Autore Topic: Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito  (Letto 13465 volte)

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Offline Sick Boy

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Qualche tempo fa, in una delle tante analisi sulla fase di scontentezza sempiterna che pervade la presidenza Lotito, si era ipotizzato il fatto che, in una città che vive il derby 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno, i pesanti distacchi incassati in campionato dalla controparte negli ultimi dieci anni costituissero un importantissima motivazione per il malcontento generale.
Dopo parecchio che volevo farlo, finalmente sono riuscito a buttar giù due conti, considerando quelle che sono le 3 presidenze più significative almeno degli ultimi 50 anni. Dal conto sono esclusi gli anni 1980-1986 e la presidenza Chinaglia, durata poco e nel contempo credo in grado di scontentare tutti, per quanto bene si potesse volere a Long John. Anche le sei stagioni di Calleri sono state stralciate, in quel tempo mai siamo arrivati alla supremazia cittadina, ma l'opera di ricostruzione compiuta penso esenti da colpe particolari quella presidenza, partita praticamente a un passo dalla serie C. Nel conto non ci sono penalizzazioni, dell'era Cragnotti non è stata considerata la stagione 1991/92 (negli ultimi mesi ci fu il cambio della guardia), né la 2002/03 (a gennaio il dottore abdicò per "Longo-Pessi-Baraldi, tutti più spavaldi"), per Lenzini non la 1965/66, dove subentrò in corsa.
Ecco cosa è uscito fuori:

Umberto Lenzini

Serie A 1966/67   Lazio 15.ma 27 punti; Roma 10.ma 33 punti (-6, coi 3 p. -11);
Serie B 1967/68
Serie B 1968/69
Serie A 1969/70   Lazio 8.va 29 punti; Roma 11.ma 28 punti (+1, coi 3 p. +4);
Serie A 1970/71   Lazio 15.ma 22 punti; Roma 6.ta 32 punti (-10, coi 3 p. -12);
Serie B 1971/72   
Serie A 1972/73   Lazio 3.za  43 punti; Roma 11.ma 24 punti (+19, coi 3 p. +29);
Serie A 1973/74   Lazio 1.ma 43 punti; Roma 8.va 29 punti (+14, coi 3 p. +22);
Serie A 1974/75   Lazio 4.ta 37 punti; Roma 3.za 39 punti; (-2; coi 3 p. -3);
Serie A 1975/76   Lazio 13.ma 23 punti; Roma 10.ma 25 punti; (-2; coi 3 p. -2);
Serie A 1976/77   Lazio 5.ta 31 punti; Roma 8.va 28 punti; (+3, coi 3 p. +4);
Serie A 1977/78   Lazio 11.ma 26 punti; Roma 8.va 28 punti; (-2, coi 3 p. -2);
Serie A 1978/79   Lazio 8.va 29 punti; Roma 12.ma 26 punti; (+3, coi 3 p. +4);
Serie A 1979/80   Lazio 13.ma 25 punti; Roma 6.ta 32 punti; (-7, coi 3 p. -12);

Totale: 5 volte prima, 6 volte dopo, 3 stagioni in B
Coi 2 punti: +11
Coi 3 punti +21

Sergio Cragnotti

Serie A 1992/93   Lazio 5.ta 38 punti; Roma 10.ma 33 punti (+5, coi 3 p. +10);
Serie A 1993/94   Lazio 4.ta 44 punti; Roma 7.ma 35 punti (+9, coi 3 p. +16);
Serie A 1994/95   Lazio 2.da 63 punti; Roma 5.ta 59 punti (+4, coi 2 p. +1);
Serie A 1995/96   Lazio 3.za 59 punti; Roma 5.ta 58 punti (+1, coi 2 p. 0);
Serie A 1996/97   Lazio 4.ta 55 punti; Roma 12.ma 41 punti; (+14, coi 2 p. +9);
Serie A 1997/98   Lazio 7.ma 56 punti; Roma 4.ta 59 punti; (-3, coi 2 p. -3);
Serie A 1998/99   Lazio 2.da 69 punti; Roma 5.ta 54 punti; (+15, coi 2 p. +10);
Serie A 1999/00   Lazio 1.ma 72 punti; Roma 6.ta 54 punti; (+18, coi 2 p. +11);
Serie A 2000/01   Lazio 3.za 69 punti; Roma 1.ma 75 punti; (-6, coi 2 p. -5);
Serie A 2001/02   Lazio 6.ta 53 punti; Roma 2.da 70 punti; (-17, coi 2 p. -12);

Totale: 7 volte prima, 3 volte dopo
Coi 2 punti: +25
Coi 3 punti: +52

Claudio Lotito

Serie A 2004/05   Lazio 10.ma 44 punti; Roma 8.va 45 punti (-1, coi 2 p. -1);
Serie A 2005/06   Lazio 6.ta 62 punti; Roma 5.ta 69 punti (-7, coi 2 p. -4);
Serie A 2006/07   Lazio 5.ta 65 punti; Roma 2.da 75 punti (-10; coi 2 p. -6);
Serie A 2007/08   Lazio 12.ma 46 punti; Roma 2.da 82 punti (-36; coi 2 p. -23);
Serie A 2008/09   Lazio 10.ma 50 punti; Roma 6.ta 63 punti (-13; coi 2 p. -10);
Serie A 2009/10   Lazio 12.ma 46 punti; Roma 2.da 80 punti (-34, coi 2 p. -21);
Serie A 2010/11   Lazio 5.ta 66 punti; Roma 6.ta 63 punti (+3, coi 2 p. +1);
Serie A 2011/12   Lazio 4.ta 62 punti; Roma 7.ma 56 punti (+6, coi 2 p. +4);
Serie A 2012/13   Lazio 7.ma 61 punti; Roma 6.ta 62 punti (-1, coi 2 p. -1);
Serie A 2013/14   Lazio 9.na 49 punti; Roma 2.da 82 punti (-33, coi 2 p. -21) - a 4 giornate dalla fine;

Totale: 2 volte prima, 8 volte dopo
Coi 2 punti: -82
Coi 3 punti: -126

A prima vista, l'arcano sembrerebbe svelato. con Lotito una Lazio eccellente non c'è mai stata (massimo risultato quarto posto, massimo punteggio 66), ma il problema è anche una Roma nell'ultimo decennio superiore alla sua media storica e neanche di poco, fatta eccezione per gli ottanta, che non a caso vengono presi come metro di paragone per indicare il "peggio" per noi nel confronto cittadino. La sfortuna è aver trovato una avversaria quasi sempre competitiva, e mai ci si è potuti consolare col "mal comune mezzo gaudio" che negli anni '70 era quasi la regola.
A favore dell'attuale presidenza giocano le coppe, 26 maggio compreso ovviamente, e il fatto che al contrario di Lenzini, lui il confronto se l'è sciroppato sempre sul campo, senza pause per puntatine più o meno rapide in Serie B. Va anche detto che una retrocessione in tempi di tale invasività mediatica, avrebbe conseguenze ben più devastanti di quelle degli anni '60.
Badate bene che questo discorso esula dal peso dei loro inutili "record", ed i motivi di fiducia e consolazione non mancherebbero. Il conto dei trofei, nonostante una disparità di investimenti notevole, è ESATTAMENTE pari, così come nei derby non c'è questa disparità. Il ragionamento riguarda soltanto la pressione ambientale, che si affronta nella quotidianità stagionale del campionato. Mai c'era stata tanta differenza, che si riflette nel numero di vittorie e di domeniche in cui spegni la tv o la radio, loro hanno vinto, tu hai perso e giù veleno. Alla lunga psicologicamente, tutto questo non può non avere un prezzo. Che poi con questi 126 punti loro non ci abbiano fatto un emerito nulla può essere anche un dato utile in termini di sfottò, divertente sotto tanti punti di vista, ma credo che tutto questo non possa non essere considerato in una città in cui il confronto tra le due squadre è spesso pressante ed ossessivo.
Si può dire che allora negli anni 80 questa scontentezza doveva essere superiore a quella attuale, ma allora non c'era un'unica società, una presidenza alla quale rivolgersi ed eventualmente inveire: la confusione era ai massimi livelli, i passaggi di mano furono moltissimi, ed una figura come Chinaglia anestetizzò la rabbia di molti, che speravano che il suo arrivo segnasse la fine dei tempi bui. Negli ultimi dieci anni il responsabile è uno, si sa chi comanda e con chi prendersela, ed alla fine il confronto cittadino ha sempre un peso ambientale schiacciante.

Pomata

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #1 : Lunedì 21 Aprile 2014, 23:41:21 »
Sfregiati 86 anni di storia (cit)

In una città che vive il derby 365/h24, è il massimo.

Solo uno scudetto potrà rimediare lo sfregio avvenuto (cit-Marione)

Con la miglior stagione della loro storia, lo sfregio rimane.

Ad agosto se ricomincia, sempre con lo sfregio a nostro vantaggio, ai voja a negarlo... :D

LA STORIA LI SCHIFA!

Offline ML

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #2 : Lunedì 21 Aprile 2014, 23:48:55 »
Qualche tempo fa, in una delle tante analisi sulla fase di scontentezza sempiterna che pervade la presidenza Lotito, si era ipotizzato il fatto che, in una città che vive il derby 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno, i pesanti distacchi incassati in campionato dalla controparte negli ultimi dieci anni costituissero un importantissima motivazione per il malcontento generale.
Dopo parecchio che volevo farlo, finalmente sono riuscito a buttar giù due conti, considerando quelle che sono le 3 presidenze più significative almeno degli ultimi 50 anni.

L'avevo ipotizzato io, e mi dispiace che hai perso tempo a fare i conti perché io li sto facendo per ogni presidenza: anche se ultimamente mi sono dedicato ad altro sono arrivato a Leonardo Siliato (1960), se mi mandavi un pvt ti giravo il tutto  ;)
Che dire? La pensiamo allo stesso identico modo. Io sono uno di quelli che dà valore assoluto alla bacheca e relativo alla c.d. "classifica perpetua", però è chiaro che - come dici te -

mai c'era stata tanta differenza, che si riflette nel numero di vittorie e di domeniche in cui spegni la tv o la radio, loro hanno vinto, tu hai perso e giù veleno. Alla lunga psicologicamente, tutto questo non può non avere un prezzo.

Dopodiché non mi sento di buttare la croce addosso a Lotito, che potrebbe fare di più ma non tanto di più.
Qui il vero problema è quello che chiamai "upgrade delle potenzialità della as roma". Finora sono rimaste sostanzialmente inespresse, ma se continuano a crescere sarà sempre più difficile salvare il culo.
Qui il vero problema è anche questo: http://www.canalejuve.it/news/follia-malago-la-roma-doveva-vincere-lo-scudetto-bisogna-fare-qualcosa-120164

Offline Eagles71

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #3 : Martedì 22 Aprile 2014, 00:19:17 »
appunto come facciamo a confrontarci con l'aessemafia mò?
Stupriamo la Lazio pure noi?
Dai che è più facile, uniamoci al coro della nord.
Quanto vorrei invece che sto cavolo de Dj sia il nuovo Boksic, Keità il Signori nero e Biglia un nuovo Di Matteo...poi magari mi ci mettono in panchina uno che me li fa volà...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline MCM

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #4 : Martedì 22 Aprile 2014, 00:32:15 »
I paragoni statistici sono buoni giusto per la statistica.
2 Coppe Italia e 1 Supercoppa a testa per entrambe le squadre negli ultimi 10 anni.

scena ipotetica tra 20 anni
"eh ma taaa ricordi aa roma che giocava a cempionz mentre a lazio no?"
"ah sì sì è vero...giochevamo a cempionz"

capirai che supremazia ;D

Zapruder

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #5 : Martedì 22 Aprile 2014, 07:52:07 »
Argomento molto interessante, complimenti a SickBoy.

Nella storia della presidenza Lenzini, lo spartiacque è rappresentato dal gol di Nanni: da lì parte la storia di un'altra Lazio, quella che poi nella seconda metà dei Settanta, passata la fiammata che portò allo scudetto, viaggia a livello di percezione, e di risultati, sullo stesso piano dei cugini stupidi. Un piano, va detto, di basso livello: Lazio e Roma erano le parenti povere del calcio italiano, due superprovinciali e niente più. La prima parte della presidenza Lenzini invece è la continuazione di un periodo nerissimo per noi, quello che va dal '58 in poi e che vide nascere nell'immaginario il concetto di laziale povero, "burino", "fascista" e minoritario. I danni degli anni Sessanta li paghiamo ancora oggi. Non sono certo imputabili in tutto a Lenzini, ma una buona metà della sua presidenza non fu di certo una soluzione di continuità con le precedenti. Chiedere a chi ricorda quale senso di rivincita fu rappresentato dalla Lazio di Chinaglia, per capire.

La mancanza di una figura di riferimento non è certo una consolazione, invece, quando si parla degli Ottanta. Un periodo nato con la Coppa Italia romanista del 1980, appunto, che la grancassa mediatica, finalmente liberata dal bassissimo profilo anzaloniano, trattò come una Coppa Rimet. Il tutto mentre noi si viveva tutt'altre vicende. Negli '80 siamo stati realmente un Monaco 1860: nemmeno aveva senso parlare di "rivalità cittadina": la rivalità prevede la possibilità di confronto, che nemmeno esisteva. Chi vuole ascolti -  è facilmente reperibile - il boato al fischio finale del derby- Di Canio dell'89: nemmeno il 14 maggio 2000 ho risentito qualcosa del genere: quel derby chiude un decennio terrificante, che chi ha vissuto non può non considerare, in termini di confronto cittadino.

Calleri, che per me va considerato in questo quadro, viaggiò su un piano più che dignitoso, per quanto riguarda il confronto cittadino: riportò la Lazio a confrontarsi in modo credibile nel calcio che conta, neutralizzò la supremazia romanista soprattutto a livello di derby, offrì l'idea di una Lazio in crescita. Ricordo, tanto per fare un esempio, i mal di pancia dei cugini scemi all'annuncio dell'acquisto di Riedle e, soprattutto, di Gascoigne.

Di Cragnotti manco è il caso di parlare, anche se le ultime fasi della sua presidenza furono caratterizzate da una "rimonta" romanista portata avanti in tutte le maniere, con una protervia ben oltre i limiti della civiltà e della legalità. Ci fu un salto di qualità, in questo senso, che è diventato metodo: il coinvolgimento della politica, dello spettacolo, della comunicazione, financo del welfare e della solidarietà, è totale e ai massimi livelli. Non mi stupirei di sapere di reparti pediatrici di ospedali intitolati ar capitano o di conflitti nucleari dovuti a discussioni sul gol di Turone, prima o poi.

In questo quadro, nasce la presidenza Lotito che a me l'idea di inferiorità non la offre nemmeno un po'. La sroma ha sempre fatto, in media, più punti di noi in campionato: questo è connaturato alla sua ratio, quella di essere "squadra municipale" e quindi più seguita, più protetta e più sponsorizzata. Ma a livello di successi, resta il suo storico poco che, grazie alle nostre puntate ai massimi livelli, noi superiamo tranquillamente. Perché nella mia vita da tifoso HO VINTO PIU' DI UN ROMANISTA, e questo è bene ricordarlo sempre: coi settecentomiliardi di punti e centoquindici secondi posti ci fai la segatura. Io non soffro per i 33 punti in meno, perché sono punti INUTILI, ho sofferto quando di punti ne avevamo solo TRE in meno, ma erano quelli che bastavano ai cugini per essere in testa: né il rodimento di quorum era minimamente attenuato dal risibile distacco. Soffro perché noi ne abbiamo solo 49, questo sì: la Lazio al quarto posto con la classifica romanista attuale, mi andrebbe benissimo, per dire.

Io vedo un sacco di bambini laziali, in giro. La maggior parte figli di laziali ma entusiasti di Klose, Candreva, Keita e compagnia. Il crepuscolo del tifo appartiene solo ai cinquantenni, et ultra, che confondono il proprio declino con quello della Lazio. Si facciamo, anzi facciamoci, da parte. C'è aria fresca, c'è futuro, non c'è nulla che noi si possa invidiare a "quelli". Primo fra tutti il loro "futuro vincente" che è sempre dietro l'angolo: ne sento parlare da 40 anni. 40 anni nei quali abbiamo vinto più di loro. Qualcosa su cui, a parti inverse, loro ci farebbero reggere un paio di governi, tre sindaci e tenterebbero pure la scalata alla Casa Bianca, invitando gli italo-americani a votare Paperoga.

Nemmeno cito la Coppa Italia ultima, su cui noi laziali (mah) abbiamo sputato per primi, e che a parti inverse avrebbe comportato la marchiatura a fuoco obbligatoria per tutti noi, come i manzi, per decreto d'urgenza del Presidente della Repubblica. Un successo di Lotito, il derby più devastante di sempre, ho chiesto ai più grandi se era degno il paragone con Nanni, col dito di Chinaglia, e per tutti il 26 maggio è un gradino sopra, "non c'è paragone". Un successo che dovrebbe rivalutare, almeno in termini di supremazia cittadina appunto, questa gestione, ma che per evidenti motivi si è subito provveduti a neutralizzare: l'estate si approssimava ed è il piagnisteo quello che fa vendere i condizionatori, non certo i peana alla società.



Offline Eagles71

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #6 : Martedì 22 Aprile 2014, 08:18:43 »
un Zap da... "così che ti voglio"...

Forza Lazio
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Offline Drenai

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #7 : Martedì 22 Aprile 2014, 09:25:02 »
il punto è tutto qua:
Io non soffro per i 33 punti in meno, perché sono punti INUTILI, ho sofferto quando di punti ne avevamo solo TRE in meno, ma erano quelli che bastavano ai cugini per essere in testa: né il rodimento di quorum era minimamente attenuato dal risibile distacco. Soffro perché noi ne abbiamo solo 49, questo sì: la Lazio al quarto posto con la classifica romanista attuale, mi andrebbe benissimo, per dire.

io la penso esattamente allo stesso modo, ed ho provato a spiegarlo tempo fa, con meno successo.
il problema è che evidentemente pochissimi laziali riescono a contestualizzare in questo modo la percezione dei cugini, e quindi di riflesso finiscono per perdere il riferimento della nostra. per tutti loro, vale al 100% il ragionamento di sick boy, che secondo me è alla fin fine il motivo per cui al grido bruciamo tutto che sarebbe motivato per quattro gatti finisce per accodarsi il 90% del tifo laziale.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #8 : Martedì 22 Aprile 2014, 09:52:31 »
... con una protervia ben oltre i limiti della civiltà e della legalità. Ci fu un salto di qualità, in questo senso, che è diventato metodo: il coinvolgimento della politica, dello spettacolo, della comunicazione, financo del welfare e della solidarietà, è totale e ai massimi livelli. Non mi stupirei di sapere di reparti pediatrici di ospedali intitolati ar capitano o di conflitti nucleari dovuti a discussioni sul gol di Turone, prima o poi.
...

Al di la di tutti gli altri giusti punti espressi da Zap, questo rimane a mio avviso il piu’ fondamentale degli ultimi 14 anni, dall’alba di quel nostro scudetto.

Qualsiesi analisi esclusivamente di punti che non tiene conto delle fideiussioni, di calciopoli, dei parametri zero pagati a peso d’oro, delle regole cambiate in corsa, o distorte a proprio piacimento, del continuo bombardamento mediatico che sia Brescia o BuBumDestro, per non parlare del loro bdc, e’ limitata.

Forse anche analizzare gli anni ottanta senza fare serie considerazioni sugli scandali che ci hanno visto protagonisti, viste le dinamiche di scandali piu’ recenti che ci hanno visto protagonisti, rimane un esercizio da cane che si morde la coda.

Il 26 maggio doveva essere l’evento che cambiava il nostro modo di porsi in citta’, ma cosi non e’ stato, ancora ogni loro bu’ ci fa nascondere a pregare ai piedi del poster del dito. In attesa di un secondo avvento.

Ma se non lo e’ stato il 26 maggio, mi domando cosa lo sara’ mai.

Offline DinoRaggio

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #9 : Martedì 22 Aprile 2014, 09:55:55 »
Io su questi confronti fra noi e le cacche ho idee un po' particolari, secondo me negli ultimi 14 anni non hanno molto senso, poiché ci sono troppi elementi "dopanti" a favore di queste ultime, quindoi falsando il tutto. Tavolini, zerbini, rigori in quantità industriale, cartellini mostrati in maniera molto parca, e molto altro.

Detto ciò, per chi vive a contatto quotidiano con i tifosi fecali capisco che posa essere un paragone costante e che sia molto sentito.

EDIT: ecco, Cippì mi ha preceduto :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline WombyZoof

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #10 : Martedì 22 Aprile 2014, 10:04:25 »
La logica di Zap è ferrea, difficile non condividere il suo pensiero in merito al confronto cittadino. I 50enni come me hanno vinto più di loro, e non solo, hanno vissuto giornate epocali legate a loro tracolli sul traguardo alla Dorando Pietri, con tanto di vittoria morale.

Certo però che il "numero di vittorie e di domeniche in cui spegni la tv o la radio, loro hanno vinto, tu hai perso e giù veleno", comincia a essere un po' pesante, come i 126 punti di questo decennio.  Speriamo bene.
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline Aquila Maremmana

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #11 : Martedì 22 Aprile 2014, 10:16:08 »
Guardate che il 26 maggio, per loro, avrebbe ancora un effetto devastante; basterebbe volerlo.
Dopo che la folta schiera di romanardi presenti in zona, grazie alle forze armate di terra e di aria qui molto numericamente rappresentate, ha subito il 26-05-13 (a proposito, io per tutta l'estate ho giocato questo terno sulla ruota di Roma dal tabaccaio riomico... una goduria...), per tutta l'estate sono stati invisibili! Hanno ricominciato a tirare fuori il capino intorno alla quinta delle dieci vittorie consecutive iniziali; alla decima lo scudetto era già loro.
Però.... quando facevano i bori con me, l'argomento 26 maggio li ha sempre ricacciati nell'oblio.... nella tristezza. Anche adesso continuano eh? Con la storia dei 30 e passa punti, hai da vede come si gasano.
Proprio ieri, al bar, un conoscente tifoso dei ratti ironizzava sulla siberia di formello e sui punti di vantaggio, al che io ho chiesto al decerebrato dove potevo consultare l'albo d'oro dei punti di vantaggio, perchè io conoscevo solo quello dei trofei, soprattutto europei, ma ultimamente anche della Coppa Italia, ricordandogli chi l'aveva vinta, dato che molti a Roma, un minuto dopo la fine della partita erano scomparsi e si erano persi la premiazione. Ho chiuso augurandomi per  lui l'acquisto di un abbronzante idoneo all'alone bianco che aveva e che avrà, ancora, sulla parte centrale del viso, perchè anche quest'anno, coi suoi 30/40 punti sulla Lazio, non vincerà un cazzo... a meno che non si iscrivano a dei tornei estivi di "boxe a tradimento", nuova disciplina che li vede indiscussi campioni, e non solo morali.
Nel bar sghignazzavano tutti, lui compreso.... ma in silenzio, e molto nervoso....
Basta volerlo.
Il 26 maggio, è per sempre!!!
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline aquilafelyx

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #12 : Martedì 22 Aprile 2014, 10:47:44 »
La Lazio non è la parente povera, la disegnano così (semicit.)

qualcuno bravo con gli archivi e le emeroteche dovrebbe fare una raccolta delle firme che hanno raccontato la Lazio dagli anni 60 in poi e certamente ne uscirebbe un quadro di una desolazione unica, dicono che la storia la scrivono i vincitori nel nostro caso si sono industriati per riscrivere direttamente la cronaca facendoci apparire inadeguati a qualsiasi successo, tempo fa mi è capitato di guardare in tv 'Son tornate a fiorire le rose' un film del 75 con Luciano Salce e Walter Chiari, ad un certo punto c'è una scena girata in uno sfasciacarrozze e lì come niente fosse appare un vecchio carro funebre con in bella mostra la scritta SS Lazio, andando a vedere chi erano gli sceneggiatori e le loro frequentazioni si può ben capire come gli sia venuta quell'idea, strano è che per il periodo in cui il film era stato prodotto tutto si poteva immaginare tranne che una Lazio dismessa, siamo sempre stati il loro incubo sin dalle origini e non esitano ad usare ogni mezzo lecito ed illecito per denigrarci, lo squallore maggiore in ogni caso sono gli scribi ed i farisei che si accostano ed accostano alla Lazio, senza queste piaghe forse riusciremmo tutti a dare il giusto valore alla nostra storia.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Wasicu

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #13 : Martedì 22 Aprile 2014, 10:48:41 »
Argomento molto interessante, complimenti a SickBoy.

Nella storia della presidenza Lenzini, lo spartiacque è rappresentato dal gol di Nanni: da lì parte la storia di un'altra Lazio, quella che poi nella seconda metà dei Settanta, passata la fiammata che portò allo scudetto, viaggia a livello di percezione, e di risultati, sullo stesso piano dei cugini stupidi. Un piano, va detto, di basso livello: Lazio e Roma erano le parenti povere del calcio italiano, due superprovinciali e niente più. La prima parte della presidenza Lenzini invece è la continuazione di un periodo nerissimo per noi, quello che va dal '58 in poi e che vide nascere nell'immaginario il concetto di laziale povero, "burino", "fascista" e minoritario. I danni degli anni Sessanta li paghiamo ancora oggi. Non sono certo imputabili in tutto a Lenzini, ma una buona metà della sua presidenza non fu di certo una soluzione di continuità con le precedenti. Chiedere a chi ricorda quale senso di rivincita fu rappresentato dalla Lazio di Chinaglia, per capire.

La mancanza di una figura di riferimento non è certo una consolazione, invece, quando si parla degli Ottanta. Un periodo nato con la Coppa Italia romanista del 1980, appunto, che la grancassa mediatica, finalmente liberata dal bassissimo profilo anzaloniano, trattò come una Coppa Rimet. Il tutto mentre noi si viveva tutt'altre vicende. Negli '80 siamo stati realmente un Monaco 1860: nemmeno aveva senso parlare di "rivalità cittadina": la rivalità prevede la possibilità di confronto, che nemmeno esisteva. Chi vuole ascolti -  è facilmente reperibile - il boato al fischio finale del derby- Di Canio dell'89: nemmeno il 14 maggio 2000 ho risentito qualcosa del genere: quel derby chiude un decennio terrificante, che chi ha vissuto non può non considerare, in termini di confronto cittadino.

Calleri, che per me va considerato in questo quadro, viaggiò su un piano più che dignitoso, per quanto riguarda il confronto cittadino: riportò la Lazio a confrontarsi in modo credibile nel calcio che conta, neutralizzò la supremazia romanista soprattutto a livello di derby, offrì l'idea di una Lazio in crescita. Ricordo, tanto per fare un esempio, i mal di pancia dei cugini scemi all'annuncio dell'acquisto di Riedle e, soprattutto, di Gascoigne.

Di Cragnotti manco è il caso di parlare, anche se le ultime fasi della sua presidenza furono caratterizzate da una "rimonta" romanista portata avanti in tutte le maniere, con una protervia ben oltre i limiti della civiltà e della legalità. Ci fu un salto di qualità, in questo senso, che è diventato metodo: il coinvolgimento della politica, dello spettacolo, della comunicazione, financo del welfare e della solidarietà, è totale e ai massimi livelli. Non mi stupirei di sapere di reparti pediatrici di ospedali intitolati ar capitano o di conflitti nucleari dovuti a discussioni sul gol di Turone, prima o poi.

In questo quadro, nasce la presidenza Lotito che a me l'idea di inferiorità non la offre nemmeno un po'. La sroma ha sempre fatto, in media, più punti di noi in campionato: questo è connaturato alla sua ratio, quella di essere "squadra municipale" e quindi più seguita, più protetta e più sponsorizzata. Ma a livello di successi, resta il suo storico poco che, grazie alle nostre puntate ai massimi livelli, noi superiamo tranquillamente. Perché nella mia vita da tifoso HO VINTO PIU' DI UN ROMANISTA, e questo è bene ricordarlo sempre: coi settecentomiliardi di punti e centoquindici secondi posti ci fai la segatura. Io non soffro per i 33 punti in meno, perché sono punti INUTILI, ho sofferto quando di punti ne avevamo solo TRE in meno, ma erano quelli che bastavano ai cugini per essere in testa: né il rodimento di quorum era minimamente attenuato dal risibile distacco. Soffro perché noi ne abbiamo solo 49, questo sì: la Lazio al quarto posto con la classifica romanista attuale, mi andrebbe benissimo, per dire.

Io vedo un sacco di bambini laziali, in giro. La maggior parte figli di laziali ma entusiasti di Klose, Candreva, Keita e compagnia. Il crepuscolo del tifo appartiene solo ai cinquantenni, et ultra, che confondono il proprio declino con quello della Lazio. Si facciamo, anzi facciamoci, da parte. C'è aria fresca, c'è futuro, non c'è nulla che noi si possa invidiare a "quelli". Primo fra tutti il loro "futuro vincente" che è sempre dietro l'angolo: ne sento parlare da 40 anni. 40 anni nei quali abbiamo vinto più di loro. Qualcosa su cui, a parti inverse, loro ci farebbero reggere un paio di governi, tre sindaci e tenterebbero pure la scalata alla Casa Bianca, invitando gli italo-americani a votare Paperoga.

Nemmeno cito la Coppa Italia ultima, su cui noi laziali (mah) abbiamo sputato per primi, e che a parti inverse avrebbe comportato la marchiatura a fuoco obbligatoria per tutti noi, come i manzi, per decreto d'urgenza del Presidente della Repubblica. Un successo di Lotito, il derby più devastante di sempre, ho chiesto ai più grandi se era degno il paragone con Nanni, col dito di Chinaglia, e per tutti il 26 maggio è un gradino sopra, "non c'è paragone". Un successo che dovrebbe rivalutare, almeno in termini di supremazia cittadina appunto, questa gestione, ma che per evidenti motivi si è subito provveduti a neutralizzare: l'estate si approssimava ed è il piagnisteo quello che fa vendere i condizionatori, non certo i peana alla società.

Io i 33 punti in piu' della roma li soffro come e' normale che sia, e non dico che sono
inutili perche' hanno provocato REAZIONI ENORMI  proprio a gente DI NOI  che diceva
di non soffrire la differenza negativa.       Per me hanno avuto anche un sacco di culo
questo anno ma la grande fortuna (nella sfortuna) e' che la Juventus non molla;  ma
questo anche, non e' una regola fissa; .... attenzione non e' regola fissa   !!   (((io non
capisco come mai la roma segna sempre al 13' del primo tempo e la partita si mette
sempre bene per loro....) e come mai ha perso 2 volte con il Napoli che per me e' una
delle squadre piu' scombiccherate del campionato e si e' visto poco tempo fa dove la
stavamo mettendo in mutande in 10 (con uno in meno).  PER ME SONO FORTUNATI MA
I 33 PUNTI COME TIFOSO LI SOFFRO E MANCO POCO .... MA TUTTO SI CHIUDE LI' .... 

Offline LaLazioMia

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #14 : Martedì 22 Aprile 2014, 12:02:48 »
Le mmerde? Anche quest'anno CIAMBELLA, ZERU TITULI.
Lotito? se deve da' una mossa , altri hanno dimostrato che non è vero che chi piu' spende piu' vince, lui ha dimostrato che sta sotto in classifica a chi ha speso di meno.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline Baruch

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #15 : Martedì 22 Aprile 2014, 12:11:06 »
Guardate che il 26 maggio, per loro, avrebbe ancora un effetto devastante; basterebbe volerlo.

Questo è un concetto semplice semplice che mi ha fatto dannare. Ci siamo accartocciati su noi stessi dopo pochissimo tempo per una sequenza di partite vinte. Lo scrivevo già all'epoca, ma ormai il processo era irreversibile: non sono loro ad aver riscattato il 26 maggio (per quello "non c'è rivincita", è irriscattabile), siamo noi ad averlo abbandonato troppo rapidamente in una teca. Se penso a loro, io vedo ancora degli zombie post-apocalittici, su cui il destino continua ad accanirsi, non certo i tifosi di un progetto che fa da metro di giudizio della nostra stagione

CP 4.0

Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #16 : Martedì 22 Aprile 2014, 12:26:45 »
appunto.

siamo piu' noi a sentirci secondi che loro a sentirsi primi.

Offline ML

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #17 : Martedì 22 Aprile 2014, 12:53:29 »
Questo è un concetto semplice semplice che mi ha fatto dannare. Ci siamo accartocciati su noi stessi dopo pochissimo tempo per una sequenza di partite vinte. Lo scrivevo già all'epoca, ma ormai il processo era irreversibile: non sono loro ad aver riscattato il 26 maggio (per quello "non c'è rivincita", è irriscattabile), siamo noi ad averlo abbandonato troppo rapidamente in una teca.

Non ci sto, non me la puoi chiamare "una sequenza di partite vinte". E' una sequenza come non ce ne erano mai state prima.
E vedrai come rifiorirà, il 26 maggio, se in queste ultime quattro giornate non succederanno sconquassi... Se ancora non è rifiorito è perché tanti, come me, ancora non si sentono del tutto tranquilli. E' finita solo quando è finita.


Io vedo un sacco di bambini laziali, in giro. La maggior parte figli di laziali ma entusiasti di Klose, Candreva, Keita e compagnia. Il crepuscolo del tifo appartiene solo ai cinquantenni, et ultra, che confondono il proprio declino con quello della Lazio.

Beato te. Dico sul serio, mi piacerebbe incontrarne di più di questi bambini. Ne avrei bisogno, essendo uno che attualmente sta confondendo il proprio declino con quello della Lazio. Invece ne vedo tanti che allo stadio cantano contro Lotito, e poi ne vedo altri (non allo stadio) che quando parlano di Keita si illuminano, ma poi un secondo dopo aggiungono "sì, però Lotito...", esattamente come gli hanno insegnato a fare i loro padri. Che la situazione del tifo laziale sia vergognosa l'abbiamo detto mille volte. Solo che prima riguardava solo il tifo organizzato e ci si poteva salvare dicendo "Lotito non li paga più", mentre adesso a disertare l'Olimpico, a lasciare sola la Lazio, ci sono anche tanti tifosi non professionisti. E' lecito chiedersi il motivo e Sick Boy offre una spiegazione che mi appaga completamente. Tu invece offri una negazione: metti la testa sotto la sabbia e dici "il problema non esiste, riguarda solo i cinquantenni incattiviti". Ma quando mai...

Offline fiDelio

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #18 : Martedì 22 Aprile 2014, 12:55:17 »
Non so se è già stato scritto, ma sui risultati della roma della fine del decennio scorso pesa tantissimo Calciopoli.
L'aiuto economico derivante dalle partecipazioni alla CL è stato determinante per almeno 4 - 5 campionati di seria A.
#Liberate I Laziali

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Offline Baruch

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Re:Supremazia cittadina: confronto presidenze Lenzini/Cragnotti/Lotito
« Risposta #19 : Martedì 22 Aprile 2014, 13:07:16 »
E vedrai come rifiorirà, il 26 maggio

Davvero ci credi? Sicuro che non stai parlando solo per te, che sei capace di metterlo nel congelatore perché la tua insoddisfazione razionale non ha pretesti (se non quello nobilissimo dell'odio per la roma e per il suo albo d'oro) e sa discernere? In altro post dicevi che ti fa pena il 90% dei Laziali, e tra i motivi c'era che si criticava già il 27 maggio. Basterebbe questo, al di là dei punti di distacco dalla roma, per dirci che il 26 maggio, se rifiorirà, non sarà un assoluto ma un relativo. E che quindi non sapremo - non tutti - godercelo come meriterebbe