Fase a gironi - Girone H

[MCM]

Per la prima volta una nazionale araba tra le prime 16 al mondo

[MCM]

Per la prima volta una nazionale araba tra le prime 16 al mondo

cazzata scusate...è la seconda volta. Nel 1994 fu l' arabia saudita.

[MCM]

cazzata scusate...è la seconda volta. Nel 1994 fu l' arabia saudita.

aristronzata
anche egitto e marocco

comunque forza Algeria!!

[malacarne]

L'Egitto non lo considerare; nel mondiale di Italia '34 non ci fu una fase a gironi da superare, le squadre partirono direttamente dagli ottavi di finale.

Da applausi fu invece l'impresa del Marocco nel 1986 che, dopo essere arrivato primo nel girone con Inghilterra, Portogallo e Polonia fu battuto poi negli ottavi con enorme fatica dalla Germania per 1-0 con un gol di Matthäus allo scadere.

Nel 1982 l'Algeria sfiorò l'impresa realizzata stasera, ma dopo aver clamorosamente battuto la Germania 2-1 (studia, Carè) fu estromessa dal biscotto tra tedeschi ed austriaci; l'1-0 per i tedeschi avrebbe qualificato entrambe le squadre ai danni degli algerini e di fatto cosi andò con una melina andata avanti per tutta la partita dopo il gol di Hrubesch nei primissimi minuti di gioco.
Una farsa che passò alla storia come il "Patto di non belligeranza di Gijón".
Ora c'è la possibilità di vendetta per entrambe... da una parte per i crucchi che anche se passarono il turno subirono un bello smacco (poteva essere la loro Corea) dall'altra per gli algerini per il biscotto sopracitato.
Spero che vinca l'Algeria di nuovo per 2-1 con un gol di Klose per i crucchi che lo consacri definitivamente miglior cannoniere mondiale di tutti i tempi.

Forse - dico FORSE - Caressa si è confuso con un altro clamoroso avvenimento sportivo.
Effettivamente ci fu un inopinato 0-0 tra la Germania ed un'araba in una partita di un mondiale... ma non erano i mondiali del 1982 e non era l'Algeria.
Era la Tunisia e si giocava Argentina '78.

Insomma a quanto pare i tedeschi storicamente le arabe le soffrono un po', anche se dobbiamo considerare pure un 8-0 inflitto all'Arabia Saudita in Giappone/Corea '02 con tripletta dell'allora attaccante del Kaiserslautern Miroslav Klose.

[Er Matador]

Si completa il disastro della Russia, la cui mollezza rimane un enigma.
Per essere precisi: sul risultato pesano come un macigno le superpapere di Akinfeev, senza le quali gli uomini di Capello avrebbero superato il turno.
Al di là delle lamentele rese note dal tecnico su un'inversione di fallo in occasione dell'1-1 (da rivedere), sul laser che avrebbe disturbato il portiere nella stessa circostanza (abitudine da combattere in maniera spietata, ma non determinante nella fattispecie) e su un presunto fallo da rigore ai danni di Kokorin (inverosimile), rimane un dato di fatto.
Quando Slimani ha segnato il gol che invertiva di segno l'esito del girone, mancava una mezz'ora buona al termine: durante la quale i russi hanno mostrato zero condizione fisica, zero gioco, zero voglia.
Colpa dell'arbitro anche questo? O la prova definitiva che Capello non rende al meglio se non può lavorare quotidianamente col gruppo?
Per questo va immediatamente depennato dalla lista dei papabili alla successione di Prandelli, in cui qualche chiacchiera giornalistica ha iniziato a inserirlo subito dopo l'eliminazione.
Risultato storico, e nel complesso meritato, per gli algerini: tra i quali figurano, però, 16 elementi su 23 cresciuti calcisticamente Oltralpe.
Quindi francesi, al di là di origini ed etnia, esattamente come Balotelli è italiano al di là di origini ed etnia.
Sono soprattutto le proporzioni a lasciare perplessi: un giocatore su dieci fra quelli partecipanti al Mondiale difendeva i colori di un Paese che - almeno in partenza - non è il suo, per chiarire l'entità del fenomeno.
Ma che una Nazionale si fondi per due terzi su una scuola tecnica estera rappresenta un'anomalia troppo marcata.
Forse sarebbe saggio imporre una maggioranza di convocati cresciuti calcisticamente - al netto di qualsiasi altra considerazione, ribadisco - nel Paese che rappresentano.
Con undici posti per squadra, i naturalizzati troverebbero comunque ampio spazio.

[WombyZoof]

La Russia mi è sembrata scarsa, veramente poca cosa. Peccato, ma comunque entusiasmante la qualificazione dell'Algeria, ho seguito gli ultimi minuti in piedi. Commovente la trepidazione sugli spalti, una delle cose più belle dei mondiali.


ErMatador, scusa non ho capito bene il tuo discorso sulle quote di  naturalizzati o cresciuti calcisticamente in.

Intendi i primi come quelli con doppio passaporto? E i secondi come li identifichi?

[Drenai]

intende dire che alcuni algerini sono in realtà dei francesi a tutti gli effetti, nati e cresciuti in francia, ma che hanno optato per giocare con l'algeria (paese da cui provengono i loro genitori o i loro avi) perchè sennò la nazionale non l'avrebbero mai vista. è come se balotelli avesse deciso di giocare per il ghana.
viceversa uno che magari etnicamente non c'entra nulla con la nazione di arrivo (magari ci è arrivato da piccolo come profugo) ma che si forma lì come giocatore, è calcisticamente molto piu rappresentativo del movimento calcistico di quel paese.

[AlenBoksic]

Quando Slimani ha segnato il gol che invertiva di segno l'esito del girone, mancava una mezz'ora buona al termine: durante la quale i russi hanno mostrato zero condizione fisica, zero gioco, zero voglia.

A proposito di condizione fisica: i 23 russi giocano tutti in patria.
Il campionato russo di norma in questo periodo è nel pieno del proprio svolgimento. A regola dovevano volare.

[Zapruder]

Si completa il disastro della Russia, la cui mollezza rimane un enigma.
Per essere precisi: sul risultato pesano come un macigno le superpapere di Akinfeev, senza le quali gli uomini di Capello avrebbero superato il turno.
Al di là delle lamentele rese note dal tecnico su un'inversione di fallo in occasione dell'1-1 (da rivedere), sul laser che avrebbe disturbato il portiere nella stessa circostanza (abitudine da combattere in maniera spietata, ma non determinante nella fattispecie) e su un presunto fallo da rigore ai danni di Kokorin (inverosimile), rimane un dato di fatto.
Quando Slimani ha segnato il gol che invertiva di segno l'esito del girone, mancava una mezz'ora buona al termine: durante la quale i russi hanno mostrato zero condizione fisica, zero gioco, zero voglia.
Colpa dell'arbitro anche questo? O la prova definitiva che Capello non rende al meglio se non può lavorare quotidianamente col gruppo?
Per questo va immediatamente depennato dalla lista dei papabili alla successione di Prandelli, in cui qualche chiacchiera giornalistica ha iniziato a inserirlo subito dopo l'eliminazione.
Risultato storico, e nel complesso meritato, per gli algerini: tra i quali figurano, però, 16 elementi su 23 cresciuti calcisticamente Oltralpe.
Quindi francesi, al di là di origini ed etnia, esattamente come Balotelli è italiano al di là di origini ed etnia.
Sono soprattutto le proporzioni a lasciare perplessi: un giocatore su dieci fra quelli partecipanti al Mondiale difendeva i colori di un Paese che - almeno in partenza - non è il suo, per chiarire l'entità del fenomeno.
Ma che una Nazionale si fondi per due terzi su una scuola tecnica estera rappresenta un'anomalia troppo marcata.
Forse sarebbe saggio imporre una maggioranza di convocati cresciuti calcisticamente - al netto di qualsiasi altra considerazione, ribadisco - nel Paese che rappresentano.
Con undici posti per squadra, i naturalizzati troverebbero comunque ampio spazio.

Capello vinse una CL da leggenda, ma in genere il suo rapporto coi tornei ad eliminazione non è dei migliori: invidiabile, invece, la sua capacità di "costruire" le squadre sul lungo periodo, riuscendo a correggere in corsa situazioni anche pesanti: memorabile in tal senso il secondo anno a Madrid. Non bastasse questo, va anche ricordato che il bravissimo friulano è prossimo ai 70, età che comunque pochi allenatori raggiungono in attività.

Sulle Nazionali: anni fa un forumista, non ricordo più chi, scrisse che le rappresentative nazionali non avevano più molto senso, nel calcio dei doppi e tripli passaporti, dove a 18 anni puoi scegliere di essere tedesco o ghanese, magari senza alcun retroterra culturale e/o calcistico che ti identifichi con la maglia che andrai a indossare. L'idea che si possa giocare un giorno per l'Italia solo potendo vantare - oltre il passaporto - un percorso calcistico "italiano" almeno dai 14 anni a me sembra sensata e percorribile, mentre appare anacronistica e, soprattutto, poco "commerciale", l'idea di limitare in qualche modo gli stranieri nei campionati o blindare la partecipazione ai tornei nazionali.

[MCM]

Si completa il disastro della Russia, la cui mollezza rimane un enigma.
Per essere precisi: sul risultato pesano come un macigno le superpapere di Akinfeev, senza le quali gli uomini di Capello avrebbero superato il turno.
Al di là delle lamentele rese note dal tecnico su un'inversione di fallo in occasione dell'1-1 (da rivedere), sul laser che avrebbe disturbato il portiere nella stessa circostanza (abitudine da combattere in maniera spietata, ma non determinante nella fattispecie) e su un presunto fallo da rigore ai danni di Kokorin (inverosimile), rimane un dato di fatto.
Quando Slimani ha segnato il gol che invertiva di segno l'esito del girone, mancava una mezz'ora buona al termine: durante la quale i russi hanno mostrato zero condizione fisica, zero gioco, zero voglia.
Colpa dell'arbitro anche questo? O la prova definitiva che Capello non rende al meglio se non può lavorare quotidianamente col gruppo?
Per questo va immediatamente depennato dalla lista dei papabili alla successione di Prandelli, in cui qualche chiacchiera giornalistica ha iniziato a inserirlo subito dopo l'eliminazione.
Risultato storico, e nel complesso meritato, per gli algerini: tra i quali figurano, però, 16 elementi su 23 cresciuti calcisticamente Oltralpe.
Quindi francesi, al di là di origini ed etnia, esattamente come Balotelli è italiano al di là di origini ed etnia.
Sono soprattutto le proporzioni a lasciare perplessi: un giocatore su dieci fra quelli partecipanti al Mondiale difendeva i colori di un Paese che - almeno in partenza - non è il suo, per chiarire l'entità del fenomeno.
Ma che una Nazionale si fondi per due terzi su una scuola tecnica estera rappresenta un'anomalia troppo marcata.
Forse sarebbe saggio imporre una maggioranza di convocati cresciuti calcisticamente - al netto di qualsiasi altra considerazione, ribadisco - nel Paese che rappresentano.
Con undici posti per squadra, i naturalizzati troverebbero comunque ampio spazio.

Non concordo.
La questione di sangue e di "con CHI sei cresciuto" è fondamentale.
Questi, nonostante siano cresciuti in francia, sono algerini figli di algerini praticamente tutti di prima generazione.

Balotelli di straniero c' ha solo il colore. E' cresciuto in Italia con genitori italiani.

[Reflexblue]

Bisognerebbe escogitare un modo per stabilire in tempi non sospetti -che ne so, al raggiungimento maggiore età o dopo l'esordio nel calcio professionistico- la nazione che si vuole rappresentare. Si decide e non si può più tornare indietro.
E' inconcepibile arrivare a ventisei anni e misurare col bilancino se rappresentare questa o quella nazionale solo in base al proprio tornaconto personale, vedi Diego Costa o Amauri nel recente passato. Forse sarò troppo romantico, ma non si può equiparare la nazionale a una squadra di club.

[fish_mark]

Bisognerebbe escogitare un modo per stabilire in tempi non sospetti -che ne so, al raggiungimento maggiore età o dopo l'esordio nel calcio professionistico- la nazione che si vuole rappresentare. Si decide e non si può più tornare indietro.
E' inconcepibile arrivare a ventisei anni e misurare col bilancino se rappresentare questa o quella nazionale solo in base al proprio tornaconto personale, vedi Diego Costa o Amauri nel recente passato. Forse sarò troppo romantico, ma non si può equiparare la nazionale a una squadra di club.

GUarda che la normativa FIFA non è proprio di poco conto. Non è che puoi cambiare maglia della nazionale con la stessa disinvoltura con cui la mattina ti cambi i calzini.

[Reflexblue]

GUarda che la normativa FIFA non è proprio di poco conto. Non è che puoi cambiare maglia della nazionale con la stessa disinvoltura con cui la mattina ti cambi i calzini.

Non intendevo cambiare maglia, so che ci sono regole ferree su questo punto. Per fortuna.
Parlavo di quella casistica di indecisi a causa di un'esplosione calcistica un po' ritardata.
Per esempio Thiago Motta non può giocare nella nazionale italiana, secondo me. Ledesma e Osvaldo idem.
Ma che c'entra con l'Italia un giocatore nato in Brasile da genitori brasiliani, formatosi calcisticamente in Brasile e che fino a 27 anni giocava in Spagna?

[Drenai]

il caso di diego costa è clamoroso. e disgustoso a mio avviso.

uno arriva a 25 anni, esordisce con la sua nazionale sebbene in amichevole, dopo qualche mese prende anche il passaporto spagnolo (senza alcun legame personale, solo per averci giocato il numero sufficiente di anni) e cambia nazionale.
che senso ha parlare di squadre nazionali se si permette questo?

[WombyZoof]

thiago motta ha pure giocato con la nazionale maggiore. camoranesi ha giocato in messico fino a 25 anni.

no ai soldati di ventura, se si vuole dare un senso alle  squadre nazionali e ai valori  che dovrebbero rappresentare. se si canta l'inno a inizio partita, che almeno ti batta il cuore e ti scappi una lacrima, per la miseria.  che almeno sia quella la tua lingua madre.

se no diventano rappresentative di lega.

[Drenai]

thiago motta almeno ha solo giocato con le giovanili del brasile. è un caso analogo ai franco-algerini che giocano in massa per l'algeria. diego costa è un caso estremo, non me ne vengono in mente di simili almeno in tempi recenti.

[Reflexblue]

thiago motta almeno ha solo giocato con le giovanili del brasile. è un caso analogo ai franco-algerini che giocano in massa per l'algeria. diego costa è un caso estremo, non me ne vengono in mente di simili almeno in tempi recenti.

Ma infatti il caso Diego Costa è disgustoso. Hanno fatto bene i brasiliani a fischiarlo senza pietà e lui mi cala tantissimo nella reputazione. Nemmeno ricordavo che avesse giocato due partite con i verdeoro, credevo bastasse rispondere una convocazione per precludersi la possibilità di cambiare casacca.
Detto questo, Motta, Camoranesi, Amauri non c'entrano niente con noi lo stesso. Anche se erano vergini di convocazioni. Voglio dire, se Amauri invece di finire al Napoli nel 2001 fosse andato a giocare al Fulham, tanto per dire, probabilmente avrebbe continuato la sua carriera in Premier lontano dai riflettori degli addetti ai lavori italiani e nessuno si sarebbe sognato di iniziare quella ridicola telenovela cinque o sei anni fa. E nemmeno lui avrebbe pensato lontanamente di proporsi in maglia azzurra.