"Devi tornare ad avere timore come un anno fa"

[Baruch]

Questa frase, pare, si sia sentita distintamente ai microfoni di Lazio Style. L'ha pronunciata Tare a muso duro nei confronti di Cavanda, dopo che lo stesso era già stato allontanato dal campo da Reja, essendosi presentato alle 11.40 invece che alle 11 sul campo di allenamento

Avere timore di che?

[ThomasDoll]

Questi comportamenti di Tare hanno scassato, comunque, non è la prima volta.
Lo multino e lo cedano, senza scoattate.

[borgorosso]

la paura ce l'abbiamo noi quando gioca.

[ML]

Questi comportamenti di Tare hanno scassato, comunque, non è la prima volta.

Mai quanto quelli di Cavanda.
E il dito puntato in faccia a Zarate resta, secondo me, uno dei punti più alti della sua esperienza di ds.

[Barabba Terzo]

A me sembra più un invito a non sentirsi col culo al caldo del contratto appena firmato.
Dubito intendesse timore fisico delle botte del DS o dell'essere messo fuori rosa. Anche perché Cavanda stesso dà l'idea di non essere poi tanto interessato a giocare.

[Andre]

tra l'altro capace che in inghilterra se lo prendano, facendoci un poco sorridere dal punto di vista economico

[Drenai]

timore di non farcela ad essere un calciatore.
evidentemente cavanda si sente di avere ormai svoltato, e anche infischiandosene di mantenere un comportamento professionale, ormai si farà una decina d'anni da pro, sistemandosi l'esistenza.

[LaLazioMia]

Eppure mi ricordo le critiche e gli attacchi atroci a Tare e Lotito che lo avevano messo fuori rosa.
Questo signore deve ancora dimostrare di essere un calciatore, nonostante la fiducia datagli a piu riprese .

[cuchillo]

Mai quanto quelli di Cavanda.
E il dito puntato in faccia a Zarate resta, secondo me, uno dei punti più alti della sua esperienza di ds.

Esattamente.
Tare che addita Zarate col 95% dei tifosi dalla parte dell'Ortega reincarnato è stata probabilmente una delle sue vette gestionali.
Lì mi piacque moltissimo, facendo parte del 5%.

Quanto a Cavanda, spero che qualcuno, Tare o non Tare, lo attacchi al muro. E' veramente insopportabile, in campo e non.

Detto questo, come dice sempre il mio capo, meglio cacciare le persone in silenzio che sbraitare e tenerle.

[franz_kappa]

Detto questo, come dice sempre il mio capo, meglio cacciare le persone in silenzio che sbraitare e tenerle.

Molto saggio.

[CP 4.0]

Questa frase, pare, si sia sentita distintamente ai microfoni di Lazio Style. L'ha pronunciata Tare a muso duro nei confronti di Cavanda, dopo che lo stesso era già stato allontanato dal campo da Reja, essendosi presentato alle 11.40 invece che alle 11 sul campo di allenamento

Avere timore di che?

non mi pare che ci siano indizi sufficienti per avere una qualsiesi opinione.

dal 'pare' al fatto che non si sa in quale contesto e quindi cosa stesse facendo Cavanda in quel momento.

anche perche' chi ha identificato Tare dalla voce? era in un intervista a lui? o stava parlando qualcun altro e la sua (pare) voce veniva dall sfondo?

ecc ecc.

[Reflexblue]

La frase non mi piace, ma confido nell'italiano di Tare che è più balbettante delle doti tattiche di Cavanda. Però, effettivemente, non abbiamo elementi sufficienti per giudicare.
In generale, il difetto che riscontro in Tare è l'eccessiva spigolosità nel suo modo di comunicare, verbale e non. Non ti mette a tuo agio, ha un atteggiamento diffidente e sospettoso. Forse dipende anche dalla timidezza che, soprattutto in pubblico, lo rende impacciato e brusco, non so.
Penso sarebbe meglio disporre di un trait d'union, autorevole ma al tempo stesso amichevole -pure un po' paraculo-, tra cabina di comando e spogliatoio.

[diepa]

la paura ce l'abbiamo noi quando gioca.

...e quando Tare fa la campagna acquisti...

[Eagles71]

C'eravamo tutti quanti accorti di come gliene importasse della Lazio al signor treccina nel pomeriggio di Lazio-torino.
Cavanda oltre che scarsino è pure presuntuoso e umiltà 0.
Le parole di Tare suonano appunto quelle note, non ti stai impegnando e noi ti paghiamo, ti pare giusto?
Ha ragione da vendere.

[cuchillo]

Forse dipende anche dalla timidezza che, soprattutto in pubblico, lo rende impacciato e brusco, non so.

Beh, è uno che fa la fila per il caffé tra primo e secondo tempo in sala ristoro.
Ecco, non ce lo ved(ev)o Braida a fare la fila per sorbirsi il caffé.

Io ho sempre avuto un'idea molto precisa. Che non è riuscito, visto il passaggio fulmineo dal campo alla scrivania, ad acquisire quel savoir faire che ti occorre per quel mestiere. Per savoir faire intendo anche un po' de pelo sulla panza che ti fa essere esteriormente impermeabile e a limare, per l'appunto, certe asperità caratteriali.

Firmani raccontò di quando, qualche mese dopo la nomina di Tare a DS, in pubblico gli disse una frase come si fa tra compagni di squadra e lui lo prese da parte e gli disse: "Fabio, adesso sono un dirigente, non puoi rivolgerti con me così in pubblico".
Firmani, tra l'altro, lo raccontò come episodio "positivo", senza malizia.
Ecco, io credo che Tare lì ha dimostrato "debolezza". I suoi ex compagni lo dovevano capire da soli come rivolgersi a lui, attraverso un'acquisizione di credibilità del ruolo svolto.   
Diventi un dirigente proprio quando te lo riconoscono gli altri, quelli che due giorni prima te davano le pacche sul culo sotto la doccia, non quando ottieni la nomina.

[AlenBoksic]

Questa frase, pare, si sia sentita distintamente ai microfoni di Lazio Style. L'ha pronunciata Tare a muso duro nei confronti di Cavanda, dopo che lo stesso era già stato allontanato dal campo da Reja, essendosi presentato alle 11.40 invece che alle 11 sul campo di allenamento

Deve aver fatto tardi come quando l'ha visto SAV...
 
Detto ciò il treccinato mettiamolo pure nel tubo lanciasiluri.

[chemist]

C'eravamo tutti quanti accorti di come gliene importasse della Lazio al signor treccina nel pomeriggio di Lazio-torino.
Cavanda oltre che scarsino è pure presuntuoso e umiltà 0.
Le parole di Tare suonano appunto quelle note, non ti stai impegnando e noi ti paghiamo, ti pare giusto?
Ha ragione da vendere.

Perche' a parte la prestazione scadente che ha fatto vedere in Lazio-Torino?

[Reflexblue]

Beh, è uno che fa la fila per il caffé tra primo e secondo tempo in sala ristoro.
Ecco, non ce lo ved(ev)o Braida a fare la fila per sorbirsi il caffé.

Io ho sempre avuto un'idea molto precisa. Che non è riuscito, visto il passaggio fulmineo dal campo alla scrivania, ad acquisire quel savoir faire che ti occorre per quel mestiere. Per savoir faire intendo anche un po' de pelo sulla panza che ti fa essere esteriormente impermeabile e a limare, per l'appunto, certe asperità caratteriali.

Firmani raccontò di quando, qualche mese dopo la nomina di Tare a DS, in pubblico gli disse una frase come si fa tra compagni di squadra e lui lo prese da parte e gli disse: "Fabio, adesso sono un dirigente, non puoi rivolgerti con me così in pubblico".
Firmani, tra l'altro, lo raccontò come episodio "positivo", senza malizia.
Ecco, io credo che Tare lì ha dimostrato "debolezza". I suoi ex compagni lo dovevano capire da soli come rivolgersi a lui, attraverso un'acquisizione di credibilità del ruolo svolto.   
Diventi un dirigente proprio quando te lo riconoscono gli altri, quelli che due giorni prima te davano le pacche sul culo sotto la doccia, non quando ottieni la nomina.

Esatto. La vecchia, ma sempre attuale, questione circa l'autorità e l'autorevolezza.

[BobLovati]

ero (e sono) fra i pochi cui non piacque il dito puntato su Zárate (né mi sarebbe piaciuto su chicchessia, in pubblico ; lo stesso Tare che poi, ricevuto il dito da Spalletti, gli disse che poteva metterselo nel .....

A volte si danno e poi, a volte, si prendono; bruttissima caduta di stile in piena partita 


Su Cavanda d´accordo con quasi tutti; da cedere assolutamente

[Reflexblue]

ero ( e sono ) fra i pochi cui non piacque il dito puntato su Zárate; quello che poi, ricevuto da Spalletti, lui disse che poteva metterselo nel .....

A volte si danno e poi, a volte, poi si prendono; bruttissima caduta di stile in piena partita

Fu Tare a puntare il dito contro Spalletti, perché lo beccò durante l'intervallo mentre si stava lamentando con l'arbitro. E il toscano gli rispose di infilarselo nel culo.