Chi ricorda quei giorni ?...l'inizio....

[gentlemen]

Corriere della Sera
 
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L' imprenditore versa 21 milioni e diventa il nuovo proprietario. Capitalia soddisfatta. Gli auguri di Tulli, il concorrente sconfitto
La gioia di Lotito: «Il più bel giorno della mia vita»
«Orgoglioso di aver salvato la Lazio. Risanare la società sarà un compito gravoso, ma sono pronto» Tra oggi e domani si conoscerà il nome del tecnico Sarà Zoff salvo sorprese. Festa per quattromila sotto la curva sud.
Quarantasette anni, romano, grande tifoso della Lazio. Tre imprese di pulizia ed un istituto di vigilanza alla base del suo «impero» economico, alle porte dell' Appia Antica la sua sede di rappresentanza. Sposato con la figlia di Pietro Mezzaroma, il costruttore che nel ' 93, assieme a Franco Sensi, salvò la Roma dal fallimento, ha un figlio. Questo è Claudio Lotito, nuovo patron e presidente della Lazio, amico di Cesare Previti e di Francesco Storace. Emozionato, con la voce tremolante, intorno alle 21 di ieri ha pronunciato le sue prime parole da presidente biancoceleste. «Posso dire con tranquillità che questo è il più bel giorno della mia vita da imprenditore. Sono pronto per portare avanti una sfida molto impegnativa: so bene, infatti, che la condizione economica del club non è semplice, ma io, ripeto, sono pronto». Lotito è già al lavoro con i suoi più stretti collaboratori per dare nuova linfa alla società biancoceleste salvata in extremis grazie ad un versamento di 21 milioni di euro che ha garantito l' iscrizione al prossimo campionato di serie A. Si tratta naturalmente di un percorso estremamente difficile che tuttavia non sembra spaventare l' imprenditore. «Chiaramente siamo all' inizio e la cosa è molto complicata. Però speriamo di realizzare tutte le soluzioni possibili per risanare la società. Progetti? Intanto cerchiamo di riportare la situazione in equilibrio in una società che ha problemi di carattere ecomonico, finanziario e patrimoniale. Poi ci interesseremo della programmazione e dei nuovi investimenti». Un appello il nuovo presidente della Lazio lo ha rivolto anche ai tifosi, che hanno voluto fortemente il suo ingresso in società. «Un grazie di cuore a chi ci ha sostenuto ed un grande forza Lazio. Spero di inserire linfa vitale nuova per uscire da questa situazione. Acquisti? Ora bisogna parlare di consolidamento più che di espansione. Il problema dell' allenatore? Lo affronteremo oggi o domani, bisogna dare continuità alla squadra». Lotito non ha voluto parlare degli ostacoli che ha trovato in questo ingresso nella Lazio, ma si è ripromesso di farlo nei prossimi giorni attraverso una conferenza stampa. Soddisfatto dell' esito finale della vicenda anche l' altro pretendente alla Lazio, Piero Tulli, in corsa per entrare nel club fino a domenica sera. «Prendo atto che Lotito ha sottoscritto un quota del capitale sociale - si legge nella nota - e con la sottoscrizione della stessa l' obiettivo della Lazio è stato raggiunto». Ambienti vicini a Capitalia, infine, hanno fatto sapere della soddisfazione dell' istituto di credito per l' esito della vicenda Lazio e per il modo in cui l' obiettivo è stato raggiunto. L' unica soluzione, infatti, era quella di sottoscrivere l' aumento di capitale attraverso la società biancoceleste. L' augurio di Capitalia è che l' investimento di Lotito sia di medio e lungo periodo ed è per questo che la speranza sia quella di costruire un gruppo di soci stabili per mantenere la Lazio ad alti livelli. Capitalia si è detta anche disponibile a concedere un' opzione del suo 5,7% di quota azionaria a Lotito. Pietro Pinelli La scheda IL CDA Claudio Lotito è da ieri sera il nuovo presidente del consiglio d' amministrazione della società biancoceleste. I consiglieri sono invece Masoni, Nottola, Perco, Gilardoni, Sinibaldi, Gentile (nuovo) e Scibetta (nuovo). I QUADRI Giuseppe Masoni dovrebbe restare come amministratore delegato. Da scegliere invece il nuovo direttore generale, visto che Giuseppe De Mita non dovrebbe essere confermato.A Lotito piace moltissimo Luca Baraldi, d.g. biancoceleste fino all' anno scorso. Come direttore sportivo potrebbe rimanere Oreste Cinquini. I TIFOSI Festa per quattromila sotto la curva Nord In quattromila ieri sera si sono ritrovati nello spazio antistante la curva nord dello stadio Olimpico. È stata grande la gioia del popolo della Lazio, che ha voluto festeggiare nel luogo storico del tifo biancoceleste l' ingresso di Claudio Lotito. Bandiere al vento e cori per il nuovo presidente, cori invece contro Capitalia e l' ex allenatore Roberto Mancini. La festa si è protratta fino a tarda notte. L' unica nota stonata, l' aggressione ad un operatore televisivo, che ha riportato ferite guaribili in pochi giorni. Commosso, tra gli altri, l' avvocato Ugo Longo, il presidente che si è dimesso ieri, prima dell' avvento del nuovo proprietario. «È quello che ci voleva per la Lazio, che con Lotito avrà un futuro più tranquillo rispetto al passato. Ringrazio il consiglio d' amministrazione e l' amministratore delegato Masoni, bravo nel gestire una situazione terribile». Un atto dovuto le sue dimissioni. «Non potevo più continuare in questo ruolo. Il mio compito era quello di traghettare la società e il traghettamento è andato in porto. Abbiamo acquisito l' iscrizione al campionato presentando i documenti per metterci in regola con i parametri federali riguardo al patrimonio. Non si tratta di un traguardo - ha concluso Longo - Perché c' è ancora molto da fare e da lavorare. Ma la Lazio è in mano a un imprenditore serio e che sa il fatto suo». Felice anche il presidente della Regione Francesco Storace. «Lotito è un grande imprenditore, ma adesso non fatemi dire forza Lazio. Conosco Lotito perché è una persona che lavora con la Regione, fa parte della famiglia Mezzaroma, di quella classe imprenditoriale che a Roma sa come arrivare in porto. La Lazio aveva problemi consistenti e bisogno di un imprenditore romano come Lotito, affidabile finanziariamente e disposto ad imbarcarsi in questa avventura». P. Pin.
 
Pinelli Pietro

(20 luglio 2004) - Corriere della Sera

[Jim Bowie]

Se hai aperto questo topic per avere una partecipazione emotiva e ricordare quei giorni di terrore, vissuti, almeno da me, solo attraverso le notizie che mi davate voi, su LN, allora ti diro' che mai piu' quei giorni, con il disastro finanziario lasciatoci dai vari Geronzi, Masoni, Baraldi (perche' l'Imperatore non lascio' la Lazio sul lastrico). Lotito ci ha salvati e di questo bisogna dargli atto. Se invece lo scopo del topic e' di sottolineare quanta ingratitudine c'e' oggi verso Lotito che pure ha salvato la Lazio, allora ti rispondo che.
Punto e a capo, nel senso che il credito e' finito, se adesso Lotito vuole la mia riconoscenza dovra' guadambiarsela con i fatti, perche' a me dei bilanci, delle correlate, dei costi comparativi, di quanto ci guadambia con la Lazio, non me ne frega una beata ceppa, quello che conta per me, Semplice Tifoso, e' di vedere la Lazio vincere, nel limite delle sue possibilita' sportive, e mantenere quei connotati che ci distinguono da quel 9 Gennaio dell'anno domini 1900.

[franz_kappa]

Considerato quell'inizio credo si possa sostenere, con fondatezza, che se al posto di Lotito vi fossero stati altri dieci imprenditori, diversi da Lotito, e con le medesime potenzialità economiche in non più di uno massimo due casi saremmo in condizioni migliori rispetto alle attuali.
Il nostro sviluppo decennale sarebbe potuto essere assai peggiore. Plaudo dunque a Claudio Lotito, Presidente e imprenditore sportivo di prim'ordine.

[MCM]

Concordo con Franz.
D'altronde gli esempi ce li abbiamo.
Parma, Torino...

[ML]

Ricordo quella serata, seguita in diretta sul forum di LN che ogni tanto saltava per le troppe visite.
E ricordo che solo il giorno dopo riuscii ad associare un volto al nome Claudio Lotito.
Ero sollevato perché la Lazio non falliva, ma da subito mi fu chiaro che un imprenditore fino a quel momento sconosciuto non avrebbe mai riportato il club ai fasti precedenti. Se in quel momento mi avessero chiesto di immaginare i dieci anni successivi li avrei immaginati peggiori di quel che sono stati in realtà.

[Drenai]

Se in quel momento mi avessero chiesto di immaginare i dieci anni successivi li avrei immaginati peggiori di quel che sono stati in realtà.

lo stesso per me. se mi avessero detto che in 3 anni saremmo andati in CL avrei chiamato la neuro

ricordo anche che il giorno in cui lotito (perfetto sconosciuto per me fino ad allora) prese la lazio, ero in macchina tornando dall'ufficio e ascoltai per radio le sue prime parole, forse a diario di bordocampo boh, intervistato credo per strada, e mi chiesi ma perchè è così incazzato questo qua?

[ML]

lo stesso per me. se mi avessero detto che in 3 anni saremmo andati in CL avrei chiamato la neuro

Sai cosa? E' che 10 anni fa il mecenatismo in Italia c'era ancora, per cui la classifica era dettata dalla potenza economica dei presidenti non meno che dal fatturato del club. Oggi conta soprattutto il secondo e per questo Lotito riesce, nonostante tutto, ad ottenere risultati complessivamente buoni. Allora (almeno da parte mia) c'era il terrore che in mano a uno sconosciuto imprenditore locale saremmo tornati a lottare fissi per la salvezza.

[Clazia]

Ricordo quella serata, seguita in diretta sul forum di LN che ogni tanto saltava per le troppe visite.
E ricordo che solo il giorno dopo riuscii ad associare un volto al nome Claudio Lotito.
Ero sollevato perché la Lazio non falliva, ma da subito mi fu chiaro che un imprenditore fino a quel momento sconosciuto non avrebbe mai riportato il club ai fasti precedenti. Se in quel momento mi avessero chiesto di immaginare i dieci anni successivi li avrei immaginati peggiori di quel che sono stati in realtà.

idem. paro paro.

Ricordo che quella sera ero in quello che era all'epoca il cosiddetto "salone" di casa, giocherellavo con un puzzle, con la radio accesa su radio incontro (assai gradevole e pure comoda per me per fascia oraria), per l'occasione gemellatasi con l'altra radio che seguiva la Lazio (che non era l'attuale radio 6, ma non mi ricordo, non chiedemi troppo), insomma c'erano in diretta Francesca  Turco e Guido De Angelis gemellati per la speciale circostanza.
Conclusa e conclamata l'operazione,  Francesca Turco che era là fuori dove erano appena state apposte le firme, pronta ad intervistare, cercò di strappare qualche dichiarazione del neo-presidente, che nessuno sapeva più di tanto chi fosse, salvo l'aver catturato qualche micro dato su internet nei giorni precedenti quando si era cominciato a fare il suo nome.
Mi colpì, e, giuro, me lo ricordo come fosse ora, che lui le rispose al volo con poche frasi - incredibile ve'?  - con un tono amicale, addirittura dandole del tu, come sappiamo fare talvolta noi romani (eleganti) senza essere maleducati.
Il dare del tu senza essere al contempo screanzati è, in effetti, una cosa raffinata, che non tutti sanno fare, anzi, per lo più pare disdicevole, bisogna farlo, appunto, con eleganza, con un pizzico di senso materno e cameratesco al tempo stesso, e deve essere spontaneo, ma non di quella spontaneità che deriva da ineducazione... insomma, una cosa complicata da spiegare, ci riprovo ad un altro giro, qui non c'entra nulla.
O meglio, c'entra solo perchè la percezione che ebbi in quel momento, nel sentire per la prima volta Claudio Lotito "in diretta" che si era appena imbarcato in quel popo' di impresa, era quella di persona emozionata, disse qualcosa al volo alla Turco, appunto,  dandole del tu, e, come cercavo di spiegare, non per poca creanza ma proprio per, in quel momento, adrenalina ed emozioni varie da scaricare.
Magari stava già prefigurandosi il cazziatone da parte della moglie che lo aspettava a casa.
E, bontà sua - della moglie - senza manco fargli trovare le valige sul pianerottolo, fuori dell'uscio.

A seguire ci furono altri aggiornamenti e resoconti, la voce serena dell'adorabile Avv. Longo, e pure la notizia di Simone Inzaghi che si era precipitato fuori dell'Olimpico, sotto la Nord a festeggiare e brindare con i tifosi.
E ricordo che, poi, tornai in tinello con atteggiamento trionfante a dire a mio Papà "la Lazio è salva", ad abbozzargli qualche dettaglio ed a riderne di contentezza assieme a lui.

Ecco, come vedete, io queste cose non me le scordo. Ed io sono una che, invece, non fosse altro che per esigenze di capacità (nel senso di capienza) di spazio del cervello, tendo a resettare, a cestinare. (non è vero, o è vero in parte, però mi fa un sacco scena dirlo).

Poi, anzi contestualmente, come correttamente dice il nostro ML, realizzai "che un imprenditore fino a quel momento sconosciuto non avrebbe mai riportato il club ai fasti precedenti.
Se in quel momento mi avessero chiesto di immaginare i dieci anni successivi li avrei immaginati peggiori di quel che sono stati in realtà"

E allora pensa te quanto mi sono potuta sentire emozionata, poco tempo dopo, quando mi sono ritrovata ad aspettare che aprissero i cancelli prima di una partita di Champion.
Praticamente fantascienza, per come s'erano messe le cose assai poco tempo prima.
Ed invece ero lì, come dicevo, ad aspettare che aprissero i cancelli.
Come quando ero pischella, so' già du ore e via di seguito.
Una telefonata al volo a mio fratello P.: "ehi, ciao, lo sai che sono già qui fuori, sto aspettando che aprano i cancelli. Mi sta tornando in mente quando, ti ricordi, ragazzi, arrivavamo la domenica talmente presto che i cancelli erano ancora chiusi" . " Già, bella serata Tere', goditela, che sta cosa di stasera è un mezzo miracolo".

Ecco. Mi scuso per l'attacco di logorrea.

Però quando si dice che Lotito ha finito i bonus ed altre cose amene del genere, beh, no. Per me no.

Che, io, la strizza di perdere la mia Lazio l'ho patita davvero.
Io che da pischella mi andavo a vedere con i miei fratelli più grandicelli le partite (infrasettimanali) della Lazio nel campionato De Martino, e che, così però, mi dovevo preparare compiti e lezioni per il giorno appresso quando tornavo a casa, a studiare di sera.

E siccome non sono una totale  sprovveduta, magari sono stata anche consapevole che a fronte del rischio di perdere la mia Lazio, era ed è opportuno attendere, occorreva tempo,  e già ci aveva e ci ha detto culo di aver trovato un qualcuno giusto, disposto, disponibile. Tutto sommato capace.

Tutto questo per ricollegarmi, sia pure in maniera, ribadisco, logorroica, e chiedo venia, allo spunto dell'amico ML, che mi piace ripetere: "mi fu chiaro che un imprenditore fino a quel momento sconosciuto non avrebbe mai riportato il club ai fasti precedenti. Se in quel momento mi avessero chiesto di immaginare i dieci anni successivi li avrei immaginati peggiori di quel che sono stati in realtà".


Già.

Ma mica è detto. Cioè mica è detto sui fasti precedenti ecc...

No?

[Giglic]

Corriere della Sera
 
Corriere della Sera   
L' imprenditore versa 21 milioni e diventa il nuovo proprietario. Capitalia soddisfatta. Gli auguri di Tulli, il concorrente sconfitto
...Tra oggi e domani si conoscerà il nome del tecnico Sarà Zoff salvo sorprese. ...
(20 luglio 2004) - Corriere della Sera

Ecco. avevano cominciato bene, sarà stato un Caso... 

Ero sollevato perché la Lazio non falliva, ma da subito mi fu chiaro che un imprenditore fino a quel momento sconosciuto non avrebbe mai riportato il club ai fasti precedenti. Se in quel momento mi avessero chiesto di immaginare i dieci anni successivi li avrei immaginati peggiori di quel che sono stati in realtà.

100%. E' questo, probabilmente, il motivo che non mi fa capire i contestatori a tutto spiano. Io critico Lotito quando fa male le cose che può fare meglio (comunicazione, attitudine al rischio, etc.), non per quello che non può fare (riportare la Lazio ai tempi del 2000 o farle avere il fatturato di una strisciata).

[Il lodolaio]

Ero nella Lapponia svedese, lessi tutto da un PC del camping. 

[Holly]

io mi ricordo solo che mio marito, quando rincasò da una lunga giornata di lavoro, mi trovò in lacrime

ecco, in quel momento io non ebbi contezza di nulla, né della possibilità che non avremmo ripetuto i fasti precedenti, né della mediocrità che ci avrebbe probabilmente accompagnato per un bel po'

la percezione del tifoso è strutturalmente fallace, perché viene dalla pancia, ma non si può dire che non sia sincera, questo per dire che il sospiro di sollievo che tirai quella tarda serata di pena estate fu autentico, e non mi è mai venuto in mente di rinnegare il sentimento che ho provato in quel momento, ossia la gratitudine

a posteriori dico che la mia riconoscenza finora è stata ben riposta, per quello che riguarda il MIO PERSONALE SENTIRE su Claudio Lotito, sia chiaro che non sto qui a fare distinzioni io so' mejo, loro so' peggio, er catetere, i disamorati, ecc ecc...

se pensate che il sentimento di gratitudine offuschi la mia capacità di giudizio sull'operato del Presidente, beh, sbagliate, perché ho occhi per vedere, orecchie per ascoltare e un cervello per avere un'opinione AUTONOMA

mi auguro che questo topic non si divida sanguinosamente di nuovo in anti e pro, ma serva solo a far raccontare, naturalmente chi vuole, come abbiamo vissuto quei terribili momenti di 10 anni fa

a proposito, ma non è che stanno organizzando qualcosa in società per celebrare il decennale? quest'anno di manifestazioni celebrative abbiamo fatto il pieno... 

[salasso]

anch'io seguii le vicende alla radio
ricordo che misero anche la canzone di masini  vaf.............e poi  andai sotto la nord,
ci rimasi poco ma tornai a casa contento

[Breizh]

Niente.
Non mi ricordo davvero niente.

Grazie per i vostri racconti e le vostre testimonianze.

[baol]

Invidio ML e Clazia, per i loro ricordi nitidi.
Non ricordo quei momenti (probabilmente un febbrile F5-day su LN), ricordo solo la sensazione di paura e l'angoscia.
Ci misi qualche giorno per ricordarmi il nome ed associargli il volto di questo imprenditore romano.
La cosa mi interessava relativamente. Si, eravamo scesi dalla giostra, ma rimanevamo sempre nel luna-park, e questo mi importava.
Non pensavo sarebbe durato così tanto, anche alla luce dei modi bruschi e goffi (un po'alla Romolo Catenacci ) con cui era entrato nelle stanze del calcio che conta.
Invece eccoci a dieci anni di distanza...
Temevo sarebbe andata molto peggio.
Invece siamo sempre nel luna-park, sulle montagne russe, ad osservare la giostra che ogni tanto si avvicina e (porca miseria) si riallontana proprio quando stiamo per farci un pensierino...ma al prossimo giro...
 

[Pomata]

Se hai aperto questo topic per avere una partecipazione emotiva e ricordare quei giorni di terrore, vissuti, almeno da me, solo attraverso le notizie che mi davate voi, su LN, allora ti diro' che mai piu' quei giorni, con il disastro finanziario lasciatoci dai vari Geronzi, Masoni, Baraldi (perche' l'Imperatore non lascio' la Lazio sul lastrico). Lotito ci ha salvati e di questo bisogna dargli atto. Se invece lo scopo del topic e' di sottolineare quanta ingratitudine c'e' oggi verso Lotito che pure ha salvato la Lazio, allora ti rispondo che.
Punto e a capo, nel senso che il credito e' finito, se adesso Lotito vuole la mia riconoscenza dovra' guadambiarsela con i fatti, perche' a me dei bilanci, delle correlate, dei costi comparativi, di quanto ci guadambia con la Lazio, non me ne frega una beata ceppa, quello che conta per me, Semplice Tifoso, e' di vedere la Lazio vincere, nel limite delle sue possibilita' sportive, e mantenere quei connotati che ci distinguono da quel 9 Gennaio dell'anno domini 1900.

Abbiamo vinto nel limite delle nostre possibilità ma i tifosi si sono voltati di spalle, o no?

[baol]

Abbiamo vinto nel limite delle nostre possibilità ma i tifosi si sono voltati di spalle, o no?

Poma', dai, per favore...restiamo IT. Ci facciamo chiudere pure questo ?

[Zapruder]

Ricordo, nei giorni precedenti, una discussione tra "compagni", terrorizzati dal possibile avvento del Tulli sponsorizzato dall'asfaltista cinefilo. Tanto per dire che, come al solito, s'era visto giusto (il Tulli condurrà al fallimento la Lodigiani-Cisco, nonostante l'avesse imbottita di "laziali", è d'uopo ricordarlo) e che le pregiudiziali politiche sono solo nella testa di chi effettivamente le mette in atto. Di Lotito ricordo la prima intervista, quella del "nun te faccio entra' più a Formello". Nel mio piccolo immaginario divenne "er molazza": a distanza di anni, è curioso notare come "vole solo fa' 'e palazzine" sia l'argomento principe di tante persone. Ben svegliati, verrebbe da dire. Ma allora "er molazza" irritava, qualche "laziale" non era ancora stato cacciato...

Credo che questa presidenza abbia dato più di quello che quel 19 luglio avevo percepito. Il suo più grande difetto sta proprio nella regolarità: dopo mezzo secolo vissuto tra puntate verso gli abissi più profondi e ascese estreme e ubriacanti, il simpatizzante della Lazio non si ritrova più.

[franz_kappa]

[...]
Credo che questa presidenza abbia dato più di quello che quel 19 luglio avevo percepito. Il suo più grande difetto sta proprio nella regolarità: dopo mezzo secolo vissuto tra puntate verso gli abissi più profondi e ascese estreme e ubriacanti, il simpatizzante della Lazio non si ritrova più.

Illuminante. Tratteggi un'interpretazione che, ritengo, ci indirizza correttamente verso la via che conduce alla reale comprensione di quelle che sono aspettative, elaborazioni e rappresentazioni della tifoseria laziale di oggi.

[Zapruder]

Illuminante. Tratteggi un'interpretazione che, ritengo, ci indirizza correttamente verso la via che conduce alla reale comprensione di quelle che sono aspettative, elaborazioni e rappresentazioni della tifoseria laziale di oggi.

Non esagerare, ché sembra che prendi per il cu. :-)

Dico solo che un po' di tifosi, al netto della propaganda, si annoiano, tutto qua. Cosa che, pur non condividendola, trovo comprensibile.

[Fabio70rm]

Ricordo tanta tensione, angoscia, all'epoca nel cercare notizie scoprii Lazionet e mi ci iscrissi per avere informazioni....

Da allora cominciò la mia avventura forumistica.

Di Lotito ricordo un giornalista (Pinelli? Boh...) che all'entrata del neo presidente nelle sedi di Capitalia per firmare l'acquisto lo inseguì al grido di "Dottore!! Dottore!! Dottor Lotito!!1", avendo risposta un mezzo biascicare sul tipo "Per ora no comment".

Cercai per ore su internet notizie su di lui, senza trovare quasi nulla.

Pochi mesi dopo conobbi, ad un lavoro, una ragazza ex dipendente della sua azienda di pulizie (non la SNAM, ne aveva/ha anche altre), mi parlò di un imprenditore pronto a battagliare anche sui centesimi per quello che riguardava i contratti ai lavoratori/fornitori, ma più puntuale di un orologio svizzero nei pagamenti.