Chi ricorda quei giorni ?...l'inizio....

[darienzo]

Personalmente non rimasi subito coinvolto sul piano emotivo dalla statura del personaggio. Anch'io rimasi ingabbbiato nella contrapposizione politica dei due "padrini" 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e Storace. E all'inizio mi prese financo una piccola delusione che somatizza in un certo allontanamento dalle cose laziali soprattutto dopo il vedere la sgangherata squadra che affrontò il Milan in Supercoppa. Diciamo che la mia personale 'ubriacatura" per il personaggio sarebbe stata abbastanza di là a venire.  Un mio cruccio, a ripensarci ora

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[ThomasDoll]

Ci fu un articolo su L'Unità che distrusse Tulli, forse fui io a riportarlo sul forum, fino allora non si sapeva niente di nessuno dei due ma a quel punto qualunque cosa avesse ritardato la dipartita della Lazio andava bene. Per carattere non giudico mai a priori ma mi ricordo che le prime uscite di Lotito furono, per quanto mi riguarda, devastanti. Un'impressione pessima, soprattutto nelle uscite da moralizzatore, la faccenda dei prenditori e quella dei magnager, il non te faccio più entrà a Formello eccetera, che tanto solleticarono gli estri di alcuni. In quel momento Lotito era assai simpatico alla curva, più tardi ci fu la rottura: la prima impressione, però, era quella che più contava e questo ha indotto in me la convinzione che la guerra sia nata esclusivamente per motivi di borsellino. La prima stagione, dalla Campagna dell'AdE all'ingaggio di Di Canio (per il calciatore fui felicissimo), fu veramente preoccupante, per il sottoscritto. Poi per fortuna arrivarono Delio Rossi e Sabatini e mi fu data la Lazio che volevo. In quella fase apprezzai molto il presidente, fino al crollo verticale delle conversazioni intercettate con Mazzini e del Pandev inchiodato alla panca.
Oggi mi sembra che la Lazio di Lotito sia un libro aperto, nel senso che so quello che mi posso aspettare da lui. Mi preoccupa il ritorno di una cosa pericolosa dei primi tempi, quando il presidente credeva di sapere tutto e poter gestire tutte le cose del calcio. Non era così e sappiamo bene che impatto ebbe la cosa nel mondo vischioso e reazionario che c'è dietro le quinte.
Credo si sia in una fase in cui Lotito cerchi yesmen o gente disposta ad abbracciare progetti tecnici di cabotaggio ridotto, il che stride con la neonata accademia. O forse no. In ogni caso penso che sarebbe l'ora di fare un passo indietro rispetto a questo culto, volontario o meno, della personalità.

[CP 4.0]

...
Credo che questa presidenza abbia dato più di quello che quel 19 luglio avevo percepito. Il suo più grande difetto sta proprio nella regolarità: dopo mezzo secolo vissuto tra puntate verso gli abissi più profondi e ascese estreme e ubriacanti, il simpatizzante della Lazio non si ritrova più.

Magari fosse soltanto un problema di regolarita' di risultati, che comunque tanto 'lineari' non sono, altrimenti non avremmo mai discusso di possibili retrocessioni, di stagioni dopo trofei, di 'rischi' di gennaio, ecc.ecc.

Rimane pero' la percezione che rispetto alle aspettative di 10 anni fa, questi 10 anni sono andati molto meglio.

Ad oggi questo dovrebbe essere il solo metro di giudizio. Rimane invece motivo di scorno per taluni 'liberatori'.

Non ricordo molto quei giorni, ma da subito ho apprezzato quello che non riusci' a digerire degli ultimi anni del Dottore, (si, quelli vincenti, ma anche quelli che hanno portato ad un passo dal fallimento. Chissa oggi, quanti ricordano se prima di questo inizio, li avrebbero comunque rifatti quei 3 anni scarsi.)

Gran parte della soddisfazione di questi 10 anni sta nel fatto che oggi possiamo guardare al futuro, non solo perche’ la Lazio e’ stata salvata, ma anche perche’ si e’ creato una solida base su cui costruire, non un gigante appoggiato sui piedi di argilla di giochini di plusvalenze e giochi al rialzo. E rischi imprenditoriali come solo dogma da seguire.

[BobLovati]

in quel periodo ero lontano dall´Italia; in quei giorni anche lontano da Roma.
Ad Ugento in vacanza, seguivo il tutto dai giornali, senza conoscere poco o nulla della situazione, ed ancora meno di Lotito.

Ricordo solo il sospiro di sollievo la mattina del 20 quando lessi che, finalmente, la Lazio era salva.
Non ricordo molto altro, ma per me bastava, allora.

Dopo quasi 10 anni credo che il bilancio sia complessivamente positivo, con tutte le cose positive e negative fatte e/o non fatte dalla proprietà.

E naturalmente, come moltissimi qui, spero sempre che il cammino verso la vetta ricominci presto

F O R Z A  L A Z I O   

[fish_mark]

Soltanto una grande voglia di girare pagina

In quei giorni di luglio ero molto impegnato e molto lontano dalle vicende laziali, ma la notizia di questo imprenditore mi dette il sospiro di sollievo per una situazione che si era fatta davvero pesante.
dai primi articoli di giornale mi feci l'idea di un imprenditore di piccolo cabotaggio, specie se messo in confronto con la grandeur cragnottiana (presunta o meno), di uno con cui sarebbe stato difficile continuare a spadroneggiare sui mercati internazionali, ma pazienza, intanto il dado era tratto e la Lazio era salva.

Poi arriva lo spettacolo spettrale di Milano, della finale di Supercoppa, una specie di amichevole giocata da una squadra che faceva funzione di sparring partner di fronte agli Harlem globetrotters. Una prova davvero desolante e umiliante, con una compagine messa su alla bell'e meglio, ma c'era poco da filosofeggiare o da fare i pretenziosi vista l'emergenza in atto.

A settembre mi capitò di ascoltare più di una volta trasmissione radiofonica (condotta da un certo Cristiano di cui non ricordo il cognome e di cui ho perso le tracce, forse su Radiomeeting) in cui si lanciavano strali quotidiani verso questa nuova proprietà. Mi sembrava un po' troppo così all'inizio, per una squadra che era stata messa con quel poco che c'era rimasto e con quel poco che ci si era messo.

Un giorno di ottobre ebbi modo di conoscere un po' meglio il personaggio. Mi capitò nel corso di una intervista televisiva del dopo partita (la Lazio era in trasferta) e notai come tra citazioni latineggianti e una prosopopea non proprio leggera, la sua dialettica si incendiava non appena il malcapitato di turno osasse fare domande appena un po' scomode. A quel punto realizzai il baratro comunicativo a cui saremmo stati esposti negli anni a venire. La cronaca degli eventi successivi si incaricò di dimostrare la giustezza della mia impressione, ma molto, molto altro doveva accadere che andasse al di là delle mie più nere sensazioni con le "entusiasmanti" operazioni di mercato fino all'incredibile autogol con Pandev (riprovato ma fallito con Ledesma).

Intanto, arriva una estemporanea partecipazione alla Champions, un paio di campionati di ottimo livello e le incredibili coppe maturate nel contesto che tutti conoscono a cui sistematicamente non si da alcun seguito, perché l'ebbrezza del successo fa perdere il senno della ragione, come se si volasse in altura e l'ossigeno cominciasse a scarseggiare.

Dopo 10 anni provo soltanto stanchezza e una gran voglia di girare pagina, con nuovi personaggi, nuova storie e una rinnovata ambizione di ri-portare la Lazio PIU' SUUU (Fino a sposare il bianco-blu,
Fino a sentire che, Ormai sei parte di me…) ...

[Ataru]

l'ebbrezza del successo

quale?


(intendo quale ebrezza)

[franz_kappa]

Soltanto una grande voglia di girare pagina

Mmm, non sono certo sia farina del tuo sacco, f_m? Chi è l'autore?

[Giglic]

Dopo 10 anni provo soltanto stanchezza e una gran voglia di girare pagina, con nuovi personaggi, nuova storie e una rinnovata ambizione di ri-portare la Lazio PIU' SUUU (Fino a sposare il bianco-blu,
Fino a sentire che, Ormai sei parte di me…) ...

A me risulta che questa voglia ce l'hai ALMENO dal 2006, da ben prima dei "successi" che "hanno dato ebbrezza" (quindi li ha avuti... bene. Ho piacere che finalmente tu li riconosca)

[fish_mark]

Mmm, non sono certo sia farina del tuo sacco, f_m? Chi è l'autore?

E' roba mia, non ho pusher. Me la coltivo sul terrazzo.

[fish_mark]

A me risulta che questa voglia ce l'hai ALMENO dal 2006, da ben prima dei "successi" che "hanno dato ebbrezza" (quindi li ha avuti... bene. Ho piacere che finalmente tu li riconosca)

Ad essere sinceri, questa voglia la sento fortemente dall'ottobre del 2004, ma spero che per te non sia un problema.
Ma lasciamo parlare tutti gli orger, con i loro racconti di questi (non) "indimenticabili" 10 anni. Non ricominciamo il solito processo kafkiano. Riposati ogni tanto: è venerdì.

[Giglic]

Ad essere sinceri, questa voglia la sento fortemente dall'ottobre del 2004, ma spero che per te non sia un problema.
Ma lasciamo parlare tutti gli orger, con i loro racconti di questi (non) "indimenticabili" 10 anni. Non ricominciamo il solito processo kafkiano. Riposati ogni tanto: è venerdì.

Figurati. qualsiasi cosa di cui tu abbia voglia non è un mio problema, vai tranquillo.
Per me, essendo stati 10 anni di Lazio, sono stati belli. Se li hai vissuti male, mi dispiace per te.

[franz_kappa]

E' roba mia, non ho pusher. Me la coltivo sul terrazzo.

Sai perché te l'ho chiesto? Ci ritrovo alcuni accenni inutilmente polemici che non credo ti appartengano. Pensavo fosse altra, la fonte di questo ritratto. Ma se mi confermi che lo hai scritto di tuo pugno (e non ho più motivo per dubitarlo) debbo concludere che si sia trattato di punzecchiature inserite a bella posta e un poco di maniera.

"Ma che intendi, franz?", ti chiederai. Mi spiego meglio:

dai primi articoli di giornale mi feci l'idea di un imprenditore di piccolo cabotaggio, specie se messo in confronto con la grandeur cragnottiana (presunta o meno), di uno con cui sarebbe stato difficile continuare a spadroneggiare sui mercati internazionali, ma pazienza, intanto il dado era tratto e la Lazio era salva.

Poi arriva lo spettacolo spettrale di Milano, della finale di Supercoppa, una specie di amichevole giocata da una squadra che faceva funzione di sparring partner di fronte agli Harlem globetrotters. Una prova davvero desolante e umiliante, con una compagine messa su alla bell'e meglio, ma c'era poco da filosofeggiare o da fare i pretenziosi vista l'emergenza in atto.

Intanto, arriva una estemporanea partecipazione alla Champions, un paio di campionati di ottimo livello e le incredibili coppe maturate nel contesto che tutti conoscono a cui sistematicamente non si da alcun seguito, perché l'ebbrezza del successo fa perdere il senno della ragione, come se si volasse in altura e l'ossigeno cominciasse a scarseggiare.

[fish_mark]

Sai perché te l'ho chiesto? Ci ritrovo alcuni accenni inutilmente polemici che non credo ti appartengano. Pensavo fosse altra, la fonte di questo ritratto. Ma se mi confermi che lo hai scritto di tuo pugno (e non ho più motivo per dubitarlo) debbo concludere che si sia trattato di punzecchiature inserite a bella posta e un poco di maniera.

"Ma che intendi, franz?", ti chiederai. Mi spiego meglio:

Cosa intendo franz? Niente di più e di meno di quanto ho scritto. Volevi o ti aspettavi un racconto con le impressioni che ebbi all'epoca: eccole scodellate belle fumanti e soprattutto sincere.
Non è che in questo forum con una moderazione molto leggera ci sono i correttori di bozze?

Qualche domanda.
Te la ricordi la partita di Supercoppa? Che ricordi hai del match?

Conoscevi Lotito? quando hai letto "imprenditore del settore degli appalti (pulizie di enti, ospedali)" che idee ti sei fatto? Multinazionale o altro?

Che ricordi hai di una Champions a cui hai partecipato con un portiere di 44 anni e un paio di giocatori (tra le riserve) presi fuori tempo massimo dalle serie inferiori? La champions! e dire che per un pelo non passavamo: appunto, per un pelo, come troppo spesso è accaduto.

Non ti pongo la domanda sui campinati andati bene, talmente bene, che eravamo in corsa scudetto a gennaio, in corsa champions a febbraio e poi .. al fotofinish puf, svanisce tutto. Per un pelo, non passavamo noi, appunto, per un pelo: ma sempre per un pelo*!

* verrebbe voglia di dire PIU PELO PER TUTTI. Mi scuseranno le amabili orger (a cui non ho ancora inflitto il foglio excel quotidiano: come lo volete? in bianco?)

PS Non tornerò più sull'argomento. Questo è un topic dove ognuno, nessuno escluso, parla di cosa provò 10 anni. Niente altro.

[franz_kappa]

Cosa intendo franz? Niente di più e di meno di quanto ho scritto. Volevi o ti aspettavi un racconto con le impressioni che ebbi all'epoca: eccole scodellate belle fumanti e soprattutto sincere.
Non è che in questo forum con una moderazione molto leggera ci sono i correttori di bozze?

Nessuna ambizione di correggere le tue bozze. Ho solo trovato alcuni passaggi del tuo ritratto espressi con toni e/o termini estremi e con una forma tale da innescare le solite polemiche. Ma hai ragionissima e ti prego di perdonare l'inopportunità dei miei commenti: se l'hai vissuta in quel modo non posso che prenderne atto. La mia idea sui termini che hai scelto per descrivere l'ultimo decennio di Lazio è affar tuo e non sono nessuno per sindacare alcunché.

Qualche domanda.
Te la ricordi la partita di Supercoppa? Che ricordi hai del match?

Conoscevi Lotito? quando hai letto "imprenditore del settore degli appalti (pulizie di enti, ospedali)" che idee ti sei fatto? Multinazionale o altro?

Che ricordi hai di una Champions a cui hai partecipato con un portiere di 44 anni e un paio di giocatori (tra le riserve) presi fuori tempo massimo dalle serie inferiori? La champions! e dire che per un pelo non passavamo: appunto, per un pelo, come troppo spesso è accaduto.

Ti rispondo con piacere. Nell'ordine:

1) Ricordo bene la Supercoppa contro il milan dell'agosto 2004. Allora vivevo a Milano. Ero in ferie e tornai apposta prima per assistere alla gara. Dell'evento sul campo di gioco non posso avere un bel ricordo: tenemmo botta sino al primo gol di Sheva e poi fu un progressivo tracollo. Ma, come hai detto tu stesso, la formazione era quella che era.
Però di quel pomeriggio ho un grande ricordo: quel giorno, a circa un mese di distanza dallo scampato fallimento, si doveva celebrare non una vittoria - di fatto impossibile - ma la nostra esistenza. Fu un grande pomeriggio di Lazio e di passione e di umiliante, francamente, non ci trovai proprio nulla.

2) Certo che non conoscevo Lotito. Nessuno, anche a Roma, conosceva Lotito prima che divenisse maggior azionista della Lazio. Non avevo idea di quali fossero le sue prospettive. Ovviamente avevo ben presente che la situazione ereditata era qualcosa di assai vicino alla missione impossibile. Allora, in quel luglio-agosto 2004, la mia priorità da tifoso era capire se e come questo sconosciuto imprenditore romano avrebbe potuto portare a compimento la difficilissima impresa che aveva intrapreso.

3) Di quella Champions ho un ricordo fantastico: ricordo più di tutto con nostalgia le trasferte a Brema (partito da solo, conobbi in loco dei ragazzi olandesi tifosi della Lazio poi rivisti a Roma in più occasioni in quella stessa stagione e con i quali si organizzò un divertente dopo partita...) e a Madrid, assieme a una trentina di amici del Lazio Club Milano: un'esperienza, la seconda, che mi porterò sempre nel cuore. Il calcio, alla fine, era un pretesto in quel dicembre 2007, anche perché l'inopinata sconfitta in casa con i greci nel turno precedengte aveva reso l'ultima trasferta praticamente inutile. Ma anche in quel caso l'importante era esserci, al Santiago Bernabeu. Essere nel tempio del calcio a giocare una gara ufficiale a distanza di tre anni e cinque mesi dal quasi fallimento.
Ricordo ovviamente l'emozione della gara casalinga con le merengues, ricordo un folle Stendardo che resta in attacco e partecipa al gol del pareggio (1-1 o 2-2?) di Pandev, ricordo un colpo d'occhio incredibile allo stadio. E come dimenticare il gioco di prestigio di Meghni in casa con i tedeschi, che libera Rocchi che segna il gol vittoria?

Come vedi, di quel girone di Champions che pure ci vide, alla fine, ultimi e con demerito - visto che potevamo valere anche la qualificazione, tutto sommato (bastava battere i greci) - ho preferito e preferisco tenere nella memoria le emozioni positive, le cose che mi hanno fatto stare bene.
Qualcun altro, legittimamente, associa quella partecipazione alla Champions a nonno Ballotta, all'ingaggio di Vignaroli e alla frustrazione che deve aver provato un Delio Rossi contento come un bambino a Bucarest, che alla domanda del giornalista "Ma se Lotito le regalasse Adriano?" rispose, spontaneamente, "Magari!".
Sono punti di vista, in fondo.

[Zapruder]

Cosa intendo franz? Niente di più e di meno di quanto ho scritto. Volevi o ti aspettavi un racconto con le impressioni che ebbi all'epoca: eccole scodellate belle fumanti e soprattutto sincere.
Non è che in questo forum con una moderazione molto leggera ci sono i correttori di bozze?

Qualche domanda.
Te la ricordi la partita di Supercoppa? Che ricordi hai del match?

Conoscevi Lotito? quando hai letto "imprenditore del settore degli appalti (pulizie di enti, ospedali)" che idee ti sei fatto? Multinazionale o altro?

Che ricordi hai di una Champions a cui hai partecipato con un portiere di 44 anni e un paio di giocatori (tra le riserve) presi fuori tempo massimo dalle serie inferiori? La champions! e dire che per un pelo non passavamo: appunto, per un pelo, come troppo spesso è accaduto.

Non ti pongo la domanda sui campinati andati bene, talmente bene, che eravamo in corsa scudetto a gennaio, in corsa champions a febbraio e poi .. al fotofinish puf, svanisce tutto. Per un pelo, non passavamo noi, appunto, per un pelo: ma sempre per un pelo*!

* verrebbe voglia di dire PIU PELO PER TUTTI. Mi scuseranno le amabili orger (a cui non ho ancora inflitto il foglio excel quotidiano: come lo volete? in bianco?)

PS Non tornerò più sull'argomento. Questo è un topic dove ognuno, nessuno escluso, parla di cosa provò 10 anni. Niente altro.

Un monotematismo incontenibile, di cui ormai questo luogo virtuale è prigioniero. E vittima.

[fish_mark]

Un monotematismo incontenibile, di cui ormai questo luogo virtuale è prigioniero. E vittima.

Ma scrivi pure quello che ricordi di quei giorni e non stare a fare il giudice di linea dell'ortodossia laziale, che non esiste peraltro. Vivi pure il forum liberamente, senza il regolamento condominiale in mano.

Che ricordi hai del 19 luglio 2004? Sono talmente curioso.

[Zapruder]

Ma scrivi pure quello che ricordi di quei giorni e non stare a fare il giudice di linea dell'ortodossia laziale, che non esiste peraltro. Vivi pure il forum liberamente, senza il regolamento condominiale in mano.

Che ricordi hai del 19 luglio 2004? Sono talmente curioso.

Hai rivomitato sui successi, che nessuno nomina più per evitare di assistere alle sceneggiate degli stracciavesti al grido di "ancora coeeee coppe", hai rimestato per l'ennesima volta il minestrone fetido che ci propini a ogni ora del giorno.

E basta, Cristo santo.

[fish_mark]

Hai rivomitato sui successi, che nessuno nomina più per evitare di assistere alle sceneggiate degli stracciavesti al grido di "ancora coeeee coppe", hai rimestato per l'ennesima volta il minestrone fetido che ci propini a ogni ora del giorno.

E basta, Cristo santo.

Tu non hai voglia di raccontare. Tu non hai voglia di partecipare a questo topic. Hai voglia soltanto di riaccendere una sterile e futile polemica, parte di una solitaria e solipsistica strategia anti-cateterara.

Mi taccio. Ho già dato il personale e modesto mio contributo al topic.

[Skorpius]

Grazie franz

[darienzo]

Grazie franz

Separando il grano dall'olio ha rivestito di nuova luce quella stagione da certuni ridotta ad "amo comprato Vignaroli".
Che poi a me Vignaroli non dispiaceva, ma questo è un altro discorso...

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