Maurizio Sarri

[ThomasDoll]

Una chiosa: nell'ultimo quinquennio quale operazione è stata salutata con più gradimento dal pubblico laziale?

- ingaggio di Sarri
- contratto con Binance
- ingaggio di Acerbi
- ingaggio di Muriqi
- ingaggio di Pedro
- ingaggio di Basic
- altre a piacere (specificare)

No, anche per ricordare ciò che di buono si è fatto, per poi far si che si vinca sul campo.

[fish_mark]

Interessante, Mark.
Non è una colpa di sicuro.
Però ha preso una società e l'ha gestita in funzione delle sue possibilità personali.
Questo apre qualche interrogativo sul potenziale della società che ha utilizzato.
Il ricorso all'indebitamento non è né un reato né una cattiva prassi amministrativa, se serve ad accrescere le possibilità della società.
Lui però non si indebita per i motivi che sappiamo. Lo faremmo anche noi, con i mezzi che abbiamo a disposizione.
Questo però vanifica parte del suo lavoro, perché ha creato un bel modello di società ma non le fa esprimere tutto il potenziale che ha, perché lui non è in grado di sostenere certi investimenti.
Vista la situazione, verrebbe da chiedersi se non sia il caso di passare la mano ad altri o favorire l'ingresso in società di chi può consentire un salto di qualità.
Così rimaniamo una società padronale, ancorché quotata, in un mondo dove si compete su cifre fuori portata: passi la gestione virtuosa, ma senza investimenti difficilmente si può pensare di aumentare la capacità di fare ricavi e salire di livello.
Quindi non staremo diventando troppo grossi per il nostro padroncino? Sia detto col massimo rispetto per chi ha dimostrato capacità di fare calcio indubbie.

La risposta è no. Il padroncino non ha che minime possibilità di esposizione già ampiamente esaurite illo tempore (30 milioni di euro). Controlla una società (la Lazio) che fattura il doppio del gruppo che fa capo a lui. Come se la Juventus controllasse il gruppo FIAT (oggi stellantis), il che è tutto dire dei margini di manovra che sono molto ridotti, resi ancora più ridotti dalla scarsa inclinazione del nostro a muoversi con una certa velocità nel calciomercato.

Quanto alla fatidica domanda se dovesse passare la mano, la questione è fuori dall'ordine del giorno. Chi la controlla è lui e ha tutte le intenzioni nonché le forze per continuare nello scopo. Piuttosto gli chiederei con grande serenità a cosa è servita questa "scappatella" con la Salernitana e che ricadute ha avuto anche sulla Lazio.
I caratteri di questa gestione sono ben noti da tempo.

[ThomasDoll]

ti rispondo io senza tema di smentita:
- la scappatella è servita politicamente a Lotito e tecnicamente alla Lazio
- è costata cifre ragionevoli
- non ha reso quanto poteva alla Lazio perché i giocatori che abbiamo fatto circolare erano di livello troppo basso
- non ha reso quanto poteva a Lotito perché si è incartato con la vendita, anche grazie all'azione della Figc che l'ha portato alla fonte e non l'ha fatto bere.

Alla fine non gli è convenuto mica tanto.

[Il lodolaio]

"L'anno di transizione".

Mannaggia la zozza, "l'anno di transizione".

Ma scherzate o cosa?

Non è un anno di transizione, lo sarebbe stato se avessimo rivoluzionato la squadra puntando sui giovani.
La squadra di Inzaghi era arrivata al capolinea, il 3-5-2 era stato sgamato e prese contromisure.
E' stato giusto cambiare.

Sarri è importante per un motivo preciso: perché ha la forza di poter far cambiare il modus operandi della società.
Un Italiano, un Juric non ci sarebbero riusciti.
Per questo è importante che rimanga.

[geddy]

Io dico l'ingaggio di Sarri. Trascinato dal clima festoso l'ho accolto con favore. Non lo sopportavo prima e alle prime voci ricordo, pensando fosse una bugia d'estate come tante, di aver commentato con uno speriamo di no. O qualcosa di peggio. Poi la trattativa, Gasco e Pedulla' mi hanno trascinato. Devo dire anche che le prime interviste avevano rafforzato il mio nascente ottimismo. Vederlo scrivere in panchina, le critiche piu o meno velate a calciatori che pure se ho 50 anni non esito a definire beniamini, le  reiterate esternazioni su un fantomatico calcio diverso da lui proposto mi hanno presto stancato. L'esternazione di ieri relativa all'indice diliquidita mi convince che il personaggio, giretto e volgare, addirittura è peggio dell'allenatore.
Di cosa farà Lotito non ho idea., resterà Tare immagino. E Sarri non rinnovera', speriamo perché non accontentato nelle richieste di mercato. Ma io penso sia per soldi.

[MagoMerlino]

Sarri ha il merito con le sue dichiarazioni di aver scoperchiato il vaso di Pandora.
Il duopolio societario è rimasto senza alibi e ora si trincera dietro l’indice di liquidità.
Siamo in fase di stallo, l’allenatore, per modus operandi societario, non è ancora liquidabile senza ingenti perdite, anche se c’è chi preferirebbe cacciarlo immediatamente, prima che metta ancora più in imbarazzo il duopolio e relativi sostenitori. Quindi sembra, si dice, si mormora che si sta provando a fargli digerire il reintegro di qualche sega invendibile tipo Jony e Durmisi, nella speranza di esasperarlo e a fine stagione di farlo dimettere.

Il problema è che a oggi la Lazio avrebbe bisogno di 4 calciatori veri per sperare di non buttare al cesso completamente la stagione corrente, magari puntando sulla coppa Italia. A giugno avrebbe poi bisogno di altri 5-6 calciatori per sostituire i vecchi e quelli inutili non adatti alla nuova filosofia di gioco come da verifiche in corso d’opera. Con l’ardito compito poi di liberarsi completamente della zavorra tariana.
È cosciente pure Sarri che una cosa del genere è quasi impossibile da realizzare, soprattutto se non si inizia ieri, per limitate risorse finanziarie e soprattutto stante la presenza in società di un DS ormai fuor di ogni dubbio non all’altezza del ruolo.
Cacciarlo, il DS, sembra impossibile. Vedremo, chissà, magari tra le tante mete esotiche dove gli amici gli suggeriscono di andare a trovare calciatori, c’è Damasco.

[fish_mark]

ti rispondo io senza tema di smentita:
- la scappatella è servita politicamente a Lotito e tecnicamente alla Lazio
- è costata cifre ragionevoli
- non ha reso quanto poteva alla Lazio perché i giocatori che abbiamo fatto circolare erano di livello troppo basso
- non ha reso quanto poteva a Lotito perché si è incartato con la vendita, anche grazie all'azione della Figc che l'ha portato alla fonte e non l'ha fatto bere.

Alla fine non gli è convenuto mica tanto.

A mio modo di vedere, la scappatella è servita politicamente poco a Lotito visto che l'entrata in politica può essere molto più efficacemente cercata con altre strade.
L’operazione non è costata cifre proprio ragionevoli visto che dal bilancio Lazio sarebbero partiti una 50inan di milioni in dieci anni. Ma ormai è andata.
D’accordo con te sul fatto che questa “sinergia” non ha reso quanto poteva alla Lazio perché i giocatori che abbiamo fatto circolare erano di livello troppo basso. Allora la questione si deve affrontare sul piano del board tecnico che serve alla società per scegliere i giocatori. E lì che ci si deve concentrare, non nel creare dei kombinat di società che controllano centinaia di giocatori.
Infine, non ha reso quanto poteva a Lotito perché si è incartato con la vendita, anche grazie all'azione della Figc che l'ha portato alla fonte e non l'ha fatto bere. Anche qui d’accordo con te, ma allora bastava la mettesse in vendita appena promossa in serie B. Forse avrebbe fatto anche più soldi.

Oggi che si fa? Si metta in vendita Milinkovic Savic o LA fate voi, ma bisogna vendere un po’ di argenteria perché siamo fermi, maledettamente fermi.

Piccola notazione. Stiamo a 8 punti dallo scorso anno (eravamo quarti a 40 punti, dietro a Milan 49, Inter 47 e Juventus 42) e a 14 punti rispetto al 19-20 (terzi a 46 punti a 5 punti dalla Giuve e a 3 dall’Inter).


PS I modelli che possiamo permetterci non sono gli adc faraonici ma la crazione di strutture ramificate che facciano scouting per trovare gente giovane che vuole affermarsi con noi.
Strutture di manager, osservatori, esperti, fiduciari, cavallari, che fanno capo a un DT che si coordina con il DS.
Ogni anno a formello dovrebbe arrivare una decina di giocatori, dal terzino rumeno, al centrale ivoriano, dall'attaccante macedone, al mezzo sinistro polacco. Gente giovane, sconosciuta, affamata, max 22 anni, che gioca QUI un anno, vada come vada, a cavallo tra primavera e prima squadra.
Molti, moltissimi saranno da buttare, ma un paio usciranno buoni e anche forti.

[Orazio Scala]

In ogni caso (comprendo tutti i punti di vista ma farei un passetto avanti verso il baratro) andrebbe messa a fuoco qualcosa che forse ci sfugge, perché, e vado OT ma c'entra con Sarri:

- si può sostenere oltre ogni ragionevole dubbio che l'operazione-Salernitana sia stata una minchiata, non tanto per quanto è costata, ché creare un club satellite tipo Juve U23 sarebbe costato di più, quanto per i benefici reali ottenuti, quasi tutti della Salernitana; non ultima la stucchevole lagna di mezzo mondo contro Lotito rovina der carcio nazzionale immacolato e puro;
- si può sostenere oltre ogni ragionevole dubbio che sul mercato ci si azzecca e si sbaglia, ma è evidente che quasi tutti gli interventi mirati degli ultimi anni sono stati sbagliati (non sto a rifare l'elenco, da Berisha in poi, telle toppe milionarie prese);
- si può sostenere oltre ogni ragionevole dubbio l'avvedutezza della gestione della Lazio, ma mi pare che sul piano politico non stia andando benissimo, vedi beghe interne alla Lega, tentativi d'estromissione di Lotito dal Consiglio Federale, macchine del fango subite, ostracismo arbitrale e mediatico;
- si può sostenere oltre ogni ragionevole dubbio che la morigeratezza degli ingaggi e la corretta gestione della società siano state impeccabili finora, ma c'è una preoccupante ricorrenza di problemi con i rinnovi contrattuali di calciatori e mister che ci potrebbe far pensare anche lontanamente a una colpevole trascuratezza, vedi attuali tira e molla sui rinnovi e passate beghe Keita De Vrij Inzaghi eccetera;
- si può sostenere oltre ogni ragionevole dubbio tutto e il contrario di tutto ma il regresso recente della Lazio è difficilmente negabile, guardando a numeri e posizioni nella gerarchia del campionato.

Dunque, che fare?
Nasconderci dietro a un 4-3-3 invece che 3-5-2 o provare a mettere mano all'incartamento e capire fino a che punto è colpa del destino cinico e baro e fino a che punto, invece, non si sia entrati in un giro di schiaffi che dimostra che forse forse il tempo della gestione ottimale della Lazio è un poco tramontato?

In attesa di più ragionevoli scambi di opinioni, e di tempi decisamente migliori, mi è gradita l'occasione per porgere
cordiali saluti
 

A giugno, mi pare, arrivò la bomba di Mourinho ingaggiato dai nostri cugini stupidi. Titoloni, gente che si abbracciava per strada (vero!), laziali (alcuni) affranti.

Un minimo di logica è bastante per capire come il semplice arrivo dello Special One, in sé, non poteva costituire un upgrade bastante a vedersi assegnato lo scudetto già ad agosto, ammesso che Mourinho sia più bravo in assoluto del suo predecessore: visto che sì, esistono allenatori in media più bravi di altri, ma spesso l'alchimia coi calciatori non funziona tutti gli anni: un Paolo Maldini in campo ti garantirà sempre una prestazione tra 90 e 100; un Ranieri può galleggiare una vita finché non gli si allinea tutto e vince la Premier, salvo crollare miseramente l'anno successivo a saltare a metà stagione.

La risposta era pronta: se prendono Mourinho gli faranno un mercato di livello assoluto, ti pare. Perché Mourinho vòle i carciatori forti ahó.

C'erano solo alcuni piccoli dettagli a far dubitare di questo scenario ipotetico: uno, Mourinho era Mourinho più di un decennio fa, un tempo enorme nel calcio: due; il livello del club asroma (non certo di primissima fascia, al di là delle prese in giro) faceva dubitare fortemente di questo improvviso upgrade tecnico; tre, i tanti interventi di Stato conseguenti al Covid agevolavano fiscalmente alcune operazioni, tra le quali rientrava appunto quella di Mourinho. E non è un caso che Spalletti sia andato a Napoli, per esempio.

E veniamo a noi. Con Inzaghi che improvvisamente se ne va a Milano, c'è bisogno di un nuovo Mister. Sarri era già in odore di rientro in Italia, costava poco, era un bel nome, era un bel rilancio su quel piatto dove i cugini scemi avevano calato l'ex Special One. Perfetto, ingaggiato.

Così, è scattato anche qui un meccanismo classico: quello dell'entusiasmo per il "nome" in panchina (ma sappiamo bene quanto il racconto calcistico sopravvaluti l'allenatore); quello del "se arriva Sarri arrivano pure i calciatori forti".

Qui, l'errore di valutazione più grande del tifoso: che dovrebbe ben sapere come si muove la Lazio, nel bene e nel male, dall'ormai lontano 2004, e doveva rendersi ben conto che una rosa da 90 punti non possiamo metterla insieme, come del resto è stato per il 95% della nostra storia. E, ancora peggio, la fascinazione della "risposta ai cugini": una trappola mortale, del tutto sconosciuta da queste parti, nella quale siamo miseramente caduti.

Ora ci troviamo in un vicolo senza uscita: non siamo in grado di dare a Sarri quello che vorrebbe e probabilmente non lo saremo mai; assistiamo al maltrattamento  di una rosa di calciatori che può fare benissimo altro ma non può farlo, prigioniera del progetto. Così come lo eravamo quando Marcolin giocava vertice basso del 4-3-3 (ancora tu) di Zeman, pretendendo rendesse come Di Matteo perché doveva fare le stesse cose con lo stesso sistema, con risultati evidentemente disastrosi. Il punto debole di una squadra incide in negativo più di quanto incida in positivo un fuoriclasse, e due semplici spostamenti operati da Zoff lo dimostrarono ampiamente ancora una volta.

Se ne esce in due modi: cambiando allenatore; auspicando un significativo, improbabilissimo accrescimento del valore tecnico e tattico della rosa.

[Davide]

Si, ma il Sarri che conoscevamo noi, era quello che ad empoli modifico' tutto, assetto, impostazione, addirittura modo di giocare, dopo poche giornate, per far fronte alle pessime partite disputate, il Sarri che conoscevamo noi, dopo 10 giornate a napoli, rivoluziono' il tutto perche' insigne dietro le punte non rendeva e allora passo' al 4-3-3 per fare spazio al nano ed a callejon....il Sarri che abbiamo conosciuto noi alla Lazio, e' un 65enne ottuso che va per la sua strada senza neanche minimamente provare a pensare di modificare qualcosa per non mettere troppo in difficolta' giocatori gia' in difficolta' con loro stessi...ecco, questo e' assurdo, ora il mercato e' aperto quindi e' un asino Lotito a dormire e non combinare nulla, ma Sarri, che tanto ci fece gioire al suo acquisto, non e' quello che pensavamo, o almeno, non e' quello che pensavo io.

[ThomasDoll]

Se ne esce in due modi: cambiando allenatore; auspicando un significativo, improbabilissimo accrescimento del valore tecnico e tattico della rosa.

e quindi ci accomuna il pessimismo.
Non so più da quanti anni non ero così preoccupato.
Mi pare che quello che si vede in campo sia l'ultimo dei nostri problemi.

[geddy]

Ma quale vaso di Pandora Mago. Di come viene gestita la Lazio tra correlate e squadre satelliti siamo tutti consapevoli. Fatto sta che in 17, 18 anni ho visto sempre una squadra dignitosa, a volte bella e perfino entusiasmante. Negarlo e' fuori da ogni logica, attribuire meriti a Sarri per aver finalmente fatto saltare il banco e' definibile solo come meschino. Siamo alla fine dell'era Lotito? Forse, ma non e' una bella notizia. Non ce la vedo la Lazio a galleggiare nella confort zone attualmente presidiata da romanisti e  simili, satelliti  o discariche, parcheggi meglio.

[MCM]

Insomma, questo allenatore ha fatto finire sotto processo tutti: società, DS, calciatori, posacenere di Formello.

Si accusa la Lazio di immobilismo sul mercato ma, se non ricordo male, nella sessione estiva sono arrivati cinque calciatori che lui sta utilizzando pienamente: tra i quali Felipe Anderson e Pedro, attualmente i nostri due migliori per rendimento. Seguono Milinkovic-Savic, Immobile e Acerbi che sono rimasti e non credo si possano definire scarsi o non adeguati. Ha messo ai margini Luis Alberto e Lazzari, due dei pilastri della Lazio degli ultimi anni, che non si possono certo dire sul viale del tramonto sul piano anagrafico: ma naturalmente è colpa loro che non capiscono i sofisticati meccanismi der gggggggggggggioco de Sarri.

Hysaj lo ha voluto lui, mi pare. E non è lo scarsone che si vorrebbe far credere, numeri alla mano.

Ci sono un paio di problemi evidenti, sì: quello del portiere, peggiorato dal dualismo tra l'ormai quarantenne Reina e il confuso Strakosha, dualismo che genera ancora maggior incertezza; le difficoltà conseguenti al tramonto di Lucas Leiva, solo apparentemente rimpiazzato dal buon Cataldi che in realtà è un surrogato non all'altezza. Ma tutti gli elementi del mercato estivo - tre nuovi titolari e altri due che rientrano appieno nella rotazione dei 15-16 - si sono ben inseriti in squadra: cosa vorrebbe Sarri, una rivoluzione totale, spazzando via tutti i "vecchi" perché "non adatti" al suo gioco?
Mi sembra di risentire Bielsa quando chiedeva di mandare via DICIOTTO calciatori della rosa laziale: gli stessi con cui Inzaghi l'anno successivo mise insieme 70 punti e mostrò per tutto il girone di andata un gioco spettacolare, lui sì, senza che ci volessero sei mesi per cominciare a digerirlo, manco fosse un bisonte inghiottito da un pitone.

L'albitri, er mercato, le zolle del campo, i terzini che non capischeno er gioco, quello è un estroso, l'altro una testa di causio, l'altro ancora damolo via, ce vole tempo, mai schiavi der risultato... Le sto sentendo tutte. Mancano solo er go' de Turone era bbono e er complotto der Palazzo, poi con le spiegazioni siamo al completo.

Prima ci liberiamo di questo bluff, meglio è.

mi sembra ineccepibile.

[ThomasDoll]

Non è vero né verosimile che Sarri farà cambiare il modo di gestire la Lazio.
Sarri viene dalla gavetta, conosce bene il calcio.
Se avrà la possibilità di lavorare resterà a lungo, non ha mai detto di volere Messi.
Andrà via se i risultati saranno pessimi, cosa che al momento non è, o se per qualche ragione non si troverà a poter lavorare come vuole.
Non è venuto per dare l'assalto alla Champions League, in realtà mi è parso stufo di certi ambienti superultramega e alla ricerca di un posto a misura d'uomo.

[Il lodolaio]

Ora ci troviamo in un vicolo senza uscita: non siamo in grado di dare a Sarri quello che vorrebbe e probabilmente non lo saremo mai; assistiamo al maltrattamento  di una rosa di calciatori che può fare benissimo altro ma non può farlo, prigioniera del progetto.

Può fare benissimo altro ma non può farlo ?
Non hai più Lulic e Parolo, Leiva è l'ombra del giocatore di due-tre anni fa, il 3-5-2 non lo puoi fare più.

[MagoMerlino]

Qui, l’errore di valutazione più grande del tifoso

Un errore hai citato e lo hanno commesso i tifosi, di quelli che colpevolmente commettono ad ogni piè sospinto quei due, manco l’ombra. Non sei credibile, bello lo scritto, bella la calligrafia, ma il racconto non è credibile.

[Davide]

Forse Sarri ha sopravvalutato la rosa della Lazio, di sicuro ha dato una valutazione errata della difesa per quello che in realta' dimostra ogni settimana sul campo...o semplicemente ha sopravvalutato il proprio lavoro...o quello che lotito e tare avrebbero potuto fare in sede di mercato...chissa'.

[MagoMerlino]

Ma quale vaso di Pandora Mago. Di come viene gestita la Lazio tra correlate e squadre satelliti siamo tutti consapevoli. Fatto sta che in 17, 18 anni ho visto sempre una squadra dignitosa, a volte bella e perfino entusiasmante. Negarlo e' fuori da ogni logica, attribuire meriti a Sarri per aver finalmente fatto saltare il banco e' definibile solo come meschino. Siamo alla fine dell'era Lotito? Forse, ma non e' una bella notizia. Non ce la vedo la Lazio a galleggiare nella confort zone attualmente presidiata da romanisti e  simili, satelliti  o discariche, parcheggi meglio.

parlavo della qualità della rosa e della gestione del mercato per aumentarne il valore.
Di come poi Lotito gestisca la società a Sarri credo interessi relativamente. Al limite dovrebbe interessare e molto a noi.

[franz_kappa]

e quindi ci accomuna il pessimismo.
Non so più da quanti anni non ero così preoccupato.
Mi pare che quello che si vede in campo sia l'ultimo dei nostri problemi.

Siamo in tre con il sottoscritto.

[geddy]

parlavo della qualità della rosa e della gestione del mercato per aumentarne il valore.
Di come poi Lotito gestisca la società a Sarri credo interessi relativamente. Al limite dovrebbe interessare e molto a noi.

Non lo so. Certo che interessa la gestione del mercato e i giocatori che arrivano e vanno via. Che il modo di Lotito sia al capolinea non e' sensazione solo tua o di Mark. Il che succederà penso però sia preoccupazione condivisa.

[ThomasDoll]

Sulla preoccupazione: la Lazio è una società sana, con un nome importante, diciamo primi 20/30 in Europa che non è poco, alcuni giocatori molto solidi, in un contesto di concorrenza crescente che alla fine dovrà scremare, perché in Italia la ciccia c'è per 4 club più 2/3 al massimo. In questo gruppo stiamo da 10 anni. Dobbiamo restarci e possiamo farcela. Entrare nel giro che conta di più a oggi però è utopia. La parabola è discendente e i pezzi migliori sono avanti con gli anni o non giovanissimi (Ciro, Pedro) o destinati prima o poi a salire di livello (Milinkovic-Savic). La capacità di sostituire pezzi importanti sembra si sia persa dopo molte operazioni brillanti fatte in passato. Il monte ingaggi è abbastanza saturo.
Non temiamo forti declassamenti o retrocessioni nelle gerarchie del campionato, non a breve, ma preoccupa l'incapacità di rinnovarsi che ci è arrivata addosso nelle ultime due stagioni, quando c'era da sostituire i Lulic, i Radu, i Leiva. E l'incapacità di produrre talenti in casa, ormai cronica.
Per questo il focus è su Tare e non potrebbe essere altrimenti.