Il Palio degli Impresentabili (elezioni amministrative Roma 2021)

[Ataru]

ma al momento di esprimere candidati trovano sempre la quadra

la quadra=michetti

manco la madre sapeva che il figlio era candidato sindaco

[Frusta]

Non credo pero' Conte sia destinato a sparire in un batter di ciglia. Almeno lo spero.

Vivacchierà (insieme a pochi caudatari) facendo la stampella del PD. Sconfessando in questo modo uno per uno tutti i motivi che avevano permesso al M5S di nascere.  Contento lui contenti tutti.
Poi qualcuno spiegherà ai suoi elettori perché invece di votare direttamente il PD debbano votarne la stampella. 

[geddy]

Il Movimento della prima ora non aveva alcuna possibilita' di sopravvivere Frusta. La scelta di Conte di accollarsi il governo con Salvini, di sputtanare laLega e il suo leader smascherandoli per quel che sono, non dotati di alcun senso di responsabilità istituzionale, la paziente opera di tessitura con i migliori esponenti del PD e limitrofi potrebbero pagare. Non vedo di meglio all' orizzonte.

[ThomasDoll]

La visione polarizzata è la visione del Paese.
Tanta gente vota per tifo. Conosco persone (una è mia sorella) che davanti alla stessa cosa fatta da uno di destra e da uno di sinistra hanno reazioni diverse (nel caso, quello di destra ha le sue buone ragioni, quello di sinistra è una merda).
Purtroppo si tratta di banalizzazioni ma servono a capire tante cose.

Quanto alla sinistra che c'è ma non si vede, è impossibile ricondurre tutto a un impianto che la renda distinguibile (ok, ci sono delle cose che distinguono anche nettamente Salvini da Letta, ma non è lì che voglio arrivare). Che è basata (forse va aggiornata, ma io non sono giovane e ragiono con quello che ho imparato negli anni '70) sulla difesa dei deboli, sul rispetto delle istituzioni e sulla questione morale.
Come sappiamo, chi si colloca a sinistra oggi (quelli di sistema), oltre ad avere nel Dna sostanziose parti di DC (dura considerare comunisti Letta o Renzi o, tiè, Calenda), non riesce a mettere al centro dei programmi le questioni più appropriate per una sinistra: l'occupazione, il livello indecente dei salari e della sicurezza sul lavoro, l'evasione fiscale, le riforme che modernizzino la società eliminando differenze e discriminazioni.
Qua non siamo riusciti neanche a metterci sulla linea dei grilloti quando s'è parlato di Reddito di Cittadinanza, una roba che dovrebbe essere sacrosanta, il minimo proprio.
Si riesce solo a balbettare politiche di sostegno (sussidi) alle famiglie, mancano proposte e risposte per tutti quelli che restano tagliati fuori dalla mobilità sociale (quasi tutti, ma i ragazzi sono quelli messi peggio).
Vabbè, servirebbero centinaia di pagine, lasciamo stare.
Il centrosinistra italiano è inadeguato a dare certe risposte, la destra non ci pensa nemmeno, Bonomi dice cose da far accapponare la pelle e Draghi incute timore solo al pensiero di quante strategie di sostegno alle imprese succhiasangue e ammazzalavoratori potrebbe elaborare.
Se avessi 25 anni sarei terrorizzato.

[leomeddix]

A volte ho l'impressione che la sinistra abbia perso la bussola nell'89 e non l'abbia mai ritrovata...

Sono d’accordo con questo e con gran parte del ragionamento di Karmilla.
Il 1989 ha segnato la fine del primo tentativo di superare il capitalismo nel mondo occidentale, e questa sconfitta ha ridotto la Sinistra in un campo di macerie (e voglio anche dire che oggi il proliferare di tante micro-formazioni ‘comuniste’ testimoniali, a volte folkloristiche, è l’effetto -non la causa- di tale sconfitta).
Ma la conseguenza più triste di questa situazione è che -in mancanza di alternative oggi praticabili- il capitalismo è visto non per quello che è (cioè un fenomeno storico che è nato, si è sviluppato e destinato a morire) ma come fenomeno naturale con cui l’umanità è destinata a convivere fino alla fine dei tempi (se la cosa può consolare, aggiungo che agli occhi dei suoi contemporanei anche il feudalesimo sembrava un fenomeno ‘naturale’, e la borghesia ha impiegato secoli per superarlo, dopo innumerevoli disfatte ed arretramenti).
Chiedendo scusa per l’OT, e riferendomi alle elezioni amministrative di Roma, la cosa che più mi ha colpito è la bassa affluenza al voto. Fenomeni di astensionismo si sono avuti anche in passato, ma ho l’impressione che oggi -di fronte ad un capitalismo pienamente globalizzato e ‘digitalizzato’- la democrazia appare uno strumento troppo lento ed inutile. La politica è diventata roba per tecnici ed esperti, capaci di fare scelte veloci e ‘razionali’, seguendo le indicazioni dei gruppi finanziari o del brain trust che ha sede a Bruxelles (non a caso Gualtieri -candidato della ‘sinistra’- è uomo vicino alla BCE, per non parlare poi di Draghi). E pazienza se le istituzioni rappresentative come Parlamenti e Comuni sembrano sempre più gusci vuoti. E’ il progresso, bellezza.

[ThomasDoll]

Ma per forza a Roma ci si astiene, che fiducia si può avere in qualunque ricetta dopo aver vissuto in città gli ultimi 20 anni?

[ThomasDoll]

Un nome per Karmilla: Giuseppe Provenzano.

[disabitato]

Calenda oggi, giustamente, gongola: da solo si è portato a casa quasi il 20%.

Per il resto, è un copione già scritto: da oggi, a Roma, il PD punterà sul catalizzatore delle anime di sinistra (della sconfinata galassia che va dai 5-6 partiti comunisti, agli ex elettori di csx passati al movimento, oppure i neo delusi intercettati da calenda): l'antifascismo (in assenza di fascismo, ma questa è una mia opinione).

Non si parlerà di strade, decoro, mondezza, trasporti, e gli altri problemi atavici che attanagliano la città, bensì l'obiettivo sarà "non mandare i fascisti al campidoglio". Ah, oltre "lostadiodellaroma".

Il problema, semmai, è che la toppa (michetti) è peggio del buco (gualtieri).

Io ho la percezione (suffragata anche dalle dichiarazioni, vuote... incredibilmente vuote e vaghe del post elezioni) che Gualtieri sia semplicemente parcheggiato a Roma, in attesa di incarichi migliori.

Se a destra avessero evitato di candidare l'ennesima mezza tacca (vorrei farvi notare che il MIGLIOR candidato prodotto dal cdx dopo Fini, è stato Alemanno, che almeno era stato ministro), non contenti dei vari borghini, tajani, e del suicidio di 5 anni fa quando un cdx spaccato non arrivò nemmeno al ballottaggio.

Insomma la percezione che Gualtieri voglia essere sindaco, io non l'ho avuta. Al contrario, Michetti mi sembra leggermente più entusiasta della possibilità, ma non mi ispira fiducia per altri motivi.

Non so se continuare nel mio modus vivendi "nel dubbio, fai il contrario di ciò che fa il PD" oppure concedermi un bel fine settimana fuori porta, magari in quella maremma che quel fine settimana dovrebbe ospitare l'attortellamento. Una tavola da spartire ben più interessante (nonchè di livello superiore) della prossima aula Giulio Cesare (che nel frattempo si sta abbondantemente rivoltando nel sepolcro), e disertare nuovamente il voto.

Il confronto con Milano è offensivo nei confronti dei milanesi.

Dei quattro cavalli, Calenda era il meno peggio in assoluto.

[leomeddix]

Dei quattro cavalli, Calenda era il meno peggio in assoluto.

Non so se Calenda era il meglio o il peggio. Di certo è un uomo di parola...

[Frusta]

...

  Insomma Flaiano direbbe che la situazione è disperata ma non seria.
Comunque basta andare a vedere dove i quattro candidati sono stati votati per rendersi conto non solo di chi ha votato chi, ma anche chi potrebbe votare chi al ballottaggio
Calenda e Gualtieri hanno preso voti soprattutto nel primo e nel secondo municipio, laddove cioè l'affluenza è stata più alta, mentre Michetti e in misura minore Raggi li hanno presi nel quarto, nel quinto, nel sesto e nel decimo, dove però l'affluenza alle urne è stata più bassa.
A quel che si dice (lo pensavo anche io) i voti di Raggi e Calenda dovrebbero riversarsi su Gualtieri, ma ora non ne sarei più così sicuro, dato che Calenda è molto più vicino al PD dei suoi elettori (basta vedere per chi tradizionalmente votava Prati) e che nelle periferie chi non ha votato potrebbe essere spinto a farlo al ballottaggio.
Insomma, al contrario di quel che pensavo fino a ieri, vedo Michetti abbastanza favorito.

[Frusta]

  Per Leomeddix che in questo momento sta leggendo.
Lo so che in Prati l' odiata borghesia ormai vota compatta per il PD, ma ai molti che non lo hanno fatto votando per Calenda, quella pars politica sta un po' parecchio sugli zebedei.

[Jim Bowie]

Mi avete allontanato la bella Fighera!

[leomeddix]

Lo so che in Prati l' odiata borghesia ormai vota compatta per il PD, ma ai molti che non lo hanno fatto votando per Calenda, quella pars politica sta un po' parecchio sugli zebedei.

Calenda avrebbe ottenuto un risultato ben migliore se i tifosi laziali non fossero buzzurri ignoranti. Purtroppo, invece, "I laziali non votano. Non capiscono la scheda elettorale. È noto". (Carlo Calenda, aprile 2020).

[Orazio Scala]

Sono d’accordo con questo e con gran parte del ragionamento di Karmilla.
Il 1989 ha segnato la fine del primo tentativo di superare il capitalismo nel mondo occidentale, e questa sconfitta ha ridotto la Sinistra in un campo di macerie (e voglio anche dire che oggi il proliferare di tante micro-formazioni ‘comuniste’ testimoniali, a volte folkloristiche, è l’effetto -non la causa- di tale sconfitta).
Ma la conseguenza più triste di questa situazione è che -in mancanza di alternative oggi praticabili- il capitalismo è visto non per quello che è (cioè un fenomeno storico che è nato, si è sviluppato e destinato a morire) ma come fenomeno naturale con cui l’umanità è destinata a convivere fino alla fine dei tempi (se la cosa può consolare, aggiungo che agli occhi dei suoi contemporanei anche il feudalesimo sembrava un fenomeno ‘naturale’, e la borghesia ha impiegato secoli per superarlo, dopo innumerevoli disfatte ed arretramenti).
Chiedendo scusa per l’OT, e riferendomi alle elezioni amministrative di Roma, la cosa che più mi ha colpito è la bassa affluenza al voto. Fenomeni di astensionismo si sono avuti anche in passato, ma ho l’impressione che oggi -di fronte ad un capitalismo pienamente globalizzato e ‘digitalizzato’- la democrazia appare uno strumento troppo lento ed inutile. La politica è diventata roba per tecnici ed esperti, capaci di fare scelte veloci e ‘razionali’, seguendo le indicazioni dei gruppi finanziari o del brain trust che ha sede a Bruxelles (non a caso Gualtieri -candidato della ‘sinistra’- è uomo vicino alla BCE, per non parlare poi di Draghi). E pazienza se le istituzioni rappresentative come Parlamenti e Comuni sembrano sempre più gusci vuoti. E’ il progresso, bellezza.

È così.

[ThomasDoll]

Gualtieri: non è affatto detto che chi ha votato Calenda o Raggi voti per lui e non è manco questione di endorsement, visto che nel primo caso non c'è un partito ma un grumo di cittadini e nel secondo l'aspra contrapposizione col Pd è stata appena appena mitigata per via della convivenza nel Governo

Michetti: quelli che votavano per lui partendo da posizioni di cdx dovrebbero averlo già votato, non so chi potrebbe aggiungersi tra quelli che hanno votato gli altri candidati.

A naso Gualtieri dovrebbe rimontare ma la sfida mi pare incertissima.

[Arch]

Lucido e acuto come sempre Leo. È proprio così. Oggi cliccando un tasto si possono decidere i destini di intere nazioni.

[ThomasDoll]

Attenti a considerare fatali gli espropri di democrazia, la mancanza di rappresentanza politica per l'enorme massa degli astensionisti è anche e soprattutto incapacità di organizzarsi ed esprimere una forza alternativa. Sembra che chi fa politica conosca solo, come orizzonte, l'indirizzo del palazzo delle poltrone. Che negano un poco il modernismo di cui parla Leo, o meglio se ne avvalgono per sottrarsi al giudizio di chi vota, armando la mano del populista che fa l'imbonitore solo per imboccare dentro al palazzo di cui sopra, guadagnandosi il diritto di avvalersi dell'azione dei tecnocrati.

[Karmilla]

Attenti a considerare fatali gli espropri di democrazia, la mancanza di rappresentanza politica per l'enorme massa degli astensionisti è anche e soprattutto incapacità di organizzarsi ed esprimere una forza alternativa. 

Ma tu puoi anche esprimerla una forza alternativa, il problema è che in un mondo come il nostro cosa potrà mai fare? Ormai grosse fette di sovranità risiedono altrove, e sono appannaggio di attori non statali o sovrastatali, e con queste forze devi misurarti per forza (a meno che non ti chiami fuori come hanno fatto in GB con la Brexit: ma l'idea che uno possa dire "non gioco" e solo per questo non subire le conseguenze del gioco è sintomo o di ingenuità o di demenza senile).

Il Movimento 5 Stelle, checché se ne pensi, ERA una forza alternativa, e vediamo tutti dove è andato: quando si è trovato nel palazzo ed ha dovuto dialogare con chi veramente detiene il potere (gruppi industriali nazionali e sovranazionali, ma anche amministrazione dello Stato) è sceso subito a più miti consigli. (E la mia non è una critica del tipo "si è venduto", eh: riconoscere la realtà in cui ci muoviamo dovrebbe essere condicio sine qua non per chi fa poltiica).

Possiamo raccontarci che una compagine formata da persone più intelligenti e competenti avrebbe avuto miglior successo nel portare avanti la sua alternativa. Ma a mio avviso si tratta appunto di questo: raccontarsi le favole.

[ThomasDoll]

Aspetta, però: lo scendere a più miti consigli grillino parte dal presupposto "rivoluzionario" che stava alla base del voto.
Creata l'aspettativa, il Grillino poi si è adagiato sui privilegi del Palazzo. O, perlomeno, così è stato percepito.
Chi veramente detiene il potere (gruppi di pressione, eccetera) l'ha sempre detenuto, ci siamo mica dimenticati di Moro o di Palme?
Nel senso, le forze con cui devi entrare in relazione sono sempre state in gran parte esterne al Palazzo. Non è una novità.
Quindi se chi si candida a rappresentarci come interlocutore di queste forze intende svolgere un ruolo di garanzia il più possibile efficace può fare la differenza.
Non sembra che le intenzioni delle forze in campo vadano in quella direzione, né i grillini sembrano in grado di mantenere un consenso raccolto, forse, su una base troppo eterogenea di elettorato. Se però continuassero a porsi come forza onesta e indipendente e aggiungessero un pizzico di competenza potrebbero rappresentare un'alternativa in grado di attrarre qualcuno.
Una cosa è buffa: Gli ultimi 25 anni di politica italiana sembrano confusi e turbolenti da una parte e statici e stagnanti dall'altra.
C'è una contraddizione che va sciolta.

[disabitato]

Comunque, programmi ed idee per Roma alla mano (letti quelli di entrambi), Michetti è meglio.

Poi, si sa che dal dire e fare c'è di mezzo il mare.

Comunque la vittoria di Gualtieri è tutt'altro che scontata.