Autore Topic: Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito  (Letto 12876 volte)

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geddy

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #100 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 11:17:56 »
Boks davvero non hai visto il Dio del calcio all'opera a Perugia?

Boks XV

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #101 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 11:37:59 »
io a Perugia ho visto un arbitro che ha applicato il regolamento.

sono altresì certo che se quello scudetto lo avessero vinto i cani, con quelle modalità, noi ancora staremmo parlando di mafia, media appecoronati, arbitri compiacenti e roma club montecitorio.


ma siamo off topic.

Offline pizzeman

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #102 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 11:48:30 »
se posso.. fuori dal GRA negli anni a cavallo del 2000, e anche oltre, direi fino al 2006, sia roma che Lazio erano viste come le squadre del potere romano.
cragnotti, perugia, baraldi, il mancato fallimento, la transazione con il fisco, treossi a firenze, calciopoli: da napoli a milano, tutti hanno storto il naso.
e sono tutti episodi che se guardassimo con gli occhi imparziali qualche dubbio lo solleverebbero.
e a noi che ce ne fotteva? ecco, lo stesso gliene fotte oggi a loro...
siamo tifosi, non contabili.
Non il nome dietro, ma il simbolo davanti.

Offline DinoRaggio

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #103 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 12:10:39 »
io a Perugia ho visto un arbitro che ha applicato il regolamento.

sono altresì certo che se quello scudetto lo avessero vinto i cani, con quelle modalità, noi ancora staremmo parlando di mafia, media appecoronati, arbitri compiacenti e roma club montecitorio.


ma siamo off topic.
Boks, però prima di quell'ultima giornata ce ne avevano fatte parecchie, non vorrei che la vulgata dello scudetto rubato, attecchisse pure qui fra noi Laziali (ma non succederà, sono sicuro). Il gol di Cannavaro annullato fu l'ultimo episodio a favore della Juventus in quella stagione, ma ci si ricorda solo della pioggia di Perugia. Quella stagione eravamo nettamente superiori, e dovevamo vincere con almeno 5 / 6 punti sulla Juventus, invece stavamo per perderlo di nuovo (le porcate arbitrali dell'anno precedente ancora gridano vendetta, tanto per ricordare).

L'anno successivo, 2000 / 2001, cambio delle regole in corso...
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline aquilafelyx

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #104 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 12:11:59 »
Tra applicare e modificare leggi e regolamenti c'è molta differenza, con loro sono state cambiate Leggi, quella sul ricorso al Tar è solo l'esempio più clamoroso, e regolamenti, il cambio dello status degli extracomunitari nel 2001 fu decisivo.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

CP 4.0

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #105 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 12:29:57 »
io a Perugia ho visto un arbitro che ha applicato il regolamento.

sono altresì certo che se quello scudetto lo avessero vinto i cani, con quelle modalità, noi ancora staremmo parlando di mafia, media appecoronati, arbitri compiacenti e roma club montecitorio.


ma siamo off topic.

il fatto e' che non mi pare sia mai successo che fosse applicato il regolamento alla lettera da un arbitro con loro con quelle stesse modalita' e risultati.

e non e' off topic se la nostra percezione dei loro successi crea lo stato d'animo su cui poi la contestazione cresce e si moltiplica.

anzi, e' bene mettere in chiaro piuttosto se tali percezioni sono il frutto di un voler credere a certe versioni, sia per poter avere una ragione in piu' per criticare o per credere alla 'mafia, media appecoronati, arbitri compiacenti e roma club montecitorio', o la realta' dei fatti.

senza ipotizzare se quello che e' successo a noi sarebbe successo a loro, come ci saremmo comportati

Offline Sca

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #106 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 12:40:41 »
non so i soci ma io non odio affatto Lotito, ché l'odio è sentimento serio e va meritato, conquistato.
non fosse presidente della Lazio, Lotito al massimo me farebbe ride, come la macchietta che, in fondo, è.

ovvio che il senso di disagio sia acuito dai campionati della roma ma, in tutta onestà, debbo dire che il problema non è -solo- che essi, daje e daje, lo scudetto lo vinceranno ma che ormai ho preso piena consapevolezza che per Lotito questo (lo scudetto, intendo) non sarà mai un obiettivo.
riformulo, io credo che nella sua mente non passi manco lontanamente il pensiero di lavorare 365 giorni l'anno per provare a raggiungere quell'obbiettivo.
del resto la sua dimensione l'ha testimoniata quando, a fronte dei -meravigliosi, ribadisco a scanso di equivoci- successi in coppa Italia lui ha affermato "Io ho vinto".
che è, formalmente, assolutamente corretto.
ma questa affermazione è, al contempo, la pietra tombale del sogno del tifoso.
almeno del cattivo tifoso Boks, che vuole vincere lo scudetto -e magari al contempo veder cadere l'aereo della roma- e se ne sbatte di vedere solo undici maglie biancocelesti che la domenica scendono comunque in campo.
bella pe' voi (non certo tu, ML) che sventolate bandierine da mane a sera. siete meglio di me, nessun dubbio.
lazialissimi della più bell'acqua. io so' bastardo, mezzosangue.
voglio la sofferenza, la sconfitta, la distruzione della roma e dei romanisti, quanto e forse più della vittoria della Lazio.
ma io sono malato, quelli sani siete voi.
io le mie due più grandi esplosioni di gioia calcistica le ho provate in curva nord.
al rigore di kennedy in roma-liverpool e al gol di Fiorini.
più del rigore di Chinaglia al Foggia, del gol di Nedved a Birmingham, del fischio finale di Collina a Perugia.
ovvio quindi che la mia percezione sia deviata rispetto a quella del bravo tifoso.
questa roma, che a dispetto delle cazzate sparate da quelli bravi, lotta per lo scudetto con una frequenza -per me- estremamente allarmante, miscelata a una Lazio il cui presidente ha già vinto e che è passato da uno stadio da costruire, da ben dieci anni, all'acquisto di un pullman quale senso di appartenenza e dall'acquisizione di 4 campioni 4 alla salita in prima squadra di ben 5 primavera 5 come processo di accrescimento delle potenzialità tecnico-sportive, creano una mistura mefitica ai miei sensi.
che solo un momento di crisi e di rottura potrà, a mio avviso, modificare nel prossimo futuro.

ma io parlo per me, naturalmente.

Mi ritrovo in molte delle cose che scrivi.
Anche io sono un bastardo, un mezzosangue, mi manca forse la purezza dell'amore incondizionato per qualcosa.
La Lazio la amo, ci mancherebbe, ma vivo in un brodo velenoso di condivisione: Roma. Questa città, questa fogna o questo paradiso, dipende dai punti di vista, salvo poi accorgersi che sono tutti sbagliati.
Condividiamo lo spazio e il tempo con loro, il "chisselincula" è un lusso per puri di cuore o per amori a distanza. La distanza conta, tantissimo, anche in epoca di social e di web. Io non sono puro di cuore e vivo nel cuore di Roma.
La condivisione dello spazio e del tempo è una costante difesa del qui e ora. E' trincea, posizione, attesa snervante, attacco inaspettato, attacco chirurgico, è silenzio, ritirata, assedio improvviso, nuova ritirata. Non farsi mai trovare dove ti aspettano e contemporaneamente essere sempre nello spazio e nel tempo condivisi. Esserci e muoversi continuamente. Il vantaggio di essere minoranza. Cappuccino, cornetto e coriere: un pacchetto completo, un viaggio antropologico alle radici della diversità più paradigmatica, quella plasmata dai concetti (vissuti sulla propria pelle) di maggioranza e minoranza.
Se vivi a Berlino, a Johannesburg, a Buenos Aires, non puoi capire. Sei un grandissimo laziale, più grande di come lo sono e lo sarei io, ma non puoi capire. Perché c'è un dato secondo me oggettivo, inoppugnabile: vivere accanto ad essi ti rende diverso. Un dato oggettivo quanto l'interazione tra ambiente e geni. Non sto dando patenti, capitemi, ché anzi l'amore più puro appartiene proprio a chi non vive (in) tale ambiente.
In vita mia non ho mai vissuto lontano da Roma per più di 7 mesi. Però mi è capitato piuttosto spesso; un paio di volte 6 mesi, una volta appunto 7 mesi, altre 2-3 volte 4 mesi, più svariate "trasferte" di lunghezza variabile, da qualche settimana a un paio di mesi. Il tutto assume un minimo di valore perché non sto ovviamente parlando di vacanze ma di lavoro e/o lavoro + riorganizzazione-vita-personale  :)
Ebbene, già dopo qualche giorno certi sentimenti tendevano ad annacquarsi: inevitabile, fisiologico. Parlo dei sentimenti più anti. Connettersi al mattino e scoprire che avevano vinto o perso non aveva lo stesso sapore di aver vissuto, la sera prima, una città ribollente di urla e clacson o stordita dal silenzio. Esperienze diversissime. Un conto è scendere sotto casa e fare colazione in uno Starbucks con studenti danesi, spagnoli, canadesi e white-collar locali, un conto è scendere sotto casa ed entrare in un bar a Via San Francesco a Ripa o a Piazza dei Sanniti.
Dopo un paio di settimane lontano da Roma essi mi sembravano più degni di compassione e presa per i fondelli che di vero e proprio odio.
I sentimenti sono anche pratica quotidiana: l'amore a distanza è una variabile che può crescere o diminuire; l'odio a distanza invece non può che diminuire. Anche questa è una dinamica fisiologica.

Circa il momento di crisi e rottura che potrebbe sparigliare le carte anche dalla nostra parte del tavolo, non mi faccio illusioni. Anzi.
Ho il terrore di quello che potrebbe accadere nella testa di un uomo che attribuisce più valore alla coppa del 26 maggio che a dieci scudetti (intervista ad Avvenire).
--> Auditorium --> Zoo

Offline Wasicu

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #107 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 13:06:07 »
la sensazione, spesso (giustamente) dileggiata da zap, è che la roma abbia un futuro.
è un falso storico.
lo dimostrano gli acari della polvere che pasteggiano satolli nella loro bacheca.

vi pongo una domanda, però: un albero che cade fa rumore se nessuno lo sente?
i trofei contano, conta l'almanacco.
ma se il tifoso x gioisce per una finale in cui ha perso ed il tifoso y gioisce meno per una finale vinta (è un piccolo paradosso) chi dei due l'anno venturo farà l'abbonamento?

Ma basta con questa finale vinta :   ma che cazzo ci ha preso 33 punti e ancora
sventoliamo le bandiere della finale   ??   Ma per favore .... torniamo in terra  !!

CP 4.0

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #108 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 13:33:20 »
pensa te, 33 punti e ancora non gli si toglie dalla faccia.




Offline ML

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #109 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 13:36:11 »
In vita mia non ho mai vissuto lontano da Roma per più di 7 mesi. Però mi è capitato piuttosto spesso; un paio di volte 6 mesi, una volta appunto 7 mesi, altre 2-3 volte 4 mesi, più svariate "trasferte" di lunghezza variabile, da qualche settimana a un paio di mesi. Il tutto assume un minimo di valore perché non sto ovviamente parlando di vacanze ma di lavoro e/o lavoro + riorganizzazione-vita-personale  :)
Ebbene, già dopo qualche giorno certi sentimenti tendevano ad annacquarsi: inevitabile, fisiologico. Parlo dei sentimenti più anti. Connettersi al mattino e scoprire che avevano vinto o perso non aveva lo stesso sapore di aver vissuto, la sera prima, una città ribollente di urla e clacson o stordita dal silenzio. Esperienze diversissime. Un conto è scendere sotto casa e fare colazione in uno Starbucks con studenti danesi, spagnoli, canadesi e white-collar locali, un conto è scendere sotto casa ed entrare in un bar a Via San Francesco a Ripa o a Piazza dei Sanniti.
Dopo un paio di settimane lontano da Roma essi mi sembravano più degni di compassione e presa per i fondelli che di vero e proprio odio.

Confermo. Dal 2004 al 2006 ho vissuto a Milano provando le stesse cose.
Poi, certo, quando nel 2005 ci fu l'Atalanta-Roma che poteva spedirli in B io andai al Brumana.
Poi, certo, se dovevo venire a Roma per una partita sceglievo il derby.
E poi sono tornato finendo di nuovo in questa fogna o questo paradiso, dipende dai punti di vista, che hai mirabilmente descritto.
Spero che ti abbiano letto anche quelli fuori GRA.

Boks XV

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #110 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 13:36:26 »
Dopo un paio di settimane lontano da Roma essi mi sembravano più degni di compassione e presa per i fondelli che di vero e proprio odio.

dici che, se me ne vado 6 mesi in Inghilterra, smetto de tene' in frigo quella boccia de veuve clicquot riservata a quando un certo aereo perderà portanza?

mmm...e nu lo so (cit.)

Offline ML

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #111 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 13:41:50 »
io le mie due più grandi esplosioni di gioia calcistica le ho provate in curva nord.
al rigore di kennedy in roma-liverpool e al gol di Fiorini.

Lo so che è scandalosamente off topic, e so anche che già ne avevamo parlato.
Ma non ne ho mai abbastanza, è una cosa che ti invidio con tutto me stesso.
Mi dici ancora di più di quel 30 maggio 1984? Quanti laziali eravate? Come avete fatto a comprare i biglietti del settore Liverpool? Come siete entrati, scortati insieme agli inglesi o sciolti? E quando siete usciti cosa c'era là fuori? Ti sei fatto riconoscere o li hai solo scrutati assorbendone la disperazione? Sei andato a casa o ti sei fatto un giro al concerto del molisano? Ma più che altro, non avevi un piano di fuga? Cioè, quando ha pareggiato Pruzzo e soprattutto quando ha sbagliato il primo rigore Nicol, non ti è passato per la mente che avrebbero potuto vincere, e che eventualmente non avresti voluto vedere quel momento con i tuoi occhi?

CP 4.0

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #112 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 13:44:14 »
spesso non e' mai un problema di cosa si fa, ma di modo.

vincono rubando? sottolineamo il rubando non il vincono.

Boks XV

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #113 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 13:56:52 »
Lo so che è scandalosamente off topic, e so anche che già ne avevamo parlato.
Ma non ne ho mai abbastanza, è una cosa che ti invidio con tutto me stesso.
Mi dici ancora di più di quel 30 maggio 1984? Quanti laziali eravate? Come avete fatto a comprare i biglietti del settore Liverpool? Come siete entrati, scortati insieme agli inglesi o sciolti? E quando siete usciti cosa c'era là fuori? Sei andato a casa o ti sei fatto un giro al concerto del molisano? Ma più che altro, non avevi un piano di fuga? Cioè, quando ha pareggiato Pruzzo e soprattutto quando ha sbagliato il primo rigore Nicol, non ti è passato per la mente che avrebbero potuto vincere, e che eventualmente non avresti voluto vedere quel momento con i tuoi occhi?

ero andato con l'amico mio di stadio fuori la Nord pe' annusa' l'aria.
(sarò franco, speravamo ci fossero scontri e ci saremmo schierati con gli inglesi. non ti dimenticare che, pochi giorni prima, al rientro dal famoso Pisa-Lazio 2-2, i nostri pullman si fermarono sull'Olimpica e partì una carica verso quelli che stavano facendo la fila notturna in attesa dell'apertura dei botteghini per la finale).
a un certo punto i bagarini iniziarono ad abbassare i prezzi delle Nord invendute e alla fine con 5.000 lire per uno entrammo.
insomma fu un caso fortuito.
altri laziali non c'erano o almeno io non li vidi.
la finale la vivemmo come se la stesse giocando la Lazio...contro la roma.
quindi sì, puoi ben immaginare le sensazioni provate ai calci di rigore.
non ho fatto in tempo, o forse ho rimosso, a come saremmo rientrati a casa se fosse finita male.
so però che me so' messo poi, al ritorno, a piazzale degli Eroi a vederli sfilare, uno per uno.
tutti, fino alla fine.
quella volta sì, coi matarazzi arrotolati sul portapacchi.

Offline fish_mark

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #114 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 14:03:17 »
(...)
quella volta sì, coi matarazzi arrotolati sul portapacchi.

Eroe del 31 maggio!


Io ho due immagini (personali) di quella sera.

Il pomeriggio con Centocelle impavesata di giallorosso e le macchine che sfilano con lo stereo a palla (si sentiva "chi chi chi co co co purupurupure qua qua", per dire il livello musicale) e le bandiere con la coppa campioni esposte sui balconi. Guardavo sereno lo spettacolo organizzando la resistenza.

Poi al rigore finale ricordo calare sulla città un silenzio di piombo, tombale, definitivo. Per dire era il 31 maggio, primavera ormai inoltrata, la gente esce, se va a prendere un gelatino e invece sembrava di essere a Oslo ...

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Boks XV

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #115 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 14:10:33 »
a fish, 30 maggio.
era il 30 maggio.

manco le basi...  :D

Offline fish_mark

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #116 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 14:12:34 »
a fish, 30 maggio.
era il 30 maggio.

manco le basi...  :D

Hai ragione! E' che ricordo sempre sto cavolo di 31, quando arrivai a scuola alle 8.30 e mi presero di peso e mi portarono al bagno dove mi aspettavano una ventina di laziali con un Cinzano Riccadona a festeggiare la sera prima ...
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Zapruder

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #117 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 14:18:15 »
Nella sezione "coprologìa", c'è un topic in cui si ravvisa l'abnorme risalto dato da Repubblica alla vittoria dell'as in un torneo Allievi. Homepage e "futuro", "fenomeni", ecc. ecc.

Su facebook ho letto del successo della Lazio nella Coppa Italia U13. Niente che meriti più della pausa per un applauso, per poi rivolgersi subito nuovamente agli affari ordinari, cioè alla Lazio vera. Ecco una sequenza di commenti: "bel lavoro, bravi ragazzi, i nostri giovani crescono bene". Replica: "E Novaretti?" "Che c'entra Novaretti?" "Se tu parli dei giovani, io ho il diritto di parlare di Novaretti".

Chi "ambisce" dovrebbe ricordare un paio di cose: che chi non soffre il confronto con l'asroma - che in alcuni casi a me appare come un vero e proprio complesso d'inferiorità - non è meno antiromanista; chi si tiene fuori - perché ritiene la partecipazione un insulto all'intelligenza umana - da panolade, diserzioni e parate di vecchie mummie, non è meno ambizioso. La differenza di approccio sta nel rispetto per la Lazio e per sé stessi laziali, che in molti casi sono palesemente venuti meno.

Zapruder

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #118 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 14:25:50 »
Che poi, 'sta cosa che "io sto a Roma", molto antipatica nei confronti dei laziali forestieri, mah... Manco si parlasse di una quotidianità da laziale in borgata negli anni '80...


Offline aquilafelyx

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #119 : Mercoledì 23 Aprile 2014, 14:39:21 »
Quel 30 maggio stavo in curva sud, figurati se non ho abbastanza anticorpi per trattarli per quello che sono,
oltre la beffa anche l'onta di aver corrotto un arbitro per arrivare a quella finale.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere