www.gazzetta.itIl nuovo allenatore ha ottenuto anche il terzino che voleva (Hysaj) e il mediano che aveva in testa (Basic). Ha perso Correa, ma non era possibile tenerlodi Stefano Cieri
Tanti acquisti e anche parecchie cessioni. La Lazio ha fatto tanti movimenti per regalare a Sarri una rosa più completa e soprattutto più adatta al tipo di calcio che l’ex tecnico di Napoli e Juve vuole mettere in pratica. L’ultimo acquisto in ordine di tempo è anche quello più importante. L’arrivo di Mattia Zaccagni dal Verona, perfezionato a poche ore dalla chiusura del mercato, servirà infatti a rimpiazzare la partenza di Joaquin Correa. Dopo aver visto sfumare l’arrivo di Kostic dall’Eintracht il club romano si è tuffato sul giocatore del Verona, che era la principale alternativa al giocatore serbo. Ma rispetto a quest’ultimo può essere anche più utile perché oltre a giocare da esterno offensivo può agire pure da trequartista e consentire quindi al tecnico di utilizzare moduli diversi.
Sette acquisti— Quello di Zaccagni è stato il settimo acquisto della Lazio nel mercato estivo appena concluso. Gli altri sono stati quelli relativi agli altri esterni d’attacco Pedro e Felipe Anderson, al centrocampista Basic, al difensore esterno Hysaj. E poi sono stati presi anche due giovani che faranno parte della prima squadra: il difensore Kamenovic e l’attaccante Romero. Sono state soddisfatte tutte le richieste di Sarri. L’allenatore toscano voleva un difensore esterno (Hysaj), un interditore di centrocampo (Basic) e due esterni d’attacco che sarebbero diventati tre in caso di partenza di Correa. E così dopo Felipe Anderson e Pedro è arrivato anche Zaccagni. Sarri aveva indicato le caratteristiche dei giocatori che gli servivano. Per ognuno dei quali era stata poi fatta una rosa di nomi: i giocatori che sono stati presi erano tutti inseriti in quegli elenchi, da qui la soddisfazione di club e tecnico per le operazioni portate a termine. La rosa biancoceleste è molto più ampia rispetto a un anno fa e soprattutto più adatta al 4-3-3 su cui Sarri ha deciso di puntare. Positivo il bilancio in entrata, dunque. Anche perché le operazioni sono state tutte dai costi contenuti.
Le spese— Complessivamente la Lazio ha infatti speso circa 25 milioni di euro: 10 per Basic, 9 per Zaccagni, 3 per Felipe Anderson, 2,5 per Kamenovic. Hisay, Pedro e Romero sono invece arrivati a parametro zero. Le uscite hanno invece fruttato circa 35 milioni: 30 per Correa all’Inter, 3 per Caicedo al Genoa e poi altri 2 milioni dai vari prestiti onerosi (in particolare quello di Fares al Genoa). Anche le operazioni in uscita sono state realizzate assecondando i desiderata di Sarri. I giocatori ceduti infatti non rientravano nei piani tecnici. A parte Correa, ovviamente. Che il nuovo allenatore avrebbe voluto tenere.
Monte ingaggi limato— Ha anche provato a convincerlo, ma l’attaccante argentino ha ribadito a lui ciò che aveva già detto alla società: voleva la cessione. La rosa, in realtà, resta extra large, non tutti i giocatori considerati in esubero sono stati piazzati. Ma il monte ingaggi è stato comunque limato. Adesso toccherà a Sarri tradurre sul campo il lavoro fatto dai dirigenti. La sua squadra è partita molto bene in campionato, pur non avendo ancora utilizzato gli ultimi due acquisti: Zaccagni, che è arrivato solo oggi e Basic il cui acquisto è stato perfezionato la settimana scorsa. Dopo la sosta ci saranno anche loro e si scoprirà il vero volto della Lazio.
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