Autore Topic: La morte di un paese (elezioni europee)  (Letto 12717 volte)

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Offline benvolio

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #60 : Lunedì 26 Maggio 2014, 13:55:21 »
Vabbe' ma chi sarebbero i fascisti? A parte Boks...;)...
Cioe' Fratelli d'Italia ha raddoppiato i voti da 605 mila a 1 milione e rotti. Ci sono circa 6 milioni e 300 mila astenuti in piu'. E quanti altri fascisti ce stanno aho?...;).
Piuttosto girando fra i numeri, mi sembra evidente che un bel pacco di voti ex PdL (FI) siano finiti in cassa al PD, mentre e' plausibile riportare fra gli astenuti molti ex voti M5S. I fascisti sono inclusivi di FI? Lo chiedo per precisione metodologica. Concordo con Pancrazio sulla specificita' italiana delle elezioni (fattore Renzi), per cui a livello europeo - salvo i tedeschi che non hanno certo ragione di lamentarsi - queste elezioni segnano una generale sconfessione delle classi dirigenti europee (politici, banchieri e tecnocrati vari). Dove arrivera' la deriva e se, altro discorso, rimbalzera' nei contesti nazionali dipendera' da molte cose.

ThomasDoll

Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #61 : Lunedì 26 Maggio 2014, 13:57:26 »
potremmo uscirne con un'asse italotedesca, ahahah

Benito renzi e Adolfa Merkel

Offline MCM

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #62 : Lunedì 26 Maggio 2014, 13:59:19 »

Offline aquilafelyx

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #63 : Lunedì 26 Maggio 2014, 14:07:25 »
potremmo uscirne con un'asse italotedesca, ahahah

Benito renzi e Adolfa Merkel

Fanno prima ad uscire la Francia dall'euro e la Gran Bretagna dall'Unione Europea
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline BobLovati

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #64 : Lunedì 26 Maggio 2014, 14:14:14 »
................................

per rispondere alla tua domanda credo che, al netto di Fratelli d'Italia e di qualche briciola nel NCD di Alfano, molti hanno votato lega, molti grillo e parecchi per il PD.

 :lol:   se lo semo giocato, ´sta botta  :D


:priest:
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Online disabitato

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La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #65 : Lunedì 26 Maggio 2014, 14:15:42 »
Ecco la Francia e l'Inghilterra sono da guardare con molta attenzione ora.


Digitato da aifon 3GS usando topa talk
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Boks XV

Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #66 : Lunedì 26 Maggio 2014, 14:19:46 »
potremmo uscirne con un'asse italotedesca, ahahah

Benito renzi e Adolfa Merkel

ti prego di evitare paragoni scandalosamente irriguardosi.  ;D

Offline cuchillo

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #67 : Lunedì 26 Maggio 2014, 15:00:23 »
non mi spiego, però, che fine abbiano fatto i fascisti: non hanno votato? Hanno votato Grillo?

I fascisti che conosco io, tra cui un par de parenti stretti, si sono equamente divisi tra PD e Grillo.
Diciamo 50 e 50.
Di sicuro, nessuno ha votato per Bernasconi, Alfano e Meloni.

Alle politiche del 2013, viceversa, la ripartizione era (circa) 75% Bernasconi-Meloni e 25% Grillo.
Nessuno per Bersani, ovviamente.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Zapruder

Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #68 : Lunedì 26 Maggio 2014, 15:43:03 »
Per la prima volta da 40 anni, cioè da quando si cominciò a parlare di terza via e di eurocomunismo, il partito di massa collocato a sinistra nello scenario politico (chiedo perdono in ginocchio ai veri compagni per l'associazione) riesce a sfondare di brutto al centro. In un paese con tre partiti di ultradestra vera, al confronto dei quali la prima parte del Ventennio appare una storia di stalinismo ortodosso, la cosa avrebbe poco significato, ma a mio avviso il significato è proprio nel fatto che finalmente (?) la gente se fida diiii communisti. Vedremo se è per gli 80 Euro o per un'autentica fiducia nelle capacità del bischerino.

Concordo con MCM sulla totale demolizione della cosa pubblica che ci aspetta da qui in avanti.

Offline Eagles71

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #69 : Lunedì 26 Maggio 2014, 15:52:53 »
pensare che sia PD e non una "nuova" Dc è il primo grosso errore che possiamo fare.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline benvolio

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #70 : Lunedì 26 Maggio 2014, 16:04:48 »
E se provassimo, come ipotesi di scuola, a pensare (e a ragionare sul fatto) che il PD e' (finalmente o purtroppo, ognuno la veda come vuole) un partito moderato, di destra, orientato a superare bellamente la socialdemocrazia con un mix di populismo e liberismo?
Vedremo, vedremo...

Giglic

Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #71 : Lunedì 26 Maggio 2014, 16:11:54 »
Per la prima volta da 40 anni, cioè da quando si cominciò a parlare di terza via e di eurocomunismo, il partito di massa collocato a sinistra nello scenario politico (chiedo perdono in ginocchio ai veri compagni per l'associazione) riesce a sfondare di brutto al centro. In un paese con tre partiti di ultradestra vera, al confronto dei quali la prima parte del Ventennio appare una storia di stalinismo ortodosso, la cosa avrebbe poco significato, ma a mio avviso il significato è proprio nel fatto che finalmente (?) la gente se fida diiii communisti. Vedremo se è per gli 80 Euro o per un'autentica fiducia nelle capacità del bischerino.

Concordo con MCM sulla totale demolizione della cosa pubblica che ci aspetta da qui in avanti.

Secondo me è cambiata la generazione principale dei votanti, Zap. "I communisti", per molti, cominciano ad essere considerati alla pari dei cartaginesi per i Romani o i Turchi per gli imperi del XVIII secolo. Roba vecchia. B. si è presentato quando parecchia gente che ha votato ieri non era ancora nata. Lo vedono come "vecchio", come se a noi qualcuno parlasse dell'attualità del centrosinistra tra DC e PSI.
Renzi sta facendo passare, come Blair, un messaggio di destra semplicemente dicendo che è di sinistra. Ma vediamolo questo messaggio: congelamento dei privilegi tramite una non lotta all'elusione ed all'evasione fiscale ed alla rinuncia ad una patrimoniale seria; passaggio in second'ordine della lotta alla criminalità organizzata (che vuol dire la sommersione di tutto il lavoro sfruttato illegalmente), Jobs Act, parola inglese che invece regolarizza lo sfruttamento del lavoro regolare. Questa è una politica - rispettabile, per carità - DI DESTRA (c'è anche il contentino degli 80 euro, pagati con la cancellazione del rimborso della parte del SSN sulla assicurazioni auto se non cubano più di 40 euro, quindi pagate al solito dai ceti medio bassi).
Sulla demolizione della cosa pubblica: se è di destra lo farà, o se lo farà...
Sull'Europa: credo che la sua voce si farà sentire, invece, proprio perché essendo sbrasone di natura (e capace anche, non scordiamocelo) riuscirà ad infilarsi (s)correttamente negli equilibri attuali, per me.

Offline MCM

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #72 : Lunedì 26 Maggio 2014, 16:14:13 »
Il PD è la nuova Democrazia Cristiana. In più della Democrazia Cristiana ha però il bacino elettorale degli ex PCI, che ha da sempre votato in blocco senza badare alla sostanza programmatica del PDS, dei Ds, Ulivo e PD, che almeno da inizio anni '80 hanno abbandonato la lotta al capitale a fianco dei lavoratori e del popolo.
Di meno della DC ha invece la totale assenza di uomini di carisma. Criminali quanto volevi, ma con Andreotti (e Craxi) questo paese aveva un residuo di dignità (Sigonella docet). Ora non ne ha più.

La prima frase del vincitore Ebete "Forza Italia pezzo importante del Paese".

Offline MCM

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #73 : Lunedì 26 Maggio 2014, 16:18:51 »
E se provassimo, come ipotesi di scuola, a pensare (e a ragionare sul fatto) che il PD e' (finalmente o purtroppo, ognuno la veda come vuole) un partito moderato, di destra, orientato a superare bellamente la socialdemocrazia con un mix di populismo e liberismo?
Vedremo, vedremo...

Non esiste la destra e la sinistra.
Esistono, aldilà del significato esteriore dei nomi dietro i quali si celano, forze nazional popolari (Akel a Cipro, I comunisti di Zjuganov in Russia, lo stesso Putin in Russia, la Le Pen in Francia, Fidezs in Ungheria, Il partito radicale in Serbia) e forze neo-liberiste di stampo euroatlantico (PD, PDL, UDC, "SOCIALISTI" FRANCESI)

In ultima analisi c'è chi è col popolo e chi contro il popolo.

Di moderato i neoliberisti euroatlantici non hanno niente. Stanno ammazzando il futuro dei tuoi figli.
Cosa ci sarà mai di moderato in un omicidio?.

Giglic

Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #74 : Lunedì 26 Maggio 2014, 16:29:07 »
Da Corriere.it: "Renzi sblocca il caso dei bimbi adottati bloccati in Congo"

fermo restando il sollievo per la storia, ormai siamo al MinCulPop: l'ha fatto LUI...

A quando "Renzi finisce la Salerno Reggio Calabria da solo e a mani nude?"

Offline MCM

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #75 : Lunedì 26 Maggio 2014, 16:39:27 »
Perlomeno il mascellone aveva una sua prestanza...

anche in termini di immagine il crollo è verticale...




Offline zorba

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #76 : Lunedì 26 Maggio 2014, 17:02:40 »
aspetto con grande curiosità il comunicato di grillo
(...)

Piu Maalox per tutti...

 ;D ;D ;D

[ Link a YouTube non valido ]
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Andre

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #77 : Lunedì 26 Maggio 2014, 17:09:52 »
la colla della poltrona di vespa gli è piaciuta, a quanto pare non se ne va
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Er Matador

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #78 : Lunedì 26 Maggio 2014, 17:23:49 »
Concordo con MCM sulla totale demolizione della cosa pubblica che ci aspetta da qui in avanti.
Per avere un'idea di come avverrà

http://www.imolaoggi.it/2014/04/09/lerf-european-redemption-fund-sara-il-punto-di-non-ritorno-per-il-nostro-paese/

In sostanza: l'Europa si accolla parte del nostro debito, ma pretendendo come garanzia ciò che rimane del patrimonio pubblico e, pare, anche i futuri gettiti fiscali.
Naturalmente, quanti entrerebbero in possesso dei beni sotto ipoteca sono gli stessi che valuteranno la nostra posizione.
Delle due l'una: o le partecipazioni statali e tutto il resto ci verranno sfilati causa il mancato pagamento del debito, alla maniera dei curatori fallimentari, o ce li saremo già giocati per pagare il debito stesso.
Nulla di nuovo: lo schema è lo stesso attuato dall'usura, soprattutto quella legalizzata.
Che comandava già dietro le quinte, e ora esce direttamente allo scoperto.
Un po', e la coincidenza non è casuale, come certi componenti della Giunta Monti.

Offline benvolio

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Re:La morte di un paese (elezioni europee)
« Risposta #79 : Lunedì 26 Maggio 2014, 17:47:23 »
@Er Matador:
la demolizione della cosa pubblica conto terzi in Italia e' iniziata col piu' oltranzista (in Europa) modello di privatizzazioni e liberalizzazioni (fatta eccezione per UK, ma neanche tanto). Soprattutto le leggi sulla banca universale perorate da Carli e Amato (1992 se non sbaglio) segnano il Rubicone. Quindi si, Monti e' solo l'operatore mandato in plancia per mettere la nave definitivamente in rotta.
@ MCM
pero' converrai che il termine naziona popolare rischia di essere anch'esso inadatto a descrivere la situazione (rispetto a destra e sinistra). C'e' da considerare la cultura politica ed economica di questi fronti anti liberisti. Ed anche le finalita' non sono sempre assimilabili (anzi...). La riflessione sulla modernita' del PD, secondo me, sta nel fatto che non e' utile assimilarlo alla DC, certo, ma neanche ad una forza di stampo cristiano sociale. Il PD, esprime una generazione emergente e aspirante di tecnocrati che ha la tentazione di usare il partito come grande macchina di affermazione personale attraverso una sorta di leveraged buy out sullo stato e sugli elettori. Si tratta di svuotare la sostanza dell'uno e degli altri, agendo la leva del debito sull'uno e della disperazione sugli altri.
Questa tendenza convive ovviamente con altre piu' tipiche e ortodosse di interessi territoriali e settoriali e con una classe direttiva di mezza eta' non del tutto persuasa da Renzi.
Ma sarebbe da riflettere in questa direzione, secondo me.