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Reja ufficializza il suo addio a Lotito
« : Domenica 1 Giugno 2014, 09:48:55 »
www.ilmessaggero.it



Reja ufficializza il suo addio a Lotito: «Il progetto non mi piace, lascio la Lazio»

di Gabriele De Bari

Edy Reja sulle strade del Giro d’Italia, perché il ciclismo è sempre stata la sua seconda passione. Il tecnico goriziano, berrettino e k-way, arriva in cima allo Zoncolan in seggiovia, per godersi lo straordinario spettacolo, offerto dalla salita più dura d’Europa, che si conclude in un tempio ricolmo di appassionati. Una gita con amici, il pranzo in tenda e una chiacchierata sul futuro, per confidare una la decisione presa. Amara ma irrevocabile. «Lascio la Lazio».

LO STRESS
Richiamato, per traghettarla in un momento molto delicato, Reja ha svolto il compito con profitto, fino a sfiorare l’Europa League. Pensava che il presidente, al termine del campionato, seguisse le sue direttive nel pianificare e allestire la nuova Lazio. Invece da una parte Lotito gli ha pubblicamente ribadito che le scelte vengono fatte dalla società, dall’altra Tare gli ha indicato persino il modulo che la squadra dovrà attuare.

Reja, scavalcato da tutti, ringrazia e saluta con dignità. «Mi hanno detto di prendermi una settimana per rilassarmi e valutare la situazione... Mica sono stressato! Questa volta sono io che non ci sto. Basta, così non si può andare avanti: venerdì tornerò a Roma e comunicherò il divorzio. I soldi? Non saranno un problema, ci sono cose più importanti nella vita».

A TESTA ALTA
L’allenatore vuole uscire di scena a testa alta, forte della lunga esperienza in panchina, dei 36 punti conquistati e magari anche di qualche interessante proposta.
Nonostante le critiche, e qualche errore commesso, ha comunque dimostrato che, per centrare certi obiettivi, resta un professionista affidabile. E’ sicuro di poter ancora dare qualcosa e non vuole sentire parlare di scrivania.
Questa Lazio, da rifondare e senza un progetto ambizioso, proprio non gli va giù. «Abbiamo partato a termine una stagione molto pesante, anche se i risultati sono comunque arrivati. La media punti resta importante e avrebbe garantito l’Europa».
Reja conosce molto bene l’ambiente biancoceleste, voleva delle garanzie tecniche per ripartire con una formazione in grado di riportare il popolo allo stadio.
Evidentemente la società intende ancora vivacchiare, tutto questo mentre la Roma giocherà la Champions e partirà con ambizioni di scudetto.

Non erano queste le promesse. «Per ricostruire la Lazio servirebbero quattro difensori e due centrocampisti di spessore...» Altro che giovani! A Reja sarebbe bastato avere maggiore fiducia e voce in capitolo nella rifondanzione. Forse era così fino a un mese fa quando il tecnico, in una conferenza, si autoconfermò, annunciando che, insieme ai dirigenti, stava seguendo dei calciatori.

Probabilmente Lotito e Tare hanno cambiato idea e Reja non è stato considerato al centro del progetto di rinascita. Il goriziano pensava di voltare pagina, di vedere finita la protesta, di ricominciare alla grande. Ma così non è stato, avverte aria di confusione, e allora ha deciso di salutare, senza rimpianti. Meglio godersi lo spettacolo dello Zoncolan, con gli amici fidati.

Da oggi la Lazio è senza tecnico, Inzaghi può cullare il grande sogno.

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