Appunto
Ma benedetti deve pur controbilanciare il colpo basso subito dal comunicato di intenti di Lotito, dal riscatto di Candreva e dall'acquisto di Basta.
Tocca capirlo ,benedetti è un poveraccio che rischia nuovamente di attaccarsi al c. insieme a plastino, guido , greco etc etc etc
di queste notizie (basta utilizzare il magico motore di ricerc GOOGLE) NE TROVERAI TANTE riguardo a certe uscite "lotiitiane" incominciamo da un assaggino.....
Transatlantico, Lotito cacciato: era senza badge
ROMA - Espulso dal Transatlantico di Montecitorio. Il presidente della Lazio Claudio Lotito era ieri alla Camera per alcuni incontri con deputati del Pdl, ma non aveva il permesso per accedere al corridoio che dà sull' aula. Cartellino rosso o giallo se si considera che Lotito ha potuto comunque rimanere nel palazzo, nell' area riservata agli ospiti temporanei. Un commesso gli ha chiesto di controllare il suo badge e poi lo ha allontanato. Non prima di aver lasciato i giornalisti alcuni minuti con Lotito. Il presidente biancoceleste ha parlato del «casino» combinato dal centrodestra sulle liste. Poi gli hanno chiesto se era in cerca di un decreto salva-Lazio viste la brutta classifica della sua squadra. Lotito ha risposto con un romanesco: «Tiè». E un gesto scaramantico.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/03/10/transatlantico-lotito-cacciato-era-senza-badge.htmlApproposito di PDL (ora forza Italia)= sapevate che Lotito è tesserato di FI e fan sfegatato di Berlusconi^?
non ci credete?
La rivelazione di Dagospia: Lotito
sarà candidato col Pdl in Campania
Il patron della Salernitana: agli italiani direi che fino
al 2015 mangeremo pane e acqua, poi tornerà il filetto
SALERNO - Claudio Lotito candidato al Senato per il Pdl in Campania. La rivelazione porta la firma di Dagospia - il sito cult di Roberto D'Agostino - che preannuncia un posto di rilievo in lista per il presidente della Lazio. Lanciato nella corsa di Palazzo Madama soprattutto per recuperare voti nella provincia di Salerno. Dove, da patron della squadra granata, Lotito è diventato un punto di riferimento. Dagospia parte da una delle perle filosofiche del presidente biancazzurro - «Dico, ma lei lo sa perché ho portato Petkovic a Roma? Perché è alto e grosso. Incute timore. E poi parla otto lingue. Ma soprattutto perché ha lavorato alla Caritas. E io ho una visione noumenica dell'esistenza, mica fenomenica. La moralità, non capisce?, quella è la mia stella polare, mica la scienza» - per poi spiegare la discesa in campo: «Claudio Lotito, candidato in pectore per il Pdl in Campania e re della Salernitana e di Salerno - scrive il sito - dove, dopo aver rifondato la squadra, si è guadagnato il nomignolo di Lot-idolo. La piazza lo adora, ipnotizzata dall'universo parallelo del presidente in cui Manzoni e Socrate si fondono per trovare la quadratura impossibile del cerchio della vita. Champions League e politica, impresa e tribunali nella più irresistibile delle lavatrici arcitaliane. L'uomo, mascella larga, occhi piccoli e duri, sposato con Cristina Mezzaroma (rampolla di una delle più potenti famiglie di costruttori romani), è capace e ambizioso. E di certo fuori dal comune». Poi ancora le parole di Lotito: «Ho risanato la Lazio in tre anni. E la Salernitana, che era defunta, l'ho riportata in testa alla Lega Pro. Agli italiani direi: fino al 2015 mangeremo pane e acqua, poi sulle tavole tornerà il filetto. Dare una scadenza è importante. Io la penso come Manzoni: l'utile per scopo, il vero come soggetto, l'interessante per mezzo»
LE REAZIONI IN CASA PDL - Nessuna posizione ufficiale nel Pdl salernitano alla notizia della possibile candidatura di Claudio Lotito al Senato. Soprattutto perchè c'è in ballo Mara Carfagna. L'ex ministra, infatti, non sta vivendo un momento idilliaco con suo marito - Marco Mezzaroma che è cognato di Lotito - e si attende che sia direttamente lei a commentare questa eventuale candidatura. Le due operazioni, comunque, non dovrebbero creare disagi. La Carfagna sarà capolista alla Camera per il Campania 2 con l'ex parente acquisito che penserà a raccogliere voti per il Senato.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/caserta/notizie/politica/2013/14-gennaio-2013/rivelazione-dagospia-lotito-sara-candidato-col-pdl-campania-2113538616902.shtmlma la domanda con cui riflettere..... perchè Lotito stà dietro a Berlusconi?
ECCO LA RISPOSTAInchiesta
Calcio, la febbre dei nuovi stadi
un maxi affare da sei miliardi
Da Torino a Firenze, pronti 24 progetti. I rischi delle operazioni
Non solo impianti sportivi, ma anche hotel, ristoranti, cinema e centri commerciali. Piani da migliaia di ettari e aree di periferia potrebbero essere stravolte Finita l'epoca d'oro dei diritti tv, le società puntano così a salvare bilanci in rosso
di CORRADO ZUNINO
ROMA - La terza fase del calcio, l'era dei nuovi stadi, è iniziata. Ieri mattina, ancora un passo avanti con la presentazione dell'impianto della Roma intitolato a Franco Sensi, il presidente dell'ultimo scudetto, il padre di Rosella presidentessa in carica e contestata.
IL VIDEO SUL NUOVO STADIO DELLA ROMA
La terza fase, il calcio finanziariamente maturo, nasce per seppellire l'epoca dei diritti tv che, a sua volta, aveva lasciato nel giurassico il lungo evo in cui i club fondavano i bilanci sui biglietti venduti al botteghino. Il calcio maturo dovrà vivere di stadio e con lo stadio, sette giorni su sette, anche la notte. Vivrà di partite viste a ridosso dei giocatori e soprattutto di consumi all'esterno della struttura. Oggi il cliente-spettatore nei vetusti impianti italiani spende 50 centesimi a domenica: l'obiettivo è di arrivare a otto euro, media inglese.
La presentazione di ieri, a Trigoria, è la terza in tre anni. Nel 2007 venne rivelato il plastico del nuovo stadio della Juventus (cantiere oggi a metà dell'opera) e nel 2008 l'Eurodisney della Fiorentina (progetto, questo, da rifare dopo l'intervento della magistratura). L'accelerazione nell'autunno del 2009 dell'As Roma poggia su un evento politico consumato il 23 settembre scorso: alla commissione cultura del Senato è stata approvata all'unanimità la legge sugli stadi, presentata da Pd e Pdl insieme. Prevede una corsia preferenziale per chi costruisce - 10 mesi e arrivano tutti i pareri delle amministrazioni - più venti milioni l'anno per abbattere gli interessi alle società che chiederanno mutui. L'approdo dell'intera operazione è immaginato per l'estate 2016: la Federcalcio conta, grazie a nuovi e più sicuri stadi, di ottenere l'assegnazione dei campionati europei.
Oggi la situazione si presenta come una caccia all'oro, forsennata: 39 club italiani, tutta la serie A, ma anche il Casarano e il Gallipoli, si sono affacciate alla questione stadi.
Uno studio presentato in Parlamento parla di un investimento globale e privato da 6 miliardi di euro, quasi il doppio della spesa pubblica ipotizzata per il Ponte di Messina, cinque volte i costi affrontati nel 1990 per i dodici stadi dello scandaloso Mondiale '90. Ventiquattro club hanno già presentato un plastico, un rendering. Scorrendoli, i progetti si scoprono interessanti: vecchie "nuvole" rianimate da archistar come Fuksas e stadi cangianti al sole come quello, appunto, della Roma dell'architetto Zavanella, già autore del nuovo Delle Alpi e di quattro minori.Lasciati i progetti, però, si scoprono corredi attorno allo stadio da "sacco del Duemila". Un'enorme speculazione travestita da futuro.
Se si prendono i dieci progetti più dettagliati, la somma delle aree interessate ai "nuovi stadi" è pari a 1.920 ettari: metà del territorio, per capire, su cui si produce tutto il vino della Basilicata. Ancora, la volumetria dichiarata dei tre disegni più importanti (Lazio più Roma più Fiorentina in ordine di impatto) è di 4 milioni di metri cubi di costruito, un terzo in più di ciò che si è edificato in Liguria negli ultimi sei anni.
Ecco, lo stadio di proprietà italiano è una buona idea patrimoniale per sanare i bilanci in rosso dei nostri club e un segno architettonico forte della modernità, ma scatena appetiti mai sazi di imprenditori del calcio che si stanno affidando a rentier e palazzinari contando su amministrazioni pubbliche con le casse vuote e la necessità di consenso. Il rischio è lo stravolgimento di ampie aree della media periferia delle metropoli italiane.
Un esempio plateale è il progetto Lazio di Claudio Lotito: ci lavora dal 2004, vuole investirci 800 milioni. Su 600 ettari (la città di Amalfi) di proprietà del suocero Mezzaroma (costruttore) e accatastati come agricoli, Lotito vuole edificare: il nuovo stadio Delle Aquile con quattro ristoranti nei torrioni, tre campi di calcio esterni, uno per il calcio a 5, sei campi da tennis, uno da rugby, uno da football americano, uno per l'hockey su prato e uno per l'arco, un diamante per il baseball, una pista di atletica, quattro piscine, un palazzetto per basket e volley. Poi, gli uffici del club, il museo della Lazio, un centro commerciale su due livelli, un albergo a 4 stelle, parcheggi per 40 ettari e altri 25 ettari per un parco giochi. Sulla collina (che ha vincoli paesaggistici) Lotito immagina una cementata di villette. Per raggiungere questa nuova città a nord di Roma si prevede una nuova stazione, un nuovo svincolo autostradale, un approdo in battello sul Tevere.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in campagna elettorale aveva promesso due stadi privati ai club della capitale a costo zero per il Comune. Ora è imbarazzato. Il progetto Lotito insiste su un'area a rischio esondazione e il braccio destro di Alemanno, Claudio Barbaro, di fronte a questi volumi si è dimesso.
A Firenze Della Valle vuole costruire anche la downtown dello shopping e un parco a tema che si rifà al calcio fiorentino e ai lanzichenecchi. L'area di Castello, prescelta, è sotto sequestro: la magistratura non ha gradito i precedenti accordi tra il proprietario Ligresti e l'ex sindaco Leonardo Domenici. Il neosindaco Matteo Renzi ripropone la stessa area (a dicembre sarà libera) allargando gli spazi verdi: "In un mese decidiamo e in quattro anni si può fare tutto". Ligresti ha pronte le licenze per le sue case.
Ecco, Maurizio Zamparini allo Zen di Palermo insieme allo stadio vuole costruire il centro commerciale più grosso dell'isola, ramo suo. E a Bologna il costruttore Menarini (Cogei), fallito il progetto Romilia, sta cercando un'altra area e nuovi soci con denaro fresco: a questo gli serve Luciano Moggi, ha promesso al presidente che tirerà dentro l'affare Flavio Briatore.
30 settembre 2009
http://www.repubblica.it/2009/09/sport/calcio/dossier-stadi/dossier-stadi/dossier-stadi.htmldunque da come si è capito Berlusconi con il progetto "ponte di messina" poteva dar vita a speculazioni edilizie di cui Lotito ne avrebbe approfittato per far lo stadioe palazzi nei suoi terreni ma.....
E il Tevere straripa sui terreni dove Lotito vuole costruire lo stadio
Il Tevere tracima sui campi del futuro stadio Delle Aquile. Sversa il suo fango davanti alla cava mineraria, che si affaccia sui terreni di Gianni Mezzaroma. Il presidente della Lazio Claudio Lotito, che di Mezzaroma è genero e compagno d' affari, su quei terreni oggi agricoli vorrebbe costruire il nuovo Delle Aquile. TRA il chilometro sei e il chilometro sette della provinciale Tiberina, Roma Nord, di fronte a un lotto di casali, ai piedi della villa dei Mezzaroma, i campi ora sono risaie metropolitane: il Tevere ha lasciato in dote, ritirandosi, bottiglie di birre e sacchetti di plastica. Il Tevere, qui, nella "notte di piena" ha spezzato l'argine in due punti, all'altezza della cava e sotto la bretella viaria. Niente di drammatico, assicurano in zona: "Si è gonfiato di tre metri, ha bagnato i campi, si è ritirato con la fine delle piogge e ora è sotto di quattro". Ma il rischio esondazione è uno dei fattori decisivi per scegliere l'area del nuovo stadio della Lazio. E' stato su quello, e sulla convinzione di una speculazione immobiliare insostenibile, che l'assessore Roberto Morassut non si smosse dal "no" al progetto durante il governo 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'. Con il cambio di giunta le cose sono cambiate, il sindaco Gianni Alemanno ha promesso nuovi stadi ai due club fin dalla campagna elettorale e per il progetto da 55 mila posti della Ss Lazio ha anche citato "l'area Tiberina". Per tutelarsi di fronte al rischio Tevere, Lotito ha ordinato sondaggi in proprio. Poi le grandi piogge della scorsa settimana si sono incaricate di dire che lì, piana al chilometro 6,2 della provinciale 15a, l'esondazione è possibile. Il presidente della Lazio intorno al nuovo stadio sta organizzando la Lazio del futuro e seccato dice: "Non c'è un progetto ufficiale, non si può parlare dei terreni di Mezzaroma ". Già, la Tiberina (con le sue terre di famiglia) è la prima ipotesi per la Lazio. Poi, ci sono le alternative Magliana e Fiumicino.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/12/16/il-tevere-straripa-sui-terreni-dove.htmlinsomma queste genere di notizie sono come pezzi di un Puzzle di cui e facile capire che il signor Lotito
ha preso la S.S.LAZIO PER SCOPI PRIVATI1) COME SI CAPISCE lOTITO VUOLE COSTRUIRE A FORTZA LO STADIO COM SPECULAZIONE EDILIZIA NEI SUOI TERRENI CON PERICOLO ESONDAZIONE DEL TEVERE QUANDO PIOVE
2) SE NE FREGA DEI TIFOSI E DI TUTTI , LA S.S. LAZIO E' UN "GIOCATTOLO " CON CUI LASCIAR AL PROPRIO FIGLIO
3) ENTRARE IN POLITICA POSSIBILMENTE AL FIANCO DEL PUTTANIER BERLUSCONI........
e per concludere alla grande.......
valutate voi!!!!!