Autore Topic: la notte del 12 maggio. LIVE  (Letto 31491 volte)

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Pomata

Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #380 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 15:20:07 »
da laziopolis

Nella città nemica una bandiera che non si strappa 



E allora tuffiamoci. E che lacrime siano. Tanto di più non ne escono, dopo il tuffo al cuore di quella splendida lettera che Massimo ha scritto al suo, di babbo. Il babbo che stasera un popolo intero celebra perché Tommaso, tra i tantissimi che hanno onorato la Lazio, nella memoria collettiva ha il ruolo di padre per antonomasia. Per la parabola umana, per l’ideale di famiglia che hanno i Maestrelli, per l’amore che diffondono, per la modestia innata, gli occhi al cielo dopo lo scudetto, per la gioia sempre a braccetto col dolore, per la malattia affrontata con dignità prima che con forza, per le tragedie successive, un’altra mamma e un altro papà giovani strappati dal destino ai propri figli. Perché la loro storia assomiglia alla nostra in una qualsiasi delle tante sfaccettature.
 Ecco, gli occhi sono lucidi nel caleidoscopio dell’Olimpico. Ma non faremo l’elenco di chi non c’è più. Quello è nel cuore di ciascuno e comprende le proprie, di stelle lontane. Gli occhi stasera servono per guardarsi negli occhi. E riconoscersi. Imbiancati, stempiati, sovrappeso, ma sudati, paonazzi come in quel pomeriggio del record, di questo stadio mai più visto così, non un’altra bandiera che potesse entrarci. Gli occhi dei nostri figli che ci scrutano curiosi, che quella storia ce la leggono dentro o l’hanno sentita tante volte. Ma ora sembrano viverla spiando di sottecchi il cuore che ci si gonfia, il groppo che sale. E che è stato il loro, nell’infinito pomeriggio del 2000. Identico, perché non potrà mai esserci una vittoria più bella dell’altra. Lo sport è così. Non ti prende mai alle spalle, non può sorprenderti. Se pensi a Fiorini è lo stesso, alle sue sigarette proibite, allo sguardo triste da guascone. Se pensi a Napoli e al Campobasso, che allora ci sembrava una montagna e oggi è sparito. Poli si confonde con Sosa, Signori con D’Amico, Pulici con Marchegiani. E’ la Lazio che hai davanti e non è un sogno.
 I figli ci guardano. Vorrebbero abbracciarci ma siamo grandi, c’è pudore.  Meglio godersi la sfilata di quei mille che passano sorridenti, orgogliosi dei colori scelti nel 1900. Che si allenano e lottano per l’onore di esserci, per il senso d’appartenenza che si chiama Lazialità e che rappresenta la linfa e forse anche il mistero, che gli altri non possono capire. Che non potrà mai capire chi stasera non c’è per propria scelta e per stupido puntiglio. Puntini lontani, i bambini, il futuro. L’orgoglio di esserci in una città spesso nemica. Chiamarla polisportiva sarebbe riduttivo. Sfila la Società Sportiva Lazio, così la chiamò Bigiarelli.  E nella città nemica è una bandiera che non si strappa, che non si logora, che regge agli tsunami. Ecco i piccolissimi del rugby, che le mamme hanno faticato ad addormentare, l’atletica e il nuoto a braccetto, regine delle Olimpiadi. Dalle arti marziali al volo a vela c’è tutto un mondo che il mondo ci invidia, in ordine alfabetico per pari dignità. E quando piovono i parà, col sole che tramonta piano su Roma, l’orgoglio cresce a dismisura perché la Lazio ha vinto medaglie sul campo e medaglie alla memoria. E tu ne fai parte, anche se non hai mai giocato, mai gareggiato, per il solo fatta di averla scelta.
 A questo servono i padri. Ad aprire la strada ai figli, a prenderli per mano e spiegar loro la vita. Ecco per noi la Lazio non è solo la squadra del cuore, o meglio le squadre del cuore, ma un ideale purissimo. Questa storia, che stasera raccoglie 40 di 114 anni, si può tramandare solo così, perché altrimenti ce la farebbero sparire da sotto il naso, rivali e complici. “Papà ma quello è Martini? Ammazza come corre ancora…”.  “E Caso è stato pure allenatore nostro, vero papà?”. “Sono venuti proprio tutti, guarda Poli e Piscedda, papà io ero piccolo sulle tue spalle. Ma quelli del 2000 li riconosco tutti, per me sono i più belli. E per te?...” Guardo Fascetti e Delio Rossi, i più vicini in spirito al Maestro. E i suoi ragazzi, certo. E’ prima di tutto loro, la festa. Per organizzarla così bella ci hanno buttato mesi di lavoro: PuliciPetrelliMartiniWilsonOddiNanniGarlaschelliD’Amico. Ne mancano tre, uno biondo, uno gobbo e uno stempiato. Angeli tra gli angeli, ricordati uno per uno come in una dolorosa via crucis. Ci sono i figli. E i padri di figli perduti. Ma c’è un’unica famiglia che tutti ci comprende. I figli mi guardano e io guardo loro. Se scappa una lacrima, segue sempre un sorriso. E poi amore ancora amore amor per te...
Vincenzo Cerracchio

Applausi, poteva chiudere con un invito a non abbandonare mai la Lazio.

Offline fish_mark

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #381 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 15:33:38 »
Applausi, poteva chiudere con un invito a non abbandonare mai la Lazio.

Proponiti come correttore di bozze, hai visto mai?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline Cliath

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #382 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 15:39:08 »
Nemmeno io credo a questa teoria. Credo più probabile che considerato l'atmosfera con cui s'è voluto strumentalizzare la cosa certi individui abbiano preso delle scelte. Ricordiamoci che fino a qualche giorno prima si dovevano presentare le nuove maglie all'evento. Poi Wilson e Oddi hanno cambiato idea.

Ma anche io credo sia stata una questione di scelte personali.
Invece un'altra cosa che non si è capita è il motivo del cambiamento di idea degli organizzatori di non far più indossare le nuove maglie durante l'evento (tanto che la società ha dovuto ripiegare all'ultimo momento con la presentazione nella mattinata)...

Alex_K

Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #383 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 15:42:54 »
Invece un'altra cosa che non si è capita è il motivo del cambiamento di idea degli organizzatori di non far più indossare le nuove maglie durante l'evento (tanto che la società ha dovuto ripiegare all'ultimo momento con la presentazione nella mattinata)...

Temo che sia a causa del fatto che si vogliono boicottare i prodotti ufficiali.
Temo.

Offline Drenai

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #384 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 15:43:33 »
immagino che ci siano componenti dell'organizzazione, o vicine alla stessa, che non amano molto il merchandising ufficiale. voglio dire, invitano costantemente a boicottarlo. mi sembrava molto strano quando si era parlato della contestuale presentazione ufficiale, non mi sono affatto stupito che sia saltata.
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Offline Cialtrone

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #385 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 15:49:25 »
Nella presentazione qualche giorno fa Wilson disse che Di Canio non ha mai risposto alle chiamate.

E Simoncino Inzaghi, Re della Coppa Italia Primavera, come mai non c'era?

Offline BobLovati

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #386 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 15:59:33 »
Applausi, poteva chiudere con un invito a non abbandonare mai la Lazio.

non sempre ricorda di essere lazialissimo, magari  ;)
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Pomata

Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #387 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 16:00:18 »
Proponiti come correttore di bozze, hai visto mai?

No, ho fatto solamente la 3ª media, figurati, magari come tifoso.

mrmoto

Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #388 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 17:05:35 »
Per prepare la trasmissione radio di stasera (Lazioworld) devo leggiermi tutti gli articoli sulla Lazio su internet. Purtroppo, la strumentalizzazione di questa serata mi sta veramente facendo arrabbiare. Una cosa continuo a leggere sul pubblico. "Che bello vedere lo stadio così pieno, questo è il vero popolo laziale, non quello che si vede allo stadio di recente."

Ecco adesso lo strillo

LO STADIO E' VUOTO PERCHE' VOI NON CI VENITE. SIETE VOI QUELLI CHE MANCANO, NON IO, CHE CI VADO TUTTE LE SANTE DOMENICHE.

Offline Drenai

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #389 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 17:10:10 »
anche io ho notato questa contraddizione. il tono sul web è "questo è lo stadio che ci hanno tolto" strillato da quelli che incitano domenicalmente a non andarci. mah.
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Offline aquilafelyx

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #390 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 17:22:21 »
anche io ho notato questa contraddizione. il tono sul web è "questo è lo stadio che ci hanno tolto" strillato da quelli che incitano domenicalmente a non andarci. mah.

Sublimato  di propaganda cateterista,

comunque rilancio qui la mia riflessione fatta tempo addietro, in qualche ambiente si teme che l'eventuale concessione per lo stadio delle cacche acceleri le procedure anche per Lotito, se questo dovesse verificarsi si prospetta una lunga gestione dinastica con parecchi fegati spappolati in città, è stato questo, secondo me, che ha radicalizzato la contestazione.
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Offline Jim Bowie

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #391 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 17:48:24 »
Sublimato  di propaganda cateterista,

comunque rilancio qui la mia riflessione fatta tempo addietro, in qualche ambiente si teme che l'eventuale concessione per lo stadio delle cacche acceleri le procedure anche per Lotito, se questo dovesse verificarsi si prospetta una lunga gestione dinastica con parecchi fegati spappolati in città, è stato questo, secondo me, che ha radicalizzato la contestazione.
Io invece penso, che se si accellerassero le pratiche per la costruzione dello stadio, sull'onda lunga dello stadio delle merde il "cessoleo", Lotito sara' molto piu' incline a vendere.
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Offline BobLovati

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #392 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 18:20:44 »
Io invece penso, che se si accellerassero le pratiche per la costruzione dello stadio, sull'onda lunga dello stadio delle merde il "cessoleo", Lotito sara' molto piu' incline a vendere.


magna tranquillo ( fortunatamente per la Lazio  ;) )
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Offline Cliath

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #393 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 18:21:35 »
LO STADIO E' VUOTO PERCHE' VOI NON CI VENITE. SIETE VOI QUELLI CHE MANCANO, NON IO, CHE CI VADO TUTTE LE SANTE DOMENICHE.

Stasera ripetilo fino allo sfinimento.
Grazie

Offline Andre

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R: la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #394 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 19:02:05 »
Perché Roma ci é nemica ? La città ha due squadre, non una sola

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da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline ML

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #395 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 19:19:24 »
LO STADIO E' VUOTO PERCHE' VOI NON CI VENITE. SIETE VOI QUELLI CHE MANCANO, NON IO, CHE CI VADO TUTTE LE SANTE DOMENICHE.

Premesso che sono d'accordo con te al 100%, mi sono sorpreso ad essere d'accordo non sono sulla sostanza ma anche sulla forma: "io ci vado tutte le sante domeniche". Cioè, devo ammettere che quest'anno ci sono andato un sacco di volte con lo stesso spirito con cui andavo a messa la domenica da pischello, quando mia madre praticamente mi obbligava a farlo: a volte per routine, a volte per dovere, più raramente per piacere.

Quest'anno andare allo stadio è stato un piacere a

Lazio-Juventus di Supercoppa, perché eravamo ancora ubriachi di trionfo e c'era un altra coppa in palio;
Lazio-Udinese, perché era la prima giornata, quando la mia fedeltà è premiata da un senso di gran voluttà;
Lazio-Legia Varsavia, perché l'Europa è sempre l'Europa;
Roma-Lazio, perché avevo voglia di guardarli in faccia e cantargli "26 maggio, che giornataccia";
Lazio-Apollon Limassol, perché l'Europa è sempre l'Europa;
Lazio-Trabzonspor, perché l'Europa è sempre l'Europa;
Lazio-Inter, perché c'era una grande voglia di voltare pagina;
Lazio-Torino, perché era un dentro/fuori in chiave Europa League.

Sarebbe stato un piacere a Lazio-Parma di Coppa Italia, ma quella sera non potevo.

A Lazio-Juventus e Lazio-Roma ci sono andato per puro terrore, per avere sotto gli occhi il pericolo e gestirlo in modo "attivo".

Prima, non ero andato a Lazio-Cagliari perché Udinese-merde del pomeriggio mi aveva distrutto nello spirito.
Poi, non sono andato a Lazio-Ludogorets perché ero già incazzato dopo aver saputo la formazione che avrebbe giocato.
Poi, non sono andato a Lazio-Sassuolo perché non avevo voglia di una serata "anti".
Poi, non sono andato a Lazio-Milan perché in contemporanea si giocava Catania-Juventus e la mia testa era soprattutto lì.

In tutte le altre occasioni - e parliamo di ben 10 partite - sono andato solo perché avevo l'abbonamento. Trascinandomi con fatica, manco stessi andando a lavorare. Ricapitolando: su 20 volte che sono andato 8 l'ho fatto con piacere, 2 per dovere e 10 controvoglia.

Perché controvoglia? Per colpa dell'ambiente, al 50%, e per l'altro 50% a causa del fatto che si trattava di partite per lo più insignificanti giocate da una squadra che pure quando fa 3-3 all'ultimo minuto mi coinvolge fino a un certo punto, sia emotivamente che esteticamente.

Insomma, lunedì sera eravamo 65mila perché molti contestatori avevano fame di stadio e/o volevano dare uno schiaffo morale a Lotito, perché era una bella serata di maggio e i biglietti costavano 3 euro, perché la cappa-merde si era finalmente dissolta, ma anche perché sapevamo che saremmo andati a vedere qualcosa di bello.
La domenica c'è bisogno di bellezza. La bellezza può essere tante cose: un nuovo campione da scoprire, una squadra che gioca un calcio meno minestrato, un nodo positivo alla bocca dello stomaco perché ti stai giocando qualcosa di importante, uno stadio pieno che canta e per 90 minuti ti fa vivere in un'altra dimensione, a prescindere dal risultato. Quest'anno spesso è mancato quasi tutto. E' mancata la bellezza di uno stadio pieno, ma è mancato uno stadio pieno anche perché sono mancati tanti altri tipi di bellezza. Il clima che si respira non può essere visto solo come causa. Il clima che si respira è anche un effetto.

Offline Drenai

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #396 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 19:29:55 »
tutto quello che dici è sensato e giusto, tranne però la faccenda della minestra.
non sei il primo secondo me a travisare per pregiudizio i difetti della lazio di quest'anno.
ti dico una cosa di cui sono convinto: se reja fosse stato fino in fondo minestraro, oggi saremmo sesti.
non so cosa sia successo, ma a un certo punto (diciamo da genoa-lazio) in poi, abbiamo preso a giocare meglio degli avversari e cercare sempre di fare la partita, in casa e fuori, finendo regolarmente infilzati come polli, cappellata dopo cappellata. questo atteggiamento è quanto di piu antirejano che esista.
non so cosa l'abbia causato, ma mi aspetterei critiche diverse, non il solito refrain del minestraro, che al campionato attuale si applica poco.
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Larry Bird

Offline ML

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #397 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 19:31:58 »
tutto quello che dici è sensato e giusto, tranne però la faccenda della minestra.

"Toccatemi tutto ma non il mio Reja"  :D

Offline Drenai

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #398 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 19:34:21 »
in realtà stavolta la mia è una critica... il mio papà adottivo ha tradito se stesso (per me rimettendoci in termini di punti) e si trova accusato lo stesso di minestraggine. mondo crudele.
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Offline ML

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Re:la notte del 12 maggio. LIVE
« Risposta #399 : Mercoledì 14 Maggio 2014, 19:46:20 »
in realtà stavolta la mia è una critica... il mio papà adottivo ha tradito se stesso (per me rimettendoci in termini di punti) e si trova accusato lo stesso di minestraggine. mondo crudele.

Seriamente: non essendo un topic tattico l'ho tagliata con l'accetta.
Dopodiché lo vedo anch'io che - causa difesa colabrodo - questa è una squadra poco rejana e molto petkoviciana, intendendo per "petkoviciana" una squadra senza centravanti e con due centrali ridicoli, che se provi a difendere non tiene il risultato e se provi ad attaccare subisce molti più gol di quanti ne segna. Detto questo, rejana lo è nei ritmi bassi (anche causa anagrafe) e nella mentalità. Nel subire la partita senza mai tentare di aggredirla. Nel mettersi dietro ogni volta che passa in vantaggio. Questo intendevo con "minestrato", non certo che giochiamo oggi come giocavamo tre anni fa.