Autore Topic: Morto Giorgio Faletti  (Letto 1728 volte)

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ThomasDoll

Morto Giorgio Faletti
« : Venerdì 4 Luglio 2014, 14:27:41 »
Mi era simpatico come Vito Catozzo, non l'ho mai conosciuto come scrittore anche se m'incuriosiva il fatto che avesse tutto questo successo in un Paese dove nessuno legge e in classifica vanno libri che se li leggi dici: mah.
Ecco, a lui il mah non toccherà mai, ho idea, non avendo intenzione di colmare la lacuna. Ma alla sua simpatia di attore e al suo sguardo colmo di dolore restituito dalle immagini che girano in rete voglio dedicare un piccolo sommesso saluto.
Ti sia lieve la terra, Faletti, porchilmondo.

Offline Cliath

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #1 : Venerdì 4 Luglio 2014, 14:42:42 »
Rip  :(

Giglic

Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #2 : Venerdì 4 Luglio 2014, 15:21:44 »
Un "beta": bravino in tutto, eccelso in nulla. Un poliedrico curioso della vita. RIP Giorgio, porco il mondo che ti avrà sotto.

Offline MCM

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #3 : Venerdì 4 Luglio 2014, 16:01:54 »
Ho letto solo "Appunti di un venditore di donne"
Ottimo davvero

Un saluto a Giorgio Faletti

Che la terra ti sia lieve "Signor Tenente"(cit.)

Offline aquilafelyx

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #4 : Venerdì 4 Luglio 2014, 16:03:16 »
Minchia signor Faletti!
 


Ciao Giorgio
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline cuchillo

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #5 : Venerdì 4 Luglio 2014, 16:18:06 »
Per me è stato in una prima fase il testimone di Bagnacavallo* e Vito Catozzo e in una seconda fase il paroliere di alcune bellissime canzoni di Angelo Branduardi. 

Lo incontrai alla cisterna romana di Istanbul e ci facemmo una foto assieme. Mi disse che era lì perché voleva ambientarci il suo futuro romanzo.

Ma io non ho mai letto nulla di lui. E non credo che lo farò adesso perché non c'è più.

Ah, anche come attore nel tutt'altro che brutto "Cemento armato" e nel godibile "Notte prima degli esami" mi era piaciuto.

Mi spiace proprio, una brutta storia.

* Direi che il testimone di Bagnacavallo è forse il primo fenomeno - perlomeno nella TV commerciale - in grado di generare il tormentone. A scuola era tutto un "credete forse che io...e non vi veda!" "sciiiiiivolare...in tentazione!", "culattacchioni", "minotauro: metà uomo e metà mino reitano"...Oggi i cabarettisti campano solo di quello ma una volta non era la "regola" il tormentone. Fu una formula sperimentata proprio da lui. Dopo di lui cominciarono gli altri, sempre al Drive in, intendo.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Eagles71

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #6 : Venerdì 4 Luglio 2014, 16:38:58 »
era uno bravo.
Mi dispiace davvero.

RIP
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline zorba

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #7 : Venerdì 4 Luglio 2014, 16:47:17 »
Per me è stato in una prima fase il testimone di Bagnacavallo* e Vito Catozzo e in una seconda fase il paroliere di alcune bellissime canzoni di Angelo Branduardi. 

Lo incontrai alla cisterna romana di Istanbul e ci facemmo una foto assieme. Mi disse che era lì perché voleva ambientarci il suo futuro romanzo.

Ma io non ho mai letto nulla di lui. E non credo che lo farò adesso perché non c'è più.

Ah, anche come attore nel tutt'altro che brutto "Cemento armato" e nel godibile "Notte prima degli esami" mi era piaciuto.

Mi spiace proprio, una brutta storia.

* Direi che il testimone di Bagnacavallo è forse il primo fenomeno - perlomeno nella TV commerciale - in grado di generare il tormentone. A scuola era tutto un "credete forse che io...e non vi veda!" "sciiiiiivolare...in tentazione!", "culattacchioni", "minotauro: metà uomo e metà mino reitano"...Oggi i cabarettisti campano solo di quello ma una volta non era la "regola" il tormentone. Fu una formula sperimentata proprio da lui. Dopo di lui cominciarono gli altri, sempre al Drive in, intendo.



Riposa in pace, Giorgio.

 :(
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline benvolio

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #8 : Sabato 5 Luglio 2014, 10:30:14 »
Non posso dire di conoscerlo, se non come attore per qualche film.
Ma era un personaggio, uno sperimentatore. E poi questa ormai e' una guerra e davvero "ogni morte di uomo mi diminuisce".
Riposa in pace, amico. Che' lo siamo tutti.

Offline Breizh

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #9 : Sabato 5 Luglio 2014, 10:56:18 »
Mi dispiace davvero.

Non credo di averlo mai visto in TV. L'ho conosciuto quindi come scrittore (penso di aver letto tutti i suoi romanzi), non certo fra i miei preferiti, ma sempre godibile. Sorprendente, nel racconto Ospite d'onore, nella raccolta Crimini.

Forse il ricordo migliore me lo lascia con il ruolo umanissimo della "Carogna" nel film Notte prima degli esami.

In una società dove la superspecializzazione impera, un personaggio poliedrico e dalle faccette multiple come lui ci mancherà. Grazie, Giorgio. :(

Offline giamma

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #10 : Sabato 5 Luglio 2014, 12:18:56 »
Generalmente non partecipo ai necrologi, ma nel caso di Giorgio lo devo in quanto ci ho lavorato, persona squisita (cosa rarissima tra gli attori).
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Andre

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R: Morto Giorgio Faletti
« Risposta #11 : Sabato 5 Luglio 2014, 12:25:25 »
Se ti va, racconta ...

Inviato dal mio HP Slate 7 utilizzando Tapatalk

da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Breizh

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Re:R: Morto Giorgio Faletti
« Risposta #12 : Sabato 5 Luglio 2014, 12:44:57 »
Se ti va, racconta ...
Mi associo alla richiesta di Andre, Giamma.
Mi farebbe piacere.
Se ti va, ovviamente.

Offline Cliath

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #13 : Sabato 5 Luglio 2014, 16:06:23 »
In attesa della testimonianza del caro Giamma...

http://www.andreascanzi.it/?p=2115

Offline disabitato

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #14 : Sabato 5 Luglio 2014, 20:23:24 »
Mi dispiace molto.
RIP
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline giamma

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #15 : Sabato 5 Luglio 2014, 21:44:51 »
Semplice, per tre giorni abbiamo condiviso una stanza nell'ufficio di un produttore, io mi occupavo di un film che ormai era al montaggio, lui stava sistemando il trattamento di un soggetto in cui si era proposto come autore, attore e regista, non ne ho letta una riga, il film non si fece perché il produttore non convinse i partner, io con Giorgio interagivo solo all'ora di pranzo nella quale si parlava un po' di tutto meno che delle cose proprie.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Sanfatucchio

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #16 : Domenica 6 Luglio 2014, 00:44:48 »
Mi dispiace molto, mi ha sempre dato l'impressione di una brava persona

Offline chemist

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #17 : Lunedì 7 Luglio 2014, 00:23:40 »
Io non l'ho mai letto personalmente, ma stranamente la mia ex-francese ha iniziato a leggere in italiano con i suoi romanzi, soprattutto il primo thriller " io uccido". Mi ricordo che spesso leggevamo degli stralci insieme ed io mi sorprendevo come un comico del drive-in potesse diventare uno scrittore cosi' efficace.

Mi dispiace molto e onestamente ho dei bei ricordi legati anche a lui.


Offline Er Matador

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Re:Morto Giorgio Faletti
« Risposta #18 : Giovedì 10 Luglio 2014, 03:38:40 »
Il periodo della sua massima esposizione al di fuori del palco fu forse nei mesi successivi a Signor tenente: e quella che emergeva dalle conversazioni televisive aveva tutta l'aria di una brava persona, signorile e un tantino malinconica.
Mi fa piacere leggerne conferma, sia pure in un contesto nel quale si parla bene di tutti, da parte di chi lo ha conosciuto assai meglio.
Nell'insieme, mi ha sempre dato l'impressione di un mestierante più colto della media, ma senza la scintilla del genio.
Che emergeva non tanto nella qualità - comunque dignitosa - delle sue produzioni, quanto nella vera ragione del suo successo: la capacità di empatizzare col pubblico in maniera sottile e profonda, rimanendo a distanza dalla demagogia e dalla greve platealità.
La sua prima esibizione sanremese incrociò, ad esempio, un febbrone che lo dotò di uno sguardo e di una voce arrochita particolarmente adatti a quell'esibizione.
Eppure, l'emozione che riuscì a suscitare in molti la ricordo come autentica.
Forse perché, come nel caso dei tormentoni citati da cuchillo, tendeva a spostarsi là dove c'era qualcosa da scrivere ma nessuno aveva ancora scritto.
Nella fattispecie, l'intuizione consistette nel prendere le stragi di mafia - quella di Capaci in primis -, che venivano raccontate come storie di morti illustri, e di reinterpretarle in un'ottica sin lì non considerata: le persone "normali" che rimangono in vita, ma profondamente toccate dagli eventi e magari destinate al ruolo di futura vittima, a cui nessuno dà voce.
Passando ai suoi romanzi, la mia percezione è quella di un ex correttore di bozze: una scrittura coinvolgente, sostenuta da una creatività non banale e dalla scelta felice di ambientare i fatti in luoghi personalmente conosciuti, proponendo anche questi ultimi sotto una luce insolita.
Penalizzata, però, da due limiti: intanto la tendenza monocorde a mantenere lo stesso passo anziché giocare coi ritmi; difetto, peraltro, comune a molti scrittori contemporanei.
In secondo luogo, la mancanza di un adeguato lavoro di squadra per limare imperfezioni e sbavature.
Mi riferisco a espressioni, metafore, stilemi magari efficaci ma ripetuti troppo frequentemente, perché inseriti alla stregua di appunti e dimenticati lì come accade nelle opere incompiute o non rimaneggiate.
Oppure a evidenti contraddizioni interne: lo contattai in merito a una di esse, dopo aver chiesto l'indirizzo email alla casa editrice.
Mi rispose simpaticamente ringraziandomi, riconoscendo la validità della segnalazione e precisando che l'imprecisione era stata corretta nelle successive edizioni.
Niente di che, ma è l'indizio di un tratto umano difficilmente riscontrabile nelle primedonne dello spettacolo: e la cui rarità è per solito direttamente proporzionale all'insicurezza derivante dalla mancanza di talento.
La sensazione è che ci lasci non tanto un idolo o un grandissimo, quanto un artista e una persona autentici.
Che la terra gli sia lieve.