Campagna Abbonamenti 2014/2015

[Cialtrone]

Spero di riuscire a portare a casa i soliti 3 abbonamenti.
Quest'anno tra febbri, freddo, cazzi e mazzi ne abbiamo saltate troppe. Io andrei sempre e comunque ma... a volte è impossibile.
Vorrei però regalare qualche idea all'ufficio marketing in fatto di campagne abbonamenti. Se qualcuno potesse indirizzarmi, volentieri

[Pomata]

Mi aspetto molto dall'ufficio marketing. Lo scorso anno, col vento in poppa, la risposta della gente è stata ridicola. Quest'anno c'è il rischio di non raggiungere la doppia cifra.


Digitato da aifon 3GS usando topa talk

Normale, nu ce so' i parcheggi...

[franz_kappa]

Ma perché chi critica a priori o chi fa sempre disfattismo, chi gode a prevedere sempre il peggio, chi non da valore alle gioie delle nostre vittorie, chi è sempre pessimista a priori, non cambia squadra ?
Si parla di calcio d'altronde.

Per l'idea che mi sono fatto io l'insoddisfazione, il senso di inadeguatezza, il 'mugugno', l'insofferenza... Sono tutti stati d'animo che attengono all'archetipica dimensione nella quale il laziale, consciamente o meno, si riconosce.
Non mi sorprende che, nel quotidiano, le manifestazioni, poi, si concretizzino nei modi che tu censuri.

[lazio_alè]

Per l'idea che mi sono fatto io l'insoddisfazione, il senso di inadeguatezza, il 'mugugno', l'insofferenza... Sono tutti stati d'animo che attengono all'archetipica dimensione nella quale il laziale, consciamente o meno, si riconosce.
Non mi sorprende che, nel quotidiano, le manifestazioni, poi, si concretizzino nei modi che tu censuri.

io non me ce riconosco, Fra'....
"la faccia al vento la gola al vino e mai un pensiero non al denaro ne' all'amore ne' al cielo...."
SOLO la VOCE per la mia lazio!!

[ML]

Secondo me ha anche, e giustamente, a che fare col fatto che si tratta di un forum monotifo.
Me ne accorgo valutando come mi comporto sulle mille pubbliche bacheche di Facebook. Lì la sola presenza dei nemici mi spinge a essere protettivo con la Lazio, a nascondere le magagne e a gonfiare il petto per tutto ciò che lo consente.
Questo invece lo considero innanzitutto il luogo delle verità, dei panni sporchi da lavare in famiglia. La tavola rotonda dove fare spietatamente il punto della situazione e studiare le strategie, e non il gruppo di autoaiuto dove fuggire dalla realtà raccontandoci che tutto va bene.

[cuchillo]

Esatto.
Per me questo luogo è un consiglio di famiglia, né più né meno. 
Che bisogno c'è di essere "protettivi" qui se si parte dall'assunto che siamo tutti irrimediabilmente malati di Lazio. Che bisogno c'è? 
Dice...ma parli/parlate sempre di ciò che non va, molto meno delle cose belle...Ma perché nei consigli di famiglia tuo padre te diceva quant'eri bravo?
Quando mi' padre convocava il consiglio di famiglia c'era da cacasse sotto de paura...

[Pomata]

Secondo me ha anche, e giustamente, a che fare col fatto che si tratta di un forum monotifo.
Me ne accorgo valutando come mi comporto sulle mille pubbliche bacheche di Facebook. Lì la sola presenza dei nemici mi spinge a essere protettivo con la Lazio, a nascondere le magagne e a gonfiare il petto per tutto ciò che lo consente.
Questo invece lo considero innanzitutto il luogo delle verità, dei panni sporchi da lavare in famiglia. La tavola rotonda dove fare spietatamente il punto della situazione e studiare le strategie, e non il gruppo di autoaiuto dove fuggire dalla realtà raccontandoci che tutto va bene.

Non tutto va bene, ma non siamo nemmeno una squadretta allo sbando totale come vaneggia qualcuno che arriva a giustificare chi boicotta la Lazio.

Diciamoci la verità, abbiamo una Lazio superiore a 100 anni di storia, o non è vero?

[LaLazioMia]

Se Lotito mi garantisce di non riprendere Reja a dicembre dopo aver costretto Pioli a rassegnare le dimissioni ( grazie alla fronda dei soliti noti e al rispambio che è guadambio) un pensierino di ritornare allo stadio ce lo posso anche fare

[Frank 73]

Una domanda metodologica a chi si abbona a prescindere. Posizione culturale che rispetto, anzi invidio.
Come si fa a far capire alla società che si è contenti (o scontenti) del lavoro fatto in estate?

Provo a rispondere.

Potrei dire che, fin da bambino, ho ascoltato quelli che... "ne sanno di più", quelli che dirigono il tifo, quelli che fanno opinione, quelli che diconto lalaziosiamonoi, che il tifoso è ildodicesimouomoincampo, ed altre belle frasi.
Tutte a sottolineare che il tifo è una "componente", una "parte" addirittura fondamentale del club.

Ed essendo una parte, suo dovere - quello del tifoso - è, o dovrebbe essere, di fare fino in fondo la propria.

Ed invece no. Il tifoso di oggi si ritiene libero dal dovere (non un obbligo giuridico, per carità, parlo del sentimento del tifoso) di seguire la propria squadra, di voltarle le spalle, pur soffrendovi, per un motivo superiore, per il bene stesso del club, per la difesa della propria idea, per manifestare il proprio pensiero, per manifestare il proprio dissenso.
E, per questi motivi e queste strategia, sceglie di non fare la propria parte.

Ben più vigore e passione mostra invece nel voler fare o indirizzare la parte altrui. E allora, minacciando di non fare la propria parte, quella di cui sopra,  digrigna i denti e fornisce le direttive su come debba essere la comunicazzzione del club, di cosa debba o non debba dire il suo massimo rappresentante, o se abbia pure il diritto di dire qualcosa, di come il club debba gestire le sue società controllate e affidare i servizi di pulizia e giardinaggio, di quale sia l'ingaggio da corrispondere a quello o quell'altro calciatore o tecnico, quale debba essere il direttore sportivo e se l'attuale sia adeguato, quali siano le politiche da seguire nell'acquisizione o cessione di un calciatore, su come debba essere gestito un settore giovanile, su quali siano le persone e le personalità con in dote il dirtto di far parte dei quadri dirigenziali, su quali invece non ne siano degni, ecc, ecc.

Io, che questa modalità di essere tifoso non so viverla, non perché la disprezzi, ma perché ne sono incapace (mi sento incompetente per ognuno dei ruoli - dirigente, tecnico, calciatore - che vengono svolti all'interno del club), sentendomi comunque "parte di questo club", vivendone con passione le vicende da quasi quaranta anni, cerco di svolgere al meglio il mio di ruolo, nell'interesse della Lazio.
E l'unico modo che conosco è quello di essere sempre presente, di fare "numero", assicurando, per la mia parte marginale, al mio club quella partecipazione, quella presenza, che, in un'economia di mercato nel quale vivono, prosperano e falliscono le aziende calcistiche, puà contribuire a renderla più forte e più importante.

Se il mio club è gestito e diretto da incompetenti, la mia presenza (marginale, ma insieme a quella degli altri...) può limitarne i danni e attutire gli effetti negativi dei loro errori.
Se il mio club è gestito da dirigenti in gamba, la mia presenza contribuirà ad una Lazio migliore.

In entrmbi i casi, sento che esserci da' una mano alla Lazio.
In entrmbi i casi, non esserci lo avverto come tarparle un po' le ali.

Ciò vuol dire che non me ne frega niente se parte o non parte Candreva, se arriva o non arriva Messi?
Non scherziamo, non ci dormo. Anch'io passo l'estate a fantasticare su grandi campioni pronti a sbarcare a Roma e a prendere per mano la Lazio, anch'io mi arrabbio se constato gli errori del mio club in qualche scelta, nell'acquisto di un calciatore inadeguato o nel fallimento dell'acquisizione di un calciatore valido.
Ma parto da due presupposti, mi ripeto.
Il primo è che la dirigenza, con i limiti delle potenzialità economiche del club e del gruppo che lo controlla, ha tutto l'interesse a compiere le scelte migliori per la Lazio. Che poi, per incapacità, sfortuna o scarsezza di mezzi, potrebbero rivelarsi non all'altezza.
Il secondo è che nessuno dei miei comportamenti di protesta, in particolare l'allontanarmi dalla Lazio, potrebbe evitare i rischi di cui al primo punto, anzi, sottraendo risorse economiche e di passione, potrebbe solo acuirli.

Per questo, io la Lazio la andrò a vedere sempre.
Vorrà dire che con i miei soldi ci si pagheranno le spese correnti e le bollette, con quelli dei simpatizzanti e manifestanti gli oneri "straordinari". Spero che tornino tutti allo stadio, mi interessa che la Lazio paghi le bollette, ma eccitano anche a me soprattutto le spese straordinarie e una Lazio migliore.

Ognuno faccia la sua parte, dirigenza, squadra, tifoseria.
Se qualcuno non la fa perché si sente tradito da qualche altra componente, non fa che fornire a questa ulteriori alibi per perseverare nei propri errori.

[Jim Bowie]

Provo a rispondere.


Se il mio club è gestito e diretto da incompetenti, la mia presenza (marginale, ma insieme a quella degli altri...) può limitarne i danni e attutire gli effetti negativi dei loro errori.
Se il mio club è gestito da dirigenti in gamba, la mia presenza contribuirà ad una Lazio migliore.

Tutto molto chiaro e anche condivisibile poi pero' arrivo a questo punto.
Se tu hai delle azioni di una societa' e chi gestisce la societa' fa delle scelte aziendali che portano alla riduzione del valore delle tue azioni, tu che fai? vai al CDA e prometti di acquistare piu' azioni, oppure chiedi la testa del CEO?
Questo e' solo un esempio non e' riferito direttamente alla Lazio oppure al suo CEO, sia chiaro.
Con questo esempio sto solo cercando di dire che tu hai deciso di seguire la Lazio, nonostante come te la presentano coloro preposti a valorizzarne il valore, quindi giocatori, staff tecnico e staff dirigenziale, ma non e' che la salvi o la migliori.

[Frank 73]

Se tu hai delle azioni di una societa' e chi gestisce la societa' fa delle scelte aziendali che portano alla riduzione del valore delle tue azioni, tu che fai? vai al CDA e prometti di acquistare piu' azioni, oppure chiedi la testa del CEO?

Se sono un azionista della società, prendo il CDA e lo prendo a cannonate (nei limiti delle regole, ovvio...).

Ma non andrei mai dai clienti ad invitare a non comprarne i prodotti.

[disabitato]

Hai ragione. ma qua non si comprano altre azioni, bensì si vendono quelle in possesso e si chiede la testa del CEO.

[Pomata]

Tutto molto chiaro e anche condivisibile poi pero' arrivo a questo punto.
Se tu hai delle azioni di una societa' e chi gestisce la societa' fa delle scelte aziendali che portano alla riduzione del valore delle tue azioni, tu che fai? vai al CDA e prometti di acquistare piu' azioni, oppure chiedi la testa del CEO?
Questo e' solo un esempio non e' riferito direttamente alla Lazio oppure al suo CEO, sia chiaro.
Con questo esempio sto solo cercando di dire che tu hai deciso di seguire la Lazio, nonostante come te la presentano coloro preposti a valorizzarne il valore, quindi giocatori, staff tecnico e staff dirigenziale, ma non e' che la salvi o la migliori.

Considera però che questo CEO in 10 anni di operato, ha migliorato la Lazio in maniera solida. O il 2004 me lo sono sognato? Che non riesca a portarci ai livelli massimi puo essere una colpa? Secondo me, no.

[jegue98]

Frank hai la mia stima, la penso esattamente come te.
Mi abbono da anni anche se spesso per lavoro non posso andare a vedere la mia Lazio.
Il sostegno finirà solamente nel caso in cui non avrò più le possibilità economiche per farlo, o mi prenderà un colpo.
Mi hanno detto che sono un appassionato "tiepido" perché mi faccio andar bene tutto. D'altronde andrei allo stadio anche con la Lazio in Lega Pro, quindi probabilmente hanno ragione.
Complimenti e un "caloroso" applauso per il tuo intervento.


P.S. Le mie (poche) azioni della Lazio sono li ferme da un bel po di anni. Hanno più un valore affettivo che altro. Il paragone, per me ovviamente, non regge.

[BobLovati]

Esatto.
Per me questo luogo è un consiglio di famiglia, né più né meno. 
Che bisogno c'è di essere "protettivi" qui se si parte dall'assunto che siamo tutti irrimediabilmente malati di Lazio. Che bisogno c'è? 
Dice...ma parli/parlate sempre di ciò che non va, molto meno delle cose belle...Ma perché nei consigli di famiglia tuo padre te diceva quant'eri bravo?
Quando mi' padre convocava il consiglio di famiglia c'era da cacasse sotto de paura...

infatti è così; ed i familiari non te li puoi scegliere   

Purtroppo, o fortunatamente, il calcio NON è una scienza esatta; tanto che il più grande scienziato calcistico di tutti i tempi, nel ´94 negli USA, "ha fatto più danni lui che  ..... Carlo in Francia" (cit)

[Jim Bowie]

Mi spiace perché' come sovente, avete guardato al dito e non alla luna. Io è credo di averlo pure detto, sto solo dicendo a Frank 73 e solo a Frank 73, visto che è' suo l'intervento, che andando allo stadio tutte le domeniche non si illuda di contribuire a salvarla, nel caso che come lui ha paventato la dirigenza fosse incapace, ne di migliorarla se la dirigenza e' capace. Avevo pure detto che le azioni ed il CEO  non si riferivano alla Lazio ne a Lotito, voi invece col CEO che ci ha salvato, le azioni della Lazio hanno valore affettivo. Ceche aizzo ma perché' non lasciate i preconcetti ( scrive er pesce deve esse na stronzata, scrive ML e' bono) e non leggete attentamente. Fate proprio casca le palle pe tera (ci du ere si no e errore). Poi fate gli appelli accorati, me manca questo orger me manca quell, ma a set condizioni restate in due


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[Pomata]

Mi spiace perché' come sovente, avete guardato al dito e non alla luna. Io è credo di averlo pure detto, sto solo dicendo a Frank 73 e solo a Frank 73, visto che è' suo l'intervento, che andando allo stadio tutte le domeniche non si illuda di contribuire a salvarla, nel caso che come lui ha paventato la dirigenza fosse incapace, ne di migliorarla se la dirigenza e' capace. Avevo pure detto che le azioni ed il CEO  non si riferivano alla Lazio ne a Lotito, voi invece col CEO che ci ha salvato, le azioni della Lazio hanno valore affettivo. Ceche aizzo ma perché' non lasciate i preconcetti ( scrive er pesce deve esse na stronzata, scrive ML e' bono) e non leggete attentamente. Fate proprio casca le palle pe tera (ci du ere si no e errore). Poi fate gli appelli accorati, me manca questo orger me manca quell, ma a set condizioni restate in due


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Era chiaro il tuo esempio, hai fatto un paragone dicendo che in qualsiasi società che non sia la Lazio, tu avresti chiesto le dimissioni del CEO. Ti ricordo che in questi 10 anni il CEO ha lavorato e cercato di migliorarsi  sotto tutti i punti di vista, dentro delle proprie possibilità.

Che possa e debba migliorare non lo discuto. Le aziende non cacciano via i dirigenti x antipatie.

[Andre]

l'incapacità conta davvero poco, lo dimostra la storia che ha i visto i tifosi Laziali stringersi a coorte in situazioni davvero difficili, sia economiche che tecniche

[Pomata]

l'incapacità conta davvero poco, lo dimostra la storia che ha i visto i tifosi Laziali stringersi a coorte in situazioni davvero difficili, sia economiche che tecniche

Qualsiasi persona che assisti ad un consiglio d'amministrazione, approverebbe questi 10 anni.

Solo l'odio e la cecità diffusa a 4 mani dai professionisti della comunicazione, i quali non hanno più i loro privilegi, può spiegare tanto astio nei confronti di questo CEO.

La Lazio è viva e lotta come ha sempre fatto nei suoi 114 anni di storia, anche con risultati superiori alla sua media storica.

Negare questo, significa essere acciecati dall'odio verso la persona.

[Zapruder]

Ma perché hai questa insopprimibile necessità di ridurre tutto ad automatici sillogismi?
Perché questa ansia di dimostrare, per via indiretta, che migliaia di laziali sono incoerenti?

Ma che stai a di'? Io non devo dimostrare nulla. E' già palese che il concetto "assenza dallo stadio = unico modo per manifestare disapprovazione ecc. ecc." sia un assurdo. Anche perché prevede come corollario un altro assurdo, cioè il fatto che chi va approvi invece l'operato societario ecc. ecc.

Per alcuni, come stiamo leggendo, l'abbonamento e la presenza sono imprescindibili dal proprio modo di vivere la Lazio (cosa che scatena anche ironia, a quanto pare, mah).

Altri fanno notare come Mario Piga e Veron non siano la stessa cosa, quanto a richiamo che esercitano sul potenziale pubblico. E hanno perfettamente ragione, non ci vuole certo un editoriale di Cerracchio per scoprire come il maggior numero di presenze allo stadio si registri in coincidenza con gli anni a più alto livello.

Ancora, la mancanza della "partita da vincere a tutti i costi", sia essa Lazio-Reggina o Lazio-Vicenza, è un altro elemento che contribuisce ad appiattire le prospettive e quindi l'interesse.

Senza contare il calo generale del pubblico in tutti gli stadi italiani, dovuto alle tv, al massacro del calendario ed altri fattori che rendono più difficile la fruizione di quanto lo fosse vent'anni fa. 

Il resto è propaganda.