Stefano Pioli

[Barabba Terzo]

Se st'estate cambi allenatore (e dio solo sa quanto vorrei non dover iniziare un'altra stagione con Reja) devi prendere uno che porti un po' d'entusiasmo. Non dico tanto, eh, qui nessun essere senziente crede ai Mancini/Hiddink/Spalletti e compagnia. Mi accontenterei di un Donadoni o un Ventura. Al limite uno Yakin.
Pioli invece sarebbe una scelta da pazzi a livello ambientale, che certificherebbe purtroppo una certa inscalfibilità di Lotito rispetto ai tumulti di questa stagione, con conseguente inevitabile innalzamento del livello dello scontro.
Roba che dopo un'annata come quella appena conclusa andrebbe evitata accuratamente.

In situazioni del genere se metti mano lo devi fare solo per un qualcosa che sia un miglioramento già sulla carta, altrimenti è meglio non toccare.
Se presenti Pioli secondo me lasci deliberatamente cadere la famosa goccia.

Inzaghi invece, valutando solo l'aspetto sportivo, lo proverei. Da un paio d'anni ho la folle sensazione che lui e Pippo siano due predestinati della panchina.
C'è però anche da considerare che quest'anno si sono venute a creare le condizioni peggiori per un suo esordio precoce in prima squadra... a livello di ambiente probabilmente sarebbe un bel suicidio anche questo. Però tecnicamente mi intrigherebbe.

[Giglic]

Piccola postilla: anche il concetto di "media storica" invocato per difendere stagioni fallimentari come questa, mi ha alquanto stancato. Bisogna sempre puntare al meglio. Gli ultimi 114 anno di storia stanno negli annali e saranno sempre meno importanti del 115'. Conta sempre quello che succederà domani, quello che è stato appartiene al passato.


Digitato da aifon 3GS usando topa talk

Da amante della storia concordo con te al 100% 

[AlenBoksic]

Se st'estate cambi allenatore (e dio solo sa quanto vorrei non dover iniziare un'altra stagione con Reja) devi prendere uno che porti un po' d'entusiasmo. [...]
Pioli invece sarebbe una scelta da pazzi a livello ambientale

[Boks XV]

Conta sempre quello che succederà domani, quello che è stato appartiene al passato.

io sono assolutamente d'accordo con questo precetto.
peccato che, abitualmente, crocefiggiamo i fish, i merlini e co. quando affermano la stessa cosa.

per me il 27 maggio 2014 è esattamente uguale, come approccio alla stagione successiva, al 27 maggio 2013.
c'era una squadra da rifondare allora e c'è, vieppiù, oggi.

[baol]

Aggiungo, ma siamo OT, che il discorso "sesto incasso = sesto posto" mi ha stancato totalmente. A me non frega nulla di quanto incassa la Lazio. Il mondo Lazio nel suo complesso dovrebbe fare in modo di soverchiare queste gerarchie, sul campo e fuori.
Altrimenti assegnamo piazzamenti e scudo bilanci alla mano e facciamo prima..

Piccola postilla: anche il concetto di "media storica" invocato per difendere stagioni fallimentari come questa, mi ha alquanto stancato. Bisogna sempre puntare al meglio. Gli ultimi 114 anno di storia stanno negli annali e saranno sempre meno importanti del 115'. Conta sempre quello che succederà domani, quello che è stato appartiene al passato.

Condivido l'OT di disabitato.
Per rientrare in tema: Pioli certamente non mi entusiasma, ma per quanto scritto sopra, è essenziale che l'entusiasmo me lo faccia venire fra qualche mese, chiunque sia l'allenatore.
L'unica cosa importante oggi è che una scelta venga fatta al più presto e di conseguenza ci si muova sul mercato, che lì bisogna intervenire.

[Baruch]

Reja s’allontana, alla Lazio avanza Pioli (Gazzetta dello Sport)

Reja si allontana, Inzaghi resta in corsa, ma la candidatura Pioli fa un bel balzo in avanti. In casa Lazio impazza il toto-allenatore. La notizia del giorno riguarda Stefano Pioli che martedì scorso è stato avvistato a Formello, dove ha incontrato il d.s. Tare e il presidente Lotito. Nessun accordo è stato sancito, ma Pioli ha fatto un’ottima impressione ai dirigenti. Il dopo-Reja (se dopo-Reja sarà) potrebbe avere le sue sembianze. Pioli infatti incarna l’identikit dell’allenatore che cerca la Lazio: uno che sappia lavorare con i giovani. Un identikit cui risponde pure Simone Inzaghi. Che oltretutto conosce molto meglio l’ambiente, essendo di casa a Formello da 15 anni. Per questo la sua candidatura ha le stesse probabilità di quella di Pioli. E Reja? Il tecnico goriziano, nel suo rifugio di Lucinico, sfoglia la margherita in attesa del vertice con Lotito (previsto per lunedì). Ha molti dubbi zio Edy. Lo frenano la situazione ambientale (è finito pure lui nel calderone della contestazione a Lotito) e gli orientamenti di mercato del club. Quel voler puntare tutto sui giovani gli sembra un azzardo. Ma fino a quando non parlerà con Lotito tutto è ancora possibile. Intanto c’è una schiarita sul fronte Mauri: il capitano è vicinissimo al rinnovo, la firma è attesa a breve.
Stefano Cieri


Reja ai saluti. Avanza Pioli (Corriere dello Sport)

Reja verso l’addio. Siamo quasi ai saluti, passerà qualche altro giorno perché diventino ufficiali, ma ora sembrano scontati. Edy non se la sente di andare avanti, ha espresso dubbi e forti perplessità, difficilmente continuerà con la Lazio. C’è un ciclo nuovo da lanciare e un ambiente poco favorevole per poter lavorare con tranquillità. Non mancherebbero le difficoltà e l’estate s’annuncia lunga e complicata, come il mercato. Lotito gli ha concesso una settimana di tempo per riflettere e per ricaricarsi, i segnali non portano in questa direzione. I rapporti sono ottimi, distesi e anche per questo motivo il friulano ha scelto un modo soft per consumare lentamente un divorzio che sino a una decina di giorni fa non era in discussione. Già dopo Sofia e l’incontro con Lotito, erano emersi i suoi dubbi. L’attesa e la melina hanno consentito e consentiranno alla società biancoceleste di riflettere, guardarsi intorno e avviare le consultazioni per cercare un nuovo allenatore. Reja, peraltro, è stato contattato dall’Udinese: qualora saltasse l’accordo con Del Neri, Pozzo potrebbe chiamare Edy. Questo sarebbe un discorso svincolato dal suo rapporto con la Lazio. Si paventava un nuovo incontro con Lotito tra domenica e lunedì: non è detto ci sia, soprattutto se il friulano avesse già deciso per l’addio.

Avanza Pioli. Era tra i papabili di Formello, sta diventando un’opzione concreta, è stato sondato, attraverso un contatto indiretto, Stefano Pioli. L’ex tecnico del Bologna sta risolvendo il contratto esistente sino al 2015 con il club rossoblù, è entrato nei pensieri della nuova proprietà americana del Cagliari, potrebbe diventare il nuovo allenatore della Lazio. Secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe stato un incontro martedì a Formello. Dall’entourage del tecnico non sono arrivate conferme. «L’interesse della Lazio? Assolutamente non posso e non voglio dire nulla. In questo momento il silenzio è la miglior cosa. Aspettiamo e vediamo la prossima settimana» ha risposto a Radio Manà Manà.

Profilo. Si cerca un allenatore affidabile, che conosca il campionato o almeno l’Italia. Ecco perché può essere ristretta la scelta degli stranieri. Lo svizzero Murat Yakin è vicinissimo al Southampton. Lotito e Tare non intendono procedere con altre scommesse alla Petkovic. Due anni fa avevano pensato a Carlos Dunga, ex ct del Brasile. I dirigenti biancocelesti hanno detto no a Stramaccioni, proposto dall’Inter. E difficilmente si tufferanno su Claudio Ranieri, appena esonerato dal Monaco: è stimato da Lotito, ha una profonda esperienza, ma pesa il suo passato romanista. Dietro a Pioli, per le idee e lo stile di gioco la prima alternativa potrebbe diventare Eusebio Di Francesco se dovesse lasciare il Sassuolo. La giostra è appena scattata. Occhio alle sorprese, ai possibili outsider: Delio Rossi coniugherebbe esigenze tecniche e piacerebbe alla piazza. Da non trascurare l’idea legata a Michael Laudrup, ex giocatore della Lazio negli anni Ottanta. Il danese ha allenato Getafe, Maiorca e ha fatto benissimo con il Swansea in Premier League.
FABRIZIO PATANIA

[Drenai]

di questi nomi l'unico che quantomeno mi incuriosisce, per il quale forse varrebbe la pena correre il rischio, è di francesco. che è praticamente lo stesso identico tipo di scelta che fu delio rossi ai tempi. e quella scelta fu azzeccata.

[geddy]

Laudrup, perchè no! Altro che l'aquila stilizzata. Allenava
No a Rossi, può solo fare peggio.
Di Francesco è bravo. Però è romanista. O almeno lo è stato.

[ThomasDoll]

se arriva Ranieri mi taglio le vene

[Boks XV]

se arriva Ranieri mi taglio le vene

Massimo, spero.

[franz_kappa]

Piccola postilla: anche il concetto di "media storica" invocato per difendere stagioni fallimentari come questa, mi ha alquanto stancato. Bisogna sempre puntare al meglio. Gli ultimi 114 anno di storia stanno negli annali e saranno sempre meno importanti del 115'. Conta sempre quello che succederà domani, quello che è stato appartiene al passato.

Parole sante.

La storia calcistica della Lazio, grosso modo, si divide in tre macro-periodi, di lunghezza più o meno omogenea:
- dalla nascita del girone unico alla prima retrocessione (1929-1961)
- gli anni dell'altalena tra serie A e serie B (1961-1988)
- la riconquista della serie A, mai più perduta, e l'ingresso nel calcio business (1988-oggi).

Con ogni evidenza l'unico macro-periodo coerente su cui parametrare ambizioni e prospettive della Lazio è il terzo ossia l'attuale. I due precedenti macro-periodi appartengono a un mondo e a un calcio che NON esistono più.
I risultati complessivi della Lazio dal 1929 al 1988 non vanno dunque tenuti in considerazione ai fini dell'individuazione di cosa sia lecito attendersi - oggi e nel prossimo futuro - in qualità di tifosi della Nostra.

[Boks XV]

Con ogni evidenza l'unico macro-periodo coerente su cui parametrare ambizioni e prospettive della Lazio è il terzo. I due precedenti appartengono a un mondo che NON esiste più. I risultati complessivi della Lazio dal 1929 al 1988 non vanno dunque tenuti in considerazione ai fini dell'individuazione di cosa sia lecito attendersi per il tifoso presente della Nostra.

stai distruggendo le certezze che decine di forumisti si erano costruiti certosinamente in anni e anni di frequentazione. 

[ThomasDoll]

Comunque un progetto come quello dell'accademia imporrebbe la scelta di una figura di riferimento superiore. Ora, non dico un Sacchi o, che so, un Hiddink, o un Cruijff, ma almeno un tecnico con delle caratteristiche precise, in grado di tirare le fila di un progetto tecnico tanto ambizioso. Perché se la figura che cerchiamo è un "allenatore affidabile", allora, da Pillon a Guidolin, troppi ne troviamo per mezzo milione l'anno. Ci vorrebbe un'idea che dia la sensazione di un grande progetto, Cragnotti in quella squadra mise Mancini, Eriksson e Velasco e fece 28 salti di qualità. Noi con Pioli ndo cazzo volemo annà? Sono nomi che mi ricordano il tentativo d'ingaggiare Maifredi, il che avvicina pericolosamente nella mia personale zona dell'angoscia Tare a Martino.
Lotito si deve dimenticare di essere lui il centro dell'universo laziale o saranno guai: questa squadra deve cominciare a gravitare intorno a gente del calcio, non a imprenditori accentratori e maniaci di protagonismo. Il calcio rifiuta quelli che gli impongono la propria ricetta.

[Drenai]

OT - quando si parla della media storica non lo si fa per voler dimostrare che il "posto" della lazio è quello di salvezze affannose, retrocessioni e simili. ma semplicemente per far notare di come, ai tempi, si riuscisse a voler bene alla squadra a prescindere da questo, e si riuscisse a godere delle vittorie in qualunque dimensione esse arrivino. il che è perfettamente lecito come paragone, quando oggi ti trovi gente che non ritiene degna di attenzione una lotta per entrare in EL.

[ThomasDoll]

Conosco gente che pur di vedere il Torino i Europa è disposta ad andare anche in Moldavia o alle FarOer.
E il Torino è stato per cinque anni un mito del calcio mondiale. Le situazioni nel calcio cambiano, se tornassero gli anni '80 si riapprezzerebbero, poi, cose che oggi si danno per scontate. Meglio che non tornino, anche se ciò significa accettare l'accusa di avere la puzza sotto al naso.

[seminuovo]

se arriva Ranieri mi taglio le vene

sarebbe capacissimo, ma costa troppo. il nuovo allenatore starà sotto il milione l'anno preferibilmente più vicino a 500k. il che restringe il cerchio dei papabili di molto

[ThomasDoll]

ho idea che dopo Petkovic e durante Reja a Lotito sia venuto in mente che l'allenatore è un impiegato come una segretaria o un ragioniere qualunque, che deve essere fido ed efficiente, mai insostituibile né determinante, disposto a passar carte e a veicolare il verbo dell'azienda con tutti gli stakeholder. Vado a fà colazione con la stricnina (a parte gli scherzi, sono molto preoccupato per la poca competenza tecnica che dimostra il duo al comando)

[franz_kappa]

sarebbe capacissimo, ma costa troppo. il nuovo allenatore starà sotto il milione l'anno preferibilmente più vicino a 500k. il che restringe il cerchio dei papabili di molto

Domanda seria: perché sei convinto di questa cosa?
Non capisco... Lotito ingaggia Zarate e lo stipendia dandogli quasi 2 milioni netti e poi non intende spendere più di 1 milione netto per l'allenatore?
In fondo, il costo medio della rosa è costantemente cresciuto negli ultimi anni, a dimostrazione che la Società è disposta a incrementare la base di spesa al fine di allestire una rosa adeguata. Però allo stesso tempo il Presidente non sarebbe propenso a ben stipendiare un allenatore. Lo troverei del tutto senza senso. Che ne pensi? Ovviamente mi piacerebbe che anche qualcun altro commentasse la mia osservazione.

[disabitato]

ho idea che dopo Petkovic e durante Reja a Lotito sia venuto in mente che l'allenatore è un impiegato come una segretaria o un ragioniere qualunque, che deve essere fido ed efficiente, mai insostituibile né determinante, disposto a passar carte e a veicolare il verbo dell'azienda con tutti gli stakeholder. Vado a fà colazione con la stricnina (a parte gli scherzi, sono molto preoccupato per la poca competenza tecnica che dimostra il duo al comando)

servito..

Lotito: "Bollini tecnico a Salerno o alla Lazio? Non ci ho ancora pensato"

Salernitana in rivoluzione, il presidente Lotito ha il suo buon da farsi. Dopo l'addio di Gregucci, bisogna riprogrammare in vista della prossima stagione. Con un orecchio sempre verso Formello. Al quotidiano 'La Città', il patron parla proprio dell'addio dell'ex biancoceleste: "Si fanno delle scelte: Gregucci ha scelto di dire no alla nostra offerta e ne abbiamo preso atto. Nella vita, tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Ci sono idee, visioni, aspettative. Poi vanno confrontate e si vede se ci sono i presupposti per il matrimonio. Con Angelo Gregucci non c’erano”. Poi si parla di Alberto Bollini, magari in ottica Salerno o pronto a prendere il posto di Reja alla Lazio: "Se è pronto? Vediamo, vediamo. E’ una cosa alla quale sinceramente in questo momento non ho pensato. E’ trascorsa una notte, l’abbiamo dedicata a parlare con Gregucci, non ho valutato quale potrà essere l’allenatore futuro. Il profilo dovrà essere quello giusto, consono alle nostre regole: la squadra la fa la proprietà, ascoltate le indicazioni del direttore sportivo che segue il mercato. L’allenatore è tecnico, gestore del gruppo ed aziendalista e deve far rendere la squadra esaltandone le caratteristiche. I tempi? Tempi stretti, assolutamente sì. A luglio c’è il ritiro, bisogna organizzare. Ne parlerò nei prossimi giorni con Fabiani e mio cognato. Vorrei, però, che tutti ricordassero una cosa: gli uomini passano, sia gli allenatori che i calciatori, funzionali a una stagione o più di una. Solo una cosa è importante: il club, quindi chi lo gestisce. Il presidente è fondamentale, perché è quello che ci mette i soldi. Noi dobbiamo fare valutazioni attente, di salvaguardia del patrimonio calcistico che appartiene ad una piazza. Ve la ricordate la storia? Purtroppo ci sono stati due fallimenti in pochi anni”.

Varrà anche per la Lazio?

[ThomasDoll]

Certo che sì, è la Lotito's way.