Autore Topic: Io so...perché sono un intellettuale  (Letto 29107 volte)

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Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #140 : Giovedì 21 Agosto 2014, 13:33:00 »
Ti dovrebbe venire anche da risponderti, visto che con Renzi il M5S ci ha parlato. la tua frase latina contiene tutti i tuoi post, come vedi.
http://247.libero.it/focus/30067701/1/riforma-della-giustizia-m5s-rifiuta-l-incontro-renzi-con-i-terroristi-parlano-con-noi-no/
E' proprio vero: ex falso quodlibet, quindi diciamo i tuoi, và.
Tutti, però, eh?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Giglic

Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #141 : Venerdì 22 Agosto 2014, 07:25:40 »
http://247.libero.it/focus/30067701/1/riforma-della-giustizia-m5s-rifiuta-l-incontro-renzi-con-i-terroristi-parlano-con-noi-no/
E' proprio vero: ex falso quodlibet, quindi diciamo i tuoi, và.
Tutti, però, eh?

Insulta, insulta. E pensare che tentavo di difendere l'errore clamoroso che avevi fatto nel votarli...
Torna a non votare ed a fare il "libberopenzatorecheècorpadaasinistra": sei più divertente

(ovviamente la fonte che hai preso è quella che è - Leggo ripresa dall'ex portale arianna - ma chiedere di verificare oltre una rapida consultazione si wikipedia non te lo si può chiedere, del resto: il M5S con Renzi ci si è incontrato 2 volte. Sulla riforma della giustizia, correttamente, operano in parlamento: ma del resto, io che non li ho votati, affermando che fanno proprio gli errori e le fesserie che stanno facendo, sbaglio. Tu, che hai messo la croce su di loro... ex falso quodlibet. Vai caro, torna pure a fare, come detto, il libberopenzatore: qualcuno ti darà retta, prima o poi.)

Offline Frusta

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Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #142 : Venerdì 22 Agosto 2014, 10:02:54 »
Insulta, insulta. E pensare che tentavo di difendere l'errore clamoroso che avevi fatto nel votarli...
Torna a non votare ed a fare il "libberopenzatorecheècorpadaasinistra": sei più divertente

(ovviamente la fonte che hai preso è quella che è - Leggo ripresa dall'ex portale arianna - ma chiedere di verificare oltre una rapida consultazione si wikipedia non te lo si può chiedere, del resto: il M5S con Renzi ci si è incontrato 2 volte. Sulla riforma della giustizia, correttamente, operano in parlamento: ma del resto, io che non li ho votati, affermando che fanno proprio gli errori e le fesserie che stanno facendo, sbaglio. Tu, che hai messo la croce su di loro... ex falso quodlibet. Vai caro, torna pure a fare, come detto, il libberopenzatore: qualcuno ti darà retta, prima o poi.)
Chiagni e fotti, come al solito. Tu puoi dire che il latinorum da me riportato si può adattare a "tutti" i miei post, ma se rimando la cosa al mittente sto "insultando".
Ma ti leggi quando scrivi?
P.s.
Io, se permetti, voto per chi cazzo mi pare ritengo meriti il mio appoggio nel momento in cui decido di votare. Ergo, tornassi indietro, liberissimamente rivoterei il M5S per lo stesso principio (non essendo un ideologizzato coi paraocchi -non dico "come te"- così non ti ritieni insultato) con cui decido di non votare o di votare per chi mi pare.
Dato che ci stiamo, e dato che tu puoi definire come ti pare i tuoi interlocutori mentre loro guai se si azzardano a fare altrettanto sennò la buttano sul personale oppure insultano, "libberopenzatore" e "divertente" lo dici a soreta. ok?
P.s.
Che i grillini abbiano "parlato" (ah, il fumo della pippa!) con Renzi è un conto, che rifiutino ogni trattativa con questo governo esattamente come hanno fatto con i due precedenti è un FATTO.
Che invece intendano farlo  (ma che fior di intellettualoni diventano quando ti solleticano nel terzomondismo, eh!) con dei criminali allora diventa una "domanda" che fa pensare.
Pensa, pensa. Sempre fra un chiagni e fotti e l'altro, però, mi raccomando.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Giglic

Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #143 : Venerdì 22 Agosto 2014, 11:03:40 »
Chiagni e fotti, come al solito. Tu puoi dire che il latinorum da me riportato si può adattare a "tutti" i miei post, ma se rimando la cosa al mittente sto "insultando".
Ma ti leggi quando scrivi?
P.s.
Io, se permetti, voto per chi cazzo mi pare ritengo meriti il mio appoggio nel momento in cui decido di votare. Ergo, tornassi indietro, liberissimamente rivoterei il M5S per lo stesso principio (non essendo un ideologizzato coi paraocchi -non dico "come te"- così non ti ritieni insultato) con cui decido di non votare o di votare per chi mi pare.
Dato che ci stiamo, e dato che tu puoi definire come ti pare i tuoi interlocutori mentre loro guai se si azzardano a fare altrettanto sennò la buttano sul personale oppure insultano, "libberopenzatore" e "divertente" lo dici a soreta. ok?
P.s.
Che i grillini abbiano "parlato" (ah, il fumo della pippa!) con Renzi è un conto, che rifiutino ogni trattativa con questo governo esattamente come hanno fatto con i due precedenti è un FATTO.
Che invece intendano farlo  (ma che fior di intellettualoni diventano quando ti solleticano nel terzomondismo, eh!) con dei criminali allora diventa una "domanda" che fa pensare.
Pensa, pensa. Sempre fra un chiagni e fotti e l'altro, però, mi raccomando.

GIALLOsapevo io...

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Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #144 : Mercoledì 3 Settembre 2014, 13:36:06 »
Vero, ma qui permettimi di andare OT, e, perdonami-non-lo-faccio-cchiù ma me tocca rinominà Pasolini.
Il quale manca infinitamente più a me che a chiunque lo rimpianga come ideologo.
Mi manca come mi sarebbero mancati Garcia Marquez o Verlaine o Proust se avessero sprecato il loro talento, perché a me manca come artista e come poeta, e mi manca soprattutto per il poeta che avrebbe potuto essere e non è stato perché non ha avuto il coraggio, essenziale in un artista, di esporre nella propria arte se stesso, e non svilirla facendo passare le sue esigenze erotiche da omosessuale medio, le sue erezioni per gli adolescenti poveri sottoproletari e borgatari per grandi riflessioni sociali.
E così invece di avere un grande poeta abbiamo avuto uno che ha sprecato tutto il proprio colossale talento nel tentativo di malipolare i fini politici (altrui e per finta: pensa se se avesse affrancato davvero quei poveracci dal  ruralismo e dal poverismo che lo attizzavano tanto) a vantaggio delle proprie erezioni.


I tuoi post, per non dire i tuoi topic, sono sempre molto curiosi, prodotti da una mente non comune e quindi ammirevole.

Tuttavia in questo passaggio prima ci fai sapere che ti manca una figura come Pasolini, poi ti accanisci sulla sua omosessualità, trasformandolo in una specie di Vladimir Luxuria degli anni 60, visto che questo "vizio" avrebbe obnubilato le sue opere e sprecato quell'inarrivabile talento.

Con tutto il rispetto per Luxuria e per te, in Pasolini la questione omosessuale non pare proprio essere stata al centro esatto della sua attività culturale, nelle sue poesie, nei suoi romanzi e financo nel suo cinema. Piuttosto la sessualità era molto importante, come strumento di liberazione personale (si vedano nei film inquadrature coraggiose di nudità non solo femminili il che rompe un clichè del cinema dell'epoca per cui il nudo deve avere solo un genere) in un'epoca in cui la morale cattolica era preponderante.
Ma soprattutto lo spazio dei suoi interessi erano talmente ampi che immaginare che le sue pulsioni erotiche omosessuali lo abbiano limitato è un'affermazione ardita. Era un intellettuale conosciuto e stimato in tutto il mondo, praticamente dopo di lui non abbiamo avuto niente di simile a livello internazionale. Un intellettuale che spazia in vari campi, attivissimo anche nel dibattito politico, censore dei costumi del tempo. Una figura di tale complessità che è ridicolo ridurlo nella figura di un presidente di un movimento omosessuale.

E' fin troppo noto che andasse a cercare ragazzotti nella periferia romana è cosa nota, che questo gli costasse molto per la sua reputazione, libertà e incolumità (era continuo bersaglio non sempre pacifico ma anche fisico di fascisti e benpensanti, come va ricordata sempre la sua espulsione dal PCI mi pare nel 52) tanto da costargli addirittura la vita.

Che però l'impegno omosessuale fosse al primo posto della sua attività intellettuale è semplicemente non vero. Si occupava d'altro e nel privato era omosessuale, da uomo libero (e non facile) quale era e voleva essere. Purtroppo è il destino degli omosessuali a cui non basta fare il dentista, il ragioniere o il fruttivendolo; se sei anche gay sei considerato frocio e basta. Gli eterosessuali sono invece liberi di essere semplicemente dentisti, ragionieri e fruttivendoli.

Ci tenevo a precisarlo, perché mi sembrava un'offesa gratuita la tua raffigurazione di uno dei più grandi intellettuali del XIX secolo, se non il più grande.

Con i sensi della mia immutata stima.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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ThomasDoll

Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #145 : Mercoledì 3 Settembre 2014, 13:45:15 »
XXmo, Mark
una difesa appassionata che ti vale un applauso.

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Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #146 : Mercoledì 3 Settembre 2014, 13:57:24 »
L'intellettuale è del XX secolo, sempre per la precisione (cazzo! >:()
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Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #147 : Mercoledì 3 Settembre 2014, 22:04:46 »
...
Mark,
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
au contraire, ho molta più considerazione io di Pasolini di quanta non ne abbiano quelli che ci si riempiono la bocca.
Magari nei salotti. A presto :)
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Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #148 : Sabato 6 Settembre 2014, 20:54:55 »
I tuoi post, per non dire i tuoi topic, sono sempre molto curiosi, prodotti da una mente non comune e quindi ammirevole.

1)Tuttavia in questo passaggio prima ci fai sapere che ti manca una figura come Pasolini, poi ti accanisci sulla sua omosessualità, trasformandolo in una specie di Vladimir Luxuria degli anni 60, visto che questo "vizio" avrebbe obnubilato le sue opere e sprecato quell'inarrivabile talento.

2)Con tutto il rispetto per Luxuria e per te, in Pasolini la questione omosessuale non pare proprio essere stata al centro esatto della sua attività culturale,

3) nelle sue poesie, nei suoi romanzi e financo nel suo cinema. Piuttosto la sessualità era molto importante, come strumento di liberazione personale (si vedano nei film inquadrature coraggiose di nudità non solo femminili il che rompe un clichè del cinema dell'epoca per cui il nudo deve avere solo un genere) in un'epoca in cui la morale cattolica era preponderante.

4)Ma soprattutto lo spazio dei suoi interessi erano talmente ampi che immaginare che le sue pulsioni erotiche omosessuali lo abbiano limitato è un'affermazione ardita. Era un intellettuale conosciuto e stimato in tutto il mondo, praticamente dopo di lui non abbiamo avuto niente di simile a livello internazionale. Un intellettuale che spazia in vari campi, attivissimo anche nel dibattito politico, censore dei costumi del tempo.

5)Una figura di tale complessità che è ridicolo ridurlo nella figura di un presidente di un movimento omosessuale.

6) E' fin troppo noto che andasse a cercare ragazzotti nella periferia romana è cosa nota, che questo gli costasse molto per la sua reputazione, libertà e incolumità (era continuo bersaglio non sempre pacifico ma anche fisico di fascisti e benpensanti, come va ricordata sempre la sua espulsione dal PCI mi pare nel 52) tanto da costargli addirittura la vita.

7)Che però l'impegno omosessuale fosse al primo posto della sua attività intellettuale è semplicemente non vero.

8)Si occupava d'altro e nel privato era omosessuale, da uomo libero (e non facile) quale era e voleva essere. Purtroppo è il destino degli omosessuali a cui non basta fare il dentista, il ragioniere o il fruttivendolo; se sei anche gay sei considerato frocio e basta. Gli eterosessuali sono invece liberi di essere semplicemente dentisti, ragionieri e fruttivendoli.

Ci tenevo a precisarlo, perché mi sembrava un'offesa gratuita la tua raffigurazione di uno dei più grandi intellettuali del XIX secolo, se non il più grande.

Con i sensi della mia immutata stima.

1) Mi "manca" nel senso che mi manca tutto quello che avrebbe potuto fare e non ha fatto mortificando la sua arte. Penso a cosa avrebbe potuto fare di più un Maradona senza la palla al piede della cocaina, per esempio.
E non lo riduco affatto ad una sorta di Luxuria obnubilata dal proprio vizio, al contrario, è che ha voluto trovare un alibi sociopolitico alle proprie pulsioni sessuali, invece di fregarsene come i tre esempi che ho portato (un etero, un bisex ed un omo, per chi non lo avesse notato).

2) Infatti NON ho detto questo. Ho detto, e lo ripeto, che ha svilito il proprio talento nell'operazione, tutto sommato abbastanza ipocrita, di nascondere la propria inclinazione sessuale per gli adolescenti poveri sottoproletari e borgatari dietro il paravento della grande riflessione sociale sul sottoproletariato borgataro.
E' molto più onesto Busi (che considero uno dei tre o quattro scrittori italiani contemporanei degni di essere letti) in questo senso.

3) Ho visto tutti i suoi film (ed ho letto tutti i suoi libri, Petrolio compreso, e, a proposito di Petrolio, l'unico Pasolini non ipocrita l'ho visto nell'episodio del pratone dalla Casilina), e se tu in quelle inquadrature ci hai visto chissà quale ribellione verso la morale cattolica devi essere molto giovane, altrimenti ricorderesti che i fermenti di ribellione, in questo senso, fra i ragazzi della mia età, prescindevano allegramente dalle opere di Pasolini.

4) Era un poeta, del resto, no?

5) Questo è quello che hai voluto leggere tu in quello che ho scritto, ma credo di averlo spiegato meglio nel punto 2.

6) Non sono d'accordo. Non sul fatto che desse fastidio a chissà quali poteri forti (se è questo che volevi dire).
Che pericolo vuoi che rappresentasse per loro? Anzi a dirla tutta il suo ruralismo ed il suo poverismo facevano comodo a tutti, dagli antiliberisti fasciocomunisti agli anticonsumisti cattocomunisti.
Certo, il PCI lo aveva espulso alla fine degli anni 40, ma stiamo parlando di un partito che era allora il più bigotto d'Italia, poi, nei 25 anni successivi, per i compagni era diventato pian piano quella specie di fiore all'occhiello che è ancora adesso, quindi figurati..!
Bastava togliergli il Corriere della Sera, impedirgli di andare in tv o non finanziare più i suoi film se davvero lo si avesse voluto far tacere, cosa che non ha fatto MAI nessuno. Perfino quella sorta di processetto a cui era stato sottoposto gli aveva creato attorno un'area di consenso.
Se mai gli unici per i quali rappresentava un pericolo -e che lo hanno fatto tacere ammazzandolo- erano i "ragazzi di vita" (mettetevi al posto loro cari estimatori senza se e senza ma dell'intellettuale Pasolini) gli unici che lo odiassero davvero, gli unici che glielo facevano venire duro per quello che erano: poveri, sottoculturati e borgatari.
Per me non lo ha ammazzato chi "voleva farlo tacere", ma chi si era stufato di vivere da miserabile, sgobbare per quattro soldi per farsi venire quelle belle mani callose con le unghie lerce che tanto piacevano a Perpaolo per poi finire la serata inginocchiati a succhiarglielo o a farselo mettere in quel posto per poche migliaia di lire.
E chiediamocelo una buona volta: ma davvero era così contro la povertà e l'emarginazione, l'ignoranza se gli si drizzava solo coi ragazzotti poveri, ignoranti, straccioni ed emarginati che poteva usare sessualmente solo usando la forza dei suoi soldi o adescandoli con quella della sua fama?

7) mai detta una cosa del genere, come ho specificato più su.

8 ) grande avrebbe potuto esserlo davvero, e non solo per te, ma per tutti, me compreso.
La grande occasione mancata sta tutta lì.
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Giglic

Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #149 : Martedì 9 Settembre 2014, 07:21:43 »
Messaggio per WombyZoof: puoi partecipare alla discussione senza Merlinate: Frusta ed io siamo un poco aggressivi, ma non mordiamo ancora  ;D

Alrimenti sembra che ti nascondi (e fai capire perché ti piace Reja  ;D )


Su Pasolini, fuor di polemica, si può dire tutto: anche che fu espulso dal PCI nel '52, come ha scritto il pescheto, perché "frocio" (partito bacchettone vero: quando spararono a Togliatti, impedirono alla "concubina" Iotti di andare in ospedale) ma considerato ancora adesso "comunista" come fa Frusta.
Quello che non si può negare è il suo lavoro, che credo (senza dire che è stato il più grande intellettuale: non lo penso) abbia avuto una qualche influenza sul pensiero.

Offline Frusta

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Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #150 : Martedì 9 Settembre 2014, 12:02:53 »
Messaggio per WombyZoof: puoi partecipare alla discussione senza Merlinate: Frusta ed io siamo un poco aggressivi, ma non mordiamo ancora  ;D

Alrimenti sembra che ti nascondi (e fai capire perché ti piace Reja  ;D )

 :D Ehehehe Womby, guai a chi si permette di manifestare il minimo consenso verso chi osa non accodarsi al pensiero unico.
Che qui c'è chi tutto vede, tutto controlla e su tutto vigila pronto con l'indice teso a redarguire. 

P.s.
Giglic e Frusta non mordono, ma a uno dei due non passerebbe mai nemmeno per l'anticamera del cervello di mettersi a regolare il traffico come un pizzardone col blocchetto delle multe in mano.
Indovina a chi.  8)
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Re:Io so...perché sono un intellettuale
« Risposta #151 : Martedì 9 Settembre 2014, 14:03:51 »
Intervengo sulla replica gentile del Frusta

Sub 1) Questo senso di parzialità, di limitatezza nell’espressione del suo talento, se posso avvertirlo per un Maradona (che peraltro vinse e non poco), si stenta ad avvertire in Pasolini che lo spiegò in vari campi. Tutto questo, nonostante la sua morte violenta che chiuse così bruscamente la sua esistenza a soli 53 anni.

Sub 2) Personali impressioni, non del tutto condivisibili. Che avesse una particolare predilezione per i ragazzi di borgata lo sappiamo tutti (e ricordo i giudizi sprezzanti di molta gente, anche comune), ma la sua analisi e la sua denuncia sulle condizioni della periferia romana fu utile anche alla politica di allora e questo è qualcosa di enormemente superiore e importante dei suoi particolari e personali “vizi”, che peraltro lo portarono alla morte. Basterebbe provare a rileggersi certi articoli sul Corsera, per non parlare dei suoi noti romanzi. Cose abbastanza coraggiose per l’epoca in cui imperava la cappa clerico-moderata.

Sub 3) Anche io li ho visti tutti, ma proprio tutti (“Teorema” a parte) e mi considero giovane nonostante l’anagrafe mi smentisca agevolmente, ma so per certo che per l’epoca le inquadrature, la fotografia e la qualità cinematografica dei suoi film ne fanno da un lato pezzi di grandissimo valore, dall’altro strumenti con cui la cinematografia dell’epoca fa i suoi passi avanti. Nudità maschili, oltre a quelle femminili, senza nessuna pulsione pornografica o esibizionistica, ma soltanto strumenti di liberazione sessuale per liberarsi dei tabu cattolici verso l’eros e che per Pasolini non sono e non possono essere strumenti di mercificazione, come invece sta già avvenendo in quel periodo. Siamo nella fine degli anni 60 inizio 70, l’epoca della trilogia della vita con il Decameron, i racconti di canterbury e il Fiore delle Mille e una notte. Purtroppo è anche il periodo di “Deep throat” … ma questo è ben altro discorso

Sub 6) L’intellettuale scomodo non è per forza chi è fuori dal potere e lo combatte, ma anche chi ne gode certi privilegi e si permette il lusso di denunciare le contraddizioni, le incongruità e gli scandali. Questo non equivale a fare di Pasolini un santo o un rivoluzionario, ma soltanto a metterci d’accordo sul suo ruolo e la sua azione in quel periodo storico, che fu comunque enorme. Ricordo bene le sue argomentazioni su ruralismo e poverismo, che poi gli producono la fascinazione per le borgate romane, con la sua varia umanità, non composta esclusivamente dagli attraenti adolescenti. Non sarà stato un pericolo mortale, ma un intellettuale che come una mosca disturbava il potere il che è il minimo sindacale che si deve imporre un paese avanzato e democratico come l’Italia. Una domanda: oggi chi ci potrebbe esser al posto suo? Io questo piuttosto mi chiederei, ma so che difficilmente avrei una risposta e questo non è motivo di soddisfazione.

Non hai detto quindi che la battaglia omosessuale fosse al centro della sua opera, ma come giudicare una affermazione per cui ci propinerebbe per grandi riflessioni sociali le sue esigenze erotiche, oppure un ruralismo e poverismo (che conosco e non sempre apprezzavo in Pasolini, anche se utile a denunciare le incongruenze e i pericoli della società consumistica) a vantaggio delle proprie erezioni. Mi sembra quanto meno offensivo, oltre che riduttivo, nel pensiero di un intellettuale – qui mi aggancio a quanto sostiene il Giglic – che ebbe una “qualche influenza sul pensiero” contemporaneo e poi successivo. I suoi romanzi, i suoi film sulla periferia romana, tanto per rimanere nel GRA, fecero scalpore ma soprattutto aprirono uno squarcio su una riflessione anche politica fino a quel momento assente. Famiglie sistemate nelle baracche, gente che vive alla giornata, una scena di stupro collettivo, una donna che tira su il figlio facendo la bella vita, ragazzi che rubano, erano autentici pugni nello stomaco nell’immaginario collettivo di un’epoca che viveva un bellissimo momento, l’epoca del boom economico, dove eravamo ogni giorno sempre più ricchi e positivi e che quindi non doveva essere “disturbata”.
In tutto questo perché insistere sulla sua omosessualità, come vizio che copre tutto e che addirittura spiegherebbe tutto? Michelangelo, Giulio Cesare erano froci anche loro. E pare anche John Wayne …

PS su Pasolini espulso dal PCI nel 52 andavo a memoria eh. Quanto al PCI bacchettone ne ho sempre avuto contezza: per questo sono socialista e radicale.
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« Risposta #152 : Martedì 9 Settembre 2014, 20:06:48 »

In tutto questo perché insistere sulla sua omosessualità, come vizio che copre tutto e che addirittura spiegherebbe tutto? Michelangelo, Giulio Cesare erano froci anche loro. E pare anche John Wayne …

Io più che ripetermi non posso, ma se continua ad arrivarti questo messaggio ogni replica da parte mia diventa inutile.
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« Risposta #153 : Mercoledì 10 Settembre 2014, 10:59:36 »
Io più che ripetermi non posso, ma se continua ad arrivarti questo messaggio ogni replica da parte mia diventa inutile.

Repetita non iuvant in questo caso, come non sarebbe elegante riprendere le tue amabili descrizioni del talento di PPP, arricchite da riferimenti sessuomani e morbosi, messi lì a mò di sfregio. Come dire: un eccellente elettricista, ma era frocio. E' quel "ma" di cui non si sente il bisogno. Colpa mia eh.

PS Domanda. Nei suoi film come nei suoi romanzi, mi citi un personaggio, non dico protagonista, ma almeno centrale, che fosse un omosessuale?
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« Risposta #154 : Mercoledì 10 Settembre 2014, 19:24:01 »
Repetita non iuvant in questo caso, come non sarebbe elegante riprendere le tue amabili descrizioni del talento di PPP, arricchite da riferimenti sessuomani e morbosi, messi lì a mò di sfregio. Come dire: un eccellente elettricista, ma era frocio. E' quel "ma" di cui non si sente il bisogno. Colpa mia eh.

PS Domanda. Nei suoi film come nei suoi romanzi, mi citi un personaggio, non dico protagonista, ma almeno centrale, che fosse un omosessuale?
Continui a farmi domande su quel che NON ho detto, quindi come faccio a risponderti?
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