Autore Topic: Lazio, Sarri: 'Io squalificato per un dito minaccioso, con l'Inter ho visto mani addosso ma nessuna  (Letto 317 volte)

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Maurizio Sarri presenta in conferenza stampa il terzo impegno della Lazio in Europa League, all'Olimpico contro il Marsiglia: le sue dichiarazioni.

CALENDARIO - "Ci preoccupa, con il calendario attuale l'Europa League è quasi infattibile. Il giovedì sera, non potendo giocare più il lunedì, diventa difficile. Vediamo come stanno i ragazzi".

MILIK - "Mi preoccupa Milik e tutto l'OM, squadra che ha gamba, tecnica, gioca un calcio difficile da affrontare. Una partita di grande livello e impegnativa, per noi è importante, con le nuove regole questa gara assume grande importanza".

IMMOBILE - "Quando si parla di Ciro, sono quei giocatori che hanno un'importanza talmente elevata nel gruppo che è difficile pensare a una gestione preordinata. Fondamentale per le sorti. Vediamo di volta in volta le reazioni del ragazzo, mi sembra che in questo momento stia abbastanza bene, ma ci sono 7 partite. Ora mi sembra che possa andare avanti, poi vediamo in avanti cosa accadrà".

POCO RIPOSO - "Un discorso che investe 7 squadre, queste 7 saranno costrette per 17 partite con meno di 72 ore. Una media di 2,5 per squadra, peccato che noi saremo a 6 e una a 0. Vedo che la Lega Serie A è molto disponibile nei miei confronti, mi risponde sempre a differenza di ciò che fa ad altri. Non pensiamo male e a strategie contro di noi, pensiamo che ci sia stata leggerezza nel calendario. 4 a 2 uno lo può accettare, 6 a 0 diventa difficile. Ho visto che Dal Pino ha parlato di Premier, io non entrerei in questo discorso, gli ricordo che i dirigenti hanno portato oltre 5 miliardi euro, in Italia meno di un quinto. In Premier hanno consentito alle squadre di fare rose di un altro livello. Col Chelsea cambiavo pure 10 partite tra campionato ed Europa, mi sembra un confronto non proponibile in questo momento per la Serie A. Lascerei perdere quello che succede in Premier, è un altro pianeta, come paragonare Nba e basket italiano".

GIUDICE SPORTIVO DOPO LAZIO-INTER - "Sono rimasto al dito minaccioso, ho detto "non mi devi prendere per il culo" e sono stato squalificato con il Milan. Ho visto mani addosso, mani a terra, si parla di uno sputo che non ho visto e quindi non prendo in considerazione. Penso che il mio dito a questo punto sia estremamente pericoloso".

BOLOGNA CASO ISOLATO? - "No, perché bisogna dare dimostrazione di continuità, non di reazione. Abbiamo reagito, bel passo in avanti, siamo stati bravi in una situazione delicata. Poi però ci vuole la continuità, non possiamo fare 20 partite di fila come l'Inter, abbiamo dati incredibili. Abbiamo un giocatore sopra i 3mila metri di velocità e non mi era mai successo, a parte Kanté. Non può essere ripetuta per 20 volte una gara così, ma dobbiamo mantenere certe prerogative".

LUIZ FELIPE - "Hanno fatto qualcosa di meglio in difesa, dobbiamo migliorare certe cose, sia lui che Acerbi, sono quelli che finora hanno giocato di più, gli viene chiesto di essere più comunicativi. Quando uno non ha bene in mano una materia diventa difficile assumerne il comando. Abbiamo cercato di dare continuità a loro due perché è giusto puntare sui meccanismi, ma abbiamo altri giocatori pronti. Con una migliore comunicazione possiamo rivolvere il problema".

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