Proviamo a sbagliare qualche altro pronostico...
La partita più scontata, sulla carta, è forse Argentina-Belgio: fra chi raddrizza le partite allo spirare dei supplementari e chi le complica all'inverosimile nello stesso segmento cronologico, c'è un divario di concretezza difficilmente colmabile col gioco.
È il quarto che, più di altri, rischia di riproporre il canovaccio-tipo degli ottavi.
Olanda-Costarica può risolversi in una goleada, ma anche in una clamorosa sorpresa.
Sin qui, gli orange hanno dimostrato un difetto tipicamente italiano: dare il meglio contro avversari di nome ma dal contenuto dubbio (Spagna), stentare contro avversari meno prestigiosi ma di sostanza (Messico).
In questo senso, i
ticos presentano il coefficiente più sfavorevole fra valore nominale (molto modesto) e forze in campo (più che dignitose).
Anche nel modo di giocare, con quell'esasperata densità difensiva pronta a essere trasferita in altre zone del campo, potrebbero rivelarsi un boccone potenzialmente ostico per Van Gaal.
Il loro bomber, Bryan Ruiz, gioca nella Eredivisie col Psv: chissà se sarà lui o i diretti avversari ad avvantaggiarsi maggiormente della conoscenza reciproca.
Fra i due risultati presentati come ipotesi di partenza, solo una vittoria di misura degli arancioni mi stupirebbe davvero: probabile che finisca così...
Dall'altra parte, Francia-Germania parte coi tedeschi favoriti: sono arrivati fin qui giocando un calcio irriconoscibile rispetto alle bollicine delle ultime competizioni, dovessero sbloccarsi non ce ne sarebbe più per nessuno.
Il che li mantiene al vertice nella mia graduatoria per il successo finale.
Trent'anni fa, coi panzer contro una squadra di perdenti nel DNA, non ci sarebbe stata storia quando c'era in ballo qualcosa di serio.
Il codice genetico e la personalità di entrambe, però, sembrano essersi modificati negli ultimi decenni.
I transalpini, al di là di valori tecnici importanti, hanno cavalcato un girone abbordabile e un'impunità pressoché totale difficile da riproporre contro la Federazione tedesca.
Rispetto ai loro avversari, vantano anche margini di miglioramento meno ampi rispetto a quanto esibito sinora.
Brasile-Colombia: per me le maggiori probabilità di ribaltare il pronostico vengono da questo derby sudamericano.
Vero che Pekerman e i suoi hanno superato un girone troppo agevole - soprattutto rispetto ad altri raggruppamenti - e un ottavo non irresistibile.
Ma l'autorevolezza con cui hanno domato gli uruguaiani, enormemente più scafati per partite da dentro o fuori, assegna loro una consistenza sin qui sottovalutata.
Del resto, da metacampo in su il talento non ha mai fatto difetto: mentre una difesa robusta e un minimo di solidità tattica rappresentano novità interessanti.
Molto dipenderà dal
puntero James Rodriguez: avrà esaurito l'effetto sorpresa? O vale davvero quanto gli altri mattatori, solo che prima del Mondiale non lo sapevamo?
Dei verdeoro che dire: a me sembrano semplicemente, tremendamente scarsi.
Appesi a un ragazzo di 22 anni che già contro il Cile ha dimostrato di soffrire, in maniera comprensibile, il peso di un Paese sulle spalle.
E, anche dietro, la pur celebratissima coppia centrale non ha esattamente garantito chiusure a doppia mandata.
Quindi, le mie semifinali: Colombia-Germania (già a confronto a Italia '90, sia pure nella fase a gironi) e Olanda-Argentina (con parecchia storia alle spalle).
Tedeschi vincenti in finale con gli arancioni, e qui mi rifiuto di citare i precedenti.