Autore Topic: merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti  (Letto 5753 volte)

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Gasco luis veron

Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #80 : Lunedì 1 Novembre 2021, 06:57:52 »
Poi Sarri basa tutto sull' arganizzazione di gioco attraverso addestramenti specifici in allenamento: utilizza Cataldi come Di Matteo.

Come fate a paragonafe Reja ae Sarri?

Sono due mondi diversi.

Offline Dissent

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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #81 : Lunedì 1 Novembre 2021, 10:19:40 »
Il mio parametro di "grande squadra" prevede la partecipazione alla lotta per il titolo.

Da qualche anno, il tifoso è caduto nella trappola della logica commerciale per cui arrivare quarti è il confine tra il bene e il male.

Questa è una logica da commercialisti, non da tifosi.

Non siamo una grande squadra e non ci voleva il timbro di Trebiciani Sarri per sancirlo.
Il tuo parametro purtroppo per te non è quello di Sarri (che infatti ha detto una cosa diversa) e dato che ne capisce più di te..ce devi sta (hai visto una lazio Rejana  :D :D :D :D :D..ma come te viene - era quasi meglio l amenità su kumbulla).

Il calcio oggi è questo, i bidoni di Terni non esistono più e IL 4 posto è IL parametro. Non è questione di bene o male, di commercialisti o elettricisti, ma se sei capace o no. E i numeri dicono di no.

Dunque tornando a noi la sintesi è che devi fare ammenda per l infinità di errori di cui hai riempito il forum per anni.
E si c avevano ragione tutti proprio tutti anzi chiunque tranne te.

Offline Fabio70rm

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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #82 : Lunedì 1 Novembre 2021, 12:19:04 »
A mente fredda alcune considerazioni sparse.

A centrocampo abbiamo la (ri)nascita di Cataldi, un giocatore dato da molti, me compreso, come spacciato e avviato ad una carriera mediocre; si è rivisto e si sta rivedendo a larghi tratti un signor centrocampista, che detta i tempi e cuce il gioco, non disdegnando nemmeno l'inserimento. A differenza di Leiva interpreta il ruolo di regista da una posizione più avanzata, ma questo non significa che trascuri la fase difensiva, anzi spesso cerca di colmare il buco tra centrocampo e difesa.

Basic è un altro elemento che si sta rivelando sempre più insostituibile, facendo quello che dovrebbe fare una mezzala di qualità: corsa, pur non essendo velocissimo, movimenti a coprire i passaggi degli avversari, contrasti, tiro da fuori, passaggi in area smarcanti.

Milinkovic invece gioca da semi medianaccio; le sue prestazioni sono sempre più preziose, riuscisse a fare meglio anche la fase offensiva avremmo quadrato il problema del centrocampo.

Un centrocampo Basic - Cataldi - SMS, per come girano ora i tre, è la migliore soluzione possibile.

Pazienza per Luis Alberto, che può ritagliarsi un ruolo da incursore avanzato, ma più sta lontano dal centro del campo meglio è; Zaccagni si sta rivelando fragile fisicamente, speriamo sia solo un caso, ma la sua corsa e la sua tigna possono essere preziosissime per il prosieguo della stagione, alternandosi a Pedro.

Akpa a questo punto lo proverei più sull'esterno, come vice di Anderson, che non come mezzala pura....hai visto mai?

Serve un valido sostituto di Ciro, quando lui esce il nostro potenziale offensivo purtroppo si riduce al lumicino.

Visto l'attuale Reina io riproverei con Strakhosha...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Jim Bowie

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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #83 : Lunedì 1 Novembre 2021, 13:43:15 »
La migliore Lazio della stagione, si legge da più parti: col massimo rispetto per le opinioni altrui, a chi scrive è sembrata piuttosto la peggiore.

Perché ha sprofondato nuovamente la squadra nelle miserie delle gestioni Reja e Inzaghi: vale a dire un nemico mortale di qualsiasi idea di futuro, una Cartagine sulle cui rovine spargere non solo il sale ma anche l’oblio.
Verona è stata una Caporetto che poteva innalzarci, indicando con chiarezza i tanti problemi e ciò che bisogna assolutamente lasciarsi alle spalle.
Bergamo rischia di diventare una Vittorio Veneto di plastica, un’ubriacatura di malinteso trionfalismo propedeutica al riaffiorare di antichi vizi.

A partire dall’atteggiamento tattico, con due linee basse schiacciate sulla trequarti e la metacampo superata giusto un paio di volte nel primo tempo: concetto assai diverso dal lasciare l’iniziativa all’avversario per colpire di rimessa.
Può essere dignitoso per lo Sheriff al Bernabeu, non per la Lazio contro una rivale diretta.
Un approccio così passivo al match si è puntualmente tradotto in un disinvestimento sul piano della mentalità.
Col meritato contrappasso di sprecare due volte il vantaggio: nelle fasi finali delle due frazioni, quando testa e personalità fanno la differenza; con svarioni imbarazzanti nel reparto arretrato, protagonisti Reina e Hysaj, dopo aver inscenato una caricatura del Catanzaro pensando quasi esclusivamente a difendersi.

Sull’1-1, portiere colpevole molto più della difesa: poiché Marušić, dopo l’errore iniziale, aveva comunque concesso a Zapata una luce della porta limitata e sfavorevole, che una sedia avrebbe presidiato assai meglio.
Quanto all’albanese, nei movimenti difensivi di un esterno a quattro è semplicemente il peggiore dai tempi di De Silvestri.
Fermo restando che senza schiacciarsi tutti nei propri sedici metri, e senza il calo di tensione collettivo sulla rimessa laterale da cui è iniziata l’azione, quel cross non sarebbe neanche arrivato in area.

Quanto a limiti di personalità, notevole anche la condotta – dell’estremo difensore spagnolo, e non solo lui – sul tentativo di lapidazione dagli spalti.
Non si dice di scadere ai livelli della monetina di Alemão, sconcezza perpetrata proprio in quel di Bergamo, ma limitarsi a raccogliere gli oggetti lanciati come una colf è francamente troppo.
E questo da parte di Reina, uno fra gli elementi con più carisma ed esperienza internazionale. Figuriamoci gli altri.

Parlando di rigurgiti di inzaghismo, è riemerso uno fra gli aspetti più cialtroni e caratterizzanti della sua conduzione, vale a dire la propensione a recitare a soggetto.
Contro gli orobici la Lazio non ha schierato un centrocampo ma solo un Cataldi monumentale, la cui prestazione andrebbe proiettata nelle scuole calcio.
Via lui il reparto si è sciolto come neve al sole, in quanto non supportato da alcuna logica organizzativa.
Altrettanto vale per la fase difensiva, tenuta insieme unicamente dalla densità: al primo spazio lasciato libero, ciascuno per sé. E questo sarebbe il celeberrimo “avere un gioco”?

O ancora la dipendenza, appena scalfita, della pericolosità offensiva da contributi individuali.
Anche ieri Pedro ha fatto la differenza, confermandosi un marziano rispetto al calcio italiano di oggi.
Prima piazzando l’ennesimo colpo da biliardo, perché ci vogliono freddezza e classe per togliere la ragnatela dall’angolino, con portiere e difensori ancora pienamente in gioco.
Il tutto, si badi, partito da una splendida iniziativa personale del buon Danilo, omologa a quelle di Luis Alberto fino all’anno scorso.
Poi con l’accelerazione sul secondo gol, che ha inventato dal nulla una ripartenza devastante.
Senza le sue prodezze, la Lazio avrebbe segnato?

Preoccupante anche la coesistenza di simili tare (con la minuscola) ereditarie col peggio del nuovo corso.
Ad esempio l’utilizzo di Immobile, sfiancato in un lavoro da centroboa per compagni che non arrivavano, quando il trend tattico del match gli avrebbe spalancato praterie in verticale.

Tornando agli svarioni sui gol, che a siglarli siano stati due pupilli di Sarri è simbolico della sua condizione di corpo estraneo rispetto al contesto.
Come un Luigi Enrico coi suoi Bojan Krkić, in una xxxx che ricordiamo con affetto ma da avversari.
Da cui un bivio, dopo il flagrante ammutinamento del Bentegodi.

Andare avanti per la propria strada, con una stagione difficile ma decisiva per fare chiarezza e selezionare gli utili alla causa: tra i quali figura Bašić, che ha firmato il proprio ingresso con la puntuale partecipazione al contropiede del 2-1.
Oppure adeguarsi all’andazzo delle ultime stagioni, accettando di essere normalizzato come un governo gialloverde qualsiasi.
Al che il suo ingaggio avrebbe avuto senso quanto quello di Valentina Nappi per un ruolo da suora.

Con l’auspicio che, nella malaugurata seconda ipotesi, si distingua dai predecessori almeno per un gesto di dignità: quello delle dimissioni, per lasciare cotanta rassegnazione a un collega direttamente proporzionale.
Magari salutando con una citazione del faraone Ramesse II de I dieci comandamenti: "Questo è lavoro per un beccaio, non per un re".
In genere condivido il 79-80% delle tue analisi sia sul collettivo che sui singoli ( basta rileggere i miei commenti stringati e sovrapporli alle tue analisi dettagliate) però questa volta non mi trovi d’accordo.
Io ho visto una Lazio, che passati i primi 15 minuti di attacchi, asfittici per dire il vero, dell’Atalanta, ha preso il comando del gioco e che, dopo aver segnato ha dominato tatticamente gli orobici.
Stesso copione nel secondo tempo dove la Lazio ha sofferto ancor meno.
I loro gol sono frutto di errori personali, non di sincronismi e moduli.
Io, dopo la Viola, ho visto continuità nel comandare il gioco.


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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #84 : Lunedì 1 Novembre 2021, 18:42:46 »
Comandare il gioco non vuol dire stazionare nella metà campo avversaria,  ma decidere il tipo di partita che vuoi fare e impedire  quella dell'avversario.
Lo puoi fare in tanti modi.   
Con l'Atalanta la strategia è stata efficace, salvo i soliti imperituri e cronici fin da salisburgo e ancor prima, difetti di tenuta mentale e mancanza di astuzia.

Tornando a ieri, sul primo gol ho visto, ancora una volta ahimè una esitazione e una mancanza di riflessi di Acerbi nell'uscire a chiudere su Zapata.  Un attimo prima  e gli sbarrava la strada.   
Marusic lo assolvo, ricordiamoci che non è quella la sua fascia, da lì quell'intervento, da li quella mancata chiusura con una postura evidentemente  non naturale.  Succedeva anche a me nella mia "infimatezza" di categoria, figuriamoci a lui contro quella belva in corsa.

Urgono  interventi a Gennaio, anche quest'anno.  Un terzino sinistro, un centrale difensivo titolare, un centravanti abile nel controllo di palla e  forte di testa.

«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Gasco luis veron

Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #85 : Lunedì 1 Novembre 2021, 19:16:06 »
Comandare il gioco non vuol dire stazionare nella metà campo avversaria,  ma decidere il tipo di partita che vuoi fare e impedire  quella dell'avversario.
Lo puoi fare in tanti modi.   
Con l'Atalanta la strategia è stata efficace, salvo i soliti imperituri e cronici fin da salisburgo e ancor prima, difetti di tenuta mentale e mancanza di astuzia.

Tornando a ieri, sul primo gol ho visto, ancora una volta ahimè una esitazione e una mancanza di riflessi di Acerbi nell'uscire a chiudere su Zapata.  Un attimo prima  e gli sbarrava la strada.   
Marusic lo assolvo, ricordiamoci che non è quella la sua fascia, da lì quell'intervento, da li quella mancata chiusura con una postura evidentemente  non naturale.  Succedeva anche a me nella mia "infimatezza" di categoria, figuriamoci a lui contro quella belva in corsa.

Urgono  interventi a Gennaio, anche quest'anno.  Un terzino sinistro, un centrale difensivo titolare, un centravanti abile nel controllo di palla e  forte di testa.

Non sono d' accordo: Marusic sbaglia il primo intervento su Zapata ma poi riesce a mandarlo leggermente defilato SENZA RISCHIARE UN INTERVENTO CHE SAREBBE POTUTO DIVENTARE MOLTO PERICOLOSO.

Marusic ha fatto quello che si insegna a tutti i difensori, ovvero mandare defilato l' attaccante: dopo esiste anche il portiere Acerbi  non ha particolari colpe perche' e' impossibile che la squadra avversaria (poi soprattutto se si tratta di gente come Zapata), non ti tiri mai in porta.

Reina non fa' una papere ma fa' peggio: dimostra che ormai certe parate non le ha piu' in canna a parte qualche sprazzo.

Strakosha avrebbe parato quel pallone 9 volte su 10.

Imho.

Marusic per me gioca meglio a dinistra che a destra (tra l' altro), e a parte questo episodio non ha fatto muovere nessuno.

Perdino Hysaj salvo perche' se e' vero che De Roon andava marcato piu' stretto non era a 10 metri da lui e De Roon fa' un grandissimo gol al volo.

Quando uno fa' un gol cosi' ci sono anche i meriti degli avversari non solo i demeriti nostri: e per l' occasione non c'entra niente nemmeno Reina.

Ovviamente, sono miei punti di vista personali: magari sbagliati.


Offline disabitato

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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #86 : Martedì 2 Novembre 2021, 06:16:58 »
Quindi mi confermate che è permesso colpire giocatori lanciando oggetti dagli spalti?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Gasco luis veron

Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #87 : Martedì 2 Novembre 2021, 10:10:59 »
Quindi mi confermate che è permesso colpire giocatori lanciando oggetti dagli spalti?


Quelli della Lazio, si.

Dopo il lancio scatta anche l' ammonizione automatica.

Questo perche' il calciatore doveva utilizzare i suoi super-poteri per evitare l' impatto (Reina).


Non e' finita qui: agli agli avversari e' consentito anche scaraventare a terra i nostri giocatori.

Pero' per onesta' di cronaca l' ammonizione sempre verso il nostro giocatore scaraventato a terra puo' scattare solamente se gli avversari ti si mettono sora e ti calpestano (F.Anderson).

Ai giocatori e' consentito anche prendere per  il collo i nostri giocatori (L.Leiva).

Ultima cosa: se il nostro allenatore viene preso in giro da un Liaijc qualunque (Sala-Hakers), e poi ca' a farlo presente all' arbitro questi (in base al regolamento), puo' anche modificare il referto a suo piacimento aggiungendo un argomento a piacere senza che si sia mai verificato tale atto (tipo le bestemmie), per poter dare 2 giornate al nostro allenatore reo di aver fatto solamente presente l' accaduto all' arbitro (Sarri).

Gli arbitri non hanno mai sbagliato contro di noi perche' noi semplicemente giochiamo con un altro regolamento: dobbiamo informarci meglio per capire altrimenti ci lamenteremo sempre e saremmo considerati solo dei gran "piagnoculoni"









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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #88 : Martedì 2 Novembre 2021, 10:35:01 »
qui potrebbe intervenire il giudice sportivo:


https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2021/11/02-86762339/monetina_su_reina_e_non_solo_volato_anche_un_seggiolino


sulla monetina in testa a reina no. bene. basta saperlo, da giovedì tutti in campo col caschetto
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Offline gentlemen

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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #89 : Martedì 2 Novembre 2021, 17:10:17 »
La migliore Lazio della stagione, si legge da più parti: col massimo rispetto per le opinioni altrui, a chi scrive è sembrata piuttosto la peggiore.

Perché ha sprofondato nuovamente la squadra nelle miserie delle gestioni Reja e Inzaghi: vale a dire un nemico mortale di qualsiasi idea di futuro, una Cartagine sulle cui rovine spargere non solo il sale ma anche l’oblio.
Verona è stata una Caporetto che poteva innalzarci, indicando con chiarezza i tanti problemi e ciò che bisogna assolutamente lasciarsi alle spalle.
Bergamo rischia di diventare una Vittorio Veneto di plastica, un’ubriacatura di malinteso trionfalismo propedeutica al riaffiorare di antichi vizi.

A partire dall’atteggiamento tattico, con due linee basse schiacciate sulla trequarti e la metacampo superata giusto un paio di volte nel primo tempo: concetto assai diverso dal lasciare l’iniziativa all’avversario per colpire di rimessa.
Può essere dignitoso per lo Sheriff al Bernabeu, non per la Lazio contro una rivale diretta.
Un approccio così passivo al match si è puntualmente tradotto in un disinvestimento sul piano della mentalità.
Col meritato contrappasso di sprecare due volte il vantaggio: nelle fasi finali delle due frazioni, quando testa e personalità fanno la differenza; con svarioni imbarazzanti nel reparto arretrato, protagonisti Reina e Hysaj, dopo aver inscenato una caricatura del Catanzaro pensando quasi esclusivamente a difendersi.

Sull’1-1, portiere colpevole molto più della difesa: poiché Marušić, dopo l’errore iniziale, aveva comunque concesso a Zapata una luce della porta limitata e sfavorevole, che una sedia avrebbe presidiato assai meglio.
Quanto all’albanese, nei movimenti difensivi di un esterno a quattro è semplicemente il peggiore dai tempi di De Silvestri.
Fermo restando che senza schiacciarsi tutti nei propri sedici metri, e senza il calo di tensione collettivo sulla rimessa laterale da cui è iniziata l’azione, quel cross non sarebbe neanche arrivato in area.

Quanto a limiti di personalità, notevole anche la condotta – dell’estremo difensore spagnolo, e non solo lui – sul tentativo di lapidazione dagli spalti.
Non si dice di scadere ai livelli della monetina di Alemão, sconcezza perpetrata proprio in quel di Bergamo, ma limitarsi a raccogliere gli oggetti lanciati come una colf è francamente troppo.
E questo da parte di Reina, uno fra gli elementi con più carisma ed esperienza internazionale. Figuriamoci gli altri.

Parlando di rigurgiti di inzaghismo, è riemerso uno fra gli aspetti più cialtroni e caratterizzanti della sua conduzione, vale a dire la propensione a recitare a soggetto.
Contro gli orobici la Lazio non ha schierato un centrocampo ma solo un Cataldi monumentale, la cui prestazione andrebbe proiettata nelle scuole calcio.
Via lui il reparto si è sciolto come neve al sole, in quanto non supportato da alcuna logica organizzativa.
Altrettanto vale per la fase difensiva, tenuta insieme unicamente dalla densità: al primo spazio lasciato libero, ciascuno per sé. E questo sarebbe il celeberrimo “avere un gioco”?

O ancora la dipendenza, appena scalfita, della pericolosità offensiva da contributi individuali.
Anche ieri Pedro ha fatto la differenza, confermandosi un marziano rispetto al calcio italiano di oggi.
Prima piazzando l’ennesimo colpo da biliardo, perché ci vogliono freddezza e classe per togliere la ragnatela dall’angolino, con portiere e difensori ancora pienamente in gioco.
Il tutto, si badi, partito da una splendida iniziativa personale del buon Danilo, omologa a quelle di Luis Alberto fino all’anno scorso.
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Senza le sue prodezze, la Lazio avrebbe segnato?

Preoccupante anche la coesistenza di simili tare (con la minuscola) ereditarie col peggio del nuovo corso.
Ad esempio l’utilizzo di Immobile, sfiancato in un lavoro da centroboa per compagni che non arrivavano, quando il trend tattico del match gli avrebbe spalancato praterie in verticale.

Tornando agli svarioni sui gol, che a siglarli siano stati due pupilli di Sarri è simbolico della sua condizione di corpo estraneo rispetto al contesto.
Come un Luigi Enrico coi suoi Bojan Krkić, in una xxxx che ricordiamo con affetto ma da avversari.
Da cui un bivio, dopo il flagrante ammutinamento del Bentegodi.

Andare avanti per la propria strada, con una stagione difficile ma decisiva per fare chiarezza e selezionare gli utili alla causa: tra i quali figura Bašić, che ha firmato il proprio ingresso con la puntuale partecipazione al contropiede del 2-1.
Oppure adeguarsi all’andazzo delle ultime stagioni, accettando di essere normalizzato come un governo gialloverde qualsiasi.
Al che il suo ingaggio avrebbe avuto senso quanto quello di Valentina Nappi per un ruolo da suora.

Con l’auspicio che, nella malaugurata seconda ipotesi, si distingua dai predecessori almeno per un gesto di dignità: quello delle dimissioni, per lasciare cotanta rassegnazione a un collega direttamente proporzionale.
Magari salutando con una citazione del faraone Ramesse II de I dieci comandamenti: "Questo è lavoro per un beccaio, non per un re".
Il pareggio subito nel finale condiziona ogni giudizio da tifoso, per grandi linee, anche se la tua analisi è molto intrisa di negatività, concordo con te.
La Lazio ha giocato una partita accorta, reparti compatti, cercando di non dare campo e spazi ai giocatori dell'Atalanta.
La nostra manovra offensiva è ancora insufficiente, lasciata quasi esclusivamente alle ripartenze verticali.
A differenza tua però io non do un giudizio negativo su come il Mister ha impostato la gara: l'Atalanta gioca a memoria, di prima, rapida e con giocatori fisicamente molto prestanti, Sarri ha dimostrato grande intelligenza, i giocatori hanno mostrato molta disponibilità, ne è uscita fuori una partita dai ritmi intensi e capovolgimenti rapidi.
Gianni  Brera era solito dire che la gara perfetta portava allo 0-0, questo per dire che se giudichiamo i goals dell'Atalanta solo frutto di nostre leggerezze, allo stesso modo anche i nostri sono arrivati per errori e/o svarioni di giocatori atalantini, il rammarico è per il minutaggio delle due reti.
Le due reti atalantine, sia quella del primo tempo che quella del definitivo pareggio, sono state cmq due conclusioni di valore da parte di Zapata prima e De Roon poi, poi possiamo pure voler trovare per forza un responsabile, ma di fatto sono state reti costruite, dispiace per i due punti che ci avrebbero portato al quarto posto solitario, ma io da questa trasferta bergamasca mi porto la duttilità e l'intelligenza del Mister, l'abnegazione e la disponibilità della squadra, l'impegno e la titolarità a centrocampo di Luis Alberto.
A caldo pure io ho avuto da ridire sull'ingresso di Muriqui, rivedendo la partita devo ammettere che il giocatore kosovaro, nei minuti impiegati, ha dato il suo onesto contributo, non ha commesso errori, né più o meno quelli degli altri.
La verità è che stavamo vincendo al minuto 92, e c'è naturale rammarico, ma la squadra c'è, vedo volontà di migliorarsi, grazie soprattutto al Presidente Lotito che ha rimarcato la fiducia a Mister Sarri, offrendogli il rinnovo fino al 2025, così da far capire al gruppo che la strada è bella che tracciata.

Offline Ataru

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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #90 : Mercoledì 3 Novembre 2021, 08:40:17 »
il giudice sportivo sancisce che un coro razzista sia più grave di una tentata lesione. e che un responsabile della sicurezza che non referta una lesione all'interno di uno stadio non sia punibile.

tralasciamo le motivazioni che dicono che l'Atalanta si sia subito, tre giorni dopo, dissociata.
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Re:merde buzzurre vaccare del nord - Lazio commenti
« Risposta #91 : Mercoledì 3 Novembre 2021, 09:21:30 »
Ottimo.
Il giudice sportivo sdogana la violenza fisica negli stadi.

Eccellente che la violenza verbale sia più grave di quella fisica.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.