Autore Topic: 1998-2001, e del calcio italiano  (Letto 3455 volte)

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #40 : Lunedì 30 Giugno 2014, 15:14:42 »
il fatto che, tutti, si comprino stranieri pippe e non si facciano giocare giovani italiani è alla base dei risultati della nazionale

Non ne sono sicuro, perché questo non è un andazzo recente, era così anche negli anni d'oro, come quelli presi in esame dal titolo del topic. Faccio l'esempio di Baselli: appena Colantuono s'è accorto che questo in campo ci doveva stare, ha mandato in panchina Carmona, uno che ha appena giocato i Mondiali col Cile. Insigne nel Napoli di Mertens e Callejon che è andato in Champions ha totalizzato 51 presenze stagionali. Garcia non ha esitato a far scaldare la panchina della roma a un parruccone pagato 5 milioni di euro per far giocare Romagnoli. Nel Milan Cristante s'era preso un posto da titolare prima dell'infortunio, e Poli ha giocato da trequartista le partite più importanti della stagione (come quelle contro l'Atletico di Simeone). Per tacere di El Shaarawy. Il punto è che tutti questi giocatori evidentemente sono bravi ma non elevano il livello della serie A e della Nazionale a quello delle vecchie serie A e delle altre nazionali. Dove stanno questi giovani che non giocano? I giovani bravi la loro opportunità ce l'hanno, tipo Camporese che era il difensore più forte di tutti in primavera, è stato titolare nella Fiorentina dei grandi e poi è finito a fare la riserva in B. Rozzi, crack della Primavera, s'è fatto le sue presenze con la Lazio, poi al Madrid B ha fatto l'abbonamento in tribuna. Io non sento che qualcuno mi sta impedendo di vedere Rozzi giocare e crescere con la Lazio (anzi, con quella clausola da 18 milioni per il riscatto mi sa che hanno pure esagerato).

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #41 : Lunedì 30 Giugno 2014, 15:20:05 »
Non ne sono sicuro, perché questo non è un andazzo recente, era così anche negli anni d'oro, come quelli presi in esame dal titolo del topic. Faccio l'esempio di Baselli: appena Colantuono s'è accorto che questo in campo ci doveva stare, ha mandato in panchina Carmona, uno che ha appena giocato i Mondiali col Cile. Insigne nel Napoli di Mertens e Callejon che è andato in Champions ha totalizzato 51 presenze stagionali. Garcia non ha esitato a far scaldare la panchina della roma a un parruccone pagato 5 milioni di euro per far giocare Romagnoli. Nel Milan Cristante s'era preso un posto da titolare prima dell'infortunio, e Poli ha giocato da trequartista le partite più importanti della stagione (come quelle contro l'Atletico di Simeone). Per tacere di El Shaarawy. Il punto è che tutti questi giocatori evidentemente sono bravi ma non elevano il livello della serie A e della Nazionale a quello delle vecchie serie A e delle altre nazionali. Dove stanno questi giovani che non giocano? I giovani bravi la loro opportunità ce l'hanno, tipo Camporese che era il difensore più forte di tutti in primavera, è stato titolare nella Fiorentina dei grandi e poi è finito a fare la riserva in B. Rozzi, crack della Primavera, s'è fatto le sue presenze con la Lazio, poi al Madrid B ha fatto l'abbonamento in tribuna. Io non sento che qualcuno mi sta impedendo di vedere Rozzi giocare e crescere con la Lazio (anzi, con quella clausola da 18 milioni per il riscatto mi sa che hanno pure esagerato).

Infatti, abbiamo vinto un mondiale 1982 con una nazionale prodotta dai campionati totalmente chiusi agli stranieri degli anni 80 (i primi due degli ottanta avevano unon straniero per squadra) e anche un mondiale 2006 con giocatori però di grande talento che vincevano coppe e scudetti e quindi sapevano come portare in porto una coppa, senza dimenticare che nel 1994 arriviamo secondi con un campionato pieno zeppo di stranieri (5-6 per squadra). La stessa Spagna che ha vinto tre trofei su tre negli lultimi tempi è figlia di un campionato dove ci sono tantissimi stranieri, mentre l'Inghilterra fatica sempre negli appuntamenti che contano.
Quindi è sicuro che i talenti si sono inariditi se non riusciamo a esprimere un undici di grande livello.

Sarebbe curioso sapere però il numero dei stranieri che giocano in Italia in rapporto ai giocatori in rosa e rapportarlo con gli stessi dati di 10 e 20 anni fa.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #42 : Lunedì 30 Giugno 2014, 15:42:11 »
Si sta parlando di Cataldi che è giocatore della Lazio, attualmente gestita da Lotito.

No, tu non parli di Cataldi, quando infili pure qui, come in qualsiasi luogo, Perea Saha e Alfaro, cioè la solita cantilena dei mentecatti. Il che può voler dire due cose: uno, che tu lo faccia apposta, cosa di cui sono fermamente convinto; due, che si tratti ormai di una sorta di riflesso involontario, tipico di chi ha abdicato all'uso del cervello e reagisce agli stimoli esterni come una drosera, cosa altrettanto probabile. Ma penso più che tu lo faccia apposta, come quelli che pur di farsi notare non resistono alla tentazione di mollare l'immancabile puzzetta in un ascensore affollato. Colpa mia che continuo a prendermela, che è esattamente lo scopo per il quale agisci: ma io trovo questo modo di fare insopportabile, e ben più grave di chi smadonna, qualche volta insulta e peggio, e passa per "maleducato" o violento: la tua forma di maleducazione è subdola, impenetrabile a qualsiasi invito a fare anche solo mezzo passo indietro, mascherata dietro una apparente correttezza di linguaggio che io invece trovo di una violenza inaudita.

Offline Baruch

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #43 : Lunedì 30 Giugno 2014, 15:53:05 »
Sarebbe curioso sapere però il numero dei stranieri che giocano in Italia in rapporto ai giocatori in rosa e rapportarlo con gli stessi dati di 10 e 20 anni fa.

Una classifica comparativa non credo sia facilmente realizzabile, ma il dato è sicuramente andato peggiorando. Lo scorso anno un rapporto della Fifa bocciava senza appello la Serie A: solo le leghe cipriota, inglese, portoghese, belga, italiana e turca, infatti, superano la soglia del 50% di giocatori stranieri. Ma soprattutto, sulla percentuale dei calciatori provenienti dai vivai l'Italia è 31esima su 31: siamo al 7,8%, lontano dalla Germania (14,7), dall’Inghilterra (17,5), dalla Francia (21,1) e dalla Spagna (25,6). Un problema culturale esiste, come dicevo precedentemente, e deriva dall'importanza che si dà alla preparazione tattica di una squadra rispetto a quella tecnica e atletica, ma per me non è questo problema culturale a far sì che un tempo usciva Maldini e oggi esce De Sciglio

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #44 : Lunedì 30 Giugno 2014, 15:55:54 »

No, tu non parli di Cataldi, quando infili pure qui, come in qualsiasi luogo, Perea Saha e Alfaro, cioè la solita cantilena dei mentecatti. Il che può voler dire due cose: uno, che tu lo faccia apposta, cosa di cui sono fermamente convinto; due, che si tratti ormai di una sorta di riflesso involontario, tipico di chi ha abdicato all'uso del cervello e reagisce agli stimoli esterni come una drosera, cosa altrettanto probabile. Ma penso più che tu lo faccia apposta, come quelli che pur di farsi notare non resistono alla tentazione di mollare l'immancabile puzzetta in un ascensore affollato. Colpa mia che continuo a prendermela, che è esattamente lo scopo per il quale agisci: ma io trovo questo modo di fare insopportabile, e ben più grave di chi smadonna, qualche volta insulta e peggio, e passa per "maleducato" o violento: la tua forma di maleducazione è subdola, impenetrabile a qualsiasi invito a fare anche solo mezzo passo indietro, mascherata dietro una apparente correttezza di linguaggio che io invece trovo di una violenza inaudita.

Non credo che sia così, perché siamo su un forum dove i partecipanti intervengono con la parola scritta e nel post di risposto ho ampiamente documentato il senso della battuta che ho rivolto a Skorpius.
E non è colpa mia se siamo su un topic che si occupa del calcio della nazionale inserito nella sezione “solo Lazio” per cui tutto si tiene, anche una battuta su Alfaro che per quanto mi riguarda – da tifoso laziale – occupa un posto che potrebbe essere altrettanto degnamente occupato da un fluidificante di Carsoli o un terzino di Vetralla. Affermazione che è stata confutata dal sempre ottimo Baruch che però sembra aver superato lo sconvolgente accostamento con Saha.
Quindi, la parola scritta vale, non le tue acutissime sensibilità laziali che ti portano a immaginare un velenoso senso nel mio intervento, more solito, secondo te, teso a profferire l’ennesimo attacco alla augusta personalità del presidente della SSLazio, di cui anche da laziale me ne interessa il giusto.
Si sta parlando del calcio italiano, dove Lotito da presidetne di una squadra di clacio è protagonista assieme agli altri : con le sue virtuù e i suoi limiti. Onore e oneri.


Una classifica comparativa non credo sia facilmente realizzabile, ma il dato è sicuramente andato peggiorando. Lo scorso anno un rapporto della Fifa bocciava senza appello la Serie A: solo le leghe cipriota, inglese, portoghese, belga, italiana e turca, infatti, superano la soglia del 50% di giocatori stranieri. Ma soprattutto, sulla percentuale dei calciatori provenienti dai vivai l'Italia è 31esima su 31: siamo al 7,8%, lontano dalla Germania (14,7), dall’Inghilterra (17,5), dalla Francia (21,1) e dalla Spagna (25,6). Un problema culturale esiste, come dicevo precedentemente, e deriva dall'importanza che si dà alla preparazione tattica di una squadra rispetto a quella tecnica e atletica, ma per me non è questo problema culturale a far sì che un tempo usciva Maldini e oggi esce De Sciglio

Beh, come vedi, il dato è significativo.
Non vorrei tornare a fare la solita polemica, ma ROzzi l'anno scorso me lo sarei tenuto in prima squadra, dopo l'infortunio di Klose.

PS Maldini aveva cotanto padre eh ... non dimentichiamolo. Anche noi all'epoca mettevamo un Dell'Anno in prima squadra, bruciandolo, ma poi si rifece una dignitosissima carriera.
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Offline seminuovo

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #45 : Lunedì 30 Giugno 2014, 16:49:31 »
Non ne sono sicuro, perché questo non è un andazzo recente, era così anche negli anni d'oro, come quelli presi in esame dal titolo del topic. Faccio l'esempio di Baselli: appena Colantuono s'è accorto che questo in campo ci doveva stare, ha mandato in panchina Carmona, uno che ha appena giocato i Mondiali col Cile. Insigne nel Napoli di Mertens e Callejon che è andato in Champions ha totalizzato 51 presenze stagionali. Garcia non ha esitato a far scaldare la panchina della roma a un parruccone pagato 5 milioni di euro per far giocare Romagnoli. Nel Milan Cristante s'era preso un posto da titolare prima dell'infortunio, e Poli ha giocato da trequartista le partite più importanti della stagione (come quelle contro l'Atletico di Simeone). Per tacere di El Shaarawy. Il punto è che tutti questi giocatori evidentemente sono bravi ma non elevano il livello della serie A e della Nazionale a quello delle vecchie serie A e delle altre nazionali. Dove stanno questi giovani che non giocano? I giovani bravi la loro opportunità ce l'hanno, tipo Camporese che era il difensore più forte di tutti in primavera, è stato titolare nella Fiorentina dei grandi e poi è finito a fare la riserva in B. Rozzi, crack della Primavera, s'è fatto le sue presenze con la Lazio, poi al Madrid B ha fatto l'abbonamento in tribuna. Io non sento che qualcuno mi sta impedendo di vedere Rozzi giocare e crescere con la Lazio (anzi, con quella clausola da 18 milioni per il riscatto mi sa che hanno pure esagerato).

per carità non ne sono sicuro pure io, però il dato che scrivi sotto del 50% e più di stranieri in rosa andrebbe confrontato con quello degli stranieri in campo che a me risulta intorno all'80% dei calciatori che giocano la domenica. a questo va senz'altro associato la risibile percentuale di provenienti da vivai. per quanto riguarda la questione della qualità globale del campionato a mio parere è quasi esclusivamente una questione di soldi. se non ti puoi permettere di pagare ingaggi di 4-5-6-7 milioni i più forti che ci sono vanno via e gli altri vanno altrove. è un discorso di carattere generale naturalmente, esistono le eccezioni. così come ci sono le eccezioni tra le origini delle disponibilità finanziarie. molte grandi squadre europee sono indebitatissime, altre hanno chi ripiana salvo sanzioni uefa per il ffp e solo eventualmente da quest'anno, pochissime sono in equilibrio più o meno precario, forse le tedesche. e lo stadio c'entra poco come stanno a dimostrare inglesi e spagnole

Offline Fabio70rm

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #46 : Lunedì 30 Giugno 2014, 18:27:28 »
E' anche il divismo dei ragazzini e dei genitori.

Appena a 15 anni sanno tirare due calci consecutivi fatti bene è un fiorire di procuratori che gli promettono sto mondo e quest'altro, e i genitori si comportano come se avessero generato un concentrato di Pelè e Maradona messi assieme.

Sparisce la fame, aumentano le pretese di soldi.

Guardate El Sharawyi, sparito dopo gli infortuni. Oppure i vari Santon, Balotelli, dai rendimenti altalenanti e spesso deludenti.

Col cavolo che Hazard ha mollato un centimetro quando è arrivato al Chelsea col contrattone...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

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Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #48 : Mercoledì 2 Luglio 2014, 16:35:10 »
Appunti di Luca Marotta: Serie A: il rapporto tra diritti TV e costo del personale.

ma che se l'e' fatta fa dal fisce la tabella, o e' proprio un test a scovare gli errori che poi l'assume?


e voi, quanti ne avete trovati?

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #49 : Mercoledì 2 Luglio 2014, 18:38:51 »
ma che se l'e' fatta fa dal fisce la tabella, o e' proprio un test a scovare gli errori che poi l'assume?


e voi, quanti ne avete trovati?

E tu quanti ne hai trovati? Diccelo che semo curiosi.
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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #50 : Giovedì 3 Luglio 2014, 08:45:24 »
me pari Lotito che chiede ai contestatori di professione di porgli 10 domande sul calciomercato.

non ci campi di excel file? ti conviene trovarli da te, senno' dai legittimo sospetto che i numeri che usi sono giusto roba buttata li a casaccio.

lo sai cosa si dice del stare zitto e togliere un certo dubbio parlando?  O0