Agli irriducibili o agli ultras in generale, che vada o meno allo stadio gente come te non interessa assolutamente nulla.

L'intolleranza è la vostra, non la loro.

bella stupidaggine.. interessa eccome!
Ma tu sei in evidente malafede ci credi degli stupidi ciechi che non vanno allo stadio
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.