Autore Topic: Ed ora?  (Letto 11684 volte)

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Offline cuchillo

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Re:Ed ora?
« Risposta #20 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 09:35:10 »
Premesso che non mi piace mettere il naso in casa d'altri, ma perché non ipotizzare un allenatore straniero?
Magari uno in rampa di lancio che abbia cultura, curiosità, idee. E magari che già parli italiano. Uno tipo Laudrup, per esempio.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline ML

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Re:Ed ora?
« Risposta #21 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 11:41:31 »
Leggo, e non si può non essere d'accordo, che oltre al ct bisgona rifondare il movimento.
Cerchiamo di capire come e dove?
No perché è una frase che in queste ore è sulla bocca di molti, ma ce ne fosse uno che entra nel merito.
Che dovrebbe fare, di preciso, il nuovo presidente federale?

Offline Eagles71

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Re:Ed ora?
« Risposta #22 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 11:51:50 »
Ovvio che non avrà la bacchetta magica, ma assieme alla federazione la lega di serie A dovrà tentare di arginare lo scivolamento in basso della nazionale e dei club.
Campionato serie A 18 o 16 squadre.
Rose delle squadre non più di 30 tesserati, con una percentuale importante di giocatori del vivaio.
Stranieri i n campo con un limite, lo sò pare una regola medievale in epoca di globalizzazione ma è indubbio che gli stranieri abbiano impoverito il ns calcio dopo averlo arricchito negli anni 80/90, assieme alla nazionale maggiore sto notando pure da qualche anno una Under21con meno vittorie, lontani i tempi della U21 di Vicini o Tardelli.
Stadi da ripopolare e cultura sportiva che abbiamo perso, da mò.

il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline WombyZoof

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Re:Ed ora?
« Risposta #23 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 12:02:29 »

Che dovrebbe fare, di preciso, il nuovo presidente federale?

beh, rifondare il movimento!  ;D 

tutte le volte è così, ripetono a pappagallo la frase che piace di più senza capire e senza approfondire.

limiti agli stranieri non se ne possono mettere, e non è quello il problema. ora si gioca a calcio meno di prima, i ragazzini stavano per strada e nei campetti ore ed ore, adesso vanno a scuola calcio 2 volte a settimana e poi playstation.

avevamo una scuola imbattibile di difensori, ora marcano ... il pallone. la mentalità è avida, pavida, superficiale.  a livello europeo  vanno al doppio e tecnicamente sono mediamente più bravi. la juventus in europa ha fatto poco.

siamo in declino, non ci sono ricette per guarire.   certo il campionato a 18 sarebbe meglio, più competitivo, una palestra migliore. sennò si aspetta una nuova generazione fortunata come ogni tanto capitano, e un allenatore meno megalomane.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline ML

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Re:Ed ora?
« Risposta #24 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 12:20:57 »
Ovvio che non avrà la bacchetta magica, ma assieme alla federazione la lega di serie A dovrà tentare di arginare lo scivolamento in basso della nazionale e dei club.
Campionato serie A 18 o 16 squadre.
Rose delle squadre non più di 30 tesserati, con una percentuale importante di giocatori del vivaio.
Stranieri i n campo con un limite, lo sò pare una regola medievale in epoca di globalizzazione ma è indubbio che gli stranieri abbiano impoverito il ns calcio dopo averlo arricchito negli anni 80/90, assieme alla nazionale maggiore sto notando pure da qualche anno una Under21con meno vittorie, lontani i tempi della U21 di Vicini o Tardelli.
Stadi da ripopolare e cultura sportiva che abbiamo perso, da mò.

Comincio dalla fine: per ripopolare gli stadi e dotare il paese di cultura sportiva non basta un nuovo presidente federale. Forse neanche un nuovo presidente del consiglio. Sono cose che hanno a che fare con l'economia (delle famiglie, che spesso non possono più permettersi la partita, e dei club, che spesso non posso permettersi grandi campioni) e con il sistema dell'istruzione.
Sugli stranieri hai ragione. Un conto è imbottire le squadre di Zidane e Ronaldo, per cui in Serie A ci saranno meno italiani titolari ma tutti di alto livello, e un altro conto è imbottirle di Gonzalez e Arevalo Rios. Il problema è che i club non fanno beneficienza: se Gonzalez costa meno di un suo omologo italiano - ed è quasi sempre così - è giusto prendere Gonzalez. Gli italiani costano troppo, questo è il problema. E per questo i club (la Lazio in primis, ci scommetto) si batterebbero contro un eventuale limite agli stranieri trovando sicuramente un tribunale disposto a dar loro ragione.
Rose delle squadre non più di 30 tesserati, con una percentuale importante di giocatori del vivaio: fattibile, senz'altro. Da fare domani mattina. Ma un altro problema è che ormai anche i vivai sono farciti di stranieri. La Lazio primavera degli ultimi due anni quanti italiani ha avuto? A parte Lombardi e Cataldi, tutti quelli più bravi erano stranieri: Keita, Tounkara, Minala, Strakosha, Elez, Antic...
Infine il campionato a 16 o a 18. Sacrosanto, ne sento parlare da almeno 10 anni ma non viene fatto. Tutti lo vogliono, e nessuno muove un dito. Ma qui ho l'impressione che più della Federazione conti la Lega. Che il campionato a 20 squadre faccia comodo perché sono più partite da vendere alle tv, e che quando si litiga per la spartizione della torta, e si cercano alleanze, il mantenimento delle 20 squadre sia un'utile contropartita per garantirsi il voto dei presidenti più deboli.
Insomma, se si parla delle convocazioni e della gestione tecnica è giusto prendersela con Prandelli. Se si ritiene che Prandelli sia stata una scelta sbagliata è giusto prendersela anche con chi ce l'ha messo (Abete, Albertini), ma se parliamo di movimento calcistico l'azzeramento della Federazione non basta se non è accompagnato dall'azzeramento della ben più potente Lega. Una Lega in cui è molto influente Lotito. Quindi un avvertimento: occhio a bearci del fatto che la Lazio finalmente conta a livello politico e contemporaneamente lamentarci del fatto che il movimento calcistico italiano è alla deriva...

Offline Er Matador

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Re:Ed ora?
« Risposta #25 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 12:24:57 »
limiti agli stranieri non se ne possono mettere, e non è quello il problema
Neppure una maggioranza di giocatori eleggibili per la Nazionale tra quelli a referto per una partita, fermo restando, purtroppo, il tesseramento illimitato?
Sul fatto che non sia un problema ho qualche perplessità: soprattutto aggiungendovi peculiari storture italiche, che rendono quasi impossibile operare sul mercato interno.
In molti segmenti di mercato si acquistano di fatto solo stranieri o quasi, e non mi sembra un bell'andazzo.
Un suggerimento, oltre alla riduzione del massimo campionato a 18 o 16 squadre: intervenire sul metro arbitrale, invertendo la tendenza per la quale si fischia tutto.
Togliendo la possibilità di rifiatare a ogni pie' sospinto, si incentiva una preparazione atletica e tecnica più in linea con gli standard internazionali.
Fondamentale, poi, creare un percorso più decifrabile per chi investe nel nostro calcio.
Nessuno è così scemo da infilare i propri soldi in una slot machine, quale appare un sistema così poco efficiente, produttivo e trasparente sul piano delle regole.
E ciò impedisce di colmare il divario con le prime in una componente fondamentale, come quella economica.

Premesso che non mi piace mettere il naso in casa d'altri, ma perché non ipotizzare un allenatore straniero?
Magari uno in rampa di lancio che abbia cultura, curiosità, idee. E magari che già parli italiano. Uno tipo Laudrup, per esempio.
Un Velasco, un Tanjević, un Rudić? L'idea non è peregrina, ma cozza a mio avviso contro un dato di fatto.
Nelle discipline citate la Nazionale è trainante, anche a livello mediatico, e un tecnico con delle idee può condizionare l'intera scuola tecnica operando da quella posizione.
Nel calcio, il baricentro mi sembra molto più sbilanciato verso i club.

Offline Eagles71

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Re:Ed ora?
« Risposta #26 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 12:46:16 »
Lo sò che non dipenderà dal nuovo abete, ma il ns calcio è povero anche perchè il suo contorno è demotivante e avvilente.
Io ho appena avuto un figlio e sinceramente ma non sò se ci riuscirò talmente malato di Lazio sono, ma vorrei che facesse di tutto meno che avvicinarsi al calcio.
Ho allenato i bambini quando smisi di giocare ma il livello sottosviluppato che hanno i genitori dei bimbi che li accompagnano alle società sportive è imbarazzante.
La grettezza del nostro calcio aihmè nasce anche da lì.
Non sottovalutiamo questo aspetto.
La questione morale ad elastico perpetuata da Prandelli credo sia uno degli elementi maggiori responsabile del fallimento, la gestione di Balotelli prima campione ora bidone è lì a testimoniarlo.

E poi l' aspetto tecnico.
Vorrei Mancini.
Chiameranno Allegri, non cambierà niente.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

malacarne

Re:Ed ora?
« Risposta #27 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 13:51:46 »
Leggo, e non si può non essere d'accordo, che oltre al ct bisgona rifondare il movimento.
Cerchiamo di capire come e dove?
No perché è una frase che in queste ore è sulla bocca di molti, ma ce ne fosse uno che entra nel merito.
Che dovrebbe fare, di preciso, il nuovo presidente federale?

Non so voi, ma mi sembra di risentire le stesse cose del post Italia-Slovacchia.

Offline pizzeman

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R: Ed ora?
« Risposta #28 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 15:00:50 »
Bisogna ridurre I campionati a 16 squadre la A e a 18 la b e incentivare l'utilizzo dei giovani in serie b.
Mettere anche in serie a e b la regola delle rose fisse e del numero minimo di giocatori cresciuti nel vivaio, come nelle coppe europee.
Far costruire stadi moderni.
Tre punti base per ricostruire il movimento.
Ma soprattutto figc e leghe devono andare a braccetto per il bene comune.

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Non il nome dietro, ma il simbolo davanti.

CP 4.0

Re:Ed ora?
« Risposta #29 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 15:17:25 »
... Il problema è che i club non fanno beneficienza: se Gonzalez costa meno di un suo omologo italiano - ed è quasi sempre così - è giusto prendere Gonzalez. Gli italiani costano troppo, questo è il problema. E per questo i club (la Lazio in primis, ci scommetto) si batterebbero contro un eventuale limite agli stranieri trovando sicuramente un tribunale disposto a dar loro ragione.
...

bisognerebbe capire perche' un omologo straniero costa meno di uno italiano, prima di imporre una spesa maggiore.

altrimenti le squadre non potrebbero permettersi neanche i Gonzalez.

stesso discorso i vivai, che riguarda anche la Lazio ed il perche' di tanti stranieri, rispetto agli italiani.

il resto e' forse dal 1990 che ci si gira intorno, e solo grazie ai giochi di prestigio contabili nella decade seguente, ed un paio d'anni del nuovo secolo, che si e' andati avanti.

ci si metta sopra i lodi petrucci e i rimpasti di calciopoli, piu' una coppa del mondo in una delle fasi finali meno memorabili, per non dire brutte e di scarsa qualita', e ci siamo.

senza dover contare i numeri dei partecipanti alle varie serie.

Pomata

Re:R: Ed ora?
« Risposta #30 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 15:18:28 »
Bisogna ridurre I campionati a 16 squadre la A e a 18 la b e incentivare l'utilizzo dei giovani in serie b.
Mettere anche in serie a e b la regola delle rose fisse e del numero minimo di giocatori cresciuti nel vivaio, come nelle coppe europee.
Far costruire stadi moderni.
Tre punti base per ricostruire il movimento.
Ma soprattutto figc e leghe devono andare a braccetto per il bene comune.

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Concordo.

Peró a 16 squadre no, nun famo i gradassi... :D

Zapruder

Re:Ed ora?
« Risposta #31 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 15:34:39 »
A me le questioni vivai, scuole calcio, cultura, troppi stranieri in A, sembrano un tantino datate: chi è al mondo che non si scontra con gli stessi problemi? I calciatori della Nazionale, salvo un paio, giocano tutti in serie A, e sono molte le nazionali che si riuniscono solo per il Mondiale, dopo aver trascorso la stagione sparpagliati un po' ovunque.

Non è che si scambia la causa per l'effetto? La squadra si è dimostrata di scarso valore tecnico: può capitare. L'unica relazione sensata che io vedo è con il calo numerico generale dei tesserati FIGC, ma se prendiamo questo dato come riferimento assoluto rispetto al resto del mondo, dovremmo ancora godere di un enorme vantaggio rispetto a tanti altri...

Faccio un'altra ipotesi: gli ottimi risultati della Nazionale nel periodo 1978-2006 - due titoli, un secondo un terzo e un quarto posto in otto tornei - sono coincisi con una serie A di enorme spessore, sul piano della competizione, dello spessore tecnico o entrambi, con enormi riscontri anche nelle Coppe Europee. Nell'ultimo decennio invece il nostro torneo è ridotto a un ridicolo pletorico campionato a 20, con sole tre retrocessioni e andamento da serie A islandese (i 102 punti della Juventus in questo senso sono un bruttissimo segnale). I migliori stranieri sono inavvicinabili e anche i nostri vanno all'estero, se ne hanno la possibilità. Non potrebbe essere che la mancanza della necessità di competere continuamente ad altissimo livello impedisca poi di farlo quando serve, come accade in un Mondiale?

CP 4.0

Re:Ed ora?
« Risposta #32 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 16:08:43 »
i periodi che poni sono anche i periodi di maggiore oscillazione di capitale utilizzabile nel calcio Italiano, incluso quello fittizio delle plusvalenze a cavallo del millennio.

in alto, nel periodo 80-meta' novanta, drogato fino all'inizio del 2000 e poi in discesa subito dopo.

ad oggi la squadra che ha comandato il calcio italiano negli ultimi 3 anni, non e' riuscita ad arrivare in finale EL, e l'ultima vittoria in campo internazionale risale all'inter di Moratti e Mourinho, e prima di allora al Milan di Berluska, in CL.

per l'EL o Coppa Uefa, bisogna arrivare indietro al 1998 con il Parma e la Lazio in Coppa Coppe, e l'anno prima con la finale con l'Inter, 10 anni dopo il ritorno a 18 squadre e 6 prima dell'allargamento a 20.

da allora, proprio nel torneo 'che nun se po' gioca' de giovedi che senno' e' piu' difficile recuperare e comunque paga poco', nessuna italiana e' arrivata in finale.


Offline cuchillo

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Re:Ed ora?
« Risposta #33 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 16:28:47 »
L'unica relazione sensata che io vedo è con il calo numerico generale dei tesserati FIGC, ma se prendiamo questo dato come riferimento assoluto rispetto al resto del mondo, dovremmo ancora godere di un enorme vantaggio rispetto a tanti altri...

Sei molto Sconcerti, in questo passaggio, che poi è un suo noto cavallo di battaglia... ;)
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline DinoRaggio

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Re:Ed ora?
« Risposta #34 : Mercoledì 25 Giugno 2014, 16:42:55 »
Mediaticamente la scelta migliore sarebbe Spalletti, che garantirebbe alla FIGC una lunga (perenne?) luna di miele con stampa, TV e media vari. Calcisticamente no, fra i tre nomi che stanno andando per la maggiore, Allegri, Mancini e Spalletti, sceglierei il nostro ex allenatore, non solo per motivi sentimentali, ma lo vedo il più adatto a plasmare una Nazionale con una precisa identità. Solo che poi sarebbero ca**i di Balotelli, mi sa che i due si sono lasciati piuttosto male al City. Però Mancio sarebbe uno dei pochi a far rigare diritto il milanista.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline DinoRaggio

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Re:Ed ora?
« Risposta #35 : Venerdì 27 Giugno 2014, 22:05:58 »
No, scusate, va bene che la fonte è quella che è, però...

http://www.ilgiornale.it/news/sport/'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'-capo-figc-1032454.html

Oddìo, no.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline ML

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Re:Ed ora?
« Risposta #36 : Venerdì 27 Giugno 2014, 22:08:31 »
http://www.ilgiornale.it/news/sport/'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'-capo-figc-1032454.html


Offline DinoRaggio

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R: Ed ora?
« Risposta #37 : Domenica 29 Giugno 2014, 18:55:18 »
Fra i papabili alla panchina azzurra c'è anche Guidolin.

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E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Reflexblue

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Re:R: Ed ora?
« Risposta #38 : Lunedì 30 Giugno 2014, 10:32:39 »
Fra i papabili alla panchina azzurra c'è anche Guidolin.

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Guidolin?  :o
Gli è preso il coccolone per un preliminare di Champions, pensa che può combinare a un mondiale.
Peccato, perché un ottimo allenatore. Come selezionatore non saprei, è uno che lavora molto sulla tattica, gli equilibri, l'addestramento.

Offline Eagles71

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Re:Ed ora?
« Risposta #39 : Martedì 1 Luglio 2014, 20:36:10 »
Mondiale meraviglioso.
Emozioni a palla!
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