la notte del 12 maggio. LIVE

[Andre]

Tempismo perfetto direi ...

Molti lavoratori ebbero il tempismo perfetto per uscire, poco prima che la casa iniziasse a bruciare ...

gli incentivi economici a quei tempi erano notevoli ...

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[Jim Bowie]

Ho scommesso su me stesso ed un po' per fortuna, un po' per capacità' la scommessa l'ho vinta. Niente incentivi se non le dovute 8 mensilità' più' chiaramente la mia liquidazione


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[Andre]

Caspita, gran coraggio, complimenti

 Forse gli incentivi erano per i soli prepensionamenti ?

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[Jim Bowie]

Non lo so circa gli incentivi, ma credo che fossero per chi era prossimo all'età pensionabile, mentre io nel 98 avevo solo 46 anni.


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[BobLovati]

AZ 610, il simbolo dell'efficienza italiana. 

Cascasse il mondo, la 610 doveva partire in orario.

anche se nel 1971 il comandante aveva l´ordine, in caso di qualsiasi leggerissimo inconveniente, di tornare a FCO, dopo aver scaricato nel Tirreno tutto il carburante che eccedesse il max previsto all´atterraggio.

Che mazzo che ci toccava fare, fra le lamentele dei pax sbarcati, ed il casotto per farli ripartire, dopo i controlli effettuati sul 747    

Tempismo perfetto direi ...
Molti lavoratori ebbero il tempismo perfetto per uscire, poco prima che la casa iniziasse a bruciare ...
gli incentivi economici a quei tempi erano notevoli ...

qui, invece, m´è andata di lusso; a novembre 2005 c´erano ancora   

[LaLazioMia]

Premesso che sono d'accordo con te al 100%, mi sono sorpreso ad essere d'accordo non sono sulla sostanza ma anche sulla forma: "io ci vado tutte le sante domeniche". Cioè, devo ammettere che quest'anno ci sono andato un sacco di volte con lo stesso spirito con cui andavo a messa la domenica da pischello, quando mia madre praticamente mi obbligava a farlo: a volte per routine, a volte per dovere, più raramente per piacere.

Quest'anno andare allo stadio è stato un piacere a

Lazio-Juventus di Supercoppa, perché eravamo ancora ubriachi di trionfo e c'era un altra coppa in palio;
Lazio-Udinese, perché era la prima giornata, quando la mia fedeltà è premiata da un senso di gran voluttà;
Lazio-Legia Varsavia, perché l'Europa è sempre l'Europa;
Roma-Lazio, perché avevo voglia di guardarli in faccia e cantargli "26 maggio, che giornataccia";
Lazio-Apollon Limassol, perché l'Europa è sempre l'Europa;
Lazio-Trabzonspor, perché l'Europa è sempre l'Europa;
Lazio-Inter, perché c'era una grande voglia di voltare pagina;
Lazio-Torino, perché era un dentro/fuori in chiave Europa League.

Sarebbe stato un piacere a Lazio-Parma di Coppa Italia, ma quella sera non potevo.

A Lazio-Juventus e Lazio-Roma ci sono andato per puro terrore, per avere sotto gli occhi il pericolo e gestirlo in modo "attivo".

Prima, non ero andato a Lazio-Cagliari perché Udinese-merde del pomeriggio mi aveva distrutto nello spirito.
Poi, non sono andato a Lazio-Ludogorets perché ero già incazzato dopo aver saputo la formazione che avrebbe giocato.
Poi, non sono andato a Lazio-Sassuolo perché non avevo voglia di una serata "anti".
Poi, non sono andato a Lazio-Milan perché in contemporanea si giocava Catania-Juventus e la mia testa era soprattutto lì.

In tutte le altre occasioni - e parliamo di ben 10 partite - sono andato solo perché avevo l'abbonamento. Trascinandomi con fatica, manco stessi andando a lavorare. Ricapitolando: su 20 volte che sono andato 8 l'ho fatto con piacere, 2 per dovere e 10 controvoglia.

Perché controvoglia? Per colpa dell'ambiente, al 50%, e per l'altro 50% a causa del fatto che si trattava di partite per lo più insignificanti giocate da una squadra che pure quando fa 3-3 all'ultimo minuto mi coinvolge fino a un certo punto, sia emotivamente che esteticamente.

Insomma, lunedì sera eravamo 65mila perché molti contestatori avevano fame di stadio e/o volevano dare uno schiaffo morale a Lotito, perché era una bella serata di maggio e i biglietti costavano 3 euro, perché la cappa-merde si era finalmente dissolta, ma anche perché sapevamo che saremmo andati a vedere qualcosa di bello.
La domenica c'è bisogno di bellezza. La bellezza può essere tante cose: un nuovo campione da scoprire, una squadra che gioca un calcio meno minestrato, un nodo positivo alla bocca dello stomaco perché ti stai giocando qualcosa di importante, uno stadio pieno che canta e per 90 minuti ti fa vivere in un'altra dimensione, a prescindere dal risultato. Quest'anno spesso è mancato quasi tutto. E' mancata la bellezza di uno stadio pieno, ma è mancato uno stadio pieno anche perché sono mancati tanti altri tipi di bellezza. Il clima che si respira non può essere visto solo come causa. Il clima che si respira è anche un effetto.

[chinaglia]

Sto vedendo il film che Michele Plastino ha realizzato il 12 maggio: con le lacrime agli occhi.

Criticabile quanto si vuole, ma a Michele Plastino va riconosciuto di aver saputo immortalare alcuni dei più bei momenti di Lazialità di sempre, rimasti scolpiti negli occhi delle persone anche grazie alle immagini che ha saputo mettere insieme. 



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[darienzo]

Lui ha sempre saputo lavorare benissimo da bordocampo, e poi ha questo rapporto franco coi protagonisti 1974 e 1987.  Certo lo score musicale poteva variarlo, no aspetta, ecco John Lennon, e il rapporto franco è anche con quelli del 2000.  Ma possibile solo col Patron non ha "affiatato"?

[Jim Bowie]

Forse perché' voleva uno come Ferlaino alla Lazio. Plastino e' tifoso del Napoli, se era della Lazio da mo che non lo è' piu'


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[zorba]

Ieri sera mi è capitato di vedere solo uno spezzone del documentario di Plastino, girato lunedì scorso all'Olimpico.

Non mi è sembrato malvagio (per quel poco che ho visto).

Chi ha potuto vederlo tutto?

[Aquila Maremmana]

Ma nel documentario ha poi mostrato la copia del bonifico ungherese?

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[Fabio70rm]

Questo documentario per caso è disponibile on line? Sarei curioso di vederlo.

Plastino nei documentari ha sempre fatto bei lavori.

[darienzo]

Visto tutto. Il "vecchio" Plastino in campo e ai bordi fuori dai lacciuoli imposti da lega e questura ha ancora una bella camminata. Però a me l'uso e l'abuso che si fa della squadra del '74 contro la Lazio del presente non mi piace per niente. Comunque alcuni di loro erano visibilmente emozionati, compresi i figli di chi non c'è più.
Al rientro in studio D'Amico ha parlato espressamente di due Lazio, e Greco che il giorno dopo la serata del 12 il Patron avrebbe dovuto rimettere la società nelle mani  dei tifosi.
Io spero sempre che si possa arrivare a una pacificazione un bel giorno

[maxilotte]

Ma "l'avv." Bellantonio c'era?

[fish_mark]

Nelle immagini l'atto della firma della pacificazione.

[LaLazioMia]

Certo, certo , peccato che Lotito il 13 mattina non abbia rimesso la Società nelle mani  dell' avv Ricciardi(l'intellettuale del gruppo, se ben ricordo ), o del  noto notaio in Roma o non abbia scritto  "Cara Consob ti scrivo"


Comunque Lotito sta riuscendo nell'impresa di dare ragione a certa gente.

[Cliath]

E' fatto col cuore 

Si vede. E si sente. 
Grazie anche da parte mia: per me è il video più rappresentativo di quella giornata. Da brividi quasi alla fine, quando si alternano gli inni ai cori dei tifosi.
(l'ho anche ri-condiviso su fb)

SFL! 

[LaLazioMia]

Grandissimo Francesco Tomei.


PS , ma non OT : E' indecente solo pensare come il trionfo del 26 Maggio 2013 sia stato sputtanato in cosi' breve tempo

 

[Reflexblue]

La citazione finale dal film Blow è commovente. Grandissimo film, sottovalutato. Ray Liotta un padre starordinario. Laziale, ovviamente.

ps: dopo quel brindisi però a Johnny Depp se lo bevono gli sbirri. 

[Sorcio]

Si vede. E si sente. 
Grazie anche da parte mia: per me è il video più rappresentativo di quella giornata. Da brividi quasi alla fine, quando si alternano gli inni ai cori dei tifosi.
(l'ho anche ri-condiviso su fb)

SFL! 

Grazie miei cari, mi fate imbarazzare