Maurizio Sarri

[Goemon]

Forse un mese in ritardo ma i frutti del lavoro di Sarri, sulla testa sopratutto, si vede.
Fino a dicembre 3 gare in 8 giorni erano una condanna on questo mese e mezzo la cosa sembra essere cambiata.
La squadra gioca finalmente senza pensieri e, a parte Luis Alberto, secondo me per precisa scelta del mister,  gioca a due tocchi.
Menzione particolare per Strakosha che pare si sia imparato a giocare coi piedi, pur facendoci venire qualche brivido.
Luiz Felipe invece ha la testa altrove.

[Panzabianca]

Forse un mese in ritardo ma i frutti del lavoro di Sarri, sulla testa sopratutto, si vede.
Fino a dicembre 3 gare in 8 giorni erano una condanna on questo mese e mezzo la cosa sembra essere cambiata.
La squadra gioca finalmente senza pensieri e, a parte Luis Alberto, secondo me per precisa scelta del mister,  gioca a due tocchi.
Menzione particolare per Strakosha che pare si sia imparato a giocare coi piedi, pur facendoci venire qualche brivido.
Luiz Felipe invece ha la testa altrove.

Dispiace, però, per lo scivolatore. È andato a cercare soldi proprio quando qui poteva diventare un idolo. Niente da dire, per carità, ma dispiace.

Ora speriamo che cmq concluda bene la sua esperienza laziale.

[Fabio70rm]

Perdonatemi, ma finora è l'ennesimo tecnico che non riesce a far sopportare alla squadra una partita ogni tre giorni.

Prima che di parlare di rosa, mercato, tenuta fisica e infortuni e quant'altro, la squadra sembra non reggere proprio di testa il triplo impegno.

E c'è da riflettere attentamente su questo...sennò è inutile prendere perfino Klopp o Guardiola.

[gentlemen]

Perdonatemi, ma finora è l'ennesimo tecnico che non riesce a far sopportare alla squadra una partita ogni tre giorni.

Prima che di parlare di rosa, mercato, tenuta fisica e infortuni e quant'altro, la squadra sembra non reggere proprio di testa il triplo impegno.

E c'è da riflettere attentamente su questo...sennò è inutile prendere perfino Klopp o Guardiola.

Allora bisogna ingaggiare Mago Merlino, ma non il nostro amico sul Forum, quello vero: un tecnico che trasformi in giocatori di livello Kamenovic, Patric, Akpa, Basic, Escalante, Vavro, Raul Moro, Muriqui e magari si inventa dal nulla un vice-Immobile.

[Il frigorifero]

Perdonatemi, ma finora è l'ennesimo tecnico che non riesce a far sopportare alla squadra una partita ogni tre giorni.

Prima che di parlare di rosa, mercato, tenuta fisica e infortuni e quant'altro, la squadra sembra non reggere proprio di testa il triplo impegno.

E c'è da riflettere attentamente su questo...sennò è inutile prendere perfino Klopp o Guardiola.

In dieci anni abbiamo cambiato 3-4 tecnici , e tre partite a settimana non le abbiamo rette mai.

Dunque , da questo punto di vista, l’allenatore può poco.

Per giocare 60 partite l’anno servono 24 calciatori forti, a mio parere.

[franz_kappa]

[...]
Per giocare 60 partite l’anno servono 24 calciatori forti, a mio parere.

O, in alternativa, dimezzare il numero delle gare che la Lazio è costretta a disputare dai folli calendari domestico e Uefa, per tacere degli impegni dei calciatori con le rispettive selezioni nazionali. A quel punto potremmo mantenere la rosa attuale, financo riducendola mediante taglio (solo simbolico, ci mancherebbe) di qualche calciatore esuberante.

Ritengo molto più perseguibile la via del dimezzamento delle gare ufficiali rispetto all'allestimento di una rosa di 24 calciatori forti, stanti gli attuali (e prospettici?) limiti di un Club che opera in autofinanziamento. Si agisca dunque in tal senso, per l'intanto alimentando un movimento di opinione.

Si potrebbe, ad esempio, proporre di annullare la vetusta e ormai antistorica modalità del doppio confronto andata e ritorno, da sostituire con numero eguale di gare in casa propria e altrui, da determinare mediante sorteggio ponderato (così da evitare che una sorte ria costringesse taluni Club a disputare solo incontri di secondo o terzo piano tra le mura amiche e, a contempo, dover andare a far visita alle più forti tra le avverse mura amiche).
Certo, per realizzare ciò si dovrebbe aumentare di una squadra la massima serie, così da avere un totale dispari e garantire eguale numero di incontri casalinghi e in trasferta. Ma questo sarebbe, affé mia, un incentivo in grado di catalizzare i più ampi consensi e non certo un deterrente.

Molto resta da definire ma una prima, metaforica, pietra è stata posta. Si prosegua lungo questo solco per dare consistenza alla mia idea. Io il mio modesto contributo testo a migliorare le cose l'ho dato. Non si dica che me ne sto rintanato nella mia torre d'avorio, incurante dei quotidiani problemi che affliggono la nostra amata Lazio.

[Goemon]

Perdonatemi, ma finora è l'ennesimo tecnico che non riesce a far sopportare alla squadra una partita ogni tre giorni.

Prima che di parlare di rosa, mercato, tenuta fisica e infortuni e quant'altro, la squadra sembra non reggere proprio di testa il triplo impegno.

E c'è da riflettere attentamente su questo...sennò è inutile prendere perfino Klopp o Guardiola.

Però io ho visto dei miglioramenti fisici e mentali dopo le due gare, impegnative, contro i portoghesi.
Ad esempio dopo le gare europee prendevamo sonore sveglie (Bologna e Verona ad esempio oppure Sassuolo dove ci hanno tritato per 80 minuti), mentre dopo porto sia con udinese che con Napoli abbiamo rettto molto bene.

[geddy]

La condizione fisica e atletica e' visibilmente superiore rispetto agli anni scorsi.

[Frank 73]

La risposta al doppio impegno settimanale non è la rosa più ampia, o meglio non è il rimedio principale e comunque non quello più percorribile dal nostro club.
Tutte le squadre, anche quelle con rose più profonde, soffrono il doppio impegno.
Anche quelle che ne vincono tre su tre, anche il Real o il Manchester City, non le disputano tutte e tre al massimo.
In almeno una soffrono.
Ma in quella in cui soffrono... c'è il fuoriclasse, ora in attacco con una giocata decisiva, ora in difesa con un intervento fenomenale, che determina il risultato a favore.
Se il fuoriclasse è... il gioco, e questo gioco deve essere applicato al massimo per tre partite e per tutta la durata delle partite, difficilmente il risultato pieno arriva.
Stabilito che la Lazio ha un organico di ottimo livello, certo non da top club, ma neanche da squadra derelitta, e preso atto che, per via delle risorse disponibili e del livello raggiunto del costo per ingaggi dei calciatori, incrementatosi considerevolmente negli ultimi anni, molto di più sulla rosa non si può intervenire, resta da capire se il gioco, la filosofia di gioco del "sempre al massimo", sia quella ottimale per gestire il doppio impegno.
O, detta in altri termini e all'inverso, se la squadra è squadra anche quando è "al minimo".
Prendiamo l'esempio di Lazio - Napoli. Entrambe avevano affrontato il giovedì di EL. Primo tempo. La Lazio gioca "al massimo", il Napoli no. Zero a zero.
Perché? Certo non siamo stati bravi sotto porta, certo il Napoli ci è superiore, ma forse il Napoli ci è superiore non tanto e non solo per il livello dei calciatori ma anche perché... sa essere squadra anche nei momenti difficili, sa gestire anche situazioni in cui non sei martello ma incudine.
Poi il secondo tempo, noi non siamo più al massimo. Qualcosa scricchiola, un po' bisogna tirare il fiato e togliere per un po' il piede sull'acceleratore. A quel punto... siamo meno squadra. Siamo meno capaci di gestire situazioni di difficoltà, situazioni nelle quali devi saper (da squadra) resistere e cavartela in attesa di momenti migliori. A noi questo è mancato quest'anno, di sicuro negli ultimi tempi le cose sono migliorate anche da questo punto di vista, ma in linea di massima il concetto è quello.
Stiamo andando bene, si vede il gioco di Sarri e si vede che non siamo quelli dell'inizio.
La prova che questa squadra deve affrontare per potersi definire squadra, per poter dire che Sarri ha preso definitivamente il comando, è però quella che vi potrà essere quando disputeremo brutte partite, perché in qualche periodo magari di scarsa forma fisica potrà capitare, e la squadra saprà gestire quei momenti ricavandone comunque il massimo risultato.
Se la Lazio riuscirà a farlo anche quando non sarà un orologio svizzero, allora sarà una squadra nel vero senso del termine.

[Orazio Scala]

Si potrebbe, ad esempio, proporre di annullare la vetusta e ormai antistorica modalità del doppio confronto andata e ritorno, da sostituire con numero eguale di gare in casa propria e altrui, da determinare mediante sorteggio ponderato (così da evitare che una sorte ria costringesse taluni Club a disputare solo incontri di secondo o terzo piano tra le mura amiche e, a contempo, dover andare a far visita alle più forti tra le avverse mura amiche).
Certo, per realizzare ciò si dovrebbe aumentare di una squadra la massima serie, così da avere un totale dispari e garantire eguale numero di incontri casalinghi e in trasferta. Ma questo sarebbe, affé mia, un incentivo in grado di catalizzare i più ampi consensi e non certo un deterrente.

Formula usata a lungo in Argentina, del resto.

[Er Matador]

In dieci anni abbiamo cambiato 3-4 tecnici , e tre partite a settimana non le abbiamo rette mai.

Dunque , da questo punto di vista, l’allenatore può poco.

Certamente.
Ma può gestire il turnover, tenendo in caldo i migliori per gli impegni da dentro o fuori.
Magari valutando correttamente le condizioni dei singoli dato che, come recita un celebre adagio, li allena tutti i giorni.
Mi sembra che almeno in questo, rispetto alle recenti conduzioni, ci siano dei margini di miglioramento.

[Fabio70rm]

Però io ho visto dei miglioramenti fisici e mentali dopo le due gare, impegnative, contro i portoghesi.
Ad esempio dopo le gare europee prendevamo sonore sveglie (Bologna e Verona ad esempio oppure Sassuolo dove ci hanno tritato per 80 minuti), mentre dopo porto sia con udinese che con Napoli abbiamo rettto molto bene.

Questo perchè affrontavamo il girone, con sei partite, e abbiamo dato dazio...quando abbiamo affrontato, dopo due mesi, le singole partite di Coppa Italia e EL la fatica era minore....

Chiaramente parlo di fatica mentale più che di fisica...almeno questo è quanto emerso...

[Panzabianca]

Allora bisogna ingaggiare Mago Merlino, ma non il nostro amico sul Forum, quello vero: un tecnico che trasformi in giocatori di livello Kamenovic, Patric, Akpa, Basic, Escalante, Vavro, Raul Moro, Muriqui e magari si inventa dal nulla un vice-Immobile.

Quindi Basic è ufficialmente nella tua lista nera: na pippa.

Secondo me, un errore. Salvo pure Patric.

[geddy]

Basic ha avuto il Covid mi pare. O un qualche tipo di infortunio, sta recuperando. E' un buon giocatore.

[superaquila]

Basic merita ampiamente di stare nella rosa di una Lazio da vertice.

[Fabio70rm]

Basic è forte, non scherziamo!! E' uno degli unici due che della rosa attuale manterrei a centrocampo!!

[Arch]

Basic ottimo. Diamogli tempo.

[cartesio]

Vedo un’unica, impopolare soluzione al problema dell’eccessivo numero di partite.
Tornare al campionato a 16 squadre. 4 squadre in meno, 8 partite in meno, tanto riposo in più, meno infortuni, migliori risultati in Europa.
E una serie B più competitiva ed interessante.

Non accadrà.

[ThomasDoll]

Stanno facendo sangue dalle orecchie, bisogna disperatamente aumentare i ricavi, che poi finiscono nelle tasche delle sanguisughe tipo Raiola.
Anche il Napoli apre agli americani, resteremo solo noi con proprietà italiana.
Ma i giornali ci spareranno addosso sempre più.
Il pallone continuerà a rotolare, comunque. Vedremo cosa ci toccherà in futuro.

[superaquila]

Non accadrà.

Invece so che è in programma una riduzione da 20 a 18: la devono approvare
anche se a 16 a me piace di più ma anche 18 è meglio di 20.