Torino - Lazio : commenti

[Il frigorifero]

Mi ricorda pericolosamente la Lazio di Ballardini.

Fragili dietro, del tutto inconsistenti davanti...Mah !

Me pare una squadra senza capo né coda.

Aspettiamo tempi migliori.

( Ma sono parecchio preoccupato )

[superaquila]

Il sarrismo si sta rivelando una delusione grandissima, sto rimpiangendo Reja sul serio.

[MCM]

Inguardabili.
Mai vista tanta pochezza negli ultimi 10 anni

[geddy]

Basta Pedro per favore.

[superaquila]

Al di là della scelta degli uomini Sarri non ha ancora capito cosa ci vuole per rendere questa squadra competitiva, se continuiamo con questi errori prevedo un'annata mooolto deficitaria. Difendete Sarri, difendete!

[superaquila]

Basta Pedro per favore.

Pedro è l'ultimo dei problemi, IMHO.

[geddy]

Per l'altra squadra sicuramente.

[Amolalazio71]

i problemi sono tanti.
Ma Lazzari terzino é una follia.

[Gasco luis veron]

La squadra non e' convinta: a parole si ma in campo no.

Questo viene ancora prima del modulo: l' allenatore deve adattarsi alle caratteristiche dei giocatori non deve venire come "Il Messia", perche' questo e' un brutto segnale per i giocatori che poi dicono di seguirti ma non ti seguiranno mai.

A Napoli, Sarri ando' umile: cosi' come ad Empoli.

Ma anche al Chelsea perche' il.Chelsea era una piazza a livello Internazionale.

Alla Lazio deve calarsi nella parte come lo fece i queste societa' e cioe' non pretendendo che i giocatori si adattino a TUTTE LE SUE IDEE.

Il cambio di modulo oltre a far trovare un bel po' di equilibrio (e quindi anche maggiore sicurezza), cambierebbe le zone da occupare da parte di alcuni interpreti e questo li farebbe divertire di piu' (perche' il calcio e' pur sempre divertimento per i calciatori).

E soprattutto psicologicamente l' allenatore farebbe vedere che anche lui pur con tutte le sue idee e' disponibile a venire incontro agli stessi giocatori: di conseguenza non potra' che avere come contatorno piu' fiducia verso cio' che chiede.

Io, non vedo fiducia piena in Sarri al di la' delle parole: probabilmente perche' Sarri sta' facendo qualche errore di base nell' impostazione degli equilibri e questo e' fondamentale all' inizio di un percorso sia a livello tattico che di stima da parte del gruppo per instaurare quella giusta amalgama tra tecnico e calciatori.

Non ci vuole un anno per vedere delle cose basilari del 4/3/3: evidentemente non si crede in pieno nelle cose che vuole Sarri e non basta l' applicazione se non si crede a cio' che si fa'.

Non basta fare il compitino come molti fanno ora senza rischiare la giocata.

Sarri, deve fare qualche passo indietro per conquistare il gruppo: inanzittutto lavorando prima sugli equilibri e poi pian piano aggiungendo i suoi dettami.

Un altro modulo, un mediano in piu' e far giocare gli attaccanti piu' vicini (che si puo' attuare solamente attraverso un cambio di modulo), ridarebbe equilibri alla squadra per poter credere nel lavoro che dovra' a quel punto procedere per piccoli passi senza chiedere tutto e subito.

Sarri in passato ha dimostrato di saper fare questi passi e di capire la situazione senza esser integralista: mica sara' diventato integralista qui tutto di un botto alla Lazio?

Quindi mi aspetto presto un cambio di modulo che sara' solo l' inizio di un percorso che non sara' cosi' lungo (altrimenti significa che si stara' sbagliando il percorso intrapreso).

[Il frigorifero]

Io ho accettato che sarà un anno di transizione, come detto da Sarri.

Però mi domando : è normale non riuscire a tirare in porta nemmeno una volta ?

Cioè, ok l’ anno di costruzione.

Ma dopo tre mesi di lavoro...siamo al punto in cui dovremmo essere, oppure c’è qualcosa che non va ?

[Anselazio]

Imbarazzo. Tatticamente osceni. Davvero deluso dalle scelte bislacche di Sarri.
Non si tratta di fretta o angoscia da risultato o mancanza di pazienza. A me pare pure troppo evidente che la rosa non c'entra un beneamato caxxo
con questo 433 (che in trasferta è un 451 con Immobile tristemente isolato), e di questo Sarri non è certamente colpevole.
Ora io spererei di non passare mezzo campionato e scivolare nella colonna sinistra della classifica prima che si decida a cambiare schema.
Come giustamente rileva MCM, Sarri non è certo un Mister da cui mi aspetto anni di transizione/costruzione ecc., come (giustamente) abbiamo fatto con inzaghi. Si svegliasse. Inzaghi ha meritato ogni dileggio per la sua fissa sul 352 a dispetto di una rosa che non lo reggeva più da tempo; speravo di aver superato questa fase, non di cascare nella padella di uno che deve incastrare sto 433 con giocatori che fanno figure barbine nel tentativo di giocare in questo modo.
Oggi cose assurde: a partire dalla formazione iniziale con Alberto che in questo centrocampo non riesce a giocarci e sfodera altra prestazione in cui non sa cosa fare, con Akpa che in questa serie A (nonostante il suo "assurdo" valore di mercato di 12,7M) resta un medianaccio da schermo quando vinci e stop, altro che mezzala  capace solo di correre come un ossesso lasciando buchi ridicoli ovunque, con Lazzari schierato terzino quando pure i sassi sanno che questo ci espone a rischi notevoli sulle palle alte sventagliate in area (e infatti....), con Savic che deve coprire porzioni di campo enorme e viene servito sempre in maniera imbarazzante con le spalle alla porta.
 Che poi, alla disperata, col causio che ha mantenuto il 433, inserendo Muriqi e giocando con una specie di 4213 che ha almeno fruttato il pareggio (e si vedeva che la linea del toro aveva problemi con tanti giocatori in area).
Vedo i giocatori in grande difficoltà e sbagliare cose facilissime perché non si trovano proprio (oltre a limiti tecnici evidenti per alcuni).
L'unica cosa buona è l'urlo ricacciato in gola a cairo oltre al fatto che Muriqi è riuscito a fare qualcosa di positivo.
Ma non va, non va proprio e, lo ripeto, non è solo il tentativo di adeguarsi ai dettami sarriani, ma anche il bisogno di trovare uno schema diverso e adatto alla rosa.
Io non ci credo al Sarri integralista, anzi. E lui ne capisce più di tutti noi messi assieme, quindi mi chiedo cosa veda di positivo in questo caxxo di schema.
Lo vorrei proprio capire e, se la società lo facesse parlare più spesso, forse ne capiremmo di più vista la chiarezza con cui risponde.

[Gasco luis veron]

La squadra non e' convinta: a parole si ma in campo no.

Questo viene ancora prima del modulo: l' allenatore deve adattarsi alle caratteristiche dei giocatori non deve venire come "Il Messia", perche' questo e' un brutto segnale per i giocatori che poi dicono di seguirti ma non ti seguiranno mai.

A Napoli, Sarri ando' umile: cosi' come ad Empoli.

Ma anche al Chelsea perche' il.Chelsea era una piazza a livello Internazionale.

Alla Lazio deve calarsi nella parte come lo fece i queste societa' e cioe' non pretendendo che i giocatori si adattino a TUTTE LE SUE IDEE.

Il cambio di modulo oltre a far trovare un bel po' di equilibrio (e quindi anche maggiore sicurezza), cambierebbe le zone da occupare da parte di alcuni interpreti e questo li farebbe divertire di piu' (perche' il calcio e' pur sempre divertimento per i calciatori).

E soprattutto psicologicamente l' allenatore farebbe vedere che anche lui pur con tutte le sue idee e' disponibile a venire incontro agli stessi giocatori: di conseguenza non potra' che avere come contatorno piu' fiducia verso cio' che chiede.

Io, non vedo fiducia piena in Sarri al di la' delle parole: probabilmente perche' Sarri sta' facendo qualche errore di base nell' impostazione degli equilibri e questo e' fondamentale all' inizio di un percorso sia a livello tattico che di stima da parte del gruppo per instaurare quella giusta amalgama tra tecnico e calciatori.

Non ci vuole un anno per vedere delle cose basilari del 4/3/3: evidentemente non si crede in pieno nelle cose che vuole Sarri e non basta l' applicazione se non si crede a cio' che si fa'.

Non basta fare il compitino come molti fanno ora senza rischiare la giocata.

Sarri, deve fare qualche passo indietro per conquistare il gruppo: inanzittutto lavorando prima sugli equilibri e poi pian piano aggiungendo i suoi dettami.

Un altro modulo, un mediano in piu' e far giocare gli attaccanti piu' vicini (che si puo' attuare solamente attraverso un cambio di modulo), ridarebbe equilibri alla squadra per poter credere nel lavoro che dovra' a quel punto procedere per piccoli passi senza chiedere tutto e subito.

Sarri in passato ha dimostrato di saper fare questi passi e di capire la situazione senza esser integralista: mica sara' diventato integralista qui tutto di un botto alla Lazio?

Quindi mi aspetto presto un cambio di modulo che sara' solo l' inizio di un percorso che non sara' cosi' lungo (altrimenti significa che si stara' sbagliando il percorso intrapreso).

[Fabio70rm]

La squadra soffre da tempo di mancanza di forza a centrocampo...Inzaghi la schiacciava verso il basso, Sarri vorrebbe che giocassero alti e schiacciati ugualmente.

Ma finiscono quasi sempre per slegarsi e creare buchi in mezzo al campo.

Oggi con Cataldi è andata un po' meglio...possibile che nessuno si sia accorto che il goal subito è arrivato pochi minuti dopo l'uscita di Cataldi e l'entrata di Leiva?

[Goemon]

Un passo avanti 3 indietro.
Squadra spenta, prestazione orribile.
Urgono cambi, fossero pure drastici da parte del mister.

FORZA LAZIO !!!

[Er Matador]

Osservazioni sparse su novanta minuti agghiacciandi, come direbbe il tecnico che ha condiviso con Sarri la panchina del Chelsea (e prima quella dell’Arezzo, addirittura alternandosi nella stessa stagione):

1) di solito il pesce puzza dalla testa. Qui invece dalla coda di una difesa che tatticamente rema contro: a partire dalla coppia centrale, la quale dovrebbe aggredire, tenere alta la linea, accorciare le distanze dal centrocampo.
E invece sa solo rinculare pavidamente, aprendo voragini con la mediana o, come nella partita di oggi, risucchiando l’undici in un catenaccio tanto fragile quanto inoffensivo di rimessa.
Delle due l’una: o Acerbi e Luiz Felipe soffrono di atassia tattica, che mascheravano imboscati in una poco organizzata difesa a cinque, o c’è dell’altro.
Si pensava di giocare in nove, senza portiere e titolare di Leiva: invece si gioca in otto, dato che manca anche un dominante difensivo

2) Conseguenza di quanto elencato al punto precedente, un assetto a trazione posteriore completamente sconclusionato.
Costretto a proteggere due fuggitivi schiacciati su Reina, Cataldi si è speso generosamente in copertura salvando anche una situazione non banale sul tiro di Brekalo, ma con due pesanti effetti collaterali.
Primo: l’annullamento del suo ruolo in fase di costruzione, fondamentale per cucire una coperta cortissima all’indietro e, incidentalmente, legato a ciò che sa fare meglio.
Secondo: una precoce accensione della spia della riserva, non essendo dotato della base atletica per reggere tutta la partita un simile urto.
Il resto lo hanno fatto la flebile presenza di Akpa-Akpro, che ha aperto una voragine nella zona del fratello maggiore del portiere granata, e la persistente inconsistenza di Luis Alberto, ormai un caso a pieno titolo.
Immobile ha giocato come in Nazionale, smistando pochissimi palloni, in maniera imprecisa e per il nulla, dato che gli emuli di Berardi e Insigne rimanevano schiacciati in una posizione da terzini aggiunti.
Fino a risultare così disorientato da nascondersi dietro l’avversario in una delle rare occasioni utili, sullo spunto individuale di Pedro (che non ha aggiunto altro, spegnendosi dopo un avvio all’apparenza brioso).
Simbolo di un’impotenza offensiva pressoché totale il fatto che per tirare in porta sia servito un evento meteorologico estremo.
A scelta, il fatto che Muriqi si sia reso utile procurando un rigore o l’intervento sconsiderato di Djidji, quasi ai livelli del caro Marco Lanna

3) Impietoso il confronto con la cairese sul piano atletico: scoppieranno tutti gli altri a febbraio? O è la Lazio a essere già scoppiata prima di cominciare?

4) Impietoso il confronto con la cairese su un piano ancor più inquietante, vale a dire la rapidità nell’assimilare i concetti di base del nuovo allenatore.
Nella scorsa stagione, i granata erano passati da una guida tecnica disastrosa (Giampaolo) a una che si era limitata a raccogliere i cocci (Nicola), raccattando un’immeritata salvezza col decisivo contributo degli arbitri.
Qualche settimana di lavoro e già si vede la squadra di Jurić nella condizione fisica, nell’aggressività, nell’organizzazione con cui si distribuisce fra le varie zone del campo, anche tramite continui scambi di ruolo.
Si legge in filigrana il secondo Verona, quello ricostruito sulle cessioni eccellenti e su una qualità individuale molto modesta, rovesciando come un pedalino gli equilibri della stagione precedente.
Mentre quel signore, confinato dall’infame Chiffi dietro una vetrata simil-vecchio Highbury, sembrava piuttosto un giornalista, o comunque uno che nulla c’entrava coi giocatori in campo.
Estraneo e predicante nel deserto fra i rottami della gestione spiacentina, il tecnico di Figline Valdarno sta evocando un paragone piuttosto lugubre: Luigi Enrico alla xxxx.
Affinché l’era Sarri cominci davvero, serve una molto più radicale soluzione di continuità, a cominciare dalla testa: e compresa, probabilmente, qualche salutare epurazione

[Davide]

Male...molto male...le parole di immobile fanno capire quanto i giocatori siano in affanno totale nel cercare anche solo di capire cosa fare in campo...fateci caso,quando la partita si mette in confusione,ovvero saltano gli schemi,non si guarda più ne tattica ne niente,riusciamo a creare qualcosa perché giochiamo disperati senza pensare,mentre per il resto della gara siamo ossessionati dal compito da eseguire,talmente tanto da non fare nient'altro...mamma mia che pena...boh qualcosa bisogna inventarsi perché in questo modo i nostri giocatori migliori spariscono e non mi pare il caso.

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[geddy]

Secondo me il primo tempo lo abbiamo giocato benino. Questi correvano come pazzi, i nostri si sono adeguati. Se non fa entrare l'èx mascotte blaugranAa la giochiamo in 11.

[MagoMerlino]

Un rigore evita la sconfitta, bravo Muriqi a procurarselo, bravo Immobile a realizzarlo, in una partita dove la Lazio continua ad essere lenta, prevedibile, imprecisa e senza idee, sempre secondi sul pallone e fragili nei contrasti.
Le squadre di Juric sono sempre ostiche, muscolari e di buona corsa, noi per contrastarli ci presentiamo con Raul Moro, Luis Alberto e Felipe Anderson, quest'ultimo tra i più propositivi anche se con poca continuità e Cataldi centrale basso.
Non si deve parlare di mercato, ma era chiaro che la rosa a disposizione di Inzaghi, non poteva essere adatta al gioco di Sarri, come Sarri  non era adatto a quella rosa, in mezzo ci sarebbe dovuto essere un mercato che non c'è stato.
Ora c'è la partita più importante, vedessero tutti che ponno fa'.

[Matita]

Molto brutta. Troppo brutta. Non è un punto rubato perché il pari è arrivato su un rigore netto allo scadere.
È un punto benedetto.


Reina 7
Marusic 5
LFelipe 6
Acerbi 6
Hysaj 5
LA 5
Cataldi 6
Akpa 4.5
FA 6
Immobile 6
Moro 5

Sergej 6
Pedro 5
Lazzari 5
Muriqi 6
Leiva sv

Ho visto tantissima confusione e un flash di luce purissima.



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[surg]

Forse sarebbe meglio tornare alla difesa a 3