Autore Topic: Il pagellone - Stagione 2013-'14  (Letto 5540 volte)

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Offline cuchillo

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Il pagellone - Stagione 2013-'14
« : Domenica 11 Maggio 2014, 00:31:51 »
Manca una partita. Ma la stagione è finita e i voti li faccio stasera.
Se Felipe Anderson farà una quadripletta contro i pericolantissimi felsinei o se Berisha parerà sei rigori, non cambierà nulla.
No, perché dopo Lazio-Udinese c'era chi voleva la conferma di Hitzlsperger per un suo gol nell'inutile partita di fine 2009-'10...
Chi vuole, aspetti Lazio-Bologna. Il mio pagellone lo faccio stasera.


Marchetti 4,5 - una grande parata col Legia Varsavia sullo 0 a 0, una discreta prova a Firenze, il resto è tutto da dimenticare.

Berisha 6,5 - forse mezzo voto lo sto regalando, ma i giudizi li do in termini relativi. Era venuto per fare la Coppa Italia, si è guadagnato - credo con merito - il posto da titolare. Decisivo nella gara a conti fatti più importante (di quelle che ha giocato lui), cioè a dire, il derby. Discreto per larghi tratti. Non è certo stato il Marchetti del primo biennio ma manco Valerio Fiori 1989-93. Un buon secondo per la prossima stagione.

Konko 5,5 - stagione scialba, senza grandi acuti. Sotto traccia, come la sua intera carriera.

Radu 5,5 - la stagione peggiore di sempre. Spesso rotto, spesso svagato. Non fa così meglio di Abdullay, alla fin fine, a parte la partita da 3 punti col Sassuolo.

Cavanda 3 - uno scandalo su tutti i fronti. Da allontanare con tutti i mezzi leciti da Formello. Il rosso col Ludogorets l'emblema della sua stagione.

Pereirinha 6,5 - voto simbolico. Sarebbe più giusta una sufficienza striminzita, visto che è sempre scassato. Ma a differenza di un lotto cospicuo di elementi, sa cosa vuol dire toccare un pallone.

Biava 5,5 - mezzo punto in più perché in un Paese di ciechi, è un re chi è orbo. Ma da qui a dire che abbia fatto una bella stagione, caspita se ce ne vuole.

Cana 4 - diomio quanto sei scarso. Ecco, dovessi pensare a un giocatore che sintetizzi la stagione della Lazio, penso a lui.

Dias 4 - ciao core.

Ciani 6 - anche qui un voto simbolico. Un 5,5 (e sono generoso) sarebbe stato più giusto. Ma ritengo che in relazione alle gerarchie (doveva essere il quinto), alla considerazione e alle aspettative, sia stato il migliore di tutto il pacchetto difensivo.

Novaretti 5 - non so se più scarso o sfortunato. Quando fa le cose migliori o c'è il miracolo del portiere (Legia Varsavia) o si fa male (col Cagliari, un secondo dopo un intervento che salva un gol fatto) o c'è Biava in fuorigioco (il gol col Milan). Credo che resterà e non sono così convinto che sia quello visto quest'anno. Non dico che possa essere un titolare o il primo rincalzo ma secondo me è meno scarso di così. Il quarto in una squadra senza Europa può farlo.

Ledesma 6 - stagione sufficiente. Certo, non stiamo parlando del Ledesma 2010-'11 che era una diga insuperabile, ma tutto sommato il contributo è stato sufficiente. Nulla più di sufficiente, globalmente, sia chiaro.

Biglia 5,5 - anche qui, grande generosità nel giudizio, considerando che è il primo anno e considerando che c'ho un pregiudizio positivo. A differenza di Novaretti, c'ha un culo che fa provincia. Cagliari, Sampdoria, Livorno, errori inauditi e fuori dal mondo, cui qualcuno ha rimediato. 

Gonzalez 4 - a parte il gol-carambola col Milan e una discreta prestazione con la Juve, vi giuro, non ricordo altro della sua (pessima) stagione.

Onazi 5 - stagione brutta. Continuo a pensare che non sia 'sto predestinato. Obodo alla sua età era grosso modo così. E non mi pare che se lo siano litigati il Barcellona o il Manchester United. Vedremo, facile che io mi sbagli.

Lulic 6 - 6 mesi abbondanti di nulla poi si accende e con quei 5 gol, pesanti come macigni, ridà fiato alle tiepide trombe. Stagione appena sufficiente, salvata dall'intuizione di riproporlo mezzala dopo 2 anni.

Hernanes 5 - una mezza stagione insufficiente. Qualche perla (i gol contro il Legia e l'Udinese) ma in un grigiore tendente al nero.

Candreva 7,5 - l'unico giocatore, ragazzino a parte, a farmi restare sveglio durante le partite. Ci vuole coraggio - il coraggio di larga parte della nostra tifoseria - a metterlo in discussione. E' un giocatore che ha limiti, e manco pochi, ma sarebbe stato come discutere Garlini nel 1985-'86.
 
Felipe Anderson 5 - non è sbocciato. Si vede che ha piedi e classe ma è mancato tutto il resto. Ci sarà una stagione d'appello.

Minala n.g.

Kakuta n.g.

Mauri 6 - fa più di quello che pensavo, tutto sommato. Forse un po' largo il sei, ma credo che per quello che hanno fatto i suoi omologhi (cioè, niente, Hernanes compreso), la sufficienza ci sta.

Ederson 4 - giocatore inutile come Lazio-Bologna.

Klose 4,5 - stagione deludente, come gli ultimi 5 mesi di quella precedente. L'idea che, se poco poco Djordevic non ingrana, dovrò rivederlo giocare con continuità mi fa venire un magone che manco i film di Collet-Serra.

Perea 5 - acerbo come l'uva a maggio. Ma non era lui a doversi sobbarcare il peso dell'attacco.

Postiga 4 - riesce a fare peggio di Saha, che perlomeno un discreto primo tempo col Catania l'aveva fatto.

Floccari 5 - bomber d'Europa ma un campionato penoso e di occasioni ne ha avute, altroché.

Keita 8 - nel 1985-'86, prima di essere risucchiati nella zona calda, avevamo un solo obiettivo: che Garlini vincesse la classifica dei cannonieri e il nostro vedere le partite era spesso motivato da un suo possibile gol. Quest'anno, ho spesso visto le partite perché sapevo che una sua giocata mi avrebbe potuto svegliare dal torpore e ridarmi emozioni perdute. Il più positivo ha 19 anni. Meditiamo.


Petkovic 4,5 - disastro in Italia e in Europa. Il pareggio di Cipro lo specchio della sua stagione.

Reja 5,5 - in campionato raddrizza la baracca ma puntuale come una Pasqua non termina l'opera. 'Na mano de vernice non ci avrebbe fatto schifo. In Europa semplicemente fa la parte di se stesso. In Coppa Italia, probabilmente il suo machiavellico calcolo è stato giusto. Ora si cambi, per cortesia.


Lotito 4 - il voto è alla stagione. Ha sbagliato tutto, dal 27 maggio al 31 gennaio, un errore dopo l'altro. Si parla sempre del suo lavoro per la prima squadra.

Tare 3 - due mercati che si commentano da soli. Lui deve fare quello, fondamentalmente, e lo ha fatto male.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline ML

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #1 : Domenica 11 Maggio 2014, 01:04:41 »
Vediamo dove ti posso non dico contraddire, ma almeno mettere in discussione.

Marchetti per me è più 4 che 4,5: è stata una stagione da incubo, in cui ha perso in un attimo tutto quello che aveva faticosamente ricostruito dopo Cagliari. E non mi quadrano i suoi "infortuni" del 2014: li ho trovati strani, al limite del diplomatico. Ho l'impressione che ci siano sotto cose che noi non sappiamo.

Su Berisha, al di là del voto, sono d'accordo che per l'anno prossimo può essere un buon secondo. Partire con lui come primo significa indebolirsi di parecchio, ché il portiere è un ruolo importante.

Konko per me anche 5. Sono più severo forse perché nel complesso lo stimo un po' più di te.

Ledesma io lo adoro, sia come giocatore che come personaggio. Per me è il prototipo del laziale: silenzioso ma dai grandi sentimenti, che non ride mai ma quando ride vuol dire che è festa sul serio. Dopodiché c'ho un cruccio: possibile che con Petkovic sembrava mezzo morto e con Reja ha ricominciato a giocare subito in modo più che decoroso? E' solo una questione tattica?

Biglia per me è 4,5. Ha iniziato male, ha avuto una lenta crescita, ma adesso lo vedo di nuovo in fase discendente. Mi preoccupa seriamente, sto giocatore. Come dicevo nelle pagelle, mi dà l'idea che abbia bisogno di un centrocampo su misura senza però essere Andrea Pirlo. Sono curioso di vederlo ai Mondiali, per capire se è questa Lazio a frenarlo o se lo stiamo sopravvalutando.

Mauri direi 5,5 più che altro per non far passare il concetto che bastano un paio di giocate più una bella partita col Livorno semiretrocesso per meritarsi una sufficienza. Devo ammettere che schierarlo centravanti arretrato è stata una bella idea, è l'unico ruolo in cui la sua andatura moviolata riesce a mimetizzarsi. Ma non per questo mi auguro una sua riconferma.

Reja mezzo voto in meno, quindi 5. E' riuscito a fare il Reja per un pochetto, ossia fino a quando ha retto Biava e in quella striscia di partite in cui Dias sembrava rinsavito, da Lazio-Inter 1-0 a Roma-Lazio 0-0: sei partite con tre soli gol al passivo. Poi la difesa ha di nuovo sbracato e lui - come già era successo a Petkovic - è andato in crisi di identità. La Lazio 2010-2013, con qualunque allenatore, è sempre stata una squadra che ha costruito le sue fortune su una grande fase difensiva. Venuta meno la solidità del reparto, prima lo slavo e poi il friulano (quest'ultimo soprattutto nell'ultima fase) si sono incartati su una specie di 4-3-3 che valorizzerà pure Candreva e Keita, ma scopre troppo una retroguardia già oscena di suo.

Tutti gli altri voti e giudizi li condivido parola per parola, lettera per lettera, numeri interi e decimali.

Offline ML

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #2 : Domenica 11 Maggio 2014, 01:19:40 »
 quella striscia di partite in cui Dias sembrava rinsavito, da Lazio-Inter 1-0 a Roma-Lazio 0-0

Striscia che, a pensarci bene, fa guadagnare un mezzo punticino al vecchio Andrè. Giusto per distinguerlo da Cana.

Offline Baruch

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #3 : Domenica 11 Maggio 2014, 02:22:28 »
Marchetti 4 - Il grande bluff di stagione: all'inizio sembrava solo non parasse più, poi sono arrivate le papere. Prima con la Nazionale, quindi a Sassuolo, non si è fermato più. Clamorose le responsabilità per l'eliminazione dall'Europa (è pure recidivo), da Oscar della papera in Lazio-Parma

Berisha 6,5 - D'accordo in tutto con cuchillo

Konko 4,5 - Per carità, stagione di totale inaffidabilità fisica e tecnica, condita dall'errore di Sofia (partita che incide più di tutte sulle pagelle, com'è logico che sia). Ma di errori ne commette tanti altri, mi viene in mente quello di Genova

Radu 5 - Più partite brutte che partite buone. Un terzino che fa zero assist in una stagione, per me, non ha fatto un buon lavoro, specie se dietro non ha chiuso la difesa a doppia mandata

Cavanda 3,5 - Se non c'è la testa non c'è l'atleta. Peccato, aveva grandi mezzi. Tre e mezzo è la media-voto delle sue apparizioni, tra rossi, errori e tweet isterici

Pereirinha 6 - Sarò meno buono di cuchillo, perché si infortuna con la cadenza regolare di una busta paga. Ma nelle poche comparsate ha fatto vedere buone cose, anzi: non ha fatto vedere orrori

Biava 6 - La sufficienza gliela metto perché anche quest'anno è stato il meno peggio, ed è stato artefice dell'ottima rinascita del primo Reja, ma il calo di rendimento rispetto al passato è lampante

Cana 5 - Con Petkovic aveva giocato anche delle partite credibili, come quando a Bergamo aveva annullato Denis. Ma nel complesso sfigura, perché messo dietro sfarfalla spesso e volentieri

Dias 4.5 - Praticamente inesistente, e quando c'è stato non ha evitato imbarcate, come a Catania o come stasera a San Siro

Ciani 5.5 - Ondivago. Più ondi che vago, almeno nella prima parte di stagione, in cui ricordo un grandissimo derby d'andata e una grande partita a San Siro col Milan (al di là del gol). Poi però inanella anche lui la sua collezione pregiata di orrori, quasi sempre dovuti a tempi d'uscita totalmente cannati

Novaretti 5 - Finto elegante, se fosse quinto centrale con due titolari affidabili mi sentire meglio

Ledesma 6 - Pari pari cuchillo

Biglia 5 - Non è riuscito a stravolgere il mio pregiudizio negativo. Mai tre sufficienze di seguito, non copre, commette errori stupidi, e soprattutto i suoi piedi buoni non portano punti. Sarà meglio che si adatti, visto che non possiamo adattare la squadra su di lui, visto che - come dice ML - non si chiama Pirlo

Gonzalez 5 - Un piccolo momento di gloria tra Milan e Cagliari, un'annata in sordina fatta di acciacchi, palloni sporchi e tanta panchina

Onazi 5 - Mi aspettavo la crescita, mi ha deluso. Continua a essere un ibrido discontinuo, nel senso che che pressa ma non è un incontrista, si inserisce ma non è un assistman, va al tiro ma non è un goleador. E tra un 7 qua e un 7 là, piazza tante insufficienze

Lulic 6 - Come cuchillo, ero indeciso tra 5,5 e 6 (nei primi mesi è stato veramente inquadrabile, tantissimi errori anche in marcatura), ma va bene il 6, in fondo è il nostro secondo miglior marcatore

Hernanes 5 - Lo vedi che segna contro di noi e ti chiedi se magari in classifica, coi gol tirati fuori da Hernanes, potevamo esserci noi al posto della squadra a cui l'abbiamo venduto. Ma il suo addio è stato veramente poco traumatico, e dire che l'ha sostituito Biglia. Ci ha pensato Keita a non far rimpiangere i suoi numeri

Candreva 7.5 - Il burattinaio della Lazio. Ne fa quello che vuole, talvolta la maltratta, ma quasi sempre ne decide le sorti. Record di gol per un centrocampista
 
Felipe Anderson 4.5 - Maltrattato dagli allenatori, è stato uno dei nuovi acquisti della serie A con meno minuti giocati, e di sicuro è stato il più pagato tra questi. Ma le colpe sono soprattutto sue, che accende la luce a intermittenza e senza grandi risultati. Speriamo sia questione di sfortuna

Mauri 6.5 - Sbaglia solo una partita, quella col Parma, e nonostante una condizione atletica arrugginita  quando gioca dimostra di essere essenziale quasi quanto i Ledesma e i Biava, perché il suo lavoro, i suoi assist e i suoi inserimenti non li fa nessuno

Ederson 4.5 - Secondo me i nostri nipoti al posto di infortunato diranno Ederson. "Ma gioca oggi Mario Rossi?". "No, si è Ederson".

Klose 5 - Chiude malinconicamente la sua peggior stagione, arricchita da qualche assist più che dai pochi gol

Perea 4.5 - Lo hanno messo in mezzo, dandogli pure un'etichetta gravosa. Speriamo faccia una carriera buona

Floccari 5 - Vedi cuchillo

Keita 7.5 - Come da topic che gli ho dedicato, per me è il sunto di ciò che c'è da salvare di questa stagione. Lui, basta. Coi mesi ha anche imparato a stare dentro il match per 90 minuti. Uno spettacolo

Petkovic 5 - Fuori controllo in campionato, ma ci lascia in Europa

Reja 5 - Si sbarazza delle coppe senza trovarsi un buon alibi col campionato

Pomata

Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #4 : Domenica 11 Maggio 2014, 03:03:41 »
Questo campionato è stato veramente scadente a livello generale, salvarsi con 32-33 punti credo sia un record ed arrivare al 4º posto con 64 idem o quasi.

Se i nostri avessero raggiunto solo la sufficienza, saremmo al posto dei viola, certo un clima migliore non sarebbe guastato per poter lavorare tranquillamente ma sembra che non si riesca a capirlo.

Un 3 a tutti, dalla dirigenza ai tifosi.

Zapruder

Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #5 : Domenica 11 Maggio 2014, 08:32:24 »
Ma perché "cicillo"?

Offline diepa

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #6 : Domenica 11 Maggio 2014, 09:41:09 »
Marchetti: 3
Berisha: 6
Konko: 2
Cavanda: 2
Dias: 4
Cana: 5
Novaretti: 3
Biava: 7
Pereirinha: 6
Ciani: 4
Radu: 5
Biglia: 5
Onazi: 5
Gonzalez: 4
Lulic: 5
Ledesma: 6
Candreva: 7
Keita: 7
FA: 3
Mauri: 6
Klose: 4
Perea: 2

Petkovic: 4
Reja: 6

Lotito & Tare: 1

Offline MCM

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #7 : Domenica 11 Maggio 2014, 10:49:29 »

Marchetti: 4,5 Imperdonabili gli errori contro il Ludogorec. Per il resto non dà mai sicurezza.

Berisha: 7 Portiere vero. Ottimo acquisto.

Konko: 5 Quando c'è, fa la sua sporca figura (6), ma quando ci deve essere non c'è mai (4). Comprare un titolare per favore.

Cavanda: 2 Io sono meglio. Non scherzo. Non giocherebbe in una squadra media di serie b, e infatti non ci giocava (Bari, Torino)

Dias: 5 Non è più lui. Sono due stagioni che non è sufficiente. Rinnovare sarebbe fole.

Cana: 5,5 Ha carattere da vendere e non lo cederei, ma anche lui ha le sue colpe quest'anno. Alcune amnesie sono inaccettabili.

Novaretti: 6 Per il ruolo che ha (quarto o quinto difensore) le prove sono state sufficienti.

Biava: 6,5 Campionato più che sufficiente. Si potrebbe proporre il rinnovo.

Pereirinha: 6,5 Vale 10 volte Cavanda. Da arresto il suo non utilizzo per far giocare l' angolano.

Ciani: 6 Vedi Novaretti

Radu: 4 Vedi Konko e mettici che anche quando c'era Radu quest' anno ha fatto davvero poco.

Biglia: 5 Piccola delusione, ma quest' anno sarebbe stato un casino per chiunque fare bene.

Onazi: 5 Non bene. Valuterei anche la cessione.

Gonzalez: 3 Stagione imbarazzante. No tecnica, no interdizione. il nulla assoluto.

Lulic: 6 media(al rialzo) tra inizio stagione imbarazzante (3) e ottimo finale di stagione (8)

Ledesma: 6,5 ancora imprescindibile. E forse questo è grave.

Candreva: 7 tiene in piedi la baracca, nonostante sia un pò un somaro. Ma lo si dice con affetto  :P

Keita: 7,5 Fenomeno.

FA: s.v Secondo me non viene fatto giocare nella sua posizione. Certamente avrei preferito un utilizzo diverso.

Mauri: 6 nelle poche partite giocate qualcosa ha fatto, ma secondo me non vale il rinnovo.

Klose: 4 se non fosse per il nome, andrebbe rispedito in Germania col primo pacco dhl disponibile. Noi abbiamo rinnovato

Perea: 6 per il ruolo che ha avuto (terza punta) è andato bene quando ha giocato. Poi è stato ignorato.

Kakuta sv chi lo ha preso va arrestato

Postiga sv vedi Kakuta

Petkovic: 5 Male il campionato, bene l' Europa.

Reja: 4,5 discreto il campionato, ma con ennesimo fallimento finale, male l' europa, male la Coppa Italia.

Lotito & Tare: 2 Dopo il 26 maggio ci si aspettava ben altro. Una delusione incredibile. E la cosa peggiore è che non sono ottimista.

Offline Fabio70rm

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #8 : Domenica 11 Maggio 2014, 11:23:51 »
Condivido tutte le pagelle di tutti, ma a Reja do 3.

Per due aggravanti rispetto a petkovic:

1) la squadra la conosceva

2) è stato rivoluto a gran voce da quei senatori che hanno deluso di più, non cogliendone il declino
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Cialtrone

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #9 : Domenica 11 Maggio 2014, 11:28:52 »
Ma perché "cicillo"?

Non ascolti le puntate di Biancocelesti alla radio...

Offline Breizh

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #10 : Domenica 11 Maggio 2014, 11:57:15 »
La grande delusione dell'anno: Marchetti (ma che gli è successo?)

Quelli che "grazie di tutto, siete stati fantastici (meno quest'anno, forse, ma vi sono comunque riconoscente): Dias, Biava (che pure fa ancora la sua bella figura), Mauri (come per Biava), Klose (gli hanno rinnovato il contratto?), Reja (riconoscenza per il 26 maggio in meno)

Giovani che sembrano in fase di stallo e involuzione: Cavanda (forse irrecuperabile) e Onazi (su lui secondo me si può ancora contare)

Buoni giocatori ma troppo discontinui e/o fragili, da sostituire se possibile con elementi più affidabili: Konko, Cana.

Giocatori su cui puntare ancora ma che non hanno reso quest'anno secondo le aspettative: Radu, Biglia, González.

Giovani di belle speranze che hanno fatto vedere qualcosa di buono: Keita soprattutto, ma anche Berisha; da rivedere Perea e Felipe Anderson. Aspettiamo Minala, il ritorno di Cataldi e qualche innesto dalla Primavera.

Seconde linee che secondo me possono ancora dare qualcosa alla causa: Novaretti (che così scarso non mi pare, da quarto o quinto centrale ancora può andare bene), Pereirinha, Ciani (un gradino sopra rispetto a Novaretti). Ripeto, comunque, SECONDE LINEE.

Elementi imprescindibili da cui ripartire: Candreva ASSOLUTAMENTE, Ledesma, Lulić (se vuole restare, se no che ce lo paghino mooooolto bene).


Mi aspetto davvero molto ora da: Lotito e Tare, datevi da fare, grazie. C'è da colmare un bel gap non solo con i coppinfacciati ma anche con Ciuccio e Florentia (e non voglio contare le altre che ci stanno sopra quest'anno: Torino, Parma e Verona... deprimente).

Offline DinoRaggio

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #11 : Domenica 11 Maggio 2014, 12:24:08 »
Dopo quel popo' di mercato estivo, paradossalmente i migliori "acquisti" rispetto alla Lazio 2012 / 2013 sono stati due elementi "inaspettati". Berisha è arrivato in punta di piedi, anzi, con le polemiche (estranee alla Lazio, beninteso) sul suo mancato trasferimento al Chievo. Che fosse un buon portiere si poteva evincere anche dal saluto che gli diedero i tifosi del Kalmar. Che Marchetti andasse incontro a questa disastrosa stagione era meno prevedibile. L'altro vero rinforzo della Lazio di questa stagione è, naturalmente, Keita, il gioiello da tenere in cassaforte, almeno per più tempo possibile, e questa cassaforte speriamo che Tare la costruisca in maniera da adattarla il più possibile al talento del nostro ex Primavera. I pezzi grossi del mercato estivo, Biglia e Felipe Anderson, non sono mai riusciti veramente ad emergere, un po' travolti dal marasma generale, un po' per questione di posizione in campo, ma anche per loro carenze, specie dal punto di vista caratteriale.

Voti:
Marchetti 4,5
Berisha 6,5

Konko 5
Cavanda 4
Biava 6
Ciani 5,5
Cana 4,5
Dias 4,5
Novaretti 5
Radu 5,5
Pereirinha 6

Gonzalez 5,5
Ledesma 6,5
Onazi 5,5
Biglia 5,5
Hernanes 5
Felipe Anderson 5
Candreva 7
Lulic 6
Mauri 6
Ederson 5
Kakuta s.v.

Klose 5
Perea 5
Floccari 5
Keita 7
Postiga s.v.

E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

darienzo

Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #12 : Domenica 11 Maggio 2014, 12:32:58 »
Io ce l'ho pronta, ma voglio aspettare comunque l'ultima gara ufficiale. Partita da vincere in ogni caso, per non influenzare la bagarre salvezza, e per sperare di rientrare tra le prime 8 in modo da non iniziare la coppa italia ai primi di agosto con le fasi preliminari

Offline Er Matador

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #13 : Domenica 11 Maggio 2014, 12:54:59 »
MARCHETTI 1 - No, non è il numero di maglia. Mezza stagione con la testa visibilmente altrove, in una situazione difficilmente separabile dalle sue vicende contrattuali e che puzza in maniera ammorbante di presa in giro. Poi la vergogna di Sofia, dove neppure avrebbe dovuto giocare, che ne ha compromesso la residua utilità come fonte di finanziamento tramite cessione. Da ricostruire a tal fine, e non è facile capire come. Poi addio a un uomo e un professionista da dimenticare.

BERISHA 6.5 - Fondamentale tappabuchi dell’emergenza creata dal titolare, ha subito impressionato per aderenza all’identikit tecnico del portiere moderno e propensione a prendersi responsabilità in uscita. Propensione rientrata nelle ultime gare, ed è facile pensare che dipenda dal clima di Formello, simile a quello italiano per chi vuole aprire un’attività: se hai voglia e idee, te le fanno passare. Non un fenomeno, ma un ottimo prospetto: soprattutto se verranno cacciati a pedate il fossile in panchina e i suoi pretoriani, vale a dire i protagonisti della Congiura dei Mediocri che sta tenendo in ostaggio la Lazio.

KONKO 4.5 - Il minimo di continuità ritrovata sul piano fisico ne ha messo a fuoco impietosamente i limiti: quelli di un Calimero bagnato, troppo flebile e psicologicamente fragile per risultare di una qualche utilità a certi livelli. Lista gratuita, anche quelli risparmiati per il suo ingaggio sono soldi Preziosi.

RADU 5 - Alle assenze di carattere fisico sostituisce quelle di carattere tecnico. Mai così male, e la causa sembra soprattutto nella testa: voglia di cessione o semplicemente si è stancato anche lui di giocare per il nulla?

CAVANDA 3 - Limiti inconcepibili, tra i quali ha fatto capolino una presunzione cui ha diritto meno di chiunque altro. Col primo Petković, però, qualche progresso l’aveva compiuto: segno che, per il peggior allenatore del mondo nel costruire un giocatore, la chiamata di correo ci sta tutta.

PEREIRINHA 5 - Ha la tecnica che dalle sue parti, beati loro, rappresenta il minimo sindacale per giocare a pallone: ma poi? Anche con l’attenuante dei guai fisici e dell’aver giocato regolarmente fuori ruolo, gli va rimproverato un animus pugnandi degno di Fracchia sul puff al cospetto del suo principale. “Dote”, peraltro, ampiamente condivisa con la maggior parte dei compagni.

BIAVA 6 - Il rendimento non vale un voto del genere. Ma uno che ha dato tutto, anche sul piano professionale, va comunque distinto in maniera inequivocabile dal parastato di spogliatoio. L’unico fra gli anziani a meritare la riconferma, sia pure come riserva della riserva.

CANA 5 - Sembra Castán nella difesa del boemo: un giocatore parecchio scarso e abbandonato a sé stesso, con ulteriori peggioramenti nella seconda parte della stagione. L’unico o quasi con un minimo di temperamento, che nel gruppo e in una squadra con un gioco del XXI secolo potrebbe comunque venire utile. Non come titolare, sia chiaro. E non con lo scandaloso ingaggio attuale.

DIAS 4 - Onore per la gagliarda prestazione nel derby di ritorno, che ne conferma le indubbie doti di buon difensore: peccato che la testa sia andata in pensione assai prima del fisico. Fuori tempo massimo, e non da ieri.

CIANI 5.5 - Qualche discreta prestazione, soprattutto quando ha potuto contare su un minimo di copertura, fra limiti di personalità e di concentrazione che stridono col fisico da “ti spiezzo in due”. Se ha mercato e qualcuno lo paga cifre decenti, buon viaggio.

NOVARETTI 4 - Un’ambulanza umana e, quel che è peggio, un piglio da partita di golf fra pensionati. Non che sia sprovvisto di qualità, ma il calcio europeo richiede ben altra grinta e intensità.

LEDESMA 6 - In chiara difficoltà fisica, da cui una stagione con più ombre che luci. Sempre dignitoso e ancora utile, ma neppure alla corte giapponese la questione dell’erede si pone in maniera così urgente.

BIGLIA 4 - Errori inconcepibili nella gravità, e ancor più nella nonchalance con cui sono stati commessi e ripetuti. Le doti da regista ci sono tutte, ma più nitidamente sono emersi i limiti dinamici e di personalità di chi la partita la gioca solo se gli arriva letteralmente addosso. In un contesto un po' più organizzato potrà apparire completamente diverso: sia chiaro, però, che è qui per prendersi delle responsabilità.

GONZÁLEZ 4 - Un Gattuso spompato, quindi privo di qualsiasi utilità. Un altro arrivato ai titoli di coda.

ONAZI 6.5 - Fra le poche luci, sia pure con limiti di continuità ancora determinanti. L’età e i progressi rispetto alle prime apparizioni lasciano intuire ulteriori margini di crescita, ma qualsiasi prospettiva rimane subordinata a ciò che la Lazio farà da grande: se si gioca a calcio, un legante di centrocampo come lui diventa un perno fondamentale; se si continua a ruminare l’attuale sbobba, tanto vale ricavarne qualcosa in sede di mercato.

LULIĆ 6 - Giusto per il contributo in quella specie di deserto del Kalahari che è la zona gol. Lunatico, portato a vivacchiare, psicologicamente impermeabile persino all’elettrochoc rappresentato da quel gol. In caso di offerta interessante, grazie e arrivederci.

HERNANES 1 - Un uomo troppo piccolo per diventare un grande giocatore: talmente professionale, nel periodo precedente la cessione, che di quest’ultima non ci si è neppure accorti, se non per l’ottimo ritorno economico. Non meritava i Mondiali.

CANDREVA 7.5 - Impossibile dargli di meno, per i gol e la voglia che comunque non è mai mancata. Allenato come si deve da un punto di vista tattico e mentale, sarebbe fra i primi cinque al mondo nel ruolo; in una desolazione tattica e motivazionale, nella quale basta mezzo tiro in porta per ritenere di aver dato, si è inevitabilmente involuto, e poteva andare peggio. Limiti evidenti, ma “aiutati” dal contesto.
 
FELIPE ANDERSON 5 - Appiedato da una timidezza e una passività tattica che lo rendono quasi inservibile. Il capolavoro della sostituzione punitiva (per la Lazio) quando tentava, sia pure col consueto piglio da manicure, di lanciare qualche segnale di vita non lo ha certo aiutato. Merita comunque una prova d’appello con un allenatore e una squadra degni di tale nome, e non solo perché il costo del suo cartellino impone il tentativo di valorizzarlo.

MINALA 6 - Per la compostezza e la forza morale con cui ha reagito alla merda controvento che la calunniosa vigliaccheria, al limite della pedofilia mediatica, ha scagliato contro un incolpevole ragazzo di 17 anni. Benvenuto.

KAKUTA n.g. - “Oggetto misterioso” sarà un luogo comune del nostro gergo calcistico, ma come descriverlo altrimenti?

MAURI 6 - Il suo rientro, con sfascio dei nascenti equilibri tattici pur di metterlo in campo nonostante non si reggesse in piedi, racconta questa Lazio - e i mali da cui dovrà guarire - più di un tomo di sociologia applicata al calcio. Da finto giocatore a finto nove, guadagnandosi la sufficienza con gli unici, sia pure sporadici, spunti nella peggiore manovra offensiva del torneo: e il fatto che tanto basti per rimanere a galla è fin troppo eloquente. In odore di rinnovo, e la prospettiva più grave è che rischia di ridiventare indispensabile in corso d’opera.

EDERSON 1 - Un furto di stipendio vivente. Le società vanno dotate di strumenti legali per difendersi da questi parassiti.

KLOSE 2 - Solo un pregiudizio favorevole al Paese da cui proviene può lasciare in circolazione la fama di professionista serio che ancora lo circonda. Giocatore finito, molto più di un Mauri, ma innanzitutto menefreghista fino all’indecenza nell’anteporre la personale preparazione del Mondiale alle esigenze della società che lo paga. Raus.

PEREA 5 - Ricordate Veldin Karić, attaccante frettolosamente acquistato dal Torino dopo - se non ricordo male - un’apparizione con l’Under 21 croata? I commenti alle sue prestazioni si risolvevano regolarmente in un “si è mosso bene”, seguito dall’imbarazzato silenzio di chi avrebbe voluto aggiungere qualche altra nota positiva, ma proprio non riusciva a trovarne. Idem con patate per un ragazzone positivo nell’atteggiamento quanto indecifrabile nel resto. Chissà che, con qualche punto di riferimento credibile, la sua esperienza con la Lazio possa cominciare anche da un punto di vista tecnico.

POSTIGA 3 - Qualche dote nelle sponde la lascia intuire, peccato che manchi tutto il resto. Compresa, si direbbe, la voglia di giocare. Altro “svernatore”, nel senso più negativo del termine.

FLOCCARI 5 - Se neanche il livello del reparto offensivo di quest’anno lo ha riportato a galla, significa che ha staccato anche mentalmente. Cosa poteva diventare con un minimo di carattere...

KEITA 7.5 - Unico barlume di vita, di futuro, di passione in una casa di riposo spacciata per una squadra. Va coltivato con attenzione, e difeso dal rischio zaratizzazione sempre incombente in un simile contesto (vedi Candreva). Dalle qualità tecniche alla simpatia che ispira istintivamente, ha tutto per diventare un simbolo.


PETKOVIĆ 1 - Un uomo inesistente, disposto a qualsiasi umiliazione pur di difendere lo stipendio, e un professionista per il quale parlano gli accordi presi altrove mentre si trovava sotto contratto. L’aver perso completamente la testa sul piano tattico, al confronto, è quasi veniale.

REJA 4 - Media fra il 7 nelle prime partite, in cui ha portato serenità e punti, e l’1 per quelle successive. Lettura quantomai facile: ottimo allenatore nel tenere a distanza la zona calda, semplicemente il peggiore del pianeta quando si è trattato di guardare più in là. Terza qualificazione europea fallita su tre stagioni, e per gravissime colpe proprie in corrispondenza della volata decisiva: giusto per chiarire che anche sul piano dei risultati, addotti come alibi per l’incubo del suo non gioco, ha fallito miseramente. A mai più rivederci, neppure in sogno dopo un’indigestione di peperonata.


LOTITO 4 - La disinvoltura con cui concilia l’indubbia abilità dirigenziale e lo scempio stagionale nella gestione della prima squadra rasenta la schizofrenia. Per il futuro della Lazio, è cruciale capire cosa ci sia dietro quella plateale mancanza di ambizione. In parole povere: non può o non vuole disturbare troppo in alto? Ineffabile mediocrità e un’opposizione non spendibile come alternativa ne stanno facendo una sorta di Democrazia Cristiana. Occhio perché dopo lo scudo crociato è arrivato il Cavaliere, e non per comprare Gullit e Van Basten.

TARE 1 - Più ancora degli errori di mercato, gli vanno rimproverate due colpe. La prima è quella di muoversi regolarmente a capocchia, senza uno straccio di progetto nel quale inserire obiettivi e acquisti. La seconda è lo scarso fiuto nella scelta degli uomini: solo così si poteva costruire e consolidare una rosa nella quale i parassiti sono più numerosi che nel pelo di un cane randagio. Un gruppo umanamente inqualificabile per mancanza di ambizione, slealtà sportiva, determinazione nell’ibernare a qualsiasi costo personali rendite di posizione ai danni della Lazio. In questo, una squadra fra le più indegne e mortificanti di cui si abbia memoria. E il rinnovo di Klose chiarisce che secondo lui, e il suo principale, va bene così anche per l’anno prossimo. A scherzare col fuoco, prima o poi si finirà per scottarsi seriamente.

Giglic

Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #14 : Domenica 11 Maggio 2014, 13:45:22 »
Ma siamo retrocessi?


Chi è romanista avvelena anche te: digli di smettere.

Offline Baruch

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #15 : Domenica 11 Maggio 2014, 13:51:45 »
Ma siamo retrocessi?

No, ma abbiamo fatto peggio del settimo posto con 61 punti dello scorso anno che erano il parametro da cui partire per fare meglio
Siamo decimi con 3 posizioni perse e di nuovo fuori dalle posizioni che portano in Europa, abbiamo 8 punti in meno (5 se batteremo il Bologna), e abbiamo una differenza che da +9 è passata a -1, con 12 gol subiti in più

E aggiungo: in difesa ieri abbiamo "sorpassato" la stagione Caso-Papadopulo (53 gol subiti); se prendiamo gol col Bologna raggiungiamo il record negativo dell'era Lotito, 55 gol presi nell'ultimo anno di Rossi, quello delle 18 sconfitte

Offline Baruch

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #16 : Domenica 11 Maggio 2014, 14:28:22 »
sperare di rientrare tra le prime 8 in modo da non iniziare la coppa italia ai primi di agosto con le fasi preliminari

Il gol di Brienza al 95 fa aumentare i rimpianti per l'Europa e ci dice che non siamo sicuri neanche del 10 posto

Offline WombyZoof

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #17 : Domenica 11 Maggio 2014, 14:39:25 »
secondo matador, la media voto della rosa è 4,62. con gran parte dei giocatori definiti mezze seghe, pippe cosmiche, avanzi da ospizio e  mangiapane a tradimento. giudizi severissimi, ma non da fantascienza.
una rosa da 4,62,  allenata con una media da 2,5.  c'è allora da chiedersi, come può un allenatore fare un buon lavoro con una rosa del genere? e come può una rosa del genere essere valorizzata da una guida tecnica così scarsa? dove la causa e dove l'effetto?


certo, sono giudizi severi, in parte condivisibili, che oggettivamente nascono da una  una stagione balorda, balorda e  deprimente come poche.

nata sotto cattivi auspici di mercato nel mancato acquisto di un centravantone, con alcuni nuovi acquisti che hanno faticato ad integrarsi anche perché non si è mai capito in che ruolo dovessero giocare.
i soliti infortuni. petkovic che ha perso la bussola,  in realtà da gennaio  non giocavamo  più a calcio.

io credo che molti dei nostri a parte alcuni irrecuperabili vecchioni e altri sopravvalutatissimi  senatori, possano rendere molto meglio, ma ci vuole in panchina un uomo di indiscutibile carisma, uno che abbia giocato ad altissimi livelli, in grado di prendere per orecchie chi gioca un suo calcio personale. un gran direttore di orchestra.

come si possono dare voti singoli ai difensori, in un contesto di caos totale. abbandonati alle folate avversarie mentre il centrocampo disordinatamente ripiegava correndo qua e là?  terzini e mediani che in area vanno in tre a inseguire il pallone, come cani al parco, lasciando liberi di battere a reti gli avversari.  metà della squadra che ha difficoltà a chiudere un triangolo.

non me la sento di dare giudizi singoli, in un centrocampo dove molti litigano con il pallone. un attacco spuntato e lasciato a iniziative personali.

spero si volti veramente pagina, 7-8 acquisti di livello europeo. di sana e robusta costituzione e soprattutto di ottima tecnica individuale.  i cross, lanci, passaggi sbagliati, tiri in porta mosci che ho visto quest'anno sono da horror, e qui l'allenatore non c'entra niente.  calci di punizione da mettersi a piangere. oh, calci da fermo.

i nomi li trovino lotito e tare, ma una svolta ci vuole e deve essere radicale.
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Offline WombyZoof

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Re:Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #18 : Domenica 11 Maggio 2014, 14:41:52 »
Il gol di Brienza al 95 fa aumentare i rimpianti per l'Europa e ci dice che non siamo sicuri neanche del 10 posto

aumenteranno i rimpianti per l'europa, ma il milan fottuto all'ultimo secondo è sempre una gran goduria.
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Offline ML

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Il pagellone - Stagione 2013-'14
« Risposta #19 : Domenica 11 Maggio 2014, 14:48:35 »

Il gol di Brienza al 95 fa aumentare i rimpianti per l'Europa e ci dice che non siamo sicuri neanche del 10 posto

Pensa che io invece ho esultato in chiave ottavo posto. So due turni di Coppa Italia in meno eh...