Autore Topic: Pioli non è un cambio di passo  (Letto 24890 volte)

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Offline Baruch

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Pioli non è un cambio di passo
« : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:02:19 »
Lo so, non è ufficiale e se anche lo fosse non sarebbe un bel modo ci cominciare, ma voglio condividere le mie sensazioni di questa notte

Stefano Pioli non mi dispiace, in assoluto. Ma non stiamo parlando di un tecnico in ascesa, bensì di un tecnico che:

1) Ha - sommando le presenze tra A e B - più panchine di Edy Reja: 402 contro le 354 del friulano

2) Ha un rendimento medio peggiore rispetto a quello di Reja: 33,4% di vittorie, 32,9% di pareggi e 33,6% di sconfitte contro il 44,9% di vittorie, 23,2% di pareggi e 31,9% di sconfitte del friulano (che però ha allenato Napoli e Lazio, con rose di qualità superiore)

3) Non ha un modulo di fiducia ma tanti moduli, li ha usati tutti: 4-3-1-2, 3-5-2, 4-2-3-1, un po' come Reja

4) Ha un approccio abbastanza contestato ai giovani, anche se a Bologna si trattava di gente come Sorensen, Pasquato e Riverola e quindi non credo faccia testo

5) Ha un atteggiamento che i tifosi considerano "aziendalista", probabilmente perché è il tecnico che ha avallato un mercato che ha visto prima la cessione di Gilardino e poi quella di Diamanti, senza sostituzioni adeguate, col risultato che il Bologna ora è in B

Datemi un appiglio

ThomasDoll

Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #1 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:14:21 »
La 5 è incommentabile, l'allenatore non aziendalista non esiste
La 2 non rileva, in un senso o nell'altro, perché di volta in volta i risultati saranno stati diversi in base alla rosa a disposizione
La 1 è la milionesima prova della mediocrità del tecnico uscente, più che altro
La 3 prova a calzarla agli altri allenatori in circolazione e scoprirai che nessuno rimane fedele a se stesso, a parte Zeman
Alla 4 hai già risposto snocciolando i nomi, aggiungerei che nel Bologna salvo nel 2012/2013 Taider, Gabbiadini e Sorensen erano titolari e che Pioli si è giocato in un'estate Taider, Gabbiadini, Kone e Gilardino col contorno di Motta e con Diamanti pronto per partire e nonostante questo ha lasciato il Bologna ancora in lotta per la salvezza.

Pioli è un cambiamento come lo era Petkovic, muove le acque dello stagno biancoceleste, vediamo se torneranno a fermarsi com'è successo l'anno scorso o se le onde rischiareranno l'acqua di Formello.

Offline Baruch

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #2 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:14:37 »
Mi correggo su Diamanti, andato via un mese dopo Pioli, ma le critiche e i risultati relativi all'argomento restano invariate

Offline MCM

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #3 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:21:32 »
A me non entusiasta, ma se verrà Pioli allora forza Pioli

Offline Baruch

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #4 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:23:47 »
La 5 è incommentabile, l'allenatore non aziendalista non esiste
La 2 non rileva, in un senso o nell'altro, perché di volta in volta i risultati saranno stati diversi in base alla rosa a disposizione
La 1 è la milionesima prova della mediocrità del tecnico uscente, più che altro
La 3 prova a calzarla agli altri allenatori in circolazione e scoprirai che nessuno rimane fedele a se stesso, a parte Zeman
Alla 4 hai già risposto snocciolando i nomi, aggiungerei che nel Bologna salvo nel 2012/2013 Taider, Gabbiadini e Sorensen erano titolari e che Pioli si è giocato in un'estate Taider, Gabbiadini, Kone e Gilardino col contorno di Motta e con Diamanti pronto per partire e nonostante questo ha lasciato il Bologna ancora in lotta per la salvezza.

Pioli è un cambiamento come lo era Petkovic, muove le acque dello stagno biancoceleste, vediamo se torneranno a fermarsi com'è successo l'anno scorso o se le onde rischiareranno l'acqua di Formello.

Non concordo in quasi niente  ;D
Petkovic era un altro tipo di discorso, almeno nelle premesse (background non ingrossato, straniero, filosofo)
L'allenatore non aziendalista è quello che - come ha fatto Mancini oggi - rescinde il contratto se non fanno un mercato soddisfacente
Ti cito Mancini anche per il discorso dei cambi di modulo: una cosa è fare variazioni sulla difesa a 4, altra è adattarsi sistematicamente o giocare "a specchio"
Su questi due punti sostituisci Mancini con Mihajlovic, per citare chi potrebbe essere "un" Mancini per i nostri parametri
La contestazione del punto 1 aggraverebbe la posizione di Pioli, se è sintomo di mediocrità per Reja

Offline ML

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #5 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:25:03 »
Pioli non è un cambio di passo innanzitutto perché - se saranno confermate le indiscrezioni di queste ore - nasce come ripiego dopo il rifiuto di Reja e non come esigenza di voltare pagina. Rendiamoci conto: siamo riusciti a farci sputare in faccia da Reja, cioè da uno che nella sua lunghissima carriera non ha mai vinto uno stracazzo di niente. E comunque tanto Reja era venerato che dovendo designare un erede hanno scelto quello che più gli somiglia, sia tatticamente che caratterialmente.

Io avrei voluto Mihajlovic. In seconda battuta mi sarei accontentato di Donadoni. In terza forse avrei dato una chance a Simone Inzaghi. Invece arriva Pioli e ci arriva dopo l'esonero da parte del retrocesso Bologna. E' una procedura inquietante che, assieme alle voci di trattative per giocatori discreti ma senza margini di miglioramento, sembra sancire il downgrade della Lazio da squadra che ambiva a un posto in Champions a squadra che ambisce a un posto in Europa League. E che da due anni fallisce la qualificazione attraverso il campionato.

Detto tutto questo, pur senza ascrivere meriti a una società che palesemente dà l'idea di voler tirare a campare, non sono del tutto pessimista. Forse, nella loro mancanza di ambizione, sono riusciti a pescare un tecnico migliore del suo curriculum. Pioli non sarà un profeta del calcio champagne ma non è un cretino. E' ancora relativamente giovane e se non altro arriverà con motivazioni altissime, visto che è la sua grande occasione. Infine ho la speranza che possa puntare sul mio adorato 4-2-3-1 e non sul 4-3-3 che nell'ultimo anno è stato fonte di ogni sventura.

Insomma, se sarà Pioli viva Pioli. Meglio lui che un altro anno di Reja.

ThomasDoll

Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #6 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:25:53 »
appunto, l'allenatore non aziendalista va ad allenare un'altra azienda...
se non ti basta la confutazione del punto 1, aggiungo un dato che sbilancia: a retrocessioni stiamo 5-0 per il bisiaco.
Per il resto vale la chiosa di ML.

Vai a soppesare la carriera anno per anno, squadra per squadra, ha fatto male a Parma e basta. Esordiva in serie A nella sua città.

Offline cuchillo

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #7 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:29:42 »
Pioli è un cambiamento come lo era Petkovic, muove le acque dello stagno biancoceleste, vediamo se torneranno a fermarsi com'è successo l'anno scorso o se le onde rischiareranno l'acqua di Formello.

Ottima questa metafora dannunziana.

Credo che siamo troppo condizionati dall'ultima negativa mezza stagione col Bologna. Ma manco Domineddio avrebbe fatto chissà quanto meglio di lui.

Io ho fiducia, come l'avevo in Rossi nell'estate 2005.
Anche se Pioli ha 4 anni in più di quanti Rossi ne aveva allora.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Baruch

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #8 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:30:25 »
appunto, l'allenatore non aziendalista va ad allenare un'altra azienda...
se non ti basta la confutazione del punto 1, aggiungo un dato che sbilancia: a retrocessioni stiamo 5-0 per il bisiaco.
Per il resto vale la chiosa di ML.

Ma la chiosa di ML è lapalissiana, è premessa oltre che chiosa.

Eh, ma allora pure a titoli sta meglio Reja: 2 campionati di B, due di C, un campionato Primavera contro il solo campionato Allievi di Pioli

Offline aquilafelyx

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #9 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:31:46 »
Le cessioni non possono essere addebitate a Pioli, il Bologna nonostante queste partenze deve trovare 7 milioni di euro entro il 30 giugno se non vuole ripartire dalla Serie D

Se fosse lui l'allenatore spero che riesca ad entrare subito in sintonia con la squadra ed a cavarne il massimo, vedremo a fine mercato quale "elenco" gli verrà messo a disposizione, se non è un integralista di un modulo potrebbe sbizzarrirsi e magari rigenerare qualche delusione dello scorso mercato, penso in particolare a Felipe Anderson, le sue fortune a Bologna coincisero con il miglior Diamanti mai visto, un altro che pareva perso oltremanica.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

ThomasDoll

Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #10 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:31:59 »
Ho un amico che segue il Bologna da giornalista, lo interrogherò sul tema. Se non sbaglio con Pioli fece benone anche Ramirez.

Offline Baruch

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #11 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:37:09 »
Credo che siamo troppo condizionati dall'ultima negativa mezza stagione col Bologna

Io sono un fan della primissima ora di Pioli. Mi piaceva il suo Chievo, ma - cosa ancor più difficile - mi è piaciuto spesso il suo Bologna. Però, e credo di non essere l'unico tra quelli che l'apprezzavano, mai mi sarei sognato di fare il suo nome per la Lazio. Ci si sarebbe un po' "vergognati", all'epoca. Io invece ho il dubbio che siamo troppo condizionati da ciò che lasciamo, e non a caso un tema ricorrente è "sempre meglio di Reja"

ThomasDoll

Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #12 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:40:01 »
Ah, poi non conterà un kaiser, roba di trent'anni fa, ma Pioli ha giocato con Sacchi e ha vinto uno scudetto, un'intercontinentale e una coppa dei campioni (Heysel) con la Juve. Sa cosa significa vincere.

Sul tuo dubbio: hai ragione, ma non è giusto prendersela con un allenatore se si vuole criticare chi lo ha ingaggiato.

Offline cuchillo

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #13 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:41:10 »
Ho un amico che segue il Bologna da giornalista, lo interrogherò sul tema. Se non sbaglio con Pioli fece benone anche Ramirez.

Con Pioli hanno fatto bene praticamente tutti.
Poi gli hanno smontato la squadra, come fecero al Mancio a Firenze nell'estate 2001 dopo aver vinto la Coppa Italia. E infatti il vate Mancio, fece 12 punti con una squadra patetica.

Under 50 (anche se di poco), motivato, serio, opzionato dalla roma e pure dalla Juve prima di prendere Conte. Ohi se girava il suo nome...

Io ci sto. Forza Stefano. 
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Offline aquilafelyx

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #14 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:47:49 »
Ho un amico che segue il Bologna da giornalista, lo interrogherò sul tema. Se non sbaglio con Pioli fece benone anche Ramirez.

Nel 2011 venne esonerato dal Palermo prima di cominciare il campionato e così poté accasarsi al Bologna  dopo l'esonero di Bisoli alla V , a Novara l'esordio vincente con reti proprio di Ramirez e Acquafresca, Ramirez venne poi venduto in Inghilterra a fine stagione, quella stagione a Bologna c'era anche Di Vaio.
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Offline aquilafelyx

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #15 : Giovedì 12 Giugno 2014, 00:51:07 »
Se fa un girone d'andata come Petkovic nel 2012-13 e un girone di ritorno come Reja nel 2013-14 stiamo a cavallo 8) 

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Offline cuchillo

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #16 : Giovedì 12 Giugno 2014, 01:02:08 »
Nel 2011 venne esonerato dal Palermo

Zamparini 5-6 mesi dopo disse: "mi taglierei le palle per quello che ho fatto..."
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ThomasDoll

Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #17 : Giovedì 12 Giugno 2014, 01:03:31 »
Tommaso mi ha convinto: Forza Pioli.

Citazione
Ciao pancrazio!! Ottimo allenatore. Quest'anno ha perso certezze e non ha saputo imporsi (o potuto, visto il ricco contratto..) quando gli hanno smantellato la squadra in estate. E ha perso certezze. Ma credo sia una parentesi. I precedenti anni aveva convinto sia tatticamente che nella gestione (ottima) del gruppo. Autorevole, ma non autoritario. Cerca il dialogo, ma poi decide lui. Buon tattico. Voglio vederlo caratterialmente, perché mi sembra un po' un Donadoni: perfetto per Parma, ma forse meno adatto per Napoli, Roma ecc. A me piace molto. Vediamo come si rialza dalla parentesi sfortunata di quest'anno.

Offline Er Matador

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Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #18 : Giovedì 12 Giugno 2014, 03:03:57 »
Credo che siamo troppo condizionati dall'ultima negativa mezza stagione col Bologna. Ma manco Domineddio avrebbe fatto chissà quanto meglio di lui.
Infatti la sua esperienza col Bologna è positiva a tutto tondo: compreso l'ultimo segmento, nel quale è riuscito a ricavare un calcio a tratti persino gradevole, e una classifica non irrimediabile, da un organico al limite dell'indecenza.
Dirò di più: se non fosse stato allontanato - per lasciare la panchina vacante, poi -, forse sarebbe riuscito nel miracolo anche senza Diamanti.
Persona seria, buon valorizzatore di sconosciuti, in grado di conciliare i risultati con un gioco più qualitativo di quello che ci si aspetterebbe dalla rosa a disposizione.
Il tecnico perfetto per lavorare in contesti tranquilli e decorosamente organizzati: Chievo, Atalanta, magari Sampdoria.
Il problema è che stiamo parlando della Lazio: vale a dire una piazza con ben altre pressioni e aspettative.
Che necessita di un allenatore di personalità, oltre che con idee tattiche innovative, per disperdere nell'aria la coltre di mediocrità e immobilismo ormai prossima all'incrostazione.
Nei pregi e nei difetti, in pochi sono così lontani da tale identikit quanto il parmense.
Il quale, a differenza di un Papadopulo o un Delio Rossi, non ha neppure alle spalle qualche precedente nel calcio del Sud - a Palermo è rimasto troppo poco - con la sua non facile componente ambientale.
D'altronde, chi sarebbe l'alternativa? Donadoni, un altro che ha paura della propria ombra.
Se si cercano personaggi del genere, significa che la mediocrità non è un rischio o una conseguenza: è un obiettivo.

ThomasDoll

Re:Pioli non è un cambio di passo
« Risposta #19 : Giovedì 12 Giugno 2014, 08:15:44 »
dai, che anche Bagnoli ha vinto uno scudetto a Verona e ne ha sfiorato uno memorabile a Milano/Inter, vabbè che aveva dalla sua un Ruben Sosa vicino a dio...