Maurizio Sarri

[ThomasDoll]

Viste le gare di Bologna e di oggi dare la colpa all'allenatore è come minimo un esercizio di isterismo tifoso che ci sta, viste le dimensioni delle sconfitte (oggi poteva essere da record se il Verona avesse avuto mira migliore), ma non mi pare centrato per niente. L'attitudine mostrata dalla squadra dice tutto, in entrambe le circostanze: fermi, senza mordente, niente concentrazione, errori banali, mentre avversari ben più modesti, anche se validi, mettono in campo grinta e coesione, presenza, raziocinio, vedi le tante fasi in cui la partita ha dato la possibilità alla Lazio di rientrare, gestite dal Verona con grande acume tattico e coraggio. Un primo tempo che poteva finire 4-0 e una ripresa che nel giro di pochi minuti, se Anderson non avesse sbagliato a concludere la sua unica vampata personale, poteva ribaltare lo scenario completamente. Cose successe altre volte quest'anno per singoli segmenti di partita, con conseguenze meno gravi.
Questa squadra non sta giocando come potrebbe. L'allenatore ha le sue colpe, è il responsabile tecnico, ma la squadra si comporta, in campo, come peggio non si potrebbe, nella circostanza. E la dichiarazione di Ciro (siamo delusi quanto il tecnico ma abbiamo fiducia in lui) fa capire che la situazione è complessa e il ritiro è il contesto migliore per chiarirsi le idee e sistemare certe questioni che non funzionano. C'è una coincidenza tra il giovedì di coppa e il crollo domenicale e Sarri aveva tentato di prendere qualche contromisura cambiando un pezzo di formazione; c'è un'evidente remora a utilizzare in pieno Lazzari e Luis Alberto, segno che sono due elementi che faticano a interpretare il copione, c'è una discussione che riguarda il modulo che non ha molto senso perché il gioco di Sarri non consiste nel modulo ma nell'atteggiamento in campo, che è quello che manca. Per meglio dire, andando in campo così si perde pure in dodici.
Il ritiro arriva a favorire un chiarimento alla vigilia di due impegni molto difficili, contro una Fiorentina in salute e con un paio di elementi in grado di decidere la partita da soli, e poi contro l'ostica Atalanta, anche lei come sempre in difficoltà nella concomitanza dell'impegno europeo.
Questa settimana chiarirà molte cose, fermo restando che il ruolino della squadra è lo stesso dell'anno scorso. Una stagione cominciata e finita male che ha imposto, poi, un rinnovamento dei quadri tecnici che non ha coinciso, per i motivi che conosciamo, con il cambiamento profondo della rosa.
Una cosa è certa: non si vedono segnali positivi in gare come quella di oggi, diversa la sensazione a vedere il derby o la gara con l'Inter, o le stesse ultime gare di Coppa.
Questa settimana sarà decisiva, se le due partite dovessero andare male.
Non è pensabile, però, un esonero a ottobre dopo aver intrapreso una strada che dal principio si è definita lunga e insidiosa. La pazienza dei tifosi in generale e dei laziali in particolare è poca, ma tocca armarsi di pazienza per forza, se ci sono nodi verranno al pettine, se è una questione di mentalità, di uomini, di tecnico si saprà presto. Nel frattempo si gioca senza respiro, quindi c'è poco tempo per allenarsi ma anche per piangersi addosso.
Quindi chiappe strette, petto in fuori e sotto con la Fiorentina.

[MCM]

Se la squadra è ferma , senza coesione e non ha mordente ecc ecc è colpa mia?

Chi la deve allenare e chi la deve motivare la squadra?
Io?

[ThomasDoll]

allenare una squadra non è pilotare dei robottini col telecomando.
Se dici a uno vai e corri e quello non lo fa puoi fare poco.
Se il capitano dice che non sa perché entrano in campo così tocca capire.

[MCM]

Chiamiamo uno psicologo?
Corre chi c'ha la pompa.
Evidentemente non ce la abbiamo. E se non ce l'abbiamo è colpa di chi li allena.

Oppure non corrono perché non lo seguono e quindi immobile dice frasi di circostanza quando afferma che credono nel lavoro del mister.

Delle due l'una.

[ThomasDoll]

Il problema non è il correre.
Il problema è fare quello che si deve fare in campo. La Lazio stando alle statistiche correrebbe più delle altre, in campo. Forse troppo.

[Jim Bowie]

Purtroppo Sarri è una coutourier, la sarta che disegna il vestito e poi cerca la modella adatta ad indossarlo per la sfilata.

Il sarto e una cosa lo stilista e’ altro. Sono sempre state le modelle a disegnare il loro corpo per indossare i vestiti degli stilisti.
Il vestito e famoso perché e’ fatto dall’ atelier di Armani non per chi lo indossa.
Se volete romoletto taja e cuci, lo potrete ammirare al Sant’Anna.


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[ferrarimax]

Per me Sarri adesso ha l'occasione per dimostrare di essere o meno un grande allenatore...
Confronto con la squadra e valutare un eventuale cambio modulo...

[ThomasDoll]

Sarri ha fatto 81 punti il primo anno a Napoli arrivando secondo, ha vinto l'Europa League il primo anno al Chelsea e lo scudetto il primo anno alla Juve. Il problema è come lo stanno digerendo i nostri. Si parlino e capiscano.

[Jim Bowie]

Avete fatto I copia incolla dei posts di quando volevate togliervi dalle palle Inzaghi.
Solo TD da la colpa si giocatori, mentre gli altri dalli al tecnico, pure chi ha sempre affermato, vero sarto ucraino?, che l’allenatore conta si o no 10%.
Continuate in America diciamo keep amusing me!


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[Dissent]

Diciamo che Sarri ha fatto capire chiaro e tondo che la Lazio non era una ferrari (cit)
Ancora riecheggiano le pompose parole del patron che rimproverava Inzaghi reo di chiedere acquisti, dicendogli "te stai sempre a lamentà chai na ferrari".

Ha praticamente bocciato tutti gli acquisti di Tare, tra tutti Vavro manco preso in considerazione, Muriqi neanche 5 minuti  in 2 gare nonostante la carenza di ricambi. Stessa cosa fatta da Inzaghi.

Ergo il problema è altrove, ucci ucci

[superaquila]

Il problema non è il correre.
Il problema è fare quello che si deve fare in campo. La Lazio stando alle statistiche correrebbe più delle altre, in campo. Forse troppo.

Con Inzaghi, fin da 5 anni fa, i giocatori sapevano quello che dovevano fare ed era solamente una cosa (meraviglia della semplicità), buttare subito la palla in attacco e questo lo facevano tutti perchè era l'unica cosa che chiedeva Inzaghi.
Con Sarri abbiamo decine di soluzioni ed un gioco macchinoso anche se lineare e questo può indurre ad indecisioni fatali per sorprendere gli avversari.
Occorre tornare a fare pochissime cose ed anche semplici e premiare chi ha tecnica e menti veloci.
Ma ho impressione che siano parole buttate al vento.

[ThomasDoll]

Non sono parole al vento, lo stesso Sarri ha detto che l'obiettivo è mettere in campo tutti i migliori.
Le parole devono dirsele tra loro, anche le parolacce.
Senza mediazioni, a me tutto questo parlare dei problemi della squadra davanti ai microfoni non mi sembra buon segno.

[superaquila]

Diciamo che Sarri ha fatto capire chiaro e tondo che la Lazio non era una ferrari (cit)
Ancora riecheggiano le pompose parole del patron che rimproverava Inzaghi reo di chiedere acquisti, dicendogli "te stai sempre a lamentà chai na ferrari".

Ha praticamente bocciato tutti gli acquisti di Tare, tra tutti Vavro manco preso in considerazione, Muriqi neanche 5 minuti  in 2 gare nonostante la carenza di ricambi. Stessa cosa fatta da Inzaghi.

Ergo il problema è altrove, ucci ucci

Il problema è tecnico e non societario, non cominciamo ad inquinare anche discussioni prettamente tecniche, per favore.

[superaquila]

Non sono parole al vento, lo stesso Sarri ha detto che l'obiettivo è mettere in campo tutti i migliori.
Le parole devono dirsele tra loro, anche le parolacce.
Senza mediazioni, a me tutto questo parlare dei problemi della squadra davanti ai microfoni non mi sembra buon segno.

Non hai capito il mio discorso: ho detto che i giocatori devono avere pochissimi ordini per farli bene , altrimenti si scende nel caos.

[ThomasDoll]

Sono professionisti pagati a milioni, devono saper interpretare anche la complessità.
Oppure non sono una grande squadra, come adombra il tecnico, che sta continuando a sfidarli.
Oggi aveva parlato di resa dei conti. S'è visto in campo il risultato.
Se le devono dire in faccia. Speriamo comincino da stasera.

Io rimango dell'idea, come dal primo giorno, che con Sarri o bene bene o male male.
Per ora stiamo nel mezzo, credo si sia arrivati al bivio.

Certo che in confronto a spiaze è tutta un'altra musica per la squadra.

[superaquila]

Speriamo bene.

Inzaghi aveva ed ha il pregio della semplicità.

Noi, oggi, facciamo tutto il contrario.

[Gasco luis veron]

Thomas mi e' piaciuto il tuo intervento: il ritiro e' la migliore cosa e ai giocatori non devono mancare le palle di dire cio' che pensano (SE pensano che le posizioni non siano idonee, alcune situazioni tattiche sono rischiose come i lanci verticali di Reina rasoterra che se intercettati possono far ripartire pericolosamente le squadre avversarie, se pensano che il modulo non sia adatto per loro), allora devono dirlo all' allenatore perche' daranno in questo senso un aiuto.

Se e solo se i giocatori hanno queste percezioni.

Per quanto riguarda la poca importanza che dai al modulo non sono d' accordo: la filosofia Sarriana non cambia cambiando il modulo (e in questo hai ragione anche se deve secondo me capire che la Lazio rispetto alla dua filosofia deve anche poter sfruttare le ripartenze), ma cambiando le posizioni dei giocatori in campo e conseguentemente anche alcuni compiti tattici che sono sempre condizionati dalla porzione di campo in cui si devono svolgere determinati compiti.

Non guardiamo il modulo solo nella fase statica ma anche in quella dinamica e nel suo sviluppo.

E la risposta e' il passato di Sarri (mi scuserete se mi ripeto ma questi sono fatti accaduti che dovremmo tenere in grande considerazione per capire la nostra situazione perche' la situazione che sta' avvenendo alla Lazio e' la medesima che e' accaduta a Sarri ad Empoli e a Napoli).

Ad Empoli: 4/2/3/1 per 12 giornate: 4 punti.

I giocatori giocavano in posizioni poco consone: cosi' Sarri passa al 4/3/1/2 che diventera' l' inizio del "Sarrismo".

L' Empoli inizio' a giocar benissimo: questo perche' i concetti erano glinstessi ma le posizioni dei giocatori erano cambiate e di conseguenza i loro compiti.

SARRI AVEVA ADATTATO IL MODULO AI GIOCATORI E OTTENNE GRANDI RISULTATI (IN BASE ALLA DIMENSIONE DELL' EMPOLI).

Questo ci spiega che dopo 12 giornate si puo' assolutamente avere un' idea della situazione altrimenti perche' Sarri avrebbe dovuto cambiare solo alla 12esima giornata?

A Napoli successe la stessa cosa: Sarri inizio' con la fissa del 4/3/1/2 utilizzato ad Empoli.

Si porto' anche Hysaj e Valdifiori (salvo poi trovare Jorginho!).

Stessi undici con il 4/3/1/2 dell' Empoli: prime due giornate difficolta' di gioco simili a quelli della Lazio.

Insigne dietro alle due punte,.nullo: Callejon punta un pesce fuor d' acqua.

In questo caso, Sarri cambio quasi subito il modulo e passo' dal 4/3/1/2 al 4/3/3 mantenendo gli stessi undici ma cambiando le loro posizioni e i loro compiti (perche' il modulo serve a questo).

Il Napoli inizio' a giocare benissimo con il 4/3/3 facendo partire larghi Callejon e Insigne.

La storia di Sarri insegna che il modulo e' fondamentale: prima bisogna creare un equilibrio e mettere i giocatori nei loro ruoli.

Solo dopo si puo'ciniziare la fase di costruzione ma partendo da una base solida: se Sarri fosse stato integralista ad Empoli sarebbe stato esonerato e non sarebbe mai andaro al Napoli.

Se Sarri non avesse cambiaro modulo (continuando con il 4/3/1/2 che per lui all' epoca era diventato una fissa come il 4/3/3, oggi), Sarri sarebbe stato esonerato dal Napoli.

Sarri ha sempre dimostrato intelligenza e duttilita' ed ha sempre cercato di far giocare tutti assieme i giocatori piu' tecnici adattando pian piano il modulo alle loro caratterisriche.

Spero che il ritiro potra' servire per percorrere lo stesso percorso che Sarri fece ad Empoli e a Napoli: il modulo caxxo se e' importante.

Oltre alle scelte a livello gerarchico: i suoi pupilli, Reina, Hysaj, Pedro sono ottimi all' interno della rosa ma negli undici abbiamo giocatori piu' forti.

In questo senso probabilmente Sarri, e' condizionato dall' affetto che prova per questi 3 giocatori che possono essere utilissimi nelle rotazioni ma che non dovrebbero partire titolari (a meno che non parliamo di rotazioni).

Tutto secondo me: ma ad empoli e a Napoli le cose andarono cosi'.

Sarri cambio' solo il modulo mantenendo gli stessi interpreti e le due squadre iniziarono a volare: nella Lazio oltre al modulo, Sarri dovrebbe rivedere alcune scelte gerarchiche e dovrebbe anche cercare di adattare un minimo la sua filosofia (in quanto la Lazio e' una squadra chr ha giocatori letali in ripartenza).

E questo Sarri lo deve considerare: creando un misto non so' dirti spero che avra' il colpo di genio come ha sempre avuto in passato.

Il ritiro serve, eccome!

[Jim Bowie]

Non hai capito il mio discorso: ho detto che i giocatori devono avere pochissimi ordini per farli bene , altrimenti si scende nel caos.

Gli faremo dei disegnini, vediamo se capiscono, pori pupi.


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[Orazio Scala]

Il problema è tecnico e non societario, non cominciamo ad inquinare anche discussioni prettamente tecniche, per favore.

Lascia stare. Lui è uno di quelli che si è stracciato le vesti per il mancato arrivo di Kumbulla.

[superaquila]

Gli faremo dei disegnini, vediamo se capiscono, pori pupi.


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Sì ma a colori su campo bianco!
Sta di fatto che prima agivano subito, oggi tentennano.