Caro fish, tutti vogliamo sognare, non v'è tifoso Laziale che non voglia sognare di ripetere in futuro l'attuale stagione dell'Atletico Madrid. Essere in testa a due giornate dalla fine ed in finale di Champions League (peraltro contro i rivali cittadini) è un desiderio che ànima ogni cuore Laziale (come direbbe il grande darienzo). Però, tutto questo è avvenuto con pesantissimi indebitamenti, com'è anche logico che sia per un club che non ha un budget intorno ai 300 / 400 milioni di euro annui.
I debiti non sono il diavolo, siamo d'accordo. Senza debiti non avrei potuto comprarmi l'automobile, né il mobilio. E la Lazio ha vissuto le sue migliori stagioni accumulando trofei e debiti. Prassi comune a tutti i club italiani (non solo la Lazio), non sono un esperto di calciofinanzia, né ho una memoria di ferro, ma ricordo strani movimenti di mercato fra le due milanesi a colpi di plusvalenze. Insomma, c'era molto
lassez-faire, un calcio che sarebbe piaciuto ad Adam Smith.
Poi arrivarono le regole. E arrivò la UEFA col suo Fair Play Finanziario. In tre anni non si possono accumulare più di 45 milioni di euro di debiti, altrimenti si accende la luce rossa e da Nyon scattano i controlli, col rischio di vedersi appioppate punizioni più o meno severe. A questo proposito avrai sicuramente letto questo interessante articolo
http://tifosobilanciato.it/2014/05/03/fair-play-finanziario-le-italiane-ok-al-primo-giro-ma-il-prossimo-sara-dura-per-roma-e-inter/ .
A parte i debiti, comunque, mi sembra anche che l'Atletico abbia compiuto alcuni magheggi nel trasferimento di calciatori non proprio cristallini dal punto di vista legale. Roba che se li facesse la Lazio...