Autore Topic: articolo de la stampa, chi può lo posti  (Letto 1860 volte)

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Offline aquilante

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articolo de la stampa, chi può lo posti
« : Mercoledì 4 Agosto 2010, 13:21:23 »

oggi su la stampa (se ho capito bene, ne ho sentito in fretta e furia in una rassegna stampa radiofonica) c'è un articolo molto interessante sulla ridefinizione delle normative contrattuali tra calciatori e società in Italia

poterlo leggere aiuterebbe ad avviare qui una riflessione attenta e documentata sugli orizzonti prossimi che si vanno delineando per il nostro calcio

e contribuirebbe a inquadrare la "questione lotito" - o almeno parte di essa - dentro il più generale contesto dentro cui questa si colloca. e almeno in parte, appunto, si spiega


Offline aquilante

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Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #1 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 13:39:20 »

eccolo! è più facile di quanto pensassi, sono riuscito a farlo persino io

4/8/2010 (7:50)  - IL CONFRONTO
La lotta di classe nel calcio e il nuovo contratto collettivo
Ronaldinho ha il contratto in scadenza nel giugno 2011
Finiranno fuori rosa ma non sarà mobbing, guadagneranno di meno, non potranno scegliersi i medici. Per i calciatori di A fine dei privilegi?
GUGLIELMO BUCCHERI
ROMA

Ingaggi flessibili e tutela medica. Poi, multe, collegi arbitrali, dentro o fuori rosa: il calcio che cambia è qualcosa che preoccupa o rasserena, a seconda dei punti di vista. I giocatori non hanno più un contratto di lavoro collettivo dallo scorso 30 giugno e per riscriverlo occorrerà, adesso, il pieno di pazienza e di confronti. Il punto di svolta lo ha segnato il vertice ad alta quota (Lega Calcio-Associazione calciatori) andato in scena ieri negli uffici della Federcalcio a Roma: niente commissariamento ad acta, più sfumata l’ipotesi di sciopero dei tesserati dei club, ma parti distanti e non poco.

Le società sono sbarcate nella Capitale affidando al presidente della Confindustria del pallone, Maurizio Beretta, e all’avvocato della Juve, Michele Briamonte, il compito di non indietreggiare sui motivi di possibile rottura, ma di giocare ancora una volta in contropiede consegnando alla controparte le sette regole per la svolta. «Ci vorranno almeno due mesi per trovare l’accordo, ma, intanto, abbiamo fissato dei punti significativi», così Beretta. Quali? La Lega Calcio chiede un contratto per la sola serie A (la B farà da sola vista la consacrata scissione) da dove esce una figura del calciatore meno blindata, ma più al passo con i tempi. Più vinci, più guadagni perché sono i risultati dell’azienda calcio a fare le fortune di grandi o piccoli: così la pensano, ormai, i club e questa è la strada da loro indicata. Ingaggi flessibili, è la traduzione più immediata alla riflessione dei presidenti la cui apertura è solo nella quantificazione del tetto dello stipendio da garantire al proprio tesserato (500 mila o qualcosa di più, di vedrà).

Cifre e regole. L’affondo di quella che potrebbe essere etichettata come un’inedita lotta di classe continua perché irricevibile per il sindacato del pallone è il passaggio in cui si vuole riscrivere la regola sui «fuori rosa». Per i club, questo dovrà essere lo status di chi non rientra più nei piani societari fin dal primo giorno di raduno; per i rappresentanti dei giocatori il tutto appare bizzarro se non irrealizzabile. Abete, numero uno di via Allegri, ascolta e annota. Sullo sfondo, il recentissimo parere dell’Alta Corte di Giustizia del Coni che consegna alla Figc l’onere di verificare se nei contratti (4 completamente liberi, altri 24 quasi) fino ad ora fatti sottoscrivere dalle società ai nuovi acquisti non ci siano clausole strane.

I presidenti di A non vogliono più casi-Pandev, tanto per fare riferimento ad una situazione che ha toccato da vicino uno dei membri presenti ieri al tavolo romano. Lotito (appunto) ha perso l’attaccante macedone a costo zero perché così ha deciso il Collegio arbitrale cui Pandev, messo ai margini del gruppo, si è rivolto ottenendo il via libera e, così, il pass per l’Inter. I numeri uno dei club non intendono più pagare le cure mediche di tesserati che decidono di andare chissà dove a farsi seguire da professori di personale fiducia e, allo stesso modo, chi ha in mano il timone della società non ha alcuna intenzione di vedersi frenato nel comminare sanzioni economiche a chi sgarra nei comportamenti.

La Lega non cambia marcia, anzi. I giocatori si trovano, per la prima volta, faccia a faccia con un mutamento di rotta epocale: in gioco c’è la loro tutela, la difesa di qualcosa che dovrebbe interessare l’intera categoria della serie A. Quali le contromosse? L’Aic ha fatto le barricate sul tema dei «fuori rosa» così come su quello delle multe invitando, per ora, i suoi rappresentati a non mettere la firma sotto a contratti «liberi» in tutto e per tutto, in attesa del nuovo contratto di lavoro collettivo. C’è da chiedersi come la pensino i diretti interessati. I tempi sono cambiati, le prospettive anche: la via alla fumata bianca si troverà solo se il tetto sotto al quale i club non potranno scendere per quanto riguarda la parte fissa di stipendio segnerà il punto di equilibrio esatto. L’ultima volta che fu messa mano all’accordo collettivo era il 2004. Allora, c’era una sola Lega, oggi la A va da sola.

porgasm

Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #2 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 13:48:17 »
Finiranno fuori rosa ma non sarà mobbing, guadagneranno di meno, non potranno scegliersi i medici.

non ho letto l'articolo, lo confesso
ma leggo queste righe e traduco in:
"pandev, ledesma, faraoni"

jumpingjackflash

Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #3 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 13:56:46 »
non ho letto l'articolo, lo confesso
ma leggo queste righe e traduco in:
"pandev, ledesma, faraoni"
beh probabilmente a qualcuno che non può permettersi di pagare certi emolumenti, comincia a dar fastidio che gli si possano scippare giocatori.

Offline fish_mark

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Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #4 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:19:22 »
Dell’articolo postato di cui va ringraziato Aquilante mi sembrano questi i passi più significativi:
La Lega Calcio chiede un contratto per la sola serie A (la B farà da sola vista la consacrata scissione) da dove esce una figura del calciatore meno blindata, ma più al passo con i tempi.
Necessario è adeguarsi ai tempi, in che termini è da vedere.
La tendenza è verso una maggiore flessibilità degli ingaggi e su questo punto non credo che sarà difficile trovare un accordo.

Sul punto della regola sui “fuori rosa” lo scontro sarà totale, come anticipa lo stesso articolo .
Secondo i club nel momento in cui un giocatore non rientra più nei piani societari questo determina l’acquisizione dello status di “fuori rosa”. Mentre si attendono gli sviluppi sulla verifica della FIGC sui contratti liberi che sono stati finora firmati – da notare l’eleganza della Lega calcio che nel momento in cui entra in prorogatio il vecchio accordo, intanto comincia ad operare motu proprio, anche per “rassenerare” gli animi -, la questione sembra centrale soprattutto perché ha scottato in particolare uno dei componenti della c.d. Confindustria del calcio.
Sere fa ho ascoltato l’intervista di un avvocato dell’AIC (non è Campana) il quale faceva notare il probelma degli esuberi non presenta particolari difficoltà in società con rose lunghissime di 40 giocatori, se non in una in particolare e con certi giocatori in particolare, quelli magari sui quali si hanno certi progetti che però – coincidenza- non sempre rientrano nei piani degli interessati. Quindi si tratta di una particolare questione che merita particolare attenzione, ma non certamente nuove regole generali (a parere di chi scrive).

Curiosa è la posizione delle società di A che non intendono più pagare le cure mediche di tesserati. Di solito la salute non può e non deve essere appaltata a forza ad altri, visto che il principio – valido per tutti quindi anche per i calciatori – della libertà di cura comporta che la questione sia esclusivamente personale.
Anche su questo punto è prevedibile che non sarà facile l’accordo con i giocatori.

Notevole la tendenza delle società verso un rapporto di stampo padronale con i giocatori, visto che non si vogliono più freni per comminare sanzioni economiche a chi sgarra nei comportamenti. Basta con i fannulloni anche nel calcio!

L’AIC reagisce per ora chiedendo ai suoi aderenti di non firmare i c.d. contratti liberi, in attesa del nuovo contratto di lavoro collettivo.

Staremo a vedere.
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porgasm

Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #5 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:22:39 »
sulla "libertà di cura", si cammina su un filo

la mia società, attraverso una cassa che io partecipo a pagare, mi copre interamente le spese se vado in un dato posto
se scelgo, liberamente, altro, me la pago per quota parte (la maggior parte)

credo che si arriverà a tale punto, visto che poi, alla fine, si sta parlando di persone che firmano contratti da minimo 250k€ e che quindi, si posso pure pagare il 70% della spesa per Maertens

geddy

Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #6 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:28:08 »
Infatti, ma Mark ha capito che le società ,aizzate da Lotito, si rifiuteranno di curare i giocatori a loro spese. Lo denunceranno all'onu prima o poi.

porgasm

Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #7 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:29:40 »
 ;D

Offline Andre

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Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #8 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:42:57 »
Diavolen di un Lotitonen, konfincere tutta la lega a trofare un accorden ke gli konsente di kontinuare a usaren chioden e martellen
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline aquilante

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Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #9 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:43:34 »
partirei dalla scorsa sessione invernale del calciomercato

con pandev svincolato e gratis all'inter; con ledesma che ha fatto di tutto per svincolarsi per andare gratis all'inter; con la gazzetta dello sport che ha titolato per un mese intero - a firma di laudisa non dell'ultimo arrivato - su kolarov ormai dell'inter perché, di fronte al rifiuto di rinnovare da parte del serbo, pur di non perderlo a zero come pandev la Lazio avrebbe dovuto comunque accettare l'elemosina dei nerazzurri (cinque o sei milioni più il prestito secco di due o tre giovani della pimavera)

invece, il "ratto" di pandev non annunciava affatto un liberi tutti da parte dei giocatori o la fine del valore vincolante dei contratti. al contrario, la battaglia era solo all'inizio. la Lazio ha pagato salato "scelte difficili" (la definizione è di lotito); l'impressione però è che, come per l'articolo 17, ferrovecchio ormai in disuso, le società abbiano compreso che su quella via - io lo frego a te, tu lo freghi a quell'altro - gli unici a vincere erano i giocatori e i rispettivi procuratori

la situazione resta esplosiva: le vicende del milan (kaladze e jankuloski non convocati), della samp (ziegler che non rinnova), dell'aesse (mexes che non firma, batista, cicinho e doni che rifiutano i trasferimenti), esplicitano i termini della complessità. c'è però consapevolezza della portata dirompente della questione. vedremeo se tale consapevolezza saprà produrre adeguate politiche di riforma e di rinnovamento

Offline fish_mark

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Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #10 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 16:31:08 »
di questo ne parlano anche altri giornali, come il corsport e il Sole.
La pressione delle società è guidata dalla Juventus, mentre our president è interessato alla rivincita Pandev.

I colloqui per ora sono sereni. Per ora.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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CiPpi

Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #11 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 17:09:16 »
Infatti, ma Mark ha capito che le società ,aizzate da Lotito, si rifiuteranno di curare i giocatori a loro spese. Lo denunceranno all'onu prima o poi.



'Allora se semo capiti, Igli.
Mo te vai a fa' accorcia' le gambe, a spese tue, e poi passi a tignete li capelli.
Domani parti pe' Niu Iork e te presenti al palazzo de vetro.
Nun te sbajia', te chiami Claudio Lotito,
faglie vede' er passaporto che to fatto fa'.
E nun torna' a mani vote.

RobCouto

Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #12 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 18:39:43 »
Come s'era già ampiamente detto, il contratto valeva ormai come garanzia per uno solo dei contraenti: l'altro era sostanzialmente costretto a sottoscrivere contratti di 5 anni per non rischiare di perdere a zero i calciatori e a pagare a prezzo pieno, per l'intera durata, anche le peggiori sòle. Mentre il calciatore, ai primi due tiretti fatti bene, poteva legittimamente (?) battere cassa pena un "avvilimento" che ne avrebbe inevitabilmente compromesso le prestazioni. Guai, poi, a far allenare il malcapitato con un pallone un po' più sgonfio di quello dei compagni: l'accusa di mobbing era pronta, e la violazione contrattuale non sarebbe già finita nelle mani di un giudice civile, ma di un "collegio arbitrale": che poteva perfino risolvere il contratto.

Nel caso-Pandev la soluzione è stata così abnorme, rispetto alle presunte "violazioni", che le società si sono semplicemente rotte le scatole. La corda è stata tirata troppo.

Sono convinto che i calciatori professionisti di un certo livello, pur rientrando per moltissimi aspetti nella categoria dei lavoratori dipendenti, debbano trattarsi più come liberi professionisti e godere di garanzie diverse (diverse, non inferiori). Altro discorso, invece, per chi guadagna 30/40.000 Euro l'anno e se rimane senza squadra a 28 anni si ritrova in grosse difficoltà.

Offline Fabio70rm

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Re:articolo de la stampa, chi può lo posti
« Risposta #13 : Mercoledì 4 Agosto 2010, 21:15:03 »
Ma infatti le tutele vanno bene per i giocatori fino alla C.

Per quelli dalla C in su deve valere la figura come libero professionista.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!