Autore Topic: Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...  (Letto 10533 volte)

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Offline Matita

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R: Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #40 : Lunedì 12 Maggio 2014, 13:21:47 »
 chi va spontaneamente, senza farsi troppe domande, senza fare troppi sforzi di memoria.

C e pure chi la vive sempre cosi la Lazio.
Nel bene e nel male.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

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Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline fish_mark

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Re:R: Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #41 : Lunedì 12 Maggio 2014, 13:23:47 »
C e pure chi la vive sempre cosi la Lazio.
Nel bene e nel male.

E sono tantissimi, carissimo, molti di più di quello che pensi.
Ma sono tanti 'na cifra.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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ThomasDoll

Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #42 : Lunedì 12 Maggio 2014, 13:26:14 »
Una polemica estenuante, che ben  rappresenta la situazione intorno alla Lazio. Dato il controllo del territorio allo stadio, da vent'anni in mano alla curva, cerco di sottolineare una contraddizione latente nel discorso di Frank 73: chi ha abbandonato la Lazio nella frequentazione domenicale è stato indotto dalla curva in più modi. Ci sono molti nauseati dalle proteste e molti che protestano. Quindi per chi vale il discorso? Ed è giusto ridurre tutto a un assurdo rank & file? Io non voglio essere inquadrato in uno schieramento e rigetto l'automatismo che lega il mio pensiero ai miei comportamenti. Se batto le mani a Nesta a margine di un evento organizzato da Belzebù non ho avallato nessuna pratica di Belzebù. Altrimenti potrei sostenere che chi vede le partite della Lazio su Mediaset Premium è un berlusconiano milanista affamatore della RAI, con la scia di (s)pregiudicati che ne consegue, e come minimo è complice dello scippo dello scudetto del '99. 
Non esistono troppe scelte in questo caso: se vuoi la festa delle vecchie glorie aderisci all'invito fatto da personaggi la cui lazialità è offuscata dall'antilotitismo. Chi si sente arruolato in questa o quella fazione non dimentichi di essere solo un'unità senziente di tifoso laziale, che non è poco: si può dire ciao a Mancini e tenere a mente che certa gente sbaglia.
Mi ricordo di aver visto un concerto di Joe Strummer gratuito organizzato in campagna elettorale dal PSI: cantai London Calling e Boia Craxi con la stessa foga, e mi sentii molto poco socialista ad essere lì. perché Joe Strummer era il mio idolo, e se a metterlo sul palco era il Ku Klux Klan lui rimaneva tale. Altrimenti ci si potrebbe porre il Problema: come mai sti pregiudicati hanno questo potere d'indirizzo sulle cose laziali? Non sarà sbagliata la Lazio, o non sarà sbagliato seguirla? Non è così, non lo sarà mai. Essere presenti a questo evento è rivendicare il diritto a festeggiare le glorie della Lazio in quanto laziali, lo scudetto del '74 non è di proprietà di nessuno, foss'anche il capitano superstite di quella squadra.

Offline Frank 73

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Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #43 : Lunedì 12 Maggio 2014, 13:42:37 »


Chi lo organizza non è tamtp importante neanche per me.
Fosse solo per quello, oggi ci sarei stato.
L'ho messo - in chiusura del mio intervento - come paradosso provocatorio, in contrapposizione all'alibi di non andare allo stadio per Lotito. E allora "io non vaodo per..."
Ma nella prima parte del mio intervento ho scritto la ragione per la quale non vado. Non vado perché la domenica sono allo stadio, uno stadio vuoto, e vedo la Lazio abbandonata e sola.
Non riesco a condividere la festa di oggi proprio con chi l'ha lasciata sola.
Ci soffrirei troppo, mi sentirei fuori posto.
Il mio posto è dove c'è la Lazio.
Oggi non so se c'è, la domenica sì.
E mi brucia lo stomaco a vederla abbandonata.
Tutto qui.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Zapruder

Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #44 : Lunedì 12 Maggio 2014, 13:47:52 »
Chi lo organizza non è tamtp importante neanche per me.
Fosse solo per quello, oggi ci sarei stato.
L'ho messo - in chiusura del mio intervento - come paradosso provocatorio, in contrapposizione all'alibi di non andare allo stadio per Lotito. E allora "io non vaodo per..."
Ma nella prima parte del mio intervento ho scritto la ragione per la quale non vado. Non vado perché la domenica sono allo stadio, uno stadio vuoto, e vedo la Lazio abbandonata e sola.
Non riesco a condividere la festa di oggi proprio con chi l'ha lasciata sola.
Ci soffrirei troppo, mi sentirei fuori posto.
Il mio posto è dove c'è la Lazio.
Oggi non so se c'è, la domenica sì.
E mi brucia lo stomaco a veder
la abbandonata.
Tutto qui.

Si può chiudere qui.

Offline Jim Bowie

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Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #45 : Lunedì 12 Maggio 2014, 13:56:05 »

 Essere presenti a questo evento è rivendicare il diritto a festeggiare le glorie della Lazio in quanto laziali, lo scudetto del '74 non è di proprietà di nessuno, foss'anche il capitano superstite di quella squadra.

Parole Sante, lo scudetto del '74 e' di tutti noi laziali, così come lo è' la Lazio.
La Lazio e' patria nostra, non la casa di Ginko o di Diabolik
Chi non ricorda il passato non ha futuro.


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Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

ThomasDoll

Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #46 : Lunedì 12 Maggio 2014, 13:56:11 »
no: si può aggiungere che chi va non è etichettabile in nessun modo, solo dopo si può chiudere davvero. E questo non è certo un appunto da fare a Frank. Andare o non andare oggi non regala punti di lazialità.

Offline Whistle

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Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #47 : Lunedì 12 Maggio 2014, 13:59:25 »
Anch'io non ci vado perché temo che la festa, nonostante gli appelli, si trasformi in un Lazio-Sassuolo...
Tutti hanno le proprie colpe per il fallimento di quest'anno: societá, allenatori, squadra, ma anche i tifosi che l'hanno abbandonata.
I laziali ci sono, sono tanti e questo si vedrá stasera.
I laziali moderni sono diventati dei fighetti che esigono la Champions (come minimo)... per caritá: é giusto avere delle aspirazioni ma la Lazio si sostiene sempre (nella gioia e nel dolore).

Che diano un'occhiata alla Curva Maestrelli stasera!
Lí c'é qualcuno al quale non sono neanche degni di allacciare le scarpe: gli Eagles' Supporters.
Gente che tifava sempre mentre la Lazio retrocedeva in Serie B all'ultimo posto oppure si salvava, per puro miracolo, dalla Serie C.
L'unico motivo che avrei per andare stasera é proprio quello di mettermi, come allora, dietro il loro striscione lungo 54 metri e magari rivedere qualche faccia della mia adolescenza... uno su tutti: Claudio Pillarella.
Bisognerebbe riflettere sul perché una persona del genere é stata costretta ad abbandonare quella Curva che, insieme ad altri, aveva reso grande...

Giglic

Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #48 : Lunedì 12 Maggio 2014, 14:15:51 »
quello che fa veramente tristezza è constatare che ormai qualsiasi cosa accada, ci saranno sempre gli schieramenti, in barba alle più elementari regole del buon senso

tra questo

e questo

non c'è differenza, sono due estremismi tra i quali c'è la realtà di chi non ha NULLA a che fare con radio e ultras, con amici e nemici, con verilazziali e laziali virtuali

in mezzo c'è gente NORMALE che ha saputo dell'iniziativa per passaparola (come me), per aver letto un articolo sul giornale, per aver sentito la notizia dalla stessa LSR, ossia in maniere del tutto scevre da manipolazioni

io la Lazio non l'ho mai lasciata sola, questo mi pone al di sopra di ogni sospetto (voglio sperare) e in cuor mio so che stasera sarà un evento festoso da vivere e da raccontare

con questo vi lascio alle vostre attribuzioni di patenti di lazialità, la mia l'ho detta e ribadita, e non credo di avere altro da aggiungere, solo una preghiera: non è sempre tutto nero o tutto bianco, il grigio - in questo caso - rappresenta la normalità di tantissime persone che vogliono solo far parte di una bella serata, senza altri fini... pensateci su

Holly, massimo rispetto per chi, come te, va per respirare la Lazio. Spero ardentemente, dal più profondo del cuore, che sia così. Personalmente ritengo che questa dovrebbe essere una festa a prescindere da chi in questo momento occupa sia la società, sia l, chiamiamola così, comunicazione alternativa. Io non credo all'autoconvocazione perché, nonostante quello che pensa fish_mark, i laziali non scendono dalla montagna del sapone. Non penso neanche, ovviamente, che l'iperbole usata da zap sia corretta. penso però che ci sia un rischio notevole: quello della strumentalizzazione  della festa. Non è un caso che si celebrino tre Lazio, quando ce ne è una quarta, che proprio quest'anno compie i suoi due lustri, che andrebbe comunque ricordata: quella che, di ritorno da una tournée in Giappone fatta con solo 13 giocatori, era convinta di dover portare i libri in tribunale. Da li inizia un'altra pagina, fatta di errori macroscopici e di successi che sono modesti solo se li si paragonano a quel periodo d'oro che va del 1998 al 2000. Ma è un'altra pagina, non un altro libro, e di questo bisogna avere sempre consapevolezza.
Bene si fa, quindi, ad andare in 60.000 a ricordare il maestro, Giorgio, CeccoNetzer e tutti gli eroi che, come Davide contro Golia, vincevano uno scudetto insperato. E' sacrosanto ricordare il gol di Fiorini e quello di Poli, che chiudono, si spera per sempre, una delle pagine più buie ella nostra storia per cominciare a scrivere l'introduzione del capitolo più bello. Commovente è poi ricordare cosa era la Lazio cragnottiana, con i suoi fasti e le sue vittorie importanti non solo in Italia, ma in Europa. Ma la Lazio è anche quella degli ultimi 10 anni; lasciarla ostentatamente da parte (ripeto: spero vivamente non sia così) espone la manifestazione al rischio serio di essere strumentalizzata. Tanto per cambiare, la società ha gestito quest'evento dal punto di vista comunicativo in maniera secondo me approssimativa (la presentazione della maglia quasi in contemporanea, un cappello piccolo e tardivo sopra, insomma tutte le critiche del mondo). ma mi auguro, e lo spero fortemente, che non si levi un coro che sia uno contro questa dirigenza, o che chi "mena le danze" non si faccia prendere dalla voglia di polemica sterile. Sarebbe tutto molto triste.

Celebriamo la Lazio, quindi, e non altro. Sarò il primo ad essere felice.

Offline Matita

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Re:R: Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #49 : Lunedì 12 Maggio 2014, 14:19:04 »
E sono tantissimi, carissimo, molti di più di quello che pensi.
Ma sono tanti 'na cifra.

Non girartela anche stavolta. Ormai sei starato .
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baol

Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #50 : Lunedì 12 Maggio 2014, 14:36:22 »
Holly, massimo rispetto per chi, come te, va per respirare la Lazio. Spero ardentemente, dal più profondo del cuore, che sia così. Personalmente ritengo che questa dovrebbe essere una festa a prescindere da chi in questo momento occupa sia la società, sia l, chiamiamola così, comunicazione alternativa. Io non credo all'autoconvocazione perché, nonostante quello che pensa fish_mark, i laziali non scendono dalla montagna del sapone. Non penso neanche, ovviamente, che l'iperbole usata da zap sia corretta. penso però che ci sia un rischio notevole: quello della strumentalizzazione  della festa. Non è un caso che si celebrino tre Lazio, quando ce ne è una quarta, che proprio quest'anno compie i suoi due lustri, che andrebbe comunque ricordata: quella che, di ritorno da una tournée in Giappone fatta con solo 13 giocatori, era convinta di dover portare i libri in tribunale. Da li inizia un'altra pagina, fatta di errori macroscopici e di successi che sono modesti solo se li si paragonano a quel periodo d'oro che va del 1998 al 2000. Ma è un'altra pagina, non un altro libro, e di questo bisogna avere sempre consapevolezza.
Bene si fa, quindi, ad andare in 60.000 a ricordare il maestro, Giorgio, CeccoNetzer e tutti gli eroi che, come Davide contro Golia, vincevano uno scudetto insperato. E' sacrosanto ricordare il gol di Fiorini e quello di Poli, che chiudono, si spera per sempre, una delle pagine più buie ella nostra storia per cominciare a scrivere l'introduzione del capitolo più bello. Commovente è poi ricordare cosa era la Lazio cragnottiana, con i suoi fasti e le sue vittorie importanti non solo in Italia, ma in Europa. Ma la Lazio è anche quella degli ultimi 10 anni; lasciarla ostentatamente da parte (ripeto: spero vivamente non sia così) espone la manifestazione al rischio serio di essere strumentalizzata. Tanto per cambiare, la società ha gestito quest'evento dal punto di vista comunicativo in maniera secondo me approssimativa (la presentazione della maglia quasi in contemporanea, un cappello piccolo e tardivo sopra, insomma tutte le critiche del mondo). ma mi auguro, e lo spero fortemente, che non si levi un coro che sia uno contro questa dirigenza, o che chi "mena le danze" non si faccia prendere dalla voglia di polemica sterile. Sarebbe tutto molto triste.

Celebriamo la Lazio, quindi, e non altro. Sarò il primo ad essere felice.


Giglic è amico mio... e si vede  ;)

Offline fish_mark

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Re:R: Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #51 : Lunedì 12 Maggio 2014, 14:41:24 »
Non girartela anche stavolta. Ormai sei starato .

Ma non devo girare proprio niente, carissimo.
Ti basta ricordare che l'unico laziale al mondo non sei tu: e lo sai benissimo.

Per il resto, sei liberissimo di dire e pensare quello che vuoi.
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Offline Matita

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Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #52 : Lunedì 12 Maggio 2014, 14:43:21 »
 nonostante quello che pensa fish_mark, i laziali non scendono dalla montagna del sapone.

jè piacerebbe.

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Offline franz_kappa

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Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #53 : Lunedì 12 Maggio 2014, 14:49:19 »
[...] Non è un caso che si celebrino tre Lazio, quando ce ne è una quarta, che proprio quest'anno compie i suoi due lustri, che andrebbe comunque ricordata: quella che, di ritorno da una tournée in Giappone fatta con solo 13 giocatori, era convinta di dover portare i libri in tribunale. Da li inizia un'altra pagina, fatta di errori macroscopici e di successi che sono modesti solo se li si paragonano a quel periodo d'oro che va del 1998 al 2000. Ma è un'altra pagina, non un altro libro, e di questo bisogna avere sempre consapevolezza.

Celebriamo la Lazio, quindi, e non altro. Sarò il primo ad essere felice.

Non capisco. La celebrazione delle tre Lazio si lega al conseguimento di tre risultati sportivi ben individuabili: lo Scudetto del 1974 (del quale si celebra il quarantennale), la salvezza del 1987 e lo Scudetto del 2000.
Non si capisce perché, di per sé, il decennale dell'arrivo di Lotito alla guida della Lazio (retrodatato, peraltro, visto che dovremmo attendere il prossimo 19 luglio) dovrebbe essere oggetto di simultanea celebrazione.

E' stato peraltro chiaro, sin da subito, che l'obiettivo della manifestazione era strumentale. Su questo non è lecito dubitare.

E pertanto, almeno formalmente, chi ha organizzato la manifestazione non era tenuto a celebrare la Lazio attuale. Tanto più che, implicitamente, l'evento è stato concepito proprio per contrapporsi alla Lazio attuale.
Buon viaggio, caro Piero.

Pomata

Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #54 : Lunedì 12 Maggio 2014, 14:51:34 »
Lazio-Sassuolo 40.000

Di padre in figlio 65.000

Ci sono 30/35 mila Laziali che non vanno allo stadio durante il campionato e oggi festeggiano con gli altri 35/40 mila un giorno storico.

Domenica Lazio-Bologna, stadio vuoto, e me raccomanno boicot a tutto spiano x la campagna abbonamenti e prodotti ufficiali.

Buon divertimento

Non capisco. La celebrazione delle tre Lazio si lega al conseguimento di tre risultati sportivi ben individuabili: lo Scudetto del 1974 (del quale si celebra il quarantennale), la salvezza del 1987 e lo Scudetto del 2000.
Non si capisce perché, di per sé, il decennale dell'arrivo di Lotito alla guida della Lazio (retrodatato, peraltro, visto che dovremmo attendere il prossimo 19 luglio) dovrebbe essere oggetto di simultanea celebrazione.

E' stato peraltro chiaro, sin da subito, che l'obiettivo della manifestazione era strumentale. Su questo non è lecito dubitare.

E pertanto, almeno formalmente, chi ha organizzato la manifestazione non era tenuto a celebrare la Lazio attuale. Tanto più che, implicitamente, l'evento è stato concepito proprio per contrapporsi alla Lazio attuale.

Se fallivamo, invitavamo pure Tulli.


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Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #55 : Lunedì 12 Maggio 2014, 14:53:32 »
60 mila persone per una partita di vecchie glorie sono una notizia che travalica tutte le nostre ricostruzioni e interpretazioni. È un dato di una oggettività mostruosamente monumentale.
Chi si lamenta del fatto ceh vengono celebrate tre lazio, ma non la quarta, forse difetta per senso storico (e non ci crediamo), visto che questa Lazio, che compi tra un paio di mesi il suo decennale, ha detto tutto e il contrario di tutto, ma non è riuscita a conquistare il cuore della massa dei tifosi. Immaginare, che un manipolo di ultras abbia architettato tutto questo significa soltanto aggrapparsi a un certo punto di vista, molto parziale, quindi fallace. Immaginare, poi che proprio questo manipolo di ultras abbia realizzato questo complotto, significa che le capacità di rappresentazione e di comunicazione di chi guida le redini della lazio siano davvero modeste. Gestire una squadra di calcio, del resto, significa fare molto di più che far-quadrare-i-bilanci o allestire una rosa purchessia per disputare i tornei.
La Lazio attuale sarà presente con alcuni suoi giocatori, mentre è notorio che il suo massimo rappresentante abbia poco gradito questa manifestazione. Finché si avrà interesse a marcare la divisione questi saranno i risultati: 10 mila persone in campionato; 60 mila per una partita tra vecchi glorie. Sempre la Lazio c’è di mezzo.
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Pomata

Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #56 : Lunedì 12 Maggio 2014, 15:04:09 »
60 mila persone per una partita di vecchie glorie sono una notizia che travalica tutte le nostre ricostruzioni e interpretazioni. È un dato di una oggettività mostruosamente monumentale.
Chi si lamenta del fatto ceh vengono celebrate tre lazio, ma non la quarta, forse difetta per senso storico (e non ci crediamo), visto che questa Lazio, che compi tra un paio di mesi il suo decennale, ha detto tutto e il contrario di tutto, ma non è riuscita a conquistare il cuore della massa dei tifosi. Immaginare, che un manipolo di ultras abbia architettato tutto questo significa soltanto aggrapparsi a un certo punto di vista, molto parziale, quindi fallace. Immaginare, poi che proprio questo manipolo di ultras abbia realizzato questo complotto, significa che le capacità di rappresentazione e di comunicazione di chi guida le redini della lazio siano davvero modeste. Gestire una squadra di calcio, del resto, significa fare molto di più che far-quadrare-i-bilanci o allestire una rosa purchessia per disputare i tornei.
La Lazio attuale sarà presente con alcuni suoi giocatori, mentre è notorio che il suo massimo rappresentante abbia poco gradito questa manifestazione. Finché si avrà interesse a marcare la divisione questi saranno i risultati: 10 mila persone in campionato; 60 mila per una partita tra vecchi glorie. Sempre la Lazio c’è di mezzo.

Il 26 maggio è nel cuore dei Laziali, parla per te e x 8/10 disoccupati in curva e in radio per favore.

Che domenica ci sia lo stadio vuoto è una vergogna, i 25/30 mila in piú di stasera dovrebbero esserci sempre, loro si che non sono manipolati da nessuno, vedi Holly e mamma sua, solo innamorati di Lazio, QUALUNQUE ESSA SIA, a te il concetto di amare la Lazio QUALUNQUE ESSA SIA, non riesce.

Buon divertimento.

baol

Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #57 : Lunedì 12 Maggio 2014, 15:06:23 »
60 mila persone per una partita di vecchie glorie sono una notizia che travalica tutte le nostre ricostruzioni e interpretazioni. È un dato di una oggettività mostruosamente monumentale.
Chi si lamenta del fatto ceh vengono celebrate tre lazio, ma non la quarta, forse difetta per senso storico (e non ci crediamo), visto che questa Lazio, che compi tra un paio di mesi il suo decennale, ha detto tutto e il contrario di tutto, ma non è riuscita a conquistare il cuore della massa dei tifosi. Immaginare, che un manipolo di ultras abbia architettato tutto questo significa soltanto aggrapparsi a un certo punto di vista, molto parziale, quindi fallace. Immaginare, poi che proprio questo manipolo di ultras abbia realizzato questo complotto, significa che le capacità di rappresentazione e di comunicazione di chi guida le redini della lazio siano davvero modeste. Gestire una squadra di calcio, del resto, significa fare molto di più che far-quadrare-i-bilanci o allestire una rosa purchessia per disputare i tornei.
La Lazio attuale sarà presente con alcuni suoi giocatori, mentre è notorio che il suo massimo rappresentante abbia poco gradito questa manifestazione. Finché si avrà interesse a marcare la divisione questi saranno i risultati: 10 mila persone in campionato; 60 mila per una partita tra vecchi glorie. Sempre la Lazio c’è di mezzo.


Si Fish, c'è la Lazio di mezzo, ma tu spendi 3/4 di questo tuo post a marcare il territorio.
Molte delle vecchie glorie che verranno applaudite stasera, di gloria ne hanno vista poca.
Di bilanci e rose allestite per disputare tornei, forse anche meno.
Come dice Giglic, pagine di un bellissimo libro.
Una vera festa non può essere ad excludendum, in questo caso.


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Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #58 : Lunedì 12 Maggio 2014, 15:11:44 »
Si Fish, c'è la Lazio di mezzo, ma tu spendi 3/4 di questo tuo post a marcare il territorio.
Molte delle vecchie glorie che verranno applaudite stasera, di gloria ne hanno vista poca.
Di bilanci e rose allestite per disputare tornei, forse anche meno.
Come dice Giglic, pagine di un bellissimo libro.
Una vera festa non può essere ad excludendum, in questo caso.

Il territorio non è mio ma di tutti e lo spazio è stato occupato, sponteaneamente, dalla marea montante dallo scorso gennaio. E questa sera nessuno ha escluso nessuno.

Vi chiedo soltanto se questa manifestazione avrebbe avuto lo stesso successo senza (la necessità del)la contestazione.

PS Quanto ai libri ci sono capitoli e capitoli. Si posono anche saltare se la lettura non affascina.
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Re:Dai papà andiamo, stavolta ti porto io...
« Risposta #59 : Lunedì 12 Maggio 2014, 15:18:15 »
La storia della Lazio affascina sempre.