www.gazzetta.itLâ??attaccante napoletano ha segnato 154 gol in 224 presenze: Ciro diventerà ben presto il miglior marcatore della storia biancocelesteL’uomo giusto al posto giusto. Ciro Immobile alla Lazio è re. Alla prima casalinga con i tifosi dopo oltre 500 giorni l’attaccante biancoceleste ha riaccolto il pubblico con una tripletta con la quale ha ribaltato lo Spezia che inizialmente si era portato in vantaggio. L’Olimpico era ai suoi piedi. Per lui i cori più forti, per lui le grida più ripetute. Sono 154 gol in biancoceleste in appena 221 presenze. Nella storia della Lazio solo Silvio Piola (il miglior marcatore italiano di sempre) ha segnato di più, ma la distanza ormai è minima: l’attaccante napoletano è a -5 ed è destinato a diventare il migliore di sempre con l’aquila sul petto. Nessuno come lui, insomma. Ma l’amore è reciproco, perché è alla Lazio che Immobile ha trovato il suo habitat naturale. Con la maglia biancoceleste addosso rende come non ha fatto con nessun altro.
TRAGUARDI --- Immobile ha chiuso la stagione 2019-20 conquistando la Scarpa d’Oro. Nell’ultima si è invece laureato campione d’Europa con l’Italia. Eppure in Azzurro non sempre ha convinto. Non sempre ha inciso. O almeno non come fa con la Lazio. Anche agli Europei Ciro ha segnato (due gol nella fase a girone) ed è entrato in alcune delle altre reti della squadra di Mancini (apre la difesa della Spagna sul gol del vantaggio di Chiesa in semifinale), ma il suo rendimento non è come quando rappresenta la Lazio. A Roma Immobile è unico, diventerà il migliore. Di sempre, e chissà per quanto tempo. Per mesi si è parlato anche di una sua presunta difficoltà a rendere nel 4-3-3, ma alla seconda di campionato è già a quota 4 gol. Ed è sempre più uomo copertina.
NUMERI --- Le statistiche di Immobile, con la Lazio, sono impressionanti: mai nessun laziale ha segnato 30 gol in un unico campionato, l’unico ad essere arrivato almeno a quota 20 per quattro stagioni di fila, sono cinque anni che arriva almeno a quota 15. In Serie A Immobile è arrivato a quota 159 (ha scavalcato Luca Toni al 19esimo posto nella classifica di tutti i tempi), solo Quagliarella, fra i giocatori in attività, ha segnato più di lui. Con la Lazio è già alla quinta tripletta (alla sesta stagione). Vuole trascinare la Lazio anche in questo campionato. “Lavoro con Sarri con entusiasmo, so che gli attaccanti con lui segnano tanto, non vedevo l’ora di conoscerlo”, ha detto a fine partita. L’unica pecca è il rigore sbagliato, il quinto su dieci considerando l’ultimo campionato. “Avrei preferito non sbagliarlo, mi rode, mi dà fastidio”. Perché con la Lazio non è abituato a sbagliare, non è abituato ad avere cali. Alla Lazio è abituato a essere l’uomo giusto al momento giusto.
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