Autore Topic: 1998-2001, e del calcio italiano  (Letto 3566 volte)

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Offline kalle

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #20 : Lunedì 30 Giugno 2014, 10:50:38 »
Se non mettono mano agli stadi sarà impossibile, stando così la situazione il divario di fatturato con le prime 8 europee è incolmabile ed è gioco forza che i migliori giocatori vadano in altri campionati, se prevalesse l'autarchia come linea guida per risollevare le sorti della nazionale il declino sarebbe ancora più rapido, oltre a non vedere campioni arrivare ci sarebbe la fuga di quei pochi che riusciremmo a produrre.

assolutamente d'accordo. Ma credo che sia inevitabile che diano la possibilità di costruire nuovi stadi. Anche per aveere possibilità in futuro di organizzare eventi come Europei e Mondiali.

Ed il tutto rientra nelle ciclità economiche che hanno prodotto in passato club vincenti in europa e Nazionali all'altezza delle competizioni internazionali.


Offline Baruch

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #21 : Lunedì 30 Giugno 2014, 11:12:13 »
Ad ogni modo a me sembra in declino anche l’attività di scouting. Cioè, non è solo a livello di campioni che si è impoverito il mercato italiano, ma anche a livello di potenziali prospetti futuri. Vanno tutti a giocare in Portogallo, in Svizzera, in Russia, in Francia, in Germania, mentre da noi il Kolarov o il primo Kakà sono sempre più rari. E manco a dire che non si spendono soldi, e non penso solo ai nostri Barreto e Alfaro o Felipe Anderson, ma anche agli Ibson del Bologna, ai Borja del Livorno, agli Jedvaj della roma. Magari s’è persa un po’ di competenza, anche: ne sanno qualcosa gli juventini che oggi scoprono che Bettega ha bocciato gli acquisti - fatti, nel 2010 - di James Rodriguez a 6 milioni e di Hazard a 5

Offline fish_mark

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #22 : Lunedì 30 Giugno 2014, 11:15:07 »
Ad ogni modo a me sembra in declino anche l’attività di scouting. Cioè, non è solo a livello di campioni che si è impoverito il mercato italiano, ma anche a livello di potenziali prospetti futuri. Vanno tutti a giocare in Portogallo, in Svizzera, in Russia, in Francia, in Germania, mentre da noi il Kolarov o il primo Kakà sono sempre più rari. E manco a dire che non si spendono soldi, e non penso solo ai nostri Barreto e Alfaro o Felipe Anderson, ma anche agli Ibson del Bologna, ai Borja del Livorno, agli Jedvaj della roma. Magari s’è persa un po’ di competenza, anche: ne sanno qualcosa gli juventini che oggi scoprono che Bettega ha bocciato gli acquisti - fatti, nel 2010 - di James Rodriguez a 6 milioni e di Hazard a 5

Eppure esiste in Italia chi fa queste cose. L'Udinese che non a caso ha almeno un paio di giocatori protagonisti di questi mondiali.
Un po' poco per un movimento calcistico che ha vinto 4 mondiali in epoche molto diverse, anzi lontane, il che sta a dimostrare che la nostra tradizione e cultura del calcio ha radici profonde ed esprime il massimo nel mondo.
Dunque dove abbiamo sbagliato, anzi dove stiamo sbagliando?
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ThomasDoll

Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #23 : Lunedì 30 Giugno 2014, 11:20:26 »
Si dice che la generazione di maneggioni competenti dell'era/moggi sia stata sostituita da una generazione di maneggioni incompetenti.

Offline aquilafelyx

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #24 : Lunedì 30 Giugno 2014, 11:51:59 »
Ad ogni modo a me sembra in declino anche l’attività di scouting. Cioè, non è solo a livello di campioni che si è impoverito il mercato italiano, ma anche a livello di potenziali prospetti futuri. Vanno tutti a giocare in Portogallo, in Svizzera, in Russia, in Francia, in Germania, mentre da noi il Kolarov o il primo Kakà sono sempre più rari. E manco a dire che non si spendono soldi, e non penso solo ai nostri Barreto e Alfaro o Felipe Anderson, ma anche agli Ibson del Bologna, ai Borja del Livorno, agli Jedvaj della roma. Magari s’è persa un po’ di competenza, anche: ne sanno qualcosa gli juventini che oggi scoprono che Bettega ha bocciato gli acquisti - fatti, nel 2010 - di James Rodriguez a 6 milioni e di Hazard a 5

Spesso per le italiane c'è il problema del limite per il tesseramento degli extracomunitari, quando prendi degli under 19 il risultato non è mai garantito.
Le topiche comunque le prendono a tutte le latitudini, anche chi dispone di fondi quasi illimitati:

Manchester United were offered Colombia’s James Rodríguez for £5m | Football | The Guardian

Sir Alex Ferguson gli preferì "un certo Bebé" .
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Offline fish_mark

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #25 : Lunedì 30 Giugno 2014, 11:59:03 »
In una intervista, il presidente del CONI ha sottolineato un dato molto importante.
Un appassionato di calcio, anche molto informato, fa fatica a riconoscere i nomi dei giocatori dell'under 21, perché questi ultimi o non giocano molto spesso in serie A oppure sono in serie B.
Questo significa inaridire i talenti che pure abbiamo?
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Offline Reflexblue

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #26 : Lunedì 30 Giugno 2014, 12:11:33 »
C'è un po' di tutto. Le sòle arrivavano pure prima, e costavano venti, trenta, quaranta miliardi. Ma la cifra tecnica complessiva ammortizzava la presenza di elementi improbabili e sopravvalutati.

Offline fish_mark

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #27 : Lunedì 30 Giugno 2014, 12:16:52 »
La metà dei calciatori professionisti che partecipano al campionato di calcio italiano è straniera quindi questo pone un primo problema, che ci accomuna a paesi come Inghilterra, Spagna e Germania. Quella della convocabilità dei giocatori: in uno spazio ristretto di giocatori, si restringono gli spazi per i talenti. La osservazione che i migliori emergono sempre non mi sembra fortissima.

Inoltre, abbiamo un problema di legislazione per il riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli degli extracomunitari che con il compimento del diciottesimo anno di età diventano ope legis dei clandestini.

su tutto questo la FIGC, il CONI e la politica devono incontrarsi ed elaborare un piano con investimenti, strutture e misure di legge per fare quanto hanno fatto in altri paesi: la Germania, ad esempio.
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Offline Baruch

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #28 : Lunedì 30 Giugno 2014, 12:29:49 »
In una intervista, il presidente del CONI ha sottolineato un dato molto importante.
Un appassionato di calcio, anche molto informato, fa fatica a riconoscere i nomi dei giocatori dell'under 21, perché questi ultimi o non giocano molto spesso in serie A oppure sono in serie B.
Questo significa inaridire i talenti che pure abbiamo?

Le nazionali italiane sono passate dall'avere 9 convocati ex under 21 a Italia 90, a 7 a Germania 2006 fino ai 4 di Brasile 2014 (Perin, Verratti, Immobile e Insigne). Nell'under 21 attuale i titolari della serie A non arrivano a coprire le dita di una mano: Bardi, Baselli, Sturaro, Berardi. Gli altri giocano in B o, come Battocchio e Trotta, sono già espatriati. Evidentemente non è periodo di piccoli talenti, e quei pochi che "escono" vanno a giocare in campionati più ricchi (Verratti al Psg, Immobile al Borussia e ora Perin al Bayern Monaco). Tranne pochissimi casi, quelli bravi emergono comunque, e speriamo che Cataldi appartenga a questa categoria

Offline fish_mark

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #29 : Lunedì 30 Giugno 2014, 13:06:17 »
Le nazionali italiane sono passate dall'avere 9 convocati ex under 21 a Italia 90, a 7 a Germania 2006 fino ai 4 di Brasile 2014 (Perin, Verratti, Immobile e Insigne). Nell'under 21 attuale i titolari della serie A non arrivano a coprire le dita di una mano: Bardi, Baselli, Sturaro, Berardi. Gli altri giocano in B o, come Battocchio e Trotta, sono già espatriati. Evidentemente non è periodo di piccoli talenti, e quei pochi che "escono" vanno a giocare in campionati più ricchi (Verratti al Psg, Immobile al Borussia e ora Perin al Bayern Monaco). Tranne pochissimi casi, quelli bravi emergono comunque, e speriamo che Cataldi appartenga a questa categoria

Appunto.
Sarà che pasasno gli anni, ma se nel 1988 l'under 21 dell'epoca, con i Vialli, i Giannini e i Maldini si trasferisce in massa nella prima squadra, oggi questo ricambio non può avvenire percHé la cosa sarebbe assolutamente improponibile.
Ma quando parlaimo dei Vialli, dei Giannini e dei Maldini parliamo di giocaotri giovanissimi che sono già protagonisti, quando non titolari, nei loro club. Oggi 'ndo stanno i giovani?
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geddy

Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #30 : Lunedì 30 Giugno 2014, 13:19:10 »
Perchè hai messo giannini e non Mancini Fish?

Offline Baruch

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #31 : Lunedì 30 Giugno 2014, 13:29:20 »
Oggi 'ndo stanno i giovani?

Credo stiano dove meritano, tranne rari casi. L'allenatore del Crotone in un'intervista ha detto tutto il bene del mondo di Cataldi, poi gli hanno chiesto: "Quindi è già pronto per la Lazio?", e lui ha detto "non lo so". I giovani forti escono fuori, chi prima chi più tardi. Forse si perde un po' di tempo perché continuiamo a dare troppa importanza alla tattica rispetto ad altri parametri, ma non sarà un Vinicius a impedire che sbocci un Filippini

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #32 : Lunedì 30 Giugno 2014, 13:34:25 »
Perchè hai messo giannini e non Mancini Fish?

Giusta osservazione, che poi a me er Principe non mi è mai piaciuto.
Certo il Mancini non ha mai avuto un rapporto felicissimo con la nazionale, anzi.

Credo stiano dove meritano, tranne rari casi. L'allenatore del Crotone in un'intervista ha detto tutto il bene del mondo di Cataldi, poi gli hanno chiesto: "Quindi è già pronto per la Lazio?", e lui ha detto "non lo so". I giovani forti escono fuori, chi prima chi più tardi. Forse si perde un po' di tempo perché continuiamo a dare troppa importanza alla tattica rispetto ad altri parametri, ma non sarà un Vinicius a impedire che sbocci un Filippini

Inchinandomi di fronte all'autorità della tua conoscenza del mondo del calcio italiano, mi rattristo nel leggere che "stiano dove meritano". Del resto, essere passati da Rivera, a Baggio quindi a CAssano e Balotelli segna tutta la crisi del calcio italiano. Che pena, veramente.

IN ogni caso, mi ostino a penasre che i Vinicius, proprio percjhe acquistati in quantità industriali, alla fine oscurano i Filippini. E fossi in Lotito metterei Cataldi in prima squadra per il prossimo anno, senza se e senza ma.
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Offline Skorpius

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #33 : Lunedì 30 Giugno 2014, 13:40:29 »
fossi in Lotito metterei Cataldi in prima squadra per il prossimo anno, senza se e senza ma.

anche se non è pronto (come dice il suo allenatore)..
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #34 : Lunedì 30 Giugno 2014, 13:53:50 »
anche se non è pronto (come dice il suo allenatore)..

Perea "è" pronto? Alfaro "è" pronto? Saha "è" pronto?

Abbiamo vinto scudetti Primavera a ripetizione ultimamente: un po' di sana incoscienza. Voglio Cataldi in prima squadra! 
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Zapruder

Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #35 : Lunedì 30 Giugno 2014, 14:02:28 »
Perea "è" pronto? Alfaro "è" pronto? Saha "è" pronto?

Abbiamo vinto scudetti Primavera a ripetizione ultimamente: un po' di sana incoscienza. Voglio Cataldi in prima squadra!

Pure qua?!? Non c'è scampo a 'sto incubo, porco****.

Offline Skorpius

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1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #36 : Lunedì 30 Giugno 2014, 14:18:40 »

Pure qua?!? Non c'è scampo a 'sto incubo, porco****.

Colpa mia.. Volevo solo appoggiare Baruch, un concetto che riguardava lotito ma poteva essere esteso a tutti i presidenti, ma alla fine so scivola sempre li
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline seminuovo

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #37 : Lunedì 30 Giugno 2014, 14:44:02 »
Pure qua?!? Non c'è scampo a 'sto incubo, porco****.
secondo me mark popola i tuoi peggiori incubi. aoh, esci, fai cose, vedi gente  ;D comunque il fatto che, tutti, si comprino stranieri pippe e non si facciano giocare giovani italiani è alla base dei risultati della nazionale

Offline aquilafelyx

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #38 : Lunedì 30 Giugno 2014, 14:52:30 »
secondo me mark popola i tuoi peggiori incubi. aoh, esci, fai cose, vedi gente  ;D comunque il fatto che, tutti, si comprino stranieri pippe e non si facciano giocare giovani italiani è alla base dei risultati della nazionale

Che c'entra la nazionale col livello del campionato? Se vado a vedere la Lazio mi devo preoccupare delle convocazioni per il mondiale o sperare che la squadra sia abbastanza forte per competere al massimo? Come cavolo si può programmare una squadra con i giovani se dopo mezza stagione ti vengono a chiedere l'ingaggio da top player? Come cavolo puoi programmare se i tifosi vogliono i risultati immediati?

La mattina al posto del caffè usi ancora qualche surrogato?
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Offline fish_mark

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Re:1998-2001, e del calcio italiano
« Risposta #39 : Lunedì 30 Giugno 2014, 15:05:38 »
Pure qua?!? Non c'è scampo a 'sto incubo, porco****.

Questo non è carino da parte tua. Non è carino proprio per niente. e non è neanche coerente con la tua idea di forum.
Sono qui per discutere di calcio, come te, come gli altri.
Non ti piace l'affermazione? Apri un topic e ne parleremo.
Io non ragiono con il monocolo che tu cerchi di imporre alle discussioni. Si sta parlando di Cataldi che è giocatore della Lazio, attualmente gestita da Lotito. Sta tranquillo che la stessa polemica l'avrei fatta con Cragnotti che in 10 anni ha prodotto Nesta e Di Vaio e poco altro dalle giovanili.
Per me Lotito è un presidente di calcio, niente altro. Purtroppo per te e per l'idea che ti sei fatto, non lo considero né Padre Pio, né Jack lo squartatore.

Tornando in topic
con l'affermazione su Perea, Alfaro e Saha, non volevo riproporre l'ennesima polemicuccia da baretto dello sport, ma prendevo spunto dall'esempio laziale - vicino a noi, quindi di immediata comprensione, ma che è valido in moltissimi altri club, anche di prima fascia - dove invece di dare spazio e magari di insistere su giovani anche promettenti del vivaio, si punta su giocatori neanche troppo talentuosi provenienti dall'estero. Mi spiace molto aver urtato la sensibilità di alcuni, ma era questa e non altra l'intezione della mia battuta, che peraltro ha colto il seminuovo, noto nemicodaalazio come me.
Chiedo scusa quindi anche a Skorpius e ad Aquilafelyx che non vede alcuna connessione tra campionato e nazionale di calcio.

Ad esempio, Baruch - di grandissima competenza clacistica - ha sicuramente qualcosa da dire su questo fenomeno.
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