Calcio lassativo

[ThomasDoll]

Odio chi dice "la viola".
Si dice Fiorentina, in cui giocano i gigliati o i viola.
La viola non vuol dire un cazzo, sono quelle cerquetate che non si sopportano. E non dicono così manco i fiorentini.

E già che ci siamo, affanculo la densità, l'inerzia e tutte st'espressioni dei miei coturni.
Il coast to coast della fava, il tap-in delle mie ghette, il tiro murato e l'apertura panoramica, il pallone col contagiri e tutte ste amenità che messe insieme non valgono un Abatino.

Ohh, l'ho riscritto, ogni tanto mi devo liberare.

[Andre]

Densitá meriterebbe il licenziamento per giusta causa

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[ML]

A me danno sui nervi:

- si coccola (es: Garcia si coccola Pjanic)
- assist al bacio
- sposare il progetto
- a tinte (es: futuro a tinte biancocelesti)

Non c'è un motivo vero, è solo un fatto epidermico.

[ThomasDoll]

Tutti i ragionamenti scritti e/o orali (doppio senso voluto) sulle gnocche che frequentano i calciatori, inclusa la colonna della strappona che la Gazzetta ha infilato ormai da anni nel sito, provocando vorticosi avvitamenti nella tomba della buonanima di Cannavò.
Mentecatti!

[aquilafelyx]

l'aesseroma

[diepa]

TRANSIZIONE   

[Baruch]

Ieri sera Piccinini s'è superato con "sciabolata morbida ma troppo morbida" durante un'azione di attacco del Napoli contro l'Inter

Per quanto mi riguarda darei fuoco a Pardo ogni volta che dice la "touche" invece del "fallo laterale"

L'unico modo di dire che non mi dispiace di questo fantoccio è quando c'è un tiro che finisce grossolanamente alto, e lui dice semplicemente "terzo anello", anche se magari in quello stadio il terzo anello non c'è

Attenzione perché su Mediaset ha preso piede un nuovo termine: invece del vetusto "moviola" ora si dice la "cassazione" di Graziano Cesari

[ML]

Per quanto mi riguarda darei fuoco a Pardo ogni volta che dice la "touche" invece del "fallo laterale"

Madonna che odio!!
Peró complessivamente Pardo non mi dispiace, anzi. Si sente proprio che lui gode ogni secondo a fare quello che fa e questo è bello. Trasmette passione, diciamo. E pur essendo romanista è equilibrato anche come opinionista.

[ML]

Pessimo anche il falso nueve. Ma non si puó dire normalmente falso nove??

[darienzo]

La Viola era solo quella di Reggio Calabria nel basket.
Come dal basket viene tap-in, coast to coast, transizione, e anche inerzia. Murato dal volley, e touche dal rugby.
Se arrivano da altre discipline non mi dispiacciono. Io uso anche rimbalzo e tiro stoppato nelle mie cronache mentali, e una volta persino "prova da 3", sulle conclusioni da lunga gittata.
Cosa non sopporto? Sicuramente top player, oppure cioccolatino per descrivere un assist perfetto (Marianella), o l'ossessivo "incredibile" di Piccinini (che comunque stimo).
Oppure il comune a tutti "sarà importante capire quale sarà l'entità del tempo di recupero", vabbè ma magari è più importante il punteggio finale, no?
E l'uomo partita sky o premium designato a dieci minuti dalka fine, e se un altro segna una doppietta in quel lasso di tempo?
E pure l'arbitro "scodella"il pallone, mica è na minestra...
( sigue)

[Zapruder]

Una volta si parlava di "centravanti tattico". Poi c'erano "il classico 2-0", il "risultato a occhiali", il "nulla di fatto", "la squadra corsara" (definizione per la quale ripristinerei la sedia elettrica per chi la adopera)...

[darienzo]

2-0 all'inglese, anche
Se vincevi 3-0 i titolisti piazzavano un Fiorentina tremenda, per dire

[ThomasDoll]

Va bene modificare il linguaggio, che è roba viva, ma l'effetto lassativo è dato dalla grandine di neologismi evidentemente tirati fuori a bella posta. E' una conseguenza della volgarizzazione della professione di radiotelecronista, dovuta al fatto che in troppi la esercitano, tra Rai, Sky, MP e locali, e della pessima moda di accreditare nel cast dello spettacolo calcistico elementi che non c'entrano una sega, come i telecronisti, appunto. Non si lascia che il cambiamento sedimenti ma lo si alimenta artificialmente. M'immagino tizio o caio che si lambicca la cerevella per cercare di farsi notare e mi ritorna in mente l'Ugo Russo del difensore goliardico e del verbo che titilla i padiglioni auricolari, che come raccontano Dotto&Piccinini in un libro era uno che sbarcava il lunario spacciandosi per Demis Roussos. Gente che occupa ruoli che furono di gente del calibro di un Claudio Ferretti. Non ce l'ho con Russo che mi è particolarmente simpatico, col suo parteggiare per la squadra di casa, ancora sul palato il ricordo della polenta con gli osei, dei pici o delle trenette appena inghiottite trangugiando calici di vino della casa. Dico solo che il linguaggio del calcio era diverso e che lo si modifica artificialmente senza motivo: una cosa è il lungagnone e il tracagnotto, che è il segno dell'estro e della cultura di un telecronista, una cosa è creare un sistema artificiale di riferimento vuoto e omologato, che ripete a pappagallo frasi che non gli appartengono. "Alla caccia del pallone" lo diceva Pizzul, non Ciotti, non Ameri, non Martellini. Un tiro si ribatte, non si mura. Anche perché il muro pallavolistico è un modo di contrare che ottiene effetti molto diversi. Si potrebbe andare avanti per pagine e pagine... Un'altra cosa che non si sopporta è la dizione impostata in modo ostentato, la scios di Cerqueti, oppure la sciarpataaa...

[darienzo]

Sei ingeneroso. Ugo Russo un grandissimo. Anche cantante confidenziale e imitatore. Le sue radiocronache erano una delizia, ricordo ancora quel gol di Gutierrez a Como "Tanooo!"

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