LOTITO OGGI

[Zapruder]

Quella fatta finora dalla Lazio, anche quella di Cragnotti, è stata sempre pessima.

Quindi, non conta nulla. E' come dico io.

[aquilafelyx]

scusate, fate finta che sono Franvol (ve lo ricordate?).

ho avuto da fare con un cliente e non potuto seguire nel dettaglio: mi fate un riassunto?

 

Lotito dopo essere andato dall'esorcista ha assunto un (una) guru della comunicazione di area pdl.
La prossima mossa sarà lasciare la presidenza, in ballottaggio ci sono Padre Amorth e Daniela Santanché

[BobLovati]

Perche` ti risulta io sia ostile a priori? Fa la squadra, annasse in giro con 4" high speed tape e poi vedi che ostile non sarei

abbello de casa; te sei messo in mezzo e ´n c´entravi gnente   

[gentlemen]

Ma la "comunicazione" così importante, come viene esercitata, per esempio, da altri club?

Perché io altro non vedo, da decenni, che la stessa cosa: presidenti che chiacchierano dicendo cose più o meno sensate e di cui il giorno dopo non si ricorda più nessuno, allenatori e calciatori che ciancicano banalità (che dovrebbero dire, poi?). Non ricordo "campagne" di club, non vedo milanisti nel Milan, interisti nell'Inter, romanisti nella sgroma. Antognoni lavora per la Fiorentina? Chi c'è nel Napoli che porta la bandiera della napolistità?

Lotito parla e un branco di cialtroni, caso unico nel mondo calcistico nazionale, gli contesta le dichiarazioni di due, tre, cinque, dieci anni fa. Parola per parola. Un gioco nel quale non esiste possibilità di "vincere", quindi è del tutto inutile parteciparvi. La società parli, quando deve, in maniera asettica e senza rivolgersi direttamente ai "tifosi", mai. Non può esserci rapporto diretto tra la Lazio e costoro.

Bravo, sono tutte illazioni strumentali, per anni questi impostori hanno ripetuto "Lotito ha rovinato il settore giovanile....", ora quella bella lingua se la dovrebbero arrotolare nel posto che sappiamo....ne tirano una dietro l'altra, la verità è che Lotito gli ha tolto di mano la LAZIO, nel senso che ha tolto loro l'uso della LAZIO per MANGIARCI, perché questa è l'unica verità....poi con i Lazio Style, con la tv ufficiale e con LSR gli hanno dichiarato guerra eterna.....il resto dei tifosi poi è normalemte condizionato da queste litanìe ripetute ad eternum e dai risultati sportivi.....spero che qualcuno, non so chi, o se lo so non lo scrivo, venga presto perseguito per estorsione ed altri per istigazione a delinquere.
Sento spesso su radio six pubblicità a nastro per Lazio fans sho e Lazio football club......ma possibile che siamo così imbecilli ?

[lollapalooza]

mi fate un riassunto?

La "comunicazione" nun se sa bene che è, indove sta, però ce serve.
Anzi no.
Anzi boh.
E Lotito s'é visto l'Esorcista, pare.

[franz_kappa]

[...]
La società parli, quando deve, in maniera asettica e senza rivolgersi direttamente ai "tifosi", mai. Non può esserci rapporto diretto tra la Lazio e costoro.

Ma non scherziamo. È appunto nello speciale e diretto rapporto tra la Lazio e i suoi tifosi che si rafforza e conferma, di fatto quotidianamente, la relazione che è alla base delle fortune, economiche e dunque sportive, della SS Lazio.

[BobLovati]

La "comunicazione" nun se sa bene che è, indove sta, però ce serve.
Anzi no.
Anzi boh.
E Lotito s'é visto l'Esorcista, pare.

te sei scordato MasterChefIndonesia      

[fish_mark]

Quindi, non conta nulla. E' come dico io.

parli con uno che predlige la sostanza, ma la forma è irrinunciabile.

E poi ti chiedo ma come! Ci lamentiamo che dellà non vincono una mazza eppure sembra che a sentir loro hanno un palmares da brividi?

La comunicazione serve anziché no. Chiami un professionista e ti metti al suo servizio, altrimenti il Beppe nazionale ancora stava al Palaeur a parlare di Magic Ball e skype

[ML]

La "comunicazione" nun se sa bene che è

Credevo di averlo spiegato...

[Zapruder]

Ma non scherziamo. È appunto nello speciale e diretto rapporto tra la Lazio e i suoi tifosi che si rafforza e conferma, di fatto quotidianamente, la relazione che è alla base delle fortune, economiche e dunque sportive, della SS Lazio.

Lo "speciale e diretto rapporto" è sempre tra la Lazio e un suo sostenitore e/o possibile acquirente di un suo prodotto, non può avvenire su un piano di parità. Posso, devo presentarti la campagna abbonamenti come se tu non possa più vivere senza tesserarti il prossimo anno: non posso e non devo mettermi "a un tavolo" coi c.d. comunicatori per "confrontarmi" che so, sul bilancio o cose del genere.

Il presidente della Lazio non deve dire "eh non riesco ad andare d'accordo coi tifosi, me piacerebbe tanto". Ma de che? Il ruolo che ricopre va sempre rispettato.

[lollapalooza]

Credevo di averlo spiegato...

Era per riassumere.
(Non si capiva la faccina che non c'era?)

 

[franz_kappa]

Quindi, non conta nulla. E' come dico io.

Non ne sono affatto convinto (eufemismo per dire che sono in radicale e irriducibile disaccordo).
A me pare, anzi, che tu cerchi di volta in volta nell'interpretazione della realtà (che è inevitabilmente selettiva, nel senso che prende in considerazione alcuni fatti e ne trascura altri) quelle conferme che si incastrano nella tua visione delle cose.
Beninteso... La tua visione è legittima e insindacabile, con ogni evidenza. Quel che contesto è il passaggio successivo ovvero l'ambizione di rendere assoluta e universale quella che resta una soggettiva interpretazione.

La comunicazione è tutto (altro che non conta nulla) ed è lungi dal non contare nulla nella dinamica relazionale tifoseria-club del cuore.

Chi ritiene che la comunicazione non conti nulla, a mio immodesto avviso, confonde le cause attese con le dinamiche immanenti. La comunicazione non è soluzione di problemi, non è tecnica di condizionamento: essa è un'inafferrabile dimensione eterea, è veicolo, è modalità di relazione, è canale attraverso cui fluiscono i contenuti più vari. E' essenza e non strumento, per certi versi, nelle dinamiche relazionali.

[gentlemen]

Bravo, sono tutte illazioni strumentali, per anni questi impostori hanno ripetuto "Lotito ha rovinato il settore giovanile....", ora quella bella lingua se la dovrebbero arrotolare nel posto che sappiamo....ne tirano una dietro l'altra, la verità è che Lotito gli ha tolto di mano la LAZIO, nel senso che ha tolto loro l'uso della LAZIO per MANGIARCI, perché questa è l'unica verità....poi con i Lazio Style, con la tv ufficiale e con LSR gli hanno dichiarato guerra eterna.....il resto dei tifosi poi è normalemte condizionato da queste litanìe ripetute ad eternum e dai risultati sportivi.....spero che qualcuno, non so chi, o se lo so non lo scrivo, venga presto perseguito per estorsione ed altri per istigazione a delinquere.
Sento spesso su radio six pubblicità a nastro per Lazio fans sho e Lazio football club......ma possibile che siamo così imbecilli ?

[fish_mark]

Lo "speciale e diretto rapporto" è sempre tra la Lazio e un suo sostenitore e/o possibile acquirente di un suo prodotto, non può avvenire su un piano di parità. Posso, devo presentarti la campagna abbonamenti come se tu non possa più vivere senza tesserarti il prossimo anno: non posso e non devo mettermi "a un tavolo" coi c.d. comunicatori per "confrontarmi" che so, sul bilancio o cose del genere.

la comunicazione è un conto e l'informazione è un'altro.
Se viene ospitato in una redazione e a un certo punto gli si fa una domanda sulle correlate, con educazione può (e per quanto mi concerne deve) rispondere anche sorvolando e passando ad altro, ma la cosa non può integrare in sè un atto di lesa maestà, anche perché la Lazio coinvolge interessi pubblici, quanto dimeno di una collettività mica tanto ristretta come tifosi che tra l'altro tirano fuori soldini che sostanziano il fatturato su cui si poggiano le fortune della squadra e non solo.
Ma siamo in un sistema calcio dove i giornalisti sportivi non sono in media preparati a questa evenienza (tanto è vero che ne conosco diversi che lamentano certi handicap culturali) mentre altri presidenti di fronte a una domanda ficcante del cronista lo minaccia dicendogli che gli mette "le mani addosso". Tutto molto pittoresco.
Però, vale la pena di ricordare che siamo democrazia e questo rapporto di civile coesistenza fa parte delle società (non strettamente calcistiche) avanzate e sul calcio e con il calcio si compiono nefandezze nel mondo che la metà abbasta.

Il presidente della Lazio non deve dire "eh non riesco ad andare d'accordo coi tifosi, me piacerebbe tanto". Ma de che? Il ruolo che ricopre va sempre rispettato.

Eh, ma l'ha detto, riconoscendo che il problema esiste, con buona pace di Zapruder.

[franz_kappa]

Lo "speciale e diretto rapporto" è sempre tra la Lazio e un suo sostenitore e/o possibile acquirente di un suo prodotto, non può avvenire su un piano di parità.

Ovvio che no. Il rapporto è clamorosamente sbilanciato a favore del tifoso. Che in una dinamica professionistica e commerciale (nel senso di profit) è incommensurabilmente più importante del Club.
Se tornassimo indietro alle origini, ai primi anni del Novecento, non esiterei invece a darti piena ragione (il Club su un piano incommensurabilmente superiore ai pochi, disinteressati sostenitori di un sodalizio dilettantistico). Ma dall'inizio del Novecento è passato più di un secolo. E il Mondo, nel frattempo, si è ribaltato.

non posso e non devo mettermi "a un tavolo" coi c.d. comunicatori per "confrontarmi" che so, sul bilancio o cose del genere.

Non capisco cosa intendi. Chi sono i comunicatori?

Il presidente della Lazio non deve dire "eh non riesco ad andare d'accordo coi tifosi, me piacerebbe tanto". Ma de che? Il ruolo che ricopre va sempre rispettato.

Al contrario. E' il suo PRIMARIO obiettivo. A meno di non essere il patron dei pochi Club italiani con tradizioni vincenti (juventus, milan e inter) i presidenti delle altre squadre che non vincono quasi mai, in qualità di pater familias di quelle comunità allargata degli affetti che sono le tifoserie, devono prima di tutto essere accettati e amati dal maggior numero di appartenenti alla tifoseria della squadra che presiedono (mai da tutti, ci sono sempre i 'devianti'). Accettati e amati anche perché ritenuti credibili nelle dichiarazioni e nei fatti che da esse derivano, amati anche perché in grado di esplicitare e far accettare vincoli e possibilità offerte dalle rispettive gestioni.
In seconda battuta, una volta costruita una simile relazione, compito dei presidenti dei Club 'normali' è tentare di costruire rose in grado di conseguire, di anno in anno, risultati sportivi più decorosi. E, magari, di tanto in tanto riuscire anche a vincere qualcosa (sempre rapportando il tutto alle potenzialità economiche di ciascun Club).

[aquilafelyx]

Puoi comunicare quanto vuoi ma se nella controparte c'è malafede è inutile, ML parlava del casus belli, questo pur essendo noto a tutti non viene mai menzionato dai comunicatori, il primo striscione contro Lotito venne esposto ad ottobre 2005 dopo l'allontanamento di Carletti, lì venne coniato il termine "lotirchio" prendendo a pretesto la gratuità delle prestazioni dei medici sociali, come se gli infortuni dipendessero da quello invece che da una preparazione estiva approssimativa.
A Lotito vengono imputati persino gli incidenti sotto l'agenzia delle entrate, come se fosse stato lui ad accendere prima i fumogeni sulla Colombo bloccando il traffico e dopo ordinare le cariche. 
Il passo successivo fu appiccicare l'etichetta di "speculatore" in occasione della presentazione del progetto stadio, Lotito specula, gli altri presidenti fanno investimenti, lui specula.
Poi arrivò "calciopoli" e i comunicatori si superarono nel chiedere giustizia sommaria per Lotito, poi s'accorsero che c'andava di mezzo la Lazio e fecero una mezza retromarcia, però il danno era ormai fatto, quella è la causa del divario finanziario con i romoletti che ha portato la differenza di punti nel decennio.
Arriviamo poi alla vicenda assurda dei casalesi con la nascita di uno degli slogan più gettonati, "siamo prigionieri del gestore" la proprietà della Lazio è blindata, blindata tramite il patto con Mezzaroma perché senza quel 14% non lo sarebbe stata completamente,
altro che casus belli in questi dieci anni, se rinasce Omero può riscrivere l'Iliade, il cavallo di Troia dell'informazione non aspetta che i suoi figli. 

Sono passati quasi dieci anni in questo clima e nel frattempo è cambiato il modo di comunicare, social network e smartphone sono recenti e tutto s'è fatto più veloce, la costante, oltre le tartarughe, sono "quelli che hanno portato il pianto a Roma" , "ilpiantosiamonoi" "piantoceleste" "noipiantocelesti" e compagnia piangente,

da una situazione del genere non ne esci con la comunicazione, è inutile rincorrere le tartarughe, se non fossero specie protetta ci si potrebbe fare il brodo.

[franz_kappa]

Puoi comunicare quanto vuoi ma se nella controparte c'è malafede è inutile,
[...]
da una situazione del genere non ne esci con la comunicazione, è inutile rincorrere le tartarughe, se non fossero specie protetta ci si potrebbe fare il brodo.

Debbo riscontrare che, pur dopo anni e anni di militanza forumistica, sono ancora incapace di comunicare con chiarezza cosa intendo.
Lo avevo scritto pochi post fa, aquilafelyx...

Chi ritiene che la comunicazione non conti nulla, a mio immodesto avviso, confonde le cause attese con le dinamiche immanenti. La comunicazione non è soluzione di problemi, non è tecnica di condizionamento: essa è un'inafferrabile dimensione eterea, è veicolo, è modalità di relazione, è canale attraverso cui fluiscono i contenuti più vari. E' essenza e non strumento, per certi versi, nelle dinamiche relazionali.

La cattiva reputazione NON LA MODIFICHI con la comunicazione. E lo stesso vale per la malafede.
Sono le azioni concrete, semmai, che impattano sulla visione che gli altri hanno di te. L'essere percepiti credibili in un'intervista (anche per effetto di un'esitazione, un improvviso rossore, un imbarazzo naturale e non costruito, un'ammissione di impotenza relativamente a uno specifico problema) è frutto di manifestazioni che quasi mai attengono ai contenuti comunicati.
Prima del modo con si comunica, prima del contesto, prima del veicolo, prima dei messaggi, prima della relazione (tutto ciò E' comunicazione) sono le premesse reali - ovvero le azioni concrete a monte della comunicazione. I fatti, insomma - che producono gli unici effetti duraturi.

Poi, chiaramente, una buona comunicazione ti consente di amplificare gli effetti delle azioni compiute. Ma devi fare e poi comunicare. Non il viceversa.
E se quanto hai fatto non basta, non viene percepito, viene ribaltato o peggio negato, prima di comunicare in altro modo (tanto è inutile) chiediti perché una percezione alterata e distorta così clamorosa e continuata prosegue da anni.

[Clazia]

....
Sono passati quasi dieci anni in questo clima e nel frattempo è cambiato il modo di comunicare, social network e smartphone sono recenti e tutto s'è fatto più veloce, la costante, oltre le tartarughe, sono "quelli che hanno portato il pianto a Roma" , "ilpiantosiamonoi" "piantoceleste" "noipiantocelesti" e compagnia piangente,
...

graziea te e Lollapaz dei tentativi di;  in realtà apprezzo lo sforzo ma nun c'ho capito granchè.

anzi, me sta a venì da piagne...

[Indaco]

dell'Academy formellese


 

Bravissimo. Io questo qui ve lo segnalo, ed è già un po' che lo seguo. Fa dei pezzi terribili. Ce n'era uno lo scorso fine settimana da denuncia.
Dico ai laziali: questo qui palesemente ci odia, lo si capisce da come scrive, ma come fate a fare comunella con 'sta gente qui? Ma tra Lotito e questo ma non è meglio Lotito? Ma come fate a non dissociarvi.

[aquilafelyx]

Debbo riscontrare che, pur dopo anni e anni di militanza forumistica, sono ancora incapace di comunicare con chiarezza cosa intendo.
Lo avevo scritto pochi post fa, aquilafelyx...

La cattiva reputazione NON LA MODIFICHI con la comunicazione. E lo stesso vale per la malafede.
Sono le azioni concrete, semmai, che impattano sulla visione che gli altri hanno di te. L'essere percepiti credibili in un'intervista (anche per effetto di un'esitazione, un improvviso rossore, un imbarazzo naturale e non costruito, un'ammissione di impotenza relativamente a uno specifico problema) è frutto di manifestazioni che quasi mai attengono ai contenuti comunicati.
Prima del modo con si comunica, prima del contesto, prima del veicolo, prima dei messaggi, prima della relazione (tutto ciò E' comunicazione) sono le premesse reali - ovvero le azioni concrete a monte della comunicazione. I fatti, insomma - che producono gli unici effetti duraturi.

Poi, chiaramente, una buona comunicazione ti consente di amplificare gli effetti delle azioni compiute. Ma devi fare e poi comunicare. Non il viceversa.
E se quanto hai fatto non basta, non viene percepito, viene ribaltato o peggio negato, prima di comunicare in altro modo (tanto è inutile) chiediti perché una percezione alterata e distorta così clamorosa e continuata prosegue da anni.

Forse il problema è proprio di questa città e dei cialtroni che la cantano, non si spiegherebbe altrimenti la diversa percezione che di Lotito hanno al di fuori del raccordo.
A Roma troppi agiscono e parlano in palese conflitto d'interessi, una Lazio forte va in contrasto con chi predica la perpetua mediocrità, tutto è mediocre in mano a Lotito, piazzamenti vittorie e Trofei compresi,
il fare di Lotito è ininfluente per far cambiare percezione a chi trova conforto nella propaganda, e chi della propaganda ha fatto un'arma in questo conflitto non ha alcun interesse a raccontare i fatti, riescono a piegare addirittura la matematica ai loro scopi.