Autore Topic: responsabili morali dell'omicidio esposito  (Letto 20570 volte)

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Offline aquilafelyx

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #60 : Mercoledì 2 Luglio 2014, 10:17:41 »


Avete notizia di qualche editoriale indignato, di una presa di posizione di qualche "comunità" , dell'intervento del servizio del comune per cancellare le scritte su sollecitazione del sindaco?
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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #61 : Mercoledì 2 Luglio 2014, 10:31:34 »

'Eh si, mo ner tevere ce stanno i piranas'

Offline LazioPolis

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #62 : Giovedì 3 Luglio 2014, 12:53:49 »
Come si diceva una volta nelle assemblee scolastiche, intervengo nel vostro dibattito per "fatto personale".
Perché sta passando (e quindi diventando ufficiale e incontrovertibile) che io abbia definito "irrilevante" la purtroppo famosa aggressione alle famiglie laziali a Ponte Milvio da parte degli ultrà romanisti.
Devo dire che mi sono molto pentito di essere caduto in quel trabocchetto radiofonico: io allora ero il responsabile della redazione sportiva del Messaggero e potevo cavarmela dicendo che con la Cronaca di Roma (quella notizia era appunto roba loro) non c'entravo nulla. Associarmi allo sdegno e passare oltre.
Quel giorno cercai di spiegare invece la genesi della notizia pubblicata dai giornali, in generale. Perché non si può pensare ragionevolmente che dietro una notizia di cronaca ci siano l'impulso o la frenata di giornalisti complici, romanisti o laziali che siano. Parliamo di cronaca, è ridicolo solo pensarlo.
Quel giorno (parlo dell'immediato) nei brogliacci della polizia e dei vigili urbani (che come si seppe il giorno dopo si dileguarono) non c'era traccia dell'aggressione. I cronisti fanno ogni tre-quattro ore il cosiddetto "giro di nera": a nessun giornalista di nessun giornale fu detto che c'era stato quel vigliacco episodio.
Allora spiegai che se almeno gli astanti, il barista, gli aggrediti avessero pensato (mica è un obbligo) di telefonare alla redazione di un quotidiano qualunque, raccontando l'episodio, a qualcuno magari sarebbe venuto lo sghiribizzo di andare a Ponte Milvio a raccogliere qualche testimonianza. La notizia andò invece solo sui forum dei tifosi e i giornalisti sportivi, tutti presi dal loro lavoro tecnico, non se ne accorsero. Quelli di cronaca meno che mai perché non frequentano i forum (a meno che per interesse personale).
Il giorno dopo, visto che nessun giornale ne aveva parlato, scoppiò il caso in radio. E io spiegai i possibili motivi per cui una notizia tanto grave non fosse uscita. Semplicemente nessuno lo sapeva. E dissi che se qualcuno degli aggrediti fosse andato a denunciare alla polizia l'accaduto, la polizia non avrebbe potuto più ignorare l'evento e avrebbe ricostruito il fatto anche ai giornalisti. Questo accadde, le denunce furono presentate e in effetti il giorno dopo, con grave ritardo, uscirono articoli sulle cronache romane dei vari quotidiani.
Spiegai e lo ripeto che se uno di voi, aggredito sotto casa da una banda di teppisti, telefona a un giornale per denunciare il fatto, il cronista non può scriverlo pari pari. Deve chiedere alla polizia, ai carabinieri, alla croce rossa, ai pompieri: risulta che qualcuno sia stato aggredito sotto casa? Se a nessuno risulta non si scrive. Perché magari quello che ha telefonato ha solo fatto a botte con l'amante e non sa come giustificarsi con la moglie...Verifica è la parola chiave. Quella domenica nessuno raccontò e nessuno quindi verificò.
Che vi convinca o meno, questa è la spiegazione. "Irrilevante" non è l'aggressione, come qualcuno di voi vuol far passare la mia espressione. "Irrilevante" è qualsiasi notizia che non sia suffragata da una fonte primaria. Fonte primaria per un giornalista in un fatto di cronaca sono forze dell'ordine e testimoni oculari.
Grazie per lo spazio, Vincenzo 

Offline franz_kappa

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #63 : Giovedì 3 Luglio 2014, 13:03:29 »
Contributo molto interessante e qualificato. Plaudo alla pazienza e alla dedizione con cui è stato scritto.
Ho tuttavia idea che il post di LazioPolis alias Vincenzo Cerracchio produrrà le solite 'pavloviane' reazioni.

Felice di sbagliarmi, sia chiaro. Appartengo alla categoria di quanti preferiscono non perdere mai la speranza. Un atteggiamento che consente, purtroppo assai di rado, di essere piacevolmente sorpresi.

Secondo me basteranno una decina di ore: se i lettori interessati si ricollegheranno attorno alle 23 di stasera potranno verificare come sarà proseguita la discussione in questo topic e dove sarà approdata.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #64 : Giovedì 3 Luglio 2014, 13:09:18 »
da parte mia semplicemente un saluto e solidarietà a Vincenzo Cerracchio


PS Esco definitivamente da questo topic, per cui mi limiterò alla semplice lettura.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #65 : Giovedì 3 Luglio 2014, 13:24:28 »
 
http://www.calciomercato.com/news/tifosi-lazio-nessuno-parla-di-ponte-milvio-704050
Citazione
Tifosi Lazio accusano:| 'Aggressioni a Ponte Milvio'
18 ottobre alle 18:32
'Di quello che è successo a Ponte Milvio nessuno parla. Perché?'. Nel post-derby i tifosi della Lazio si sentono nell'occhio del ciclone: 'Gli ululati della Sud nei confronti di Cissè nessuno li ha sentiti, o hanno fatto finta di non sentirli - spiegano in molti intervenendo nei forum e nelle radio private -. E poi a Ponte Milvio circa 80 romanisti hanno aggredito inermi tifosi laziali che tornavano a prendere le proprie auto. Donne, bambini e anziani sono stati presi d'assalto con bottiglie rotte, spranghe e bastoni. Ci sono molti referti medici che ne danno testimonianza, perché nessun giornale ne ha parlato?'.

http://www.sslazionews.it/aperta-uninchiesta-sui-presunti-cori-antisemiti-ma-dei-buuu-a-cisse-e-soprattutto-delle-aggressioni-a-ponte-milvio-perche-non-ne-parla-nessuno/13884

Citazione
mercoledì, ottobre 19th, 2011...
Al termine della partita, ascoltando i vari racconti di molti tifosi nella giornata di ieri sia durante la festa di Formello che nei vari salotti delle Radio romane, sono state molte le testimonianze delle aggressioni di tifosi giallorossi a Ponte Milvio ma al momento nessuno dei piani alti ne ha ancora parlato: «Se la sono presa con me che ero con i miei due figli, con una signora anziana e con un ragazzino. Non so nemmeno come definirli questi veri!», ha raccontato impietrito un ascoltatore a Radiosei durante la trasmissione “9 gennaio 1900”, e tante altre voci si sono fatte sentire come riportato anche da calciomercato.com, tutte con la stesso minimo comune denominatore. “A Roma c’erano circa 80 tifosi romanisti che hanno aggredito inermi tifosi laziali che tornavano a prendere le proprie auto. Donne, bambini e anziani sono stati presi d’assalto con bottiglie rotte, spranghe e bastoni. Ci sono molti referti medici che ne danno testimonianza”. Alla luce di questi fatti la domanda sorge spontanea: se è giusto che venga cercato e punito chi si sia reso protagonista di cori che hanno rievocato in un modo o nell’altro l’olocausto, perché non avere lo stesso riguardo per chi allo stesso modo ha scimmiottato un giocatore di colore, o ancora peggio per chi si è reso protagonista di vere e proprie violenze nel post partita? Oltretutto non si tratta di una novità questo genere di atteggiamento, basta ripensare a quando lo scorso anno prima del derby di Coppa Italia il Team Manager Maurizio Manzini venne colpito da una scheggia dopo che un tifoso della Roma tirò un sasso addosso al pullman della Lazio. Dopo l’inevitabile sbigottimento di tutti favorito anche dalle immagini di tutte le televisioni, anche quella cosa passo in sordina per non essere più tirata fuori. Casualità?

http://www.sslaziofans.it/contenuto.php?idContenuto=26560

Citazione
Ponte Milvio, la "notte della vergogna"
di Stefano Greco
Ci avevano raccontato di un derby che era filato via senza nessun incidente, di una domenica tranquilla come mai in passato. La parola d’ordine era: “E’ andato tutto benissimo. Le misure di sicurezza hanno funzionato alla perfezione”. Questore e Prefetto sapevano che dopo le devastazioni del giorno prima durante la manifestazione degli “indignados”, gli occhi di tutta Italia domenica sera erano puntati sulla Capitale, dove andava in scena quella che è considerata la partita più a rischio del campionato italiano, quella che storicamente ha provocato i maggiori problemi di ordine pubblico, prima e dopo l’incontro. Roma era una città blindata domenica sera, con cordoni di sicurezza allargati fino a 3 chilometri dallo stadio Olimpico, con la gente costretta a parcheggiare lontano a causa dei blocchi imposti dall’imponente servizio d’ordine. Ma alla fine, tutto sembrava aver funzionato bene. Niente incidenti, nulla di nulla. Ma già lunedì, il muro di omertà ha cominciato a mostrare qualche crepa, poi con il passare delle ore le crepe sono diventate vere e proprie falle.
Prima una voce, poi un’altra, poi un’altra ancora e il tam-tam si è fatto sempre più forte, condito da dettagli sempre più precisi e inquietanti e da testimonianze dirette. E ora dopo ora, la verità è venuta a galla. Non è andato tutto bene domenica sera. Anzi, a Ponte Milvio è andata in scena quella che potrebbe essere ribattezzata la “notte della vergogna”. Verso le 23, infatti, mentre la gente stava sfollando dallo stadio apparentemente senza problemi, o meno di due chilometri dall’Olimpico si era radunato un gruppo di un centinaio di teppisti, con i passamontagna in testa, le sciarpe sul volto, alcuni con il casco. Alcuni sono scesi dalla rampa di Corso Francia, altri hanno attraversato direttamente il ponte e si sono diretti dove la maggior parte dei tifosi della Lazio avevano parcheggiato le loro macchine. Dallo stadio, la Polizia stava spingendo la gente verso Ponte Milvio, con un cordone che aveva diviso la zona laziale da quella romanista e che tendeva a spingere i laziali verso quella zona e i romanisti in senso opposto, verso piazza Maresciallo Giardino e verso viale Angelico e lungotevere Oberdan. In modo da evitare qualsiasi tipo di contatto. Un centinaio di teppisti con sciarpe della Roma, però, ha pensato bene di aggirare il cordone e di chiudere in una sorta di morsa gente anziana, padri di famiglia, donne e soprattutto bambini, che sospinti dal cordone delle forze dell’ordine verso Ponte Milvio sono finiti in bocca ai teppisti che li aspettavano e che li hanno prima caricati lanciando sassi e bottiglie e poi aggrediti. Un confronto a dir poco impari. Una cosa mai successa nella storia di confronti e scontri a volte durissimi, ma tra gruppi di giovani che si affrontavano faccia a faccia per regolare chissà quali conti in sospeso. La gente, impreparata ad affrontare una simile aggressione, ha cominciato a correre all’indietro, verso lo stadio, trovando però un altro muro, quello rappresentato dal cordone delle forze dell’ordine. Centinaia di persone sono rimaste così imbottigliate e stando ai racconti raccolti avrebbero rischiato di fare la fine dei topi. Solo per un miracolo si è risolto tutto solo con quale livido, ferite leggere causate dalle bottiglie e dai sassi lanciati sulla folla e con tantissima paura e tante lacrime, soprattutto da parte di bambini terrorizzati da una violenza così improvvisa, vigliacca e senza senso. Dalla ricostruzione fatta in base alle testimonianze raccolte, la Polizia avrebbe capito quello che stava succedendo e avrebbe caricato in tempo i teppisti con i blindati disperdendoli, prima che succedesse il peggio.   La cosa grave e che lascia perplessi, è che nonostante i referti dell’ospedale e le testimonianze, non risultano arresti e soprattutto sembra sia calato una sorta di velo di omertà su questa vicenda gravissima. Nessuno ne parla, come se servisse per forza di cose il morto o decine di feriti per considerare grave un avvenimento. L’episodio è grave non perché ci siano finiti di mezzo dei tifosi della Lazio, ma perché sono state aggredite persone inermi, senza nessuna provocazione, donne e bambini che sciamavano via felici dallo stadio dopo un derby finalmente tranquillo.
E’ questo che dovrebbe far riflettere. Ed è per questo che un episodio simile deve essere raccontato. E' per questo che si devono investire le istituzioni per pretendere che venga fatta chiarezza e non veder finire il tutto, come troppo spesso succede, archiviato in un cassetto o coperto da un velo


ci tengo a sottolineare come la polizia fosse presente al momento del fatto e fosse anche intervenuta, oltre ai referti medici che sicuramente non saranno stati rilasciati una settimana dopo.

stranamente pero' la stampa non e' venuta a sapere nulla, anzi, 5 giorni dopo

http://www.biancocelesti.org/solo-lazio/'cronisticamente-irrilevante'/

da cui estraggo

http://www.biancocelesti.org/solo-lazio/'cronisticamente-irrilevante'/msg244759/#msg244759
Citazione
C’è poi la pattuglia degli ultrà arrivati dal calcio. Gli investigatori stanno confrontando i filmati di sabato a San Giovanni con quelli che hanno cristallizzato gli ultimi scontri tra tifosi e forze dell’ordine attorno allo Stadio Olimpico. Alcune facce sono le stesse.

questa è la chiosa del messaggero riguardo alla presenza di fantomatici ultras negli scontri di sabato scorso.


Offline aquilafelyx

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #66 : Giovedì 3 Luglio 2014, 13:28:58 »
Se ci spiegassero anche perché le agenzie di stampa ed i media in genere sono sempre restie a stigmatizzare gli episodi di cui sono protagonisti i romanisti ed invece sono solerti e spesse volte approssimative nel riportare fatti di cui sono protagonisti i laziali riusciremmo a capire meglio e forse toglieremmo qualcuno dalla lista dei responsabili morali.

C'e corrispondenza e connivenza tra tifo ed informazione, c'è una parte dell'informazione legata a doppio filo con interessi economici e finanziari, c'è pregiudizio e accanimento da parte di rappresentanti istituzionale e religiosi dettato da ragioni politiche e di tifo.   

L'episodio di Ponte Milvio è solo uno dei tanti trattato con sufficienza e questa sufficienza ha creato i presupposti per i fatti tragici del 3 maggio.
M'illumino di Lulic

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Offline Aquila Maremmana

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R: Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #67 : Giovedì 3 Luglio 2014, 13:36:36 »
Come si diceva una volta nelle assemblee scolastiche, intervengo nel vostro dibattito per "fatto personale".
Perché sta passando (e quindi diventando ufficiale e incontrovertibile) che io abbia definito "irrilevante" la purtroppo famosa aggressione alle famiglie laziali a Ponte Milvio da parte degli ultrà romanisti.
Devo dire che mi sono molto pentito di essere caduto in quel trabocchetto radiofonico: io allora ero il responsabile della redazione sportiva del Messaggero e potevo cavarmela dicendo che con la Cronaca di Roma (quella notizia era appunto roba loro) non c'entravo nulla. Associarmi allo sdegno e passare oltre.
Quel giorno cercai di spiegare invece la genesi della notizia pubblicata dai giornali, in generale. Perché non si può pensare ragionevolmente che dietro una notizia di cronaca ci siano l'impulso o la frenata di giornalisti complici, romanisti o laziali che siano. Parliamo di cronaca, è ridicolo solo pensarlo.
Quel giorno (parlo dell'immediato) nei brogliacci della polizia e dei vigili urbani (che come si seppe il giorno dopo si dileguarono) non c'era traccia dell'aggressione. I cronisti fanno ogni tre-quattro ore il cosiddetto "giro di nera": a nessun giornalista di nessun giornale fu detto che c'era stato quel vigliacco episodio.
Allora spiegai che se almeno gli astanti, il barista, gli aggrediti avessero pensato (mica è un obbligo) di telefonare alla redazione di un quotidiano qualunque, raccontando l'episodio, a qualcuno magari sarebbe venuto lo sghiribizzo di andare a Ponte Milvio a raccogliere qualche testimonianza. La notizia andò invece solo sui forum dei tifosi e i giornalisti sportivi, tutti presi dal loro lavoro tecnico, non se ne accorsero. Quelli di cronaca meno che mai perché non frequentano i forum (a meno che per interesse personale).
Il giorno dopo, visto che nessun giornale ne aveva parlato, scoppiò il caso in radio. E io spiegai i possibili motivi per cui una notizia tanto grave non fosse uscita. Semplicemente nessuno lo sapeva. E dissi che se qualcuno degli aggrediti fosse andato a denunciare alla polizia l'accaduto, la polizia non avrebbe potuto più ignorare l'evento e avrebbe ricostruito il fatto anche ai giornalisti. Questo accadde, le denunce furono presentate e in effetti il giorno dopo, con grave ritardo, uscirono articoli sulle cronache romane dei vari quotidiani.
Spiegai e lo ripeto che se uno di voi, aggredito sotto casa da una banda di teppisti, telefona a un giornale per denunciare il fatto, il cronista non può scriverlo pari pari. Deve chiedere alla polizia, ai carabinieri, alla croce rossa, ai pompieri: risulta che qualcuno sia stato aggredito sotto casa? Se a nessuno risulta non si scrive. Perché magari quello che ha telefonato ha solo fatto a botte con l'amante e non sa come giustificarsi con la moglie...Verifica è la parola chiave. Quella domenica nessuno raccontò e nessuno quindi verificò.
Che vi convinca o meno, questa è la spiegazione. "Irrilevante" non è l'aggressione, come qualcuno di voi vuol far passare la mia espressione. "Irrilevante" è qualsiasi notizia che non sia suffragata da una fonte primaria. Fonte primaria per un giornalista in un fatto di cronaca sono forze dell'ordine e testimoni oculari.
Grazie per lo spazio, Vincenzo
Se ad oggi questo è il metodo giornalistico, è assolutamente desueto.
Con questo metodo anche le coltellate degli ultras romanisti ai tifosi inglesi sono "cronisticamente irrilevanti", perché interrogando la pubblica sicurezza, per voce del suo massimo esponente romano, furono dichiarate solo  "goliardiche puncicate".
Fortuna che, almeno qui, oltre a chi esprime solidarietà a casaccio, c'è anche chi è documentato e ha già derubricato a "frescaccia" questa patetica giustificazione del giornalista in questione.
Quello che emerge, anche dagli articoli riguardanti gli ultimi fatti della finale di Coppa Italia, è una protezione omertosa e oserei dire anche lievemente mafiosa di tutto ciò che negativamente riguarda la as roma 1927, in questo caso a botte di "ex romanista", "ex ultras", omissione della squadra tifata dal De Santis. Abbastanza diverso l'approccio avuto dai media nel caso dell'aggressione ai tifosi del Tottenham a Campo de' Fiori, affibbiata ne tempo record di 10 secondi netti ai tifosi LAZIALI, ben specificati.
Siete ostaggi, altrochè!
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline LazioPolis

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #68 : Giovedì 3 Luglio 2014, 16:02:20 »
Cp 4.0 fa una ricostruzione perfetta. La data in cui la vicenda viene alla luce è quella di lunedì a seguito del tam tam radiofonico: da lì seguono tutti i particolari raccontati nell'articolo di Greco. "Cronisticamente irrilevante" lo scrive il vicedirettore della Gazzetta dello Sport rispondendo a un lettore. Come ho cercato di spiegare è come se la notizia "si materializzasse" lunedì invece di domenica sera, per sottovalutazione da parte di chi tra le forze dell'ordine avrebbe dovuto darne risalto rispondendo al famoso "giro di nera" dei giornali.
Questo riguardo all'origine della notizia. Quanto al seguito, c'è da restare basiti di fronte al fatto che nessuno degli aggressori sia stato (almeno a quanto si sappia) denunciato e processato...

Offline WombyZoof

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #69 : Giovedì 3 Luglio 2014, 16:03:29 »
leggo con piacere il chiarimento di cerracchio. la questione generale che denuncio è però la stessa da decenni, il suo era solo preso come esempio eclatante.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Skorpius

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responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #70 : Giovedì 3 Luglio 2014, 16:05:21 »
Bell'intervento... Peccato che quella famosa trasmissione io me la sentii in diretta e per intero e quello che ho letto e' una scusa posticcia che non corrisponde ai toni di quelle dichiarazioni..
Ricordo inoltre che tutti gli ospiti in studio erano in profondo disaccordo con le parole e i concetti di cerracchio e guido era sul punto di litigare
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Skorpius

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responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #71 : Giovedì 3 Luglio 2014, 16:10:19 »

Contributo molto interessante e qualificato. Plaudo alla pazienza e alla dedizione con cui è stato scritto.
Ho tuttavia idea che il post di LazioPolis alias Vincenzo Cerracchio produrrà le solite 'pavloviane' reazioni.

Felice di sbagliarmi, sia chiaro. Appartengo alla categoria di quanti preferiscono non perdere mai la speranza. Un atteggiamento che consente, purtroppo assai di rado, di essere piacevolmente sorpresi.

Secondo me basteranno una decina di ore: se i lettori interessati si ricollegheranno attorno alle 23 di stasera potranno verificare come sarà proseguita la discussione in questo topic e dove sarà approdata.

Ma che fai? Metti le mani avanti PREgiudicando e catalogando ogni futuro intervento disenziente.
Almeno tu l'hai sentita quella famosa trasmissione? Hai sentito i toni (che io giudicai all'epoca vagamente canzonatori) ?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

CP 4.0

Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #72 : Giovedì 3 Luglio 2014, 16:27:05 »
... c'è da restare basiti di fronte al fatto che nessuno degli aggressori sia stato (almeno a quanto si sappia) denunciato e processato...

se e' per questo, non mi pare che nessun laziale sia stato processato e condannato per i fatti di Campo de' Fiori, eppure basta leggere l'intervista di Powar, che si trova all'home page di questo forum, per capire l'importanza della notizia in prima pagina.

http://www.biancocelesti.org/news/esclusiva-intervista-a-piara-powar-direttore-esecutivo-di-fare-network/
Citazione
Ci sono stati dei precedenti, come Di Canio ecc. Penso che questa opinione sia presente a prescindere nella mente della gente, qualcosa che è associato al club, che sia una supposizione giusta oppure no. Adesso, avete ragione, non ci sono simboli di estrema destra allo stadio, quindi penso che, sfortunatamente, sia un ulteriore problema che i tifosi della Lazio probabilmente devono affrontare dato che la Lazio è vista in questo modo. Non penso che tutti quelli che vanno allo Stadio Olimpico quando gioca la Lazio siano fascisti oppure credono in certe ideologie.
Questa è una parte del problema, poi ci sono gli avvenimenti della stagione passata, per esempio, ci sono stati tifosi laziali che sono venuti a Londra, contro il Tottenham e hanno compiuto atti di antisemitismo (la bandiera della Palestina? Ndr) oppure il famoso blitz di Campo De’ Fiori che ha avuto conseguenze quasi mortali, durante il quale tifosi del Tottenham sono stati attaccati e conosco la discussione relativa al gruppetto…

ed e' questo il nocciolo del problema, e con esso la comunicazione dei Laziali che, pur professionisti, troppo spesso si girano dall'altra parte e lasciano correre chi invece professionista lo e' solo dopo la propria squadra del cuore.

ed essendo l'acerrima rivale cittadina, va da se' che non capita mai che qualsiesi fatto in cui i colpevoli, veri, provati o sedicenti, siano Laziali la notizia sia in qualche maniera ad ogni dove e tempo, cronisticamente irrilevante.

gli si e' lasciato campo libero, e loro se lo sono preso.

non solo quella sera, ma ogni santissima volta.

Offline LazioPolis

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #73 : Giovedì 3 Luglio 2014, 17:44:01 »
Scusa posticcia? Toni canzonatori? Mah
Buona giornata a tutti

Offline Skorpius

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #74 : Giovedì 3 Luglio 2014, 18:02:24 »
Scusa posticcia? Toni canzonatori? Mah
Buona giornata a tutti

Come ama ripetere un utente di questo forum: si comunica quello che gli altri percepiscono.
L'indignazione di Guido De Angelis (che evidentemente percepiva quello che percepivo anche io) durante quel pezzettino di radio era reale e tangibile, i toni (percepiti da parte mia, e da parte della persona che ascoltava la radio insieme a me, come canzonatori quasi a non credere alle cose che venivano segnalate) si sono via via arroventati tanto da far sembrare il dialogo tra le persone in radio un litigio..

Se questo non è quello che è successo è comunque quello che è stato comunicato agli ascoltatori.. e leggere adesso, dopo molto tempo, questo racconto "dietro le quinte" totalmente differente da quanto personalmente ascoltato e percepito mi stupisce parecchio.

Ma il fatto che l'evento non fosse stato "sereno" si capisce anche solo da come quel momento di radio viene descritto da laziopolis: "un trabochetto"...


Dimenticavo.. il giorno dopo a radio 6 qualcuno (la penna forse) defini' quell'episodio come "litigio in diretta".. avrà percepito male anche lui
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geddy

Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #75 : Giovedì 3 Luglio 2014, 18:13:24 »
Io l'ho sentito per radio, non canzonatorio il tono. Saccente. Non mi pare però che in radio abbia detto qualcosa di diverso. I toni si alzarono perchè la motivazione era stata giudicata inconsistente.
Può anche essere che quanto avvenuto sia stato giudicato "normale" da forze dell'ordine e media, quindi irrilevante. Raramente non si picchiano nei pressi dello stadio ai derby.

Offline Skorpius

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #76 : Giovedì 3 Luglio 2014, 18:24:35 »
Io l'ho sentito per radio, non canzonatorio il tono. Saccente. Non mi pare però che in radio abbia detto qualcosa di diverso. I toni si alzarono perchè la motivazione era stata giudicata inconsistente.
Può anche essere che quanto avvenuto sia stato giudicato "normale" da forze dell'ordine e media, quindi irrilevante. Raramente non si picchiano nei pressi dello stadio ai derby.

Parlo sopratutto dell'inizio.
Per canzonatorio non intendevo nei confronti dei tifosi laziali ma nei confronti dei suoi interlocutori (guido de angelis, e non mi ricordo chi altro, credo ci fosse qualche ex giocatore).. probabilmente l'aggettivo da te utilizzato è più corretto.. anche se sentendolo avevo l'impressione che in fondo non credesse ai fatti così come raccontati dagli ascoltatori che erano intervenuti.

Però ricordo che disse di più, e che il discorso sull'"importanza mediatica" dell'evento lo affrontò... l'impressione (mia, del mio compagno di ascolto e credo dello stesso Giudo) era che non credesse fosse successo nulla di importante e che fosse tutto amplificato, insomma una scaramuccia trasformata in assalto.. in fondo la chiosa finale del suo post " Quanto al seguito, c'è da restare basiti di fronte al fatto che nessuno degli aggressori sia stato (almeno a quanto si sappia) denunciato e processato..." sembra suggerire che qualche dubbio lo abbia ancora
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Offline aquilafelyx

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #77 : Giovedì 3 Luglio 2014, 18:25:46 »
Io l'ho sentito per radio, non canzonatorio il tono. Saccente. Non mi pare però che in radio abbia detto qualcosa di diverso. I toni si alzarono perchè la motivazione era stata giudicata inconsistente.
Può anche essere che quanto avvenuto sia stato giudicato "normale" da forze dell'ordine e media, quindi irrilevante. Raramente non si picchiano nei pressi dello stadio ai derby.

Il topic parla di responsabilità morali, ed ha centrato perfettamente i colpevoli, quella sera a Ponte Milvio vennero assalite famiglie intere, donne e bambini compresi, esattamente quello che è successo a Tor di Quinto, un assalto a donne e bambini finito tragicamente.     
Se non ci fosse stata la morte di Ciro Esposito anche quell'episodio sarebbe stato derubricato a "cronisticamente irrilevante" come è sempre successo quando i "cattivi" sono romanisti.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline LazioPolis

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Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #78 : Giovedì 3 Luglio 2014, 19:47:29 »
No no, sono basito non perché ho dubbi su quanto sia successo ma perché credo che la vicenda sia stata sottovalutata prima di tutto da chi doveva badare all'ordine pubblico. Tanto per chiarire...

Offline Aquila Maremmana

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R: Re:responsabili morali dell'omicidio esposito
« Risposta #79 : Giovedì 3 Luglio 2014, 20:14:04 »


No no, sono basito non perché ho dubbi su quanto sia successo ma perché credo che la vicenda sia stata sottovalutata prima di tutto da chi doveva badare all'ordine pubblico. Tanto per chiarire...

Cioè, fatemi capire:
Siccome chi sovraintende all'ordine pubblico ha sottovalutato l'evento, lo stesso diventa cronisticamente irrilevante, e a nulla valgono tutti i siti e tutti i fora ed anche tutti i media che denunciarono immediatamente gli accadimenti.
Poi però un cittaceleste qualsiasi, tanto per fare un esempio, riporta l'ultima scoreggetta di Lotito e fioccano e si moltiplicano gli articoli e gli editoriali... strana questa faccenda...
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.