www.calciomercato.comdi Luca Capriotti
Il meglio e il peggio della
Lazio di Sarri. Non ci possiamo permettere queste frittate, ma serve pazienza, ci vuole pazienza.
La Lazio prende una sveglia proverbiale dal Bologna, che fino ad ora era in netta difficoltà, a secco da 3 giornate. Lo dico subito: il Bologna ha dominato, ha giocato bene, messa bene e cinica. Vi trovo subito una cosa positiva invece della
Lazio: abbiamo visto tutto il male, il peggio, che la
Lazio con Sarri può tirare fuori. Il peggio del peggio, dopo una bellissima settimana una domenica pessima.
LE COSE PEGGIORI DI SARRI - Parto dall'11 titolare, in quella che sarà una specie di lotta contro le abitudini di Sarri.
Giocare con gli stessi 11, di nuovo, dopo essersi lamentato dell'orario, dei giorni, della fatica, è francamente
poco furbo. Si è visto subito che il Bologna arrivava prima, meglio, con più forza e più capacità fisica. I nostri hanno avuto
un approccio mentale sicuramente discutibile, lezioso, presuntuoso, del tutto inadatto. Nello stesso tempo erano opachi fisicamente, e questo ha creato tutti i presupposti per la frittata.
7 partite in 20 giorni, la Lazio non le regge.
È un limite storico della rosa, che ovviamente non si è ritenuto importante, chi doveva non è intervenuto.
Detto tra noi: Leiva è in difficoltà evidente, non solo, Milinkovic e Luis Alberto (qualche traccia importante, una in particolare) erano in netta difficoltà.
Perché non Basic, subito, tanto per dirne una? MURIQI MA NON HA COLPE - Non si dovrebbe parlare di singoli in questa partita, dove il naufragio è stato collettivo.Voglio però aprire un capitolo
su Muriqi, perché era un tema importante di questo match: in questa partita ha avuto forse
due mezze palle buone, tutte e due gestite veramente male. La domanda che mi pongo è questa: come è possibile che il
Bologna abbia una punta migliore della
nostra prima riserva in quel ruolo?
Arnautovic sotto tutti i punti di vista è un
giocatore nettamente migliore di Muriqi. Il nostro non ha solo un problema soggettivo, dovuto al gol che manca, alla scintilla che non scatta, al fatto che ha giocato titolare in una partita bruttissima dei suoi compagni, che ancora non riescono a trovare l'intesa con lui.
Il nostro ha però anche dei limiti oggettivi. Non voglio entrare nelle inchieste o altro,
non voglio dargli nessuna colpa contro il Bologna, ma è abbastanza evidente che non sia da Serie A: non da oggi lo dico, dobbiamo sperare che ci porti qualche gol, ma anche constatare un dato di fatto. Questo giocatore è fuori dal contesto, viene servito poco e male, e
con Immobile in campo avremmo perso lo stesso con quelle facce, con quella mestizia, quella stanchezza e quell'approccio orrido. Ma non da oggi questo è un giocatore
che non dovrebbe giocare in Serie A.
La colpa non è sua, ma di chi ci ha puntato, lo ha difeso, ci ha appeso questo giogo sulle spalle, sacrificando Caicedo e milioni importanti per uno che - al netto di tutto il torbido che ci potrà essere dietro - è oggettivamente inadeguato a questi livelli.
La soluzione non era il falso nueve con Pedro. Era proprio un altro attaccante.
LE ALTRE COSE BRUTTE - Altre cose brutte sparse:
Lazzari non può giocare in quel ruolo, in difesa è troppo in difficoltà,
troppo attaccabile sotto tanti profili. Non ha fisico, non sa marcare, non sa coprire.
Reina sbaglia credo in quasi tutti i gol, e la cosa più importante.
Sui calci piazzati NON si può difendere così. Non si può, semplicemente, è sbagliato e concettualmente umiliante. Aggiungo altre cose: Acerbi ha messo insieme partite orride, giocate male, a 4 sta palesando lacune, e il suo momento è oggettivamente deficitario
. Salterà l'Inter, il rosso è solo la fotografia di un nervosismo diffuso, con una serie di errori ed
errorini spalmati ovunque, partner in crime di un Luiz Felipe così così, sempre così così. E adesso? Adesso c'è la sosta, si può riflettere su questa partita, correggere, ripensarci, starci sopra con cura, con determinazione, con convinzione.
Abbiamo visto in una settimana tutto quello che di bello e brutto può dare e fare questa Lazio di Sarri. DOVEVAMO ASPETTARCELO - Forse dovevamo aspettarcelo. Una giornata del tutto no. Tutto troppo bello, in settimana.
Tutto troppo positivo, per non strozzarlo in una domenica da buttare. Dopo una bella settimana, la voragine, la sveglia in faccia, l'ennesima prova che bisogna lavorare tanto. L'ha tirata forte nel sette dei difetti di questa squadra la sua punizione, Sinisa Mihajlovic.
Una sconfitta molto da Lazio: non ci si può mai sedere sugli allori, mai giocare leziosi, l
eggerini, mosci. Nessuno se lo può permettere, meno che mai questa Lazio in costruzione. Non ci possiamo permettere di prendere queste sveglie, non ci possiamo permettere di scendere in campo con questa faccia, bisogna portare rispetto, essere seri, e crederci ancora. Questa squadra non era fenomenale al derby, non è da schiantare oggi. Ma oggi serve veramente tanta pazienza: domenica
abbiamo visto tutto il brutto della Lazio di Sarri.